Tanti gol, ma in fondo nessuna sorpresa. Il Mondiale inizia con la vittoria dei russi padroni di casa che, allo stadio Luzhniki di Mosca, battono senza problemi l’Arabia Saudita. Non che la Russia sia una potenza del calcio europeo, ma la fragilità degli arabi, nonostante le sconfitte di misure (entrambe per 2-1) con Italia e Germania, è abbastanza nota. Finisce 5-0 con le reti di Gazinsky e Cheryshev al 12° e al 43° del primo tempo, poi quelli di Dzyuba, ancora Cheryshev e Golovin nella ripresa, in 90 minuti non di grande spettacolo, ma vissuti con la partecipazione degna di una Coppa del Mondo dagli 80mila dello stadio Luzhniki che prima si sono goduti la cerimonia d’apertura con lo spettacolo di Robbie Williams e i discorsi di Putin e Infantino, numeri 1 di Russia e Fifa, i padroni di casa in questione. La Russia di Chercxhesov ha disputato una buona gara, mettendola subito in discesa grazie alla rete di Gazinsky al 12°, un bel colpo di testa su assist di Golovin, esterno accostato con insistenza alla Juventus. Gli arabi sono macchinosi e tatticamente da rivedere, una pacchia per i russi che tre minutio dopo l’1-0 vanno vicini al raddoppio con Dzagoev. Ecco l’unica nota stonata per i padroni di casa è l’infortunio che al 23° costringe il numero 9 a lasciare il campo per un problema muscolare. Bisogna però dire che proprio il sostituto, Cheryshev, trova il 2-0 al 43° al termine di un bel contropiede con Golovin ancora protagonista per la fuga, anche se l’assist è di Zobnin, poi è bravissimo Cheryshev a saltare due difensori arabi in scivolata e a mettere dentro da pochi metri.
E’ l’Arabia Saudita? Solo in un’occasione si è fatta vedere in avanti: bello ma largo il colpo di testa di Al-Sahlawi. Tutto qui il primo tempo e nella ripresa non cambia l’andamento della gara, la Russia controlla senza problemi, gli arabi non riescono a rendersi pericolosi anche perchè in difesa il veterano Ignashevich, oltre a non sbagliare nulla, è sempre al posto giusto e gli attaccanti avversari non sono un problema per lui. All’11° Al-Sahlawi e Al-Jassim non trovano la deviazione vincente su un cross dalla destra. Più pericolosa la Russia con Zobnin (buona la sua gara), ma è del neo-entrato Dzyuba, al 71°, a chiudere la partita con un perentorio colpo di testa su assist ancora di Golovin. Non è finita, prima del triplice fischio dell’argentino Pitana (pomeriggio tranquillo per gli arbitri Var italianbi Irrati e Orsato), c’è spazio per la doppietta di Cheryshev (splendido esterno sotto l’incrocio) e il gol su punizione di Golovic per il pokerissimo russo. Finisce 5-0, il Mondiale di Russia parte bene per i padroni di casa, ma Cherchesov sa bene che Egitto e Uruguay saranno un’altra cosa.
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POKERISSIMO RUSSIA, 5-0 ALL’ARABIA SAUDITA
ROSSI IL PIU’ VELOCE IN PRIME LIBERE DEL GP CATALUNYA
Valentino Rossi è stato il più veloce nella prima sessione di prove libere della MotoGp al Gran Premio di Catalunya, settima tappa (su 19) del motomondiale 2018 che si terrà domenica sul circuito di Montmelò (4.655 metri). Il pilota pesarese della Yamaha, girando in 1’39″456, ha preceduto le Ducati del forlivese Andrea Dovizioso, secondo a 0″347, e dello spagnolo Jorge Lorenzo, terzo a 0″348. Quarto lo spagnolo, campione in carica e leader della classifica iridata, Marc Marquez (Honda), distaccato di 0″426 davanti alla Monster Yamaha del francese Johann Zarco (+0″477) e all’altra Yamaha ufficiale dell’iberico Maverick Vinales (+0″658). Completano la top ten il britannico della Lcr Honda Cal Crutchlow (+0″793), la Reale Avintia della spagnolo Tito Rabat (+0″808), la Suzuki dell’abruzzese Andrea Iannone (+0″818) e l’Alma Pramac dell’australiano Jack Miller (+0″854). Diciannovesima l’altra Alma Pramac dell’umbro Danilo Petrucci, 23esima la EG Honda di Franco Morbidelli. Nella Moto3 il più rapido è stato Jorge Martin. Il pilota spagnolo della Honda, con il crono di 1’49″526, ha superato di 0″285 e di 0″380 l’italiano Nicolò Budega ed il ceco Jakub Kornfeil, entrambi della Ktm. Settimo Enea Bastianini su Honda (+0″694), decimo Marco Bezzecchi su Ktm (+0″804). Francesco Bagnaia è invece il primo leader nella Moto2. Il pilota italiano della Kalex, in 1’44″225, ha battuto il tedesco Marcel Schrotter e lo spagnolo Joan Mir, suoi compagni di marca, entrambi accreditati dello stesso gap (+0″115). Decima la Kalex di Andrea Locatelli (+0″474).
