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L’AZZURRA WIERER CONQUISTA LA COPPA DEL MONDO

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Dorothea Wierer ha vinto la classifica generale della Coppa del Mondo di biathlon. E’ un successo storico quello della 28enne di Brunico, in forza alle Fiamme Gialle. Mai prima di oggi un biatleta azzurro, sia al femminile che al maschile, aveva conquistato l’ambita sfera di cristallo.
Nell’ultima gara della stagione, l’odierna Mass Start di Oslo, la Wierer ha tagliato il traguardo al dodicesimo posto. Questo piazzamento le è basato per trionfare nella Coppa del Mondo generale, davanti alla connazionale Lisa Vittozzi (del Centro Sportivo Carabinieri), 24enne di Pieve di Cadore, oggi undicesima, e ad Anastasiya Kuzmina, biatleta russa, naturalizzata slovacca, decima di giornata. A vincere la gara è stata invece la svedese Hanna Oeberg.
“Quando ero bambina non potevo immaginare che un giorno avrei vinto la Coppa del Mondo. Sono molta orgogliosa di quello che ho fatto e sono orgogliosa anche di far parte di una Nazionale così forte. Siamo pochi i biatleti in Italia ma abbiamo grande passione, diamo sempre tutto, a partire dai tecnici e dallo staff. Sono davvero felice”, ha affermato alla fine della gara odierna Dorothea Wierer.
“In questa stagione sono stata molto continua, anche sugli sci, sebbene ci sia stata qualche gara che non è andata al meglio. Ma non siamo macchine, siamo atleti, quindi ci sta. Dopo i successi possono esserci dei giorni no e viceversa. Ma sono riuscita a mantenermi su un livello alto e a crescere ancora un po’ sugli sci”, ha aggiunto la biatleta di Brunico.
“Per me sarebbe importantissimo, dopo tutti questi risultati che abbiamo ottenuto, se il biathlon potesse avere sempre più spazio in tv e sui media, perché è uno sport bellissimo e tutti quelli che lo guardano si appassionano. Ci sono sempre situazioni inaspettate e può cambiare tutto sino all’utimo secondo: è molto affascinante. Dedico la vittoria a tutta la squadra, agli allenatori, alla Federazione, al mio gruppo sportivo, agli sponsor, ai tifosi e alla famiglia”, ha concluso la Wierer.
(ITALPRESS).

EL SHAARAWY E PICCINI KO, SALTANO LIECHTENSTEIN

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Dopo la bella vittoria di ieri sera contro la Finlandia nel match del debutto delle qualificazioni agli Europei del 2020, gli azzurri sono tornati subito in campo, questa mattina, alla “Dacia Arena” di Udine. Nel corso della sessione di allenamenti sono scesi in campo i calciatori non impegnati ieri sera; mentre gli altri hanno svolto solo una seduta in palestra.
Verificata questa mattina l’indisponibilità di Stefan El Shaarawy e Cristiano Piccini per la gara contro il Liechtenstein in programma martedì allo stadio “Tardini” di Parma, è stato deciso di far rientrare i due calciatori nei propri club per le cure del caso. L’attaccante della Roma è stato costretto a lasciare il ritiro azzurro per un problema muscolare al polpaccio. Stessa sorte era toccata al compagno di squadra Alessandro Florenzi che, così come il viola Federico Chiesa, ha lasciato il gruppo prima della gara di ieri con la Finlandia. L’infortunio di El Shaarawy, l’ennesimo per i giallorossi in questa stagione, verrà valutato domani nella capitale, dove il “faraone” si sottoporrà ad appositi esami strumentali. Parma intanto si prepara ad accogliere la Nazionale, in arrivo in città: l’Amministrazione comunale illuminerà di azzurro il Palazzo Municipale da stasera fino a martedì.
(ITALPRESS).

FOGNINI ELIMINATO AL TERZO TURNO A MIAMI

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Si chiude al terzo turno l’avventura di Fabio Fognini al “Miami Open”, secondo Atp Masters 1000 del 2019, dotato di un montepremi pari a 8.359.455 dollari, che si disputa da quest’anno sui campi in cemento dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida. Il 31enne di Arma di Taggia, numero 17 del ranking mondiale e 15esima testa di serie, è stato battuto per 6-4, 6-4, in un’ora e 24 minuti di gioco, dallo spagnolo Roberto Bautista Agut, numero 25 Atp e 22esima testa di serie.
Domani toccherà invece a Marco Cecchinato: il 26enne palermitano, numero 16 del ranking mondiale e 14esima testa di serie, che sempre al terzo turno troverà dall’altra parte della rete il belga David Goffin, numero 20 Atp e 18 del seeding. Il 28enne di Rocourt è avanti per 2-1 nei precedenti.

