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CASO MEDIAPRO IN STAND-BY, SLITTA TUTTO A LUNEDÌ

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I tifosi italiani dovranno attendere ancora, almeno una settimana, prima di capire dove potranno vedere in tv il prossimo campionato di calcio di serie A. Nonostante l’appello del commissario straordinario Giovanni Malagò, che ieri aveva intimato “O si dà fiducia a Mediapro oppure si rescinde il contratto. Non esistono altre strade, non abbiamo più tempo di aspettare”, l’assemblea della “Confindustria del calcio” ha infatti rinviato ogni decisione in merito all’assegnazione dei diritti televisivi per il periodo 2018/2021 a lunedì prossimo. La maggior parte delle società di serie A chiamate a votare per la risoluzione del contratto con l’operatore spagnolo (le tre retrocesse non possono partecipare al voto), che non ha ancora versato la fideiussione necessaria di 1,2 miliardi di euro, si è infatti espressa a favore, ma i 10 voti raccolti, a fronte dei 12 necessari, non bastano per chiudere con Mediapro. Decisive le assenze al momento del voto della Lazio e del Chievo e soprattutto le astensioni di Cagliari, Torino, Udinese, Milan e Genoa.

Proprio queste cinque squadre – tra l’altro il Grifone ieri si era pronunciato a favore della risoluzione – hanno chiesto un aggiornamento dell’assemblea a lunedì prossimo, dopo che nella notte Mediapro ha inviato una comunicazione in cui annuncia che domani il suo Consiglio di amministrazione delibererà di versare 186 milioni euro come integrazione della garanzia già versata di 64 milioni. Sia il commissario straordinario della Lega di A, Giovanni Malagò che il presidente Gaetano Miccichè hanno lasciato via Rosellini visibilmente scuri in volto, probabilmente infastiditi dall’ennesimo rinvio. Tra l’altro è arrivata anche la conferma legale che la serie A può risolvere legittimamente il contratto con Mediapro in qualsiasi. Il parere dell’avvocato Alberto Toffoletto, consulente legale per quanto riguarda i diritti televisivi, “rileva che le difformità sono di natura, quantità e importanza tali da rimuovere qualsivoglia dubbio rispetto alla piena legittimità della risoluzione del contratto”.
(ITALPRESS).

VETTEL ‘CANCELLA’ SPAGNA “VEDIAMO SE STRADA GIUSTA”

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“Barcellona non è stata una gara molto positiva per noi, in qualifica eravamo vicini ma in gara siamo finiti indietro. Nei test abbiamo cercato di capire un po’ meglio cosa fosse successo e qualche idea ce la siamo fatta ma questa è una pista totalmente diversa e solo il tempo ci potrà dire se abbiamo trovato la direzione giusta”. Dopo la partenza a razzo con le vittorie in Australia e Bahrain, la Ferrari e Sebastian Vettel sperano di ritrovare la rotta, a partire dal lungo weekend nel Principato dove lo scorso anno il tedesco ha trionfato, dopo la pole fatta segnare dal compagno di squadra Raikkonen. Al via ci sarà una Rossa diversa “ma credo che anche le macchine col passo lungo sono andate bene qui, non fa così tanta differenza – assicura il 4 volte iridato – Non è che ci stiamo ritrovando all’improvviso su un autobus, abbiamo migliorato la macchina e le sensazioni e le reazioni della macchina sono state positiva nel corso dell’anno”. A Montecarlo, dove ritorneranno le grid girls (“credo che tutta la situazione sia stata gonfiata in modo non necessario, non c’è bisogno di fare troppi drammi”), ci saranno le hypersoft: “è una gomma più veloce e quindi più divertente, non credo duri tanto ma l’usura qui è bassa e dovrebbe andare bene, credo sia anche per questo che in molti le hanno scelte”. Interrogato poi sulla possibilità di dividere il box in Ferrari con Hamilton, Vettel appare un po’ spiazzato: “Non saprei, non mi dispiacerebbe anche se sono molto contento del mio rapporto con Kimi. Ma sono abbastanza certo che Lewis abbia una priorità nei confronti della Mercedes e qualsiasi altra scelta sarebbe una sorpresa ma non si può mai sapere, magari un giorno. Entrambi siamo abbastanza vecchi ma mai dire mai, abbiamo ancora abbastanza anni davanti. Io sono contento dove sono, poi vedremo cosa accadrà”. Più facile che arrivi Leclerc: “non sono io a firmare il contratto del prossimo compagno di squadra, dovete chiedere ad Arrivabene ma perchè no, ha più anni di tutti noi davanti e nelle gare disputate fin qui ha sfruttato le occasioni che ha avuto pur con una macchina che non ha il potenziale per andare a punti”.

