Donnarumma para un rigore, Piatek e Suso regalano i tre punti al Milan. I rossoneri soffrono ma piegano per 2-0 un orgoglioso Frosinone a San Siro e si giocheranno, in ogni caso, la qualificazione per la prossima Champions all’ultima giornata di campionato. In attesa dei risultati delle rivali, nel frattempo il Milan conquista la certezza aritmetica quantomeno per l’Europa League. Gattuso si affida al solito 4-3-3 per ‘vendicare’ lo 0-0 dell’andata con Borini e Suso ai lati di Piatek e sono proprio i due esterni rossoneri a cercare per primi di bucare la porta di Bardi senza successo. Il Milan fa comunque fatica a trovare sbocchi nella manovra offensiva nonostante un lungo possesso palla. I maggiori pericoli sono propiziati dalla catena di destra con Suso spesso cercato dai compagni: al 24’ il numero 8 pennella un cross su cui Borini non ci arriva per un soffio, al 30’ è invece Bakayoko a mandare a lato dal limite dopo la respinta della difesa ciociara. Il primo tempo si trascina così con poche emozioni sino al duplice fischio di Manganiello tra i mugugni di San Siro.
La squadra di Gattuso, dopo aver concluso i primi 45’ di gara senza aver mai concluso nello specchio, si divora il vantaggio dopo soli trenta secondi: Borini si impadronisce di un pallone vagante al limite dell’area e spedisce alto a tu per tu con Bardi con il piatto destro. Al 49’, però, è Donnarumma a tenere a galla il Milan: Abate (oggi alla sua ultima in rossonera a San Siro) sbaglia lo stop e atterra Paganini in area ma dagli 11 metri Ciano si lascia ipnotizzare dal numero 99 che si distende e respinge alla sua sinistra. Gattuso, a questo punto, lancia Cutrone al posto di Bakayoko ma al 53’ è ancora Borini a mancare il bersaglio grosso con il colpo di testa da posizione defilata. Il sospiro di sollievo arriva solamente al 57’: sul tiro sporco di Borini è vincente e in posizione regolare il tap-in di Piatek, che torna a sparare dopo sei partite e nel momento più delicato della stagione segnando l’1-0. Il Milan si scrolla di dosso un po’ di pressione e al 66’ raddoppia con una perla di Suso: magistrale la punizione dell’esterno spagnolo, che bacia la traversa e si infila alle spalle di un incolpevole Bardi. La squadra di casa può limitarsi quindi a gestire senza rischiare troppo.
Baroni si affida all’esperienza di Dionisi e Ciofani, dall’altro nel finale c’è tempo per il commovente saluto di Abate, abbracciato dai compagni e da Gattuso prima di lasciare il campo a Conti all’84’. Il Frosinone cerca il gol della bandiera con una potente girata di Valzania all’87’ ma Donnarumma è insuperabile: clean sheet portato a casa e terza vittoria di fila consecutiva per il Milan.
(ITALPRESS).
