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ITALBOCCE D’ORO, DE SANCTIS “CAMBI IL MOVIMENTO”

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La delegazione azzurra, “scortata” da tre coppe, è rientrata al centro tecnico federale di Roma accolta dal presidente Marco Giunio De Sanctis e dai vertici della Federbocce. Si celebrano le vittorie ottenute nella Raffa al Mondiale argentino di San Miguel de Tucumàn. È oro per Elisa Luccarini, campionessa del Mondo nell’individuale femminile, e Gianluca Formicone, che dopo molti titoli si afferma anche come campione mondiale individuale. Applausi anche per la coppia mista, composta da Chiara Morano e Luca Viscusi, che ottiene il bronzo nella specialità sperimentale della coppia mista. Il mondiale, come previsto dagli atleti prima della partenza, non è stato facile dal punto di vista ambientale. «I campi non sono come quelli italiani, ma siamo stati bravi ad adattarci», spiega Formicone. La spedizione, poi, è stata fiaccata da problemi di salute, fra cui una fastidiosa gastroenterite.
De Sanctis, complimentandosi con la delegazione, ha colto l’occasione per ricordare ai presenti come queste vittorie siano fondamentali per contribuire al rinnovamento culturale del movimento: «A due anni esatti dalla mia elezione come presidente della Federazione, ci siamo aggiudicati un Mondiale individuale maschile che mancava da 18 anni. L’avevamo vinto nel 2001 con Emiliano Benedetti, e adesso festeggiamo con Gianluca Formicone. È stato un Mondiale “sofferto”, che rilancia la Raffa a livello internazionale dopo un periodo di buio. Nella parte sportiva stiamo andando bene – spiega all’Italpress il presidente Fib – ma la cultura sportiva non va di pari passo. Il movimento deve essere più vivo e dialettico, comprendendo che deve cambiare sia a livello nazionale che internazionale».
Per Formicone, che dedica la vittoria ai genitori che non possono più seguirlo, si tratta di una vittoria speciale: «Penso che la finale la ricorderò per tutta la mia vita. La aspettavo dal 2005 quando ho perso quella di Detroit. Era l’unico titolo che mi mancava». Elisa Luccarini, così come il collega Formicone, dedica la vittoria al padre scomparso a fine anno: «Penso che abbia guidato lui quelle ultime quattro bocce, altrimenti non si spiega. Ho rivisto la finale. Ero andata in crisi. Sentivo di avere un calo di giocate e non mi sentivo così pronta a tirare», ricorda la campionessa, che in finale è stata protagonista di un grande recupero sulla sammarinese Stella Paoletti, vincendo per 12-10.
(ITALPRESS).

TRIS RONALDO, JUVE RIBALTA ATL. MADRID E VA AI QUARTI

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La Juventus ha fatto l’impresa. Stasera all’Allianz Stadium di Torino i bianconeri hanno ribaltato la sconfitta per 2-0 dell’andata superando l’Atletico Madrid con una tripletta di Cristiano Ronaldo e hanno conquistato il passaggio ai quarti di finale della Champions League. Primo tempo con la Juve a testa bassa e piede sull’acceleratore fin dalle prime battute in cerca di quel primo gol che era già arrivato dopo 4′ ma che l’arbitro olandese Kuipers aveva annullato: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, flipper in area e Ronaldo che andava a far fallo su Oblak mentre Chiellini la palla in porta. Nonostante un palpabile nervosismo per la rete annullata, gli uomini di Massimiliano Allegri hanno presto riordinato le idee e tenuto l’Atletico raccolto nella propria metà campo. Tra le fila ospiti si sono sentite le assenze di Thomas e Diego Costa per squalifica oltre a quella di Filipe Luis per infortunio. I bianconeri hanno continuato ad insistere e al 27′ si sono portati in vantaggio quando sull’assist dalla sinistra di Bernardeschi è stato Ronaldo a svettare su Juanfran e depositare la palla in rete. Passata in vantaggio, la Juventus ha fisiologicamente rallentato concedendo più spazio alla manovra degli ospiti e anche un paio di occasioni pericolose: la più nitida in pieno recupero quando Morata si è liberato dalla marcatura e solo in area ha spedito di testa alto su cross dalla destra di Koke. Avvio di ripresa e raddoppio della Juventus ancora di testa grazie a Ronaldo: traversone morbido di Cancelo dalla destra, CR7 salta tra Godín e Giménez e gira di testa: Oblak si allunga e respinge ma la sfera ha già oltrepassato la linea di porta. Con l’ausilio della goal line technology, Kuipers assegna il gol ai bianconeri. Il portoghese ha completato la sua splendida serata mettendo a segno la prima tripletta con la maglia della Juventus: a quattro minuti dal termine si è presentato sul dischetto e ha trasformato un calcio di rigore assegnato dall’arbitro per fallo di Correa su un incontenibile Bernardeschi. Per Ronaldo si è trattato del 25esimo gol contro l’Atletico in 33 partite: una vera e propria bestia nera per i Colchoneros. Con la vittoria di stasera, la prima in Champions della Juventus contro l’Atletico cui, per altro nei tre precedenti non era neanche riuscita a segnare una rete, è caduta anche l’imbattibilità di Simeone contro le squadre italiane nelle coppe: fino ad oggi il Cholo aveva ottenuto due vittorie e due pareggi. Una notte cupa e da dimenticare per l’ex interista.

