Valtteri Bottas ha fatto registrare il miglior tempo nella seconda sessione di libere del Gran Premio di Cina, terzo appuntamento stagionale del Mondiale di Formula Uno, in programma domenica sul circuito di Shanghai. Il pilota della Mercedes ha girato in 1’33″330 precedendo la Ferrari di Sebastian Vettel che era stato il più veloce nelle prime libere e che ha chiuso le seconde in 1’33″357. Terzo crono per la Red Bull di Max Verstappen (1’33″551), alle sue spalle la Mercedes di Lewis Hamilton, quarto in 1’34″037. Problemi per Charles Leclerc che a metà sessione è rientrato ai box, chiudendo con il settimo tempo in 1’34″158.
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BOTTAS DAVANTI A VETTEL NELLE SECONDE LIBERE
NISSAN A ROMA VUOLE SUCCESSO IN FORMULA E
Sbarca in Europa il mondiale di Formula E che vede tra i protagonisti il team Nissan e.dams. Forte del primo podio conquistato in Cina, l’obiettivo è ripetersi e migliorarsi nella gara capitolina che darà il via alle cinque tappe nel Vecchio Continente. L’e-Prix di Roma del 13 aprile, infatti, sarà seguito dagli appuntamenti di Parigi, Monte Carlo, Monaco, Berlino e Berna, in Svizzera. Il campionato si concluderà a New York a luglio. Classificandosi al secondo posto nell’ultima tappa di Sanya, in Cina, Oliver Rowland ha portato Nissan ad aggiudicarsi il primo podio di Formula E e la seconda pole position. Questo sabato, insieme al suo compagno di squadra Sebastien Buemi, darà il via al programma europeo presso il Circuito Cittadino dell’EUR che, con i suoi 2,84 chilometri e 21 curve, è uno dei circuiti più lunghi del calendario di Formula E.“Sono molto orgoglioso di essere qui a Roma con tutti questi grandi piloti” dice il pilota britannico. 
“Qui il livello è altissimo. Mi aspetto che in questo weekend possa mantenere il mio buon momento, è fondamentale mantenere i piedi per terra e continuare a lavorare duro. Soltanto così le cose potranno prima o poi arrivare, la squadra è forte, ho un’ottima macchina, quindi penso solo a godermi la corsa” conclude Rowland. “Questa macchina è difficile da guidare” aggiunge il driver svizzero di origini italiane. “Perchè prima di tutto non abbiamo delle gomme slick, ma abbiamo delle gomme molto vicine a quelle che abbiamo sulle macchine stradali e quello direi che è la cosa più importante. Poi abbiamo dei circuiti cittadini, ci sono dei muri dappertutto quindi un piccolo errore e subito paghi tanto. Poi credo che la cosa più importante sia la gestione dell’energia. Sarà una pista abbastanza lunga, abbiamo un po’ esperienza dall’anno scorso perchè è il secondo anno che torniamo qua. Domani speriamo di far bene e di lottare per la vittoria” auspica Buemi. 
Nissan è l’unica casa automobilistica ad aver conquistato due pole position in questa quinta stagione di Formula E, sempre più competitiva. Fino a oggi, infatti, nelle prime sei gare della stagione si sono susseguiti sei diversi vincitori e sei diversi piloti in pole position. Attraverso la Formula E, Nissan sta dando prova della potenza e delle prestazioni della sua tecnologia per veicoli elettrici, uno dei pilastri della visione Nissan Intelligent Mobility, di cui Nissan LEAF è l’icona. Dal lancio della prima generazione nel 2010, Nissan LEAF ha raggiunto oltre 400.000 unità vendute a livello globale, diventando così l’auto elettrica più venduta di sempre. Inoltre LEAF è l’auto elettrica più venduta in Europa nel 2018, con oltre 40.000 unità, ed è oggi disponibile nel Vecchio Continente con la versione LEAF e+ con autonomia e potenza superiori. La leadership di Nissan nella mobilità elettrica si conferma anche in Italia, con Nissan LEAF e Nissan e-NV200.
