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LIVERPOOL E BARÇA AI QUARTI, BAYERN E LIONE OUT

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Liverpool e Barcellona tra le 8 grandi d’Europa, Bayern Monaco e Lione a casa. Questo il verdetto delle ultime due gare degli ottavi di finale di Champions League.

Niente Brexit per il Liverpool, che all’Allianz Arena batte 3-1 il Bayern ed elimina dalla Champions i tedeschi accedendo ai quarti. Di Mané (doppietta) e Van Dijk le reti della vittoria inglese. Sfortunato avvio per Jurgen Klopp, che dopo una decina di minuti perde il capitano Henderson per infortunio e deve ricorrere a un cambio inserendo Fabinho. Poche le emozioni nei primi 20 minuti di gioco, se non con due velleitarie conclusioni di Thiago Alcantara e Firmino, ma all’improvviso un errore della coppia Rafinha-Neuer sblocca la gara. Lancio dalle retrovie di Van Dijk per Mané, che salta un distratto Rafinha, Neuer prova a dare una mano al compagno, lasciando però sguarnita la porta, con il senegalese che ne approfitta e porta in vantaggio il Liverpool. I tedeschi subiscono il colpo e non riescono a reagire, con gli ospiti che sfiorano il raddoppio con Robertson in contropiede, ma Neuer che si riabilita con una grande parata. Prima dello scadere del tempo però, gli uomini di Kovac trovano il pareggio: Gnabri parte sul filo del fuorigioco, palla al centro bassa e forte e Matip, nel tentativo di anticipare Lewandowski, manda la palla nella propria rete. Nella ripresa il primo a farsi pericoloso è Salah che in contropiede prova a battere a rete, ma sulla sua strada trova Neuer. I padroni di casa cercano il gol qualificazione con un’azione fotocopia di quella dell’1-1, ma sul cross basso di Gnabri non riesce ad attivare nessuno. A mettere in ghiaccio il discorso qualificazione ci pensano invece gli inglesi, con Van Dijk che su un corner battuto da Milner svetta più in alto di tutti e mette dentro. Salah si inventa assist man per Mané che, a cinque minuti dal termine chiude il discorso qualificazione per il 3-1 finale.

Dalla Germania alla Spagna.
Dominio Barça, il Lione si ferma agli ottavi. Al Camp Nou i ragazzi di Valverde battono la squadra francese e per la 12^ volta consecutiva accedono ai quarti di finale della Champions League. Possesso palla, spettacolo e concretezza da parte dei blaugrana che dopo lo 0-0 in Francia trovano il 5-1 interno grazie ai gol di Messi (doppietta), Coutinho, Pique e Dembele.
Chiari segnali di dominio fin dai primi minuti con il Barcellona che impone il proprio gioco con la classica autorevolezza. Rigore dubbio al 16′ con Denayer che entra scomposto in scivolata su Suarez: un intervento netto in presa diretta, messo in discussione dai primi replay dove Suarez sembrerebbe aver cercato il contatto finendo per pestare il piede del difensore. Ma il silent check del Var conferma il rigore e Messi, con uno splendido cucchiaio, spiazza Lopes e sigla l’1-0. Raddoppio al 31′ con Suarez che con una finta di corpo sorprende il diretto marcatore e fornisce un assist al bacio a Coutinho che a porta libera deposita in rete il pallone del 2-0. Piove sul bagnato per il Lione che qualche minuto più tardi è costretto a perdere il portiere titolare Lopes, coinvolto in un contatto ad alta velocità con Coutinho, al suo posto Gorgelin. Nel secondo tempo il Lione riapre l’incontro con Tousart. Il suo gol dà fiducia ai francesi e intimorisce gli avversari. Dalla paura all’esaltazione blaugrana nel giro di pochi minuti: Messi prende per mano il Barça e al 78’inventa un gol fantastico al termine di un’azione solitaria. Tre minuti più tardi l’argentino propizia il gol in spaccata di Pique, poi all’86’ è Dembele a chiudere l’incontro in ripartenza per il 5-1 finale. Camp Nou in visibilio: Messi risponde a Ronaldo, il Barcellona vince, domina, diverte e lancia un chiaro messaggio per la vittoria finale della Champions.