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BILANCIO MILAN VERSO CHIUSURA CON PASSIVO 75 MLN
E’ durato poco meno di un’ora il Cda di Casa Milan, appuntamento molto atteso a pochi giorni dal verdetto della camera giudicante della Uefa, che si esprimera’ sul Fair Play Finanziario del club. Presente in sede Han Li e tutta la parte italiana del consiglio, rappresentata da Marco Fassone. Tra i vari punti toccati, non vi e’ stato il tanto atteso tema del possibile socio di minoranza pronto a subentrare. Arrivano conferme invece sull’ultimo aumento di capitale di 32 milioni di euro da parte di Yonghong Li, che versera’ l’ultima parte entro il 28 giugno. Il Consiglio ha approvato il budget per la stagione agonistica 2018-2019, valido per l’iscrizione al campionato di Serie A e per la licenza Uefa. Per quanto riguarda la stagione 2017-2018, il bilancio del club si chiudera’ con un passivo di 75 milioni di euro. Ora il club si concentrera’ sull’udienza di martedi’ prossimo a Nyon, snodo cruciale per il futuro sportivo del club. In Svizzera presenziera’ una delegazione composta da Marco Fassone, amministratore delegato, Han Li, Roberto Cappelli, membro del Cda, Valentina Montanari, Chief Financial Officer del club e il professor Umberto Lago, Deputy Chief Investigator della Uefa, uno dei padri fondatori del Fair Play Finanziario. Il fondo Elliot si e’ detto disponibile a presenziare a Nyon con un proprio delegato, ma il club si riservera’ di decidere nei prossimi giorni.
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ANDATA FINALE PLAY-OFF B, PALERMO-FROSINONE 2-1
Il Palermo si aggiudica il primo round della finale play-off per la promozione in serie A. Battuto 2-1 in rimonta il Frosinone. Un successo più che meritato per i rosanero che nonostante l’iniziale svantaggio per via di un eurogol di Ciano hanno attaccato costantemente alla ricerca del gol in spazi tutt’altro che facili da trovare. Il pari arriva sul finire della prima frazione grazie a La Gumina e nella ripresa, a pochi minuti dal termine, il 2-1 con l’autogol di Terranova.
Stellone schiera il 4-3-1-2 con il ritorno di Struna in difesa, Dawidowicz in mezzo al campo e Nestorovski in avanti a far coppia con La Gumina. Longo risponde con il 3-5-2 con Dionisi e Ciano coppia d’attacco; Chibsah parte dalla panchina.
