Nella Volleyball Nations League femminile, l’Italvolley ha travolto 3-0 (25-15, 25-16, 25-18) l’Argentina, ottenendo il terzo successo del torneo. Troppo netto il divario tra le due squadre, sin dal primo set le ragazze di Mazzanti hanno comandato il match, senza concedere alcuna opportunità di replica alle avversarie. Il muro e il servizio azzurro hanno messo in grande difficoltà la nazionale sudamericana, mai capace di impensierire seriamente Malinov e compagne. Molto più difficile si preannuncia l’impegno di domani, la nazionale tricolore infatti nell’ultima giornata del terzo round se la vedrà con le campionesse olimpiche cinesi, capitanate dalla stella Zhu Ting: il fischio d’inizio è fissato per le ore 14.30 italiane con diretta tv su RaiSport + Hd. Dopo la vittoria odierna la formazione tricolore nella classifica generale della VNL è salita a quota 3 successi e 11 punti. Contro l’Argentina la miglior marcatrice della gara è stata il capitano Cristina Chirichella 11 punti (5 muri), seguita da Anna Danesi, Miriam Sylla e Paola Egonu: tutte autrici di 8 punti. Bene il muro azzurro (11 a 5), che il servizio 5 aces contro 0 incassati. Rispetto alla sfida contro il Giappone le ragazze di Mazzanti, inoltre, sono riuscite a commettere molti meno errori: 22 quelli totali. Come formazione iniziale il ct azzurro ha schierato Malinov in palleggio, opposto Egonu, schiacciatrici Bosetti e Sylla, centrali Chirichella e Danesi, libero De Gennaro. Nel corso della gara c’è stato spazio per Cambi, Mingardi e Pietrini. Pronti via l’Italia è volata sul (7-2), il servizio azzurro ha messo in grande difficoltà la ricezione argentina e così il divario è cresciuto sempre di più (15-6). Al centro Chirichella e Danesi non hanno trovato opposizione, facendosi sentire anche a muro (20-11). Nel finale di set il ct tricolore ha inserito Cambi, Mingardi e Pietrini (25-15). Al rientro in campo le azzurre hanno subito cominciato a spingere, prendendo un buon margine sulle avversarie (10-5). L’Argentina, però, si è dimostrata più combattiva ed è riuscita ad accorciare le distanze (12-8). A fare la differenza è stato nuovamente il muro tricolore che ha sbarrato la strada alle attaccanti sudamericane (18-13). Le fasi successive del set hanno visto Chirichella e compagne gestire agilmente il vantaggio (25-16). Nella terza frazione le argentine hanno cercato di resistere sino al primo time-out tecnico (8-5), poi l’Italia ha alzato il ritmo e il set è diventato un monologo azzurro (12-7). La nazionale tricolore ha proseguito spedita fino al (25-18) finale, conquistando la terza vittoria nella VNL.
