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GIOCHI MEDITERRANEO: ITALIA A 105 MEDAGLIE

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L’Italia supera quota 100 medaglie al termine della settima giornata di gare ai Giochi del Mediterraneo. Sono 105 in totale con 38 ori, 35 argenti e 32 bronzi, maturati nella giornata in cui ne sono arrivate 13 in totale con 2 ori, 6 argenti e 5 bronzi grazie ad atletica (1 oro, 2 argenti, 3 bronzi), judo (1 oro, 1 argento, 2 bronzi), golf (4 argenti). Nella serata di Tarragona, Davide Re riesce a vincere l’oro nei 400 con il tempo di 45″29, migliora il suo personale di 20 giorni fa a Ginevra, dovrà però ritentare per il record italiano (45″12). “Dovevo farlo, ero qui per questo, la possibilità c’era, ma oggi non è uscito” ha detto l’azzurro dopo la gara, ricordando anche che le condizioni climatiche (vento) non erano buone. “Comunque sono parzialmente contento per la vittoria, un obiettivo è stato raggiunto, il primato personale l’ho comunque migliorato per un paio di centesimi ed il record italiano lo farò, prima o poi uscirà ne sono sicuro. Dedica? L’oro è per i miei genitori Paolo ed Emanuela, che hanno fatto 800 km in auto per essere qui e per la mia sorella gemella Elena” il commento dell’azzurro. Nei 400 donne argento per Libania Grenot in 51″32 (“sono al punto di preparazione che pensavo in vista degli Europei di Berlino, ma c’è ancora da lavorare”) e bronzo per Mariabenedicta Chigbolu (52″14) in una gara vinta dalla cipriota Artymata. Nei 100 metri donne, bronzo per Anna Bongiorni (11″53) e tra gli uomini bronzo per Federico Cattaneo (10″37). Judo azzurro ancora sugli scudi con 4 medaglie dopo il poker di ieri. Edwige Gwend ha vinto l’oro nei -63 kg, superando per ippon la tunisina Bjaoui. In precedenza l’azzurra aveva vinto per waza-ari la semifinale contro la turca Busra Katipoglu e battuto per ippon la francese Patricia Deketer. Si è fermata invece a un passo dal trionfo Carola Paissoni. Nei -70 kg l’azzurra ha perso la finale per l’oro contro la spagnola Maria Bernabeu Avomo per ippon, dopo aver sconfitto invece la francese Florence Pinot per ippon e aver superato sempre per ippon la slovena Anka Pogacnik. Giornata non proprio esaltante per l’olimpionico Fabio Basile che porta a casa solo un bronzo nella categoria -73 kg. Dopo aver perso la semifinale per l’oro al golden score contro il turco Bilal Ciloglu ed aver protestato non poco, alla fine deve accontentarsi del terzo posto grazie al successo per waza-ari sullo spagnolo Ramirez Ramos Javier. Un vero peccato visto che in precedenza aveva liquidato in 40 secondi il monegasco Cedric Bessi per Ippon nella prima gara valida per gli ottavi di finale e si era ripetuto poi contro l’algerino Fethi Nourine, superandolo dopo 22 secondi, sempre per ippon. E dal judo, con Nicholas Mungai, arriva il bronzo nella categoria -90 kg che assegna all’Italia la medaglia numero 100. La Nazionale di calcio vola in finale. Gli azzurrini under 18 di Franceschini, trascinata dai gol di Rauti, capitan Merola e Nicolussi Caviglia, superano in semifinale la Grecia 3-0 e sabato torneranno in campo al all’Estadi Municipal di Reus per giocarsi contro la Spagna un titolo che manca nella bacheca azzurra da 21 anni. Un successo consoliderebbe il primato della Nazionale italiana che vanta il maggior numero di successi nel torneo di calcio dei Giochi del Mediterraneo, grazie alle quattro medaglie d’oro vinte nel 1959, 1963, 1967 e 1997. Attesa la presenza del Vice Commissario FIGC, Alessandro Costacurta.