(ITALPRESS).

CLIPPERS KO SENZA GALLINARI, OK SAN ANTONIO

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Doc Rivers decide di dare un turno di riposo a Danilo Gallinari e i Los Angeles Clippers, dopo cinque vittorie consecutive, si fermano. Nella notte italiana della regular-season dell’Nba, il quintetto californiano si arrende ai Portland Trail Blazers, che espugnano lo Staples Center per 125-104. Il top-scorer della serata è C.J. McCollum, a referto con un bottino di 35 punti. Sesta affermazione di fila, invece, per i San Antonio Spurs, che si impongono sul parquet dei Dallas Mavericks per 112-105 nonostante i 34 punti, tra i texani, di Jalen Brunson; tra gli ospiti, 33 di DeMar DeRozan e 28 di LaMarcus Aldridge, oltre ai 4 siglati di Marco Belinelli, impiegato per 23 minuti (per l’azzurro anche 3 rimbalzi e 1 assist). I Los Angeles Lakers tengono ancora viva la speranza dei play-off con il successo esterno, per 123-107, contro i Chicago Bulls: 36 i punti firmati da LeBron James.

PARIS TRIONFA AD ANDORRA, SUA L’ULTIMA DISCESA

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Il re è lui, al di là della classifica. Dominik Paris trionfa ancora: alle Finali di Coppa del Mondo sull’inedita pista di Soldeu, l’azzurro ottiene il terzo successo consecutivo dopo la doppietta di Kvitfjell, il sesto stagionale e il 14esimo in carriera. Su otto discese disputate nel corso dell’anno, ne ha vinte quattro, la metà esatta. Pazienza se l’assalto alla Coppa di specialità si è rivelato impossibile, esattamente come aveva previsto lui: lo svizzero Beat Feuz, che era salito sei volte consecutive sul podio prima di oggi, non fa la miglior gara della propria vita, ma basta il sesto posto per tenere a distanza l’altoatesino che chiude a 520 punti contro i 540 dell’avversario. Considerando lo stato di forma di Paris, resta il piccolo rimpianto per la cancellazione della tappa di Garmisch e del successivo recupero a Kvitfjell, ma Domme ha di che consolarsi. A Soldeu ha fatto la differenza soprattutto tra il primo e il secondo intermedio e poi, come sempre, nel tratto scorrevole finale: dopo una partenza non velocissima, con l’undicesimo tempo al primo rilevamento, nel tratto successivo ha disegnato linee perfette che gli hanno fatto guadagnare velocità, poi ha proseguito la propria gara senza sbavature e si è messo alle spalle il campione del mondo norvegese Kjetil Jansrud di 34 centesimi e l’austriaco Otmar Striedinger, al secondo podio stagionale dopo Kitzbuehel, di 41. Poi tutti gli altri sono molto vicini, con Mauro Caviezel che paga 48 centesimi e chiude quarto davanti appena un centesimo rispetto a Kriechmayr, mentre Feuz precede Ferstl, Kilde, Janka e Ganong, tutti racchiusi nello spazio di 13 centesimi. Christof Innerhofer finisce 17esimo, fuori dalla zona punti visto che alle finali solo i primi quindici al traguardo muovono la classifica. Su una pista relativamente facile, non è riuscito a fare la differenza nel tratto centrale, quello più tecnico: chiude sesto nella classifica di discesa perdendo due posizioni all’ultima gara. Proverà a rifarsi nel superG di domani (ore 12, diretta tv Raisport ed Eurosport), dove Dominik Paris è al comando della classifica di specialità e ha in mano la Coppetta. Mentre il suo quarto posto nella generale (850 punti) sembra inattaccabile. 

