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ITALIA CONQUISTA TRE ARGENTI IN CDM PARACANOA

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Si conclude con tre medaglie d’argento per la squadra azzurra di paracanoa la spedizione nella Coppa del Mondo di Poznan, tappa del circuito iridato immediatamente successiva all’Europeo andato in scena ad inizio settimana sempre sul bacino polacco. Protagonisti Esteban Gabriel Farias nel KL1 200m maschile, Eleonora De Paolis nel KL1 200m femminile e Federico Mancarella nel KL2 200m maschile. Risultati di prestigio che si aggiungono alle tre medaglie (due argenti e un bronzo) vinte pochi giorni fa nella rassegna continentale. Esteban Gabriel Farias fa il bis dopo la prestazione che martedì scorso gli era valsa il secondo posto agli Europei, conquistando l’argento nella finale di Coppa del KL1 200m maschile. Farias ferma il cronometro sul tempo di 47.866 ad un soffio dalla medaglia d’oro del brasiliano Luis Carlo Cardoso Da Silva (47.674). Terzo gradino del podio, invece, per il polacco Jakub Tokarz (49.178). “Sono soddisfatto di questo primo esordio azzurro della stagione – ha commentato Esteban Farias – Potevo sicuramente far meglio ma le condizioni fisiche e di salute in questi giorni non sono state delle migliori. La gara nel complesso è andata bene, ho svolto un buon percorso e sono pronto per continuare la preparazione verso l’obiettivo finale che sarà il Mondiale di Szeged che varrà come qualificazione per Tokyo 2020, sperando che che vada tutto per il meglio”. Eleonora De  Paolis vince un’ulteriore medaglia d’argento nel KL1 200 metri femminile, dopo il titolo di vice campionessa europea ottenuto nella rassegna continentale pochi gironi fa sempre nelle acque di Poznan. La specialista del Circolo Canottieri Aniene, classe 1986 di Velletri, ferma il cronometro sul tempo di 53.781, alle spalle dell’ucraina campionessa del mondo in carica Maryna Mazhula (53.609). Medaglia di bronzo invece per la cilena Katherine Wollermann (55.365). “Nonostante non sia partita benissimo, ho cercato di fare del mio meglio cercando di recuperare il più possibile negli ultimi metri di gara – ha commentato a fine gara Eleonora De Paolis – Ho avuto qualche piccola difficoltà nel gestire il vento e la corrente a favore, ma sono sicura che mi sarebbe bastato un metro di gara in più per vincere. Ora si ritorna subito a lavorare – ha concluso – con l’obiettivo di centrare le qualificazioni per Tokyo 2020″. Federico Mancarella dopo il bronzo europeo torna a guadagnarsi un posto tra i migliori nella gara del KL2 200m maschile. Il portacolori del Canoa Club Bologna chiude in seconda posizione, alle spalle del neozelandese Scott Martlew, medaglia d’oro in 41.127. Mancarella trova il giusto ritmo tra le acque di Poznan terminando in 42.467, tempo che vale l’argento ex aequo con il fuoriclasse austriaco Markus Swoboda. “Sono soddisfatto della  prova odierna la gara è stata molto bella ed il campo mi è piaciuto molto, sono partito un po’ male per via delle raffiche di vento, ma ho tirato fino in fondo ed è uscito il risultato”, ha commentato Mancarella. Ma l’azzurro di Rio 2016 punta già alla sua seconda paralimpiade e conclude: “questi risultati devono essere da stimolo per fare ancora meglio in vista dell’obiettivo principale dell’anno, ovvero il Mondiale di qualificazione di fine agosto a Szeged”. “I ragazzi sono molto entusiasti e noi tecnici e dirigenti lo siamo altrettanto, consapevoli di aver contribuito con queste medaglie a dare lustro all’Italia e alla nostra Federazione – ha dichiarato il Direttore Tecnico Stefano Porcu – Le sensazioni sono buone, ma con obiettività dobbiamo dire che ci sono ancora ampi margini di lavoro per poter andare meglio e raggiungere risultati ancor più prestigiosi. L’obiettivo a lungo termine deve essere quello di lavorare a testa bassa con la consapevolezza di poter ambire al vertice. In ultimo – ha concluso Porcu – desidero ringraziare tutti coloro che sostengono il movimento paralimpico, i ragazzi si sentono totalmente integrati nel sistema sportivo e questo è merito di tutto il pubblico che ci segue e tifa azzurro con noi”.