GRAVINA “KEAN SUPER, INVITEREMO ADAM E RAMY”

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“E’ stato un week-end positivo per il calcio italiano, una bellissima sequenza di fotogrammi che danno energia e testimoniano una crescita di entusiasmo attorno al mondo del calcio. E’ quello che ci eravamo proposti con la nuova governance: recuperare con entusiasmo e nuove idee una credibilità del nostro mondo che purtroppo stava scemando”. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, non può non dirsi soddisfatto per il gran pubblico accorso a Udine per la sfida tra Italia e Finlandia e a Torino per il match-scudetto femminile tra Juventus e Fiorentina. E’ ovviamente la Nazionale di Mancini in primissimo piano, con i baby talenti che hanno subito rubato l’occhio: “Ci sono di solito dei cicli, di evoluzioni diverse ma oggi c’è anche tantissima convinzione nel pensare alla politica dei giovani. Se hai voglia di programmare e progettare lo fai solo con chi ha davanti un arco temporale che te lo permette, oggi comincia poi ad essere una necessità per le note carenze economico-finanziarie”. Moses Kean non ha tradito le attese: “E’ un ragazzo straordinario, con delle potenzialita’ tecniche incredibili. Pero’ ha ragione Mancini quando dice che deve ancora lavorare tantissimo. Si e’ inserito benissimo nel gruppo, e quando dice di imparare molto da Cristiano Ronaldo si dimostra anche un ragazzo molto attento. Chi mi ricorda? Un calciatore che con me ha esordito col Castel di Sangro, Mario Balotelli. Gli auguro pero’ che sia piu’ dedito alla sua crescita personale, per evitare parallelismi e critiche”. L’idea di Gianluca Vialli capo  delegazione della Nazionale e’ tutt’altro che tramontata, nonostante l’ex campione azzurro sia ad un passo dall’accettare la presidenza della Sampdoria. “Vialli continua a coltivare questa sua disponibilita’, che non e’ venuta meno e anzi si rafforza giorno dopo giorno – sottolinea ancora Gravina – Sta riflettendo nel trovare i giusti equilibri tra la sua vita privata, gli impegni professionali e il nuovo incarico. Ho dettagliato una serie di impegni che potrebbero coinvolgerlo come capo delegazione, sta riflettendo ma il suo interesse e’ ancora molto vivo”. La Federcalcio punta anche ad un grande Europeo con la under 21: “Ci crediamo tantissimo, l’attenzione che abbiamo rivolto ad una grande capacità di dialogo tra i due tecnici Di Biagio e Mancini per questo evento è una delle pre-condizioni. Sei-sette giocatori della maggiore, a cominciare dal 12 giugno, non appena finita la partita con la Bosnia a Torino, si aggregheranno all’under 21, e questo fa capire quanto ci teniamo a un obiettivo che ci proietta ad una qualificazione olimpica che ci manca da tempo. Il risultato non sarà importante per coronare un progetto ma per ridare entusiasmo ai nostri tifosi”. Gravina, infine, assicura che invitera’ ad una partita della Nazionale i due ragazzini Adam e Ramy, che telefonando ai Carabinieri dall’interno del bus dirottato e poi incendiato a San Donato Milanese hanno contribuito al salvataggio dei propri compagni di classe: “Sara’ per noi un grandissimo piacere. Hanno dimostrato cosi’ tanto coraggio da essere dei piccoli eroi ed e’ giusto siano vicino a noi per una testimonianza importante. Lo faremo sicuramente”.

CLIPPERS VOLANO CON GALLINARI, OK BELINELLI

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Play-off sempre più vicini per i Los Angeles Clippers di Danilo Gallinari. Nella notte italiana della regular-season dell’Nba, il quintetto californiano sbanca il Madison Square Garden battendo i padroni di casa dei New York Knics per 124-113. Grande prestazione della trentenne ala di Sant’Angelo Lodigiano, che finisce a referto con bottino personale di 26 punti, maturato in 33 minuti di impiego e impreziosito da 8 rimbalzi e 1 assist. Affermazione esterna anche dei San Antonio Spurs di Marco Belinelli, che piegano per 115-96 i Boston Celtics. La guardia emiliana contribuisce con 5 punti in 24 minuti, il top-scorer dell’incontro è LaMarcus Aldridge con 48 punti all’attivo.