Nel 2018 Nissan ha raggiunto una quota di mercato nel segmento veicoli elettrici del 35%. Nissan in Italia ha aperto la strada all’elettrificazione con lo sviluppo e l’implementazione di veicoli a zero emissioni, infrastrutture di ricarica e soluzioni di mobilità elettrica. “Nissan LEAF e la nostra auto di Formula E condividono lo stesso DNA e anche alcuni software per il controllo delle funzioni”, ha spiegato Michael Carcamo, Global Motorsports Director di Nissan. “L’Europa rappresenta un mercato importante per LEAF, perciò questa parte del campionato sarà importante per mettere in evidenza la Nissan Intelligent Mobility dal punto di vista delle prestazioni. “Il campionato ha presentato una curva di apprendimento molto ripida per Nissan. Dopo essere riusciti ad arrivare con entrambe le auto fra le prime sei nella Super Pole in Cina, guadagnando la nostra seconda pole position e il nostro primo podio, adesso puntiamo al primo posto”.
La giornata di gara di Roma inizierà alle 7:30 ora locale del 13 aprile. La gara, della durata di 45 minuti, più un giro, è prevista per le 16:03. “La tappa di Roma è una fantastica novità della scorsa stagione del campionato e tutti noi di Nissan e.dams non vediamo l’ora di tornare in questa città”, ha affermato Jean-Paul Driot, Team Principal di Nissan e.dams. “Conquistare il nostro primo podio in Cina è stato un traguardo importante, ma sarà solo il primo di molti”.







IN TEXAS VINALES DAVANTI A MARQUEZ E ROSSI
Maverick Viñales si toglie la soddisfazione di fare meglio di Marc Marquez sulla pista di Austin dove il campione della Hrc ha vinto tutte e sei le precedenti edizioni. La Yamaha con le gomme soft rende difficile la vita al connazionale e, dopo essergli stato alle spalle per un nulla nella prima sessione, nella seconda piazza il miglior tempo di 2’03″857 che il pilota di Cervera prova a migliorare con un ultimo giro che gli vale, però, la seconda prestazione a 44 millesimi. La buona giornata delle M1 ufficiali è confermata dalla buonissima prestazione di Valentino Rossi che paga 146 millesimi al suo team mate, lasciandosi alle spalle per soli due millesimi la Ducati GP19 del Pramac Racing di Jack Miller. Una ottima prestazione considerando che il meteo per domani prevede pioggia e quindi chi è entrato nella Top10 ha già staccato il biglietto per la Q2 delle qualifiche.
Al momento fuori e, quindi, costretto a giocarsi nella Q1 i due posti ancora a disposizione, Andrea Dovizioso. Il forlivese, infatti, ha portato la sua Ducati ufficiale all’undicesimo posto a otto decimi e mezzo da Vinales, ma soprattutto preceduto anche dall’altra moto del team Pramac, quella di Pecco bagnaia che ha staccato il decimo tempo a 0″773. Dietro ai primi quattro troviamo la Honda del team LCR di Cal Crutchlow a poco pù di due decimi e mezzo. A poco meno di mezzo secondo la Suzuki di Alex Rins, davanti alla KTM di Pol Espargarò. Ottimo ottavo Franco Morbidelli con la Yamaha Petronas davanti al compagno di team Fabio Quartararo. In difficoltà in questo venerdì texano Danilo Petrucci, tredicesimo con la seconda Ducati ufficiale. A seguire la Aprilia di Aleix Espargarò; mentre il suo compagno di garage Andrea Iannone è diciottesimo. Giornata negativa anche per Jorge Lorenzo, solo sedicesimo con la seconda Honda Hrc a 1″2 dal compagno di team.
BIVIO CHAMPIONS PER MILAN, GATTUSO “NIENTE ALIBI”
“Mi accontenterei di vedere la prestazione vista contro la Juventus, ovviamente senza certi errori. Voglio vedere la stessa mentalità di una settimana fa”. Rino Gattuso si aspetta dai suoi risposte importanti alla vigilia dello scontro diretto del “Meazza” contro la Lazio, “una squadra molto fisica, in questo assomiglia alla Juve. Domani non basterà solo giocare bene, ma servirà grande voglia. Dovremo giocare a calcio nel miglior modo possibile. Contro di loro abbiamo fatto sempre fatica a livello fisico”. Il tecnico rossonero ha preferito chiudere le polemiche sugli errori di Fabbri in occasione della sfida dell’Allianz Stadium. “C’è troppa discussione sugli arbitri ultimamente, basta così. Non dobbiamo cercare alibi, è vero che sono stati commessi degli errori, ma anche da parte nostra. Dobbiamo solo lavorare sodo e guardare avanti. Rocchi? E’ una garanzia, è un arbitro esperto – ha proseguito ‘Ringhio’ – Solo in Italia si fanno certi discorsi, non dobbiamo avere paura se un arbitro sia in buona fede o meno”. Infine, sulle voci che lo vorrebbero fra i candidati alla panchina della Roma, sponsorizzato dall’amico Totti, replica: “Non sento Totti da diversi mesi. Sono sotto contratto, non posso parlare con altri club. Sono un professionista e non mancherei mai di rispetto ad un club che mi ha dato tanto come il Milan. Il mio obiettivo è tornare in Champions, il resto sono chiacchiere”.
