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ROMA, RANIERI NUOVO TECNICO VIA ANCHE MONCHI

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Il giorno dopo l’esonero di Eusebio Di Francesco, arriva anche l’ufficialita’ di Claudio Ranieri come nuovo allenatore e l’addio del direttore sportivo Monchi. Ranieri, che anche da calciatore ha vestito la maglia giallorossa, ha gia’ guidato la Roma dal settembre del 2009 al febbraio del 2011. Campione d’Inghilterra nel 2016 con il Leicester, Ranieri giovedi’ scorso e’ stato esonerato dal Fulham. Per il tecnico originario di Testaccio, contratto fino al 30 giugno 2019. Ranieri guidera’ la squadra nella prossima partita di Serie A allo Stadio Olimpico contro l’Empoli, in programma lunedi’ sera. Nato e cresciuto a Roma, Ranieri ha iniziato la sua carriera da giocatore nella Capitale con i giallorossi, registrando sei presenze negli Anni 70 come difensore. “Siamo lieti di dare il bentornato a Claudio Ranieri. L’obiettivo che abbiamo in questa stagione e’ finire piu’ in alto possibile in classifica e ottenere la qualificazione in Champions League. Per questo motivo, abbiamo deciso di chiamare un allenatore che conosca il club, comprenda l’ambiente e sia in grado di motivare i giocatori. Claudio risponde a tutte queste caratteristiche e si e’ dimostrato molto entusiasta nell’accettare questa nuova sfida” le parole del presidente giallorosso James Pallotta. “Sono felice di essere tornato a casa. Quando la Roma ti chiama e’ impossibile dirle di no” ha detto Ranieri.  Parole importanti anche quelle espresse da Francesco Totti:”Claudio non e’ solo un tifoso della Roma, nato e cresciuto nella Capitale, ma e’ uno degli allenatori piu’ esperti nel mondo del calcio. Ora abbiamo bisogno di mani esperte, in grado di guidarci tra le prime quattro per rigiocare la Champions League nella prossima stagione – ha aggiunto Totti – Ci mancano dodici partite in campionato e dobbiamo vincerne il piu’ possibile”.
Poco prima, era arrivata l’ufficialita’ dell’addio del ds spagnolo Monchi. “L’AS Roma e il direttore sportivo Monchi confermano di aver raggiunto un accordo per risolvere consensualmente il proprio rapporto lavorativo. Al dirigente vanno i ringraziamenti del Club per l’impegno profuso” la nota apparsa sul sito del club giallorosso. “Voglio ringraziare Monchi per la dedizione che ha dimostrato in questi due anni: gli auguriamo le migliori fortune per la sua carriera”, ha dichiarato Guido Fienga, CEO della Roma. Dopo 17 anni da direttore sportivo del Siviglia, Monchi ha fatto il suo arrivo nella Capitale nell’aprile del 2017. “Voglio ringraziare il presidente Pallotta, il management, lo staff, i giocatori e i tifosi per il loro sostegno. Auguro alla Roma i migliori successi per il futuro”, ha dichiarato Monchi. La direzione sportiva e’ stata affidata a Frederic Massara. “C’e’ voluto un secondo per scegliere la Roma, sara’ impossibile dimenticarla. Daje Roma!”. Ramon Monchi saluta cosi’ i giallorossi dopo l’ufficialita’ della rescissione del contratto. “Roma e la Roma sono una delle cose piu’ passionali che possa offrire il calcio, ecco perche’ me ne sono innamorato subito – scrive l’ormai ex ds su Instagram – Ecco perche’ in questa avventura non ho mai diviso la passione dal lavoro. Ecco perche’ il desiderio di rendere felice questa citta’ e fare il meglio per il club sono state le priorita’ in tutte le decisioni che ho preso fin dal mio arrivo. Ecco perche’ nella ricerca costante della felicita’ nostra e di chi ama la Roma ho messo tutto me stesso”. “So che non abbiamo raggiunto tutti i risultati per i quali abbiamo lavorato, per i quali ci siamo appassionati, per i quali in alcuni momenti ci siamo anche scontrati – ammette Monchi – Vorrei ringraziare tutte le persone con cui ho lavorato in questi anni, non dimentichero’ nessuno, tutti hanno contribuito a rendere Trigoria la mia casa”.
(ITALPRESS).

