“Leclerc è un fenomeno, lo sapevo, lo avevamo già capito e ne abbiamo avuto la riprova. Messo su un’auto che fino a dieci giri dalla fine andava molto bene, ha dimostrato di essere veloce, di avere temperamento e di saper guidare molto bene. Quello che è successo nell’ultimo G.P. si sa, c’è stato il cortocircuito di una centralina, un fatto che puo’ accadere, e che purtroppo è difficile poter prevedere. Sono i classici imprevisti-imprevedibili, ma Leclerc ci ha fatto sognare e siamo convinti che sia lui che Vettel ci faranno conquistare il campionato del mondo quest’anno”. Lo ha detto all’ITALPRESS il presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani, a margine dell’evento ‘Expo Move’, in corso di svolgimento alla Fortezza da Basso di Firenze, parlando delle chance di vittoria della Ferrari al Mondiale di Formula 1. Nelle scorse ore la stampa tedesca ha rilanciato la notizia di un possibile finanziamento, tramite legge da parte del governo, el G.P. d’Italia di Monza, per sostenerne i costi. “Non sono aggiornatissimo perché non ho avuto notizie dirette – ha commentato il presidente di Aci – Ho letto anche io la notizia e credo che sia una cosa leggermente diversa da ciò che è emersa”. “Abbiamo detto in più occasioni che l’autodromo di Monza ha bisogno di lavoro importanti e che oggi l’ipotesi è di un importo totale di circa 100 milioni, molto urgenti di 60 milioni. Abbiamo anche detto che Aci è impegnata nel sostegno del pagamento del FI al promotore e quindi all’organizzazione, e non puo’ affrontare anche i costi di una serie di opere molto urgenti perché l’autodromo di Monza è datato: fra tre anni ne compira’ 100 ed è giusto arrivare a quella data con un autodromo che sia all’altezza della storia che ha. Quindi immaginiamo che si tratta di questa nostra richiesta di sostegno a fare i lavori”. Se arrivasse da parte del governo un contributo a fare alcuni lavori nell’autodromo di Monza “sarebbe determinante per poter fare tutto quello che vogliamo fare – ha concluso Sticchi Damiani – Noi siamo riusciti a trovare grazie alla regione Lombardia un equilibrio, che scade quest’anno, con il 2019, e che dobbiamo rinnovare per i prossimi anni. C’è una trattativa molto serrata, complicata e difficile con Liberty media che ha ereditato i contratti troppi onerosi e non sostenibili. Ma questo riguarda l’aspetto organizzativo ed il FI. Credo che invece quel disegno di legge che speriamo arrivi alla conclusione e che si concretizzi sia straordinariamente importante per i lavori che dobbiamo fare. Ci sono una serie di cose su cui dobbiamo intervenire, anche perché le normative si evolvono: la gestione di alcuni spazi, la possibilità di avere una accoglienza al passo coi tempi, e le esigenze del promotore che punta su Monza come uno dei piu’ importanti, forse il piu’ importante appuntamento del campionato del mondo”.
MARQUEZ “AUSTIN UNO DEI MIEI CIRCUITI PREFERITI”
“Abbiamo avuto solo un breve periodo di relax tra una gara e l’altra ma sono pronto a correre di nuovo”. Dopo il successo in Argentina davanti a Valentino Rossi, con tanto di stretta di mano a sorpresa con il rivale, Marc Marquez scalda la sua Honda in vista del week-end dedicato al Gp delle Americhe, terza prova del Mondiale della MotoGp. “Quello di Austin è uno dei miei circuiti preferiti – confessa il fuoriclasse spagnolo, campione in carica e leader della classifica generale con 4 punti di vantaggio su Andrea Dovizioso – I tracciati antiorario sembrano soddisfare meglio il mio stile di guida ma, anche se qui in passato abbiamo ottenuto tante vittorie, lavoreremo come sempre dalla prima sessione di libere e resteremo concentrati. Ogni anno, quando si va su una pista, ci sono cose nuove da capire e su cui adattarsi”. Vive un momento meno felice l’altro centuaro della Honda, lo spagnolo Jorge Lorenzo, che però non perde l’ottimismo: “Dopo la delusione in Argentina sono pronto a tornare in pista e guidare di nuovo. Nonostante il risultato non lo abbia fatto vedere, abbiamo ottenuto buoni progressi nell’ultima gara e stiamo capendo la moto sempre di più. Quando le condizioni offrono un grip, mi sento molto forte sulla Honda. C’è solo bisogno di più tempo in sella per capire come avere questa forte sensazione anche quando c’è meno grip”.
