Radja Nainggolan e’ ufficialmente un nuovo giocatore dell’Inter: il centrocampista belga ha firmato col club nerazzurro un contratto fino al 30 giugno del 2022. Ceduti a titolo definitivo alla Roma il difensore Davide Santon e il centrocampista classe 1999 Nicolo’ Zaniolo, contropartite tecniche dell’affare che ha portato il centrocampista belga in nerazzurro.
“Non mi aspettavo un’accoglienza così calorosa, sono contento. Adesso toccherà a me trasformarla in ancora più applausi – dice il centrocampista belga a Inter Tv -. L’affetto dei tifosi è una sensazione importante per qualsiasi giocatore, vuol dire che la piazza è entusiasta, lo sono anch’io e spero che potremo toglierci tante soddisfazioni. Spalletti? La mia migliore stagione è stata con lui, spero di poter fare altrettanto bene, sono a sua disposizione e sono contento di averlo ritrovato. Ho scelto l’Inter perchè l’importante è sentire la fiducia, mi hanno chiamato il direttore Ausilio, il mister e Zanetti. Mi hanno fatto sentire importante, la mia scelta è stata semplice. Sono carico per la nuova avventura”. Infine, un messaggio per i tifosi. “Ancora non li conosco bene ma vedendo come mi hanno accolto spero continuino a supportare così la squadra. Possiamo fare bene in campionato e anche in Champions, perché l’Inter – conclude Nainggolan – ha una storia importante e deve tornare protagonista anche in Europa”.
La Roma si è subito consolata. “”Il club rende noto di aver acquistato a titolo definitivo i diritti alle prestazioni sportive di Javier Pastore, classe 1989, dal Paris Saint-Germain, a fronte di un corrispettivo fisso di 24,7 milioni di euro. Con il giocatore e’ stato sottoscritto un contratto di cinque anni, fino al 30 giugno 2023. L’argentino vestira’ la maglia numero 27”. Con questa nota ufficiale la società capitolina ha ufficializzato l’arrivo di Pastore alla corte di Di Francesco. “Sono molto felice di essere arrivato alla Roma, e’ bello tornare in Italia e farlo in una grande squadra”, ha dichiarato il giocatore ex Palermo, nella sua prima intervista in giallorosso. “Spero di restituire pienamente l’affetto che mi hanno gia’ dimostrato i tifosi”, ha aggiunto l’argentino.
La Roma ha reso note anche le cifre che hanno portato Santon e Zaniolo in giallorosso nell’ambito dell’affare Nainggolan, ceduto per complessivi 38 milioni. Santon approda “a fronte di un corrispettivo fisso di 9,5 milioni di euro. Con il difensore e’ stato sottoscritto un contratto fino al 30 giugno 2022”; Zaniolo e’ stato pagato invece 4,5 milioni. “Inoltre, in caso di futuro trasferimento del calciatore, la Roma riconoscera’ all’Inter un importo pari al 15% del prezzo di cessione. Con il calciatore e’ stato sottoscritto un contratto fino al 30 giugno 2023”.
(ITALPRESS).
NAINGGOLAN E’ DELL’INTER, CONTRATTO FINO AL 2022
MARQUEZ “IN TANTI IN CORSA PER TITOLO”
“Veniamo da una buona giornata di test in Catalogna ma Assen è una pista molto diversa da Montmelò, sarà molto interessante vedere come andrà lì. Abbiamo raggiunto un buon livello più o meno ovunque ottenendo buoni risultati in circuiti differenti, abbiamo sensanzioni positive anche per Assen”. Così Marc Marquez in vista del Gp d’Olanda. “Mi piace il tracciato, è la ‘Cattedrale’ del motociclismo, e anche i tifosi sono molto appassionati – sottolinea il campione della Honda -. E’ un ben arrivare con un piccolo vantaggio nella classifica del Mondiale, ma la stagione è ancora all’inizio. Ci sono ancora tanti piloti che possono conquistare il titolo, dobbiamo semplicemente lavorare e cercare di ottenere il miglior risultato possibile”.
“Assen è stata una gara difficile per me in passato, anche se ho avuto anche dei buoni risultati. La pista è molto veloce e la moto tende a impennare e muoversi molto. È necessario lavorare bene sul setup per ottenere una moto stabile senza perdere in altre aree” spiega l’altro pilota HRC Dani Pedrosa.” Ovviamente il tempo, che in genere è abbastanza instabile, può rendere le cose ancora più difficili. Detto questo, abbiamo lavorato bene durante il recente test in Catalunya, e abbiamo trovato alcune piccole modifiche di setup volte a darci una presa migliore; ora vedremo come va ad Assen. Cercheremo di fare le cose correttamente a partire da venerdì mattina e di essere preparati per qualsiasi tipo di situazione troveremo” conclude il pilota di Sabadell.
