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FEDERER NUMERO 1 AL MONDO, FOGNINI PRIMO IN ITALIA

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Roger Federer torna in campo dopo aver saltato la stagione sulla terra, vince subito a Stoccarda (98^ titolo in carriera) e si riprende lo scettro. Nuovo sorpasso in testa al ranking Atp dove lo svizzero scavalca Rafa Nadal, ora staccato di 150 punti. Prima alternativa all’eterno duopolio il 21enne tedesco Alexander Zverev, terzo davanti a Juan Martin Del Potro. L’altra novita’ nella Top Ten e’ lo scambio di posizioni fra Marin Cilic e Grigor Dimitrov, col bulgaro ora quinto. Alle spalle del croato restano Thiem, Anderson, Goffin e Isner. Fabio Fognini resta stabile in 15esima posizione e si conferma il migliore degli azzurri mentre scivola indietro di un posto Marco Cecchinato, ora numero 28 del mondo. Leggero passo indietro anche per Andreas Seppi (da 49^ a 50^) e Matteo Berrettini (da 80^ a 81^), crolla Paolo Lorenzi che perde 19 posti ma resta ancora fra i primi 100 al mondo (93^). Questa la nuova classifica Atp:
 
  1. Roger Federer         (Sui)         8920 (+1)  
  2. Rafael Nadal          (Esp)         8770 (-1)
  3. Alexander Zverev      (Ger)         5965 (–)
  4. Juan Martin Del Potro (Arg)         5080 (–)
  5. Grigor Dimitrov       (Bul)         4870 (+1)
  6. Marin Cilic           (Cro)         4860 (-1) 
  7. Dominic Thiem         (Aut)         3835 (–)
  8. Kevin Anderson        (Rsa)         3635 (–)
  9. David Goffin          (Bel)         3110 (–)
 10. John Isner            (Usa)         3070 (–)

Cosi’ gli italiani:

 15. Fabio Fognini                       2030 (–)
 28. Marco Cecchinato                    1495 (-1)
 50. Andreas Seppi                       1000 (-1)
 81. Matteo Berrettini                    714 (-1)
 93. Paolo Lorenzi                        620 (-19)
120. Lorenzo Sonego                       455 (+3)
129. Thomas Fabbiano                      436 (-18)
141. Stefano Travaglia                    406 (–)
151. Simone Bolelli                       376 (-3)
171. Matteo Donati                        331 (+46)
(ITALPRESS).

ROMA, DI FRANCESCO RINNOVA FINO AL 2020

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Eusebio Di Francesco ha esteso il suo accordo con la Roma di un anno, fino al termine della stagione 2019-20. Nella sua prima annata alla guida dei giallorossi, il tecnico abruzzese ha collezionato 51 panchine, con un bilancio di 29 vittorie, 10 pareggi e 12 sconfitte, raggiungendo il terzo posto in campionato e una storica semifinale in Champions League.  “Sono estremamente felice di poter continuare a vivere questa avventura con la Roma e i nostri tifosi – ha dichiarato l’ex mister del Sassuolo – La fiducia che ho avvertito da parte del presidente e dei dirigenti mi ha reso orgoglioso, spero di ripagarla con una stagione ancor piu’ entusiasmante di quella precedente”. “La scorsa estate, quando abbiamo ingaggiato Eusebio, dichiarai che eravamo in cerca di un allenatore in grado di ottenere il massimo dalla nostra squadra e allo stesso tempo di far crescere i nostri giovani talenti – ha commentato il presidente James Pallotta – Credo che il mister sia riuscito a ottenere entrambi i risultati alla sua prima stagione sulla nostra panchina. Per noi e’ importante mantenere la continuita’ e la stabilita’ che Eusebio apporta al progetto. Il rinnovo del contratto che ha firmato oggi e’ il segno di quanto crediamo nelle sue capacita’ di far crescere sempre di piu’ la Roma”. “Questo accordo dimostra ancora una volta l’enorme fiducia che abbiamo sempre riposto nei confronti di mister Di Francesco – ha sottolineato il direttore sportivo Monchi – Siamo sicuri che insieme coltiveremo nuovi sogni e centreremo i nostri obiettivi”.
(ITALPRESS).