FIORENTINA VERSO LA CESSIONE A ROCCO COMMISSO

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L’era Della Valle potrebbe essere al tramonto. Il “New York Times” rivela che Rocco Commisso, imprenditore nato in Calabria ma negli Usa da quando aveva 12 anni, sarebbe vicino all’acquisto della Fiorentina, operazione che dovrebbe andare in porto nei prossimi giorni. Fondatore dell’azienda di telecomunicazioni Mediacom e presidente dei New York Cosmos, Commisso da tempo valutava un ingresso nel calcio italiano tanto che lo scorso anno provò, senza successo, a rilevare il Milan. Ora sarebbe vicino a ripercorrere le orme dei vari Pallotta, Saputo e Tacopina: il 69enne magnate italo-americano avrebbe dato mandato alla JPMorgan Chase di portare avanti la trattativa con la famiglia Della Valle, proprietaria del club viola dal 2002. Ci sarebbe già un accordo di massima attorno ai 150 milioni di dollari (circa 134 milioni di euro) e lunedì potrebbe arrivare l’ok definitivo.
L’acquisto della Fiorentina non avrebbe conseguenze dirette sui Cosmos, di cui è proprietario dal 2017, ma consentirebbe a Commisso di realizzare il sogno di entrare nel grande calcio.

GATTUSO “SPERO CILIEGINA MA STAGIONE È POSITIVA”

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“Ci manca solo la ciliegina ma comunque vada è stato un campionato importante e i ragazzi si meritano un grande abbraccio e tanto rispetto da parte mia”. Rino Gattuso si prepara all’ultima gara di campionato contro la Spal, dove il Milan si gioca le ultime speranze Champions. I rossoneri non sono padroni del proprio destino, “ma dobbiamo fare il nostro dovere e poi vediamo cosa succederà”. Che sia quarto posto o meno, comunque, “se andiamo a vedere le ultime 6-7 stagioni, abbiamo fatto più punti di altri anni. Sulla carta c’erano poi squadre che avevano qualcosa in più di noi ma, a parte l’Atalanta che sta facendo un miracolo sportivo, in classifica sono sotto. Abbiamo avuto delle grandi opportunità e non le abbiamo sfruttate ma la stagione non è da buttare via. E a me la società non mi ha detto di andare obbligatoriamente in Champions ma di provarci. La cosa che mi ha dato più fastidio – insiste – è che si faccia passare il fatto che abbiamo 65 punti, con una partita ancora da giocare, come una roba normale. Questo gruppo, che per qualcuno non vale niente, ha sbagliato ma ha fatto anche tante cose positive. Si fa passare che abbiamo fatto il nostro, che era dovuto, ma non è così. Non deve cambiare il giudizio se andiamo in Champions o meno, e se andiamo in Champions vediamo chi sale sul carro…”. E se Biglia è disposto a fare 40 chilometri a piedi di pellegrinaggio in caso di Champions, “io potrei fare di tutto. Sono 10-11 anni che non mi tolgo la barba, magari alle 22.30 mi presento senza”. A fine stagione si deciderà anche il futuro dello stesso tecnico. “Per me allenare il Milan è un sogno, è stato difficile ma è un sogno e spero che possa continuare. Per me è un grande onore allenare questa squadra e spero di allenarla il più a lungo possibile”. Gattuso non si sbilancia nemmeno su Leonardo e Maldini, la cui posizione sarebbe in bilico. “Ho visto la stessa partecipazione, gli stessi sorrisi, gli stessi discorsi fatti fino alla settimana scorsa, non è cambiato nulla e abbiamo preparato la partita di domani nel migliore dei modi. Non ho visto tanti movimenti di valigie, armadietti svuotati, ho visto tutte le cose al posto giusto”. Ma il Milan è comunque in buone mani: “C’è una società molto forte e i tifosi devono aspettarsi il meglio. Le persone che gestiscono il club sanno su che strada devono andare, bisogna avere fiducia e stare tranquilli”.

