Home Sport Pagina 1825

Sport

SAN ANTONIO NON MOLLA E PORTA DENVER A GARA 7

0

Tutto rimandato a sabato notte al Pepsi Center. San Antonio non molla, batte 120-103 Denver e porta la serie a gara 7. Un monumentale Nikola Jokic (43 punti di cui 27 nel secondo tempo oltre a 12 rimbalzi e 9 assist) non basta ai Nuggets per chiudere i conti. LaMarcus Aldridge (26 punti) e DeMar DeRozan (25 punti) si prendono sulle spalle gli Spurs, in una partita in cui Denver detta legge nel pitturato (72 punti contro 36) ma viene meno fuori (8/31) ed è invece dall’arco che San Antonio trova la chiave per vincere, soprattutto nell’ultimo periodo (4/9), dove piazza un break di 22-4 in apertura che indirizza la gara. Nel quintetto di coach Popovich sono in cinque a chiudere in doppia cifra e anche la panchina fa la differenza (36-13), compreso Marco Belinelli: per la guardia di San Giovanni in Persiceto 9 punti (2/4 da tre e 3/3 ai liberi), due rimbalzi, un assist, una stoppata e una palla persa in 20′.

ALLEGRI AVVERTE LA JUVE “NON VOGLIO FIGURACCE”

0

“Non ci sentiamo sotto osservazione, domani è sempre Juve-Inter, una partita bella, da giocare davanti a 70 mila persone, e dobbiamo fare il meglio possibile, cercando di venire via con un bel risultato. Anche perchè quando perdi hai sempre un giramento di scatole…”. Lo scudetto conquistato, assicura Massimiliano Allegri, non condizionerà il finale di stagione della Juve, che si ritroverà a fare da arbitro nella corsa Champions da qui all’ultima giornata, a partire dalla gara di domani sera al Meazza. “Non dobbiamo andare in giro a fare figuracce, siamo la Juve, vogliamo fare dei punti e ci aspettano delle partite che ci stimolano”. Out Bentancur per un affaticamento muscolare, rientra Chiellini, Kean e Bernardeschi si giocano una maglia. Non ci saranno esperimenti anche se in queste ultime gare di campionato Allegri intende provare qualcosa: Bernardeschi e Cancelo versione mezz’ala le tentazioni del tecnico bianconero in vista della prossima stagione. A questo proposito, non c’è stato ancora l’atteso incontro con Agnelli. “Non ci siamo dati una data, quando la società vorrà parleremo, gli altri anni lo abbiamo fatto a giugno. La cosa più importante è essere lucidi e prendere delle decisioni per creare le basi per un’annata vincente. Bisognerà programmare per creare obiettivi nuovi a livello di crescita della squadra e di tutti, per essere competitivi. Bisognerà analizzare quello che è andato bene e male durante la stagione, vanno analizzate le stagioni per ripartire nel migliore dei modi e cercare di creare i presupposti perchè l’annata futura sia vincente”. Il tecnico bianconero è poi tornato sull’eliminazione con l’Ajax. “La Champions è tanto bella quanto ‘bastarda’, arrivi al momento giusto non nelle migliori condizioni e lo paghi. Negli ultimi 5 anni, però, la Juve si è attestata stabilmente fra le prime 8 d’Europa, ha un progetto. Ci sono società che hanno aspettato dieci anni per vincere la Champions e andare a buttare all’aria il lavoro che è stato fatto e che sarà continuato nei prossimi anni è eccessivo. Bisogna capire dove abbiamo sbagliato e avere un po’ più di fortuna quando giochi queste partite. Questo è il primo anno con me che siamo arrivati male ai quarti e ho delle responsabilità anch’io”.