MANCINI “C’E’ TEMPO PER NAZIONALE COMPETITIVA”

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Una vittoria all’esordio contro la modesta Arabia Saudita, la sconfitta con la Francia e il pari con l’Olanda. Il nuovo corso azzurro targato Roberto Mancini e’ cominciato cosi’ e mentre in Russia si gioca un Mondiale che ci vede spettatori, il tecnico jesino guarda avanti e a come riportare l’Italia nell’elite. “Abbiamo un po’ di tempo per cercare di mettere insieme una squadra che possa fare bene e qualificarsi ai prossimi Europei, in due anni puo’ migliorare tanto – e’ il messaggio di speranza ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su RadioUno – Cercheremo di fare del nostro meglio per mettere insieme una Nazionale competitiva e per giocare in Nazionale servono qualita’ tecniche e mentali. La nostra speranza e’ anche che l’Italia torni a essere una nazione che sforna grandi giocatori in continuazione, come e’ sempre successo”. Secondo Mancini, comunque, il materiale su cui lavorare c’e’. “Nelle ultime convocazioni mancavano 5-6 giocatori per infortunio e questi verranno chiamati, poi la speranza e’ che il campionato italiano ci dia qualche novita’ importante e se ci sara’ saremo ben felici di accoglierla. Capita che il campionato all’improvviso sforni un giocatore che in due anni diventa bravissimo. Poi ci sono giocatori che non conosco ancora e che avremmo voluto vedere nelle amichevoli come Barella o Cutrone, di giocatori ne abbiamo. Stiamo seguendo anche tantissimi giovani”. Ma questo non significa che il ct azzurro non tenga in considerazione anche quelli con qualche anno in piu’. “Chi in quel momento stara’ bene e giochera’ bene non vedo perche’ no, i giocatori esperti aiutano, per certe partite saranno utili”, assicura. E questo potrebbe valere anche per Buffon anche se la concorrenza
per l’ormai ex portiere della Juventus e’ tanta. “Noi teniamo in esame tutti i giocatori che giocano e giocano bene, ma dobbiamo pensare anche a quello che sara’ il futuro. Io credo che non avremo grandi problemi con i portieri, i ragazzi sono tutti bravi, dovremo valutarne un altro paio. Donnarumma e Perin rischiano di non essere titolari con Milan e Juve? Io spero che lo siano, sono portieri bravi, giovani. Sono sicuro che giocheranno nei propri club”. Chi ancora non ha trovato una squadra per la prossima stagione – anche se e’ ancora sotto contratto col Nizza – e’ Mario Balotelli. “Spero che la trovi. C’e’ ancora un po’ di tempo, credo che Mario abbia delle qualita’ e dipendera’ da lui, deve essere lui a sfruttare le occasioni che avra’ e fare bene dove andra’”. Guardando il Mondiale, resta il rammarico di non esserci e il pensiero va al predecessore di Mancini, Gian Piero Ventura, per molti il vero responsabile della mancata qualificazione. “Quando le cose vanno male l’unico colpevole e’ l’allenatore ma non credo sia cosi’ perche’ nel calcio accadono cose impensabili – prova a mitigare il Mancio – Non credo che Ventura abbia tutte le colpe, in campo sono andati i giocatori ma capita e bisogna rimboccarsi le maniche. Il nostro e’ un mestiere difficile, quando si perde c’e’ un solo colpevole”. Intanto, guardando a quello che sta succedendo in Russia, le big come Argentina, Brasile e Germania hanno steccato l’esordio. “Sono le prime partite e tutte le grandi squadre stanno incontrando delle difficolta’, ma mi sembra abbastanza normale per la prima giornata”.  “A mio parere – prosegue Mancini – il Brasile ha le qualita’ per vincere il Mondiale, e’ una squadra quadrata, completa in ogni reparto, poi e’ difficile dirlo, bisogna aspettare. Tutte le nazionali candidate alla vittoria passeranno comunque il primo turno”. L’Italia guarda invede a settembre, alla Nations League e a un girone con Polonia e Portogallo che sulla carta sembrano avere qualcosa di piu’ degli azzurri. “Io penso sempre abbastanza positivo, non penso che siamo superiori a Portogallo e Polonia, ma se lavoreremo bene potremo fare meglio – assicura il ct – Il Portogallo in attacco ha un giocatore che a volte vince le partite da solo ma anche se stanno giocando il Mondiale non penso che queste due squadre siano superiori all’Italia”. E a qualche tifoso blucerchiato che sogna di vederlo un giorno sulla panchina della Sampdoria, Mancini lascia una speranza: “prima dobbiamo fare bene in Nazionale, poi vedremo”.
(ITALPRESS).