HAMILTON POLE A MONACO, VETTEL IN SECONDA FILA

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Lewis Hamilton firma il miglior tempo nelle qualifiche del Gran Premio di Monaco, sesta prova stagionale del Mondiale di Formula Uno, in programma domani sul circuito di Montecarlo. Il pilota anglo-caraibico della Mercedes conquista la pole position numero 85 della sua carriera – la seconda stagionale dopo Melbourne e la seconda nel Principato dopo quella del 2015 – girando in 1’10″166, nuovo record della pista. Beffato per 86 millesimi il compagno di squadra Valtteri Bottas mentre è terzo, a 0″475, Max Verstappen con la Red Bull. Al fianco dell’olandese partirà in seconda fila Sebastian Vettel, staccato di 781 millesimi da Bottas. A seguire Pierre Gasly (Red Bull) e Kevin Magnussen (Haas), quarta fila per Daniel Ricciardo (Renault) e Daniil Kvyat (Toro Rosso), chiudono la Top Ten Carlos Sainz (McLaren) e Alexander Albon (Toro Rosso). Erano rimasti fuori dalla lotta per la pole, nel corso della seconda manche, Nico Hulkenberg (Renault), Lando Norris (McLaren), Romain Grosjean (Haas) e le due Alfa Romeo di Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi. Partirà solo dalla 16esima casella Charles Leclerc: autore del miglior tempo nelle ultime libere, il pilota della Ferrari decide di non tornare in pista nel Q1 dopo aver girato in 1’12″149 ed è un errore che paga a caro prezzo perchè, per appena 52 millesimi, è il primo degli esclusi. Peggio fanno solo le Racing Point di Sergio Perez e Lance Stroll e le Williams di George Russell e Robert Kubica.

DOPPIETTA SANTANDER, BOLOGNA BATTE 3-2 NAPOLI

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Il Bologna chiude il campionato col sorriso e lo fa battendo il Napoli per 3-2 nell’anticipo dell’ultima giornata di Serie A. Continua la striscia vincente casalinga per il Bologna, forte di sei vittorie nelle ultime sei partite nella cornice di un Dall’Ara in festa per la salvezza ottenuta con una giornata di anticipo. Con i tre punti la formazione di Mihajlovic sale a quota 44 mentre quella di Ancelotti, dopo quattro vittorie consecutive, subisce uno stop e resta a 79. Ritmi bassi nel corso di una prima frazione di gioco che si sblocca solamente al 42′: Palacio semina il panico sulla corsia mancina e disegna un cross al bacio per il colpo di testa vincente di Santander, autore dell’1-0. Dopo ventuno partita a secco, il Bologna torna a segnare nel primo tempo e nel finale della prima frazione di gioco trova anche il modo di siglare il 2-0. Al 46′ Dzemaili fa sua una palla vagante a centrocampo e trova dai venticinque metri l’angolo vincente alle spalle di Karnezis con una conclusione imprendibile dopo una percussione centrale. Nella ripresa, esce fuori il Napoli e al 56′ c’e’ il gol che riapre la partita: Abiol lancia Ghoulam che batte Skorupski con un diagonale e firma il 2-1. L’uomo piu’ pericoloso del Napoli si conferma essere Milik vicino al pareggio con un colpo di testa che termina di poco fuori. Ma il 2-2 e’ solo rimandato e il gol porta la firma di Dries Mertens, a segno nelle ultime quattro partite e autore di undici gol al Bologna: Callejon serve in area Younes bravo a scaricare per il destro vincente del belga. Sono ventisei i pali colpiti dal Napoli in questa stagione e all’85’ Zielinski lascia partire un destro che si stampa sul legno. Il Napoli sogna la rimonta ma all’87’ torna in svantaggio: Svanberg calcia e trova la deviazione di Santander, autore di una doppietta e del definitivo 3-2.