Atmosfera da finale sugli spalti e nel pre-gara l’inno nazionale eseguito dai bambini del coro del Teatro Massimo e cantato da tutto lo stadio. Passano 5’ e il Frosinone passa al primo tentativo con un gran gol di Ciano; l’attaccante, favorito da una incertezza di Rajkovic, con un sinistro imparabile da fuori fulmina Pomini. Subito il gol a freddo il Palermo prova a reagire e al 7’ sono veementi le proteste per un intervento in area di Terranova ai danni di Nestorovski; per Chiffi è tutto regolare. Al 16’ ottima intuizione di Netorovski che imbecca di prima intenzione La Gumina in area, anticipato per un soffio da Vigorito. Al 23’ angolo di Coronado e stacco di testa di Nestorovski che non trova la porta. Al 30’ ancora Palermo: altro angolo di Coronado e colpo di testa di Dawidowicz con il pallone che sfiora il secondo palo. Al 45’ il Palermo pareggia: Coronado appoggia al limite dell’area per La Gumina che fa partire un destro con la punta a fil di palo che non lascia scampo a Vigorito. Il primo tempo si chiude qui. Nella ripresa stesso copione con i rosanero costantemente in avanti e il Frosinone che si preoccupa di lasciar trascorrere il tempo. Al 16’ Aleesami da sinistra per La Gumina che controlla col destro e conclude di sinistro mandando di poco alto. Al 18’ Longo sostituisce per infortunio Paganini con Frara. Al 23’ Stellone inserisce Trajkovski per Risposi e al 31’ Szyminski rileva Struna. Al 33’ Longo inserisce Citro per Ciano. Al 36’ Palermo in vantaggio: Coronado batte un angolo da destra, La Gumina sfiora ma il tocco sfortunato decisivo è di Terranova che infila la propria porta. Al 40’ ultimo cambio Frosinone con Maiello per Sammarco. Al 45’ meritata standing ovation per il palermitano Nino la Gumina che lascia il posto a Rolando.
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TEST-MATCH CON GIAPPONE, DUE NOVITÀ NEL XV AZZURRO
“Vogliamo chiudere il tour e la stagione con un risultato positivo, e abbiamo lavorato in settimana con questo obiettivo”. Conor O’Shea chiama gli azzurri al riscatto in vista del secondo test match contro il Giappone, in programma sabato a Kobe, ultimo impegno prima del rompete le righe. “La prestazione – ha proseguito il ct – dipende unicamente da noi ed è ciò che farà la differenza. Se metteremo in campo il tipo di prestazione che abbiamo preparato e di cui siamo capaci, allora potremo ritenerci soddisfatti”. “Il risultato è compito mio, ai giocatori come sempre chiedo insieme agli altri allenatori di offrire una performance coerente con i nostri standard e le nostre qualità. Crediamo molto in questo gruppo di giocatori, non solo in quelli che andranno in campo contro il Giappone ma in tutti i ragazzi che in queste settimane hanno lavorato duro nel gruppo. Vincere sabato è importante per continuare con fiducia la nostra strada: abbiamo cambiato molte cose in questi anni, ma il cammino che ci porta ai Mondiali dell’anno prossimo è ancora molto lungo e passa, nell’immediato, dalla partita di dopodomani”.
Dopo la sconfitta di Oita della settimana scorsa nel primo dei due test contro i Brave Blossoms il tecnico irlandese dell’Italia apporta due modifiche alla formazione titolare con Jayden Hayward che torna dal primo minuto a estremo con Minozzi spostato all’ala per l’infortunato Bellini tra i trequarti, mentre nel pacchetto di mischia Polledri prende il posto di Licata. Confermate la prima linea guidata da capitan Ghiraldini con Lovotti e Pasquali piloni, la seconda titolare del 6 Nazioni con Budd e Zanni, la mediana Violi-Allan e la coppia di centri Castello-Campagnaro. In panchina, O’Shea opta questa volta per cinque avanti – tra cui il pilone esordiente Cherif Traorè – una mediana alternativa con Tebaldi e Canna e Bisegni come utility back in grado di coprire i ruoli di centro e ala. Da segnalare il cap numero quaranta per Tommaso Allan a soli 25 anni di età, mentre Alessandro Zanni all’apparizione internazionale numero 106 raggiunge Mauro Bergamasco al quarto posto degli Azzurri più presenti di sempre. “Polledri la settimana scorsa si era allenato poco per un piccolo infortunio ma aveva avuto un buon impatto entrando dalla panchina, non vediamo l’ora di vederlo in campo dall’inizio questo sabato dopo che qui a Kobe ha sempre lavorato con il gruppo – ha spiegato O’Shea a proposito delle due novità di formazione – Allo stesso modo pensiamo che Hayward abbia fatto bene quando è entrato per infortunio al posto di Bellini a inizio della ripresa nel test di Oita e, insieme a Minozzi spostato all’ala, può costituire una coppia molto interessante nella nostra linea arretrata”.
