Fabio Quartararo partirà dalla pole position nel Gran Premio di Spagna, quarta prova stagionale del Mondiale MotoGp in corso a Jerez de la Frontera. Il francese della Petronas Yamaha SRT ferma il cronometro a 1’36″880 e centra la quarta pole della carriera, la prima nella classe regina. Al suo fianco il compagno di squadra Franco Morbidelli, secondo per appena 82 millesimi, mentre completerà la prima fila Marc Marquez (+0″090). Quarto tempo per Andrea Dovizioso su Ducati, davanti a Maverick Vinales (Yamaha) e Cal Crutchlow. Solo settimo Danilo Petrucci con l’altra Desmosedici, decimo Francesco Bagnaia.
Spettatore del Q2 Valentino Rossi: fuori dai primi dieci nella combinata delle prime tre libere, il Dottore è stato costretto a passare dalla prima manche di qualifiche dove però si è dovuto accontentare del terzo tempo. Rossi, dunque, partirà domani dalla 13esima piazzola ad aprire la quinta fila.
QUARTARARO IN POLE A JEREZ DAVANTI A MORBIDELLI
SPAL STENDE CHIEVO, È SALVEZZA MATEMATICA
Una doppietta di Felipe e una rete di Floccari e Kurtic regalano la seconda salvezza consecutiva alla Spal. La squadra di Semplici conquista la certezza aritmetica di restare in serie A con la rotonda vittoria sul Chievo, già retrocesso e demolito, al Bentegodi, per 4-0. Una cavalcata trionfale quella dei biancazzurri, alla sesta vittoria nelle ultime otto partite, con un ruolino di marcia da urlo. In uno stadio popolato soprattutto da tifosi ospiti, i padroni di casa ne approfittano per testare i giovanissimi della rosa, come Ndrecka, Vignato e Grubac; mentre i ferraresi si affidano al 3-5-2, col tandem offensivo composto da Petagna e Floccari. Le motivazioni giocano un ruolo fondamentale in avvio di partita: all’8′ Kurtic sfiora il gol con una conclusione deviata in corner, sugli sviluppi di questo (il primo del match) Cesar e Andreolli si lasciano sfuggire Felipe, che va a segno per la seconda partita consecutiva, infilando di testa all’angolino. Di Carlo predica ‘calma’ nella gestione del possesso palla e al 31′ inserisce un altro giovanissimo, il classe 2001 Karamoko, al posto dell’infortunato Depaoli, passando dal 3-4-1-2 al 4-3-1-2. Pochi secondi dopo, però, Murgia va vicino al raddoppio, mettendo di poco a lato, su suggerimento di Lazzari. Lo squillo più importante del primo tempo per i clivensi arriva al 40′: dalla trequarti Ndrecka crossa in mezzo, la difesa della Spal si dimentica di Grubac, che però, tutto solo, non riesce a indirizzare verso la porta di Viviano.
Nella ripresa il tecnico del Chievo si gioca la carta Diousse per Hetemaj ma l’impatto del senegalese è disastroso: al 48′ il centrocampista perde un pallone sanguinoso e dà il là al letale contropiede della Spal, chiuso da Floccari sull’assist di Kurtic per il 2-0. Al 53′ Vignato sporca i guanti a Viviano, attento con i pugni, ma al 55′ gli ospiti calano il tris. Felipe veste gli insoliti panni del bomber di giornata e trova la doppietta, battendo in due tempi Semper. All’81’, dopo il miracolo di Viviano su Andreolli, è Kurtic a entrare nel tabellino dei marcatori, con un preciso rasoterra sul cross di Schiattarella (subentrato poco prima a Missiroli). Nel finale, eccezion fatta per l’esordio negli ospiti del portiere Poluzzi, c’è poco da segnalare: la festa della Spal può finalmente iniziare.
(ITALPRESS).
