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FMSI, CASASCO IN AUDIZIONE ALL’ONU SULLA PREVENZIONE

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Il Presidente della Fmsi (Federazione Medico Sportiva Italiana) Maurizio Casasco è intervenuto presso la sede delle Nazioni Unite a New York nell’ambito dell’audizione sul tema delle azioni di prevenzione e controllo delle malattie non trasmissibili, convocata dal Presidente dell’Assemblea Generale ed organizzata con il supporto del WHO. Il Presidente Casasco ha potuto riferire, di fronte ad una platea di autorevoli personalità ed esperti, dell’esperienza unica e preziosa della Federazione Medico Sportiva Italiana che, basandosi soprattutto sulla cultura della prevenzione in cui la riduzione del rischio rappresenta il fattore preminente, ha accumulato un bagaglio di conoscenze e di esperienze, derivate dallo studio quotidiano dei grandi atleti d’élite, che possono essere trasferite a beneficio dell’intera popolazione.

“Essere intervenuto in questo prestigioso consesso  qual è l’ONU – ha affermato il Presidente Casasco – è un grande onore per me e per la Federazione Medico Sportiva Italiana, ma soprattutto testimonia l’importanza del background culturale e scientifico della FMSI: un background che parte da lontano, con i suoi 90 anni storia, e che raccoglie l’eredità di quel sistema che ha portato alla nascita della prima Scuola Universitaria al mondo di Specializzazione in Medicina dello Sport, proprio a Milano, nel 1957”.
“L’infiammazione – ha continuato il Presidente Casasco – è, come ormai universalmente riconosciuto, la causa primaria delle malattie non trasmissibili e la scienza ha fino a oggi ben evidenziato vari metodi di prevenzione e di riduzione del rischio. Tra questi, la riduzione calorica può apportare benefici in tal senso, ma necessita di elementi quali la qualità dei cibi e la specificità dei relativi componenti che dipendono dalla disponibilità globale degli stessi e che impattano a livello di risorse economiche. L’esercizio fisico, invece, rappresenta il primo e più utile strumento di riduzione dell’infiammazione e, quindi, di prevenzione accessibile a tutti per la salute della popolazione mondiale”.

E’ infatti dimostrato che la giusta dose di esercizio fisico, così come illustrato nelle linee guida “Exercise Prescription for Health” elaborate dalla Federazione europea di medicina dello Sport, di cui Casasco è Presidente, è lo strumento fondamentale nella prevenzione primaria, secondaria e terziaria e, nello specifico, delle malattie non trasmissibili.
Recenti ricerche epigenetiche hanno avvalorato gli effetti positivi dell’esercizio fisico sulle cellule malate, con conseguenze estremamente importanti per il patrimonio epigenetico transgenerazionale. In poche parole, la prevenzione primaria comincia prima del concepimento e continua per tutta la vita, al fine di migliorare l’età biologica rispetto all’età anagrafica.

“La prescrizione dell’attività fisica nella giusta dose ippocratica da parte dello specialista in Medicina dello Sport – ha concluso Casasco – certamente non annulla il rischio, ma può diventare uno strumento formidabile di conoscenza da mettere a disposizione di tutta la popolazione mondiale, proprio al fine di ridurre il rischio di patologie non trasmissibili attraverso la prevenzione”.
(ITALPRESS).