RE FEDERER RIENTRA, VINCE E TORNA 1 DEL MONDO

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Roger Federer ha vinto la “Mercedes Cup”, torneo Atp 250 dotato di un montepremi pari a 650 mila euro circa disputato sui campi in erba di Stoccarda, in Germania. Il 36enne fuoriclasse svizzero, che ora sale a 98 trofei Atp conquistati, dei quali 20 Slam (record), ha superato in finale il canadese Milos Raonic, numero 35 Atp e settimo favorito del seeding, con il punteggio di 6-4, 7-6 (3), in un’ora e 20′ di gioco.

Federer, rientrato questa settimana nel circuito, dopo quasi tre mesi di stop, festeggia doppiamente. Oltre ad andare a meno 2 dal centesimo successo internazionale in carriera, da domani tornerà in cima al ranking mondiale, cosa della quale era sicuro già da ieri, dopo aver battuto in semifinale l’australiano Nick Kyrgios. La prossima settimana sarà in scena ad Halle per continuare la “corsa” verso Wimbledon.
(ITALPRESS).

ZAMPARINI “A FROSINONE ARBITRO INTIMIDITO”

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“Abbiamo incaricato i nostri legali di fare ricorso e di supportarlo con tutte le prove”.
Il patron del Palermo Maurizio Zamparini esprime tutta la sua rabbia e amarezza all’indomani della finale play-off che ha visto il Frosinone promosso in serie A.

“Io credo che l’arbitro abbia cambiato la decisione sul rigore perché assediato e intimidito da tutta la squadra avversaria – dice Zamparini sul sito ufficiale dei rosanero –  intimidito a tal punto da non sanzionare con un cartellino rosso chi ha dato una testata davanti a lui a Nestorovski. E’ stato un susseguirsi di cose che non hanno niente a che fare con la legalità per cui è stato un incontro illegale. Da quel momento l’arbitro ha perso la trebisonda e noi faremo gli atti necessari per avere gioustizia. Lo spettacolo che ha dato ieri a Frosinone il calcio italiano è stato indecoroso per il comportamento della squadra del Frosinone con i giocatori che dalla panchina mandavano i palloni in campo quando il Palermo attaccava, episodi non sanzionati dal quarto uomo e dai guardalinee”.

Zamparini tuona anche contro presidente Stirpe e l’allenatore Longo del Frosinone per le dichiarazioni a fine partita.
“Ho sentito il presidente Giammarva, è avvilente vedere delle persone che dopo un comportamento squallido e antisportivo continuino a tirare fango. Questo denota la qualità delle persone, sia il presidente che Longo”.
Zamparini ribadisce ancora una volta che il calcio italiano va rivoluzionato: “Mi ricordo anche diversi episodi a Parma – conclude Zamparini – Mi auguro che un ente competente o il nuovo ministro dello sport, nel quale credo moltissimo, prenda provvedimenti per aprire un’inchiesta, non va rivoluzionata solo l’Italia ma il calcio, non è piu’ un calcio legale”.

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha avuto un colloquio telefonico con il presidente rosanero, Giovanni Giammarva, cui ha espresso “il ringraziamento della citta’ per l’impegno della societa’ e dei giocatori per il raggiungimento dell’obiettivo della promozione in serie A”.