PIATEK E SUSO, MILAN IN EUROPA, FROSINONE KO
MANDZUKIC RISPONDE A ILICIC, JUVE-ATALANTA 1-1
Pareggio per 1-1 tra Juventus e Atalanta nella 37esima giornata del campionato di Serie A. Al gol di Ilicic nel primo tempo, che ha fatto vedere all’Atalanta ancor più vicino il traguardo Champions, ha risposto nella ripresa Mandzukic, al rientro dopo oltre un mese. All’Allianz Stadium è stata anche la serata delle celebrazioni per lo scudetto e degli addii, ma anche di alcuni illustri ritorni: nella notte dell’ultimo tributo in bianconero all’Allianz Stadium per il tecnico Massimiliano Allegri e per il difensore Andrea Barzagli, e nella giornata della festa per l’ottavo scudetto consecutivo, sugli spalti si sono visti anche gli ex campioni Fernando Llorente e Gigi Buffon, quest’ultimo pure sceso in campo prima della partita per il tributo a Barzagli (premiato con una targa dal presidente Andrea Agnelli) e accolto con un’ovazione dai suoi ex tifosi che ha salutato andando sotto la curva. E allo Stadium è stato avvistato anche per la sua “prima” da juventino il gallese Aaron Ramsey già acquistato dall’Arsenal a febbraio e sotto contratto con i Gunners fino al termine di questa annata. In campo, invece, è stata partita vera: la Juventus ci ha provato fin da subito ad onorare al meglio la serata cercando il gol del vantaggio che ha sfiorato in un paio di occasioni con Ronaldo, ma è stata l’Atalanta a creare l’insidia maggiore all’8′ quando sotto porta Hateboer ha messo clamorosamente fuori un gol praticamente fatto. La squadra di Gasperini, che continua a inseguire il sogno Champions, non ha invece fallito al 33′ con Ilicic: da un angolo del Papu Gomez è stato Masiello sul primo palo a prolungare mettendo fuori causa tutta la difesa bianconera e permettendo allo sloveno di appoggiare in rete da pochi passi siglando così la sua personale quarta rete in carriera ai bianconeri. Seconda frazione con la Juve totalmente a trazione anteriore in cerca del pareggio che è arrivato a dieci minuti dalla fine quando, da un traversone di Cuadrado sulla trequarti di destra, è stato Mandzukic in spaccata, quasi sulla linea di fondo, a infilare un Gollini complice che si è fatto passare la palla sotto le gambe. L’attaccante croato non giocava dal 10 aprile scorso, data della gara di andata di Champions League giocata ad Amsterdam contro l’Ajax. Juve rimasta in dieci nei minuti di recupero per l’espulsione di Bernardeschi.
(ITALPRESS).
POKER DEL NAPOLI, PER L’INTER CHAMPIONS A RISCHIO
Il Napoli vince 4-1 contro l’Inter e complica la qualificazione dei nerazzurri alla Champions League, complice il pareggio dell’Atalanta contro la Juventus e la vittoria odierna del Milan. Il bolide di Zielinski, il raddoppio di Mertens e la doppietta di Fabian Ruiz annientano i nerazzurri, che si consolano con l’inutile calcio di rigore di Icardi e si preoccupano per l’ultima giornata di campionato: giocheranno contro l’Empoli in casa. Fermi a quota 66 punti in classifica, raggiunti dai bergamaschi (davanti negli scontri diretti) e soltanto a più uno dal Milan al quinto posto, con più tre sulla sesta, ovvero la Roma. Vincere negli ultimi 90 minuti sarà fondamentale per non fallire l’obiettivo stagionale. L’inizio dell’Inter era stato positivo, la squadra di Spalletti comincia meglio e trova buone ripartenze con la velocità di Politano e le incursioni di Nainggolan.
Eppure il Napoli ci mette ben poco a prendersi il palcoscenico della partita, diventandone presto protagonista per gioco e occasioni. La squadra partenopea trova la rete del vantaggio con una magia al 16′ di Zielinski, un bolide sul quale nulla può Handanovic. L’1-0 del Napoli paralizza l’Inter che fatica a reagire e rischia di subire il raddoppio, al 26′ con un tiro di Ghoulam e al 42′ con il tentativo di Callejon. Gli uomini di Spalletti soltanto nel finale di primo tempo sfiorano il pareggio al 37′ con Martinez di prima intenzione e al 40′ con Nainggolan dalla distanza. La notizia del momentaneo vantaggio dell’Atalanta a Torino contro la Juventus deve aver scosso i milanesi, ora a rischio Champions. Spalletti chiede ai suoi di darsi una svegliata e inizia la ripresa all’attacco con l’inserimento di Icardi, giocando con la doppia punta e la difesa a tre. La mossa è positiva, l’Inter si propone pur non tirando mai in porta, ma il Napoli prende ben presto le misure. Al 61′ riesce a centrare il gol del 2-0, che indirizza definitivamente la partita: Callejon pesca in mezzo Mertens, il belga punisce con un colpo di testa.