FORONI RESPONSABILE EDITORIALE DAZN ITALIA

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Dazn, il servizio di sport in streaming live e on demand parte del Gruppo Perform, ha annunciato che Marco Foroni avra’ la responsabilita’ editoriale e creativa delle produzioni di Dazn in Italia. Foroni sara’ attivo con effetto immediato nel ruolo di Vice President Operations, Programming and Content, sara’ basato a Milano, e sara’ il Direttore responsabile della struttura giornalistica dell’offerta multi-sport di DAZN. A partire dalla prossima estate, DAZN trasmettera’ in esclusiva 114 partite di Serie A a stagione, tra cui l’anticipo del sabato sera, e tutti i 472 match di Serie B, di cui 428 in esclusiva. Altri diritti saranno annunciati presto, e la piattaforma DAZN andra’ on-line con un’offerta multi-sport per 9,99 euro al mese, senza contratti a lungo termine. Professionista con un’esperienza consolidata nel settore, Marco Foroni e’ stato Head di Fox Sports Italia dove come Direttore aveva la responsabilha delle attivita’ editoriali, di produzione, di programmazione e di acquisizione dei diritti. Prima di Fox Sports, Marco Foroni e’ stato il conduttore della UEFA Champions League per Mediaset per sei stagioni e, prima ancora, commentatore per Sky Sport Italia della Serie A, delle principali competizioni internazionali come Premier League, Liga, UEFA Champions League e di due edizioni dei Mondiali di calico (2006 e 2010). In merito alla sua nomina, Marco Foroni ha commentato: “Sono felicissimo di unirmi a un progetto speciale che cambiera’ in meglio il modo con cui gli appassionati guarderanno lo sport. E’ un onore per me poter lavorare al lancio della piattaforma. DAZN rivoluzionera’ il modo in cui gli appassionati guarderanno lo sport in Italia, attraverso un servizio accessibile e multi-piattaforma che mette al primo posto la qualita’, l’innovazione e la passione”. “E’ un grande piacere per me confermare che Marco si unisce al dream team di DAZN” ha commentato Jacopo Tonoli, Chief Commercial Officer at Dazn. “Marco portera’ con noi il suo bagaglio di esperienza e di eccezionale integrita’ editorial che ne fanno uno dei protagonisti piu’ rispettati nell’ambiente del calcio e, piu’ in generale, dello sport. Dazn continua a rafforzarsi mentre ci stiamo preparando a portare lo sport agli appassionati in una maniera flessibile, moderna e accessibile”.
(ITALPRESS).

E’ GIÀ FERRARI-MERCEDES, GIORNATA NO VERSTAPPEN

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La Mercedes chiama, la Ferrari risponde. Il venerdì di Silverstone mette subito in scena il duello più atteso, con Lewis Hamilton e Sebastian Vettel che si prendono la scena nelle libere. Il pilota anglo-caraibico della Mercedes domina la sessione mattutina (suo il miglior tempo di giornata in 1’27″487) davanti al compagno di squadra Valtteri Bottas (+0″367), con le due Rosse in ritardo: oltre mezzo secondo per Vettel, a più di sette decimi Raikkonen, preceduto anche da Ricciardo. La Ferrari, dopo aver collaudato diverse soluzioni aerodinamiche, suonano tutt’altra musica al pomeriggio dove il quattro volte iridato mette in fila le due Frecce d’argento col crono di 1’27″552, infliggendo 187 millesimi a Hamilton e più di tre decimi e mezzo a Bottas, con Raikkonen quarto a quasi mezzo secondo dal compagno. Ma le Rosse non hanno impressionato solo sul giro secco: se la qualifica di domani è più che mai aperta, anche il passo gara fa ben sperare per la gara di domenica. “Abbiamo avuto un buon venerdì, speriamo di poter continuare di slancio domani”, sorride Vettel, pronto a interrompere un dominio Mercedes che a Silverstone dura ormai da cinque anni, col successo di Rosberg nel 2013 e poi il poker di Hamilton condito da tre pole di fila. “Proveremo a mettere fine alla loro magia, ci abbiamo provato anche negli anni scorsi. Qui hanno avuto tanto successo, sono molto forti su questo circuito e ci aspettiamo che siano lì anche domani. Ma siamo lì, speriamo di essere vicini, sarebbe un buon risultato perchè storicamente non è una buona pista per noi”. E le temperature alte, come conferma anche Raikkonen, potrebbero dare una spinta in più al Cavallino.

