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LAKERS KO ANCHE A TORONTO, VINCONO INDIANA E BOSTON

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I play-off sono sempre più un miraggio per i Lakers. Sesta sconfitta in sette gare per i gialloviola, sconfitti all’Air Canada Center per 111-98. LeBron James continua a essere usato con parsimonia (solo 32 minuti e 29 punti per lui) e nonostante la miglior prestazione in carriera del 25enne Alex Caruso (16 punti), i Lakers devono alzare bandiera bianca. Kawhi Leonard (25 punti) e Norman Powell (20 punti) prendono per mano i Raptors, che continuano a contendere a Milwaukee il primato a Est: i Bucks restano avanti di due vittorie e mezza. Consolida invece la terza piazza Indiana, capace di rimontare 19 punti e battere Oklahoma City 108-106 col canestro decisivo di Wesley Matthews a 1″8 dalla sirena. Decisivo anche Sabonis (26 punti) mentre ai Thunder non bastano i 36 punti del grande ex Paul George nè la 27esima tripla doppia stagionale (19 punti, 14 rimbalzi e 11 assist) di Russell Westbrook. Resta quinta Boston, trascinata da Kyrie Irving (31 punti, 12 assist e 10 rimbalzi, seconda tripla doppia in carriera dopo quella del 28 febbraio 2014 contro Utah) nel 126-120 su Sacramento. I Celtics risalgono da -17, merito anche di Jaylen Brown (22 pt) e Marcus Morris (21+13). A Ovest Denver si conferma la seconda forza alle spalle di Golden State, beffando sulla sirena Dallas per 100-99. Canestro del sorpasso di Nikola Jokic (11 punti, 14 rimbalzi e 8 assist), miglior prestazione stagionale per Millsap (33 punti) mentre Luka Doncic chiude con 24 punti ma ha sulla coscienza il libero sbagliato a 5″8 dalla fine che poteva valere il +2 per i Mavericks. Play-off sempre più vicini per Utah, che batte 120-100 Minnesota con 24 punti di Mitchell e 18 di Crowder.

MERCEDES GUIDANO LIBERE, FERRARI INSEGUONO

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Prime libere della stagione e subito Mercedes davanti a tutti. Ai limiti dell’anonimato durante i test invernali, le Frecce d’Argento mettono subito le cose in chiaro durante i primi giri in Australia: quelli da battere restano loro. E se al mattino le Rosse riescono comunque a rimanere sulla scia di Lewis Hamilton, al pomeriggio la musica è diversa e il cinque volte campione del mondo scappa via, accompagnato dal fedele scudiero Valtteri Bottas. Ma siamo al venerdì, i tempi vanno presi con le pinze e in molti pensano che alla Ferrari abbiano preferito non mostrare tutte le carte dopo le impressioni positive suscitate a Barcellona. Di sicuro c’è che l’allarme lanciato da Hamilton dopo i test sul gap da colmare rispetto alle SF90 è stato subito raccolto dai suoi ingegneri: 1’23″599 il crono che gli permette nella prima sessione, seppur di poco, di restare davanti a Sebastian Vettel e Charles Leclerc, staccati di meno di un decimo. Nel pomeriggio, però, il pilota anglo-caraibico spinge sull’acceleratore, abbassa il proprio crono di un secondo (1’22″600) e, Bottas a parte (appena 48 millesimi il suo ritardo), gli altri lo vedono solo col binocolo.

Le due Red Bull di Max Verstappen e Pierre Gasly centrano terzo e quarto tempo ma staccate di otto decimi, peggio fa Vettel, quinto a 0″873 mentre Leclerc è addirittura nono, con più di 1″1 di ritardo. “Non ci sono stati problemi e c’è tanta roba su cui si può migliorare ma non è un brutto inizio, le sensazioni sono buone”, il giudizio a fine giornata di Hamilton ma nel box del Cavallino non sembra esserci grande preoccupazione. Vettel, per quanto si dica sorpreso dai tempi della Mercedes, parla di “giornata difficile, la macchina non andava come a Barcellona ma so che va forte e penso che domani andrà molto meglio. La notte è lunga e i nostri ingegneri sono molto furbi”. “Sappiamo cosa modificare e pensiamo di avere ragione sui cambiamenti da fare per domani”, gli fa eco il giovane monegasco mentre anche in casa Red Bull si cerca di volare basso. “Non possiamo ancora essere soddisfatti, ci sono ancora tante cose da migliorare”, taglia corto Verstappen, che al mattino non era lontano da Mercedes e Ferrari. E’ chiaro che i nodi verranno fuori domani nelle qualifiche, dove non sono da escludere le sorprese.

