Home Sport Pagina 1892

Sport

A CASERTA LO SPETTACOLO DELLA REGGIA CHALLENGE CUP

0

La Reggia di Caserta torna a ospitare lo spettacolo del canottaggio. La quarta edizione della Reggia Challenge Cup, incentrata sulla sfida tra gli equipaggi di Oxford e Cambridge e presentata questa mattina presso il Circolo Canottieri Aniene di Roma, si svolgerà dall’8 al 10 giugno ancora una volta nel magico scenario della Fontana dei Delfini, al centro del parco vanvitelliano. Grazie alla disponibilità del direttore della Reggia Mauro Felicori, questa sarà l’edizione più impegnativa in un campo di regata unico al mondo, 350 metri di lunghezza per trenta di larghezza, condizioni ideali per uno sprint spettacolare che gli spettatori potranno godersi dalla prima all’ultima vogata. Dopo il record di audience ottenuto nell’edizione 2017, la Reggia Challenge Cup torna dunque a unire in un unico abbraccio storia, sport e cultura del paesaggio trasmettendo un importante messaggio sociale. “La Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale è particolarmente lieta di sostenere questo evento che esalta la sinergia sport-cultura-istruzione – ha sottolineato il professor Emmanuele Francesco Maria Emanuele, presidente della Fondazione main sponsor dell’evento – Nel segno del progetto tracciato da Davide Tizzano, campione olimpico e direttore tecnico della manifestazione, lanciamo un messaggio che raggiunge tutti e soprattutto i giovani. Oltre alla spettacolarità della sfida tra Oxford e Cambridge, saranno emozionanti le gare riservate agli equipaggi più giovani, compresi quelli del Comitato italiano paralimpico del quale siamo da tempo tra i maggiori sostenitori”.
Oltre alla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, la Reggia Challenge Cup è sostenuta dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, dal Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dalla Regione Campania e dalla Federazione Italiana Canottaggio. Il programma è denso: venerdì 8 giugno si svolgerà una serata di gala all’interno dei saloni della Reggia di Caserta, mentre le regate si articoleranno su due giornate con una prima fase eliminatoria sabato 9 giugno (dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18) e le finali in programma domenica dalle ore 10 alle 13. “Il professor Emanuele è un marchio di qualità, un grandissimo amico – ha sottolineato il vice presidente del Coni Franco Chimenti – È una persona talmente illuminata e con una generosità vera devoluta a favore di iniziative veramente importanti. Voglio dirgli davvero grazie, questa iniziativa è bellissima per lo sport”. “Ringrazio il professor Emanuele per il sostegno, purtroppo ho avuto la sfortuna di conoscerlo troppo tardi”, ha dichiarato con un sorriso il presidente della Federcanottaggio Giuseppe Abbagnale. Al programma della Reggia Challenge Cup si unirà una lodevole iniziativa riservata agli studenti delle scuole campane e laziali, che dal 4 all’8 giugno potranno svolgere uno stage su barche promozionali e sullo stesso campo di regata della Fontana dei Delfini. Novità importante della quarta edizione sarà inoltre il Kinder + Sport Village, che sarà allestito per i 1.200 studenti coinvolti nel progetto.
In palio ci saranno tre coppe: il Trofeo Overall Terzo Pilastro – Internazionale, il Trofeo Coni e il Trofeo Kinder + Sport. “Sono orgoglioso della nostra kermesse – ha concluso il professor Emanuele – perché da ex canottiere so che lo sport educa alla vita. Sono entusiasta e continuerò a rinnovare il mio impegno per questo evento, cercando anzi di implementarlo con un radicamento sul territorio al di là dei giorni di gara”.
(ITALPRESS).