“Io sono pronto a gareggiare con tutti, ogni pilota vuole misurarsi con i migliori, sono i più forti che ti spingono al limite, a tirare fuori il lato migliore e quello peggiore – è invece il commento di Hamilton su una possibile partnership con Vettel in Mercedes – Lo stesso sta succedendo già con Bottas ma all’interno del team c’è armonia, c’è rispetto e non sempre succede. Non mi aspetto che guideremo nella stessa squadra in futuro a meno che non gareggiamo un giorno insieme a Le Mans”. Piuttosto sorprende che non arrivi ancora l’annuncio del rinnovo con la scuderia tedesca: “Non abbiamo fretta, mi sto prendendo il mio tempo ma non sto discutendo con nessun altro nè sto considerando altre proposte. Ma non vedo perchè affrettare le cose. C’è un contratto ancora in vigore e mi sto divertendo a gareggiare, magari mi diverto a farvi chiedere cosa sta accadendo…”.
(ITALPRESS).

POKER DI VOLATE PER VIVIANI AL GIRO D’ITALIA N. 101

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Elia Viviani cala il poker al 101esimo Giro d’Italia. Il veronese della Quick-Step Floors non si fa rovinare i piani nemmeno dall’acquazzone che si abbatte sul circuito finale e si aggiudica alla sua maniera, e cioè in volata, la tappa numero 17, la Riva del Garda-Iseo di 155 chilometri, portando così a quattro i suoi ‘scalpi’ nella corsa Rcs. Inutili i tentativi di rimonta dell’irlandese Sam Bennett (Bora-Hansgrohe), sul quale allunga nella speciale classifica a punti che fa indossare la maglia ciclamino, o il tentativo di anticipo dell’olandese Danny Van Poppel (LottoNL-Jumbo): lo sprint di massa ha il destino scritto nelle stelle, per Bennett ed il bravo Niccolò Bonifazio (Bahrain-Merida) restano solo gli altri gradini del podio. “Bennett oggi poteva pareggiare, la tappa era piu’ adatta a lui – spiega a caldo il campione veneto – Ha provato a metterci in difficolta’ staccandoci in salita e abbiamo giocato un po’: dovevamo essere un po’ piu’ tattici, era lui che doveva guadagnare 40 punti, il nostro obiettivo era mantenere o aumentare il distacco”. La maglia ciclamino resta saldamente sulle sue spalle: “La squadra ha fatto un lavoro super. Sabatini e’ tornato al top ed ha tirato una volata perfetta. Nel finale abbiamo cambiato l’impostazione della volata per la pioggia: i ragazzi hanno preso la testa, ed ho tratto vantaggio dal mio treno”. Invariata la classifica generale al termine di una tappa che ha visto il vano tentativo dell’ennesima fuga, con dentro Alessandro De Marchi: il britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott) resta in maglia rosa con 56″ di margine sull’olandese e campione uscente Tom Dumoulin (Sunweb) e 3’11” sullo scalatore lucano Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida). “Non c’e’ giornata facile al Giro – il commento di Yates – Questa e’ stata un’altra tappa difficile e potrebbe avere un certo impatto sulle prossime di montagna. Ho sentito parlare di spaccature nel gruppo ma non ho mai saputo chi fosse rimasto indietro. Spero che tutti siano stanchi perche’ io lo sono”. “Finora Yates e’ troppo forte per me, al momento e’ di un altro livello – le parole di Dumoulin – Ogni giorno e’ possibile recuperare un po’ ma per farlo devo avere le gambe due volte migliori di lui. Aspettero’ il momento: se arrivera’ sara’ bello, senno’ vincera’ lui”. E il momento di attaccare, per Dumoulin o chiunque voglia rivoluzionare la classifica, potrebbe arrivare già domani, giorno della 18esima e quart’ultima frazione del Giro, la Abbiategrasso-Prato Nevoso di 196 chilometri con arrivo in quota. Si attraversa la Pianura Padana dalle porte di Milano fino alla parte meridionale del Cuneese. Breve impennata per il Gpm di Novello, catalogato di quarta categoria, e quindi ancora pianura fino ai piedi della salita finale. Ultimi 15.000 metri tutti in salita con pendenza sempre attorno al 7% e alcune punte superiori nei tornanti che portano all’arrivo. Chi non avrà la gamba rischia un serio tracollo.
(ITALPRESS).