JUVE CALA POKER CONTRO L’UDINESE, DOPPIETTA KEAN

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Ancora una vittoria per la Juventus di Massimiliano Allegri. I campioni d’Italia in carica stasera si sono imposti a Torino contro l’Udinese per 4-1 nella 27esima giornata di campionato e, in attesa di sapere cosa farà il Napoli domenica a Reggio Emilia contro il Sassuolo, hanno portato a 19 il vantaggio sui partenopei secondi in classifica. Con la testa ovviamente già al prossimo e più delicato impegno, il ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro l’Atletico Madrid, Allegri ha scelto il turn-over pesante un po’ per esigenze di impegni e un po’ anche per necessità viste le svariate assenze per squalifica e infortunio. Degli undici scesi in campo all’inizio solamente Matuidi, Alex Sandro, uno tra Bentancur ed Emre Can, e forse Bernardeschi potrebbero partire titolari fin dal primo minuto anche martedì contro i Colchoneros. L’Udinese arrivata a Torino stasera è sembrata la brutta copia di quella che nelle due precedenti giornate aveva fatto bottino pieno, intimorita e priva di idee. Nicola non è riuscito a organizzare una controffensiva degna di tale definizione nonostante, come detto, la Juventus optasse per una formazione largamente rimaneggiata. In una serata di transizione sia per la Juve, che attende di conoscere il suo destino in Europa, sia per l’Udinese, che ha rimandato a futuri impegni la sua rincorsa verso la salvezza, la copertina se l’è presa tutta Moise Kean: il bomber di scorta della Juve, colui che prima di stasera aveva raggranellato appena 4 presenze e una rete tra campionato e Coppa Italia, ha mostrato di essere forse definitivamente pronto per il grande salto tra i “grandi”. Suoi i due gol che hanno dato il “la” alla vittoria della Juve: all’11 il classe 2000 nativo di Vercelli è stato lesto a infilarsi tra le maglie di Ekong e Nuytinck finalizzando un assist rasoterra dalla sinistra di Alex Sandro mentre al 39′ ha sfruttato il tocco involontario di Fofana, si è involato verso la porta e di puntone ha infilato per la seconda volta un Musso non esime da colpe, complice anche una deviazione di Wilmot. Kean ha messo lo zampino anche sul terzo gol della Juventus subendo il fallo da rigore di Opoku, e dagli undici metri è stato Emre Can al 22′ della ripresa a mettere in rete. Poker servito quattro minuti più tardi quando da un cross pennellato dalla destra da Bentancur è stato Matuidi ad avventarsi tutto solo e a battere Musso con un preciso colpo di testa. A rovinare una prestazione quasi perfetta della Juventus ci ha pensato a sei minuti dal termine Lasagna che sfruttando un lancio di De Paul ha infilato in diagonale da sinistra Szczesny sul secondo palo fissando il risultato sul definitivo 4-1.