FIPAV E KINDER+SPORT PER I GIOVANI CON VOLLEY S3

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Riparte con la primavera l’intensa attività legata al VolleyS3, il progetto educativo e sportivo promosso dalla Fipav in collaborazione con lo storico partner Kinder+Sport. Si comincerà ad aprile, sul Lungomare Caracciolo di Napoli dal 12 al 14, dove lo stand VolleyS3 sarà presente a Tennis and Friends, evento che richiamerà tantissimi partecipanti nel capoluogo campano. Il villaggio si sposterà poi a Roma all’Earth Village, una tra le manifestazioni ambientali più importanti d’Italia, in programma dal 25 al 29 aprile presso il Galoppatoio di Villa Borghese. Dopo un paio di settimane – 12 maggio – lo stand di VolleyS3 sarà presente all’evento, sempre in programma nella Capitale, “Fori 2019” nella suggestiva e storica cornice dei Fori Imperiali, che accoglieranno migliaia di giovani pallavolisti. La promozione del progetto proseguirà senza soste anche grazie alla collaborazione con la Susan Komen Italia; saranno tre, infatti gli appuntamenti del Volley For The Cure in programma: Roma (16-19 maggio), Bari (24-26 maggio) e Matera (27-29 settembre). A questi appuntamenti si aggiunge poi il Beach & Volley School: i viaggi distruzione sportiva che la Federazione Italiana Pallavolo promuove da 10 anni in collaborazione con Kinder +Sport e con il Tour Operator Raduni Sportivi. Nel 2019 si terranno nelle località di Bibione (VE), Jesolo (VE) e Scanzano Jonico (MT). Questa edizione sarà caratterizzata anche dal progetto “Insieme per regalare un sogno” con il quale sarà possibile, attraverso un fondo di solidarietà, concedere 21 gratuità (1 per ciascun gruppo scolastico). Tutte queste numerose attività fanno parte del più ampio progetto Volley S3 della Fipav, dove la “S” esprime la sintesi di concetti come scuola, squadra, sicurezza, salute.

TORNANO A RICCIONE I CRITERIA KINDER + SPORT

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A Riccione tornano le emozioni e lo spettacolo dei Criteria Kinder+Sport di nuoto in vasca da 25 metri. Appuntamento, come di consueto, nella piscina Comunale di via Monte Rosa da domani, 15, al 20 marzo. Sui blocchi di partenza 2057 atleti in rappresentanza di 306 società, divisi in categorie Ragazzi, Juniores e Cadetti per l’appuntamento che di fatto chiude la stagione indoor. Tribune che come sempre si preannunciano gremite e show garantito anche sugli spalti per la “caccia” al  miglior look della Matricola 2019. Come dal 2015, la meglio gioventù azzurra sarà visibile in streaming video sul sito federale, che testimonia lo sforzo continuo della Federazione Italiana Nuoto per ampliare l’offerta mediatica e dare maggiore visibilità alle società e ai propri atleti, campioni del futuro. Le prime tre giornate saranno dedicate alla sezione femminile con 942 atlete di 267 società, per 2463 presenze gara e 287 staffette; poi spazio dal 18 al 20 marzo ai maschi con 1115 atleti di 306 società, per 2777 presenze gara e 257 staffette. “Per cadetti e juniores si tratta di un evento di passaggio – spiega Walter Bolognani, il tecnico federale responsabile delle squadre nazionale giovanili – ma certamente non mancheranno prestazioni di rilievo da parte di alteti già emegenti anche a livello internazionale: su tutti Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso, Thomas Ceccon e Giulia Salin. Mi interessa vedere,  invece, cosa verrà fuori dai ragazzi perchè loro formeranno le squadre che parteciperanno alla Coppa Comen (21-23 giugno a Burgas in Bulgaria) e agli Eyof (20-28 luglio a Baku in Azerbaijan). Rispetto agli altri anni, mi piacerebbe osservare 200 e 400 misti di ottimo livello, per certificare che si sta lavorando bene sulla qualità in tutti e quattro gli stili. E mi aspetto segnali significativi anche dal mezzofondo”. I Criteria daranno spazio all’iniziativa della Federazione Italiana Nuoto give#tutticonmanuel dedicata a Manuel Bortuzzo, ferito in un vile agguato nella notte tra sabato 2 e domenica 3 febbraio nel quartiere Axa di Roma. Bortuzzo è stato protagonista assoluto dei categoria invernali vincendo nei 1500 tra i ragazzi nel 2015 e conquistando due terzi posti per la categoria juniores nei 400 e 1500 stile libero nel 2017.

