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CLIPPERS BATTONO KINGS, 19 PUNTI PER GALLINARI

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Un solo italiano in campo nella notte Nba e da Danilo Gallinari arriva una prestazione vincente. I Clippers vincono 116-109 sul parquet di Sacramento e si portano momentaneamente al settimo posto a Ovest scavalcando gli Spurs di Marco Belinelli. Il “Gallo” mette a referto 19 punti, 9 rimbalzi e 3 assist ed è tra i migliori della franchigia di Los Angeles che ne porta complessivamente sette in doppia cifra, tutto il quintetto iniziale più Lou Williams e Montrezl Harrell, rispettivamente con 17 e 15 punti. Un punto in più di Gallinari per Landry Shamet, sono 15 quelli di Shai Gilgeous-Alexander, ne fa 12 Beverley, 10 (e altrettanti rimbalzi) Zubac. I Kings lottano fino alla fine grazie ai 23 punti di Buddy Hield e alle doppie doppie di Willie Cauley-Stein (16 punti e 12 rimbalzi) e De’Aaron Fox (12 punti e 12 assist), ma i Clippers portano a casa una vittoria pesante in chiave play-off.
Perde, invece, l’altra squadra di Los Angeles. I Lakers, infatti, vengono sconfitti in casa dai Milwaukee Bucks che si impongono 131-120.
Ai gialloviola non bastano i 31 punti a testa di LeBron James (per il Prescelto anche 10 assist e 7 rimbalzi) e Brandon Ingram, oltre ai 20 di Rajon Rondo che va vicino alla tripla doppia aggiungendo al suo score nove rimbalzi e 8 assist. I Bucks vincono tracinati dai 31 punti e 9 rimbalzi di Eric Bledsoe, ma è tutta la squadra a funzionare visto che sono in sette ad andare in doppia cifra (ne fa 21 Brogdon, 18 Middleton, 16 Antetokounmpo, 12 Ilyasova, 11 a testa Lopez e Mirotic).
Da segnalare l’interminabile match che ha visto i Chicago Bulls imporsi in casa degli Atlanta Hawks per 168-161 dopo ben 4 tempi supplementari e numeri che aggiornano il libro dei primati Nba. La sfida nella sfida è tra Trae Young e Zach LaVine, il primo mette a referto 49 punti, 16 assist e 8 rimbalzi, il secondo rispettivamente 47, 9 e 9, ma alla fine è lui a sorridere visto che sono i Bulls a portare a casa la vittoria.
Nelle altre gare della notte vittorie per Hornets (123-112 sui Nets), Raptors (119-117 sui Blazers con 38 punti di Leonard), Celtics (107-96 contro i Wizards) e Pelicans (130-116 sui Suns).
(ITALPRESS).