(ITALPRESS).
VETTEL “POCHE CURVE, MA E’ UNA PISTA DIFFICILE”
Sebastian Vettel dopo il quinto posto al Paul Ricard si appresta ad affrontare il GP d’Austria al Red Bull Ring. “La pista di Spielberg è quella con il tempo sul giro più breve, Ci sono poche curve, ma è comunque difficile” afferma il pilota tedesco della Ferrari nel video di presentazione della gara sul sito del Cavallino rampante. “Alla Curva 2 si arriva in cima alla massima velocità. Poi c’è una forte decelerazione, in frenata. E’ difficile vedere il punto di corda e l’uscita della curva, perchè si scollina, ma è molto importante tirare fuori il massimo della macchina in frenata e avere una buona velocità in uscita, perchè c’è un lungo rettilineo con buone opportunità di sorpasso nella sequenza successiva” spiega Seb. “Sono le uniche curve a sinistra che abbiamo su questa pista. Le percorriamo come una sola piega perchè sono vicine e veloci. E’ molto divertente soprattutto la seconda parte. Appena prima di chiudere il giro c’è una compressione notevole quando arrivi al punto di corda. E’ ancora veloce, si sale fino in quinta marcia. In uscita si possono sfruttare tutti i cordoli, ma bisogna stare attenti, è facile perdere la macchina” conclude Vettel.
(ITALPRESS).
DANIMARCA-FRANCIA 0-0, ENTRAMBE AGLI OTTAVI
Un pareggio a reti inviolate che soddisfa tutti. Questa in sintesi, al Luzhniki Stadium di Mosca, la sfida Danimarca-Francia, che ha promosso entrambe le squadre (transalipini primi, danesi secondi) agli ottavi di finale dei Mondiali di Russia. E’ il primo 0-0 della kermesse iridata.
Alla luce anche della contemporanea vittoria del Perù sull’Australia (per 2-0), le due formazioni in campo non si sono date battaglia con grande veemenza e si sono di fatto “accontetate” del pari. In virtù della classifica finale di questo girone C – Francia prima con sette punti, Danimarca seconda a quota 5 – gli uomini di Deschamps affronteranno in ottavi l’Argentina; mentre Kjaer e compagni sfideranno la Croazia.
In avvio di match il ct transalpino ha confermato lo schema 4-2-3-1, cambiando però, rispetto alla gara contro il Perù, ben sei uomini. A riposo i diffidati e gli acciaccati: Lloris, Pavard, Umtiti, Pogba, Matuidi e Mbappé (in scena negli ultimi minuti). Formazione tipo, invece, dal fischio di inizio per la Danimarca.
Poche le emozioni della gara, aperta al 4′ da un grosso rischio per la Francia: Kimpembe in area è entrato in contatto con Braithwaiter, rischiando il rigore. L’arbitro e il Var però non sono intervenuti. Al 20′ anche Sidibé ha fatto tremare i tifosi transalpini con una trattenuta in area (non ravvisata) ai danni di Delaney. Poco dopo la mezzora, poi, Dembelé ha provato a muovere le acque ma il suo diagonale è terminato largo.
Nella ripresa molto “accademia”. Da segnalare solo due buoni tentativi del neo entrato Fekir: nel primo caso, al 25′, il suo mancino è andato sull’esterno della rete; nell’altro, al 37′, ha costretto a una bella risposta Schmeichel. Dopo il triplice fischio del direttore di gara sorrisi e applausi per tutti.
Nell’altro match del girone, il Perù ha battuto per 2-0 l’Australia. Di Carrillo e Guerrero, rispettivamente al 18′ e al 50′, le reti che hanno deciso la partita, che permettono alla nazionale sudamericana di chiudere al terzo posto, con 3 punti all’attivo. Ultimi i Socceroos a quota 1.
(ITALPRESS).