Questo il XV azzurro che sfiderà il Giappone: 15 Jayden Hayward, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Michele Campagnaro, 12 Tommaso Castello, 11 Matteo Minozzi, 10 Tommaso Allan, 9 Marcello Violi, 8 Abraham Steyn, 7 Jake Polledri, 6 Sebastian Negri, 5 Dean Budd, 4 Alessandro Zanni, 3 Tiziano Pasquali, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lovotti. In panchina: 16 Luca Bigi, 17 Cherif Traore’, 18 Simone Ferrari, 19 Marco Fuser, 20 Giovanni Licata, 21 Tito Tebaldi, 22 Carlo Canna, 23 Giulio Bisegni.
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BEACH VOLLEY, ICS TOUR LAZIO PARTE DA TERRACINA
Un’estate all’insegna del beach volley. E’ stata presentata questa mattina a Roma, presso la sede dell’Istituto per il Credito Sportivo, la terza edizione dell’Ics Beach Volley Tour Lazio, manifestazione organizzata dal Comitato regionale Fipav Lazio e dall’Ics. Un mese e mezzo di grandi emozioni, l’evento si snoderà in sei location d’eccezione: Terracina (16-17 giugno), Sperlonga (23-24 giugno), Fregene (7-8 luglio), Lago di Bracciano (14-15 luglio), Maccarese (21-22 luglio) e Ostia (28-29 luglio). “Il beach volley è una disciplina che ha subito una mutazione e uno sviluppo di grande fascino – ha dichiarato il presidente dell’Istituto per il credito sportivo Andrea Abodi -. È uno sport che intendiamo sostenere con tutto il nostro supporto. Roma comincia ad avere delle prospettive di impianti che consentiranno agli amanti di questa disciplina di praticarla anche d’inverno. Da qualche mese, tra l’altro, abbiamo siglato un’importante convenzione con la Fipav che consente a tutte le associazioni affiliate di accedere ai nostri mutui light 2.0”. Saranno centinaia gli atleti provenienti da tutta Italia che daranno spettacolo in questo mese e mezzo rovente: “Il pubblico e gli atleti contribuiranno a rendere questa edizione indimenticabile – ha sottolineato il presidente della Fipav Lazio Andrea Burlandi -. Questa è una esperienza di altissimo livello che porta con sé una grande carica di emozioni. Il nostro ringraziamento va all’Istituto per il credito sportivo che ancora una volta si è dimostrato un partner ideale valorizzando sempre di più la sua mission di banca pubblica legata allo sviluppo dell’impiantistica sportiva”.
La manifestazione, giunta alla sedicesima edizione (la terza col sostegno dell’Ics), farà da veicolo promozionale al Mondiale di volley maschile 2018 che vivrà a Roma la gara inaugurale tra Italia e Giappone. Durante la conferenza stampa di presentazione è intervenuto anche Roberto Tavani della segreteria politica della presidenza della Regione Lazio: “Questa federazione ha saputo cogliere una occasione molto importante. Per noi lo sport è un grandissimo strumento di promozione sociale, in questo caso promuove anche il territorio”, ha dichiarato Tavani. Lo scorso anno a vincere il torneo, tra gli uomini, sono stati Andrea Lupo e Francesco Vanni, mentre al femminile hanno trionfato le sorelle Michela ed Eleonora Mansueti.
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INZAGHI SBARCA A BOLOGNA “ERA QUELLO CHE CERCAVO”
“Sarò contento a fine stagione se la mia società sarà orgogliosa di me e i nostri tifosi saranno orgogliosi dei nostri giocatori”. È questo l’obiettivo di Pippo Inzaghi, presentato oggi come nuovo allenatore del Bologna. L’ex attaccante ringrazia proprietà e società per “avermi fatto sentire subito a casa, importante. La dirigenza del Bologna ha fatto sapere che mi voleva e fino all’ultimo giorno mi ha aspettato e questo per me è stato un segnale importantissimo. Non avevo dubbi ma è quello che cercavo, qui non mi manca nulla, c’è un centro fantastico, una società seria. Saputo ha voglia di fare, ci sono dirigenti che tengono tantissimo al Bologna. Bologna l’ho sempre cercata per tanti anni, anche da giocatore, e ora voglio far sì che tutti siano orgogliosi di me e dei nostri giocatori”.