PARIS VINCE IN NORVEGIA, IN CORSA PER COPPA DISCESA

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Dominik Paris fa un’altra impresa e, a una gara dal termine della stagione, può continuare a inseguire il sogno di portare a casa la Coppa di specialità. L’azzurro ha vinto la discesa di Kvitfjell centrando il trionfo numero 13 in carriera in Coppa del mondo e raggiungendo Kristian Ghedina al terzo posto degli italiani più vincenti di sempre, così ora ha davanti solo l’irraggiungibile Alberto Tomba (50) e Gustav Thoeni (24). In Norvegia l’altoatesino ha dato una dimostrazione di forza impressionante mantenendo vive, seppur quasi solo dal punto di vista aritmetico, le speranze di portare a casa la coppa di specialità in discesa, visto che il leader Beat Feuz ha chiuso secondo e ha perso appena 20 dei 100 punti di vantaggio che aveva alla vigilia, per cui ne ha 80 da amministrare nelle finali di Soldeu. Paris è andato in pista con il numero 7, quando Feuz aveva già completato la propria prova e sembrava imbattibile: del resto all’ultimo intermedio prima del traguardo lo svizzero aveva ancora 30 centesimi di vantaggio, ma è proprio nel tratto finale che l’azzurro ha fatto la differenza sfruttando ancora una volta al massimo la sua caratteristica principale, la capacità di andare fortissimo nei tratti scorrevoli, unita ovviamente alle linee che disegna nelle parti più tecniche.
Così ha dato oltre mezzo secondo al rivale e a chi, come Matthias Mayer e Mauro Caviezel, andati in pista dopo di lui, erano anche loro davanti all’ultimo rilevamento, salvo finire dietro all’arrivo, con l’austriaco terzo a 37 centesimi e lo svizzero quarto a 62, di poco davanti a Vincent Kriechmayr. Ottavo l’oro iridato Kjetil Jansrud che ha preso oltre un secondo da Paris.
L’altro azzurro Christof Innerhofer, che nella parte tecnica ha sciato molto bene, è finito 15esimo a 1″46. Poco più dietro (17°) Mattia Casse, leggermente più distante Matteo Marsaglia (28°), mentre è 35° Florian Schieder che precede l’altro grande protagonista della giornata di Kvitfjell. E’ festa, infatti, anche per Werner Heel che al traguardo ha alzato le braccia come se avesse vinto e che, all’ultima gara della propria carriera, è stato accolto con un fiume di champagne all’arrivo, non solo dagli atleti e dallo staff italiano, ma anche da amici di altre nazionalità. Chiudendo con le prestazioni degli italiani è 50esimo Alexander Prast.
Tornando a Paris, quello di oggi è il quarto successo stagionale in Coppa del mondo, il quinto considerando anche il superG dei Mondiali. Tre sono arrivati in discesa, a Bormio e a Kitzbühel prima di Kvitfjell: per portare a casa la coppa dovrà vincere ancora all’ultima gara, quella di mercoledì 13 marzo a Soldeu, e sperare che Feuz arrivi al massimo 13esimo per chiudere a pari merito, oppure dovrà arrivare secondo e augurarsi che lo svizzero non prenda punti, cioè finisca dal 16° posto in poi, visto che alle finali di Coppa del mondo si assegnano punti solo ai primi quindici. Al di là dei calcoli, resta in ogni caso straordinaria la stagione di Paris e in questa discesa ha ancora una volta dimostrato che al momento è tra i migliori velocisti, se non il migliore, al mondo, con un pizzico di rammarico ripensando alle condizioni in cui si è gareggiato ad Are. In classifica generale i primi tre (Hirscher, Kristoffersen e Pinturault) sono lontani, ma Paris balza al quarto posto toccando quota 650 punti e scavalcando Marco Schwarz. Domani proverà a conquistare altri punti nel superG delle ore 11.