Mirjam Puchner ha vinto poi la discesa libera femminile. L’austriaca, al suo secondo centro in carriera quattro anni dopo St.Moritz, ha chiuso con il tempo di 1’32″91, ha preceduto di 3 centesimi la tedesca Viktoria Rebensburg e di 8 la svizzera Corinne Suter. Quarta e migliore delle italiane Nadia Fanchini, a 22 centesimi dalla Puchner; sesta Sofia Goggia a 0″35, settima Nicol Delago a 0″38, 14esima Federica Brignone a 1″13. Undicesima l’austriaca Nicole Schmidhofer, che si aggiudica la Coppetta di specialità. Domani superG anche per le donne.

SPALLETTI NON CERCA ALIBI “ASSENTI? ME NE BASTANO 11”

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“Lamentarsi mi fa qualificare? Un allenatore cerca sempre di ispirare e mai di lamentarsi. Saremo in undici e siamo a posto, abbiamo tutti quelli che servono per vincere la partita”. Luciano Spalletti non cerca alibi alla vigilia del ritorno degli ottavi di Europa League contro l’Eintracht Francoforte nonostante, fra infortuni, squalifiche e giocatori non in lista Uefa sia con gli uomini contati. Il tecnico nerazzurro, che potrà però fare affidamento su Keita (“è a posto”) e recupera Brozovic (“è convocato e va in panchina”), non vuole nemmeno che si pensi al derby di domenica. “Spero che la prima cosa che abbiano focalizzato i miei calciatori è che si tratta di un momento importantissimo del nostro percorso. Dobbiamo pensare a giocare la partita che abbiamo davanto e non a quello che ci rimane da giocare in campionato. E ci arriviamo con le carte in regola”. “E’ vero che si fa sempre credere a tutti che il migliore è quello che manca ma le partite le vincono quelli che ci sono, sono quelli che hanno più forza – insiste poi il tecnico di Certaldo – Non ci sono trucchi psicologici, quelli che vanno dentro devono saper motivarsi. Chi non riesce a capire che deve essere all’altezza della situazione, rimane sempre un mediocre”. Spalletti si augura anche che i suoi prendano ispirazione dall’impresa di ieri della Juve. “Bisogna fare i complimenti alla Juve che ha disputato una grande partita ma a me piace sottolineare il lavoro che ha fatto Allegri. Quello che dovremmo riuscire a prendere da loro è il carattere dentro le partite che contano, il riuscire a metterci qualcosa in più senza farsi intimorire dall’eccezionalità dell’evento – continua il tecnico nerazzurro – Più eccezionale è l’evento e più io divento forte perchè davanti ho uomini di spessore, di valore. Se fosse una cosa normale, ci riuscirebbero tutti. Ma è perchè è anormale che ci riescono in pochi”.

Al fianco di Spalletti, nella conferenza stampa della vigilia, anche Milan Skriniar. “Ci aspetta una partita molto difficile, bisogna stare ancora più attenti e non prendere gol. Dobbiamo fare la nostra partita e mostrare il nostro carattere. Giocare a centrocampo? L’ho fatto in un paio di partite in nazionale, sono pronto anche per questo”, assicura il difensore slovacco, che si augura anche di siglare anche il suo primo gol stagionale: “Spero di farlo al più presto”.

ICS E FIG PRESENTANO “GOLF A SCUOLA”

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È stato presentato il progetto “Golf a scuola”, sviluppato dalla Federazione Italiana Golf in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo. L’iniziativa si svilupperà in quattro anni, a partire dal 2018-2019 fino al 2021-2022. Quest’anno coinvolgerà 34 istituti scolastici per un totale di 102 classi (terza, quarta e quinta primaria). L’attività consiste in 3 ore di lezione a settimana per ogni istituto scolastico suddivise in un’ora a settimana per ogni singola classe. «Spesso i grandi avvenimenti internazionali sono la “scusa” per agenda infrastrutturale, qui invece si è data la sensazione di considerare l’obiettivo come lo strumento. Ciò che succederà il giorno dopo della Ryder Cup è ancora più importante. Il patrimonio vero della Federazione Italiana Golf è quello che la Ryder Cup lascerà in termini promozionali, attraverso i valori del golf e il senso educativo di una disciplina straordinaria, in cui ci si confronta con i propri limiti», ha detto Andrea Abodi, presidente dell’Ics, parlando della sinergia con la Federazione in vista anche dell’appuntamento del 2022.
La lezione di golf, in accordo con ciascuna dirigenza scolastica e i docenti, può integrare e/o sostituire l’ora di educazione fisica. Per tutte le scuole aderenti, invece, è stato messo a disposizione gratuitamente un kit didattico realizzato dalla Casa editrice Librì, in collaborazione con la Fig, e un kit di attrezzature specifiche per la pratica utilizzabile durante le lezioni. Gian Paolo Montali, direttore generale del progetto Ryder Cup 2022, ha ringraziato il Ministero dell’Istruzione per l’incentivo e il Coni per il patrocinio. «Un ringraziamento al Miur che ci ha spinto per fare molto di più. Non è sfida semplice, ma vogliamo far diventare l’Italia un paese a tradizione golfistica. Praticare golf significa anche promuovere l’inclusione sociale. Iniziamo con 34 istituti in 34 città diverse, che diventeranno presto 35 con l’adesione di Bari. Dal punto di vista delle risorse umane non è facile gestire un’iniziativa simile. Lavoreremo con circa 2800 ragazzi, ma il nostro sogno è contattarne circa 13.000 ragazzi».
Le scuole sono state selezione in base alla vicinanza con i circoli sportivi, che potranno poi continuare ad offrire formazione ai giovani appassionati. Il credito sportivo ha sottolineato l’importanza di lavorare sull’idea di nuovi impianti, di campi pratica o di campus pubblici, ricordando che, in occasione della Ryder Cup, i circoli di tutta Italia potranno usufruire di condizioni particolari. I giovani talenti Andrea Romano e Francesca Fiorellini hanno raccontato la loro esperienza nel mondo del golf, risaltandone valori sportivi come il rispetto per l’avversario e la concentrazione.
(ITALPRESS).