RETI INVIOLATE ALLA DACIA ARENA, UDINESE-INTER 0-0
L’Inter non riesce più a vincere. Dopo i due 1-1 contro Roma e Juventus, alla Dacia Arena contro l’Udinese arriva il terzo pareggio consecutivo per la formazione nerazzurra. Tudor e Spalletti non vanno oltre lo 0-0 e si spartiscono un punto in occasione dell’anticipo della trentacinquesima giornata di Serie A. L’allenatore toscano sceglie dal 1’ Lautaro supportato da Nainggolan, reduce dallo splendido gol contro i bianconeri. E la prima occasione da rete porta proprio la firma del belga, autore al 14’ di un tiro dal limite dell’area sul quale Musso è costretto agli straordinari. L’Udinese è imbattuta in casa da sei partite di campionato ma la retroguardia friulana al 22’ si fa trovare impreparata sugli sviluppi di un calcio piazzato: D’Ambrosio fa da sponda di testa per Lautaro che non riesce ad appoggiare in rete a Musso battuto. Per assistere al primo tiro dell’Udinese verso la porta bisogna aspettare il 33’: De Paul si incarica di un calcio di punizione dal limite dell’area e conclude trovando la deviazione in angolo di Nainggolan.
L’episodio scuote la formazione di casa vicina al gol al 38’: De Paul taglia il campo e apre per il mancino di Mandragora respinto coi pugni da Handanovic. Nel finale di primo tempo c’è spazio per un episodio da moviola: Mandragora salta Brozovic che lo allontana con una leggera spinta non sanzionata dall’arbitro Rocchi. Dopo un primo tempo sotto tono, Lautaro Martinez approccia bene alla ripresa con un destro dalla distanza respinto in tuffo da Musso. Un minuto dopo c’è un’azione fotocopia dalla porta opposta: Mandragora si coordina dai trenta metri e trova la risposta attenta di Handanovic. Nei primi sessanta minuti sono le due difese ad essere protagoniste costringendo le due squadre a ricorrere prevalentemente alle soluzioni da fuori area. Al 63’ Spalletti si gioca la carta Icardi al posto di Borja Valero e il peso offensivo nerazzurro si fa subito sentire. Nainggolan raccoglie una palla vagante e lascia partire una conclusione deviata da de Vrij e respinta da Musso con la gamba. Proprio il portiere argentino è il migliore in campo della serata e all’86’ serve un altro suo intervento prodigioso per negare l’1-0 al neo entrato Keita Balde e per blindare il risultato sullo 0-0.
CDM FIORETTO DONNE, CIPRESSA TERZA A TAUBER
Erica Cipressa conquista il terzo posto al termine della gara individuale della tappa di Tauber del circuito di Coppa del Mondo di fioretto femminile. La fiorettista delle Fiamme Oro sale per la seconda volta in carriera sul podio, a conclusione di una gara che l’ha vista protagonista vincente sino alla semifinale contro la russa Inna Deriglazova, poi vincitrice finale della tappa. Nel match valido per l’approdo in finale è stata infatti l’olimpionica di Rio2016 a fermare la 23enne veneta con il punteggio di 15-11. Erica Cipressa era giunta alla certezza del suo secondo podio in carriera grazie alla vittoria nel derby contro Arianna Errigo nei quarti di finale col punteggio di 15-10. In precedenza aveva staccato il pass per i quarti di finale alla stoccata del 15-7 posta a segno nell’assalto degli ottavi di finale contro l’ungherese Fanny Kreiss, dando continuità alle vittorie contro la tedesca Leonie Ebert per 15-9 nel turno dei 32 e, per 15-14, nel derby veneto contro Martina Favaretto nel primo assalto di giornata.
Arianna Errigo, che conclude al quinto posto in classifica generale, era giunta ai quarti dopo aver esordito nel primo turno di giornata con il successo per 15-3 sulla portacolori di Hong Kong, Sophia Wu, a cui sono seguite le vittorie per 15-14 contro l’israeliana Nicole Pustilnik e, agli ottavi, contro la colombiana Saskia Loretta Van Erven Garcia, col punteggio di 15-7.