Arrivano quattro argenti dal golf. Angelica Moresco e Aron Zemmer salgono sul podio individuale, trascinando le rispettive squadre a medaglia. La Moresco è stata superata solo dalla spagnola Marta Sanz Barrio in finale, Zemmer si è invece piegato all’iberico Mario Galiano. Anche l’Italia femminile (composta da Diana Luna, Roberta Liti, oltre ad Angelica Moresco) e quella maschile (formata da Philip Geerts, Jacopo Vecchi Fossa, oltre ad Aron Zemmer) si sono dovute inchinare alla Spagna. Nel tennis semifinale per Lucia Bronzetti (6-3, 6-4 sulla francese Harmony Tan) e per Jacopo Berrettini (6-4, 6-0 sul francese Alexandre Muller). Nelle bocce, Alfonso Nanni nella prima gara della poule1 di Raffa ha superato 12-9 il turco Cem Simsek. Il Setterosa dilaga contro la Turchia (30-3), Settebello idem (23-3).

(ITALPRESS).

GALLINARI “JAMES AI LAKERS? SBAGLIEREBBE SPONDA CITTÀ”

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“È importante che i ragazzi giochino sul ‘campetto’ sognando. Io sono cresciuto così, è fondamentale per divertirsi. L’allenamento sul playground ti dà possibilità di migliorare l’istinto, senza seguire gli schemi di allenamento, sentendoti libero e spensierato”. Danilo Gallinari, stella Nba dei Los Angeles Clippers, inaugura il nuovo playground del Parco della Cecchina di Roma, ristrutturato e restituito alla città con il contributo di Ubi Banca. “È un’iniziativa fondamentale, i campetti di quartiere stanno crescendo moltissimo – ha aggiunto il lungo di Sant’Angelo Lodigiano – È un bel ritorno al passato quando ci sono queste iniziative”. E chissà che da questo playground non esca un nuovo campione: “il bacino a Roma c’è, lo spero, l’Italia ne ha bisogno”. Secondo Elisabeth Rizzotti, head of marketing Ubi Banca, si tratta di un’iniziativa dal duplice valore: “C’è l’aspetto sociale, aggregante, e quello sportivo. Ciò fa parte del piano di iniziative della nostra presenza in un territorio al quale siamo vicini. È un modo per essere vicini ai nostri clienti”.

Gallinari ha inoltre avuto modo di fare il punto sul suo stato di forma e sulla prossima stagione che attende i Clippers: “È difficile capire cosa farà LeBron. Mi dispiacerebbe per lui se dovesse andare ai Lakers, perché sceglierebbe la sponda sbagliata della città. Certo, sarebbero dei derby bellissimi. Io sono concentrato sui Clippers, la mano invece sta bene, sono al 100% per la prossima stagione”. Gallinari spera nella conferma di DeAndre Jordan (“mi auguro che continui a far parte della squadra”) e resta ottimista: “la proprietà vuole vincere, noi vogliamo vincere, la conferma di Doc Rivers è stata importante, mi auguro che completino la squadra che è già forte”. Il playground è stato decorato da un murales di “20+30 metri” realizzato dal collettivo “Arte e città a colori” raffigurante i loghi delle 30 franchigie Nba. Oltre alla presenza dell’ala azzurra, i 40 ragazzi coinvolti nell’iniziativa hanno potuto ascoltare i consigli di un allenatore Nba, scoprendo anche la modalità 3vs3 e attività formative.

(ITALPRESS).