LEGA DILETTANTI, FESTA A GENOVA PER I 60 ANNI

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La Lega Nazionale Dilettanti è tornata a bordo delle navi MSC Crociere. Questa volta è stata la “Meraviglia”, ancorata al porto di Genova, ad ospitare il nuovo appuntamento dedicato alle celebrazioni del 60° Anniversario della LND. Dopo Civitavecchia, lo scorso 16 gennaio, ed il capoluogo ligure, MSC metterà infatti a disposizione la sua flotta per altri tre eventi (Bari, Venezia e Napoli), tutti organizzati per festeggiare la ricorrenza insieme ai Comitati Regionali della Lega Nazionale Dilettanti e per tributare il giusto riconoscimento agli “eroi” del calcio di base. A Genova, con i vertici della LND, guidati dal presidente Cosimo Sibilia, c’erano i rappresentanti dei comitati di Liguria, Piemonte-Valle d’Aosta, Lombardia e Toscana ed il consigliere federale Stella Frascà. “È il centro che deve andare verso il territorio, non il contrario – ha dichiarato Sibilia nel suo intervento- La LND sta vivendo un momento importante della sua storia, tornando protagonista della scena federale e nazionale. Dialoga con le istituzioni e riscuote l’attenzione dei media e di importanti realtà commerciali. Sono risultati possibili grazie all’impegno di tutti, in primis dei Comitati Regionali. Sono stato particolarmente contento della presenza di Carolina Morace: per me lei è il calcio femminile”.
Tanti gli ospiti illustri: l’assessore allo sport (oltre ad altre importanti deleghe) della Regione Liguria Ilaria Cavo, il delegato allo sport del del Comune di Genova Stefano Anzalonee il presidente del CONI Liguria Antonio Micillo. Dulcis in fundo l’allenatrice della squadra femminile del Milan Carolina Morace, autentica icona del calcio italiano, non solo di quello “in rosa”. “Il calcio femminile in Italia sta crescendo, grazie ai buoni risultati della Nazionale ed all’ingresso dei top club – ha spiegato la Morace -. Ma il calcio femminile non può prescindere dalla Lega Dilettanti: è la lega che lo ha portato fino qui e che lo ha supportato tanto. Ora deve esserci un’incontro tra il vertice del movimento ed il territorio rappresentato dalla LND: per il bene del calcio femminile”. Di sviluppo, ma sul fronte delle strutture, ha parlato Ilaria Cavo: “Partecipare ad un evento così prestigioso mi offre la possibilità di portare il saluto della Regione Liguria, ma soprattutto di rimarcare l’importanza del lavoro di squadra tra tutte le componenti chiamate a fornire risposte allo sviluppo di questo settore trasversale che è lo sport. A questo scopo, il sostegno all’impiantistica locale è e sarà massimo, con altri importanti investimenti”.
Anche sulla Meraviglia c’è stato spazio per le grandi emozioni di “Primi su ogni pallone”, il cortometraggio diretto dal regista Onofrio Brancaccio, accompagnato a Genova dall’attrice Desirée Popper, che nell’opera ha interpretato il ruolo della madre. Pochi minuti di grande intensità emotiva dove l’assoluto protagonista è il pallone, che precede tutto e tutti in ogni frammento del racconto. Sempre a bordo della Meraviglia, nel corso del talk-show, condotto dal giornalista Michele Corti, sono stati consegnati i premi “Primi su ogni pallone”, uno per ciascuno dei Comitato Regionali coinvolti nell’evento. Per la Liguria il riconoscimento è stato assegnato a Renato Giannarelli. Classe 1931, può essere considerato il decano dei dirigenti federali della regione. Ex calciatore dilettante, dal 1976 ha ricoperto numerosi incarichi nell’ambito del Settore Giovanile Scolastico della regione (fino alla carica di Presidente) ed in quello nazionale. Dal 2010 coordina l’organizzazione dell’attività giovanile in Liguria. Anche la Lombardia ha premiato la fedeltà, stavolta di un dirigente di club. Giambattista Locatelli, bergamasco e benemerito civico, da oltre quarant’anni è “anima e cuore” della società Lemine Almenno Calcio, della quale è tuttora il vicepresidente. La Toscana ha deciso di premiare il coraggio e la preparazione di Carmine Alessio Mastrandrea e di Niccolò Fazzi, rispettivamente allenatore e calciatore del Cobra KAI di Firenze. Durante una partita del campionato Juniores Provinciale hanno lasciato il campo per soccorrere uno spettatore in tribuna che aveva accusato un malore. Sono riusciti a salvargli la vita con l’aiuto del defibrillatore e a fornirgli le cure necessarie fino all’arrivo dei medici. Per il Piemonte Valle D’Aosta, infine, il riconoscimento è stato tributato al San Gallo Settimo, società del torinese guidata dal presidente Fabio Cristiano. Grazie a lui Samuele Marongiu, ragazzo classe 2003 affetto da autismo, ha potuto esordire nella squadra degli allievi provinciali del club. Tifoso del Toro e appassionato di calcio, ha potuto coronare il suo sogno di diventare un calciatore dopo aver frequentato la Scuola calcio per disabili “Insuperabili Reset Academy”.
(ITALPRESS).

