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INFANTINO “NON PERFETTO, MA VAR AIUTA ARBITRI”

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Difficile, ma non impossibile. Per Gianni Infantino il sogno di organizzare in Qatar nel 2022 il primo Mondiale a 48 squadre, format fortemente voluto dal presidente Fifa (“Anche perché vorremmo che partecipasse pure l’Italia”, ha sottolineato con una battuta) e già certo per l’edizione del 2026, è ancora in piedi. Nei tre giorni romani dell’Executive Football Summits, riunione svoltasi all’Hotel Parco dei Principi, si è parlato anche della possibile soluzione al problema organizzativo dovuto alle carenze infrastrutturali del piccolo paese arabo. “Oggettivamente è difficile organizzare un torneo a 48 squadre solo in Qatar – ha riconosciuto Infantino – ma possiamo porci la domanda se sia possibile giocare alcune partite fuori dal Qatar, in territori limitrofi. E lo stiamo facendo”. Trovare una soluzione sarà molto difficile, visti i problemi geopolitici e i delicati rapporti del paese arabo con i confinanti. “È vero, la situazione è complessa, ma se il presidente degli Stati Uniti incontra e parla con il presidente della Corea del Nord credo che tutto sia possibile. E io con un po’ di ingenuità posso parlare con tutti: il Qatar è pronto a dialogare con i paesi limitrofi, vedremo se anche loro lo sono. Se sarà possibile avremo un bellissimo Mondiale a 48 squadre, se non sarà possibile va bene lo stesso, avremo comunque un Mondiale fantastico con 32 squadre”.
Di sicuro i tempi sono molto stretti: la decisione finale, come spiegato da Infantino, va presa “entro il mese di giugno perché in autunno partono le qualificazioni in alcuni continenti”. Ma sul tavolo della Fifa non c’è soltanto il format del Mondiale per nazioni. Da tempo Infantino studia un nuovo, allargato format per il Mondiale per club e una Nations League internazionale che possa inserirsi nella scia della Nations europea. Idee che, come è noto, non fanno felice la Uefa di Aleksander Ceferin. “Per anni ho lavorato nella Uefa che progressivamente ha ampliato le proprie competizioni – ha ricordato Infantino – Ora tocca alla Fifa. Vorremmo una Nations League internazionale e un vero e proprio Mondiale per club con un format diverso e un impatto maggiore: ne stiamo parlando in questi summits perché oggi la Fifa è aperta, democratica e vuole consultare le proprie federazioni per discutere i progetti prima di decidere”. Infantino ha idee chiare sul futuro degli eventi organizzati dalla Fifa ed è sicuro anche del successo del Mondiale femminile in programma dal 7 giugno al 7 luglio in Francia. “Sarà spettacolare e cambierà il modo di vedere il calcio femminile – ha sottolineato il presidente della Fifa parlando dell’evento al quale parteciperà anche l’Italia – Ci aspettiamo un miliardo di telespettatori e un milione e 300 mila fan negli stadi: oltre la metà dei biglietti sono stati già venduti. Il calcio femminile ha fatto tanti progressi e merita attenzione”.
Grandi progressi, secondo Infantino, sta facendo anche la Var, “un sistema che sicuramente non è perfetto ma aiuta gli arbitri. Lo abbiamo sperimentato con coraggio e successo ai Mondiali in Russia grazie al lavoro di Pierluigi Collina e siamo passati dal 95 al 99,3 per cento delle decisioni corrette. Miglioreremo ancora, ma cerchiamo di sostenere gli arbitri”. Per Infantino nessuna comprensione e anzi tolleranza zero merita invece ogni fenomeno di razzismo: “Una problema che esiste in molti paesi – ha rimarcato il presidente della Fifa – Bisogna fare di più, bisogna educare, abbassare i toni tutti quanti e trasmettere dei messaggi precisi ai ragazzi, ai giovani. Nel calcio c’è lo sfottò, la presa in giro, ma non bisogna oltrepassare un limite e sicuramente quando si tratta di razzismo bisogna intervenire con fermezza e durezza, chiedendo anche aiuto alle autorità, al governo, per tirare fuori dagli stadi questi deficienti violenti e razzisti. Perché il calcio non può affrontare il problema da solo”. Al riguarda Infantino ha elogiato a 360 gradi il lavoro svolto dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, presente in sala, in questi primi mesi di mandato dopo l’elezione, chiedendo però al governo italiano un impegno maggiore nel contrasto al razzismo: “Il Paese può fare di più e non solo per il calcio – ha sottolineato Infantino – Se siamo tutti più tolleranti viviamo meglio”.
(ITALPRESS).