KINDER + SPORT AL FESTIVAL DEI GIOVANI DI CANOTTAGGIO

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Mancano solo dieci giorni al più grande evento giovanile Under14 del canottaggio italiano, il Festival dei Giovani, al via venerdì 6 luglio sulle acque del Lago di Varese, alla Schiranna. L’evento, giunto alla sua ventinovesima edizione, vedrà in gara 1600 giovanissimi provenienti da più di 120 società d’Italia. Numeri che raddoppiano se si pensa che ognuno avrà la possibilità di gareggiare almeno due volte. Per Varese sarà un ritorno alle origini, la tradizione organizzativa internazionale affonda le sue radici proprio nel Festival. Sarà la quinta volta per la città giardino. La prima nel 1999, poi il bis nel 2002, 2006, 2009 e, a distanza di 9 anni a seguito del lancio del campo di regata nei bacini internazionali, l’edizione 2018. La vera rivoluzione riguarda le distanze gara: gran parte delle sfide verranno disputate sui 1000 metri, ad eccezione dei giovani allievi B1 (10 anni) che si sfideranno sui 500. A livello organizzativo invece verranno utilizzate le strutture internazionali dei recenti eventi mondiali. Dai castelli porta barche, ai pontili gemellati, oltre al campo ad otto corsie e la torre d’arrivo. Il cuore dell’evento sarà proprio la zona d’arrivo, teatro delle premiazioni e delle cerimonie. Attesissima la Cerimonia d’apertura, in programma venerdì 6 luglio intorno alle 18.30. Ad arricchire il programma ci sarà anche un vero villaggio dello sport, grazie alla partnership con Kinder+Sport che attraverso il progetto “Joy of Moving” ha come obiettivo quello di diffondere e promuovere la pratica sportiva come una sana abitudine quotidiana per i più giovani.
L’evento entrerà nel vivo giovedì 5 luglio con l’arrivo di tutte le società. Venerdì 6 al mattino l’accreditamento dei partecipanti e, dalle 14.30, l’inizio delle regate. Alle 18.30, la grande cerimonia d’apertura con l’accensione del tripode. Sabato 15, con inizio alle 8.30, giornata interamente dedicata alle sfide. Domenica 7 luglio ultimo blocco di regate a partire dalle 8.30 e, alle 15.30, la premiazione finale con l’assegnazione del ventinovesimo Festival dei Giovani.
(ITALPRESS).

 

NOVE AZZURRI E LA GIORGI AL VIA A WIMBLEDON

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Sono nove, record di presenze tricolori, i tennisti azzurri al via nel tabellone principale del singolare maschile di Wimbledon, terzo Slam della stagione, che scatta lunedì sui campi in erba dell’All England Lawn Tennis Club di Londra.
Il sorteggio odierno non è stato particolarmente “cattivo” con i giocatori italiani, visto che l’unico a essere abbinato a una testa di serie al primo turno è Matteo Berrettini. Il 22enne romano, numero 80 del ranking mondiale, per la sua prima volta sui prati inglesi, dovrà vedersela con lo statunitense Jack Sock, numero 15 Atp e 18esima testa di serie del seeding, che nelle quattro precedenti partecipazioni nel “Tempio” vanta il terzo turno nel 2016 come miglior risultato: si tratta di una sfida inedita nel tour.