Tornando alle libere di oggi, buon debutto per Kimi Raikkonen in Alfa Romeo: il finlandese chiude sesto entrambe le sessioni, dimostrandosi la prima seria alternativa ai “big 3”, mentre sono apparse in crescita nel pomeriggio le Renault di Hulkenberg e Ricciardo. Puntano al Q3 le Haas, indietro Racing Point e McLaren, male le Williams, con George Russell e Robert Kubica in gravissimo ritardo e sulla carta destinati a occupare il fondo della griglia nella prima prova stagionale.

PARISSE PRONTO A DIRE ADDIO ALLA NAZIONALE

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Una giornata primaverile e un sole caldo hanno accompagnato la Nazionale di rugby durante il Captain’s Run di questa mattina allo Stadio Olimpico che nella giornata di domani alle 13.30 ospiterà il quinto ed ultimo match dell’Italrugby al Sei Nazioni 2019 contro la Francia (diretta su DMAX 12.50). “La Francia ha un settore giovanile importante – ha esordito Sergio Parisse durante la conferenza stampa a chiusura dell’allenamento di rifinitura – e il campionato domestico transalpino, che conosco molto bene, è uno dei migliori al mondo. Da parte della loro federazione c’è una volontà di premiare chi da spazio a giocatori francesi e, questi ultimi, giocando con atleti di livello internazionale sin da subito possono migliorare nel tempo”. “Ci sono grandi chances che domani possa essere la mia ultima partita in Nazionale, ma del mio futuro in linea generale non adoro parlare. L’aspetto importante è la squadra e che domani magari vinca l’Italia. Sono fiero ed orgoglioso di essere qui a 35 anni e sono soprattutto molto motivato per la competizione che c’è nel mio ruolo ed essere sempre al meglio per questa squadra”. “Domani per me sarà emozionante per vari motivi. Il mio focus è incentrato sul fare una bella prestazione andando a caccia di una vittoria che vogliamo fortemente”. “Zanon? Gli ho detto che nella carriera di un giocatore ci sono sempre dei momenti positivi e negativi e di cogliere l’opportunità che ha avuto. Merita di essere in questo gruppo. Domani per Marco sarà una giornata speciale, il primo cap non lo dimentichi mai. Mi auguro che possa  fare una grande prestazione per la squadra e mettere in mostra il suo talento”, ha concluso il capitano azzurro.

AJAX-JUVE IN CHAMPIONS, NAPOLI PESCA ARSENAL

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Urna tutto sommato benevola per la Juve, molto meno per il Napoli. Ajax e Arsenal: queste le avversarie nei quarti di Champions ed Europa League per le due formazioni italiane rimaste ancora in corsa.

I Lancieri erano col Porto l’avversario più abbordabile ma pensare che sarà una passeggiata sarebbe un errore, chiedere per ulteriori informazioni al Real Madrid. Attualmente secondo a due lunghezze dal Psv in Eredivisie, l’undici guidato da Erik Ten Hag, oltre ad aver fatto fuori i blancos agli ottavi con un’incredibile prova al Bernabeu, hanno fermato due volte il Bayern nella fase a gironi, raccogliendo dieci punti contro Benfica e Aek Atene. De Ligt, che piace pure alla Juve, ha dimostrato di essere un solido leader difensivo a dispetto dei suoi 19 anni, tanto che anche Blind ne ha tratto giovamento dopo gli anni bui a Manchester. Mazraoui (che salterà l’andata per squalifica) e Tagliafico sanno spingere sulle corsie mentre in mezzo al campo l’esperto Schone e il futuro blaugrana De Jong si integrano alla perfezione. Davanti, Tadic ‘finto nueve’ è stato l’incubo del Real al Bernabeu e Ziyech, Van de Beek e Neres lo sostengono con corsa e qualità.
“Non sono nè contento, nè scontento – il commento a caldo di Nedved – Saranno due bellissime partite, l’Ajax ha dimostrato di poterci stare, ha fatto fuori il Real, mi sono piaciuti  antissimo e dovremo stare attenti”. “Sono una squadra in forma e di talento, saremo pronti”, garantisce Bonucci. La formazione olandese – che ospiterà la prima sfida il 10 aprile, ritorno sei giorni dopo a Torino – suscita bei ricordi fra i tifosi bianconeri: l’ultima Champions arrivò infatti nel 1996, nella finale vinta ai rigori sull’allora squadra guidata da Van Gaal. “La Juventus sarà favorita ma anche il Real Madrid lo era. Credo che abbiamo una chance”, avverte De Jong mentre il tecnico Ten Hag chiede “un approccio disinibito e realistico” per provare a ribaltare il pronostico. La squadra di Allegri, dovesse superare i Lancieri, troverebbe in semifinale una squadra inglese: il Tottenham di Pochettino, già eliminato un anno fa negli ottavi, o il Manchester City di Pep Guardiola. Dall’altra parte del tabellone, invece, per il Liverpool finalista dell’ultima edizione ci sarà il Porto mentre il Barcellona se la vedrà col Manchester United, nella riedizione delle finali 2009 e 2011 vinte dai blaugrana.