Stavolta gli ospiti riescono a reagire, sfiorando la rete per riaprire il risultato: D’Ambrosio e Martinez però vengono fermati dalla parata di Karneziz, da un salvataggio di Koulibaly e dalla traversa. I definitivi colpi da ko che spengono ogni speranza dei nerazzurri arrivano con la doppietta di Fabian Ruiz che al 71′ sigla il tris su suggerimento di Malcuit e al 78′ (in contropiede) approfitta di un Handanovic non impeccabile. Del tutto inutile il calcio di rigore siglato da Icardi all’81’, che fissa il risultato sul 4-1: pesante ma meritato il successo del Napoli.
(ITALPRESS).
PROTOCOLLO D’INTESA TRA FONDAZIONE CR LUCCA E ICS
Grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e dall’Istituto per il Credito sportivo, nel prossimo triennio enti pubblici e associazioni sportive della provincia di Lucca potranno usufruire, oltre che dei contributi a fondo perduto erogati dalla Fondazione, anche di mutui a tasso ‘super-agevolato’ messi a disposizione dalla banca pubblica dello sport. Nel caso di enti locali, e cioè comuni, Provincia, unioni comunali e altre forme associate fra comuni, il tasso praticato dall’Istituto per il Credito sportivo sarà pari a zero. L’importante accordo è stato sottoscritto stamattina, lunedì 20 maggio, dal presidente della Fondazione CRL Marcello Bertocchini e dal presidente dell’ICS Andrea Abodi. Nei mesi scorsi, attraverso un avviso di manifestazione di interesse, la Fondazione ha mappato le esigenze del territorio, definendo una modalità di intervento che tenesse conto del grado di priorità e dell’impatto sociale che i progetti potranno generare, individuando nell’Istituto per il Credito Sportivo il soggetto in grado, con i propri mutui a tasso di interesse agevolato, quando non totalmente abbattuto, di attivare veri e propri ‘effetti-leva’ da proporre ai futuri beneficiari dei contributi.
I progetti, infatti, saranno selezionati dalla Fondazione mediante un apposito bando, in cui sarà descritta la possibilità di attivare eventuali co-finanziamenti anche attraverso i mutui agevolati dell’Istituto. In via preferenziale, la Fondazione intende sostenere i progetti che avranno le seguenti caratteristiche: messa a norma di impianti esistenti; abbattimento di barriere architettoniche; interventi che prevedano un abbattimento dei costi di esercizio degli impianti attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica e dell’uso delle risorse; interventi volti a favorire l’accesso alla pratica di attività sportive alle fasce più deboli della popolazione; interventi relativi ad impianti la cui fruizione ricade sul territorio di più comuni o che dimostrino capacità aggregativa rispetto ad una pluralità di soggetti utilizzatori; interventi per i quali sia disponibile il progetto esecutivo; interventi ad elevata compartecipazione finanziaria del soggetto istante rispetto al costo complessivo dell’intervento, al fine di aumentare il numero di progetti finanziabili.
Non saranno oggetto di valutazione i progetti riguardanti l’edificazione di nuovi impianti, gli impianti ad uso esclusivo di istituti scolastici e gli impianti ad uso di squadre sportive professionistiche Il contributo della Fondazione per ogni singolo progetto selezionato attraverso il bando, non supererà 300 mila e, comunque, non potrà superare il 70% del costo complessivo previsto.