GIOCHI MEDITERRANEO: CHAMIZO ORO, ITALIA A 78
Nove medaglie (3 ori, 5 argenti, 1 bronzo) per l’Italia al termine della quinta giornata di gare ai Giochi del Mediterraneo. I podi conquistati oggi permettono all’Italia di toccare quota 78 medaglie complessive cosi’ suddivise: 33 ori, 24 argenti, 21 bronzi. Frank Chamizo era atteso
e non ha deluso le aspettative, mette il suo zampino anche in questa competizione portando a casa l’oro nella categoria -74 kg. L’azzurro si era detto sicuro delle proprie possibilita’ gia’ alla vigilia (“Non ci sono problemi a vincerli” erano state le sue parole) e sul materassino del Pavilion di Vila-Seca ha battuto agilmente l’egiziano Samy Moustafa (15-4 il finale) salendo cosi’ sul gradino piu’ alto del podio e facendo risuonare l’inno di Mameli. “Sono strafelice per questa vittoria. Non si deve sottovalutare mai nessuno e bisogna allenarsi forte per qualsiasi gara” il commento a caldo dopo la vittoria. Il film sulla sia vita puo’ attendere, intanto al doppio oro mondiale ed europeo ed al bronzo olimpico di Rio oltre che all’argento ai Giochi europei di Baku, Chamizo puo’ aggiungere quest’altra importante medaglia. Archiviata la sua prima edizione (con vittoria) ai Giochi del Mediterraneo, adesso il lottatore italo-cubano potra’ dedicarsi interamente ai Mondiali di Budapest che preparera’ nel Daghestan a casa del suo tecnico russo Gaydar Gaydarov dove lo aspetta una vita quasi da eremita. Poco dopo, l’altro azzurro impegnato in finale, Simone Iannattoni, e’ stato battuto dall’atleta di Fyrom Magomedgadji Nurov che ha chiuso l’incontro 11-0.
Per il resto sono arrivati ancora 2 ori e 4 argenti (divisi equamente tra ginnastica e pesi), quindi 1 bronzo (pesi). Nella ginnastica, arriva un secondo oro per Lara Mori che sale sul gradino piu’ alto del podio nel corpo libero. La ginnastica esulta anche per altri due argenti. Marco Lodadio secondo agli anelli: l’azzurro ha chiuso con il punteggio 14.933 dietro al turco Ibbrahim Colak con 15.233. Giada Grisetti seconda alla trave: l’azzurra ha chiuso con 13.366 preceduta dalla francese Marina Boyer 14.033. Dai pesi era arrivata la prima medaglia d’oro della giornata. Cristiano Giuseppe Ficco (categoria 85 kg) ha vinto l’oro nello strappo, totalizzando 153 kg. L’azzurro ha superato il greco Dimitrios Aslanidis (152) e il tunisino Ramsi Bahloul (151). Nello slancio l’azzurro ha alzato 182 kg fermandosi pero’ ai piedi del podio. Successivamente, sono arrivate altre tre medaglie, tutte femminili. Merito di Giorgia Bordignon, che ha collezionato un doppio argento: nello strappo (cat. 69 kg) ha totalizzato 97 kg chiudendo al secondo posto, e nello slancio si e’ invece attestata sui 122. Bronzo invece nello slancio della stessa categoria per di Milena Gianelli, terza con 93 kg. Nel tennis, Iacopo Berrettini (fratello di Matteo) ha superato nei sedicesimi lo spagnolo Miguel Angel Semmler Arranz in due set con il punteggio di 6-4, 6-3 ed approda agli ottavi.
(ITALPRESS).
ARGENTINA BATTE NIGERIA, AGLI OTTAVI ANCHE CROAZIA
Continuano i sogni dell’Argentina e del rigenerato Messi. Al San Pietroburgo Stadium, l’Albiceleste ha battuto al fotofinish, per 2-1, una mai doma Nigeria. A determinare il risultato le reti firmate da Messi (nel primo tempo), da Moses (dagli undici metri, nella ripresa) e infine da Rojo (a quattro minuti dal 90′). Argentina agli ottavi di finale; Nigeria a casa.
Evitata all’ultimo la prima eliminazione eccellente dei Mondiali di Russia, dove i sudamericani sono arrivati fuori condizione e con poche idee, per poi cambiare tutto con l’ammutinamento (mal celato dalla Federcalcio argentina) ai danni del ct Sampaoli. Enorme la gioia al triplice fischio per Messi e soci, seguiti con grande partecipazione dagli spalti anche dal solito Maradona e dal composto Zanetti. Tanti complimenti, comunque, alla Nigeria di Rohr, pure oggi molto compatta e aggressiva.
Al termine delle sfide di questo girone D, la Croazia (che ha battuto per 2-1 l’Islanda, gol dell’interista Perisic al 90′) è passata come prima a punteggio pieno e agli ottavi sfiderà la Danimarca; mentre i sudamericani sono passati come secondi e affronteranno al prossimo turno la Francia.
(ITALPRESS).