A Nyon si è tenuto anche il sorteggio di Europa League e il Napoli non è stato fortunato visto che ha pescato una delle due squadre che sarebbe stato meglio evitare, l’Arsenal.I Gunners, che hanno in panchina quell’Unai Emery che ha già vinto 3 volte la competizione alla guida del Siviglia, sono in piena lotta per arrivare fra le prime 4 di Premier e dopo un avvio di stagione difficile, preventivabile dopo lo storico addio di Wenger, hanno ritrovato gioco e risultati. Davanti il duo Aubameyang-Lacazette sarà complicato da limitare e non vanno dimenticati i vari Ozil e Mkhytarian mentre in mezzo Emery può contare sul futuro juventino Ramsey, Xhaka e l’ex Samp Torreira. La difesa non è il punto forte dei Gunners e questo deve alimentare le speranze dei partenopei, che giocheranno il ritorno al San Paolo. “Sfida difficile ma molto affascinante”, l’ha definita Carlo Ancelotti, che dovesse superare questo ostacolo ne troverebbe poi uno meno complicato visto che l’eventuale semifinale sarebbe con Villarreal o Valencia. Tabellone alla mano, sarebbe possibile una finale fra Napoli e Chelsea: cammino più che alla portata per i Blues di Maurizio Sarri, attesi dallo Slavia Praga nei quarti e poi da un possibile incrocio con Eintracht o Benfica.

QUAGLIARELLA, KEAN E ZANIOLO TRA I 29 DI MANCINI

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Dopo la lunga pausa invernale, la Nazionale torna in campo per iniziare il suo cammino nelle qualificazioni a Euro2020, il primo Europeo itinerante della storia che si svolgerà in 12 città è che vedrà lo stadio Olimpico di Roma ospitare la gara inaugurale e altri tre match, compreso un quarto di finale. Il Ct Roberto Mancini ha convocato 29 calciatori per i primi due impegni nelle ‘European Qualifiers’ con Finlandia e Liechtenstein, in programma rispettivamente sabato 23 marzo allo stadio Friuli di Udine e martedì 26 marzo allo stadio Tardini di Parma. Confermati dopo la chiamata nello stage di febbraio quattro giocatori assenti da tempo in gare ufficiali: Fabio Quagliarella, Stephan El Shaarawy, Leonardo Spinazzola e Armando Izzo. Il Ct sposa ancora una volta la linea verde e chiama Kean (classe 2000), Zaniolo e Donnarumma (’99), Barella e Chiesa (’97) e l’atalantino Mancini (’96).
L’elenco dei convocati: Portieri: Alessio Cragno (Cagliari), Gianluigi Donnarumma (Milan), Mattia Perin (Juventus), Salvatore Sirigu (Torino). Difensori: Cristiano Biraghi (Fiorentina), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Alessandro Florenzi (Roma), Armando Izzo (Torino), Gianluca Mancini (Atalanta), Cristiano Piccini (Valencia), Alessio Romagnoli (Milan), Leonardo Spinazzola (Juventus). Centrocampisti: Nicolò Barella (Cagliari), Bryan Cristante (Roma), Jorginho (Chelsea), Stefano Sensi (Sassuolo), Marco Verratti (Psg), Nicolò Zaniolo (Roma). Attaccanti: Federico Bernardeschi (Juventus), Federico Chiesa (Fiorentina), Stephan El Shaarawy (Roma), Vincenzo Grifo (Friburgo), Ciro Immobile (Lazio), Moise Kean (Juventus), Kevin Lasagna (Udinese), Leonardo Pavoletti (Cagliari), Matteo Politano (Inter), Fabio Quagliarella (Sampdoria).