VETTEL “IN BAHRAIN OGNI ERRORE SI PAGA CARO”

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Il secondo appuntamento del Mondiale di F.1 va in scena in Bahrain, sulla pista di Sakhir. Un circuito dove la Ferrari ha raccolto ben sei successi. “Dal punto di vista del pilota, la pista del Bahrain a livello di difficoltà si può configurare come normale. Detto questo, non è sempre facile prendere il ritmo giusto nelle prove perché la pista è sporca di sabbia e spesso tira un forte vento. Quindi in molti casi ogni giro di pista è diverso dal precedente e questo può fare la differenza specie in qualifica: basta essere fuori dalla traiettoria ideale anche di pochi centimetri che le ruote iniziano a pattinare e si perdono irrimediabilmente dei decimi” spiega Sebastian Vettel. “Qui ogni errore si paga caro in termini di tempo: per la stessa ragione bisogna essere molto cauti nel portare i sorpassi, aspettando un piccolo errore del pilota davanti per provare a passargli davanti. I punti ideali per attaccare? Alla curva 1 e alla curva 14, dopo due lunghi rettilinei”.

“Quella del Bahrain è una pista piuttosto tecnica dove spesso noi piloti incontriamo condizioni estreme. Per questo è interessante provare tante diverse configurazioni durante le prove libere così da essere preparati ad ogni evenienza. Si tratta di un tracciato sul quale mi piace molto guidare. Ho gareggiato qui in Formula 2 e ho raccolto subito delle soddisfazioni. Nella scorsa stagione è stata un po’ più dura ma ero solo agli esordi della mia carriera di Formula 1. Quest’anno non vedo l’ora di scendere in pista a Sakhir con la Ferrari: voglio portare a casa un buon risultato” dice Charles Leclerc. “Il Gran Premio del Bahrain è la seconda tappa di una stagione molto lunga e impegnativa. Rispetto alla pista australiana il circuito di Sakhir ha caratteristiche molto diverse, con trazione e frenata che sono elementi importanti. Credo che come squadra dobbiamo verificare in Bahrain di aver capito e gestito le aree di debolezza che in Australia, per tutta una serie di fattori, non ci hanno permesso di sfruttare appieno il potenziale della vettura” spiega Mattia Binotto.

“In Bahrain ci aspettiamo di poter vedere l’effetto delle correzioni che abbiamo apportato, anche se siamo consapevoli che i nostri avversari saranno ancora una volta molto forti. Detto questo, non vediamo l’ora di scendere in pista e confrontarci con loro” conclude il team principal della Scuderia del Cavallino rampante.