INDIAN WELLS, FEDERER AGILMENTE AI QUARTI

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Rafa Nadal chiama, Roger Federer risponde. Dopo lo spagnolo, anche lo svizzero approda ai quarti di finale del di Indian Wells. Il 37enne di Basilea ha vinto agilmente in due set per 6-1, 6-4 contro il britannico Kyle Edmund, numero 23 del ranking e 22 del seeding. Ai quarti, Federer affronterà il polacco Hubert Hurkacz, numero 67 Atp. Il 22enne di Wroclaw, dopo aver battuto il giapponese Kei Nishikori, numero 7 del ranking e sesta testa di serie, si è ripetuto con il punteggio di 7-6 (3), 2-6, 6-3 sul canadese Denis Shapovalov, numero 25 Atp e 24esima testa di serie. Nadal, da parte sua, si troverà di fronte il russo Karen Khachanov, numero 13 Atp e 12esima testa di serie, che ha superato per 6-4, 7-6 (1) lo statunitense John Isner, numero 9 della classifica mondiale e 8 del seeding. Prosegue il cammino del serbo Miomir Kecmanovic, che da lucky loser è approdato nei quarti e da lunedì sarà nei primi 100: il 19enne di Belgrado, numero 130 Atp, ha avuto via libera dopo un set (6-4) per il ritiro del giapponese Yoshihito Nishioka, numero 74 del ranking mondiale e ora affronterà il canadese Milos Raonic. Nella parte alta del tabellone, l’austriaco Dominic Thiem, numero 8 della classifica mondiale e settimo favorito del torneo, ha sconfitto per 6-4, 6-3 il croato Ivo Karlovic. Il 25enne di Wiener Neustadt si giocherà un posto in semifinale con il francese Gael Monfils, numero 19 Atp e 18esima testa di serie, che ha lasciato appena due giochi (6-0, 6-2) al tedesco Philipp Kohlschreiber, numero 39 Atp, che aveva battuto Djokovic.
(ITALPRESS).

VETTEL “SPERO ESSERE PREDA, SAREMMO DAVANTI”

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“Meglio preda o cacciatore? Ora siamo tutti prede e cacciatori allo stesso tempo. Speriamo che quando usciremo da qui saremo la preda, vorrebbe dire che siamo davanti”. Lo ha detto Sebastien Vettel, nel corso della prima conferenza stampa dell’anno, alla vigilia del Gp d’Australia. “L’ambiente è carico, c’è ottimismo e voglia di vincere” ha detto il ferrarista. “I test a Barcellona sono andati bene e sono ottimista. Siamo più preparati e penso si possa solo migliorare. All’inizio della stagione c’è un po’ di nervosismo perché dobbiamo capire a che punto siamo”. Il tedesco parla anche del rapporto con il nuovo compagno di squadra, Charles Leclerc. “Siamo liberi di gareggiare e stiamo cercando di fare il meglio per la Ferrari per cercare di riportarla lì dove abbiamo comunque provato a spingerla in queste stagioni. Lo ha detto anche Binotto. Ma la stagione è lunga, adesso è difficile immaginare questi scenari”.

Sul piazzamento dello scorso anno con qualche critica dei media e sulle aspettative dei tifosi, Vettel ha risposto:”Non credo che i media possano fare una grossa differenza sui campionati e dare punti -ha detto sorridendo-. Ma è una nuova stagione, con nuove regole, cercheremo di stare concentrati. C’è passione nel team e vogliamo esprimerla attraverso le vittorie. Ma il percorso è lungo, ci sono tante gare e tante cose da cui dipendiamo, tuttavia proviamo a dipendere da noi stessi. C’è una bella atmosfera attorno al team e cercheremo di mantenerla per tutta la stagione. Chiaro che se arrivi secondo si può guardare come un disastro, ma anche se arrivi quarto, cercheremo di cambiare le cose quest’anno”.
(ITALPRESS).