MARQUEZ “BELLO ARRIVARE AL MUGELLO DA LEADER”

0

Marc Marquez, dopo aver portato a tre la serie di vittorie consecutive con quella di Le Mans la scorsa settimana, è ora diretto al Mugello, in Italia, il luogo dove esordì nel 2010, con un vantaggio di 36 punti in classifica sul secondo. “È bello andare al Mugello con un vantaggio nel campionato, ma siamo ancora nella fase iniziale della stagione e tutto è molto serrato, quindi dobbiamo stare bene con i piedi per terra” dice il campione del mondo e leader della MotoGP. “Abbiamo fatto una prova al Mugello prima del GP di Francia e siamo stati in grado di essere veloci e molto costanti. Questo va bene, ma devi sempre aspettare e vedere in quale situazione ti trovi quando inizi a lavorare per la gara. Ci sono sempre punti interrogativi su pneumatici, setup, temperature e così via” aggiunge il pilota della HRC. “Per esempio, le condizioni saranno probabilmente più calde questo fine settimana rispetto a quando abbiamo provato, quindi continueremo a concentrarci per cercare di gestire bene i soliti alti e bassi della preparazione per una gara”. Il suo compagno di squadra Dani Pedrosa, invece, cercherà di godersi un weekend migliore sul circuito toscano dopo un inizio stagione impegnativo e spera che le sue condizioni fisiche siano migliorate ulteriormente dal GP francese di quasi due settimane fa. “Dopo un’intera settimana di riposo dopo il test di Catalunya, non vedo l’ora di correre al Mugello. È una bella pista che mi piace. È molto veloce, con molte chicane, e devi lavorare duro per trovare una buona messa a punto, perché è particolarmente importante avere un buon feeling con la moto in tutte le curve” dice Pedrosa. “All’inizio di maggio abbiamo fatto un test al Mugello, quindi vedremo se riusciremo a iniziare bene in FP1. Ho un ottimo rapporto con l’Italia e i fan italiani!”.
(ITALPRESS).

AZZURRE KO CON IL GIAPPONE NELLA NATIONS LEAGUE

0

Nella Volleyball Nations League, l’Italvolley femminile è stata sconfitta dal Giappone 3-2 (25-20, 23-25, 25-20, 23-25, 11-15). Le ragazze del ct Davide Mazzanti non sono riuscite a superare la formazione nipponica al termine di una gara combattuta e per lunghi tratti in equilibrio, durata oltre due ore di gioco. Molto convincente l’avvio dell’Italia, capace di imporre il proprio ritmo alle avversarie. Nel secondo set, invece, è stata la squadra nipponica a spuntarla in volata, dopo un lungo botta e risposta. Nei parziali successivi le due formazioni hanno dato vita a confronti serrati, entrambi caratterizzati da lunghe azioni e difese. L’Italia si è aggiudicata il terzo, mentre nel quarto l’ha spuntata il Giappone che ha così portato la gara al quinto. Nel tie-break le nipponiche sono partite meglio e le azzurre non ce l’hanno più fatta a rientrare. Miglior marcatrice del match è stata Paola Egonu con 25 punti, davanti alla giapponese Ai Kurogo 16 punti. Rispetto alle avversarie l’Italia è stata superiore a muro (11 contro 4) e in battuta (6 aces a 3), ma ha commesso tantissimi errori (53 contro 36). Dopo la partita odierna la formazione tricolore nella classifica generale della VNL è salita a 2 successi e 8 punti. Domani Malinov e compagne torneranno in campo per affrontare nella seconda giornata l’Argentina: il fischio d’inizio è fissato per le ore 12 italiane con diretta tv su RaiSport + Hd. Come formazione iniziale il ct azzurro ha  schierato Malinov in palleggio, opposto Egonu, schiacciatrici Bosetti e Pietrini, centrali Chirichella e Danesi, libero De Gennaro.L’Italia ha impiegato pochi scambi per prendere le misure alle avversarie, una volta assestata la ricezione, infatti, l’attacco azzurro ha aumentato i giri. Malinov ha chiamato spesso in causa Paola Egonu e l’opposto italiano ha risposto presente, spingendo avanti le compagne (14-11). La nazionale tricolore, dentro Sylla per Pietrini, ha sempre condotto il gioco e con un muro ordinato e attento ha imbrigliato bene le attaccanti nipponiche (25-20). Più combattuta la seconda frazione, il Giappone è apparso più brillante sia in difesa che in attacco, mentre l’Italia inizialmente ha faticato. Con il passare del gioco le ragazze di Mazzanti hanno aumentato il ritmo, riuscendo a raggiungere le avversarie sul (17-17). Le fasi successive hanno visto un continuo alternarsi al comando, sinché il Giappone ha trovato lo stappo decisivo con tre punti consecutivi (23-25). Nella terza frazione Miriam Sylla si è messa subito in evidenza con una serie di bei colpi, ma il Giappone ha risposto prontamente (7-7). Da quel momento in poi è iniziato un confronto serrato, caratterizzato da lunghe azioni. Con pazienza e lucidità le azzurre hanno approfittato del passaggio a vuoto delle asiatiche, guadagnando un buon margine (17-20). Una volta avanti la nazionale tricolore ha gestito il vantaggio e si è imposta (25-20). Simile il copione del quarto set, nessuna delle due  formazioni è riuscita a prendere il sopravvento sull’altra e dopo vari cambi in testa la parità si è trascinata sino al (20-20).  A rompere l’equilibrio è stato il Giappone, capace di portarsi sul (22-24) e poi chiudere al secondo tentativo (23-25). Appassionante e combattuto il tie-break, nel quale il Giappone si portato per primo in testa (7-5). Le azzurre, guidate da Egonu, hanno tentato in tutti i modi di rientrare, ma si sono dovute arrendere (11-15), condannate dai troppi errori commessi.
(ITALPRESS).