RECORD ITALIANI AI CRITERIA KINDER + SPORT

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Sessione pomeridiana della giornata d’apertura dei Criteria Kinder+Sport allo Stadio del Nuoto di Riccione, in vasca da 25 metri. Spettacolo no stop in acqua ed entusiasmo sui gremiti spalti della piscina di via Monte Rosa. Cadono altri tre record della manifestazione che si aggiungono a quello della mattinata nei 100 rana ragazze 2005 di Benedetta Pilato. I primi due, in ordine cronologico, stabiliti nei 200 farfalla e depennando il nome di Alessia Polieri. Apre la veneta Sofia Sartori che nuota tra le juniores 2004 in 2’10″04, limando di cinque centesimi il 2’10″09 in gommato del 2009. La 15enne di Vicenza – tesserata per Leosport – polverizza il primato personale, togliendo oltre quattro secondi al 2’14”32 siglato un mese fa Verona e passa dal centunesimo al ventiduesimo posto tra le performer italiane. “Non pensavo proprio di andare così forte, soprattutto in questa fase della stagione – afferma l’allieva di Alberto Burlina, che frequenta il secondo anno di liceo umanistico – Il miglioramento è veramente notevole. Adesso punto a chiudere bene i Criteria, poi sotto con gli Assoluti sperando nella convocazione per gli Europei di categoria”. Il secondo è dell’irpina Grazia Bianchino tra le ragazze 2006 in 2’16″17, 43 centesimi più veloce del 2’16″60 del 2007. La 13enne di Avellino – tesserata per Piscine San Vincenzo e allenata da Lorenzo Petruziello – griffa anche il personale, togliendo otto centesimi al 2’16″25 dello scorso 3 marzo. “Volevo il record alla vigilia ed è arrivato – sottolinea Bianchino che quest’anno sarà anche impegnata negli esami di scuola media – In acqua le sensazioni non erano proprio ottime ma alla fine l’obiettivo è stato raggiunto”. Il terzo primato è della veneta Giulia Salin che vola nei 400 stile libero cadette in 4’04″32, abbassando il 4’05″45 di Diletta Carli del 2013. La 16enne di Venezia – tesserata per Nuoto Venezia, tornata ad allenarsi con Stefano Rossi, oro nella 5 km agli Europei  juniores di nuoto in acque libere a Piombino 2016 e Marsiglia – nuota il primato personale (precedente 4’08”46), salendo dal venticinquesimo all’ottavo posto tra le performer italiane e confermandosi atleta che difficilmente delude le aspettative. “Sono decisamente sorpresa perchè non sono al top della condizione – spiega Salin, bronzo negli 800 agli eurojrs di Helsinki 2018 – Questo è un anno importante per me. Sono tornata nella mia vecchia squadra e a prepararmi con Stefano che mi ha seguita fin dall’inizio della mia carriera. Devo andare forte agli Assoluti e cercherò di non trascurare il fondo. Ci tengo, con tutto il cuore, a dedicare questa vittoria e questo record a Manuel Bortuzzo: sono cresciuta allenandomi con lui. Forza Manuel”. Sempre nei 200 farfalla ma tra le cadette duello a suon di primati personali tra due piemontesi. Vince la talentuosa Helena Biasibetti. La 17enne di San Mauro Torinese – tesserata per Dynamic Sport e allenata da Lucia Dante – scende per la prima volta in carriera sotto i 2’11 (precedente 2’11″06) e chiude in 2’10″05, scalando al ventitreesimo posto tra le performer italiane; alle sue spalle la cuneese Cristina Caruso – tesserata per CSR Granda e seguita da Marco Briatore – che tocca in 2’10″73, quasi due secondi meglio del 2’12″69 siglato a Riccione durante gli Assoluti invernali lo scorso primo dicembre. Un’altra cuneese della CSR Granda strappa appalausi ma nei 200 misti. Anita Gastaldi si impone tra le juniores con il personale di 2’11″98. La 15enne sabauda – seguita dallo stesso Briatore – toglie quasi quattro secondi al 2’14″82 stampato lo scorso 30 novembre e si proietta al ventiquattresimo posto tra le performer italiane. Si torna in acqua sabato mattina alle 9.00 per la seconda giornata. In apertura le serie dei 100 dorso.

