L’Integrity Tour 2019, che vede impegnati Lega Serie A, Sportradar e Istituto per il Credito Sportivo per rafforzare la cultura della legalità nel mondo del calcio e diffondere i veri valori dello sport, fa tappa in Piemonte. Si sono svolti oggi presso lo Stadio Filadelfia e lo Stadio Olimpico due workshop, uno dedicato alla prima squadra del Torino FC e l’altro alla Primavera e Under 17. “A nome di tutti i miei compagni ringrazio la Lega Serie A, Sportradar e il Credito Sportivo per il workshop organizzato oggi per noi su un tema sempre di attualità come quello della lotta alle frodi sportive – ha detto il capitano del Torino FC, Andrea Belotti, alla fine della riunione – Essere informati e quindi preparati è la miglior prevenzione sui possibili rischi e pericoli che possiamo incontrare sulla nostra strada. Credo che sia stato molto importante coinvolgere anche i ragazzi del Settore Giovanile: loro sono il nostro futuro, i calciatori ma soprattutto gli uomini di domani, ed è fondamentale che abbiano le opportune conoscenze”. L’obiettivo: il contrasto al match fixing, per combattere le frodi sportive ed educare tutti gli atleti dai più giovani ai più esperti. La formazione di oggi ha coinvolto: ore 12.30 workshop rivolto alla Prima Squadra e relativo staff tecnico presso lo Stadio Filadelfia di Torino; ore 14.30 workshop rivolto alle squadre Primavera e Under 17 e relativi staff tecnici presso lo Stadio Olimpico di Torino. L’avvocato Marcello Presilla, responsabile Integrity per l’Italia di Sportradar AG, ha spiegato agli atleti il fenomeno del match-fixing in tutte le sue forme, illustrandone rischi e conseguenze. Dall’identikit dei cosiddetti fixers, veri e propri criminali che “agganciano” i giocatori intrappolandoli nelle truffe, ai rischi che si corrono inserendosi in un meccanismo che pregiudica il futuro e la credibilità degli atleti e del calcio. L’impegno della Lega Serie A nella formazione dei propri tesserati prosegue per il quinto anno all’insegna del contrasto al match fixing, una problematica del mondo sportivo che deve essere illustrata e spiegata a tutte le parti coinvolte nello spettacolo del nostro campionato di calcio, per prevenirla e contrastarla in tutte le sue forme. Grazie alla partnership con la Lega Serie A e il Credito Sportivo, Sportradar continua il suo costante lavoro sul campo: formare e informare calciatori, atleti e addetti ai lavori, per rafforzare la cultura della legalità. All’Integrity Tour, poi, si affianca il costante controllo dei match che Sportradar svolge ufficialmente e quotidianamente, in quanto organismo designato da Uefa e Fifa, in Italia e nel resto del mondo, per il monitoraggio di tutte le partite. Il tema infrastrutturale rappresenta certamente una priorità per il calcio italiano, tuttavia, è soprattutto lo sviluppo di strutture immateriali, come l’educazione, la formazione e l’informazione a concorrere alla crescita economica, valorizzando la relazione con le comunità di cittadini e di tifosi. In questo ambito di costruzione della credibilità e della reputazione il Credito Sportivo, unica banca pubblica del Paese, leader nel finanziamento dell’impiantistica sportiva, intende assumere un ruolo determinante. Per il quarto anno consecutivo, ICS è quindi al fianco della Lega Serie A in questo progetto formativo dedicato ai calciatori che, attraverso confronti utili e costruttivi, mira a responsabilizzare atleti e società sul tema del calcio scommesse.
AJAX CONTINUA A SOGNARE, BATTUTO TOTTENHAM 1-0
L’Ajax si porta a casa la semifinale di andata di Champions League, battendo di misura il Tottenham per 1-0 a Londra. In una partita senza un secondo di pausa, basta il gol di Van de Beek al 15′ per mettere un tassello importante sulla qualificazione all’atto finale, che si deciderà nel ritorno dell’8 maggio ad Amsterdam.