UNDER 21 CREA E SPRECA, PARI IN TEST CON CROAZIA

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Pareggio con tanto rammarico per l’Italia Under 21 contro la Croazia. Al Benito Stirpe di Frosinone gli azzurrini di Di Biagio dominano la gara nel primo tempo con i gol di Bastoni e Locatelli ma si fanno rimontare per 2-2 durante la seconda frazione. Un altro pareggio che non soddisfa le aspettative di Cutrone e compagni, giunti all’ultimo appuntamento prima dell’Europeo. Rispetto alla deludente prestazione di Trieste contro l’Austria, Di Biagio ne cambia 5 nell’11 iniziale inserendo Meret, Bastoni, Dimarco, Tonali e Parigini. In avvio di gara la Croazia prova a spaventare gli azzurrini ma è l’Italia a gestire il pallino del gioco tra le mani. Al 15′ Dimarco sfiora il gol su punizione e tre minuti più tardi Mandragora colpisce l’esterno della rete con una botta violenta col mancino da fuori area. Poi al 22′ si sblocca l’incontro: corner di Dimarco e stacco imperioso di Bastoni che di testa mette dentro il pallone dell’1-0. Quattro minuti più tardi gli azzurrini trovano il raddoppio grazie al controllo in area di Parigini che forza Uremovic ad un intervento sbilenco che favorisce l’inserimento di Locatelli: l’ex rossonero si coordina perfettamente e calcia col destro trafiggendo Posavec per il 2-0. Nella ripresa l’Italia continua a pressar alto e al 53′ sfiora il tris con un contropiede di Cutrone cestinato clamorosamente da Parigini. A sorpresa la partita si riapre al 59′ a causa di una ingenuità di Adjapong, subentrato nella ripresa, che da rimessa laterale serve gli avversari: Kulenovic in spaccata trova Halilovic che dalla distanza fa esplodere un gran destro con la palla che sbatte sul palo ed entra in rete. Al 78′ i croati completano la rimonta grazie a un’altra amnesia difensiva, questa volta sugli sviluppi di un corner. Un sospetto tocco di braccio di Katic favorisce il tiro a botta sicura di Kalaica che firma il 2-2. Gli azzurrini protestano ma l’arbitro è inflessibile e un minuto più tardi nega anche un possibile rigore per un duro intervento in area ai danni di Adjapong. L’Italia tira fuori la grinta e il cuore e va vicina al nuovo vantaggio all’81’ con un colpo di testa di Cutrone che da due passi fallisce il bersaglio. Pressing offensivo nel finale di gara che non porta all’esito sperato e dopo tre minuti di recupero l’arbitro fischia la fine. Un altro pareggio che lascia l’amaro in bocca ma la prestazione, errori individuali a parte, è stata comunque positiva: ora l’obiettivo si chiama Euro 2019.

ITALIA RITROVA ENTUSIASMO, MANCINI “MA TANTO DA FARE”

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“Stiamo cercando di riportare entusiasmo attraverso la qualità del gioco, bisogna ancora lavorare tanto per avvicinare più gente alla Nazionale”. Roberto Mancini si gode il momento ma non troppo. La vittoria di sabato contro la Finlandia, all’esordio nelle qualificazioni a Euro2020, ha confermato quanto di buono intravisto nei mesi scorsi, con un’Italia propositiva e vogliosa di cancellare la delusione del Mondiale mancato. Domani al “Tardini”, contro il Liechtenstein, c’è da confermarsi e per non deludere i tanti tifosi attesi allo stadio – già venduti 18 mila biglietti – bisognerà dare seguito alla prestazione offerta due giorni fa. “Loro si chiuderanno un po’ come ha fatto la Finlandia l’altra sera, dovremo essere bravi noi a trovare gli spazi per sbloccare la partita”. Rispetto alla Dacia Arena “qualcosa cambieremo, almeno 3-4 giocatori o forse anche qualcuno in più – ammette il ct azzurro – Oggi è il primo allenamento, bisogna valutare le condizioni fisiche dei ragazzi alla luce dei tanti impegni ravvicinati. Anche in difesa potranno variare una o due pedine tra Chiellini e Biraghi”. Ma chiunque scenderà in campo fornirà il proprio contributo alla causa. “Una squadra prende la sua identità quando riesce ad affrontare tutte le partite allo stesso modo. Il nostro filo conduttore è di continuare a giocare e non esiste nulla di scontato – insiste Mancini – le partite vanno prese con la necessaria concentrazione e determinazione”. Anche in attacco dove potrebbe essere proposto Quagliarella dall’inizio. “E’ un giocatore tecnico di alto livello che sa giocare a calcio, è rientrato in Nazionale perchè sta facendo bene ed è il capocannoniere del nostro campionato. Abbiamo bisogno anche di lui per qualificarci all’Europeo. Ma Immobile nel primo tempo ha fatto un lavoro difficile con la difesa più chiusa, quando è toccato a Fabio c’erano molti più spazi. Il bilancio? Per me è divertente e stimolante lavorare con ragazzi bravi”.

Uno di loro, Moise Kean, è controllato a vista dal compagno di Juve e Nazionale, Leonardo Bonucci. “Moise è rimasto con noi, io e Chiellini ci eravamo ripromessi di parlargli perchè dai campioni della Juventus ha solo da imparare. Siamo felici abbia ascoltato il nostro consiglio, mi auguro riesca ad attutire la pressione che si ritrova addosso e possa aiutare la squadra, che sia Juve o Nazionale. Ha 18 anni, sbaglia qualcosina ma fa parte del percorso di crescita e della sua esperienza. In questi ultimi tempi ha avuto modo di capire come si sta all’interno del gruppo. Il blocco Juve? Può essere importante, lo ha dimostrato la storia ma conta di