GRAN GALA DELLA FICK AL SALONE D’ONORE DEL CONI

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Una festa per celebrare un 2018 considerato “un’apoteosi”. Il Salone d’Onore del Coni ha aperto le sue porte al Gran Gala della Canoa, organizzato della Federazione Italiana Canoa Kayak per premiare i migliori atleti che nel corso dell’ultima stagione sportiva si sono distinti per i loro straordinari risultati in campo internazionale. Molti i risultati di prestigio conquistati nel 2018 dalle barche azzurre, a cominciare dalla storica medaglia di bronzo della canoa velocità ai Mondiali di Montemor-O-Velho (Portogallo) con il C4 di Luca Incollingo, Daniele Santini, Nicolae e Sergiu Craciun, oltre ai successi di Carlo Tacchini nella canadese monoposto con la medaglia di bronzo europea (Belgrado) nel C1 1000 metri. Soddisfazioni anche dalla canoa slalom con Giovanni De Gennaro vincitore della finale di Coppa del Mondo a La Seu d’Urgell (Spagna) in K1 e Stefanie Horn bronzo in coppa a Cracovia sempre nel K1. Grazie ad Gabriel Esteban Farias l’Italia ha dominato nella disciplina del KL1 della paracanoa in tutte le competizioni: Coppa del Mondo, Europei e Mondiali. Dominio incontrastato anche nella discesa con la giovanissima Cecilia Panato che a soli 16 anni ha conquistato il titolo mondiale individuale nella gara sprint, l’argento nella classica, un altro oro in coppia con la sorella Alice nel C2 e il titolo generale di Coppa del Mondo. Senza dimenticare il florido mondiale della canoa polo in Canada dove tutte e tre le nazionali hanno conquistato una medaglia, compreso il primo e storico bronzo della squadra femminile. Se i senior hanno colorato d’azzurro la stagione, i giovani canoisti non sono stati certamente da meno primeggiando in tutte le discipline e in tutte le categorie sia mondiali che europee. La stagione 2018 si è conclusa con uno bottino di 68 medaglie: 22 d’oro, 24 d’argento e 22 di bronzo. “E’ stata una stagione ricca di successi, ottenuti con grande determinazione e sacrificio – ha detto il presidente della Fick, Luciano Buonfiglio – I nostri atleti stanno crescendo tantissimo, stanno facendo progressi importanti e ottenendo grandi risultati che ci fanno guardare al futuro con ottimismo. Con le nostre nazionali siamo stati presenti in tutti i principali eventi internazionali confermandoci ai vertici del movimento in tutte le discipline. Il comparto giovanile si sta sviluppando molto portando risultati di primissimo piano, frutto di una stretta sinergia tra i tecnici di base e quelli federali sui programmi di allenamento. E’ stata anche una stagione che ci ha visti in prima linea sul versante organizzativo con due importanti eventi giovanili come i Mondiali di slalom nel centro federale di Ivrea e gli Europei di velocità ad Auronzo di Cadore. E’ stato anche l’anno della rinascita del Centro Federale di Castel Gandolfo che è tornato ad essere il quartier generale della nazionale di velocità. Abbiamo difronte la sfida importantissima della qualificazioni olimpiche ma sono sicuro che avremo la forza e le qualità per trasformare le nostre ambizioni in risultati concreti”. “E’ importante ricordare che il 2019 sarà un momento decisivo per le qualificazioni ai Giochi di Tokyo 2020 e, per alcune discipline, andare alle Olimpiadi equivale quasi a vincere una medaglia – le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò – Sono contento che nella Fick, dopo un po’ di tempo, regna la pace. Ora c’è una bella atmosfera, positiva e pulita”, ha aggiunto il numero uno dello sport italiano rivolgendosi al presidente Buonfiglio, e al segretario generale Salvatore Sanzo. Il quale vede ‘positivo’ per l’immediato futuro della canoa azzurra: “Abbiamo messo le nostre squadre nelle migliori condizioni per lavorare in vista di Tokyo, il 2019 sarà un anno difficile ma siamo certi delle nostre qualità. Incrociamo le dita per le qualificazioni”. “La paracanoa è stata protagonista per la prima volta ai Giochi di Rio e sappiamo quanto la Fick stia facendo: questa è una disciplina particolare, così come la passione dei suo dirigenti”, ha sottolineato il presidente del Cip, Luca Pancalli. E se i dt di slalom (Daniele Molmenti ed Ettore Ivaldi) e velocità (Oreste Perri), reduci dai raduni, rispettivamente, in Australia e a Castelgandolfo, sono convinti di poter qualificare a Tokyo quattro barche a testa, il presidente Buonfiglio attende di capire come influirà sulla preparazione olimpica la riforma del Coni: “Non mi spaventa, ma mi avrebbe fatto piacere conoscere l’obiettivo e come raggiungerlo: allora sì che si diventa credibili… Lo sport è uno dei valori più importanti del nostro Paese, se si pensa di dividerlo si fa peccato mortale. E’ comunque giusto fare dei cambiamenti: è bene utilizzare i soldi pubblici con trasparenza e restare fermi alla tradizione significherebbe essere stupidi”.