ALLEGRI “VINCERE 8 ANNI DI FILA STRAORDINARIO”
Un risultato positivo a Ferarra e la conseguente vittoria dello scudetto passano quasi in secondo piano in casa Juve. Se non sara’ domani, sara’ quella dopo ha fatto intendere Massimiliano Allegri nella conferenza stampa della vigilia di Spal-Juventus: “Devo valutare l’allenamento di oggi ma credo che in molti riposeranno – ha spiegato dall’Allianz Stadium di Torino -. C’e’ gente che ha bisogno di giocare e domani e’ l’occasione giusta. Puo’ darsi che qualcuno rimarra’ a casa, domani per quelli che verranno a Ferrara sara’ una bella occasione di prendere uno o tre punti per lo scudetto. Comunque i festeggiamenti si possono rimandare, martedi’ abbiamo una partita importante che chiude questo ciclo e che dovrebbe consegnarci il passaggio alla semifinale”. Resta il fatto che per Allegri sarebbe bello vincere a Ferrara, uno dei crocevia importanti della sua carriera da allenatore: “Sarebbe bello perche’ loro si stanno avviando alla seconda permanenza in Serie A consecutiva, sarebbe un gran risultato. Ferrara e’ una citta’ bellissima dove si respira la storia della squadra. Domani per noi dev’essere una partita bella in cui conquistare il punto o i tre punti per lo scudetto in casa di una squadra che ha vinto le ultime due partite. Chi giochera’ dovra’ dare tanto”. Ottavo scudetto consecutivo per la Juve, un risultato che pare quasi routine: “Domani potrebbe essere, non si sa, dipendera’ molto da noi. Potrebbe essere una giornata straordinaria per vincere l’ottavo scudetto, perche’ vincere non e’ mai facile”, ha ricordato Allegri che in caso di successo sarebbe l’unico tecnico della Storia della Serie A ad aver vinto cinque scudetti di fila, per di piu’ con la stessa squadra: “Far parte di questa societa’ che vince otto scudetti di fila e in panchina te ne regalano cinque e’ motivo di soddisfazione”, ha detto l’allenatore livornese che nel corso dell’incontro con i giornalisti ha fatto una disamina su molti singoli elementi dell’organico a cominciare da un Mario Mandzukic, sembrato molto stanco ad Amsterdam: “Aveva fatto una partita buona sabato contro il Milan e poi non dimentichiamoci che ha un gioco dispendioso. Non dimentichiamo che chi ha giocato la finale mondiale quest’anno ha avuto delle difficolta’ ma Mandzukic e Matuidi stanno facendo una bella annata”. Allegri ha poi tessuto le lodi di Rugani dopo la prestazione contro l’Ajax: “Non e’ stata la partita della svolta, e’ stato un passo importante. Ha giocato una partita contro una squadra difficile, con giocatori tecnici che sono noiosi da affrontare”. “La Juventus ha fatto una buona partita in fase difensiva e Rugani e’ stato all’altezza. La cosa che mi fa sorridere e’ che ci sono stati momenti in questa stagione in cui doveva giocare per forza, poi decido di farlo giocare e c’e’ tutto questo scetticismo. O e’ nero o e’ bianco”. Domani potrebbe essere lui il ‘veterano’ che guidera’ la difesa da centrale davanti a Perin con al fianco un ragazzo dell’under 23: “Bonucci non ha nessun problema pero’ potrebbe riposare. Oggi valutero’ meglio”. Sicuramente non ci sara’ Barzagli: “E’ venuto ad Amsterdam per onor di firma e poi credo abbia cominciato un percorso per vedere un po’ le cose dall’altra parte da allenatore Una mano da parte mia? Non ne ha bisogno. La cosa importante e’ osservare e ascoltare”. Allegri ha le idee chiare su cio’ che potrebbe fare il difensore di Fiesole: “Credo che Andrea per come lo vedo io possa far parte di uno staff dove possa imparare e possa aiutare nella cura dei difensori. Sotto