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ALLEGRI HA DETTO NO AL REAL “GIUSTO RIMANERE ALLA JUVE”

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Massimiliano Allegri ha detto no al Real Madrid, o meglio, per usare le sue parole, “ho detto sì alla Juventus”. È lo stesso tecnico bianconero a confermare ai microfoni di Sky Sport i contatti con i blancos, che hanno cercato a lungo un sostituto di Zidane prima di virare su Lopetegui. “Ho parlato col presidente e una volta data la parola era giusto rimanere alla Juve – confessa – Poi possono succedere altre cose ma ho preso la decisione di rimanere alla Juve, rispettando quello che avevo detto: la decisione era stata presa ed era giusto continuare. Ringrazio comunque Florentino Perez per avermi offerto la possibilità di poter andare a Madrid”. Reduce dal quarto ‘double’ consecutivo (“sono stati bravi i ragazzi ad avere quella reazione dopo la sconfitta col Napoli e arrivare in fondo nel migliore dei modi”), Allegri ha sposato un progetto, quello della Juve, “che ogni anno si rinnova e diventa competitiva per vincere. La Juve in questo momento è fra le squadre più forti al mondo, vogliamo continuare a migliorare quello che abbiamo iniziato 4 anni fa e sono contento di farlo con il presidente Agnelli, Marotta, Paratici, Nedved. La Juve è una società ambiziosa e il presidente lo è ancora di più”. In questi anni è mancata la ciliegina della Champions ma spezzare il duopolio Real-Barcellona è dura anche se la Juve ci è andata vicina due volte, salvo poi perdere le finali di Berlino coi blaugrana e di Cardiff contro i blancos. “Ma negli ultimi 4 anni siamo stati gli unici a eliminare il Real – rivendica con orgoglio – Poi per vincere le finali ci vuole anche un pizzico di fortuna, magari sarà la volta buona l’anno prossimo”.

Per lo scudetto, invece, ci si aspetta un campionato ancora più combattuto. “Troveremo squadre agguerrite che vorranno batterci, il Napoli col rientro in Italia di Ancelotti, la Roma che crescerà, l’Inter nonostante Spalletti si nasconda sempre e faccia un po’ l’attore, ma è talmente bravo che lotterà con noi per il titolo assieme al Milan e alla Lazio, che è sempre una squadra fastidiosa. Dovremo essere pronti a combattere e a rispondere colpo su colpo, l’obiettivo è sempre quello di arrivare a marzo dentro tutte e tre le competizioni”. Molto dipenderà anche dal mercato. Allegri si tiene stretto Dybala: “ha fatto molto alla Juve, a metà stagione ha pagato un po’ i paragoni con Messi ma è un giocatore importante che può diventare ancora migliore di quello che è facendo quello che sa fare, senza immedesimarsi in Messi”. E per un Cancelo che potrebbe arrivare (“l’anno scorso all’Inter ha fatto bene, Spalletti lo ha migliorato molto ma credo sia un giocatore del Valencia…”), Higuain potrebbe invece essere ai saluti. “La Juve ha una grande forza, accontenta quelli che vogliono andare via, anche perchè trattenere i giocatori controvoglia è sempre dannoso. Aspettiamo, nell’anno del Mondiale il mercato si sviluppa dopo, vediamo dal 9 luglio in poi”, fa spallucce Allegri.
(ITALPRESS).

DIRITTI TV SERIE A 2018-21 ASSEGNATI A SKY E PERFORM

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La Lega di Serie A ha finalmente assegnato i diritti televisivi per il triennio 2018/2021. Saranno Sky e Perform a trasmettere il prossimo anno le partite del massimo campionato. Il gruppo del magnate australiano Rupert Murdoch si è infatti aggiudicato i due pacchetti principali (7 match su 10) per un totale di 780 milioni di euro, mentre l’operatore inglese, già presente sul mercato mondiale con la piattaforma di live sport streaming “Dazn”, è riuscito ad avere il pacchetto meno pregiato (3 match a giornata), spendendo in totale 193,3 milioni di euro. In tutto nelle casse di via Rosellini entreranno 973 milioni a stagione (il 20% in più di quanto si sarebbe incassato nel bando di gennaio), che potrebbero addirittura aumentare di ulteriori 150 milioni l’anno in relazione alla vendita degli abbonamenti e al miglioramento del fatturato. In tutto, tenendo conto dei diritti già venduti – estero e Coppa Italia – e di quelli da vendere – in chiaro e radiofonici – la Lega incasserà per i diritti tv nei prossimi tre anni oltre un miliardo e mezzo.