 

A CROTONE TAPPA TROFEO OPTIMIST KINDER+SPORT

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Circa 250 ragazzini armati della propria barca Optimist stanno arrivando al Club Velico Crotone, in Calabria, per partecipare alla prima delle cinque tappe del Circuito Trofeo Optimist Italia Kinder + Sport 2019. I circoli velici FIV rappresentati provengono da tutta Italia: dal Circolo della Vela Muggia (angolo estremo del Friuli Venezia Giulia al confine con la Slovenia), allo Yacht Club Italiano di Genova; dal Circolo Vela Bari ai numerosi circoli laziali (CDV Roma, Tognazzi Village, Ostia), passando per la Campania e la Sicilia, la regione con il maggior numero di partecipanti, anche in termini di club presenti, tornando a nord con altri circoli del medio e alto Adriatico. Parte del leone naturalmente i ragazzini di Crotone, che tra quelli del circolo organizzatore Club Velico Crotone e della Lega Navale sono oltre 20. Non manca una buona e qualificata presenza straniera con Francia, Malta, Svizzera, Grecia e Israele. Intanto si è concluso oggi il raduno tecnico del Gruppo Agonistico Nazionale, che ha svolto 4 proficue giornate di allenamento sotto la direzione tecnica di Marcello Meringolo.
Sabato e domenica tutti in regata per l’ennesima sfida al bi-campione del mondo Marco Gradoni e al campione Europeo Alex Demurtas, atleti azzurri che garantiscono l’eccellenza tecnica e agonistica della manifestazione e che danno l’opportunità ai regatanti meno esperti di confrontarsi con i migliori velisti della classe Optimist del momento.
(ITALPRESS).

GALLINARI 34 PUNTI RECORD E CLIPPERS VOLANO

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C’è molto di Danilo Gallinari nella vittoria (quarta consecutiva) che i Clippers hanno ottenuto contro Oklahoma nella notte italiana in Nba. Finisce 118-110 per la squadra di Los Angeles, con il Gallo autore di 34 punti (record con i Clippers) e di una prestazione brillante sia in attacco che in difesa (10/19 al tiro alla fine). Accanto a lui un’ottima serata di Lou Williams che chiude con 40 punti (13/24 dal campo, 7 rimbalzi, 5 assist e 4 recuperi). Con 74 dei 118 punti totali realizzati dalla coppia, Los Angeles vince una gara importante in ottica play-off contro un avversario di primo livello nella Western Conference, a cui non bastano i 32 punti con 8 rimbalzi e 7 rimbalzi di Russell Westbrook. Nelle altre gare, Golden State travolge Denver (122-105) approfittando del rientro di Klay Thompson che chiude con 9/11 da tre e 39 punti totali (27 nel solo primo tempo). Assente nelle ultime due gare, torna subito protagonista e guida i californiani a un facile successo che rafforza il primato nella Western Conference.
Settima vittoria di fila per Houston, spinta da James Harden autore di 31 punti. I Rockets di D’Antoni superano agilmente Philadelphia (107-91) con i 76ers privi di Embiid. Toronto passa a New Orleans (104-127) con la coppia Leonard-Lowry (31 punti il primo, tripla doppia per il secondo), mentre i Pelicans nulla di più hanno potuto vista l’assenza di Anthony Davis e Jrue Holiday. Sconfitta che sorprende quella di Utah a Memphis (114-104) con i Grizzlies che non hanno più obiettivi di classifica e che sono stati trascinati da Mike Conley e Jonas Valanciunas (28 punti e 11 assist il primo, 27 punti il secondo). Infine, vincono tutte le squadre in corsa per i playoff a Est: Detroit vince a Chicago (104-112), Miami batte Cleveland (126-110), dopo cinque ko di fila Charlotte torna a vincere seppur di misura contro Washington (112-111).
(ITALPRESS).