ARGENTINA-NIGERIA, MALORE PER MARADONA “STO BENE”
Novanta minuti più recupero sotto stress per Diego Armando Maradona. Ovviamente non era in campo a San Pietroburgo, ma Argentina-Nigeria di ieri è stata una delle partite più…faticose della sua vita. Sugli spalti dello stadio russo è stato lui il grande protagonista, ha ballato, esultato, si è disperato per il pari nigeriano, poi è esploso di gioia dopo la rete del 2-1 di Rojo senza riuscire a trattenere il dito medio di entrambe le mani. Non è tutto, perchè l’ex Pibe de Oro ha pagato tutte le emozioni vissute con un malore che ha messo in ansia i suoi ammiratori. Stamane è lo stesso Maradona, su Instagram, a rassicurare tutti. “Voglio solo dirvi che sto bene, che non sono e non sono stato ricoverato. Durante l’intervallo della partita con la Nigeria ho avuto un forte dolore alla nuca e un mancamento – ha spiegato l’ex capitano del Napoli e dell’Albiceleste -. Un medico mi ha visitato e mi ha consigliato di tornare a casa prima del secondo tempo, ma ho deciso di rimanere perché ci stavamo giocando il tutto per tutto. Come sarei potuto andarmene? Un bacio a tutti e grazie per il supporto… Diego ci sarà ancora per un bel po’!”. Secondo quanto riportato da Marca l’entourage di Maradona ha spiegato che Diego “è stanco, ma sta bene”. L’ex ct dell’Argentina ha già lasciato San Pietroburgo a bordo di un aereo privato e ha raggiunto Mosca dove dovrebbe concedersi qualche giorno di riposo, rinunciando anche al suo ruolo di opinionista per la tv venezuelana Telesur.
(ITALPRESS).
DA VAR A OTT, CHE SALTO DA BRASILE2014 A RUSSIA2018
Il Mondiale più tecnologico della storia fa i conti con se stesso e ammira la strada fatta. Da Brasile 2014 a Russia 2018, lo sport più popolare al mondo ha fatto passi avanti inimmaginabili: chi poteva predire 4 anni fa che le partite di Coppa del Mondo potessero essere decise alla moviola? Ci sono voluti 10 anni di analisi e 40 di discussioni da bar per un salto in avanti degno di un campione olimpico. Dov’eravamo 4 anni fa? Non esisteva il VAR, ma aveva debuttato la Goal Line Technology, oggi un sistema più complesso che usa campi magnetici e telecamere per determinare il punto esatto del pallone, grazie anche a cavi sotto il terreno di gioco che interagiscono con un pallone “intelligente”. L’Adidas Telstar 18, che rotola sui campi russi, è dotato di un chip che consente la comunicazione con devices collegati. A livello “social”, il balzo in avanti maggiore è l’ubiquità dei network che consentono di seguire le Nazionali senza dipendere dalla TV. Detto nella rubrica della settimana scorsa del terremoto provocato in Messico dai tifosi in strada al gol con la Germania, è ormai fatto comune collegarsi on line con provider OTT che trasmettono la Coppa del Mondo live, clip highlights, o approfondimenti. Ai social media più noti, Twitter in testa per la presenza al Mondiale, quest’anno si è aggiunto SpokeHub che ha aggiunto le statistiche di STATS per attrarre fans. Quando si dice creatività pubblicitaria, McDonald’s ha unito l’utile (i burger in vendita) al dilettevole (la partnership con la FIFA) per mettere insieme un programma di streaming incentivante.
Per chi volesse vedere la partita in Svezia non è necessario il take away, ma i McDonald’s diventano essi stessi sale di trasmissione, per la partita della Nazionale gialloblu.
Sul campo, il tecnico della Germania campione del mondo Löw ha quantificato in 5-10% l’aiuto dei data analytics. I tedeschi avevano già fatto l’accordo con SAP e Adidas Micoach 4 anni fa, con una data war room per monitorare stato di forma dei giocatori, velocità e altre metriche. Quest’anno la FIFA ha sdoganato il tema permettendo l’accesso di tablet in panchina per ottenere informazioni in tempo reale. Qualcosa di simile a basket, volley o football americano, sport con pause frequenti e stabilite, con buona pace di chi crede che il calcio fluisca quasi ininterrotto. Anche i messicani si sono convertiti, grazie alla partnership con Pixellot. Dalla prossima stagione le 18 squadre della Liga MX, e i settori giovanili, fruiranno del sistema di video analisi grazie a un investimento fatto dalla Federazione dei Tricolor. A proposito di equipaggiamento, può far sorridere la notizia dei pantaloni riscaldati degli inglesi, ma la scienza e al momento i risultati sul campo danno loro ragione. Frutto di uno studio sviluppato alla Loughborough University, la ratio scientifica è che sotto 32 gradi è più probabile il rischio di infortuni. Le tute da allenamento dei britannici quindi, alimentate a batteria, grazie ai raggi infrarossi mantengono le gambe degli uomini di Southgate a temperatura costante.
Con questo, si chiude la seconda stagione di Sport&Tecnologia, altri 34 episodi dopo i 30 della prima stagione. Sono stati trattati tutti gli argomenti più importanti all’incrocio tra sport e tecnologia, sperando di aver raggiunto un altro mattoncino nella costruzione di un futuro più connesso, ma anche più responsabile.
(ITALPRESS).