PARIS VINCE SUPERG SOLDEU E COPPA SPECIALITA’

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Dominik Paris ha vinto la coppa di specialità di SuperG. Nell’ultima gara stagionale a Soldeu (Andorra), valida per le finali di Coppa del Mondo, l’azzurro ha chiuso con il tempo di 1’20″42 vincendo anche la gara e precedendo lo svizzero Mauro Caviezel (1’20″57) e l’austriaco Vincent Kriechmayr (1’20″86). Paris, che chiude in testa alla speciale classifica con 430 punti (secondo Kriechmayr con 346), è il secondo azzurro a conquistare la coppa di specialità in superG dopo Peter Runggaldier, che riuscì nell’impresa nel 1995.
Nella gara femminile, ottimo terzo posto per Federica Brignone. Davanti alla valdostana, solo Tamara Tippler, seconda, e Viktoria Rebensburg, la tedesca che ha vinto la gara. La valdostana, al podio numero 28 in carriera, si è messa alle spalle anche Mikaela Shiffrin e Nicole Schmidhofer, che insieme a Tina Weirather si giocavano la coppa di specialità: sono arrivate quarte con lo stesso tempo e così la sfera di cristallo è andata alla statunitense che festeggia anche un piccolo record. Mai nessuna era riuscita a vincere nello stesso anno la coppa di superG e quella di slalom. Altre due azzurre hanno centrato la top ten: Sofia Goggia ha chiuso al settimo posto con un ritardo di 56 centesimi, perdendo di nuovo molto nella parte alta del tracciato, mentre Nadia Fanchini si è classificata nona a 82 centesimi, anche lei dopo una gara senza errori. In zona punti Elena Curtoni, 14esima, sedicesimo posto per Francesca Marsaglia. Per loro la stagione si chiude qui, mentre Federica Brignone tornerà in pista domenica per il gigante femminile.
(ITALPRESS).

KO INDOLORE PER IL NAPOLI, È AI QUARTI DI EUROPA LEAGUE

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Baku è un po’ più vicina. Il Napoli esce battuto dalla Red Bull Arena ma domani sarà spettatore interessato del sorteggio dei quarti di Europa League. Dopo il 3-0 del San Paolo, la squadra di Ancelotti cede per 3-1 sul campo del Salisburgo (18esima gara di fila interna senza sconfitte in Europa per la squadra austriaca, sette successi nelle ultime sette) ma prosegue la corsa verso quello che è diventato l’obiettivo numero uno della stagione. Qualificazione di fatto blindata già al 14′ col gol di Milik, un errore di Allan consente agli austriaci di trovare il pari con Dabbur, poi nella ripresa Gulbrandsen e quindi Leitgeb nel recupero firmano il 3-1 che però non basta a ribaltare la sconfitta di una settimana fa.

Recuperato Ruiz dalla botta presa ieri nella rifinitura ma costretto a rinunciare in extremis a Insigne (fastidio muscolare durante il riscaldamento, al suo posto Mertens), il Napoli approccia la gara in modo sornione. Gli azzurri lasciano l’iniziativa alla squadra di Rose ma tenendo bassi i ritmi e proteggendo l’inedita coppia centrale Chiriches-Luperto, chiamati a non far rimpiangere gli squalificati Koulibaly e Maksimovic. E il Salisburgo, nonostante i tre gol da rimontare, si adegua. La squadra di casa, quasi immutata rispetto a sette giorni prima (Minamino per Daka come partner di Dabbur, Mwepu e Szoboszlai in mezzo al posto di Schlager e Junuzovic), se la prende comoda, quasi troppo, e dopo 14 minuti va sotto: Mario Rui ruba palla sulla trequarti a Mwepu e combina con Zielinski, cross in mezzo dove un rimpallo favorisce Milik che da pochi passi, in mezza rovesciata, gela la Red Bull Arena. Col discorso qualificazione virtualmente chiuso, il Napoli molla un po’ e un sanguinoso pallone perso nella propria metà campo da Allan al 25′ permette al Salisburgo di pareggiare i conti con Dabbur (ottavo centro in dieci gare stagionali in Europa), che sull’imbeccata di Szoboszlai mette a sedere Chiriches e trafigge Meret. La rete scuote dal torpore gli azzurri e se un rimpallo stavolta penalizza Milik in area, al 28′ è il palo a negare al sinistro di Ruiz da distanza siderale l’1-2.