FOGNINI E FABBIANO AVANTI, LORENZI E BOLELLI FUORI

0

Poker di azzurri al secondo turno del Roland Garros maschile, secondo slam stagionale in corso sulla terra battuta parigina. Dopo Matteo Berrettini e Marco Cecchinato, anche Fabio Fognini e Thomas Fabbiano hanno esordito in maniera positiva in quello che viene definito il ‘mondiale’ sulla terra rossa. Il 31enne di Arma di Taggia, numero 18 Atp e 18esima testa di serie, reduce dalla semifinale a Ginevra dopo i quarti raggiunti agli Internazionali d’Italia, ha cominciato con il piede giusto la sua undicesima avventura all’ombra della Torre Eiffel, dominando lo spagnolo Pablo Andujar, numero 136 Atp, tornato protagonista in questa stagione vincendo il titolo a Marrakech a metà aprile dopo un lungo stop per problemi al gomito (con tre operazioni): 6-4 6-2 6-1 il punteggio con cui, in un’ora e 58 minuti, Fognini ha colto il sesto successo su sette confronti con il 32enne. Il ligure al secondo turno se la vedrà con lo svedese Elias Ymer, numero 122 del ranking mondiale, che ha sconfitto l’israeliano Dudi Sela per 7-6(3) 6-3 6-1. Sorride anche Thomas Fabbiano, che ha centrato la prima vittoria nel main draw sui campi del Bois du Boulogne. Nella prosecuzione del match interrotto lunedì sera per pioggia alla fine del quarto set, il 28enne pugliese di San Giorgio Jonico, numero 115 Atp, ha sconfitto in cinque set l’australiano Matthew Ebden, numero 73 della classifica mondiale. Lo score: 6-4 5-7 6-2 3-6 6-2 il  punteggio finale, in tre ore e 40 minuti complessivi di gioco, in favore dell’azzurro, che ha confermato l’esito dell’unico precedente, disputato nel 2016, nelle qualificazioni del torneo di Shenzhen. Fabbiano al secondo turno troverà il croato Borna Coric, numero 40 del ranking Atp: si tratta di una sfida inedita nel circuito. E’ invece uscito di scena Simone Bolelli, sconfitto per 6-4 6-3 7-6(9) da Rafael Nadal nella prosecuzione dell’incontro sospeso per pioggia lunedì sera, nonostante i 44 vincenti messi a referto. Bolelli, numero 129 Atp, ripescato come lucky loser dopo lo stop nel turno di qualificazione, disputava il tabellone principale del Roland Garros per la dodicesima volta consecutiva e Parigi rappresentava il trentaduesimo Slam in singolare della carriera. Il 32enne bolognese di Budrio, il cui miglior risultato in terra francese è datato 2015, quando riuscì a superare Steve Darcis e Viktor Troicki prima di arrendersi al quinto set a David Ferrer, non ha certo avuto un sorteggio fortunato contro Nadal, numero 1 del mondo, a caccia dell’11esimo trionfo parigino. Fuori all’esordio pure Paolo Lorenzi. Il 36enne senese, numero 74 Atp, che lo  scorso anno era finalmente riuscito a sfatare il tabù superando il primo turno, poco ha potuto di fronte alla potenza del sudafricano Kevin Anderson, numero 7 della classifica mondiale e sesto favorito del seeding, alla nona partecipazione al Roland Garros (tre volte ha raggiunto gli ottavi: 2013, 2014 e 2017): 6-1 6-2 6-4 il punteggio, in un’ora e 42 minuti di gioco, in favore del 32enne di Johannesburg, alla quinta affermazione in altrettanti incontri con l’azzurro. Sempre in campo maschile, buona la prima per Maric Cilic e John Isner, mentre tra le donne superano l’ostacolo iniziale Serena Williams, che si e’ ripresentata alle gare dopo oltre due mesi di stop dall’eliminazione al primo turno a Miami. L’americana, vincitrice del titolo nel 2002, 2013 e 2015, che lo scorso anno era in tribuna col pancione ad assistere ai match di Venus, ha debuttato superando per 7-6(4) 6-4, in un’ora e tre quarti, la ceca Kristyna Pliskova. Esordio ok anche per Maria Sharapova e Garbine Muguruza.
(ITALPRESS).