SPALLETTI “JUVE COLOSSO, DOBBIAMO FARE BENE”

0

“Nelle ultime partite la squadra ha fatto delle buone prestazioni, per cui andremo a mettere in pratica le nostre convinzioni anche contro un colosso come la Juve”. Lo ha detto il tecnico dell’Inter, Luciano Spalletti, alla vigilia del big match di campionato contro la Juventus. “Lautaro? E’ cresciuto e di conseguenza ha giocato di più, è pronto ad essere un punto di riferimento anche per il futuro – ha ammesso il mister nerazzurro in conferenza stampa – Si sa prendere delle responsabilità, in squadre come l’Inter ci vogliono giocatori di questo livello che abbiano personalità. Se giocherà domani? Non si dice, sono tutti a disposizione”. “Per la Champions bisogna fare ancora punti fondamentali e portare a casa delle vittorie. C’è equilibrio e molte squadre sono cresciute – ha proseguito l’ex allenatore di Zenit e roma – Appena pensi di essere al sicuro ci rimani male… Abbiamo ancora delle partite toste da giocare e in cui fare risultato, chi sta dietro a 5 punti può vincerle tutte. Dobbiamo lavorare ancora molto”. Sul big match contro i campioni d’Italia: “Questa partita si gioca non solo domani ma tutto l’anno, queste due squadre rappresentano i poli opposti della passione calcistica, il manifesto del nostro campionato. Negli ultimi campionati loro ci sono stati davanti sempre, fare bene diventa fondamentale per diminuire sempre qualcosa affinché si possa, in un tempo molto limitato, batterli qualche volte”. “Se mi darebbe fastidio vedere Icardi con la Juve l’anno prossimo? Io non so cosa succederà e poi a me danno fastidio poche cose. Le cose che danno fastidio a me danno più fastidio a chi le fa. Sono abbastanza tranquillo – ha aggiunto Spalletti – Se il mio lavoro è tenuto nella giusta considerazione? C’è sempre qualcuno che ti deve giudicare. La società è giusto che cerchi il meglio per l’Inter, se ci sono io o no va accettato. Se ci si riferisce ai mulini a vento, quelli portano il discorso in base alle amicizie, alle telefonate che ricevono, in base a quel che dicono i direttori su quelli a cui creare problemi, ma la gente ormai sa a chi rendere conto. E’ tutto lì davanti agli occhi, i mulini a vento vanno avanti lo stesso. L’Inter poteva passare un turno di più (in Champions, ndr), ma è un discorso che va visto in fondo al campionato. Lì ci diremo due o tre cose così da mettere in evidenza ciò che è stato fatto in maniera corretta o scorretta”.

BERRETTINI VOLA IN SEMIFINALE A BUDAPEST

0

Continua il bel momento del tennis italiano dopo il trionfo di Fabio Fognini a Montecarlo. Matteo Berrettini è approdato in semifinale all'”Hungarian Open”, torneo ATP 250 dotato di un montepremi di 524.340 euro in corso sulla terra rossa di Budapest, in Ungheria. Nei quarti il 23enne tennista romano, numero 55 del ranking mondiale, ha sconfitto per 6-3 1-6 6-3, in un’ora e 52 minuti di partita, l’uruguaiano Pablo Cuevas, sceso al numero 73 del ranking mondiale, che ieri aveva eliminato al tie-break del terzo set (e dopo aver salvato un match-point in quello del secondo parziale) il croato Marin Cilic, numero 11 Atp e prima testa di serie del torneo. Partenza fulminante dell’azzurro, che ha approfittato di un avversario un po’ incerto per schizzare avanti 4-0 (con un parziale iniziale di sette punti a zero e poi di tredici ad uno). Nel quinto gioco Cuevas è riuscito ad entrare in partita ed ha recuperato uno dei due break ma senza correre altri rischi Berrettini ha incamerato il primo set per 6-3. Nella seconda frazione tutto è cambiato: l’azzurro ha ceduto la battuta nel secondo gioco, ha fallito una chance per il contro-break in quello successivo e l’uruguaiano è volato 3-0 prima di pareggiare in scioltezza il conto dei set (6-1). Nella frazione decisiva sono continuate le difficoltà dell’azzurro con la prima di servizio, però nel quarto gioco il capitoloni non si è lasciato sfuggire l’opportunità di brekkare il suo avversario salendo poi sul 4-1. Nel sesto gioco Berrettini  ha fallito due opportunità per il doppio break ma nel nono ha archiviato la pratica, pur con il brivido di tre palle-break, tutte salvate servendo molto bene da sinistra, approdando al penultimo atto del torneo. Domani, in semifinale, Berrettini, che grazie a questo risultato è già certo di rientrare nei top-50, troverà il vincente del quarto “nobile” tra le due teste di serie rimaste in corsa, quello tra il georgiano Nikoloz Basilashvili, numero 18 Atp e quarta testa di serie, ed il serbo Laslo Djere, 33esimo del ranking e quinto favorito del tabellone.