Dopo un anno intero di discussioni, trattative, bandi andati deserti, offerte miliardarie e rescissioni di contratti, finalmente i rappresentanti delle squadre della massima serie hanno quindi votato compatti e all’unanimità la cessione dei diritti audiovisivi, con il presidente del Genoa Enrico Preziosi, il primo a dare la notizia dell’accordo, che ha subito ammesso che “le offerte sono state superiori rispetto a quello che ci aspettavamo”. Soddisfatto anche il presidente della Lega Serie A Gaetano Micciché. “Questa è una giornata importantissima per il calcio italiano perché dopo una lunghissima trattativa partita un anno fa è giunta a termine la vicenda legata ai diritti televisivi”. Salva anche la storica trasmissione televisiva della Rai “Novantesimo Minuto”, grazie alla flessibilità dei due broadcaster che hanno acquisito i diritti, che hanno permesso la possibilità di trasmettere gli highlight in chiaro già da domenica pomeriggio anziché da domenica sera. Micciché ha anche confermato che sono “in corso trattative tra Sky e Perform per la ritrasmissione dei match di Serie A. Mi auguro che i tifosi italiani non siano costretti ad acquistare due abbonamenti per avere la possibilità di vedere tutto il calcio in tv”. Fuori dai giochi fin dalla mattinata Mediapro, mentre Mediaset ha deciso di non partecipare alla fase di rilancio. In una nota il gruppo di Cologno ha definito il bando “totalmente squilibrato. Basta pensare che fino a oggi i pacchetti per il digitale terrestre avevano sempre contenuto tutte le partite delle migliori otto squadre italiane. Mentre il bando di oggi offre 3-4 match per turno, oltretutto senza club chiaramente definiti e quindi senza nessun appeal per i tifosi delle singole società”.

Malgrado l’esito delle assegnazioni, Mediaset si è mossa immediatamente per far riconoscere a favore degli abbonati Premium il diritto di accesso alla Serie A attraverso i diritti di ritrasmissione. Nel bando stilato dalla Lega è infatti previsto che Sky e Perform possano concedere il diritto di ritrasmissione anche chi non possiede le licenze dei diritti tv della Serie A, e quindi anche a Premium. Unica clausola: trasmettere le partite con il logo e il commento sportivo di chi si e’ aggiudicato il diritto a trasmettere quel determinato match. Sky si è assicurata le 114 partite del primo pacchetto, pari a tre gare per giornata in altrettante finestre orarie (ore 18 del sabato, ore 15 della domenica e ore 20.30 sempre della domenica) e le 152 del secondo in quattro finestre orarie, in particolare le partite delle 15 di sabato e domenica, la gara delle 18 di domenica e il “Monday night match” del lunedì. Il pacchetto acquisito da Perform consente di trasmettere 114 gare corrispondenti a tre partite a giornata: la partita delle 20.30 del sabato, quella delle 12.30 di domenica e una di quelle alle 15, sempre di domenica.
(ITALPRESS).