Passata la paura, il Salisburgo si getta di nuovo in avanti, provando a sfruttare la corsa sulle fasce di Lainer e Ulmer, ma al di là di un paio di tentativi fuori misura (Onguenè di testa su corner dalla destra e Minamino dal limite), è un forcing sterile. Alla ripresa la squadra di casa prova ad aumentare i giri del motore ma trova sbarrata la strada verso Meret, tanto che Rose mette dentro una punta (Gulbrandsen) per un centrocampista (Mwepu). E il cambio sortisce gli effetti sperati perchè al 20′, sul cross basso di Ulmer, proprio il nuovo entrato anticipa sul primo palo Luperto e sigla il 2-1. I ritmi imposti dal Salisburgo ora sono decisamente alti, Meret alza in angolo un tiro di Minamino mentre Ancelotti perde pure Chiriches ed è costretto a spostare Hysaj in mezzo. Ma il cronometro è dalla parte degli azzurri, i minuti passano e dietro, anche con con un po’ di fortuna (Dabbur pareggia il conto dei pali) il muro regge. Il 3-1 di Leitgeb arriva solo al 91′, troppo tardi per rimettere in discussione tutto. Il Napoli tira un sospiro di sollievo e guarda all’urna di Nyon: c’è da  conoscere il prossimo ostacolo verso il 29 maggio.

INTER ELIMINATA AGLI OTTAVI, EINTRACHT VINCE PER 1-0

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Una delusione cocente che sarà difficile da metabolizzare. L’Inter, ridotta nell’organico, si ferma negli ottavi di Europa League: dopo lo 0-0 dell’andata, i nerazzurri escono sconfitti nella gara di ritorno al ‘Meazza’ contro l’Eintracht Francoforte, che si qualifica in virtù dell’1-0 siglato, dopo 5′ di gioco, da Jovic. Spalletti è in piena emergenza: senza Icardi, Nainggolan e Miranda indisponibili e Asamoah e Lautaro squalificati, il peso dell’attacco è sulle spalle di Keita, supportato da Candreva, Politano e Perisic. L’avvio di gara dei nerazzurri è da incubo: quasi bloccati dalla tensione, i padroni di casa al 5′ sono già in svantaggio dopo che, 2′ prima, i tedeschi avevano stampato la traversa con un tap-in di Haller dopo una parata di Handanovic su rasoterra di Kostic. A firmare lo 0-1 è Jovic, che approfitta di un errore grossolano di De Vrij per metterla dentro con un tocco vellutato. La gara è nervosa, l’Inter è costretta a giocare in ripartenza e Keita, al 19′, si invola in campo aperto su rinvio di Handanovic ma sciupa tutto allungandosi la sfera. Bella azione interista al 24′ con conclusione di Candreva da dimenticare, al 27′ l’Eintracht trova anche il 2-0 con una zampata in area di Haller, annullata per un evidente off-side. Prima dell’intervallo, al 39′, gli ospiti sfiorano ancora il bis: stavolta è Vecino a dar via libera a Gacinovic, Handanovic gli sbarra la strada e poi evita il peggio su Haller. Nella ripresa l’Inter prova a metterci  il cuore e Politano sembra il più ispirato e, all’11’, prova senza fortuna la conclusione da fuori, sessanta secondi dopo un’altra palla gol per l’Eintracht, un sinistro di Haller in corsa disinnescato da Handanovic. L’ex napoletano De Guzman prende il posto dell’infortunato Gacinovic, poi c’è spazio per Ranocchia dopo un tiro centrale, al 16′, di Jovic. Al 20′ Handanovic mette i pugni su una botta da fuori di Kostic, Trapp ha vita facile su Politano, Vecino e, al 25′, su un tentatativo di lob da lunga distanza di Candreva. Skriniar, al 26′, mette paura ai tedeschi con una conclusione da fuori deviata in corner, Spalletti gioca la carta dei baby Esposito e Merola ma il Francoforte sta meglio fisicamente e moralmente. Tant’è che i tedeschi, supportati da migliaia di tifosi, non solo non rischiano più ma si rendono ancora minacciosi in velocità, senza però incrementare il bottino. Anche perché Handanovic, il migliore tra i suoi, compie un autentico miracolo nel recupero, salvando la sua porta su tuffo aereo di Jovic per poi ripetersi su una punizione sempre della punta ospite.