questo aspetto e’ un professore”. Tornando agli Under 23, “Uno dei due, o Nicolussi o Coccolo, gioca”, ha risposto l’allenatore bianconero che non si e’ sbilanciato invece sui possibili recuperi di Emre Can e Chiellini per martedi’: “Al momento fare una previsione non ha senso. Domenica mattina chi si allenera’ con la squadra sara’ a disposizione martedi’”. Cosi’ come non e’ dato sapere se martedi’ giochera’ Kean: “Gioca domani, per lui e’ una partita importante per mettersi in evidenza e fare bene. A martedi’ ci penseremo”. A sorpresa ci sara’ Cuadrado in avanti, come confermato dallo stesso Allegri che non vuole invece rischiare Ronaldo: “Difficilmente sara’ della partita. E’ rientrato gia’ nei limiti e domani rischiarlo non ha senso. Domani ci vorra’ una formazione tosta e giusta per portare a casa il risultato”. Out con ogni probabilita’ anche Douglas Costa: “Non so se verra’ a Ferrara perche’ finita la partita di martedi’ aveva avuto un risentimento. Oggi verificheranno le condizioni ma difficilmente sara’ a disposizione per domani”. E sul fallo di Schone che avrebbe potuto causare l’espulsione del centrocampista danese nel corso di Ajax-Juventus, Allegri dice: “Era meglio se lasciava la gamba li’ perche’ un conto e’ parlare di malizia e un conto parlare di slealta’. Nel calcio serve anche la malizia, altrimenti si farebbe un altro sport, dove non c’e’ contatto fisico. Invece nel calcio c’e’ contatto e si vince anche fisicamente”.
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BOTTAS IN POLE NEL GP CINA, FERRARI IN SECONDA FILA
C’è una Mercedes in pole a Shanghai e non è quella di Lewis Hamilton. Valtteri Bottas sembra essersi davvero stufato del ruolo di scudiero e inizia a sentirsi a proprio agio nei panni di leader del Mondiale. Dopo aver sbancato Melbourne, il pilota finlandese fa la voce grossa anche nelle qualifiche del Gran Premio di Cina, prendendosi una strameritata pole position. Dopo aver messo tutti in fila nelle seconde e terze libere, Bottas completa l’opera nel Q3, con un 1’31″547 che gli vale la settima pole della carriera, la prima stagionale e soprattutto la prima a Shanghai, dove la front line era stata per lui sempre un tabù. “Un giro non male, non come avrei voluto ma abbastanza per la pole”, gioca in difesa il finlandese che, al di là della ‘barbetta’, si sta proponendo in questa stagione come pilota in grado di rivaleggiare col più ingombrante compagno di squadra. Che però è sempre lì: dagli otto decimi e mezzo di ritardo delle ultime libere, Hamilton passa ad appena 23 millesimi. “Non ho mollato, ho spinto fino alla fine ma Bottas è stato stellare per tutto il weekend”, riconosce il pilota anglo-caraibico, pronto però a rifarsi in gara.
Imprendibili nelle qualifiche in Bahrain, le Ferrari stavolta devono cedere il passo alle due Frecce d’Argento: seconda fila per Sebastian Vettel e Charles Leclerc, a poco più di tre decimi dal duo Bottas-Hamilton. La SF90 dimostra di essere più veloce in rettilineo ma le curve della pista cinese premiano l’assetto Mercedes “e se non puoi batterle è meglio essere subito dietro, questo ci dà delle opzioni per domani”, prova a guardare il bicchiere mezzo pieno il tedesco, per il quale forse oggi si poteva fare qualcosina in più ma non al punto da guadagnare la prima fila. Leclerc paga un errore nell’ultimo tentativo ma è a un soffio dal compagno di squadra (17 millesimi il distacco) e promette battaglia per la gara. “Vincere? Noi ci crediamo, non sarà facile perchè le Mercedes sono molto forti in questo weekend ma darò tutto e vedremo”.