Orlando ha affermato che “tutta la citta’ e’ a fianco della societa’ nel chiedere un intervento degli Organi della Giustizia sportiva”. “Avremmo voluto assistere ad una festa dello sport – ha detto Orlando – e sportivamente avremmo accettato qualsiasi risultato corretto e regolare fosse venuto dal campo, ma abbiamo purtroppo assistito a comportamenti, da parte dei giocatori e da parte dei tifosi del Frosinone, che non fanno onore alla societa’ e al
calcio. Per questo, non possiamo che unirci alla richiesta di giustizia avanzata dal Palermo”.

 

MOTOGP, BIS LORENZO IN CATALUNYA

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Jorge Lorenzo è tornato grande. Quanto accaduto al Mugello non era casuale e sulla pista di casa a Montmelò il pilota Ducati, che il prossimo anno correrà con la Honda, ha vinto la sua seconda gara consecutiva. Il maiorchino è tornato al top e lo ha confermato fin da venerdì dimostrandosi il più veloce di tutti i suoi avversari. In gara dopo essere partito dalla pole e aver subito il sorpasso di Marquez e Iannone si è ripreso la testa della corsa al secondo giro e non l’ha più mollata. Quando Lorenzo viaggia al top resta davvero poco da fare agli avversari. Aumenta il rammarico in casa Ducati per non averlo trattenuto e probabilmente aveva ragione il pilota quando chiedeve delle cose al team che gli sono state date in ritardo. Già forse Lorenzo si è svegliato troppo tardi per potere puntare al mondiale, ma la rimonta non è impossibile. Intanto a gioire non è stato il solo Lorenzo, ma anche il suo connazionale Marc Marquez, nonchè futuro compagno di team, che ha ottenuto un prezioso secondo posto e soprattutto ha allungato la sua leadership in classifica portandosi a più 27 sul primo inseguitore, ovvero Valentino Rossi.
Marquez è stato l’unico ad aver scelto la doppia mescola dura ma alla fine la differenza non è stata molta e ha chiuso a 4,5 secondi dal vincitore.

(ITALPRESS) – (SEGUE).

Già il ‘dottore’ non è andato oltre la terza posizione ma sono arrivati già quattro podi di cui tre consecutivi. E quindi nonostante l’assenza di vittorie e di secondi posti la classifica dice che è lui il principale rivale di Marc Marquez. Rossi si è mantenuto anche in questa occsione cauto nelle sue dichiarazioni del dopo gara, forse anche per scaramanzia, ma è chiaro che si attende dalla Yamaha quei miglioramenti che gli consentirebbero di avvicinarsi ai rivali, soprattutto alle Ducati che in questo momento hanno confermato di avere una marcia in più.
Chi si è allontanato dalle prime posizioni e probabilmente ha ridotto irrimediabilmente le sue chance è Andrea Dovizioso: questa volta non si è trattata certo di sfortuna ma di un errore alla curva cinque, al nono giro, dove è arrivato un tantino più forte mettendo fine alla sua gara. Sarà la pressione di vedere un Lorenzo così in forma? Il Dovi è sempre una persona molto pacata che difficilmente si fa prendere dalla frenesia ma è chiaro che inconsciamente c’è la volontà di volere lottare fianco a fianco con il compagno. Come nel 2017 la Ducati ha vinto sia al Mugello che a Montmeló, ma questa volta con il numero 99.
Per quanto riguarda gli altri italiani Danilo Petrucci, con la Ducati del team Pramac, ha chiuso in ottava posizione. Il pilota abruzzese della Suzuki Andrea Iannone ha fatto un’ottima partenza ed è stato anche in testa, ma poi via via ha perso terreno per alcuni errori dovuti ad alcune manovre al limitem e ha chiuso in
decima posizione.