DUBBIO VR, MASS MARKET O NICCHIA DA IPERCONNESSI

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Realtà virtuale, dove eravamo rimasti? Qual è lo stato dell’arte di una tecnologia su cui tanto si investe a tutti i livelli, che rappresenta il sogno di generazioni, ma il cui rischio dietro l’angolo è di rimanere un’altra meravigliosa incompiuta, come tante in passato, o divertimento per una nicchia alto spendente e iperconnessa. Vediamo gli ultimi movimenti dell’industria, che non lascia avari di novità, in attesa di quel grande boom che la farebbe diventare fenomeno mainstream, di massa. In Spagna, a Madrid, amano la tecnologia VR, in Virtual Reality. Incide certamente il fatto che il Real abbia una partnership di altissimo livello con Microsoft, due giganti nel proprio campo. Qualche settimana fa, i “blancos” hanno lanciato quella che nelle loro dichiarazioni è stata una prima assoluta per un club di calcio, un’app in realtà virtuale. Real Madrid Virtual Tour, così si chiama, fa parte dell’app ufficiale della Casa Blanca, e permette di fare il tour virtuale del Santiago Bernabeu e dei campi di allenamento, e di accedere a informazioni e storia della società di calcio più vincente. Microsoft ha collaborato con Astosch Technology per la sua realizzazione.     
Stessa città, ma sport diverso, il tennis con il Masters 1000 della capitale spagnola che ha offerto, anch’esso, una prima volta nel suo genere. Grazie all’accordo con Samsung e Orange, nove partite del torneo madrileno sono state viste a 360 gradi anche on line, sul canale YouTube del rightsholder TVE. La trasmissione. Necessari gli occhiali di Gear VR Samsung.
Dall’Europa all’America, dove si trova uno degli operatori più importanti del settore, Google, proprietario di YouTube. L’azienda di Mountain View ha stretto un accordo con l’emittente statunitense NBC, già protagonista durante le ultime Olimpiadi invernali con 50 ore in realtà virtuale (altra prima assoluta, per i Giochi di neve e ghiaccio). I contenuti di NBC, sport incluso, saranno disponibili sulla piattaforma YouTube dell’emittente. Da un broadcaster a un altro, Sky, che sta dedicando in Gran Bretagna un centro innovazione, il terzo in Europa dopo quelli di Leeds e Milano. In Germania, Sky ha già usato la realtà virtuale, insieme a Sony, per la finale di Champions League della passata stagione per i possessori di abbonamento “PlayStation Plus”.
Il prossimo grande appuntamento con il calcio in VR sarà l’estate prossima nell’International Champions Cup. A partire dal 20 luglio a Zurigo, Oculus, società di Facebook, trasmetterà in partnership con NextVR in realtà virtuale. Non è la prima volta che NextVR si occupa di calcio, avendo fatto una partnership con Fox Sports, negli USA. Stare al fianco dei campioni di Barcellona, Manchester City, PSG e Bayern Monaco è un sogno che rischia di diventare molto presto realtà.
(ITALPRESS).