Nell’altro match della giornata, Frosinone e Chievo si congedano dalla Serie A con uno 0-0. Nell’anticipo dell’ultima giornata di campionato andato in scena allo stadio “Benito Stirpe” tra le ultime due della classe, nessuna rete tra i due peggiori attacchi della massima serie, entrambi sotto le 30 marcature stagionali. Il Frosinone, sempre sconfitto negli altri tre precedenti dal Chievo, prova a salutare il proprio pubblico con una vittoria ma il muro ospite resiste sino al fischio finale. I clivensi, in campo col 3-4-1-2, affidano le chiavi dell’attacco a capitan Pellissier, all’ultima da professionista e alla ricerca del gol numero 113 in carriera per agganciare Cassano e Amoruso. Il bomber del Chievo insacca da pochi passi sul tiro-cross di Pucciarelli, scelto da Di Carlo come partner in attacco, ma viene pescato in offside come confermato anche dal Var. In una cornice di pubblico comunque di tutto rispetto nonostante il destino già scritto delle due compagini, il Frosinone prova a fare la partita aggrappandosi alla qualità di Ciano, fulcro di ogni trama offensiva degna di nota come quella imbastita al 28’ per l’inserimento di Paganini, chiuso in corner da Frey.
Al 33’ Di Carlo perde per infortunio Diousse e fa esordire Burruchaga, figlio dell’ex campione del mondo argentino Jorge e match winner della finale di Messico ’86, ma il risultato non si sblocca sino al duplice fischio del direttore di gara Di Martino dopo un minuto di recupero concesso. Nella ripresa Baroni muove la panchina inserendo Maiello per Valzania e al 48’ un errore di Rigoni rischia di spalancare la porta a Ciano, murato in corner al momento del tiro da Cesar. Il Frosinone passa al 3-4-1-2 con l’ingresso della bandiera Daniel Ciofani per Zampano e aumenta la pressione sugli avversari. Timide proteste ciociare al 66’ per un tocco di Depaoli in area col braccio su un lancio dalla destra, ma per Di Martino e Var si può riprendere con un semplice corner. Proprio dagli sviluppi di un angolo, al 71°, Semper risponde al colpo di testa di Ciofani, lasciato senza marcatura dalla difesa del Chievo. Nel finale c’è tempo anche per il bel saluto del pubblico dello Stirpe a Sammarco e un altro esordio nelle fila degli ospiti, quello del gambiano classe 2001 Juwara per un nervoso Pucciarelli. Gli uomini di Di Carlo resistono agli assalti del Frosinone ma il sipario cala dopo 2’ di recupero sullo 0-0.
(ITALPRESS).

RAPTORS BATTONO 4-2 BUCKS E CONQUISTANO FINALS NBA

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I Toronto Raptors hanno vinto stanotte gara 6 della finale della Eastern Conference della Nba di basket, battendo per 100-94 i Milwaukee Bucks, chiudendo la sfida sul 4-2. Così, per la prima volta nella loro storia, la squadra canadese ha conquistato il pass per le finals, dove affronteranno i Golden State Warriors, vincitori della Western Conference, giunti negli ultimi quattro anni sempre alle sfide decisive per l’assegnazione dell’ambito anello, trionfando in tre occasioni (2015, 2017 e 2018).
Nel match di stanotte, alla Scotiabank Arena di Toronto, i Raptors si sono imposti in rimonta, dopo aver chiuso il primo quarto sotto nel punteggio per 31-18. Ventisette i punti (e 17 i rimbalzi) del trascinatore dei canadesi, ovvero Kawhi Leonard, seguito nel tabellino dal compagno camerunese Pascal Siakam, a quota 18. Inutili, ai fini dello score conclusivo, invece, i 21 punti firmati dal greco Giannis Antetokounmpo per gli ospiti.
(ITALPRESS).

CATALDO VINCE A COMO, CARAPAZ RESTA ROSA

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Dario Cataldo ha vinto la 15esima tappa del 102esimo Giro d’Italia, la Ivrea-Como di 232 chilometri. L’abruzzese della Astana ha battuto in volata il compagno di fuga, ovvero il lombardo Mattia Cattaneo, della Androni Giocattoli-Sidermec, col quale era scattato a inizio giornata, intorno al km. 15. Alle spalle dei due battistrada, hanno chiuso  il britannico Simon Yates, la maglia rosa Richard Carapaz, e il siciliano Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), finalmente all’attacco, che hanno staccato di un po’ di secondi lo sloveno Primoz Roglic, oggi in difficolta’ (caduta in discesa), giunto all’arrivo con una bici di un compagno di squadra (costretto al cambio per una foratura). “Mi sentivo particolarmente bene: ho provato ad approfittarne e sono felice di aver preso un po’ di vantaggio su Roglic” le parole della maglia rosa Carapaz che ha anche guadagnato 40″ sul diretto inseguitore nella classifica generale, ovvero lo sloveno Primoz Roglic. “In discesa, alla fine, ho fatto fatica a stare alla ruota di Nibali ma sono contento di esser arrivato al traguardo al suo fianco”. Domani seconda e ultima giornata di riposo. La corsa targata Rcs ripartira’ martedi’: in programma la 16esima frazione, la Lovere-Ponte di Legno, di 194 chilometri, che apre la settimana decisiva, che portera’ la carovana rosa (domenica 2 giugno) al traguardo conclusivo di Verona.
(ITALPRESS).