DEMBELE’ POI CAPONE, PARI ITALIA-FRANCIA U.21

0

L’Italia paga la consueta ingenuità difensiva, soffre fisicità e talento dei francesi, ma dopo mezz’ora in apnea (bravo Montipò) si rialza e porta via un pareggio che fa morale nell’ultima uscita stagionale. A Besançon scatta via subito la Francia con Dembelè (9 gol in 13 partite con l’Under), nel finale ci pensa Capone a regalare a Di Biagio un parziale riscatto dopo la sconfitta in Portogallo di venerdì scorso. Si era messa male per gli Azzurrini, puniti da una disattenzione al primo assalto transalpino: facile per Dembelè, bomber del Celtic Glasgow, bucare Montipò sull’invito al bacio di Bamba. Chiare però le responsabilità della retroguardia azzurra. La conclusione di Rosier dopo il rinvio sbilenco di Dimarco certifica le difficoltà di Locatelli e compagni. Non c’è pressing degli Azzurrini, con Di Biagio che, complici gli infortuni di Barella e Cutrone, ha inserito cinque volti nuovi (Montipò, Luperto, Dimarco, Valzania e Bonazzoli) nell’11 di partenza rispetto al match perso venerdì: per la Francia, che è di fatto la stessa formazione che due anni fa ha trionfato con l’Under 19, è quasi un gioco da ragazzi gestire il pallone e, di tanto in tanto, attentare la porta di Montipò: ci prova Aouar dai 25 metri, fuori non di molto. Per vedere l’Italia pericolosa bisogna scollinare la mezz’ora: Parigini fa tutto da solo, tiro compreso, trovando attento Bernardoni. Quando attacca la Francia sa come si fa. Strepitoso Montipò in due circostanze: sempre Dembelè protagonista, due volte di sinistro e per due volte il portiere del Novara si esalta. A un passo dal pareggio l’Italia prima dell’intervallo: guizzo di Bonazzoli, riferimento centrale tra Verde e Parigini, mancino affilato che Bernardoni vede sfilare accanto al palo. Di Biagio lancia subito Scamacca per Verde e la mossa sembra dare subito ragione al ct, perché l’Italia è ripartita senza paura, con buon ritmo, anche se la Francia ribatte colpo su colpo. La gran parata, al 59’, la fa Bernardoni su Scamacca dopo il tacco di Parigini. L’Under c’è. Inizia la girandola di cambi, c’è spazio tra gli altri anche per l’interista Karamoh, non mancano entrate che di amichevole hanno ben poco. Scamacca spreca, Montipò vigila in uscita fuoriarea su Aouar. E al 76’ ecco il meritato pari azzurro: Capone, in campo da una ventina di secondi, controlla in area e calcia a giro, niente da fare per Bernardoni. L’Italia pare averne di più per lo sprint finale, la Francia si appiglia all’entusiasmo dei 9mila ma il bolide di Ntcham al 93’ finisce alto. In definitiva, un buon pareggio.
(ITALPRESS).