L’atmosfera nel nuovissimo Tottenham Hotspur Stadium è magnifica, degna della semifinale tra le due sorprese di questa edizione della competizione europea. Gli inglesi hanno dribblato Borussia Dortmund e il favorito Manchester City, i giovani talenti olandesi hanno già scritto la storia eliminando Real Madrid e Juventus. Inoltre arrivano al meglio al primo round londinese, con la rosa al completo e la formazione migliore per puntare una finale che manca dal 1995/96. Sogna la prima finale della storia, invece, il Tottenham che si presenta in emergenza all’appuntamento decisivo: Son squalificato, Kane e Lamela infortunati. Comunque la sfida non tradisce le aspettative di divertimento, né tanto meno l’Ajax che allo scoccare del quarto d’ora incanta con il gioco e indirizza ben presto la partita. Al 15′ Van de Beek, già giustiziere della Juventus, punisce anche la squadra di Pochettino dopo un’azione manovrata da Ziyech: rapido check del Var per un possibile fuorigioco, poi la conferma dello 0-1 per gli uomini di Ten Hag. Lo stesso Van de Beek va addirittura a un passo dalla doppietta, ma al 24′ la parata di Lloris gli nega il raddoppio. Gli inglesi mostrano un segnale di risveglio nella prima occasione della gara, arrivata al 25′ con il colpo di testa di Llorente, e chiudono in crescendo il primo tempo, sfiorando il pareggio con un colpo di testa di Alderweireld di poco alto sopra la traversa. Lungo il recupero per l’infortunio di Vertonghen, con il gioco fermo 5 minuti, dopo un colpo al volto e copiosa perdita di sangue per il centrale belga.
Il Tottenham cambia volto nella ripresa, ha meno paura e si rende più pericoloso. Finalmente si sveglia Dele Alli (buona occasione di testa al 57′ per lui) e crescono gli interpreti come Moura ed Eriksen, protagonista al 74′ di un’intuizione per la chance di Rose deviata in corner. Non c’è un attimo di tregua, l’Ajax si fa sentire con l’eco del palo colpito al 78′ da Neres e si difende con solidità dagli inglesi ben più aggressivi di prima. I padroni di casa costruiscono molto ma non riescono a concretizzare il proprio gioco, rimandando l’eventuale rimonta alla gara di ritorno.
SOGNO DIVENTA REALTÀ, BRESCIA IN A DOPO 8 ANNI
Il sogno è diventato realtà: il Brescia torna nell’olimpo del calcio italiano. La cavalcata trionfale della squadra del patron Massimo Cellino si è finalmente compiuta al termine di una stagione straordinaria sotto ogni punto di vista. Il ritorno nella massima serie dopo otto lunghi anni d’attesa premia il lavoro del patron cagliaritano il quale, in meno di due anni, è riuscito a ridare vigore e sostanza ad una piazza scottata da alcune vicende societarie, da cambi di proprietà e alcuni campionati mediocri (retrocessione sul campo compresa). Una città intera in festa per un traguardo tanto grande quanto eccezionale. E’ la vittoria sicuramente di Eugenio Corini, l’uomo giusto al momento giusto. Essere profeti in patria non è mai facile a fronte della grande pressione che la piazza bresciana ha sempre dimostrato per i suoi figli. Eugenio Corini è riuscito a trasformare questa pressione in carica agonistica trasferita, partita dopo partita, ai suoi giocatori in campo. Un Brescia condotto nel porto della massima serie dal tecnico bresciano dopo l’iniziale deriva sotto la guida di David Suazo. L’azzardo di Massimo Cellino non ha pagato.
Bravo è stato il presidente cagliaritano ad operare il cambio in panchina in maniera tempestiva preferendo all’inesperienza dell’allenatore honduregno il pragmatismo e la grande professionalità di Corini. E’ stata ovviamente la vittoria del gruppo e dei singoli. Dal capocannoniere Alfredo Donnarumma, il colpo di mercato in estate, a Ernesto Torregrossa, anima e uomo in più nei momenti difficili arrivando, e Dimitri Bisoli, il calciatore dai gol pesanti. E’ stato ovviamente il successo di Sandro Tonali, con il baby classe 2000 a mettere in bacheca il suo primo titolo centrato da titolare nell’anno della sua prima convocazione in Nazionale maggiore. Molteplici sono stati i momenti chiave della stagione: detto del cambio in panchina, nella mente del popolo bresciano in festa sono impresse alcune immagini di partite già divenute leggenda come il derby d’andata con l’Hellas Verona. Da non dimenticare l’ormai famigerata “zona Brescia” con gol all’ultimo respiro: la rete di Gastaldello all’andata con il Lecce, le perle di Bisoli con Ascoli e Cosenza. Un connubio d’emozioni difficili da cancellare. Per il Brescia è tempo ora di festeggiare meritatamente il ritorno in Serie A.