FEDERER FA CENTO A DUBAI, TSTITSIPAS KO IN FINALE

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Obiettivo 100esimo titolo Atp centrato. Roger Federer ha vinto per la nona volta il “Dubai Duty Free Tennis Championships”, ricco torneo Atp 500 dotato di un montepremi di 2.736.845 dollari che si è concluso sul cemento della metropoli degli Emirati Arabi Uniti. In finale il 37enne fuoriclasse di Basilea, numero 7 Atp (risalirà in quarta posizione) e seconda testa di serie, ha sconfitto per 6-4 6-4, in appena un’ora e 9 minuti di partita, il greco Stefanos Tsitsipas, numero 11 del ranking mondiale (ma da lunedì per la prima volta sarà in top ten) e quinta testa di serie. Tsitsipas veniva da 8 vittorie consecutive, Federer aveva dichiarato alla vigilia di tenere più alla rivincita che al centesimo titolo… La differenza rispetto alla sfida agli Australian Open di un mese e mezzo fa l’ha fatta la percentuale di palle-break sfruttate dallo svizzero: a Melbourne 0 su 12, a Dubai 2 su 2. L’ellenico ha iniziato con un passaggio di rovescio strettissimo ma è stato l’unico punto che ha fatto nel gioco d’apertura: infatti ha perso i successivi quattro punti subendo il break che ha di fatto deciso il primo set. Lo svizzero ha infatti concesso solo due chance al greco per rientrare, peraltro proprio nel decimo game in cui ha servito per il set, ma Tsitsipas non ne ha approfittato e ‘King Roger’ ha archiviato il primo parziale (6-4) in poco meno di quaranta minuti. Seconda frazione scandita dai turni di servizio tenuti senza problemi da entrambi fino al nono game quando il 20enne di Atene ha offerto una palla-break a Federer e poi ha completato il “regalo” con un errore anche se non esattamente gratuito. E nel gioco successivo lo svizzero ha tenuto la battuta a zero firmando un’altra pagina di storia.