Inzaghi non fa promesse perchè “non vendo fumo: per allenare bene servono una grande società e una grande tifoseria e tutto questo c’è, poi cercheremo di far rendere al massimo i giocatori. L’unica cosa che non mi manca è il fuoco, ho sempre giocato per vincere e voglio sempre il massimo. Io vedo il Bologna come una cosa stupenda che mi è successa, se mi avessero proposto un contratto di dieci anni avrei firmato. Qui si può fare qualcosa di importante”. Inzaghi non avrà a disposizione il miglior giocatore della passata stagione, Verdi, passato al Napoli: “Non si poteva privare il giocatore di un palcoscenico così importante, qui deve rimanere gente felice di vestire questa maglia e che vede nel Bologna la sua Champions”.
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SPAGNA ESONERA LOPETEGUI, HIERRO CT AL MONDIALE
“Siamo costretti a rinunciare a Julen Lopetegui”. Con queste parole il presidente della Federcalcio spagnola, Luis Rubiales, ha annunciato in conferenza stampa, a Krasnodar, il licenziamento del commissario tecnico delle “furie rosse” a due giorni dal debutto Mondiale contro il Portogallo. A scatenare la bufera l’annuncio di ieri del Real Madrid che ha ufficializzato l’accordo triennale con lo stesso Lopetegui. “La situazione è molto difficile, molto complicata”, ha ammesso il presidente della RFEF. “Ringrazio Julen per tutto quello che ha fatto, è stato impeccabile durante le qualificazioni, ma ci troviamo obbligati a prendere questa decisione, bisogna mandare un messaggio a tutti quelli che lavorano per la Federazione, ci sono delle forme e dei comportamenti da seguire – ha spiegato il presidente federale -. Non ci sentiamo traditi, ma il problema nasce dal modo in cui sono state fatte le cose, con la Federazione che non è mai stata chiamata in causa e non poissiamo far finta di nulla. Lopetegui è un professionista impeccabile, ma i modi sono importanti. Il Real cercava un allenatore e ha preso il migliore, tutto giusto, lecito, ma mentre Lopetegui è il selezionatore della Spagna non può fare queste cose, ci siamo sentiti 5 minuti prima dell’annuncio ufficiale e siamo stati obbligati a prendere questa decisione, poi io non entro nel merito dei comportamenti di questo o quell’altro club, ma solo dei nostri tesserati”. In conferenza stampa Rubiales aveva detto di non sapere ancora chi sarebbe stato il sostituto di Lopetegui, qualche ora dopo la Federazione ha ufficializzato la nomina di Fernando Hierro come commissario tecnico durante il Mondiale di Russia. “Ho parlato con i giocatori e posso garantire che tutti, insieme al nuovo staff tecnico, daranno il massimo per portare avanti la Spagna – aveva detto Rubiales -. Non sappiamo ancora cosa faremo, se non che cercheremo di modificare il meno possibile e di andare avanti così,. So che ci saranno critiche, che Lopetegui è un allenatore top, ma oltre alle vittorie e ai successi ci sono altre cose importanti e la Federazione deve difendere certi valori, non possiamo permettere che le cose vadano come sono andate, non agire sarebbe stato da irresponsabili. E’ un duro colpo, ma a partire da oggi pomeriggio con i giocatori e il nuovo ct ct saremo pronti per andare avanti. E’ stato un momento duro l’addio di Lopetegui ai giocatori, ci sono legami forti, ma era una decisione che andava presa, lo abbiamo fatto con la massima responsabilità. Se i giocatori sono d’accordo? Siamo tutti dispiaciuti per la situazione nella quale ci troviamo, ma ho spiegato i motivi che ci hanno spinto a prendere questa decisione e hanno capito, quello che posso assicurare è che mi hanno trasmesso una grande voglia di dare il massimo e io non ho dubbi sul fatto che saranno tutto quello che hanno”.
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