ULTIMO TEST PRE-MONDIALE PER GLI ARCIERI AZZURRI
Prima la Coppa del Mondo ad Antalya (Tur), poi il Mondiali di ‘s-Hertogenbosh (Ned). Inizia il periodo più intenso della stagione e gli azzurri sono pronti a scendere sulla linea di tiro per sfidare il meglio dell’arco mondiale. La Nazionale è atterrata ad Antalya, in Turchia, dove da domani, con le frecce di qualifica, scatta la terza tappa di Coppa del Mondo. Dopo il buon esordio di Medellin (Col) l’Italia punta ai podi ma soprattutto testa la sua condizione in vista dei Campionati Mondiali che si terranno dal 10 al 16 giugno a ‘s-Hertogenbosh. L’appuntamento olandese è doppiamente importante perché oltre ai titoli iridati assegna anche i primi pass per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Nell’arco olimpico vestiranno la maglia della Nazionale i tre arcieri dell’Aeronautica Militare e campioni del mondo in carica Marco Galiazzo, Mauro Nespoli e David Pasqualucci, tutti in campo anche a Medellin. A loro si affianca il giovane e promettente Federico Musolesi (Castenaso Archery Team). Al femminile confermato il terzetto che ha vinto l’argento nella prima tappa di Coppa del Mondo nella finale contro la Corea del Sud: Tatiana Andreoli (Arcieri Iuvenilia), Lucilla Boari (Fiamme Oro) e Vanessa Landi (Aeronautica Militare). Cambia la formazione maschile del compoound. Rispetto alla squadra d’oro della prima tappa l’unica conferma è per Sergio Pagni (Arcieri Città Di Pescia) affiancato questa volta da Valerio Della Stua (Arcieri Pol. Solese) ed Elia Fregnan (Arcieri Del Torrazzo). Un solo avvicendamento nel femminile dove fa il suo esordio stagionale in Coppa del Mondo la giovane Elisa Roner (Kosmos Rovereto), mentre a completare il terzetto saranno Marcella Tonioli (Arcieri Montalcino) e Sara Ret (Arcieri Cormons), entrambe protagoniste del bronzo di Medellin. Ad accompagnare gli azzurri in Turchia saranno il capo delegazione Stefano Osele, i tecnici dell’Olimpico Matteo Bisiani e Ilario Di Buò, il tecnico del compound Flavio Valesella, il fisioterapista Andrea Rossi e il preparatore Atletico Marco Sesia. Oggi gli azzurri scenderanno in campo per i tiri di prova, domani si entrerà nel vivo con tutte le frecce di qualifica e il primo turno di scontri del mixed team. Mercoledì scatteranno le eliminatorie individuali sia del compound che dell’arco olimpico che continueranno giovedì con tutti gli scontri fino alle semifinali. Sempre nella giornata di giovedì il programma prevede al pomeriggio tutti i match a squadre fino alle semifinali, il giorno successivo saranno i mixed team a sfidarsi per provare ad accedere alle finali. Sabato e domenica, in diretta streaming sul canale ufficiale Youtube di World Archery, andranno in scena tutte le finali con il primo giorno dedicato al compound e il secondo all’arco olimpico. Le due tappe di Coppa del Mondo a Medellin e a Shanghai – in quest’ultima non c’erano atleti azzurri presenti – hanno assegnato i primi punti che definiscono le classifiche provvisorie generali. Antalya e Berlino saranno le sedi degli ultimi due step prima delle finali a cui accedono i migliori otto nelle graduatorie individuali. Al momento nel compound il migliore degli italiani è Sergio Pagni, decimo mentre Federico Pagnoni e Viviano Mior sono nel folto gruppo che occupa la casella numero 17. Al femminile sedicesimo posto provvisorio per Marcella Tonioli. Nell’arco olimpico Marco Galiazzo è quindicesimo mentre Mauro Nespoli è in trentunesima posizione, curiosamente la stessa di Lucilla Boari, Tatiana Andreoli e Vanessa Landi nel femminile. Gli azzurri sono ancora tutti in corsa per le finali e ad Antalya avranno la possibilità di conquistare punti importanti per recuperare terreno e provare ad entrare nei migliori otto.