ADDIO A NARDI E BALLARD, RICERCHE CONCLUSE

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Le ricerche di Daniele Nardi e Tom Ballard, dispersi sul Nanga Parbat da oltre due settimane, sono ufficialmente concluse. A comunicarlo, sulla pagina Facebook dell’alpinista laziale, è lo staff di Nardi. “Siamo affranti dal dolore; vi comunichiamo che le ricerche di Daniele e Tom sono concluse – recita la nota – Una parte di loro rimarrà per sempre al Nanga Parbat. Il dolore è forte; davanti a fatti oggettivi e, dopo aver fatto tutto il possibile per le ricerche, dobbiamo accettare l’accaduto. Ringraziamo Alex (Txicon, ndr), Ali (Sadpara, ndr), Rahmat (Ullah Baig, ndr) e tutta la squadra di soccorso, le autorità pakistane e italiane, i giornalisti, gli sponsor, tutti gli amici che hanno dimostrato tanta collaborazione e generosità. La famiglia ricorda Tom come competente e coraggioso amico di Daniele. A lui va il nostro pensiero. Daniele rimarrà un marito, un padre, un figlio, un fratello e un amico perso per un ideale che, fin dall’inizio, abbiamo accettato, rispettato e condiviso. Ci piace ricordarti come sei veramente: amante della vita e delle avventure, scrupoloso, coraggioso, leale, attento ai dettagli e sempre presente nei momenti di bisogno. Ma soprattutto ci piace ricordarti con le tue parole: ‘Mi piacerebbe essere ricordato come un ragazzo che ha provato a fare una cosa incredibile, impossibile, che però non si è arreso e se non dovessi tornare il messaggio che arriva a mio figlio sia questo: non fermarti non arrenderti, datti da fare perché il mondo ha bisogno di persone migliori che facciano sì che la pace sia una realtà e non soltanto un’idea… vale la pena farlo'”. “Con grande dolore informo che le ricerche di Daniele Nardi e Tom Ballard sono terminate avendo Alex Txikon e i soccorritori confermato che le sagome individuate a circa 5900 metri sono quelle di Daniele e Tom”, ha twittato l’ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pontecorvo.

POLE IN QATAR PER VINALES DAVANTI A DOVI E MARQUEZ

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Maverick Vinales ha cambiato numero, gli uomini della sua squadra all’interno del team ufficiale Yamaha per dare un segnale di discontinuità con i risultati poco lusinghieri della scorsa stagione e, a vedere quanto fatto nei test pre campionato e, adesso, nella prima qualifica della stagione, i fatti sembrano dargli stagione. In sella alla sua numero 12, infatti, il centauro spagnolo, sotto gli occhi del cinque volte campione del mondo di F.1 Lewis Hamilton, ha sbaragliato la concorrenza con il suo 1’53″546, ad un decimo e mezzo dal nuovo record della pista ottenuto venerdì nelle libere da Marc Marquez. Una prestazione velocissima che su di un asfalto abbastanza scivoloso in alcuni tratti della pista (soprattutto alla curva 2, ndr) tanto da causare più di una caduta, è davvero notevole e che lo pone come uno dei più seri favoriti per la vittoria del GP del Qatar. Vinales, però, dovrà fare i conti con la durata delle gomme e soprattuto con due piloti molto agguerriti come i primi due della classifica iridata della passata stagione. Andrea Dovizioso, lavorando in silenzio e con il metodo che lo contraddistiunge, è riuscito a far crescere una Ducati GP19 che non lo aveva per nulla soddisfatto durante i test che hanno preceduto l’apertura della stagione. Più lento di 198 millesimi ha fatto meglio per uno solo del suo rivale Marc Marquez. Il campione del mondo, caduto senza conseguenze nella FP4 per chiudere la sua qualifica in prima fila ha preferito usare come traino l’altra rossa di Borgo Panigale, quella di Danilo Petrucci, il più veloce nell’ultima sessione di libere. Il pilota ternano ha provato a togliersi dalla sua posteriore la Hrc Honda iridata, ma dopo aver abortito due giri, ha dovuto per necessità cercare il tempo, ma non è riuscito a fare meglio del settimo, fallendo anche l’ingresso alla seconda fila; mentre Marquez ha acciuffato la prima che voleva. Qualche mugugno al box Ducati, ma domani in gara non è difficile aspettarsi una gara accesa. Anche perchè davanti al Petrux ci sono in seconda, Jack Miller con la Ducati del Pramac Racing, il rookie francese Fabio Quartararo con la Yamaha del team Petronas e la Honda LCR di Cal Crutchlow.
Al fianco di Petrucci ci saranno Franco Morbidelli con l’altra Petronas Yamaha e Takaaki Nakagami con l’altra Honda di Lucio Cecchinello. In quarta, invece, si schiereranno le due Suzuki di Alex Rins e Joan Mir e l’Aprilia di Aleix Espargarò. Fuori dalla Q2 e quindi dalla prima quattro file tre campioni di razza come Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Andrea Iannine ed anche il detentore della Moto2, Francesco Bagnaia. Pecco con l’altra Ducati Pramac partirà tredicesimo davanti al “Dottore” in grossa difficoltà con la Yamaha che invece tanto bene va nelle mani del compagno di team. Quindi Jorge Lorenzo che dopo una caduta in FP3, è finito nella ghiaia anche nella Q1 dove fino a quel momento era tra i più veloci. Prenderà il via solo dalla settima fila Iannone con la seconda Aprilia. Ma la gara sarà lunga con i suoi 22 giri e con condizioni meteo strane per la pista nel deserto.