NATIONS LEAGUE, LE AZZURRE BATTONO 3-0 LA THAILANDIA

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Il quinto round della Volleyball Nations League si è aperto con una netta vittoria per la nazionale italiana femminile, capace di battere la Thailandia 3-0 (25-11, 25-17, 25-15). Davanti al pubblico del PalaSele le azzurre di Davide Mazzanti hanno rispettato i pronostici, dominando dall’inizio alla fine il match contro la formazione asiatica. Grazie al successo, il sesto consecutivo e l’ottavo in tutta la VNL, Chirichella e compagne restano in corsa per la Final Six di Nanchino, anche se il 3-2 ottenuto dall’Olanda sulla Turchia complica ulteriormente le cose. La migliora marcatrice della gara è stata Elena Pietrini con 14 punti (4 muri), seguita da Lucia Bosetti (13 p.) e dalla coppia Danesi-Egonu: entrambe autrici di 9 punti. Netto il divario tra le due squadre: l’Italia ha messo a segno 13 muri contro i 0 avversari, mentre in battuta le azzurre hanno realizzato 9 aces contro i 3 della Thailandia. Domani le azzurre torneranno in campo a Eboli per affrontare il Belgio (ore 20): il match sarà tramesso in differita su RaiSport + Hd a partire dalle ore 00.30 della notte tra il 13 e 14 giugno. Nella prima sfida, invece, scenderanno in campo Brasile e Thailandia (ore 17). Questa sera come formazione iniziale Davide Mazzanti ha schierato Malinov in palleggio, opposto Egonu, schiacciatrici Pietrini e Bosetti, centrali Chirichella e Danesi, libero De Gennaro. Nel primo set l’Italia ha subito aggredito le avversarie e con lungo parziale ha fatto il vuoto (8-3). Un’ottima Pietrini ha spinto le compagne sempre più avanti, mentre le asiatiche non sono riuscite mai a replicare (16-4). Le azzurre non hanno mai abbassato il ritmo e hanno chiuso di forza (25-11).
Più combattuto l’avvio della seconda frazione, la Thailandia infatti è rimasta attaccata alle azzurre sino al prime tempo tecnico (8-7). L’equilibrio è stato spezzato dall’accelerata delle azzurre che guidate da Bosetti e Chirichella hanno preso il comando delle operazioni (16-11). Nel finale la squadra asiatica ha tentato una timida reazione, ma le ragazze si sono imposte nettamente (25-17). Il dominio azzurro è proseguito nel terza frazione, pronti via l’Italia è scappata avanti ed è arrivata al secondo tempo tecnico sul (16-8). Il finale non ha riservato alcuna sorpresa e la nazionale tricolore ha così inanellato la sesta vittoria consecutiva nella Volleyball Nations League (25-15). Nella prima sfida della pool di Eboli il Brasile ha superato 3-1 (25-15, 25-14, 21-25) il Belgio, strappando il pass per la Final Six.
“Sono molto felice perché di solito con le squadra asiatiche a volte siamo andati in difficoltà, come successo con il Giappone -. ha dichiarato il coach delle azzurre Davide Mazzanti -. Mi è piacito l’atteggiamento delle ragazze, per tutto il corso della partita sono state molto attente, lavorando molto bene nel fondamentale muro-difesa. Abbiamo fatto un altro passo in avanti dal punto di vista del gioco e adesso continuiamo a ragionare partita dopo partita, sperando sempre nella Final Six finchè la matematica non dirà il contrario. Dobbiamo migliorare ancora nel nostro sistema d’attacco, ci servono più combinazioni e velocità”.
“Anche stasera abbiamo dato il massimo sin dall’inizio e continueremo a fare così perché il nostro obiettivo resta la qualificazione alla Final Six – le parole di Elena Pietrini nel dopo-partita -. Domani contro il Belgio dovremo scendere in campo con lo stesso atteggiamento, aggredendo subito le nostre avversarie. Stiamo f acendo un bel cammino e con il passare del torneo il nostro gioco sta crescendo sempre di più”.
(ITALPRESS).

FOOTBALL FOR FRIENDSHIP, GRANDE FESTA A MOSCA

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E’ finita come era nelle aspettative: con gli occhi che brillavano di gioia per centinaia di bambini, felici di vivere una favola, ma anche con lacrime inconsolabili per quelli che, magari per colpa del destino crudele, hanno perso sul campo e si sono dovuti arrendere al più forte o al più fortunato. L’epilogo della giornata di gare della sesta edizione del “Football for Friendship è stato in linea con ciò con cui era iniziato: fratellanza, rispetto, armonia. Valori che a 12 anni è facile e anche naturale portare con sé e che, grazie anche a questa meravigliosa esperienza internazionale, sarà più difficile perdere. La manifestazione organizzata da Gazprom, sotto l’egida della Fifa, voleva servire anche e soprattutto a questo. E i numeri di quest’anno, in cui è stata quasi triplicata l’edizione dell’anno scorso, non possono che far bene sperare per il futuro. Alla fine ha vinto la squadra degli “scimpanzè”, che ha battuto in finale col punteggio di 2-1 quella dei “draghi del comòdo” (le 32 squadre allestite portavano il nome di altrettante specie animali esotiche), al termine di una partita nella quale non sono mancate le emozioni. Ma il risultato, per quanto necessario in una partita di calcio, era davvero l’ultima cosa che contava.
La finale, con tanto di pompa magna e di premiazione degna di un mondiale o di una Champions League, si è giocata nello splendido impianto della Spasan Arena, il campo di allenamento della Lokootiv Mosca, davanti a un pubblico numeroso, caloroso e partecipe che ha reso l’evento un appuntamento che ciascuno dei mini partecipanti, dovesse campare cent’anni, non dimenticherà mai. Una nota a margine, ma non per questo secondaria, meritano i due ragazzi che hanno rappresentato l’Italia: Luca Sebastiani ed Emmanuel Casciano. Il primo ha fatto parte della schiera dei giovani giornalisti, che con impegno ed entusiasmo si sono prodigati nella realizzazione di un giornalino della manifestazione. “Lo abbiamo portato con noi perché è bravo in inglese e va bene a scuola” ci ha detto l’accompagnatore Antonio Di Battista, responsabile tecnico del settore giovanile del Pescara Calcio, a conferma di quanto siano stati e siano importanti i valori extracalcistici in questa manifestazione. Il secondo, invece, con i suoi nove gol in tutto, realizzati nelle quattro partite giocate, si è distinto, risultando tra i giocatori più bravi del torneo. Buoni fondamentali, buona visione di gioco, ha tutti i numeri per diventare un ottimo trequartista. A Mosca, però, pur avendo brillato, era triste, perché la sua squadra, quella degli “ippopotami”, si è fermata ai quarti di finale. Non sono bastate le prodezze del bravissimo portiere dello Zambia e le incursioni repentine del piccoletto proveniente dall’Uruguay per andare avanti nel torneo. Alla fine, però, hanno vinto tutti. Ha vinto soprattutto lo sport e questa, quando si hanno solo dodici anni, era la cosa più importante.