BORTUZZO “NIENTE ODIO, DOVEVA CAPITARE”

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“Come ho detto un sacco di volte, io stavo vivendo la mia vita, ero felice, felicissimo, non stavo facendo niente per andare incontro a una cosa simile. Quindi questa cosa doveva semplicemente succedere: non rimpiango di non aver fatto qualcosa di diverso, perché stavo facendo quello che mi sentivo di fare. Quindi a posto così”. Lo ha dichiarato Manuel Bortuzzo, nuotatore ferito nella notte tra sabato 2 e domenica 3 febbraio a Roma. “Nessun odio da parte mia? È il mio carattere. Conosco persone che se la sono presa a morte con chi gli ha creato il danno, invece c’è gente come me che ci passa sopra e pensa a sé stesso e a recuperare in fretta, perché quello che voglio è tornare tra i miei ragazzi normalmente” ha aggiunto il veneto nell’incontro con la stampa organizzato presso il Centro Federale della Fin di Ostia.

“Perdonare i miei aggressori? Non è un fatto di perdonare o meno. Io semplicemente non do loro nessun peso, li lascio perdere. Loro avranno le loro conseguenze e anche queste non mi interessano. Perché il problema non sono loro due, ma il genere, il tipo di persone, il contesto sociale. Come loro due ce ne sono tanti altri: quindi non serve prendere di mira loro. Piuttosto bisogna fare qualcosa per tutti gli altri”.
(ITALPRESS).

ANCELOTTI “NIENTE CALCOLI, IN CAMPO PER VINCERE”

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“Il 3-0 dell’andata è un buon risultato, ma non dobbiamo pensarci, dobbiamo cercare di vincere anche qui”. Così il tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti, alla vigilia del match di domani in casa del Salisburgo, valido per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League. “Il pericolo è gestire la partita, fare calcoli, pensare al vantaggio che abbiamo, abbiamo visto ieri l’Atletico che secondo me ha provato a gestire dal primo minuto il risultato dell’andata, noi non dobbiamo farlo, dobbiamo giocare sin dal primo minuto come sappiamo”, ha spiegato l’allenatore azzurro che, ai microfoni di Sky Sport, prova a individuare le squadre più pericolose in questa Europa League. “Ci sono Chelsea e Arsenal, il Siviglia che ha grande esperienza in questa competizione, speriamo di esserci noi, c’è l’Inter che non ha un compito facile domani con l’Eintracht, direi che questo è un torneo molto equilibrato”. Ancelotti ha parlato anche delle parole di Insigne dopo la gara con il Sassuolo. “Capisco Lorenzo, sente tanta responsabilità perchè è napoletano, è cresciuto qui, è diventato grande, adesso è capitano, il suo è uno sfogo comprensibile, ma deve concentrarsi sul gioco, sulle partite e deve dimostrare tutte le sue qualità sul campo, noi non possiamo controllare le critiche”. Ancelotti annuncia che domani in attacco ci sarà Milik e, ai microfoni di Sky Sport, confessa di essere rimasto sorpreso da molti giocatori: “Che non avevo mai allenato. Mi hanno date tante risposte positive, ora in prima pagina ci sono Meret e Fabian Ruiz che sono nuovi, ma per me Allan sta facendo un campionato straordinario, c’è la continuità incredibile di Callejon, in generale secondo me siamo meglio di quello che dice la classifica, siamo a -18 dalla Juve, ma a livello di qualità e personalità secondo me siamo più vicini”.