MALAGO’ “SU DATE SERIE A RISPETTARE ACCORDI UEFA”
“Le date della prossima Serie A? Non possiamo permetterci di trasgredire l’impegno contrattuale sottoscritto con la Uefa per la consegna dello stadio Olimpico in vista degli Europei del 2020”. Lo ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò commentando le date indicate dalla Lega di A per il prossimo campionato, che dovrebbe finire il 24 maggio 2020, sei giorni dopo la data concordata dalla Figc con la Uefa per la consegna dello stadio Olimpico di Roma che dovrà ospitare la prima partita dell’Europeo il 12 giugno 2020.
“Anche io sono rimasto stupito dalla decisione della Lega di A: c’è qualcosa che non quadra, magari c’è una stata mancanza di comunicazione – ha aggiunto il numero uno dello sport italiano a margine della premiazione degli atleti delle Fiamme Gialle, a Roma – Quello che è sicuro è che noi non possiamo permetterci di trasgredire l’impegno contrattuale sottoscritto con la Uefa: non è mia competenza trovare soluzioni diverse ma non facciamo scherzi, perché a livello internazionale gli impegni sono sacri e la credibilità parte dal rispetto della parola data”.
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GRAVINA “VAR DA MIGLIORARE MA STRADA GIUSTA”
“Quella di ieri è stata una giornata tecnica in un clima molto positivo. Un confronto aperto, molto costruttivo e utile sia per gli arbitri che per i calciatori. Si sono chiariti alcuni punti e alcune zone grigie e spero che questo possa aiutare ad essere più sereni nel conoscere alcune sfumature di norme che sono particolarmente articolate ma di grande valenza per quanto riguarda l’equilibrio della competizione sportiva”. Lo ha dichiarato a SportMediaset il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, alla luce dell’incontro di ieri a Milano tra arbitri, allenatori e capitani di Serie A per chiarire alcune dinamiche relative all’utilizzo della Var, che necessita certamente di alcuni miglioramenti. “La tecnologia richiede degli interventi migliorativi ma siamo sulla strada giusta. Credo che alcune idee sulle quali si sta lavorando di modernizzazione, cioè l’idea che si possa portare fino in fondo parte di un cambiamento epocale nell’applicazione della tecnologia nel mondo arbitrale credo che sia un elemento sul quale dobbiamo lavorare. Marcello Nicchi ha proposto alcuni progetti che sono di grande attualità, come la room control centralizzata a Coverciano per tutta la Serie A, poi l’ipotesi di un fondo di solidarietà per gli arbitri che vengono dismessi e che non hanno possibilità di continuare la loro attività professionale. E poi la possibilità di lavorare sulla separazione delle carriere, quindi fare una nuova formazione per creare specialisti della VAR affinché si possa arrivare a una forma di specializzazione sempre migliore”.