(ITALPRESS).

REALTÀ AUMENTATA ALLA FESTA DEL CALCIO

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Coppa del Mondo di calcio al via. Non ci sarà l’Italia a occupare la maggior parte dell’interesse degli appassionati in quello che sarà un torneo mondiale come mai in passato influenzato dalla tecnologia. Non brilla il nostro paese per iniziativa, nemmeno in questo caso, ma di esempi virtuosi (o coraggiosi a seconda dei punti di vista) non ne mancano. In particolare negli USA, al servizio della larga comunità ispanica che segue il futbol.    
Univision Deportes “teletrasporterà” giocatori e tecnici in studio, grazie alla realtà virtuale, effettuando interviste ai protagonisti della rassegna russa, come già avvenuto nell’edizione 2017 della Gold Cup del Centro-Nord America. Stessa regione e tecnologia, ma altri protagonisti, stavolta Telemundo.  Grazie a un’app che permetterà ai tifosi di usare la realtà virtuale (con l’ausilio di un visore), sarà possibile godere dello spettacolo grazie a un feed con “angolo super largo” (praticamente 360°), un altro a 180° e spezzoni di gara con la telecamera a scelta da parte dell’utente.
La realtà aumentata durante il live delle partite non è una novità, quantomeno in USA, in NBA e NFL. L’uso di statistiche da parte di Univision, ad ausilio della cronaca, è stato fatto ad esempio da NBC nel Super Bowl mostrando agli spettatori informazioni sulla gara dei due quarter backs Tom Brady e Nick Foles durante l’inquadratura.
La NBA ne fa uso costante con la propria app, mentre Al Jazeera ha intrattenuto così la propria audience in occasione dei recenti Giochi Olimpici invernali.
Non sono solo i broadcasters a utilizzare modi creativi di tenere a sé fans e pubblicitari. La stessa Fifa fornirà ai propri partner media statistiche di nuova generazione grazie a STATS. Anche SKY (che in Italia non detiene i diritti del live) riceverà da 15 a 25 “pregame insights” 24 ore prima di ciascuna partita. Dati di ogni genere verranno confezionati e inviati anche durante le gare del Mondiale.
Dall’altro lato della barricata, quello dei tifosi, sarà un evento non solo da guardare ma anche da partecipare. FOX Sports, emittente USA paese che non ha una squadra al torneo ma che segue con attenzione le tante etnie che lo compongono, ha lanciato “The Highlight Machine” insieme ad adidas ed IBM. Non si tratta solo di guardare le migliori azioni della Coppa del Mondo dal ’58 al 2014 ma anche di creare le proprie gallerie di immagini. Le 50 migliori saranno trasmesse sul sito di FOX.
Non poteva mancare il fantacalcio, che impegnerà milioni di conoscitori calcistici. La proposta del portoghese co-fondatore Joao Duarte sollecita anche i non esperti. “Brofessional Betting” ha un’altra particolarità, non ha premio finale ma solo la possibilità di vantarsi delle proprie capacità pigiando su un apposito pulsante. Da febbraio in 100 mila hanno già aderito, la sfida è attirare anche sponsor. Nemmeno il divertimento fantacalcista è immune dal business.  
(ITALPRESS).