A BAKU LE FERRARI DAVANTI A HAMILTON

0

Ferrari davanti a tutti al termine del venerdì di prove libere del GP dell’Azerbaijan. Una prima giornata che ha visto i piloti girare per soli 13 minuti al mattino a causa di un tombino che ha danneggiato pesantemente il telaio della Williams di George Russell, costretto, poi, a saltare anche quella del pomeriggio, in attesa che arrivi dall’Inghilterra quello per continuare il suo weekend tra i muretti del circuito cittadino di Baku. La sessione è stata prima sospesa per ripulire la pista dai detriti ma successivamente si è deciso di cancellarla completamente per la necessità di controllare gli altri tombini sparsi lungo il circuito. In quella decina di minuti è stata la Ferrari a mettere a segno dei giri cronometrati con Charles Leclerc che in cinque tornate ha fermato il cronometro su 1’47”497. Per Sebastian Vettel quattro giri e un miglior tempo di 1’49”598.
Nella seconda, con le Pirelli C4 Soft sono stare le due SF90 a dettare il ritmo, con il giovane pilota monegasco che si è migliorato costantemente fino ad ottenere 1’42″872, lasciando a tre decimi il compagno di team Sebastian Vettel. Lewis Hamilton con la Mercedes si ferma a 669 millesimi dalla rossa numero 16. Mentre Valtteri Bottas è quinto a un secondo e un decimo abbondante da Leclerc, preceduto anche dalla Red Bull di Max Verstappen che, ancora alle prese con problemi al cambio, si piazza a nove decimi. Musica un po’ diversa quando i piloti hanno montato le C3 Medium, con Lewis Hamilton che ha girato costantemente sull’1’46” con le due rosse che, invece, non sono scese mai sotto il muro dell’1’47”. Da capire sia nella ricerca del giro veloce che nella prestazione in assetto gara, se la Mercedes si è nascosta nella prestazione velocistica o se è stata la Ferrari a farlo nei long run, considerando che Leclerc, con la pista libera, dopo essere stato sotto la prestazione del cinque volte campione del mondo nei primi due settori, è sembrato alzare il piede nell’ultimo.
Partire davanti su questo tracciato conta abbastanza, soprattutto per cercare di evitare possibili collisioni al via. E le qualifiche di domani pomeriggio chiariranno meglio le idee su chi ha la monoposto migliore per ottenere la pole position. Ma domenica sarà importante avere l’affidabilità necessariaa, legata al consumo delle gomme.

FINE CORSA PER I CLIPPERS DELL’AZZURRO GALLINARI

0

Fine corsa per i Los Angeles Clippers di Danilo Gallinari, che salutano i play-off della Western Conference dell’Nba. A staccare il pass per la semifinale, contro Houston Rockets, sono i Golden State Warriors, che si aggiudicano gara-6 per 129-110 chiudendo così la serie sul 4-2. L’ottima partita di Gallinari non è servita a portare la sfida alla ‘bella’: l’azzurro, impiegato per 33 minuti, realizza 29 punti, impreziositi da 5 rimbalzi, e chiude da miglior marcatore della sua squadra. I campioni in carica beneficiano invece della ‘mano calda’ di Kevin Durant, che infila la bellezza di 50 punti (24 di Stephen Curry), suo nuovo record personale nella post-season. Resta dunque da stabilire l’ultima semifinalista della Western Conference: Portland Trail Blazers, che lamenta l’infortunio alla spalla sinistra del pivot turco Enes Kanter, attende gara-7 tra Denver Nuggets e San Antonio Spurs per conoscere il nome del suo prossimo avversario.