MESSI AFFONDA IL LIVERPOOL, IL BARÇA ‘VEDE’ LA FINALE
Il Barcellona batte per 3-0 il Liverpool al Camp Nou nella semifinale di andata della Champions League e si prepara nel migliore dei modi per il ritorno ad Anfield in programma martedì prossimo. I blaugrana superano gli inglesi, puniti dal risultato al di là dei propri demeriti, con una prestazione strepitosa di Messi, autore di una doppietta nella ripresa. Ad aprire le marcature, però, è uno splendido gol di Luis Suarez al 26’ del primo tempo su assist di Jordi Alba. Il match, che fino ad allora aveva vissuto sul sottile filo dell’equilibrio, vede i padroni di casa gestire i ritmi dell’incontro, complice una formazione ospite largamente rimaneggiata per Klopp. Privi di Firmino, in panchina a causa di un problema fisico, i Reds si affidano a Wijnaldum nella posizione di falso nove, ma senza fortuna. Il primo tempo si chiude sull’1-0 per il Barcellona, ma il Liverpool rientra in campo con grande veemenza e al 47′ Milner impensierisce Ter Stegen con un destro a giro, quindi Salah dopo pochi minuti chiama a un altro intervento in tuffo l’estremo difensore avversario. Valverde ricorre alla panchina per rispondere all’assalto del Liverpool e manda in campo Semedo per Coutinho. Gli ospiti allentano la presa e i blaugrana prontamente colpiscono: azione in velocità che libera Suarez per il tiro da pochi passi, traversa piena colpita dall’uruguaiano con Messi che brucia i difensori avversari e deposita in rete a porta sguarnita. Il 2-0 taglia le gambe al Liverpool, che sbanda definitivamente e viene punito da una punizione al bacio del numero 10 argentino: traiettoria perfetta dai venticinque metri che non lascia scampo ad Alisson. Il 3-0 è un macigno per gli inglesi, che provano ad accorciare le distanze con Salah, il cui tentativo a botta sicura nel finale si stampa però sul palo. Reds chiamati a una vera e propria impresa nel match di ritorno.
ALLEGRI “HO MOTIVAZIONI PER CONTINUARE CON JUVE”
“Come tutti gli anni le cose andranno per il verso giusto. La Juve tutti gli anni deve essere competitiva per vincere il campionato, la Coppa Italia e la Champions. Non cambia niente, ogni anno bisogna mettersi lì e valutare cosa è stato fatto di buono e cosa migliorare. Le motivazioni ce l’ho, altrimenti non avrei deciso di rimanere per il sesto anno. Se a livello tecnico non sono convinto, non riparto”. Massimiliano Allegri ribadisce la sua volontà di rimanere sulla panchina bianconera, a dispetto delle voci che vorrebbero un divorzio a fine stagione. “Tutti gli anni è la stessa roba e poi da cinque anni sono qui – replica – Abbiamo un mese di tempo rispetto agli anni precedenti per pianificare e avere la lucidità di capire in quale direzione dobbiamo andare. C’è da vedersi per programmare e parlare dell’annata che è stata, delle cose che sono andate e di quelle che non sono andate, di quella che sarà l’annata prossima, di dove ci sarà da migliorare la squadra, di dove vorremo arrivare, delle idee del presidente. Quando mi chiamerà, ci incontreremo”. Domani, intanto, c’è il derby della Mole. “E’ un derby importante, una bella sfida. Il Torino in 17 trasferte ne ha perso solo una, speriamo domani sia la seconda – auspica Allegri – Mazzarri sta facendo un lavoro straordinario, il Torino lotta per la Champions e noi dobbiamo fare una bella partita, con entusiasmo, voglia di divertirsi, e cercare di portare a casa una bella vittoria”. Out Rugani, niente difesa a tre ma Bonucci e Chiellini al centro, in avanti da sciogliere il nodo Kean: “O ci giochiamo tutto dall’inizio o mi porterò in cambio in panchina”. Di sicuro ci sarà Ronaldo, ieri raggiunto a quota 600 gol da Messi. “Per Cristiano è un bello stimolo. Abbiamo domani il derby e avrà tutta la voglia di andare ancora avanti, ha come suo obiettivo quello di vincere la classifica cannonieri. Cristiano è un grande professionista e ha ancora degli anni davanti, quando arriverà il momento in cui smetteranno ci saranno comunque altri giocatori forti e bravi che piano piano cresceranno”.