SHOW MESSI CONTRO HAITI, ARGENTINA CALA POKER

0

Lionel Messi già in forma mondiale. Il fuoriclasse del Barcellona è protagonista assoluto nel 4-0 con cui l’Argentina travolge in amichevole Haiti alla Bombonera: tripletta e assist. Messi la sblocca al 16′ sul rigore procurato da Lo Celso, poi nella ripresa colpisce altre due volte: prima (13′) ribatte in rete la respinta di Placide sul colpo di testa di Lo Celso sul cross di Higuain, oggi titolare, poi (21′) insacca da pochi passi sul pallone messo sul secondo palo da Pavon. E due minuti dopo trova l’imbucata centrale per Aguero, subentrato al Pipita, che solo davanti al portiere haitiano non sbaglia. Solo panchina per Dybala. “La Coppa del Mondo è il sogno di tutti noi, non siamo i favoriti perchè ci siamo qualificati con difficoltà ma lotteremo contro chiunque, andando giorno per giorno – le parole di Messi a fine gara – Tutti vogliamo la stessa cosa, vincere un titolo importante e abbiamo una bella opportunità”. A secco ma osannato dalla Bombonera Higuain: “dopo tanti anni in Nazionale credo che la gente abbia capito che mi faccio il mazzo per questo Paese. Non ho mai dubitato del sostegno del pubblico ma sentirlo ti rende più forte e ti porta al Mondiale in modo diverso”.

Nella notte giocate altre due amichevoli. Il Perù – nello stesso girone di Francia, Danimarca e Australia – supera 2-0 la Svezia: apre Cueva dal dischetto al 37′, raddoppio di Jefferson Farfan a inizio ripresa. Terzo successo di fila contro una squadra europea per la Blanquirroja dopo quelli con Croazia e Islanda e striscia di imbattibilità che sale a 13 partite. Solo pari senza reti, invece, per Panama contro l’Irlanda del Nord. I Canaleros sono attesi in Russia da un girone proibitivo con Inghilterra, Belgio e Tunisia.
(ITALPRESS).

SCOCCA L’ORA DEL MUGELLO, ROSSI “DOVREMO DARE DI PIÙ”

0

Il Dottore torna a casa. Reduce dal terzo posto di Le Mans, Valentino Rossi si appresta ad affrontare l’appuntamento del Mugello con serenità ma al contempo un po’ di preoccupazione. “E’ stato grandioso andare a podio in Francia – le parole del centauro di Tavullia – In generale fa sempre bene salire sul podio prima di un’altra gara in modo che nei 10 giorni successivi non sei arrabbiato e arrivare al Mugello rilassato è meglio. Prima dei test di qualche settimana fa ero ottimista per questa gara ma durante i test non siamo stati veloci come volevamo essere. In questo weekend dovremo dare di più, avremo bisogno di migliorare la moto e provare a fare del nostro meglio”. Rossi potrà confidare nell’ottimo rapporto col circuito italiano dove ha sempre vinto nella classe regina dal 2002 al 2008, raccogliendo tre terzi posti nel 2009, nel 2014 e nel 2015.