Terza fila tutta Red Bull ma se Pierre Gasly può dirsi soddisfatto (esordio stagionale nel Q3 per lui), Max Verstappen non può esserlo altrettanto. Il pilota olandese accusa mezzo secondo di ritardo ma si è visto negare l’ultimo tentativo: le due Mercedes hanno tenuto un passo lento prima del giro lanciato finale e Verstappen si è adeguato, forse troppo, al punto che Vettel e le due Renault, avvertito il rischio, lo hanno sorpassato. Il pilota della Red Bull ha così tagliato il traguardo dopo la bandiera a scacchi ed è rimasto col cerino in mano. “E’ fastidioso, potevo puntare al terzo posto, proveremo domani a salire sul podio”, si lamenta. A Shanghai rinascono le Renault: Mercedes e Ferrari restano lontane ma per la prima volta in questo 2019 Ricciardo e Hulkenberg centrano il Q3 e domani partiranno dalla quarta fila, davanti alle Haas di Magnussen e Grosjean. Passo indietro per McLaren e Alfa Romeo: Sainz e Norris restano spettatori nella lotta per la pole e partiranno 14^ e 15^, fa poco meglio Raikkonen, terzo degli esclusi durante il Q2. Fondo della griglia per Giovinazzi: weekend tormentato per il pilota italiano, tradito oggi dalla power unit che gli impedisce di trovare almeno un giro cronometrato durante la prima manche. Al suo fianco ci sarà Alexander Albon: il 23enne inglese esce incolume da un brutto incidente durante le ultime libere ma non c’è sufficiente tempo per rimettere in sesto la sua Toro Rosso e la sua qualifica viene così confinata al box.
PER SPALLETTI FUTURO È ORA “CHAMPIONS IL ‘FORZIERE'”
A Frosinone per continuare la rincorsa a un posto nell’Europa che conta, da cui passa il futuro suo e dell’Inter. Già ieri, con un post su Instagram (“non sono le partite della prossima stagione a darci nuovamente un posto in Champions”), Luciano Spalletti aveva cercato di riportare l’attenzione sul finale di campionato. Sui giornali impazzano le indiscrezioni sulla prossima stagione, panchina compresa, il tecnico di Certaldo incassa infastidito (“Da parte mia non ho niente da dire. C’è da vedere se facendo queste cose, in questo periodo, si dimostra di avere a cuore i tanti lettori interisti”) e guarda avanti, di comune accordo con la società. Prima di pianificare la prossima stagione, infatti, c’è da blindare la qualificazione alla Champions. “Ci siamo incontrati e abbiamo deciso che non dobbiamo avere rimorsi per questo finale di campionato. Viene tutto in conseguenza di quelli che saranno gli ultimi risultati e dobbiamo fare tutto per il ‘baule’, il ‘forziere’ che è andare in Champions. E’ il nostro tesoro e c’è sintonia per quello che deve essere fatto da qui alla fine, il resto viene di conseguenza”. “Bisogna fare le cose bene, non c’è spazio per adagiarsi, non va trascurato niente perchè quello che trascuriamo oggi non può essere recuperato domani. Con la società siamo d’accordo su questo, si va forte per riuscire a portare a casa questo obiettivo: la qualificazione ha più risposte”. Lo scontro diretto fra Milan e Lazio in programma stasera potrebbe permettere ai nerazzurri di allungare sul quarto posto “ma dobbiamo pensare a noi stessi, a non commettere errori su valutazioni e conti da fare – avverte – Voglio vedere l’Inter dell’ultimo periodo, che ha dimostrato di saper stare in campo e di poter vincere le partite che ha davanti a prescindere dall’avversario. Ogni risultato può essere quello che fa la differenza”. A partire da quello di domani allo “Stirpe”, contro una squadra penultima in classifica ma che ha vinto le ultime due gare con Parma e Fiorentina, trascinata anche da quel Pinamonti ancora di proprietà dell’Inter. “Può arrivare a essere un calciatore forte, ha tutte le carte in regola per diventare un top player”, l’elogio di Spalletti, che però individua nel suo collega Marco Baroni il vero pericolo. “Ha tenuto in piedi la situazione e ha dimostrato di essere un ottimo allenatore ma soprattutto un ottimo psicologo quando