BARI IN FESTA PER I 60 ANNI DELLA LND
Concluso in un clima di grande partecipazione il terzo appuntamento della LND a bordo di una delle navi di MSC Crociere per festeggiare i 60 anni dalla sua fondazione. “Abbiamo raggiunto questo prestigioso obiettivo e non vogliamo fermarci qui – ha dichiarato il numero uno della LND Cosimo Sibilia – essere nel calcio, essere nel sociale come lo siamo noi è una sfida continua e bellissima. Come bellissime sono le storie che abbiamo raccontato oggi celebrando i nostri eroi normali. Perché la LND è il calcio di tutti e di tutte le discipline. A dispetto di mille difficoltà, le nostre società confermano ogni giorno il loro impegno sul territorio con vivacità e capacità. Grazie a loro saremo ancora protagonisti per arrivare sempre per primi su ogni pallone”. Nel porto di Bari, ad ospitare i vertici nazionali della LND insieme ai rappresentati dei Comitati Regionali di Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo e Calabria è stata, questa volta, il gioiello da crociera “Magnifica”. Un connubio, quello tra LND ed MSC, sottolineato in apertura da Giuseppe Lupelli (Area Manager della compagnia) che si fonda sulla comunanza di valori come la salvaguardia del Made in Italy e della diffusione dell’eccellenza nazionale.
Soddisfatto anche il “padrone di casa” Vito Tisci, Presidente del CR Puglia che ha voluto ricordare alcuni aspetti fondamentali: “La LND rappresenta il volto più autentico del calcio italiano. – ha ribadito il presidente regionale Tisci – nella sua mission c’è l’obiettivo di educare i giovani alla pratica agonistica e di renderli cittadini con un alto senso civico. Sotto ogni campanile c’è un campo di calcio ed una società che svolge uno straordinario ruolo sociale sul territorio. E visto che siamo in una città di mare, come dicono i marinai: buon vento, LND”. Insieme agli esponenti della LND è stato gradito ospite il difensore del Bari Valerio Di Cesare, centrale classe ’83, che ha vestito le maglie di Parma, Brescia e Torino, prima di accettare la sfida della rinascita dei galletti con il nuovo corso affidato alla famiglia De Laurentiis; sfida cominciata nel migliore dei modi, con la vittoria del girone I del Campionato Nazionale di Serie D. Il giocatore biancorosso ha ricevuto dalle mani del Presidente Cosimo Sibilia il pallone dalla livrea dorata, simbolo di questo 60° e a sua volta, ha omaggiato il numero uno della Lega Nazionale Dilettanti ed il Presidente del CR Puglia Vito Tisci con due maglie del Bari Calcio.
Nel corso del talk-show, condotto dal giornalista Rai Gianfranco Coppola (e vice presidente nazionale di USSI), sono stati consegnati i premi “Primi su ogni pallone” ad ognuna delle regioni coinvolte, individuati tra le categorie Fedeltà, Impegno sociale e Fair Play, consistenti appunto nello speciale pallone Macron, partner del sessantesimo insieme ad Aon Italia rappresentata a Bari dal suo Direttore Commerciale Francesco Trebisonda. Prima delle premiazioni rivolte agli “eroi del territorio” dei CR Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise e Puglia, Gianfranco Coppola ha consegnato uno speciale riconoscimento all’ex Vice Direttore Rai Sport Giampiero Bellardi, presente alla cerimonia. Come di consueto non sono mancate le emozioni veicolate dal cortometraggio “Primi su ogni pallone” incentrato sulla passione per il calcio ed suo simbolo primario: il pallone. L’opera è stata realizzata dal regista Onofrio Brancaccio e condivisa, nella sua scrittura, con Francesco Caolo.