Giornata invece da dimenticare per Max Verstappen, al quale il successo in Austria non sembra avere portato fortuna. L’olandese della Red Bull è stato frenato al mattino da alcuni problemi al cambio mentre la sua sessione pomeridiana è durata appena un paio di giri, giusto il tempo di uscire alla Luffield finendo contro il muretto: “ho preso la curva troppo veloce”, prova a giustificarsi Verstappen, non del tutto soddisfatto della sua monoposto (“perdiamo troppo tempo sui rettilinei”), come testimoniato anche dai crono di Ricciardo, lontano dai migliori. Altro protagonista in negativo di giornata Romain Grosjean, tutt’altro che a suo agio col nuovo Drs: Haas distrutta e pilota francese che ha fatto da semplice spettatore durante la seconda sessione. Buone indicazioni arrivano dalla Force India, che piazza Ocon e Perez nella top 10 dei tempi sia al mattino che al pomeriggio mentre Fernando Alonso recupera quasi un secondo fra le due sessioni piazzandosi subito dietro i big assieme a Nico Hulkenberg.
(ITALPRESS).

FRANCIA IN SEMIFINALE, 2-0 ALL’URUGUAY

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Varane di testa,  poi Griezmann con la collaborazione di Muslera, in versione Karius: in mezzo, la strepitosa parata di Lloris su Caceres. La Francia va in semifinale per la sesta volta ai Mondiali, la prima dopo 12 anni. E la differenza la fanno anche i portieri. Solo lacrime per l’Uruguay, troppo pesante l’assenza di Cavani per i noti problemi al polpaccio: senza il Matador anche Suarez si è immalinconito, poco assistito sia da Stuani che, nel finale, da Maxi Gomez e Urretaviscaya. E così, con merito, Deschamps batte Tabarez anche senza il miglior Mbappè regalandosi il Belgio.
C’è Lloris costretto precipitosamente a uscire sul colpo di testa di Godin: la prima grande occasione è per la Francia, con Mbappè che, lasciato colpevolmente solo dalla difesa uruguaiana, colpisce debole e alto di testa. Non una partita indimenticabile, movimentata di tanto in tanto dalle discese di Mbappè sulla destra, ben contenute comunque da un attento Laxalt. Su una di queste, il pericoloso cross del talento del Psg non trova alcun compagno in area nonostante Deschamps – che ha sostituito lo squalificato Matuidi con Tolisso – abbia confermato sia Griezmann che Giroud in avanti. Il copione è quello atteso, con l’Uruguay guardingo – si fa sentire l’assenza di Cavani, neanche in panchina, Stuani si preoccupa troppo di rientrare, abbandonando Suarez nelle grinfie di Varane e Umtiti – e la Francia pronta a colpire. Serve un episodio per accendere il quarto di Novgorod, lo trovano i transalpini. E’ il 40′, punizione di Griezmann e Varane, in anticipo su Stuani, batte di testa Muslera.
Francia in vantaggio. Ma la Celeste ha tanto orgoglio e sfiora il pari: stavolta piazzato di Torreira, vola Caceres ma Lloris è strepitoso. Poi Godin spreca da due passi. L’Uruguay – che non ha mai vinto nelle precedenti 16 partite ai Mondiali in cui ha subito la prima rete del match (l’ultima volta lo fece nel 1966 proprio contro la Francia) – rischia grosso con un avventato dribbling di Muslera su Griezmann: se la cava l’ex laziale. Attorno all’ora di gioco Tabarez cambia: dentro Maxi Gomez e Rodriguez per Stuani e Bentancur (ammonito, in ogni caso non avrebbe giocato la semifinale). Tutto vano, perchè Muslera regala il bis alla Francia: tiro senza particolari pretese di Griezmann, paperissima del numero 1 della Celeste e per Deschamps è tutto in discesa. Nonostante una mezza sceneggiata di Mbappè che scatena un parapiglia e che porta all’ammonizione della stellina dei Bleus (oltre a quella di Rodriguez), e nonostante l’all-in di Tabarez, che inserisce anche Urretaviscaya per Nandez. Provata dalla stanchezza, la Celeste tenta di avvicinarsi all’area francese con lunghi lanci dalle retrovie, ma Varane e compagni fanno ottima guardia. Mai in discussione il 2-0. La Francia va con merito in semifinale, l’Uruguay saluta tra lacrime e applausi.
(ITALPRESS).