Quattro volte sul podio al Mugello Maverick Vinales, secondo un anno fa ma reduce da una gara complicata in Francia. “Stiamo andando per la nostra strada nonostante un periodo difficile – ammette lo spagnolo della Yamaha – Abbiamo perso alcuni punti molto importanti in chiave titolo nelle prime gare ma non molleremo e continueremo a lavorare duro per ottenere buoni risultati nei prossimi appuntamenti. Sono salito al secondo posto nel Mondiale piloti e questo mi motiva a continuare a lavorare duramente. Dopo la difficile gara di Le Mans, siamo andati a Montmeló per un test e ho ritrovato buone sensazioni sulla moto. Passo dopo passo torneremo al top. Il Mugello è un tracciato che mi piace e dove mi sono sempre divertito, è perfetto per il mio stile di guida. Affrontiamo questo Gp con ottimismo, proverò a lottare per la vittoria come ho sempre fatto in ogni gara. Darò il 100% per non deludere i nostri tifosi”.
(ITALPRESS).

BROADCASTER PUNTANO SU DEFINIZIONE E INTERAZIONE

0

Più definizione, ma soprattutto più interazione. Così è vista dagli operatori e dal mercato la trasmissione di immagini sportive nel futuro a breve e medio termine, a prescindere dal mezzo di trasmissione (tv o mezzi mobili) e dal rapporto tra emittente e utente (pay tv, pay per view, on demand). La moltiplicazione dei pixel che ha dettato il progresso della televisione come l’abbiamo conosciuta nei decenni fino a oggi non è più indice principale del miglioramento tecnologico. Certo, continua a evolvere come ha dimostrato di recente (tra gli altri) Eurosport con la sua trasmissione in 4K del Roland Garros. In Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna gli spettatori si sono goduti il trionfo di Nadal nella migliore definizione oggi possibile per la TV “tradizionale”. Nel calcio ci si era già arrivati tra gli altri anche in Italia, con il derby di Milano del 2016, in Germania con Colonia-Borussia Dortmund di Bundesliga e a partire dalla finale di Champions Barcellona-Juventus. Fa un certo effetto definire tradizionale il 4K, o Ultra HD, ma lo è di fronte a quello che altri stanno sperimentando. In termini tecnici, di riprese cioè, sono già all’opera le cosiddette telecamere POV, o Point of View. Si tratta di camere di minori dimensioni (e costo) che si piazzano laddove nessun’altra camera guidata da un operatore (né uno spettatore) può arrivare: nell’area di rigore del campo di hockey ghiaccio, accanto alla bandierina del corner nel campo di calcio, sott’acqua costantemente per una partita di pallanuoto o sotto un’auto da corsa in gara.
L’altro grande cambiamento riguarda i contenuti. Rispetto al passato e al religioso osservare della gara, adesso sembra che interagire con altri device sia più importante dell’evento sportivo stesso. L’80% del campione della Google’s Sports Viewing Survey ha risposto di guardare lo sport mentre chatta o cerca informazioni su altri schermi. E allora i grandi righst holders si adeguano. La NBA ha fatto perfino i conti con il sindacato dei giocatori che in nome della privacy (e di ragioni economiche) ha impedito che i cosiddetti wearables potessero essere indossati in partita. Da lì sono in effetti in arrivo le informazioni biometriche in real time dei cestisti che li indossano e per il momento i campioni americani pensano sia troppo. Secondo il commissioner del basket pro statunitense Adam Silver e il suo predecessore David Stern, anche l’audio così com’è va ripensato. Meglio poter scegliere, anche qui, tra il commento ufficiale e quello personalizzato, possibilmente degli stessi fans. Silver non poteva essere più esplicito qualche mese fa ammettendo che la produzione delle partite di basket USA è oggi la stessa di 30 anni fa.
Forse, infine, nessun altro sport ha così tante difficoltà come l’hockey sul ghiaccio nell’inventare una tecnologia per il cosiddetto tracking, i dati ricavati dal movimento dei giocatori, a quella velocità e con quegli attrezzi di gioco. “Siamo alla ricerca di una tecnologia che non esiste”, ha detto tra lo sconsolato e lo stile di sfida tipicamente americano il commissioner, il numero 1 dell’NHL, Gary Bettman.
(ITALPRESS).