Sul calcio che sta migliorando in Italia, il numero uno della Federcalcio ha detto:“Lo sta facendo attraverso un sistema di regole sulle quali stiamo lavorando, attraverso una riscoperta di entusiasmo da parte degli addetti ai lavori ma anche dei tifosi. Stiamo cercando di migliorare anche la credibilità del mondo del calcio che purtroppo è stata offuscata dalla mancata qualificazione agli ultimi mondiali e anche dall’avvicinarsi da alcuni faccendieri che purtroppo offendono la dignità del calcio”. Sulle riforme fatte e quelle da fare, ha aggiunto:”Qualcosa è già stato fatto. Dal 18 dicembre scorso abbiamo delle nuove licenze nazionali che danno un messaggio importante: sei mesi prima dell’inizio della stagione bisogna riconoscere gli adempimenti ai quali bisogna rispondere per far parte dei vari campionati. Ma l’aspetto più importante deve ancora arrivare, qualcosa abbiamo già fatto, verrà ridotta la possibilità per alcuni acquirenti che vogliono entrare nel mondo del calcio ma che non hanno i titoli e l’onorabilità per poter partecipare ai nostri campionati. Quindi l’istituzione di una ‘black list’ per quei soggetti che hanno determinato delle situazioni di default negli ultimi 5-10 anni nel nostro mondo. Credo che questo sia giù un ulteriore passo avanti e nel prossimo mese lavoreremo sulla nuova organizzazione e funzionalità del nostro massimo organismo di controllo che è la Covisoc per far sì che ci siano nuove regole, nuovi indicatori moderni ma soprattutto una più importante incisività nella politica dei controlli”.
Sulla Nazionale di Mancini, Gravina conferma tutte le belle impressioni e sensazioni degli ultimi tempi:“Va dato grande merito a Mancini e al suo lavoro e a quello della sua squadra. Sta portando avanti un nuovo messaggio, una nuova storia che raccontiamo agli italiani. Il valore di una maglia che va onorata in qualunque momento a prescindere dal risultato finale. La maglia azzurra deve dare il senso dell’entusiasmo, dell’appartenenza e dell’identità. E in questo Mancini sta svolgendo un grandissimo lavoro. Ci sono tanti giovani che ormai rappresentano una delle più giovani nazionali di tutti i tempi. Il loro impegno e il loro condividere con gioia la partecipazione all’evento sportivo, contaminano tutti i nostri tifosi. È una bellissima storia”. Sui vivai italiani, il dirigente azzurro ammette che “abbiamo grandi criticità, dobbiamo portare avanti una politica legata alla valorizzazione di due asset fondamentali per il calcio: infrastrutture e i settori giovanili. Stiamo lavorando anche su questo, anche attraverso qualche provvedimento legislativo, per arrivare a una migliore determinazione delle condizioni legate appunto alla legge Melandri”.
A giugno l’Italia ospiterà gli Europei Under 21 e c’è grande attesa per la squadra di Di Biagio, che ultimamente ha “prestato” molti atleti alla Nazionale maggiore. “Il ct Di Biagio non chiederà nulla in prestito a Mancini. Ha il diritto di convocare i migliori giovani. L’Italia manca all’appuntamento con la vittoria dell’Europeo Under 21 dal 2004, che per me è stata un’esperienza straordinaria in quanto all’epoca ero capo delegazione. Sono molto legato ai giovani e mi auspico che Di Biagio attraverso la possibilità di poter utilizzare 6-7 giocatori della nazionale maggiore, possa raggiungere questo importante obiettivo che ci porterebbe anche Tokyo 2020”. Estate calda anche sul fronte nazionale femminile che disputerà il Mondiale:”Il 2019 è un anno speciale per la maglia azzurra. Abbiamo la Nazionale Under 21 che giocherà l’Europeo, quella maggiore che comincia a darci qualche soddisfazione, abbiamo la nazionale femminile che giocherà il mondiale, quella Under 20 che si è qualificata ai mondiali, l’Under 17 e l’Under 19 che faranno le fasi finali del campionato europeo. Dalle ragazze mi aspetto uno spot straordinario di comunicazione di quelli che sono i valori di entusiasmo per far sì che ci possa essere un’adesione forte al movimento femminile. Mi aspetto che il calcio femminile dimostri che questo sport non ha differenze di genere, il calcio è il calcio e appartiene a tutti quelli che lo amano”.
Su cosa serve al calcio italiano per tornare grande, Gravina è convinto che “serve rafforzare questo entusiasmo, serve recuperare credibilità e poi servono delle regole certe. Ma serve soprattutto un sistema che tuteli il valore della competizione sportiva e poi serve quel pizzico di sostenibilità del domani: cioè la capacità di saper dare ai tanti giovani la possibilità di formarsi, di costruirsi, di lanciarsi e di avvicinarsi sempre di più al nostro mondo”.