GIORGI VOLA AGLI OTTAVI, FABBIANO SALUTA WIMBLEDON

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Sei anni dopo Camila Giorgi ritrova gli ottavi di Wimbledon. Con una grande prova di carattere, la 26enne marchigiana rimonta Katerina Siniakova ed eguaglia il suo miglior risultato sull’erba dell’All England Lawn Tennis. Reduce dai successi su Sevastova e Brengle, la Giorgi non  è partita benissimo, perdendo subito il servizio e andando sotto di due break prima di cedere il primo parziale per 6-3. La 22enne ceca ha poi iniziato a patire le fatiche dei primi due turni – all’inizio del secondo set si è fatta fasciare la coscia destra e sul 3-2 in proprio favore ha chiesto un medical time out per un problema alla schiena -, ma la giocatrice di Macerata non ha saputo approfittarne, andando sotto 4-2. Stavolta, però, la Giorgi ha subito recuperato il break, cancellando anche un match-point alla più giovane rivale nel decimo gioco. Andata poi a servire per il set, ha subito il ritorno della Siniakova ma al tie-break, pur trovandosi spesso a inseguire, è riuscita a chiudere 8-6 portando il match in equilibrio. Terzo parziale senza storia, la ceca è crollata soprattutto di testa e Camila l’ha stesa 6-2 dopo due ore e 38 minuti di gioco guadagnandosi gli ottavi come nel 2012. Allora fu Agnieszka Radwanska a fermarla, lunedì troverà invece Ekaterina Makarova, numero 35 del ranking mondiale, che dopo aver fatto fuori Caroline Wozniacki si è imposta in tre set su Lucie Safarova.

Si interrompe invece la favola di Thomas Fabbiano che, dopo l’impresa contro Stan Wawrinka, sbatte malamente sul Next Gen greco Stefanos Tsitsipas. Troppo superiore il 19enne di Atene, quest’anno in finale a Barcellona dove si è arreso al solito Nadal. Il 29enne di San Giorgio Jonico viene spazzato via in poco più di un’ora e mezza: 6-2 6-1 6-4 il punteggio che condanna Fabbiano, a cui resta comunque la consolazione di aver vinto i suoi primi match di sempre nel tabellone principale dello Slam londinese. A questo punto resta in corsa il solo Fabio Fognini, atteso domani dal gigante ceco Jiri Vesely: per il 31enne ligure la chance di centrare per la prima volta gli ottavi di Wimbledon, unico Slam dove non ha mai superato il terzo turno. Dovesse farcela, diventerebbe il primo tennista italiano di sempre a essere arrivato agli ottavi in tutti i Major, meglio anche di Pietrangeli e Panatta.
Avanza senza difficoltà Roger Federer (liquidato in tre set Struff, prossimo ostacolo Mannarino), Alexander Zverev scaccia i fantasmi e alla ripresa del match con Taylor Fritz ribalta la situazione andando a vincere al quinto, avanti anche Isner e Anderson mentre Querrey cede a Monfils. Fra le donne, intanto, continua la ‘strage’ di Top Ten: fuori anche Madison Keys, sconfitta dalla Rodina n.120 al mondo, e Venus Williams, che in tre set cede all’olandese Kiki Bertens: delle prime dieci teste di serie restano in corsa solo Simona Halep e Karolina Pliskova, oggi vittoriosa ma a fatica sulla Buzarnescu, che nel secondo parziale era andata a servire per il match sul 5-4. Avanza anche Serena: 7-5 7-6 su Kristina Mladenovic per la sette volte vincitrice di Wimbledon.
(ITALPRESS).