Si fermano invece alle porte dei quarti di finale sia Martina Batini che Elisa Di Francisca. La prima è stata superata per 15-13 dalla francese Ysaora Thibus, mentre Elisa Di Francisca ha subìto il 15-9 dalla cinese Chen Qingyuan. Per le altre azzurre la gara si era conclusa nei turni precedenti. Camilla Mancini ha infatti perso l’assalto del tabellone delle 32 contro la russa Adelina Zagidullina per 15-8, mentre nel primo assalto di giornata erano state fermate Alice Volpi, sconfitta 15-13 dalla romena Malina Calugareanu, Beatrice Monaco, che ha subìto il 15-9 dalla francese Constance Catarzi mentre l’altra transalpina Anita Blaze ha fermato sul 12-11 Martina Sinigalia, e Francesca Palumbo e Martina Favaretto, sconfitte nei derby azzurri rispettivamente da Martina Batini ed Erica Cipressa. Erano uscite di scena ieri, nella prima giornata di gara Elisa Vardaro ed Elisabetta Bianchin. La prima era stata sconfitta 15-14 dall’ucraina Alina Poloziuk, mentre la veneta aveva subìto il 15-7 da parte della polacca Hanna Lyczbinska. Domani è in programma la gara a squadre. Si tratta del primo appuntamento che assegna un punteggio utile in chiave qualificazione olimpica. L’Italia, che salirà in pedana col quartetto composto da Alice Volpi, Arianna Errigo, Elisa Di Francisca e Martina Batini, è testa di serie numero 1 del tabellone ed affronterà, alle 10.00, la vincente tra Brasile e Taipei, nel match che vale l’approdo ai quarti di finale.
(ITALPRESS).
BERRETTINI SCONFITTO IN FINALE A MONACO DI BAVIERA
Matteo Berrettini, dopo due settimane da “invicibile”, si è fermato. Il 23enne romano, dopo la vittoria di domenica scorsa, a Budapest, si è fermato oggi nell’atto conclusivo del “BMW Open”, torneo Atp 250 dotato di un montepremi pari a 586.140 euro, disputato sulla terra battuta di Monaco di Baviera.
Nella finale di questo pomeriggio, dopo la semifinale di questa mattina (vinta contro lo spagnolo Roberto Bautista-Agut, col punteggio di 6-4 6-2), Berettini, numero 37 del ranking mondiale, ha ceduto di fronte al cileno Christian Garin, numero 47 Atp, per 6-1 3-6 7-6 (1).
Per l’azzurro era il terzo atto conclusivo della carriera: dopo quelli vinti lo scorso anno a Gstaad e la scorsa settimana in Ungheria. Il giovane romano da lunedì migliorerà ulteriormente il suo best ranking, attestandosi intorno al gradino numero 31 della classifica Atp.
IN SPAGNA VINCE MARQUEZ, QUARTO DOVI E SESTO ROSSI
Marc Marquez vince il Gran Premio di Spagna, quarta tappa del Mondiale 2019 di MotoGP. A Jerez de la Frontera il pilota spagnolo della Honda si aggiudica la gara davanti ad Alex Rins e Maverick Vinales. Quarto posto per Andrea Dovizioso, davanti al compagno di team Danilo Petrucci. Sesta la Yamaha di Valentino Rossi. In classifica generale Marquez ritorna al comando con 70 punti; uno un più di Rins. Dovizioso scivola in terza posizione a tre lunghezze dal portacolori della Hrc. Valentio Rossi è quarto con 61.
Terzo successo su quattro gare per Lorenzo Baldassarri nella Moto2. Il pilota del team Flexbox HP 40 si è imposto, infatti, anche a Jerez, precedendo di 359 millesini Jorge Navarro e di 1″091 il compagno di squadra Augusto Fernandez, al primo podio in carriera. Ottavo posto per Luca Marini a 8″026 che ha preceduto l’altra Kalex dello Sky Racing Team VR46 di Nicolò Bulega. Baldassarri guida la classifica con 75 punti; contro i 58 dello svizzero Thomas Luthi, oggi quarto; ai 48 di Marcel Schrotter e i 44 di Jorge Navarro. Trionfo italiano anche nella classe più piccola. Niccolò Antonelli ha portato al successo per la prima volta la Honda del team SIC58), precedendo il giapponese e compagno di team Tatsuki Suzuki, secondo, e un altro italiano, ovvero Celestino Vietti (Ktm – Sky Racing Team VR46), terzo. Nel mondiale guida Aron Canet con 58 punti. Ad una lunghezza il vincitore di giornata Antonelli.