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ALLEGRI “CR7 TITOLARE, CON AJAX GARA APERTA”
“Cristiano Ronaldo si è allenato bene con la squadra, se non succederà nulla tra stasera e domani mattina, domani partirà titolare. Dispiace non avere Chiellini ed Emre Can”. Così il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, in conferenza stampa alla Johan Cruijff ArenA di Amsterdam dove domani i bianconeri affronteranno l’Ajax nell’andata dei quarti di finale di Champions League. “L’Ajax è una squadra forte, ha eliminato il Real, ha giocato alla pari con il Bayern nella fase a gironi, sono molto tecnici – ha spiegato l’allenatore della Juventus -. Già ci sono state due finali di Coppa dei Campioni tra questi due club, ma domani è il primo dei due match da giocare per andare in semifinale, serve una partita lucida, di grande tecnica, sarà una partita aperta e difficilmente finirà 0-0. Domani dobbiamo creare le basi per passare il turno, su 20 partite in casa l’Ajax ha perso solo una volta con il Real, è una squadra molto aggressiva, bisognerà fare una gara molto fisica sul piano dei contrasti e dei duelli aerei. Giocare con tre centrali? E’ un po’ difficile, ne ho solo due”.
Al posto di Chiellini giocherà Daniele Rugani. “E’ una bella opportunità, conosciamo il valore di Giorgio, ma cercherò di sostituirlo senza farlo rimpiangere in una gara difficile, della quale conosciamo l’importanza – spiega l’ex Empoli -. Lavoro tutti i giorni per obiettivi del genere, sono felice di poter giocare queste partite, mi sento pronto, dobbiamo fare una gara da Juve perchè sappiamo che qui non è facile. Abbiamo visto tutti cosa ha fatto l’Ajax con il Real, sono stati impressionanti. Quella olandese è una squadra che può mettere chiunque in difficoltà se non stai attento. Ci vorrà una gara da Juve, dobbiamo fare tesoro di quanto accaduto a Madrid con l’Atletico”.
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SON CASTIGA IL CITY, IL TOTTENHAM VINCE 1-0
Un gol di Son al 78° permette al Tottenham di battere 1-0 il Manchester City nell’andata dei quarti di finale di Champions League. Al 13° i campioni d’Inghilterra hanno la grande chance di sbloccare il risultato, ma il Kun Aguero si fa respingere da Lloris il rigore concesso con l’intervento del Var e per il fallo di mani in area di Rose. I Citizens accusano il colpo e gli Spurs vengono fuori, facendosi pericolosi con Dele Alli e Kane. Nella ripresa Sterling impegna subito LLoris, ma poi arriva la replica dei padroni di casa con due tentativi di Son. Al 13° il Tottenham perde Kane per un infortunio alla caviglia, al suo posto entra Lucas Moura. Al 78° Pochettino ritrova il sorriso grazie al gol della vittoria di Son che decide il derby inglese e regala agli “Spurs” un successo pesante. Mercoledì 17 il ritorno in casa del City di Pep Guardiola che dovrà vincere con due gol di scarto per centrare la semifinale.
Il Liverpool “vede” la qualificazione alla semifinali di Champions League. Ad Anfield la squadra di Jurgen Klopp si impone per 2-0 sul Porto nel match d’andata dei quarti di finale, grazie alle reti di Keita e Firmino, rispettivamente al 5° e al 26° del primo tempo. Mercoledì 17 il ritorno al Dragao di Oporto.