In Moto 2 primo successo in carriera per Fabio Quartararo. Il pilota francese della Speed Up, che aveva conquistato la sua prima pole, ha preceduto sul podio Miguel Oliveira su ktm e lo spagnolo Alex Marquez su Kalex. Solo ottavo l’italiano Francesco Bagnaia su Kalex che resta leader della classifica mondiale con 119 punti, uno soltanto in più di Miguel Oliveira.
In moto 3 l’italiano della Honda del team Leopard Racing Enea Bastianini, che era partito dalla pole, ha vinto precedendo Marco Bezzecchi su Ktm che proprio all’ultima curva ha avuto la meglio sull’argentino Gabriel Rodrigo, anche lui su Ktm, al primo podio in carriera. Una gara con tante cadute e diversi piloti costretti al ritiro come Canet, Migno e Martin. In classifica Bezzecchi resta leader e allunga il suo vantaggio in classifica con 103 punti contro gli 84 di Fabio Di Giannantonio, gli 80 di Jorge Martin e i 68 di Enea Bastianini.
Il prossimo appuntamento con il motomondiale sarà tra due settimane ad Assen, ma intanto si resta a Barcellona per i test ufficiali.

VITTORIA STORICA DI ALONSO NELLA 24 ORE DI LE MANS

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Lo spagnolo Fernando Alonso, con Sebastien Buemi e Kazuki Nakajima, su vettura del team Toyota Gazoo Racing, ha vinto la “24 Ore di Le Mans”, nella categoria LmP1. L’ex ferrarista si è messo alle spalle piloti del calibro di Jenson Button, Giancarlo Fisichella e Juan Pablo Montoya.
Alle spalle di Alonso e soci i compagni del Gazoo Racing Mike Conway, Kamui Kobayashi e José Maria Lopez, secondi. In terza piazza, invece, il primo equipaggio del team Rebellion Racing  con Thomas Laurent, Mathias Beche e Gustavo Menezes.
Ad Alonso, già vincitore due volte del Gran Premio di Formula Uno di Montecarlo, dopo la “24 Ore di Le Mans” manca soltanto la “500 Miglia di Indianapolis” per ultimare la cosiddetta “tripla corona”, eguagliando Graham Hill. Appuntamento al prossimo anno a Indy.
(ITALPRESS).

SESTA VITTORIA IN NATIONS LEAGUE PER L’ITALVOLLEY

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Comincia con una vittoria (la sesta) il cammino dell’Italia nel quarto round di Volleyball Nations League in corso di svolgimento in Corea del Sud. Nel primo match di giornata Lanza e compagni hanno avuto ragione della Cina con il punteggio di 3-1 (25-23, 25-21, 19-25, 25-17) al termine di una gara non particolarmente avvincente dal punto di vista della spettacolarità, ma che risulta di fondamentale importanza per il prosieguo della manifestazione per la formazione tricolore. Nel complesso gli azzurri hanno disputato una gara ordinata, giocando una buona pallavolo dall’inizio alla fine dando sempre la sensazione di riuscire a gestire la gara tenendo sotto controllo la giovane formazione allenata da Lozano. Unico passaggio a vuoto il terzo set quando, più per demeriti azzurri che per meriti cinesi, la formazione dell’estremo oriente è riuscita a fare suo il parziale allungando la partita al quarto e conclusivo set. Top scorer tra gli azzurri Gabriele Maruotti a quota 17, dietro di lui Gabriele Nelli con 16. L’Italia è stata schierata con la diagonale Baranowicz-Nelli, Anzani e Cester coppia di centrali, Maruotti e Lanza i martelli, con Rossini e Balaso liberi e alternati per la fase ricezione-difesa. Cina in campo con Mao in palleggio, Jiang opposto, Chen e Rao centrali, Zhang e Liu gli schiacciatori con Tong libero. Nei primi due set Lanza e compagni hanno amministrato la gara portandosi sul 2-0 senza particolari difficoltà. Nel terzo set, come detto, un breve passaggio a vuoto è costato il parziale agli azzurri. Blengini ha dato spazio a Sabbi e Parodi, ma non è riuscito a invertire l’inerzia del parziale vinto dagli uomini di Lozano che si sono così portati sul 2-1. Quarto parziale iniziato con Parodi al posto di Lanza e Italia apparsa nuovamente ben concentrata in grado di amministrare la gara fino alla conclusione arrivata sul 25-17 dopo aver superato un altro brevissimo momento di difficoltà e grazie a due ace consecutivi di Baranowicz.
(ITALPRESS).