Un risultato ottenuto in collaborazione con la RUN Film e la scelta di maestri del calibro di Federico Angelucci, che ha curato la fotografia, e Umberto Scipione, che ha invece composto il tema musicale “Poesia di un gol”. Il cast, insieme ai protagonisti Desirée Popper e Peppe Iodice, è stato impreziosito dalla partecipazione di Mariano Rigillo, attuale direttore della scuola di recitazione del Teatro Stabile di Napoli. Pochi minuti di grande intensità emotiva dove appunto, l’assoluto protagonista è il pallone, che precede tutto e tutti in ogni frammento del racconto. Alle emozioni del cortometraggio e degli altri contributi video, si sono poi aggiunte quelle dei premi individuati dai cinque Comitati Regionali coinvolti e consegnati insieme al Presidente Cosimo Sibilia. A conclusione dei lavori sono intervenuti sul palco, portando la vicinanza dei media e delle istituzioni locali al calcio di base Pietro Petruzzelli Ass. Sport Comune di Bari, Angelo Giliberto Presidente CONI Puglia, Elio Sannicandro Commissario Straordinario ASSET Puglia e Antonio Guido Presidente USSI Puglia. “C’è grande sintonia tra l’amministrazione comunale ed il Comitato Regionale Puglia – ha sottolineato l’assessore allo sport Petruzzelli – quando si realizzano sinergie di questo tipo, con la collaborazione tra istituzioni civili e sportive, si possono realizzare grandi cose”.
EMPOLI CREDE A SALVEZZA, CORSI “DURA MA 50% CHANCE”
“Chance salvezza? Ieri avrei detto 20-30%, dopo la vittoria sul Torino siamo al 50%: è un finale thrilling ma abbiamo tutto per potercela fare, davanti c’è un compito difficilissimo e servirà anche fortuna”. Ospite de “La Politica nel Pallone” su Gr Parlamento, Fabrizio Corsi sogna l’impresa domenica a San Siro contro l’Inter. “Sarà una settimana di fibrillazione, di lavoro, ma anche di entusiasmo – le parole del presidente dell’Empoli – Ci siamo creati strada facendo questa occasione quando sembrava impossibile. Siamo lì, accompagnati anche da una bella condizione fisica e psicologica, abbiamo recuperato dei calciatori dopo aver giocato delle gare decisive falcidiati dagli infortuni. E’ nelle nostre mani, è un impegno difficilissimo, a San Siro, davanti a 60 mila spettatori contro una squadra che viaggia verso la Champions. Ma i ragazzi sono convinti di potersela giocare e sono certo che la prestazione la faranno. Poi nel calcio può succedere l’episodio che può condizionare l’andamento della partita, è un compito difficilissimo ma se i nostri diretti rivali per la salvezza hanno paura, noi abbiamo entusiasmo”. Se l’Empoli è lì a giocarsela, il merito è di giocatori come Dragowski (“si è rivelato una pedina vincente”), Caputo (“Non è una sorpresa: se fai 20 gol in B, in serie A solitamente vai in doppia cifra”) o Traore (“Sta facendo cose straordinarie e cresce di partita in partita”) ma soprattutto Andreazzoli, esonerato e poi richiamato dopo la parentesi Iachini. “Andreazzoli ci ha riportato la mentalità di giocare a calcio e qualche accorgimento in più – riconosce Corsi – È stata l’occasione per creare qualcosa di differente dal punto di vista tattico che sta pagando. Abbiamo rimesso in piedi una stagione e ci siamo ricompattati con l’ambiente”. Comunque vada, l’Empoli ha messo in luce ancora una volta giovani interessanti, come per esempio Di Lorenzo. “E’ un giocatore in esplosione. Una volta definito il campionato partirà la caccia ai 10 giocatori giovani che possono andare in squadre importanti e l’Empoli ne ha quattro: Di Lorenzo, Bennacer, Krunic e Traoré”, ha aggiunto Corsi a “Radio Crc”.