GOL E SPETTACOLO, FIORENTINA-ATALANTA 3-3

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In una gara valida per l’andata delle semifinali di Coppa Italia, Fiorentina e Atalanta pareggiano per 3-3 al ‘Franchi’. Il 24 aprile il ritorno a Bergamo. Sono gli orobici a prendere in mano il match e ad assestare un uno-due che avrebbe steso anche un toro. Dopo una super parata di Lafont all’11’ su Ilicic, gli ospiti rompono il ghiaccio al 16′: è proprio l’ex di turno a servire Gomez, che tutto solo insacca l’1-0. Passano due minuti e i nerazzurri raddoppiano: c’e’ ancora lo zampino di Ilicic, sul cui cross Pasalic non perdona, siglando il 2-0. C’è nervosismo sugli spalti e i viola hanno il merito di non abbattersi. Al 33′ Palomino si distrae, Chiesa gli soffia la sfera e si invola verso la porta avversaria, infilando Berisha in uscita. Al 33′ i toscani impattano: lancio di Chiesa, Muriel per Benassi e girata del 2-2. Nella ripresa, al 9′, stacco di Vitor Hugo da corner di pochissimo a lato, al 13′ lombardi ancora avanti con De Roon, che sfrutta una respinta di Lafont per far scoccare una sberla che non lascia scampo. Al 35′ la Fiorentina pareggia ancora: break di Simeone appena entrato, Chiesa si invola e mette al centro per Muriel, che tocca a porta sguarnita. Nel recupero, Hateboer colpisce il legno di testa e Ilicic chiede vanamente un rigore.

RENZI “SBAGLIATO METTERE LE MANI SULLO SPORT”

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“Credo che il tentativo del governo di mettere le mani anche sullo sport sia profondamente sbagliato e che sia anche potenzialmente in contrasto con i dettami del Cio e del movimento olimpico”. Lo ha dichiarato il senatore del Pd l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, nel corso di un forum all’Italpress. “Un politico non puo’ interferire sulle vicende dello sport pena fino all’esclusione dalle competizioni. Il meccanismo che il governo ha immaginato per il Coni e’ a mio giudizio sbagliato” le sue parole, prima di parlare della candidatura olimpica. “Due anni e mezzo fa eravamo ad un passo dal vincere la candidatura di Roma e tutti noi eravamo convinti di farcela per il 2024. Sarebbe stato un grandissimo sogno e sarebbe stata l’occasione di riscatto per una citta’ che oggi e’ piena di rifiuti e che fa notizia solo per i cinghiali per strada. Non so come andra’ per le olimpiadi invernali del 2026, in bocca al lupo per Milano e Cortina. Certo prima o poi sarebbe interessante se una citta’ del Sud potesse provare a competere per le olimpiadi estive perche’ se noi guadiamo a quello che e’ successo a Barcellona… A tutti quelli che si chiedono perche’ fare grandi progetti quando puoi mettere a posto le strade in Sicilia o in Campania, io rispondo che i grandi grandi progetti servono a fare crescere la quotidianita’. Se ci fosse stato un progetto per Roma 2024 avremmo avuto un grande investimento sulle periferie della Capitale. Le due cose non sono in contraddizione, invece i grillini hanno di fatto distrutto il sogno olimpico in nome delle piccole cose riducendo le ambizioni e le speranze di una intera citta’”.