MOTOGP. IN SPAGNA PRIMI 4 PRONTI A DARSI BATTAGLIA
Il Mondiale della MotoGP entra nel vivo con la prima gara europea sul circuito di Jerez de la Frontera. Il Gran Premio di Spagna, come spesso accade, chiarirà meglio le idee su chi sarà il pilota più competitivo. I primi quattro della classifica iridata si presentano al via della gara sulla pista andalusa divisi da soli nove punti. Andrea Dovizioso si presenta al via della stagione nel Vecchi Continente da leader della classe regina con 54 punti, forte soprattutto della vittoria nella gara inaugurale in Quatar, del terzo posto in Argentina e del quarto in Texas. “Sono contento del risultato ottenuto ad Austin, considerando che il sabato abbiamo faticato a trovare una buona velocità e per questo sono partito un po’ dietro, ma poi sono riuscito a superare gli altro e sono contento di arrivare qui con questa situazione di classifica, dove ci sono molti piloti veloci, non siamo solo io e Marc (Marquez, ndr) come negli anni passati” spiega il forlivese della Ducati.
“Io mi sento più fiducioso rispetto all’anno passato e possiamo essere più competitivi quest’anno. C’è la novità del nuovo asfalto e vediamo se farà la differenza in maniera positiva o meno per noi” aggiunge. “Credo che sarà diverso perchè gli avversari sono in una situazione diversa e come detto l’asfalto sarà il punto focale per capire quale sarà la situazione” conclude il Dovi. A tre punti dal portacolori della Ducati c’è Valentino Rossi che, nonostante i suoi 40 anni, è sempre lì in lotta per il titolo. Il “Dottore”, quinto nella notturna di Losail, è salito sul secondo gradino del podio nelle due gare americane. “Questa gara sarà molto importante per capire se siamo più forti e più veloci e se abbiamo migliorato la moto rispetto all’anno scorso dove ho avuto un weekend difficile, in cui non sono stato mai veloce. In queste tre prime gara, invece, sembra che siamo diventati più competitivi, abbiamo migliorato la moto e qui a Jerez capiremo se siamo più forti” afferma il pesarese.
“Somo molto contento di questo avvio di stagione. Nelle prime tre gare sono andato piuttosto forte e abbiamo ottenuto un buon numero di punti. Da Jerez inizia la parte più importante della stagione. con piste che mi piacciono molto e il nostro obiettivo è restare in lotta per il campionato. Voglio fare meglio dell’anno scorso, ma tutto dipenderà dai risultati che si ottengono” conclude Valentino. Fresco vincitore della gara del COTA di Austin, Alex Rins ha già messo alle spalle il primo successo in MotoGP e punta a cercare di ripetersi sulla pista di casa con la sua Suzuki. “È stato incredibile ottenere la prima vittoria in MotoGP proprio ad Austin dove avevo vinto sia in Moto3 che in Moto2. Sono state due settimane incredibili, ma dopo la gara ho subito pensato a questa di Jerez e sono entusiasta di arrivare qui, c’è il nuovo asfalto e vediamo come vanno le cose” dice Rins che si trova a quota 49.
“Non ho fatto molti giri qui in MotoGP perchè nel 2017 non c’ero per per un infortunio e l’anno scorso ho fatto solo pochi giri. Ma io mi sento ben preparato e anche il team lo è. L’obiettivo è essere nel gruppo di testa e lottare se possibile per la vittoria o per chiudere il più avanti possibile” conclude Rins. Dalla felicità per il suo primo successo nella classe regina all’amaro di aver perso la possibilità di ottenere la settima vittoria di fila nel GP delle Americhe, Marc Marquez, si presenta a Jerez da quarto in graduatoria con nove punti di ritardo da Dovizioso. “Ad Austin è stata solo una domenica frustrante, ma da lunedì mi sono subito concentrato su Jerez. Insieme al team abbiamo capito perchè sono caduto. Io mi sentivo bene in sella e risolto il problema ora posso concentrarmi sulla gara di domenica” spiega il campione del mondo in carica della Hrc Honda, senza entrare nei particolari del problema che l’ha fatto finire per terra mentre era al comando della gara.
“Abbiamo gli stessi punti della passata stagione e cercheremo di essere competitivi su un circuito che mi piace molto. Dovremo capire come sarà il nuovo asfalto, il livello degli avversari e come sarà la pista il pomeriggio della gara, visto che sarà diverso rispetto al mattino quando è più facile girare, per poi cercare di essere competitivi fin dall’inizio”.