CECCHINATO FUORI A PARIGI, AVANZA BERRETTINI

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Un primo turno in chiaroscuro per gli italiani impegnati sulla terra rossa di Parigi. Se, infatti, il Roland Garros ha regalato un esordio positivo a Matteo Berrettini, con il successo sullo spagnolo Pablo Andujar, la delusione di giornata arriva con l’eliminazione a sorpresa per Marco Cecchinato. Il siciliano, numero 19 del ranking mondiale e 16ma testa di serie, alla terza presenza nel tabellone principale dove lo scorso anno aveva raggiunto la semifinale, si è dovuto arrendere in cinque set al francese Nicolas Mahut. Il 23enne romano, numero 32 della classifica Atp e 29ma testa di serie, ha battuto in rimonta per 6-7 (3) 6-4 6-4 6-2, dopo quasi tre ore e mezza di gioco, lo spagnolo Adujar, recuperando da un primo set in cui ha commesso troppi errori gratuiti. Prossimo avversario il norvegese Casper Ruud, numero 63 del ranking mondiale. Cecchinato ha ceduto per 2-6 6-7 (6) 6-4 6-2 6-4, in tre ore e 18 minuti al 37enne francese entrato nel tabellone con una wild card. Deluso il siciliano che non cerca comunque scuse: “E’ stata una gran brutta giornata, ho sprecato troppo e nel quinto set non ho spinto come dovevo. Scenderò intorno alla 40ma posizione, ma non è un dramma. Nessuna tragedia, ora mi devo fermare qualche giorno”. 

Eliminato al primo turno anche Lorenzo Sonego, ma il 24enne torinese, numero 73 del ranking mondiale, aveva davanti “sua maestà” Roger Federer, che si è imposto per 6-2 6-4 6-4, in un’ora e 41 minuti di gioco. Esordio amaro pure per Thomas Fabbiano. Il pugliese, numero 98 dell’Atp, ha ceduto per 6-3 7-5 6-1 al croato Marin Cilic, numero 13 del ranking mondiale e undicesima testa di serie. In tabellone ci sono altri 5 azzurri. Domani in campo Salvatore Caruso, siciliano numero 148 dell’Atp, che affronterà lo spagnolo Jaume Munar. Martedì, invece, derby tricolore fra Fabio Fognini e Andreas Seppi, Stefano Travaglia esordirà contro il francese Adrian Mannarino, mentre Simone Bolelli – proveniente dalle qualificazioni – troverà sulla sua strada Lucas Pouille. 

Tra gli altri risultati di giornata, passaggio di turno agevole per Tsitsipas sul tedesco Marterer con il punteggio di 6-2 6-2 7-6 (4), così come per Nishikori sul francese Halys per 6- 6-3 6-4. Avanti anche Goffin, Dimitrov e Schwartzman e Kohlschreiber.

In campo femminile, invece, da segnalare la sconfitta di Venus Williams, battuta comunque dalla numero 9 del seeding, l’ucraina Elina Svitolina per per 6-3 6-3. Fuori anche la numero 5, la tedesca Angelique Kerber, superata dalla 18enne russa Anastasia Potapovaper 6-4 6-2. Bene la testa di serie numero 2 Pliskova, in due set sull’americana Brengle, così come la Muguruza che ha avuto la meglio sulla Townsend 5-7 6-2 6-2 e la Bencic sulla Ponchet. Per quanto riguarda le italiane, due le presenze azzurre entrambe provenienti dalle qualificazioni. Giulia Gatto-Monticone affronterà l’americana Sofia Kenin, mentre Jasmine Paolini la russa Daria Kasatkina.