(ITALPRESS).

PALLANUOTO. TROFEO “KINDER+SPORT”. TUTTI AD ANZIO

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Sabato 2 e domenica 3 marzo seconda tappa ad Anzio del Trofeo “Kinder+Sport”, questa volta spazio alla pallanuoto. Per la manifestazione “Habawaba” in acqua 18 squadre divise per regione: sedici under 11 e due under 9. La categoria Under 11 rappresenta l’anello di congiunzione tra l’attività ludica e la pallanuoto agonistica. L’Under 9 è il primo step formativo del bambino che si avvicina al gioco della pallanuoto. L’aspetto ludico e non agonistico sono la base e la filosofia di “Habawaba”. Prossima tappa il 23 e 24 marzo a Mantova, dedicata al nuoto sincronizzato. Kinder+Sport. Nell’ambito della sinergia in atto con la Federazione Italiana Nuoto, Kinder+Sport sostiene il “Trofeo tutti in piscina” attraverso il progetto di responsabilità sociale che Ferrero sta attuando per diffondere stili di vita attivi e incoraggiare la pratica sportiva tra le giovani generazioni di tutto il mondo. Il progetto nasce dalla consapevolezza che sport e movimento sono fondamentali per la crescita dei ragazzi, perchè favoriscono lo sviluppo armonico del corpo e contribuiscono alla loro formazione emotiva e sociale.

AL VIA IL TROFEO OPTIMIST KINDER+SPORT 2019

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Vela, sport, amicizia, cultura e turismo: questo il cocktail vincente del Trofeo Optimist Italia Kinder + Sport, circuito itinerante per i giovanissimi velisti dai 9 ai 15 anni, che con la classe Optimist trovano ogni anno nuove occasioni per avvicinarsi alle regate, per conoscere o approfondire l’esperienza di alcuni campi di regata, per confrontarsi con gli avversari di sempre o con qualche nuovo outsider. In questo avvio di 2019 si inizia dal sud Italia e dalla Calabria e Crotone e in particolare, città che insieme al Club Velico Crotone si sta impegnando nel sostenere il binomio vela e turismo. Questa stagione si presenta sul cancelletto di partenza con molte novità organizzative e tecniche offerte dall’Associazione Italiana Classe Optimist: dal punto di vista tecnico la novità dettata dalla normativa FIV è quella che per allinearsi sempre più alle scelte internazionali, la categoria cadetti avrà solo i nati nel 2009 e 2010, passando gli attuali undicenni con gli juniores. Iscrizioni e classifiche saranno gestite direttamente dalla classe, grazie alla partnership con Sailing Today sollevando così i circoli dall’annoso problema degli ordini d’arrivo, che nel caso degli Optimist è cosa non da poco considerando l’alto numero di partecipanti e di batterie. Un plus, che sarà affiancato anche dal tracciamento GPS fornito in tutte e cinque le tappe da Metasail  che permetterà così di seguire dal proprio device tutte le regate, servizio che si sommerà alle dirette e ai costanti aggiornamenti pubblicati nella pagina ufficiale facebook della classe. Una ventata di novità tecniche e tecnologiche, che vanno di pari passo con il nuovo fornitore di abbigliamento “TOIO”, che vestirà staff, squadre nazionali, atleti del Gruppo Agonistico Nazionale con lo stile italiano che ha sempre contraddistinto Optimist Italia.  La conferma arriva sicuramente da Kinder + Sport, che prosegue nel sostenere l’attività sportiva, tecnica e didattica di Optimist Italia e della Federazione Italiana Vela, perchè risponde alla visione di ispirare le generazioni future alla cultura del movimento come principio di vita gioiosa, facilitando grazie al proprio impegno l’accesso di tanti giovani alle discipline sportive, tra cui la vela che in particolar modo è in simbiosi con la natura e il mare, elementi che devono essere sempre più rispettati e salvaguardati. A Crotone le prime regate sono in programma sabato 9 marzo con skippers meeting previsto alle ore 10:00 e possibile prima prova per le 12:00; previste un massimo di 3 prove al giorno e quindi 6 in totale per entrambe le categorie. Presenti i più forti atleti del momento, compresi il campione europeo e del mondo in carica rispettivamente Alex Demurtas e Marco Gradoni, insieme agli altri rappresentanti della squadra azzurra. Naturalmente molto nutrita e qualificata anche la presenza degli atleti di casa con Alessandro Cortese apice di una squadra, che da anni è al vertice delle classifiche nazionali e internazionali.