EMPOLI BATTE FIORENTINA, FROSINONE IN B
L’Empoli è ancora vivo. Nel lunch match della quartultima giornata della serie A, la squadra azzurra ha vinto, in casa, il derby toscano contro la Fiorentina per 1-0. Al “Castellani”, sotto una pioggia battente e sotto lo sguardo attento di Diego Simeone, accorso in Toscana per assistere alla prova del figlio Giovanni (non positiva), ha deciso la gara Farias, in gol al 9′ della ripresa, su assist di Di Lorenzo. Nei viola l’acciaccato Chiesa è entrato in campo al quarto della ripresa, al posto di Mirallas. Dall’avvento di Montella in panchina la squadra gigliata ha ottenuto un solo pareggio in campionato. Poi altre tre sconfitte in serie A e il ko nel ritorno della semifinale di Coppa Italia, contro l’Atalanta.
Empoli ancora terzultimo ma sempre più “vivo”: è ora quota 32, a meno 2 dall’Udinese e a meno 3 del Genoa. Fiorentina a 40 punti, al pari del Cagliari, ancora non aritmeticamente salva. Nel mezzo ci sono Bologna e Parma, entrambe a quota 37.
Chi non ha più speranze di rimanere in A è il Frosinone. Al Mapei Stadium si illude la formazione di Baroni, che va avanti addirittura di due gol grazie a Sammarco e Paganini. Il Sassuolo si rialza con Ferrari e Boga per il 2-2, Dionisi firma il 3-2 che viene giustamente annullato per fuorigioco. Cosi’ il Frosinone, a -10 dal quartultimo posto, occupato dall’Udinese, a tre giornate dalla fine, saluta la massima serie dopo una sola stagione.
Spettacolo al Tardini: 3-3 tra Parma e Sampdoria. Avanti il Parma con Gazzola, poi si sveglia la Samp che va persino sul 3-1 con la doppietta di Quagliarella, sempre piu’ capocannoniere con 25 reti, e il timbro di Defrel. Il Parma si sveglia in tempo: segna Kucka su rigore, quindi
Bastoni sottomisura non lascia scampo ad Audero.
RIMONTA NAPOLI, ATALANTA DA CHAMPIONS, PARI ROMA
Il rigore di Insigne in un finale infuocato: il Napoli torna a vincere al San Paolo e lo fa contro il Cagliari con un penalty (mani di Cacciatore) contestatissimo ma assegnato da Chiffi dopo consulto Var al minuto 98. Vince in rimonta la squadra di Ancelotti, ormai sicura del secondo posto: il Napoli si e’ svegliato soltanto dopo la rete dell’ex Pavoletti al 63′, in gol Mertens (85′) che prima aveva centrato il palo complice un grande Cragno e, appunto, Insigne.
L’Atalanta si aggiudica la decisiva sfida per la Champions contro la Lazio, riportandosi a Bergamo il netto 3-1 conquistato allo stadio Olimpico che la conferma al quarto posto in solitaria, a quota 62 punti. La Dea trova una vittoria in rimonta, dopo l’iniziale vantaggio biancoceleste di Parolo al 3′, grazie alle reti di Zapata al 22′ e di Castagne e l’autogol di
Wallace nella ripresa al 13′ e al 31′. La squadra di Inzaghi, anche se non ancora matematicamente, vede sempre piu’ allontanarsi il sogno Champions, ora distante 7 punti quando mancano tre giornate.
La Roma sfiora il successo grazie al mancino di El Shaarawy all’82’, ma nel recupero il Genoa trova il pari con lo stacco di testa di Romero: finisce 1-1 il match di Genova, con Mirante che para un penalty al 95′ a Sanabria. Un punto che fa comunque comodo ai rossoblu’, a +4 sull’Empoli, mentre la Roma resta quinta ma scivola a -3 dall’Atalanta. Folle serata al Marassi, specie nel finale. I rossoblù passano dallo svantaggio al rigore da tre punti nel giro di pochi minuti: la salvezza è ancora da conquistare e il rammarico per il penalty fallito resta, ma il passo in avanti, a tre giornate dalla fine, è evidente. Enorme chance fallita invece dalla Roma che, in caso di vittoria, avrebbe addirittura visto il terzo posto, occupato dall’Inter, distante appena due lunghezze. La rincorsa Champions si complica notevolmente.