IL BELGIO FA FUORI IL BRASILE E VOLA IN SEMIFINALE

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Il Belgio elimina il Brasile. A Kazan la nazionale di Roberto Martinez gioca una grande gara e vince 2-1 con merito, raggiungendo la Francia nella semifinale dei Mondiali2018 in programma martedì sera alle ore 20. Non bisogna attendere troppo per vivere le prime emozioni: al 7’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Thiago Silva da pochi passi colpisce il palo con un maldestro tocco con la coscia. Ritmi altissimi scandiscono la prima frazione di gioco che vede il Belgio in difficoltà sui calci piazzati a sfavore. Ma è proprio con un corner che il Belgio trova il gol del vantaggio al 13’: Fernandinho interpreta male la traiettoria e di testa beffa Alisson. Il Brasile prova a reagire ma al 31’ arriva la doccia fredda: Lukaku raccoglie un pallone vagante e fa scattare il contropiede per de Bruyne che da fuori area lascia partire un destro imprendibile per il portiere della Roma. Il Belgio conferma maggiore solidità rispetto agli uomini di Tite e difende il parziale fino al duplice fischio dell’arbitro. Nella ripresa il Brasile si getta all’assalto dell’area avversaria e la partita cambia. Gabriel Jesus spreca una buona opportunità al 51’ e meriterebbe forse un rigore pochi minuti dopo, ma l’arbitro serbo Mazic e il Var non la pensano ugualmente. La scossa verdeoro arriva dai cambi, Douglas Costa e soprattutto Renato Augusto, che al 76’ sfrutta al meglio l’assist di Coutinho e di testa accorcia le distanze. Lo stesso centrocampista ha la palla del pareggio al minuto 80, ma non è fortunato perché il suo destro sfiora il palo. Anche Coutinho avrebbe una buona chance all’84’ ma non è preciso. Nei minuti di recupero Neymar chiede un rigore per un contatto con Meunier ma non viene accontentato, poi ci prova col destro ma Courtois vola e trascina il Belgio in semifinale. E ai Mondiali di Russia le migliori quattro squadre saranno tutte europee.
(ITALPRESS).

MONCHI “RINNOVO FLORENZI? NESSUN ULTIMATUM”

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“Il rinnovo di Florenzi? Non siamo andati avanti molto rispetto a qualche giorno fa. E’ una situazione difficile perche’ Florenzi e’ un grande giocatore, penso che la Roma abbia fatto un’offerta molto molto interessante, una grande offerta, ma capisco che lui abbia la sua richiesta. Stiamo lavorando e sono fiducioso, ma e’ vero che non e’ cambiato tanto ultimamente”. Lo ha detto il direttore sportivo della Roma, Monchi, nel corso della presentazione dei nuovi acquisti William Bianda e Ante Coric. “Abbiamo fatto una buona offerta, giusta, importante, ma la sua richiesta e’ superiore – ha aggiunto Monchi -. Un ultimatum? Con Alessandro mai, e’ un figlio cresciuto qui alla Roma, qualunque cosa succeda andra’ via per la porta piu’ grande che abbiamo. Sto lottando ogni giorno per il rinnovo e sono fiducioso, ma manca ancora un po’”. Annunciando l’arrivo del 21enne portiere brasiliano Daniel Fuzato, dal Palmeiras, Monchi ha ribadito che “fino a oggi non e’ arrivata nessuna offerta per Alisson e per questo non dobbiamo stabilire nessun prezzo. La nostra idea e’ che Alisson vada in vacanza e che poi rientri con la squadra, non c’e’ altro. In caso di altre situazioni le valuteremo, ma non e’ cambiato nulla, non e’ arrivato niente”.
“Se Mertens e’ un obiettivo della Roma? No”. Monchi ha poi risposto cosi’ a una domanda sul presunto interesse giallorosso per l’attaccante del Napoli. “Forsberg? Lo conosco bene, non ho bisogno di vederlo oggi in Svezia-Inghilterra. E’ forte, ma come tanti. Dobbiamo poi differenziare i giocatori che mi piacciono dai giocatori da prendere, altrimenti avremmo una rosa con 100 giocatori. Forsberg mi piace e piace anche al mister, ma non vuol dire che lo prenderemo. E poi ieri mi e’ piaciuto anche Hazard, ma di sicuro non lo prendero’…”. Sostanziale chiusura anche per Hakim Ziyech dell’Ajax: “Mi piace, ma nel suo ruolo abbiamo tanti giocatori”.
(ITALPRESS).