SBAGLIA TRE MATCH POINT, NADAL BATTUTO

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Sorpresa nella notte italiana negli ottavi di finale dell’“Abierto Mexicano Telcel”, torneo ATP 500 dotato di un montepremi di 1.780.060 dollari in corso sul cemento di Acapulco. Rafa Nadal, numero 2 del ranking mondiale e primo favorito del seeding, vincitore di questo torneo nel 2005 e nel 2013 ed ancora finalista nel 2017, al rientro nel circuito dopo la finale persa a Melbourne contro Djokovic esattamente un mese fa, è stato battuto in tre set 3-6, 7-6 (2), 7-6 (6), dopo oltre tre ore di gioco, dall’australiano Nick Kyrgios (72 Atp): il 32enne mancino di Manacor ha fallito tre match-point nel tie-break del set decisivo. Dopo il primo parziale l’australiano, che aveva eliminato all’esordio Andreas Seppi, ha chiesto un medical time out e sembrava sul punto di ritirarsi ed invece ha deciso di provarci: nel quarto gioco del secondo set non ha sfruttato una palla-break (l’unica che il maiorchino ha concesso in tutto il match!) ma nel nono è stato lui ad annullarne 4 (le prime tre consecutive). A decidere è stato un tie-break dominato da Kyrgios, scattato avanti 5-0, che se lo è aggiudicato per 7 punti a 2. Nella terza frazione sesto gioco di fuoco per l’australiano, costretto a salvare altri 5 break-point (i primi tre consecutivi). Ancora una volta ha deciso il tie-break: dal 2 pari parziale di 4 punti consecutivi di Rafa che si è procurato tre match-point ma l’avversario ha cancellato il primo con un drop-shot vincente, il secondo con una volée che ha accarezzato il net mentre sul terzo è stato Nadal a sbagliare il passante di rovescio. Lo spagnolo ha poi commesso un doppio fallo regalando il match-point a Kyrgios e poi anche l’incontro con un altro errore rovescio finito lungo. L’australiano ha messo a referto 21 ace contro 6 doppi falli – 8 contro 2 il bilancio invece dello spagnolo che non ha mai perso il servizio – ma soprattutto ha salvato 9 delle 10 palle-break concesse. Nei quarti il 23enne di Canberra troverà lo svizzero Stan Wawrinka, numero 42 del ranking mondiale, che si è sbarazzato per 7-6 (5), 6-4, in un’ora e 34 minuti di gioco, dello statunitense Steve Johnson, numero 36 Atp e settima testa di serie. Fatica un set ma poi va via liscio Alexander Zverev, numero 3 del ranking mondiale e secondo favorito del seeding, che nella prima mattinata italiana ha sconfitto per 7-6 (0), 6-1, in poco meno di un’ora e mezza di partita David Ferrer, numero 145 Atp, che ad Acapulco vanta ben quattro successi (2010, 2011, 2012 e 2015). Nei suoi primi quarti stagionali il 21enne tedesco di Amburgo troverà un altro giovanissimo, il 20enne australiano Alex De Minaur, numero 26 del ranking mondiale e quinta testa di serie.
(ITALPRESS).