Fabio Fognini, numero 16 della classifica mondiale e 19esima testa di serie del tabellone, alla decima apparizione sui prati di Church Road, dove ha raggiunto tre volte il terzo turno (2010, 2014 e lo scorso anno), esordirà contro il giapponese Taro Daniel, numero 87 Atp, alla terza presenza nel main draw londinese : il 31enne di Arma di Taggia si è aggiudicato l’unico confronto diretto, disputato quest’anno nel primo turno di Coppa Davis a Morioka, quando Fognini si impose in cinque set.
Marco Cecchinato, numero 31 Atp e 29 del seeding, oggi sconfitto in semifinale ad Eastbourne, che proprio dodici mesi sui prati londinesi aveva debuttato in un tabellone principale di un Major, dovrà vedersela con l’australiano Alex De Minaur, numero 77 della classifica mondiale: sarà il primo incrocio fra il 25enne siciliano e il giovane di Sydney che risiede ad Alicante (Spagna), esordiente nel main draw del Major su erba.
Avversario australiano anche per Andreas Seppi, che in tredici precedenti partecipazioni a Wimbledon vanta come miglior risultato gli ottavi nel 2013, quando fu stoppato da Juan Martin Del Potro: il 34enne di Caldaro, attualmente numero 43 Atp, debutterà contro John Patrick Smith, numero 211 del mondo, proveniente dalle qualificazioni, alla quinta presenza nel main draw di un Major, seconda a Wimbledon (2015): non ci sono precedenti con l’altoatesino.
Ha invece l’occasione per prendersi una rivincita personale Paolo Lorenzi, numero 86 del ranking internazionale, che nella passata edizione è riuscito a vincere il suo primo match ai “The Championships”. Il 36enne senese è stato infatti sorteggiato contro il serbo Laslo Djere, numero 101 della classifica mondiale, che lo ha stoppato in questa stagione nei quarti del torneo di Istanbul, cogliendo la quarta affermazione in sei testa a testa.
Per quanto riguarda i due italiani promossi dalle qualificazioni (disputate sui campi di Roehampton), Thomas Fabbiano, numero 121 Atp, alla seconda partecipazione al main draw di questo torneo, ha pescato l’indiano Yuki Bhambri, numero 85 del ranking; mentre Stefano Travaglia, numero 138 del ranking mondiale, per quella che sarà la sua seconda partecipazione consecutiva a Wimbledon, affronterà l’australiano John Millman, numero 62 Atp, su questi campi arrivato al terzo turno nel 2016.
Infine, Lorenzo Sonego, numero 122 del mondo, ripescato come lucky loser, alla sua seconda partecipazione in un tabellone principale di uno Slam, dopo il debutto a gennaio a Melbourne, troverà dall’altra parte della rete lo statunitense Taylor Fritz, numero 68 del ranking Atp. Dopo Sonego, anche Simone Bolelli, numero 153 del ranking mondiale, è stato ripescato come lucky loser e sarà dunque al via da lunedì sui campi in erba di Londra. Il bolognese era stato superato per 6-3 6-2 7-6 (4) nel turno decisivo delle qualificazioni dallo statunitense Bradley Klahn. Per il 32enne di Budrio sarà la decima partecipazione al main draw dello Slam British, dove ha raggiunto per tre volte il terzo turno (2008, 2011 e 2014). Sfiderà al primo turno l’uruguaiano Pablo Cuevas, numero 73 del ranking mondiale. In caso di vittoria Bolelli potrebbe affrontare al secondo turno Fabio Fognini, qualora il davisman azzurro dovesse superare il primo ostacolo.