ANCELOTTI FIRMA UN TRIENNALE CON IL NAPOLI

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E’ arrivata anche l’ufficialità, Carlo Ancelotti è il nuovo allenatore del Napoli per i prossimi tre anni. Con un comunicato stampa pubblicato sul sito, il club partenopeo si dice “lieto di annunciare di aver definito un accordo con l’allenatore Carlo Ancelotti avente ad oggetto la guida tecnica della prima squadra per le prossime tre stagioni e quindi a partire dal 2018-2019”. Aurelio De Laurentiis è riuscito dunque a convincere l’ex tecnico di Reggiana, Parma, Juventus, Milan, Chelsea, Paris Saint Germain, Real Madrid e Bayern Monaco ad accettare la panchina azzurra. C’è stato un lungo incontro tra i due cominciato ieri sera a cena e concluso oggi nel pomeriggio. Una full immersion per definire il contratto, il programma e lo staff. “Sono veramente felice e onorato di allenare la squadra di una citta’ unica, sostenuta da un tifo impareggiabile. Forza Napoli sempre!” le prime parole di Ancelotti da tecnico del Napoli, pronunciate anche in inglese, francese e spagnolo e pubblicate sul twitter della società. Prima che il tecnico emiliano uscisse dal palazzo della Filmauro e prima di ufficializzare il suo ingaggio, il patron del Napoli aveva ringraziato e salutato Maurizio Sarri. “Ringrazio Maurizio Sarri per la sua preziosa dedizione al Calcio Napoli che ha permesso di regalare alla città e ai tifosi azzurri in tutto il mondo prestigio ed emozioni, creando un modello di gioco ammirato ovunque e da chiunque. Bravo Maurizio”, questo il post di De Laurentiis che ha di fatto chiuso la stagione del toscano sulla panchina partenopea. Ancelotti, che ha firmato per tre anni, porterà nel Napoli il figlio Davide come vice ed il cognato Beniamino Fulco, di origini casertane, come nutrizionista. Del vecchio staff potrebbero rimanere Calzona e Nista. All’incontro di oggi alla Filmauro c’era anche il direttore sportivo Cristiano Giuntoli e quindi si è anche parlato di mercato sia in entrata che in uscita. Come possibili acquisti, si sarebbero già fatti i nomi di Vidal, Benzema e David Luiz, mentre Ancelotti avrebbe messo il veto sulla partenza di Koulibaly mentre avrebbe dato il via libera per la cessione di Jorginho che farebbe entrare nelle casse azzurre una cifra vicina ai 50 milioni. Ancelotti sarà presentato il prossimo 9 luglio nel corso di una conferenza stampa, con la sede ancora da definire.
(ITALPRESS).

ICS FIRMA CONVENZIONE TOP OF THE SPORT CON FIGH

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Con oltre 20 milioni di praticanti in tutto il mondo, la pallamano è considerata uno degli sport di squadra più praticati in assoluto. Disciplina olimpica, in Italia conta 30mila praticanti e oltre 400 club attivi: numeri importanti, ma destinati a crescere nell’immediato futuro. Ed è proprio pensando a questo futuro che la Federazione Italiana Giuoco Handball e l’Istituto per il Credito Sportivo firmano a Roma la convenzione “Top of the sport”. A siglare l’accordo il Presidente di Ics, Andrea Abodi, e il presidente della Figh, Pasquale Loria. Con questo accordo tutte le società affiliate e garantite dalla sola referenza dalla Federazione, possono accedere al “Mutuo Light 2.0” per importi dai 10mila ai 60mila euro per la realizzazione, ristrutturazione e riqualificazione di impianti sportivi nonché per l’acquisto di nuove attrezzature. La durata massima è di 7 anni, con una procedura istruttoria semplificata e la sola garanzia nella misura dell’80% da parte del Fondo di garanzia. Inoltre, con l’accordo firmato oggi, grazie al plafond di 30 milioni di euro dedicato a CONI, CIP e Federazioni Sportive Nazionali, la Federazione potrà ottenere finanziamenti a tasso zero restituibili in 15 anni per la realizzazione di Centri Federali e l’acquisto attrezzature sportive di alto livello per la pratica sportiva. Non solo pallamano indoor: con l’avvicinarsi dell’estate il pensiero della Federazione e di Ics è anche rivolto al Beach Handball, in cui l’Italia, sia in campo femminile che maschile, vanta da sempre una grande tradizione.
(ITALPRESS).

A BOSTON NON SI PASSA, CELTICS SUL 3-2 CON I CAVS

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A Boston non si passa. I Celtics vincono gara-5 della finale della Eastern Conference e si portano sul 3-2 contro i Cavaliers. I padroni di casa si impongono 96-83 e si guadagnano il primo match point, anche se gara-6 sarà a Cleveland ed è lì che LeBron James e compagni dovranno mettere a posto le cose per tornare al TD Garden nell’eventuale “bella” che decreterà una delle due finaliste per la conquista dell’anello (stanotte gara-5 dell’altra finale di Conference tra Golden State Warriors e Houston Rockets al momento sul 2-2). Boston, che gioca una partita di grande attenzione trascinata dal proprio pubblico, ne manda in doppia cifra cinque con Jayson Tatum che è il più prolifico dei suoi con 24 punti, ma anche 7 rimbalzi e 4 assist. Ne fa 17 Brown, 15 Horford (12 rimbalzi), 13 a testa per Morris e Smart. Soltanto due giocatori in doppia cifra per i Cavs: il miglior realizzatore degli ospiti è il solito LeBron James con 26 punti, per lui anche 10 rimbalzi e 5 assist, mentre Kevin Love ne fa 14 con 7 rimbalzi. Gara-6 a Cleveland con i vice-campioni in carica costretti a vincere e i Celtics che sperano di anticipare la festa sfruttando il primo match point.
(ITALPRESS).