FOGNINI VICINO A TOP 10, DJOKOVIC E OSAKA LEADER
Nella classifica pubblicata oggi dall’Atp Fabio Fognini guadagna una posizione, sale all’11esimo posto (best ranking) e si conferma il primo dei tennisti italiani. Alle sue spalle posizione immutata per Marco Cecchinato (numero 19), mentre Matteo Berrettini fa un passo avanti e risale al numero 32. Perdono una posizione Andreas Seppi (66esimo) e 6 Lorenzo Sonego (73esimo) mentre fa due passi avanti Thomas Fabbiano (numero 98), sesto italiano nei top 100. Subito fuori guadagna tre posizioni e risale al numero 101 Paolo Lorenzi. Più indietro da segnalare il best ranking di Lorenzo Giustino (numero 157). Qualche cambiamento nella top ten del ranking mondiale, che vede Novak Djokovic alla 28esima settimana consecutiva al comando (la 252esima complessiva: è quinto nella speciale classifica), portando grazie alla finale di Roma a 4.410 punti il vantaggio sul re del Foro Italico Rafa Nadal. Sul terzo gradino del podio c’è Roger Federer, che precede Dominic Thiem ed Alexander Zverev. In sesta posizione sale il Next Gen Stefanos Tsitsipas che firma un altro best ranking e scavalka Kei Nishikori, che fa un passo indietro. Stabili Kevin Anderson e Juan Martin Del Potro mentre ritorna i top ten John Isner.
Camila Giorgi scende al 36esimo posto nella classifica pubblicata stamane dalla Wta: la 27enne marchigiana perde due posizioni ma è sempre la prima delle azzurre. Dietro di lei fa un passo indietro Martina Trevisan (numero 157) mentre ne fa quattro Giulia Gatto Monticone (167). Presenta diverse variazioni la top-ten mondiale, che vede sul trono per la 17esima settimana di fila la giapponese Naomi Osaka. Alle sue spalle, grazie alla vittoria agli Internazionali d’Italia si è riportata Karolina Pliskova, che ha guadagnato cinque posizioni. Scivola al terzo posto Simona Halep che precede Kiki Bertens, stabile, ed Angelique Kerber che fa due passi indietro. Perde una posizione anche Petra Kvitova, sesta, mentre fanno un passo avanti sia Sloane Stephens che Ashleigh Barty. Il prematuro ko a Roma, dove era la bi-campionessa in carica, costa tre posizioni ad Elina Svitolina. L’ucraina scende al nono posto subito davanti a Serena Williams, che rientra nell’élite mondiale.
ATP: 1. Novak Djokovic (Srb) 12335 punti (–); 2. Rafael Nadal (Esp) 7945 (–); 3. Roger Federer (Sui) 5950 (–); 4. Dominic Thiem (Aut) 4845 (–); 5. Alexander Zverev (Ger) 4155 (–); 6. Stefanos Tsitsipas (Gre) 4080 (+1); 7. Kei Nishikori (Jpn) 3860 (-1); 8. Kevin Anderson (Rsa) 3775 (–); 9. Juan Martin del Potro (Arg) 3235 (–); 10. John Isner (Usa) 2940 (+1); 11. Fabio Fognini 2830 (+1); 19. Marco Cecchinato 1840 (–); 32. Matteo Berrettini 1320 (+1); 66. Andreas Seppi 795 (-1); 73. Lorenzo Sonego 729 (-6); 98. Thomas Fabbiano 592 (+2).
WTA: 1. Naomi Osaka (Jpn) 6486 punti (–); 2. Karolina Pliskova(Cze) 5685 (+5); 3. Simona Halep (Rou) 5533 (-1); 4. Kiki Bertens (Ned) 5405 (–); 5. Angelique Kerber (Ger) 5095 (-2); 6. Petra Kvitova (Cze) 5055 (-1); 7. Sloane Stephens (Usa) 4552 (+1); 8. Ashleigh Barty (Aus) 4430 (+1); 9. Elina Svitolina (Ukr) 3967 (-3); 10. Serena Williams (Usa) 3521 (+1); 36. Camila Giorgi 1475 (-2).