Se i maschi azzurri ridono, le donne italiane piangono. E’ solo una la giocatrice tricolore nel main draw del singolare femminile di Wimbledon. Si tratta di Camila Giorgi, 26enne di Macerata, numero 56 del ranking mondiale, che proprio sui prati, quelli olandesi di ‘s-Hertogenbosch, nel 2015, ha conquistato il suo unico titolo Wta. Ai “The Cahampionships” la marchigiana vanta il quarto turno (ottavi) nel 2012 e il terzo turno nel 2013, nel 2015 e nel 2017: dodici mesi fa ha battuto la francese Alize Cornet e la statunitense Madison Keys, prima di essere fermata dalla lettone Jelena Ostapenko, in piena trance agonistica dopo il trionfo al Roland Garros.
Per la Giorgi il primo ostacolo è rappresentato da un’altra lettone, ovvero Anastasija Sevastova, numero 21 del ranking mondiale e 21esima testa di serie del tabellone, che a Wimbledon non è mai andata oltre il secondo turno (raggiunto proprio lo scorso anno). Tra la Giorgi e la 28enne di Liepaja non ci sono precedenti.
(ITALPRESS).

DOMANI LE FINALI DELLE KINDERIADI

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Lombardia e Puglia si contenderanno il Trofeo delle Regioni 2018 – Kenderiadi di pallavolo maschili. Il PalaTricalle di Chieti ospiterà domani mattina l’ultimo atto della 35^ edizione della manifestazione, che per la prima volta si tiene in Abruzzo. Alle 9 la Lombardia allenata da Oreste Vacondio se la vedrà con la Puglia di mister Diego Vannicola. Sono loro le due finaliste della manifestazione che da lunedì pomeriggio vede protagoniste le selezioni regionali.
La Lombardia ha battuto in mattinata l’Emilia Romagna per 2-1 (25/15-19/25-15/9), così come la Puglia ha avuto la meglio sulla Toscana 2-1 (18/25-25/19-15/13) e domani si sfideranno per il titolo che alla Lombardia maschile manca dal 2015 quando trionfò per il terzo anno consecutivo. Il 2016 fu invece poi l’anno della Puglia. Due rappresentative di grande tradizione, dunque, che daranno vita ad un grande spettacolo.
Ma oggi è stata delineata anche la classifica finale dal terzo al ventunesimo posto dopo le semifinali e finali che si sono svolte in mattinata. La piazza d’onore è andata all’Emilia Romagna che ha battuto nella finale per il 3°/4° posto la Toscana per 2-0. Nelle semifinali 5°/8° posto Piemonte e Trentino l’hanno spuntata su Umbria e Campania ed i piemontesi hanno poi vinto contro il Trentino (2-0) nella finale per il quinto posto. Settima invece si è piazzata la Campania dopo il 2-1 sull’Umbria. La piazza numero nove è andata alle Marche che ha battuto 2-0 sia la Sardegna in semifinale sia la Sicilia in finale, che a sua volta aveva avuto la meglio con lo stesso risultato in semifinale sul Friuli.
Nella Pool B invece tre concentramenti da tre squadre ognuno hanno decretato le posizioni dal 13° al 21° posto. Nel raggruppamento per la 13^/15^ posizione la Liguria è stata battuta 2-0 dal Lazio e ha vinto 2-0 contro il Veneto. Tra Veneto e Lazio quest’ultimo ha avuto la meglio per 2-1 conquistando quindi il tredicesimo posto. Nel girone per il 16°/18° posto a vincere è stato l’Abruzzo dopo i 2-1 ottenuti contro Basilicata e Calabria con questa che si è piazzata diciassettesima grazie al successo per 2-0 sulla Basilicata. Infine l’Alto Adige nel girone H3 ha sconfitto 2-0 Molise e Valle d’Aosta e gli stessi valdostani si sono imposti 2-1 sul Molise.
Questa la classifica finale dal 3° posto in giù: 3 Emilia Romagna, 4 Toscana, 5 Piemonte, 6 Trentino, 7 Umbria, 8 Campania 9 Marche, 10 Sicilia, 11 Friuli Venezia Giulia, 12 Sardegna, 13 Lazio, 14 Liguria, 15 Veneto, 16 Abruzzo, 17 Calabria, 18 Basilicata, 19 Alto Adige, 20 Valle d’Aosta, 21 Molise.

In campo femminile, la Lombardia campione in carica si arrende al Lazio in semifinale, vede svanire il sogno di accedere in finale proprio come la selezione maschile e nell’eventualità diD riconfermarsi sul gradino più alto del podio dopo il trionfo dello scorso anno. Nella partita disputata al palasport Cornacchia di Pescara è stato il Lazio a staccare il pass per l’ultimo atto della manifestazione. Domani alle ore 11 al PalaTricalle di Chieti se la vedrà con il Piemonte che ha avuto la meglio in tre set sulla Puglia, dopo una sfida avvincente conclusasi al tie-break 16/14. È stato un pomeriggio ricco di emozioni negli impianti abruzzesi che stanno accogliendo la 35^ edizione delle Kinderiadi – Trofeo delle Regioni. Le deluse della semifinale 1°/4° posto si sono poi affrontate nella finalina per il gradino più basso del podio ed a riscattarsi è stata la Lombardia, vittoriosa 2-0 sulla Puglia. La quinta classificata è l’Emilia Romagna che, dopo essersi imposto 2-0 sulla Liguria nella semifinale 5°/8°, è andato a vincere 2-1 contro il Veneto. Settimo posto invece per la Liguria in grado di battere la Toscana 2-0. I due 2-0 del Friuli Venezia Giulia, in semifinale prima contro l’Abruzzo ed in finale poi contro l’Umbria, gli permettono di conquistare il nono posto, mentre il successo delle ragazze abruzzesi sulla Sicilia 2-1 valgono loro l’undicesima posizione. Nei tre gironi della Pool B il Trentino conquista il primo posto nel raggruppamento 13°/15° posto con i successi per 2-0 su Alto Adige e Calabria, con la sfida tra queste due che si è conclusa in favore della Calabria. I 2-0 regnano anche nel gruppo G3 con le Marche vittoriose su Sardegna e Campania, così come la Campania sulla Sardegna. Diciannovesima si piazza la Valle d’Aosta davanti a Basilicata e Molise.