ITALRUGBY ANCORA KO, INGHILTERRA DOMINA 57-14

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Quattro su quattro: servirà una grande prestazione tra una settimana all’Olimpico, contro la Francia, nell’ultimo turno del Sei Nazioni 2019, per evitare all’Italrugby l’umiliazione del ‘cucchiaio di legno’. Un trofeo virtuale assai poco prestigioso che però al momento gli azzurri del ct O’Shea meritano in pieno, visto che, dopo i ko contro Scozia, Galles e Irlanda, cadono pesantemente a Twickenham per mano dell’Inghilterra, vincenti con un eloquente  57-14. Per l’Italia le cose si mettono subito male perchè i ‘Leoni Bianchi’, dopo soli 8′, firmano la prima meta dell’incontro, vincendo una touche e consentendo a George di schiacciare l’ovale oltre la linea bianca. Farrell strasforma e i padroni di casa volano sul 7-0. Gli azzurri però sono bravi a reagire con prontezza, pareggiando i conti all’11’: fa tutto Allan, che sfrutta il lavoro di Morisi per depositare in meta e infilare il conseguente calcio del 7-7. Il match però, di fatto, termina qui. Perché il XV di Jones, dopo la batosta col Galles, non regala nemmeno un centimetro di prato. Due errori di Esposito costano altrettante marcature per l’Italia, che al 15′ e al 21′ fa i conti con la velocità di May e Tuilagi, super nell’infilarsi nei buchi della difesa tricolre. Farrell, che al 26′ centra l’acca anche su punizione, fa sempre il suo dovere e la forbice si allarga fino al 31-7 dell’intervallo, merito del poker di Shields e della trasformazione di Farrell. Gli azzurri, che strada facendo perdono per infortunio Campagnaro e Castello, non riescono a respingere l’onda d’urto inglese nemmeno nella ripresa, tanto che Tuilagi, al 7′, infila di forza la sua doppietta (ma Farrell non trasforma). Al 15′ c’è anche un po’ di soddisfazione tricolore: azione insistita degli azzurri nei 22 metri avversari e tocca a Morisi stampare la sua terza meta a Twickenham, con Allan che però non trasforma. Sul 36-14 gli inglesi, sono costretti a uscire sia Morisi che capitan Parisse, con le panchine delle due squadre destinate ad esaurirsi. L’Inghilterra comunque non smette di giocare e così, al 23′ e al 36′, arrivano altre due marcature, di Kruis e Robson, entrambe trasformate da Ford. Italia sotto 50-14 e non è finita, perché a ridosso dello scadere ecco l’intercetto britannico e il bis di Shields, che con la trasformazione di Ford equivale al 57-14 finale per i ‘maestri’ in bianco.