MANCINI “NON SONO UN MAGO, FIDUCIA IN BALOTELLI”

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“Non sono un mago, nessun allenatore lo è, non abbiamo la bacchetta magica per risolvere tutto in una, tre o cinque partite”. Roberto Mancini crede nel suo lavoro e nel materiale che il calcio italiano gli mette a disposizione, magari non sarà lo stesso di qualche anno fa, non ci saranno tutti i campioni visti, per esempio, nella partita di addio di Andrea Pirlo, ma una buona base su cui lavorare comunque c’è. “Ci vuole un po’ di tempo. Prima c’erano talmente tanti talenti e tutti insieme che c’era un abbondanza incredibile. Però io sono fiducioso perché penso che questi giocatori, con un po’ di tempo, possano diventare bravi e dare molto alla Nazionale. Bisogna solo dargli fiducia perché molti di loro sono giovani e alle prime esperienze – spiega il commissario tecnico della Nazionale nel giorno del primo allenamento diretto a Coverciano -. Il lavoro sara’ un po’ piu’ faticoso rispetto al passato, ma la Nazionale è sempre riuscita a far crescere i giocatori con il tempo, poi magari le vittorie sono arrivate quando nessuno se le aspettava”. Detto questo il pensiero di Mancini non è mettere le mani avanti, anzi. Vuole risultati subito e anche importanti perchè questo è quanto richiede la storia del calcio italiano. “Questa Nazionale punterà subito a vincere perché noi siamo l’Italia e nonostante le difficoltà una squadra come quella azzurra è destinata a cercare di vincere qualsiasi partita, anche quando non è favorita”.
I primi ostacoli per la nuova Nazionale si chiamano Arabia Saudita, Francia e Olanda. Per Mancini non conta che si tratta di amichevoli, quel che importa è “cercare di vincere, provando a giocare bene, anche se siamo all’inizio. Giocheranno praticamente tutti, perché credo che anche quelli piu’ giovani debbano giocare contro Francia e Olanda, avversarie che sono già di livello. Anche l’Arabia sta preparando il Mondiale, è in ritiro da molti giorni e non sarà una partita così semplice”. Con l’arrivo di Mancini c’è stato anche il ritorno di Mario Balotelli dopo una lunga esclusione dal giro azzurro. Un personaggio che ha spesso diviso. “Questa deve essere una squadra che dovrà unire, soprattutto in un momento difficile come questo dopo la mancata qualificazione al Mondiale – dice Mancini -. Mario è un calciatore particolare perché già molto giovane era un grande giocatore, anche se poi magari non ha mantenuto quello che aveva fatto all’inizio. Dipendera’ molto da lui, ma questo vale per ogni giocatore e io ho fiducia in Balotelli perché comunque negli ultimi due anni ha fatto bene”. Si conoscono bene i due, tanto che Mancini, per rispondere a un’altra domanda sull’attaccante che ha allenato all’Inter e al ManCity, ne imita con buoni risultati la voce guadagnando una risata generale. “Gli ho solo chiesto come stava – ha detto, scherzi a parte, il Mancio -. Non abbiamo ancora parlato visto che siamo arrivati ieri sera. Avremo tempo per farlo. E’ un po’ piu’ grande rispetto all’ultima volta che ci siamo visti, ormai si parla di quattro anni fa. Sarà diventato anche un po’ piu’ maturo, ha due bambini e questo credo che aiuti”.
Gigi Buffon, invece, in questo momento ha preferito non essere convocato in Nazionale. “Ho parlato con Gigi al telefono, mi ha spiegato quella che era la sua intenzione, vuole continuare a giocare e tutti i giocatori che magari piu’ avanti dimostreranno di essere ancora i migliori, potranno essere chiamati in Nazionale. Lo stesso discorso vale per De Rossi. La porta non è chiusa per nessuno”. Buffon “vuole continuare a giocare, quindi ho rispettato come è giusto che sia la sua volontà. Poteva comunicarmi prima le sue intenzioni? Non lo so, io ho parlato una volta con lui e mi ha informato due giorni dopo la mia nomina come commissario tecnico, quindi con me è stato veloce”. E a chi gli ha fatto notare come l’attuale Figc sia commissariata, Roberto Mancini risponde: “L’ultimo Mondiale è stato vinto con il commissariamento, quindi se questo è di buon auspicio, a me va bene”.
(ITALPRESS).