SAN ANTONIO VINCE, PERDONO I CLIPPERS

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Torna alla vittoria Marco Belinelli con San Antonio, mentre registra una battuta d’arresto Danilo Gallinari con i Clippers, superati in classifica proprio dagli Spurs. Il bolognese è protagonista con 17 punti (7/10 dal campo, 3/4 dall’arco, cinque rimbalzi in 35 minuti) nel 105-93 finale contro Detroit maturato in casa dopo 25 giorni d’assenza, ma al successo finale hanno contribuito anche i 24 punti di LaMarcus Aldridge, i 17 con 13 rimbalzi e otto assist di DeMar DeRozan. Per San Antonio è un successo gratificante e soprattutto che rilancia la corsa play-off dal momento che gli Spurs sono adesso settimi proprio davanti ai Clippers di Danilo Gallinari battuti dagli Utah Jazz trascinati da Donovan Mitchell (32 punti) e Rudy Gobert (20 punti e 13 rimbalzi). Gallinari, da parte sua, tira male (3/14 dal campo, zero triple a segno sui sei tentativi), ma riesce a chiudere a 18 punti grazie ai liberi risultando il miglior realizzatore della sua squadra con Lou Williams. Adesso i Clippers dovranno cercare di resettare e proiettarsi verso lo scontro diretto in trasferta contro Sacramento.

Nelle altre gare, un canestro sulla sirena di Dwyane Wade permette a Miami di battere Golden State 126-125: la sua tripla permette agli Heat di interrompere una striscia di tre sconfitte consecutive ed al numero 3 di lasciare un segno nella stagione dell’addio. I Lakers battono New Orleans 125-119 (tripla decisiva e 33 punti per Lebron James) e si avvicinano ai playoff approfittando delle contemporanee sconfitte di Clippers e Sacramento (ko solo all’overtime 140-141 contro Milwaukee). Portland espugna Boston (92-97), alla quarta sconfitta in fila, Houston passa a Charlotte (113-118), mentre il solito Doncic fresco ventenne trascina Dallas contro Indiana (110-101): 26 punti, 10 rimbalzi e 7 assist il suo bottino.
(ITALPRESS).

EL SHAARAWY PUNTA IL DERBY “FONDAMENTALE”

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“Abbiamo la possibilità di allungare ancora in quota Champions, ma sappiamo che il derby è una partita speciale per tutta la città. La Lazio non arriva magari da un ottimo periodo, ma darà tutto per vincere la partita, così come faremo noi. Mi piacerebbe segnare ancora”. Così l’attaccante romanista Stephan El Shaarawy ha presentato il derby contro la Lazio, iniziando dal ricordare il suo primo giocato che risale all’aprile del 2016. “Segnai il primo gol, fu emozionante. Andammo in vantaggio per 1-0, quella è stata l’emozione più bella. Ricordo che nell’ultimo allenamento di rifinitura lavorai con l’allenatore in seconda sui colpi di testa e segnai di testa. Arrivai a Roma in un momento delicato per la stagione” le parole del Faraone. La partita di sabato sera opporrà il quinto posto della squadra di Di Francesco, a -1 dal Milan quarto, al sesto posto del gruppo allenato da Simone Inzaghi, distante 6 punti dalla Roma. In campo, a completare un tridente che vedrà al centro Edin Dzeko, potrebbe esserci Nicolò Zaniolo. “Di lui mi impressiona la facilità con cui adesso gioca, sembra che giochi da tanti anni, non da poco. Ha grande forza fisica, ha sicuramente impressionato tutti per questo. Ora sta a lui cercare di gestire bene questo momento, le parole e le aspettative che ci sono intorno a lui, perché è veramente molto giovane. Deve essere bravo a lavorare come sta facendo, è un ragazzo con la testa a posto e deve continuare in questo modo perché può darci una grossa mano”. Del rinnovo del contratto, che andrà in scadenza a giugno 2020, il numero 92 della Roma al momento non vuole parlarne. “In questo momento non ne ho parlato e non ho intenzione di parlarne fino alla fine della stagione. Voglio pensare al campionato, alla Champions e alle partite che rimangono. Molti dicono che sto facendo una buona stagione, però non è ancora finita. Io penso a trovare continuità nelle prestazioni e nei gol”.
(ITALPRESS).