(ITALPRESS).

RUGGITO VINALES AD ASSEN, MARQUEZ SI NASCONDE

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Maverick Vinales torna a ruggire. È il 23enne pilota di Figueres, assieme alla sua Yamaha, il grande protagonista del venerdì di Assen. Già in evidenza al mattino, dove solo Marc Marquez fa meglio di lui per poco più di un decimo e mezzo, lo spagnolo vola nella seconda sessione di libere, migliorandosi di oltre un secondo: 1’33″378 il crono che gli permette di comandare la classifica dei tempi, col solo Andrea Iannone che riesce a rimanere a tiro, più lento di soli 121 millesimi. “Durante i test di Montmelò abbiamo lavorato molto sui piccoli dettagli che mancavano per essere più a mio agio sulla moto – commenta soddisfatto Vinales – Questa poi è una pista che mi piace molto, dobbiamo ancora migliorare qualche dettaglio ma possiamo fare un buon weekend. La nuova forcella? È molto diversa, mi piace molto di più, peccato non averla provata prima”. Yamaha e Suzuki sono state le moto che meglio sembrano essersi adattate al tracciato olandese se si guardano i tempi di Valentino Rossi e Alex Rins. Il Dottore, che al mattino finisce dietro Marquez e Vinales, sigla il quarto crono di giornata anche se a 4 decimi dal compagno di squadra, nono Rins che si mette alle spalle Zarco e Pedrosa. Non brillano particolarmente le Ducati, almeno quelle ufficiali. Perchè se Danilo Petrucci riesce a far meglio di Rossi piazzandosi dietro a Iannone (385 millesimi il ritardo da Vinales), Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo (per il maiorchino anche una caduta in chiusura delle prime libere) finiscono la prima giornata a quasi mezzo secondo dallo spagnolo della Yamaha. Ma il pilota forlivese resta tranquillo: “sono anzi un po’ sorpreso dal fatto che a metà turno, con le gomme della seconda uscita, siamo riusciti a fare un passo esagerato, 1’34″0. Siamo riusciti a essere veloci ma non basta, dobbiamo migliorare degli aspetti. Qualche pilota ha già un buon passo ma c’è tutto il tempo per migliorare”. “Abbiamo abbastanza margine di miglioramento”, concorda Lorenzo, che spera di trovare maggiore stabilità nelle curve veloci e di interpretare meglio l’ultimo settore. Dà l’impressione di nascondersi Marc Marquez: dopo il miglior tempo della prima sessione, chiude a più di sei decimi e mezzo. “Ma ha il passo migliore”, lo stana Lorenzo.
Francesco Bagnaia domina le due sessioni di Moto2 ma Luca Marini non è lontano, bene anche Lorenzo Baldassarri e Mattia Pasini. In Moto3, invece, miglior tempo di giornata per Canet davanti a Martin, il più rapido al mattino e poi protagonista di una brutta caduta nella seconda sessione: lo spagnolo è finito al centro medico ma dovrebbe essere regolarmente in pista domani.
(ITALPRESS).