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LA PROMOZIONE SPORTIVA E’ IN CRESCITA
Il salone d’onore del Coni ha ospitato la prima prima conferenza programmatica nazionale della promozione sportiva, dal titolo ‘Promuovere lo sport, promuovere la vita’, organizzata dall’Osservatorio permanente sulla promozione Sportiva, formato da nove Enti di Promozione Sportiva (ACSI, AICS, ASC, ASI, CSEN, ENDAS, LIBERTAS, MSP e OPES) e affiancato scientificamente dal Centro di Ricerche sullo Sport (CeRS) del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Parma. Dai dati raccolti dall’Osservatorio emerge il ritratto di un mondo fondamentale per l’intero sistema sportivo, sempre meno dipendente dal contributo Coni e sempre più capace di intercettare risorse economiche alternative e di attuare forme di diversificazione delle attività, finalizzate al mantenimento della propria competitività. Un universo importante anche dal punto di vista della sua capacità di includere e di fare rete. Quest’ultimo è l’aspetto sottolineato dal Sottosegretario Giancarlo Giorgetti in chiusura della conferenza:”La promozione sportiva è promozione umana, è un importante argine alla solitudine, capace di intercettare fasce socialmente importanti per il futuro della società come i giovani e le donne. Ben vengano gli sforzi come questo profuso dall’Osservatorio, tesi a individuare in modo oggettivo il contributo dello sport di base. Grazie a questi, infatti, è possibile lavorare ad una programmazione consapevole. Sono sicuro che nell’immediato futuro, grazie alla scuola ed anche al mondo dei social, la visibilità della promozione sportiva possa espandersi”. Anche l’intervento del presidente Coni Giovanni Malagò converge nell’assegnare allo sport di base una rilevanza oggettiva:”I numeri illustrati sono veramente rilevanti. Sapere che i due terzi dei tesserati sportivi lo sono grazie al lavoro fatto dagli EPS ci dice come il lavoro di questi ultimi sia fondamentale. Un lavoro che non configge con quello delle Federazioni ma è complementare alle stesse. Il campione ventenne è arrivato a competere ad alti livello perché è stato un atleta a 12″. Un lavoro rappresentato a livello numerico da dati impressionanti. Solo per citarne alcuni: sono oltre 7 milioni e mezzo i tesserati e 95.000 le società diffuse in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. Il valore prodotto dalle finali nazionali organizzate annualmente dal totale degli Enti è di quasi 93 milioni. Se venissero contabilizzate le 82 milioni di ore di volontariato che i 432.000 dirigenti dei 15 Enti di promozione sportiva dedicano durante una stagione alle loro società, il valore equivalente generato si aggirerebbe attorno al miliardo di euro. Alla luce di questi indicatori, tutti gli intervenuti hanno convenuto sulla necessità di valorizzare un mondo in grado di investire su se stesso, sia dal punto di vista formale che sostanziale.
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ROSSI VOLA AL GP AMERICHE “SPERO PODIO COME NEL 2017”
Valentino Rossi ci ha ripreso gusto e non vuole smettere. Dopo il secondo posto in Argentina, il Dottore e la sua Yamaha volano ad Austin, per il Gran Premio delle Americhe. Circuito che in passato gli ha riservato delle gioie: terzo nel 2015, secondo due anni dopo alle spalle di Marquez, proprio come a Termas de Rio Hondo. “E’ stata una grande emozione per me, per la squadra e anche per i tifosi salire di nuovo sul podio in Argentina dopo una così lunga attesa – confessa Rossi – Ora però dobbiamo concentrarci sulla prossima gara. Sappiamo che Austin è una pista complicata, forse la più difficile e la più tecnica del calendario, ma negli anni scorsi non mi è andata male. Nelle ultime stagioni mi sono trovato bene e anche se non ho centrato il podio l’anno scorso, ci sono riuscito nel 2017. Dobbiamo fare quello che abbiamo fatto allora: lavorare bene, correre bene, seguire la direzione giusta e si vedrà”. Vanta un secondo posto ad Austin nella gara del 2018 Maverick Vinales, in Argentina solo undicesimo dopo una caduta. “Fortunatamente non mi sono fatto male e arrivo qui in buone condizioni fisiche, che è la cosa più importante – rassicura tutti lo spagnolo – Austin è un tracciato che mi piace davvero e dove ho sempre avuto buone sensazioni in moto. Cercherò di godermela, proveremo a cambiare qualcosina rispetto all’ultima gara per andare sul podio, che è il nostro principale obiettivo. Dovremo dare il 100% per non perdere altri punti e risalire la classifica”.