EINTRACHT-CHELSEA 1-1, ARSENAL BATTE VALENCIA 3-1
Ci sono ancora 90 minuti, tutto può succedere, ma a Baku potrebbe giocarsi un derby tutto londinese con in palio l’Europa League 2018-2019. Il Chelsea di Maurizio Sarri, infatti, pareggia in Germania, mentre l’Arsenal si impone 3-1 in casa nelle gare valide per le semifinali d’andata.
Finisce 1-1 Eintracht Francoforte-Chelsea. Padroni di casa in vantaggio al 23° del primo tempo con un colpo di testa in tuffo di Jovic, ma al 45° arriva il pareggio di Pedro per l’1-1 con cui si va all’intervallo. Nella ripresa, al 15°, traversa di David Luiz su punizione, il risultato non cambia finisce 1-1. Giovedì 9 maggio il ritorno allo Stamford Bridge di Londra.
A Londra, invece, l’Arsenal ha battuto 3-1 il Valencia. In vantaggio gli ospiti all’11° con un colpo di testa di Diakhaby, ma al 18° Lacazette pareggia su assist di Aubameyang. Al 26° è ancora l’attaccante francese a battere, questa volta di testa, l’ex Fiorentina e Juventus Neto per il 2-1 con cui si va negli spogliatoi. Nella ripresa, al 90°, Aubameyang fissa il risultato sul 3-1 con un destro al volo da pochi metri. Giovedì 9 il ritorno al Mestalla, in casa del Valencia.
Finale a Baku, in Azerbaijan, mercoledì 29 maggio.
(ITALPRESS).
PRESENTATO MARCO POLO CENTER CON LIPPI E MALAGO’
Marcello Lippi si mette nuovamente in gioco. Stavolta in una veste inedita, almeno per lui. In attesa di capire se tornerà ad allenare la nazionale cinese (“Ho parlato la scorsa settimana con la Federazione, vedremo cosa accadrà”), il ct degli Azzurri campioni del mondo a Germania 2006 intraprende l’ennesima sfida professionale: l’apertura di una struttura sportiva polivalente (si chiamerà “Marco Polo Sports Center”) nella sua città, Viareggio. Un’esperienza imprenditoriale condivisa con il figlio Davide (procuratore) e un gruppo di soci locali.
“Mi piaceva l’idea di dare alle persone la possibilità di fare sport, non solo guardarlo”, ha ammesso Lippi. Quanto questo progetto sia ambizioso lo certifica la presenza – in occasione della conferenza stampa di presentazione di stamattina alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani” e condotta dal giornalista di Sky Sport Gianluca Di Marzio – del presidente del Coni Giovanni Malagò, di quello della Figc Gabriele Gravina, del suo predecessore (dal 2007 al 2014) Giancarlo Abete e del presidente del Coni Toscana Salvatore Sanzo. “Chi investe nello sport, come ha fatto la famiglia Lippi, merita stima e riconoscenza. La collaborazione tra pubblico e privato, abbinata ad una continua ricerca delle competenze, è l’unica strada percorribile”, ha sottolineato Malagò, ampliando poi a livello nazionale le considerazioni sulle strutture sportive, da correlare strettamente all’organizzazione di grandi eventi.
“Adesso dobbiamo fare di tutto per presentare la candidatura ad ospitare gli Europei del 2028 e vincerla. Ci sono 8 anni di tempo per sistemare vari stadi. Però, senza l’obbligo di rispettare una data certa per un determinato evento, ognuno procede per contro proprio e l’iter diventa un calvario”.
Secondo il presidente della Figc Gravina, “è bello constatare la sensibilità degli imprenditori, testimonia la volontà di lasciare un segno tangibile nei loro territori”, in riferimento proprio all’apertura – prevista per aprile 2020 – del “Marco Polo Sports Center”, struttura che si estenderà su una superficie di 32.375 metri quadri, comprensiva di un campo da calcio a 11 in sintetico, due campi a 7, due campi di paddle, una beach arena ed una piscina da 25 metri. Al suo interno verrà inoltre ospitata la Reset Academy, motore della scuola calcio con un’attenzione specifica per “Insuperabili”, il progetto rivolto ai diversamente abili promosso da Davide Lippi e Davide Leonardi con 15 scuole in tutta Italia con il coinvolgimento diretto di tanti campioni dello sport.
(ITALPRESS).