HAMILTON DAVANTI NELLE LIBERE MA VETTEL E’ VICINO

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Lewis Hamilton e Sebastian Vettel proseguono il loro duello anche nel venerdì di prove libere del Gran Premio d’Austria. Sul corto circuito del Red Bull Ring, i due contendenti al titolo piloti si controllano a vicenda sia nel giro secco che nel passo gara. Il campione del mondo della Mercedes veloce al mattino si migliora anche nella sessione pomeridiana fermando il cronometro su 1’04″579 precedendo in entrambe le occasioni il compagno di team Valtteri Bottas. Hamilton ha ottenuto la sua migliore prestazione con la gomma più dura a disposizione la Yellow Soft. Il finlandese si ferma a 176 millesimi ma precede di 60 Sebastian Vettel che anche nel passo gara è molto vicino al suo avversario, girando sugli stessi tempi. Al box di Maranello, quindi, si lavorerà per permettere al pilota tedesco di piazzarsi almeno in prima fila, se non in pole, per evitare quanto successo domenica scorsa al via della gara del Paul Ricard. Duello Mercedes-Ferrari e quindi Hamilton-Vettel, visto che sulla pista di casa le due Red Bull sembrano in ritardo. Daniel Ricciardo, il meglio piazzato, è quarto a quattro decimi e mezzo, mentre Max Verstappen segue ad un decimo il team mate. Anche nel passo gara le due monoposto austriache sono in ritardo rispetto agli altri due Top Team. Sesto tempo per Kimi Raikkonen che è a quasi sette da Lewis Hamilton. Il finlandese non sembra particolarmente preoccupato considerandolo il solito venerdì di prove libere. Da segnalare come Vettel abbia effettuato le prove di partenza montando le Pirelli Soft. Un preludio alla gomma con il quale si proverà a conquistare l’accesso alla Q3 e quindi con il quale partire? Questo lo potremo scoprire solo nel corso delle qualifiche. Quello che appare abbastanza scontato è che la strategia di gara dovrebbe essere per la maggior parte dei team su una unica sosta.
Passando alle prove degli altri, ancora Haas in evidenza con Romain Grosjean e Kevin Magnussen ad occupare la ipotetica quarta fila, con tempi vicini ai nove decimi rispetto al best lap. A chiudere la Top Ten la Toro Rosso di Pierre Gasly e la McLaren di Stoffel Vandoorne, ma con tempi abbondantemente superiori al secondo. Quindi Carlos Sainz con la prima delle Renault ed il sempre ottimo Charles Leclerc che ha portato l’Alfa Romeo Sauber a firmare il dodicesimo tempo ad un secondo e mezzo. Giornata negativa per Fernando Alonso, rimasto a lungo nei box per sostituire il fondo della sua McLaren. Per il vincitore dell’ultima 24 Ore di Le Mans, il penultimo tempo a quasi 1″9 da Hamilton.
(ITALPRESS).

SAMPAOLI “DOMANI IN CAMPO COL COLTELLO TRA I DENTI”

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Domani entrano nel vivo i Mondiali di calcio di Russia. In programma le prime due sfide degli ottavi di finale, fra le quali l’attesissima Francia-Argentina, in scena alle 16 italiane a Kazan. Scaldano i motori, intanto, in conferenza stampa, i commissari tecnici. Il primo a parlare è il ct dell’Albiceleste, Jorge Sampaoli. “L’Argentina giocherà con il coltello tra i denti. Finchè avremo la possibilità di lottare, lotteremo ogni giorno. Sono sicuro che domani l’Argentina metterà anima e cuore in campo, giocherà con grande determinazione. Dopo aver preparato la gara molto bene, siamo veramente fiduciosi”, ha assicurato l’ex tecnico del Siviglia. “In questo gruppo c’è un grande senso di appartenenza e di attaccamento alla maglia”, ha aggiunto Sampaoli.

Preoccupato dell’Albiceleste Didier Deschamps. “Gli argentini hanno grande temperamento, fa parte della mentalità delle squadre sudamericame. In campo mettono tutte le energie, sono dei guerrieri, dei lottatori e hanno un grande sostegno da parte dei loro tifosi. Io e i miei giocatori non dobbiamo fare caso al tifo, dobbiamo concentrarci sulla partita, su quello che dobbiamo fare in campo”, ha detto l’ex juventino. Il pericolo numero 1, neanche a dirlo, è Lionel Messi. “Un giocatore che in questa stagione ha fatto 65 gol quasi nello stesso numero di partite non si può fermare. Messi fa la differenza e ti fa vincere le partite: ha una visione diversa rispetto agli altri e trova sempre la soluzione giusta”, ha spiegato ancora Deschamps.

(ITALPRESS).