PELLEGRINI E I BIG AZZURRI ILLUMINANO TROFEO MILANO

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Ancora nuoto d’alto livello alla piscina di via Traini per la seconda giornata del 9° Trofeo Città di Milano, divisa in due sessioni (mattino e pomeriggio). Il sipario si apre con i 50 farfalla e i successi di Elena Di Liddo e Piero Codia. La 25enne di Bisceglie, tesserata per Carabinieri e CC Aniene, allenata da Raffaele Girardi, bronzo europeo nella doppia distanza a Glasgow 2018, è l’unica a scendere sotto i 27″ e chiude in 26″81, ventuno centesimi meglio di Ilaria Bianchi (Fiamme Azzurre/NC Azzurra 91) seconda in 27″02. Il campione continentale nei 100 e primatista italiano (23″21), tesserato per Esercito e CC Aniene e preparato da Alessando D’Alessandro tocca in 23″85, precedendo le guest star Chad Le Clos e Laszlo Cseh: il sudafricano, ormai di casa in Italia, si ferma a 23″91; il magiaro a 23″97. Nei 100 dorso show con record del meeting di Margherita Panziera e Thomas Ceccon. La 23enne di Montebelluna e sul tetto d’europa nei 200 dorso in Scozia, tesserata per Fiamme Oro e CC Aniene e seguita da Gianluca Belfiore, tocca in 1’00″31 (prec. 1’00″41) per la sesta prestazione personale di sempre; l’enfant prodige di Schio e primatista italiano juniores (53″65), tesserato per Fiamme Oro e Leosport, allievo di Alberto Burlina e quattro medaglie ai Youth Olimpic a Buenos Aires nel mese di ottobre, stampa un 54″76 (prec. 54″85) che vale la nona prestazione personale all time. Arianna Castiglioni e Nicolò Martinenghi dominano invece in 50 rana. La 21enne di Fiamme Gialle e Team Insubrika, allenata dal  tecnico federale Gianni Leoni, terza agli Europei di Glasgow nei 50 e 100 rana e con la 4×100 mista mixed, è prima in 31″08. Il talento di Varese, ormai completamente ritrovato dopo un 2018 passato in naftalina per via degli infortuni, tesserato per Fiamme Oro ed NC Brebbia, pupillo di Marco Pedoja e campione iridato e continentale juniores nel 2017 nei 50 e 100 rana,  conclude con un buon 27″60 e la sensazione che il periodo buio sia definitivamente alle spalle. Attesi alla vigilia e protagonisti in gara. I 100 stile libero portano le firme extra lusso di Federica Pellegrini, già prima nei 200, e di Alessandro Miressi. La vincitrice di tutto, tesserata per CC Aniene e seguita dal tecnico federale Matteo Giunta, si regala un eccellente 54″26; il campione europeo, che sette mesi fa in Scozia fece saltare il banco, e recordman italiano (47″92), tesserato per Fiamme Oro ed CN Torino, allievo di Antonio Satta, si impone in 49″28 che vale la quinta prestazione personale di sempre. Nei 400 misti sul gradino più alto del podio, con record del meeting, sua maestà Katinka Hosszu e un superbo Pier Andrea Matteazzi. The Iron Lady, ottantasette medaglie tra olimpiadi, mondiali ed europei, chiude in 4’37″21 cancellando il 4’39″56 di Ilaria Cusinato (Fiamme Oro/Team Veneto) seconda in 4’40″66 che rappresenta comunque per la 19enne di Cittadella, allenata al Centro Federale di Ostia da Stefano Morini argento a Glasgow nei 200 e 400 misti, la sesta prestazione personale di sempre; il 21enne di Vicenza, tesserato per In Sport Rane Rosse, vince in 4’00″00 abbassando di settantasette centesimi il 4’00″77 siglato nel 2017 dal capitano azzurro Federico Turrini. La sessione pomeridiana si apre con gli acuti nei 400 stile libero di Simona Quadarella e Gabriele Detti. La regina del mezzofondo europeo, già prima negli 800 e nei 1500, tesserata per Fiamme Rosse e CC Aniene, allenata da Christian Minotti oro continentale nei 400, 800 e 1500 stile a Glasgow 2018 e bronzo iridato nei 1500 a Budapest 2017, nuota in 4’07″77, record della manifestazione (precedente 4’08″35 del 2014 dell’indimenticabile Camille Muffat) e quarta prestazione personale di sempre. Il 24enne di Livorno, tesserato per Esercito e In Sport Rane Rosse, seguito al Centro Federale di Ostia da Stefano Morini, bronzo olimpico e iridato e campione europeo, nonchè oro mondiale negli 800 stile libero a Budapest 2017, tocca in 3’47″60 che vale la terza prestazione mondiale stagionale ma soprattutto un eccellente punto di partenza per un 2019 da protagonista, dopo un 2018 che l’ha costretto ai box per i problemi alla spalla. Nei 100 farfalla vittorie di Ilaria Bianchi e di Chad Le Clos. La primatista italiana (57″22), tesserata per Fiamme Azzurre e NC Azzurra 91, preparata dal tecnico federale Fabrizio Bastelli, bronzo continentale a Berlino 2014 e Londra 2016, si impone in 58″26, un centesimo meglio di Elena Di Liddo (Carabinieri/CC Aniene) seconda in 58″27. Il 26enne sudafricano, ormai di casa in  Italia, allenato da Andrea Di Nino, ventiquattro medaglie tra Olimpiadi e Mondiali, chiude in 52″45, prendendosi una rivincita sull’altra guest star del meeting, dopo il ko nella doppia distanza, nei confronti di Laszlo Cseh subito alle sue spalle in 52″76. Silvia Scalia si prende con autorità i 50 dorso. La 24enne di Lecco, tesserata CC Aniene e allenata dal tecnico federale Gianni Leoni, è la più veloce in 28″17 per la terza prestazione personale di sempre. Arianna Castiglioni e Nicolò Martinenghi, dopo aver vinto i 50, concedono il bis e illuminano anche i 100 rana. La 21enne di Fiamme Gialle e Team Insubrika, allenata dal tecnico federale Gianni Leoni, terza agli Europei di Glasgow nei 50 e 100 rana e con la 4×100 mista mixed, tocca in 1’08″58, 23 centesimi meglio di una ritrovata Ilaria Scarcella seconda in 1’08″75. Il talento di Varese e recordman italiano, ormai completamente ritrovato dopo un 2018 passato in naftalina per via degli infortuni, tesserato per Fiamme Oro ed NC Brebbia, pupillo di Marco Pedoja e campione iridato e continentale juniores nel 2017 nei 50 e 100 rana, domina con il record della manifestazione in 1’00″34 (precedente 1’00″90). Attesa ben riposta nei 50 stile libero per il padrone e beniamino di casa Andrea Vergani. Il 21enne meneghino e primatista italiano (21″37 in semifinale a Glasgow), tesserato per Carabinieri e Nuotatori Milanesi, bronzo europeo, lascia tutti alle spalle e nuota in 22″08, ottava prestazione personale di sempre. Nei 200 misti, che chiudono il programma della seconda giornata, le vittorie delle stelle ungheresi Katinka Hosszu, al quarto successo nella kermesse meneghina, e Laszlo Cseh rispettivamente in 2’10″46 e 2’01″61. Domani ultima giornata riservata ai giovani.