REA CALA TRIS A MISANO E ALLUNGA IN CLASSIFICA

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Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) si è visto portar via la superpole all’ultimo momento, ma si è riscattato in gara 1 a Misano poco dopo, conquistando la terza vittoria di fila e incrementando il vantaggio in classifica a più 80. Autore di un’ottima partenza, il pilota Kawasaki ha beffato Tom Sykes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) al semaforo e, con pista libera, ha dimostrato di essere imbattibile. Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati) è secondo, mentre Eugene Laverty (Milwaukee Aprilia) completa il podio. Rea è stato l’unico pilota a essere sceso sotto l’1’34” a inizio gara, creando un vantaggio sugli inseguitori. Alle sue spalle c’è stata molta azione nei primi giri, Davies ha rimontato dalla settima alla quarta posizione. Il britannico e Laverty hanno insidiato il secondo posto di Sykes, superandolo poco dopo. Anche Michael van der Mark (Pata Yamaha Official WorldSBK Team) si è inserito nella lotta per il podio, dopo essere partito dall’undicesima casella. Mentre Rea volava verso una vittoria in solitaria, Davies è finalmente riuscito a passare l’Aprilia al 16° giro. Laverty è andato largo alla curva 16, un errore di cui ha approfittato il pilota Ducati per passarlo sul rettilineo. Per il gallese questa seconda posizione è la terza consecutiva, a dimostrazione della sua solidità.
Laverty è salito sul podio per la seconda volta di fila: dopo quattro anni nel WorldSBK senza mai finire fra i primi tre, a distanza di due settimane è tornato sul podio già due volte. Più problematica la gara di Lorenzo Savadori (Milwaukee Aprilia), solo ottavo a nove secondi dal compagno di squadra. Van der Mark chiude Gara 1 in quarta posizione a meno di cinque secondi da Rea nonostante la partenza dalla quarta fila. L’olandese porta così la quarta marca nelle prime quattro posizioni. Ha tagliato il traguardo davanti a Sykes e domani scatterà dalla pole. Il pilota Kawasaki non è riuscito ad andare oltre il quinto posto pur essendo partito dalla prima casella. Xavi Fores (Barni Racing Team), con una special livrea tricolore è ancora una volta il miglior pilota indipendente, grazie al sesto posto di Gara 1. Precede i due idoli locali Marco Melandri (Aruba.it Racing – Ducati), settimo, e il già citato Savadori.
Leon Camier (Red Bull Honda World Superbike Team) con il nono posto è tornato tra i primi dieci dopo il deludente Round statunitense. Leandro Mercado (Orelac Racing Verdnatura) ha conquistato la sua quarta top 10 quest’anno, chiudendo la prima manche in decima posizione. Alex Lowes (Pata Yamaha Official WorldSBK Team) fino ad oggi era l’unico pilota ad aver ottenuto punti in tutte le gare disputate nel 2018, ma il record si è interrotto con una caduta che lo ha costretto al ritiro.
(ITALPRESS).