si è in quella posizione di classifica”. Il Frosinone, “vincendo le ultime due gare, ha dimostrato di essere una squadra in salute e nelle condizioni di fare risultato contro chiunque. Se a questo aggiungiamo il fattore campo, il fattore pubblico, si ha il quadro delle difficoltà che andremo a incontrare”. Detto che non si farà condizionare dalla lista dei diffidati (“ci sta che uno dei sei da qui a fine campionato venga ammonito, abbiamo tutte partite difficili e sarà sempre un’assenza importante”), Spalletti è chiamato a decidere chi fra Lautaro Martinez e Icardi giocherà di punta. El Toro “sta bene, è recuperato ed è a disposizione. Ha fatto gli ultimi allenamenti con intensità ed è pronto a giocare anche dal primo minuto. Capacità della squadra di adattarsi a lui e Icardi? A me sembrano abbastanza simili come calciatori, sono due prime punte, da area di rigore. E’ chiaro che hanno caratteristiche diverse, Mauro è più bravo ad attaccare la porta, è più feroce sulla palla che attraversa l’area ma ha meno qualità di Lautaro nel venire a prenderla addosso. La squadra non ha fatto nessuno sforzo nell’adattarsi nè all’uno, nè all’altro, è qualcosa che viene quasi naturale”. Poi un messaggio a Nainggolan, che ha detto di sentirsi in debito con lui: “Non è in debito con me, se vuole avere qualcosa a cuore, quella è l’Inter, non io. Deve essere il protagonista di queste ultime partite”.
SPAL VINCE IN RIMONTA E RINVIA FESTA SCUDETTO JUVE
La Spal batte la Juventus per 2-1 e rinvia lo scudetto bianconera. In occasione della trentaduesima giornata di Serie A, le reti di Bonifazi e Floccari negano alla squadra di Allegri la vittoria aritmetica del tricolore al Paolo Mazza e permettono a quella di Semplici di conquistare tre punti importanti nella corsa salvezza. A pochi giorni dalla sfida di Champions League contro l’Ajax, il tecnico dei campioni d’Italia non rinuncia al turn over e dà spazio a Gozzi e Kastanos nel 3-5-2 iniziale con Dybala e Kean sul fronte offensivo. L’attaccante azzurro, autore di tre gol nelle ultime tre partite, impiega solamente trenta minuti per finire sul tabellino e diventare il più giovane nell’era dei tre punti a segnare in quattro partite consecutive: Cancelo si accentra e sul suo tiro è decisiva la deviazione del classe 2000 per ingannare Viviano nell’1-0 bianconero. La Spal prova a reagire e lo fa grazie alla sua catena di destra sull’asse Lazzari-Murgia ma la retroguardia juventina è attenta e al 41’ la formazione ospite va vicina al raddoppio: Cuadrado, dopo un’azione individuale, viene fermato da Bonifazi, la palla finisce sui piedi di Cancelo la cui conclusione da buona posizione viene sporcata in calcio d’angolo.
L’inizio di ripresa per la Spal è incoraggiante: Petagna scambia nello stretto con Floccari prima di provare una conclusione terminata alta da fuori area. Al Mazza si sfidano le due squadre più pericolose su calcio piazzato: la Juve è quella che ha segnato di più su palla inattiva, mentre la Spal è quella che in percentuale ha fatto meglio (il 46% delle reti stagionali sono nate da calcio piazzato). E al 49° c’è il pareggio spallino: su calcio d’angolo, Bonifazi si smarca e di testa batte Perin. L’1-1 esalta i padroni di casa che al 58’ sfiorano il raddoppio con una delle situazioni più frequenti e pericolose dei novanta minuti: l’inserimento di Murgia. L’ex Lazio è autore di un colpo di testa su cross di Lazzari terminato tra le braccia di Perin. Nel corso del secondo tempo Allegri concede spazio anche a Mavididi e Nicolussi Caviglia che al secondo pallone toccato impegna Viviano con un gran tiro dai trenta metri. Ma la Spal continua a rendersi pericolosa e al 74’ trova il vantaggio: Murgia recupera palla a centrocampo e serve Floccari bravo a battere Perin per il definitivo 2-1 che fa slittare la festa bianconera e che consegna ai suoi l’ipoteca sulla salvezza.
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