VITTORIA E TERZO POSTO, MILAN SCAVALCA INTER

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Il Milan batte il Sassuolo 1-0, mette la freccia, supera l’Inter e raggiunge il terzo posto in classifica. A San Siro vittoria preziosissima in chiave Champions per i rossoneri a due settimane dal derby. La prima vera occasione da rete la crea Djuricic, bravo ad anticipare in scivolata tutta la difesa di Gattuso, ma è altrettanto bravo Donnarumma a farsi trovare pronto. Il Milan soffre la qualità del palleggio e la densità a metà campo del Sassuolo e si fa pericoloso solo con Paquetà. Ci vuole un autogol di Lirola al 35′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, a permettere ai rossoneri di sbloccare una partita complicata. Pronta reazione degli emiliani, che con una grande giocata di Boga colpiscono il palo esterno. Allo stesso ivoriano viene poi giustamente annullata una rete dal Var per un netto fuorigioco. Il primo tempo finisce con il brivido per il Milan, con una punizione di Berardi sulla quale Donnarumma risponde in due tempi. Anche nella ripresa sono gli ospiti a fare la partita, ma un gravissimo errore di Consigli lascia in dieci il Sassuolo: il portiere neroverde valuta male il rimbalzo della palla, tocca Piatek al limite dell’area e viene espulso con tanto di ok dalla Var. Il Milan prova a chiuderla con Kessiè, ma Pegolo prima e Demiral poi si oppongono.

Tre volte in vantaggio e tre volte recuperato, il Parma esce dal “Castellani” di Empoli con un 3-3 e tantissimi rimpianti mentre la squadra di Iachini tira un grande sospiro di sollievo, conquistando un punto che più avanti potrebbe fare comodo. I ducali passano in vantaggio la prima volta al 13’, approfittando di un’amnesia completa della difesa di casa che, su un calcio di punizione battuto sulla trequarti da Siligardi, si dimentica completamente di pensare a Gervinho che sfugge a tutti sul filo del fuorigioco e batte in uscita Dragowski. La reazione dell’Empoli è tutta orgoglio e cuore e dopo solo 5’ la formazione guidata da Iachini pareggia con Dell’Orco, che raccoglie in maniera precisa un cross da destra di Farias. Al primo minuto di recupero, però, il Parma torna davanti con Rigoni, bravo a farsi trovare pronto sul secondo palo dove infila di testa un cross preciso di Bruno Alves. L’Empoli acciuffa di nuovo il pari con un rigore che Caputo si procura (fallo di Gagliolo) e trasforma al 14′ della ripresa. I crociati trovano il gol del nuovo vantaggio a otto minuti dalla fine quando un tiro di Kucka viene deviato in porta da Bruno Alves, rete inizialmente annullata ma poi convalidata con la benedizione della Var. Sembra finita ma l’Empoli ci crede e al 91’ arriva il 3-3 firmato da Silvestre – ma con deviazione decisiva di Bruno Alves – al termine di un’azione rocambolesca in area gialloblu’.