CAGLIARI BATTE DI MISURA LA FIORENTINA PER 2-1

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Cagliari da applausi, la Fiorentina inciampa alla Sardegna Arena. Nell’anticipo della ventottesima giornata di Serie A arriva un successo di fondamentale importanza per la formazione rossoblù che batte la viola per 2-1 grazie ai gol di Joao Pedro e Ceppitelli. Terza vittoria di fila tra le mura amiche e vantaggio di nove punti sulla zona retrocessione: troppo Cagliari per una Fiorentina completamente fuori dal match e incapace di reagire nei momenti di difficoltà. Classico schieramento 4-3-1-2 della formazione padrona di casa con Barella dietro le due punte Joao Pedro e Pavoletti, in difesa sulle fasce Cacciatore (all’esordio) e Lykogiannis con Srna in panchina. Tante assenze, invece, tra le fila della viola: modulo 4-3-3 con Norgaard a centrocampo, tridente offensivo composto da Chiesa, Muriel e Gerson. Il match si accende dopo soli tre minuti con la Fiorentina che pasticcia sul rinvio dal fondo: retropassaggio errato, Terracciano scivola e Joao Pedro segna ma l’azione è irregolare per l’invasione in area di Pavoletti. Gli ospiti giocano la palla con maggiore convinzione ma sono i rossoblù a creare le migliori occasioni da gol. Al 26′ Cacciatore prova una botta col mancino da fuori area, tiro neutralizzato da Terracciano. Poi al 32′ è Pavoletti a provare il tiro dal limite ma la palla termina di poco out. Sul finale di frazione squillo viola con il cross di Biraghi che pesca Mirallas, deviazione al volo e splendida parata d’istinto di Cragno. Dopo sette minuti dal via della seconda frazione il Cagliari trova il vantaggio grazie al cross di Cacciatore sul quale Joao Pedro beffa Milenkovic e in tuffo mette dentro col piede. Passano due minuti e la Sardegna Arena esplode per una clamorosa rete di Cigarini che su calcio di punizione da centrocampo buca Terracciano: ma l’esultanza del popolo rossoblù viene smorzata da Doveri che annulla il tutto in quanto si trattasse di semplice ‘punizione a 2’. Il gol del definitivo 2-0 arriva su calcio di punizione di Lykogiannis, calibrato perfettamente per la deviazione aerea di Ceppitelli.
Esultanza ed euforia dei ragazzi di Maran che sfiorano il tris con la traversa di Joao Pedro ma subiscono il 2-1 sul finale di match grazie al gol di Chiesa. Ciò non basta per la tentata rimonta della viola con il Cagliari che al 94′ esulta con tutta la Sardegna Arena mentre per la Fiorentina rimane soltanto il rammarico di non aver reagito in tempo.

NOTTE DA PROTAGONISTI PER GLI AZZURRI DELLA NBA

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Danilo Gallinari prende per mano i Clippers e li conduce a una vittoria sui Bulls (128-121) che avvicina ancora di più i play-off. Gara chiusa nel terzo quarto, dove il quintetto di coach Rivers sigla 45 punti e si porta sul 102-84. Il lungo di Sant’Angelo Lodigiano è il migliore dei suoi: 27 punti (di cui 12 nell’ultimo periodo) in 34′ con 10/14 al tiro (4/4 dalla lunga distanza) e 3/5 dalla lunetta, a cui aggiunge 7 rimbalzi, due assist, una stoppata, una palla persa e una recuperata. Nelle fila dei Clippers, che consolidano l’ottavo posto a Ovest, anche 26 punti di Harrell e 18 di Lou Williams, LaVine ne firma 31 invece per Chicago. ‘Vede’ i play-off Marco Belinelli, 12 punti (4/6 da due, 1/4 da tre, 1/1 ai liberi), due rimbalzi, tre assist e una palla recuperata in 21′ nel successo di San Antonio su New York per 109-83. Settima vittoria di fila per gli Spurs, dove brillano soprattutto Aldridge (18 punti e 11 rimbalzi) e DeRozan (13 pt), che occupano attualmente la sesta piazza nella Western Conference. James Harden sfiora la tripla doppia (41 punti, 11 assist e 9 rimbalzi) nel 108-102 che permette a Houston di piegare Phoenix e rimanere davanti a Portland (122-110 su New Orleans, 24 punti di Lillard che diventa il secondo miglior realizzatore nella storia dei Blazers, dietro il solo Clyde Drexler). Con LeBron a riposo e tanti assenti, i Lakers ormai rassegnati a rimanere fuori dai play-off si arrendono 111-97 a Detroit, dove Andre Drummond fa la differenza sotto canestro (19 punti e 23 rimbalzi). Pistons sesti a Est, dove comanda sempre Milwaukee, sotto di 20 all’intervallo lungo prima di rimontare Miami: 113-98 per i Bucks con un Antetokounmpo da 33 punti, 16 rimbalzi e 9 assist. Vince anche Philadelphia dove Butler (22+6) ed Embiid (21+17) sono i protagonisti del successo per 123-114 su Sacramento, tenendo in corsa i Sixers per la terza piazza della Conference.