BOLOGNA VINCE 3-1 E VEDE SALVEZZA, EMPOLI NEI GUAI

0

Il Bologna rimonta l’Empoli e conquista tre punti vitali per la salvezza. Nello scontro diretto che ha aperto al Dall’Ara la 34esima giornata di Serie A, i toscani alzano bandiera bianca sul 3-1: dopo essere passati in vantaggio con Pajac, gli uomini di Andreazzoli si inchinano ai gol di Soriano, Orsolini e Sansone. I felsinei volano così a quota 37, tenendo l’Empoli inchiodato al terzultimo posto con 29 punti.
Al 18’, gli ospiti trovano inaspettatamente il vantaggio: Krunic recupera il pallone (con un intervento al limite su Orsolini) a centrocampo e serve Pajac sulla sinistra, il croato fa il resto sorprendendo Skorupski sul primo palo direttamente dalla fascia firmando l’1-0. La reazione del Bologna non si fa attendere: Dragowski vola in bello stile al 27’ per neutralizzare il tiro a giro di Sansone, dall’altro lato Skorupski è ancora una volta tutt’altro che impeccabile. Al 38’ Krunic carica il sinistro da fuori, l’estremo difensore emiliano non blocca ma Farias perde l’attimo sul tap-in in area piccola.
La pressione del Bologna non si placa in avvio di ripresa sino al meritato pareggio arrivato al 51’: sugli sviluppi di un corner, Sansone inventa col mancino verso il secondo palo dove sbuca Soriano che di testa da pochi passi non sbaglia. Nonostante l’1-1 l’assolo felsineo prosegue con l’Empoli in grande affanno: al 62’ Palacio buca Dragowski tra le gambe con un diagonale, ma viene pescato in fuorigioco dal guardalinee sul lancio di Soriano, una chiamata millimetrica poi confermata dal check al Var. Andreazzoli decide di sostituire uno spento Farias per rinforzare il centrocampo con Acquah ma all’83’ Orsolini decide di prendersi la scena: il classe 1997, dopo aver sprecato da buona posizione al 66’, scarica il suo potente mancino sotto la traversa e fa esplodere il Dall’Ara, spianando la strada verso una vittoria pesantissima. L’Empoli, pericoloso nella ripresa al 71’ con Caputo che colpisce centralmente di testa da pochi passi, si sfilaccia e al 95’ subisce il colpo del ko per mano di Sansone, a segno per il 3-1 dopo un contropiede orchestrato in maniera magistrale dal Bologna.
(ITALPRESS).

POLE BOTTAS SU HAMILTON A BAKU, TERZO VETTEL

0

Valtteri Bottas partirà dalla pole position al Gran Premio d’Azerbaijan, quarta tappa del Mondiale 2019 di Formula 1. Il pilota finlandese della Mercedes ha conquistato la pole nelle qualifiche di Baku in 1’40″495. Record della pista per Bottas che condividerà la prima fila con il compagno di squadra Lewis Hamilton. Scatterà dalla terza casella Sebastian Vettel con Max Verstappen al suo fianco, poi la terza fila composta da Sergio Perez e Daniil Kvyat. Chiudono la top-10 Lando Norris, Antonio Giovinazzi, Kimi Raikkonen e Charles Leclerc con quest’ultimo che non ha potuto prender parte al Q3 dopo l’incidente avuto nella seconda manche. Ma il ferrarista scatterà dalla nona posizione per via della penalità subita da Giovinazzi per la sostituzione della centralina.
(ITALPRESS).