CAICEDO, IMMOBILE E CATALDI, DERBY ROMA ALLA LAZIO

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Il derby di Roma incorona la Lazio. All’Olimpico i biancocelesti battono 3-0 i giallorossi grazie al gol di Caicedo nel primo tempo, al rigore di Immobile e alla rete di Cataldi nella ripresa. Un successo che permette alla Lazio di salire a quota 41 punti in classifica, a meno tre dai giallorossi e a meno sei dal quarto posto dell’Inter ma con una partita ancora da recuperare, la gara interna contro l’Udinese. Costretto a rinunciare dall’inizio a Immobile, frenato dal riacutizzarsi del problema muscolare accusato un mese fa e probabilmente sottovalutato, Inzaghi rilancia Caicedo ma soprattutto sceglie il centrocampo tecnico con Luis Alberto al posto di Parolo.

Una scelta che paga, anche perché l’aggressività dei biancocelesti nei primi venti minuti sorprende una Roma spaesata e tra l’altro orfana di Manolas, fuori gioco per un problema gastrointestinale. Al 12’ Correa trova il giusto varco per liberare Caicedo in area e per l’ecuadoriano è semplice saltare Olsen e portare in vantaggio la Lazio. La Roma fa decisamente poco per riequilibrare il match, mancano soprattutto gli spunti del giovane Zaniolo, che si sveglia nella ripresa quando mette in costante difficoltà la difesa biancoceleste. Poco prima della mezz’ora l’episodio che chiude la partita: Correa scappa in contropiede, Fazio lo atterra da dietro in area (rischiando il rosso ma cavandosela col giallo) e Immobile trasforma il rigore del raddoppio biancoceleste. Il tris arriva al minuto 89 firmato da Cataldi per la gioia del pubblico laziale.

NBA, SPURS DI BELINELLI VINCONO SUI THUNDER

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Vittoria casalinga per i San Antonio Spurs di Marco Belinelli nella notte italiana dell’Nba. L’azzurro gioca 16 minuti e porta in dote 4 punti nel 116-102 sugli Oklahoma City Thunder. Miglior marcatore degli Spurs, LaMarcus Aldridge a quota 27, seguito da Rudy Gay a 22.

Nel resto della Western Conference, i Golden State Warriors si impongono sul campo di Philadelphia per 120-117, trascinati da Kevin Durant (34 punti, 5 rimbalzi e 5 assist) e Stephen Curry (28 punti, 4 rimbalzi e 2 assist). Tra i padroni di casa, che avevano solo tre giocatori in panchina, sugli scudi Ben Simmons (25 punti, 15 rimbalzi e 11 assist).

Vittoria esterna anche per i New Orleans Pelicans, 120-112 sui Denver Nuggets. Da segnalare i 29 punti di Jrue Holiday (con 3 rimbalzi e 5 assist) e i 28 di Julius Randle (10 rimbalzi e 4 assist). I Los Angeles Lakers cadono sul campo dei Phoenix Suns, fanalino di coda della Western Conference. Finisce 118-109, con i padroni di casa trascinati da Deandre Ayton (26 punti, 10 rimbalzi e 3 assist) e Devin Booker (25 punti, 4 rimbalzi e 4 assist).

Nella Eastern Conference, sconfitta per i Milwaukee Bucks primi in classifica in casa degli Utah Jazz, che si impongono 115-111. Ai Bucks non basta la grande prestazione di Giannis Antetokounmpo (43 punti, 14 rimbalzi e 8 assist), Donovan Mitchell fa ancora meglio sul piano realizzativo per Utah (46 punti, 3 rimbalzi e 6 assist). Gli Indiana Pacers perdono in casa contro gli Orlando Magic. Finisce 112-117, migliore marcatore Nikola Vucevic dei Magic (27 punti, 8 rimbalzi e 3 assist).