ROSSI “SPERO ESSERE PIU’ FORTE A MONTMELO'”

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“Spero di poter essere più forte sul circuito di Catalunya, penso che il nostro potenziale sia migliore di quanto non fosse al Mugello”. E’ l’auspicio di Valentino Rossi alla vigilia del Gran Premio di Catalunya, settimo appuntamento del Mondiale riservato alla motoGp. “Ai test di Montmeló abbiamo trovato qualcosa – spiega il fuoriclasse pesarese della Yamaha – La nuova superficie della pista è migliore per noi, il nuovo asfalto aiuta la Yamaha. Stavamo ancora soffrendo in alcuni posti ma dobbiamo rimanere concentrati, non arrenderci e cercare di guadagnare punti”. “Montmeló è una pista molto speciale per me perché è il mio Gran Premio di casa – il commento dell’altro centauro della Yamaha, lo spagnolo Maverick Vinales – C’è sempre una bella atmosfera lì, con così tanti fan entusiasti. Nonostante il risultato al Mugello siamo di buon umore e molto motivati. Cercheremo di ottenere più punti possibili per continuare a crescere nel modo in cui ci stiamo approcciando a questo campionato. Mi piacerebbe essere sul podio a Montmeló, sarebbe fantastico per me e per la squadra. Stanno lavorando duro per trovare il miglior assetto per la nostra moto in ogni GP, quindi concentriamoci e mostreremo il lato migliore di noi per i nostri fan”.
(ITALPRESS).

MALAGO’ “SU OLIMPIADI RISPOSTA ENTRO LUGLIO”

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“La deadline per ricevere una risposta dal Governo sul sostegno alla candidatura italiana all’Olimpiade invernale del 2026 non può andare oltre la fine di luglio, perchè  in caso positivo avremmo due mesi di tempo per preparare il dossier da presentare al Cio a ottobre nella sessione di Buenos Aires”. Lo ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò a Trieste al termine della Giunta esecutiva del Coni. “Mi piacerebbe che prima del 10 luglio, giorno del Consiglio nazionale del Coni, il Governo indicasse anche la sede italiana da candidare e non lasciasse a noi l’obbligo di una scelta difficile. Ho prospettato lo stato dell’arte attuale dell’onorevole Giorgetti, ma adesso il Coni resterà fermo in attesa della risposta del Governo”.
(ITALPRESS).

MARQUEZ E IL GP DI CASA “IN CATALOGNA ENERGIA EXTRA”

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 “Sono molto felice ogni volta che corriamo in casa, davanti ai nostri tifosi, e spero di regalare loro una gara entusiasmante domenica, dato che quell’atmosfera speciale ti dà sempre un’energia extra”. Leader della classifica piloti, Marc Marquez scalda in motori in vista del week-end del Gp di Catalunya. “Abbiamo fatto un buon test in Catalogna qualche settimana fa, quando abbiamo anche avuto la possibilità di controllare il layout, in particolare la sezione finale, che è stata rivista – ha detto il pilota spagnolo della Honda – Penso che anche loro abbiano fatto un ottimo lavoro con il resurfacing: l’asfalto ora ha un grip molto buono ed è molto bello da guidare, anche se le auto di F1 stanno già iniziando a influenzarlo creando dei sobbalzi in alcuni punti di frenata. I cordoli sono ancora uno degli aspetti più impegnativi della pista: quelli interni sono molto alti, ed è un po’ difficile adattare il tuo stile di guida. Detto questo – ha concluso Marquez – è una bella pista e proveremo a fare il meglio e a lottare ancora per il podio”. “Il GP catalano è sempre una gara speciale perché ci sono famiglia, tifosi e amici – le parole dell’altro iberico Dani Pedrosa, che ha già annunciato il suo addio alla casa giapponese – Ha sempre un’atmosfera fantastica e regala una sensazione fantastica. La pista in sé è molto bella, anche se impegnativa, soprattutto per le gomme. Devi lavorare molto sulle sospensioni e sulla configurazione del telaio per assicurarti di avere un buon grip. Dopo essere tornati in parte al layout originale, abbiamo recuperato gli ultimi due angoli in discesa, che sono davvero belli”.
(ITALPRESS).