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TERZO SUCCESSO PER LE AZZURRE IN NATIONS LEAGUE
ICS E FIB FIRMANO IL PROTOCOLLO “TOP OF THE SPORT”
Nell’ambito dei festeggiamenti per i 120 anni della Federazione, l’Istituto per il Credito Sportivo e la Federazione Italiana Bocce annunciano la firma del protocollo “Top of the sport”. A siglare l’accordo il Presidente di ICS, Andrea Abodi, e il presidente della Federbocce, Marco Giunio De Sanctis. Con la firma della convenzione, ICS e FIB continuano il loro percorso di crescita con l’obiettivo di consolidare i valori di uno sport pienamente inserito da più di un secolo nel tessuto sociale italiano. Il Credito Sportivo e la Federbocce, consapevoli della capacità d’inclusione, socializzazione e solidarietà di questo sport, con l’accordo intendono migliorare l’accessibilità della pratica sportiva a tutti, come testimonia anche il grande successo della Boccia Paralimpica, disciplina inserita nel programma dei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. Migliorare le strutture e le attrezzature significa migliorare la vita degli appassionati e delle atlete e atleti, ma significa anche dare una possibilità a chi ogni giorno si diverte con le bocce. Le bocciofile, infatti, da sempre costituiscono luoghi di incontro e socialità, dove le persone trovano sport, svago e amicizie. Con questo accordo tutte le società affiliate e garantite dalla sola referenza dalla Federazione, possono accedere al Mutuo “light” 2.0 per importi dai 10mila ai 60mila euro per la realizzazione, ristrutturazione e riqualificazione di impianti sportivi nonché per l’acquisto di nuove attrezzature. La durata massima del finanziamento è di 7 anni, con una procedura istruttoria semplificata e la sola garanzia nella misura dell’80% da parte del Fondo di Garanzia. Inoltre, con l’accordo firmato, la FIB grazie al plafond di 30 milioni di euro dedicato a CONI, CIP e Federazioni Sportive Nazionali, potrà ottenere finanziamenti a tasso zero restituibili in 15 anni per la realizzazione di Centri Federali, Centri di preparazione Olimpica e per l’acquisto attrezzature sportive di alto livello.
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JORGINHO “CON MANCINI ITALIA HA UNA SUA IDENTITÀ”
Due sfumature di azzurro: quello della Nazionale chiamata al riscatto post-eliminazione mondiale, e quello del suo club che ha appena inaugurato un importante ciclo tecnico e che vorrebbe trattenerlo nella rosa. Jorgihno, 26enne centrocampista del Napoli ed elemento-chiave su cui punta l’Italia della rinascita targata Roberto Mancini, fa sapere di avere energie ed entusiasmi contagiosi per tutti. “Se sono indispensabile in questa squadra? Dovete chiederlo al mister, chi di noi è qui è perché lo ha meritato – attacca dal ritiro di Coverciano dove la Nazionale sta preparandosi alla seconda amichevole in programma venerdì prossimo a Nizza contro la Francia -. Mancini sta cercando di darci qualcosa in più, stiamo acquisendo una nostra identità. Ci ha portato serenità, ci sta trasmettendo entusiasmo e fiducia. E lo sta facendo alla grande. Lui è arrivato trovando una situazione diversa rispetto ai colleghi che lo hanno preceduto”. Parole da prendere in seria considerazione, visto il record personale di Jorginho: 6 gare in azzurro finora disputate con quattro diversi commissari tecnici (Conte, Ventura, Di Biagio e, appunto, Mancini). “Penso che ripartendo con tanti giovani dovremo veramente fare gruppo – continua il centrocampista del Napoli -. Il gruppo è importante nella squadra, specie in questa che si sta formando adesso. Per intraprendere un nuovo corso non possiamo che stare bene tra di noi e creare un ambiente di entusiasmo”.
Il nuovo corso è iniziato con una vittoria contro l’Arabia Saudita. Venerdì prossimo un’altra sfida amichevole ma contro un avversario tecnicamente ben più robusto: la Francia. “Sarà una partita diversa, giocheremo contro una delle più grandi squadre di oggi, sarà una bella partita – assicura Jorginho -. Per quanto riguardo il modo di stare in campo, Mancini vuole che giochiamo sempre a calcio, che teniamo la squadra corta per dare meno vantaggi possibili agli avversari”. Poi un flash-back. “Cosa è successo all’Italia con la Svezia? E’ successo quello che abbiamo visto tutti. Ci dispiace, ma dobbiamo voltare pagina”. Sulla concorrenza per un posto da centrocampista mostra la necessaria diplomazia (“tra me, Verratti e Mandragora, dovete chiedere al mister”), mentre ai prossimi Mondiali di Russia sa già, ovviamente, per chi tifare: Brasile.
Da un azzurro all’altro, e da un mister all’altro. L’arrivo del tecnico Carlo Ancelotti al Napoli potrebbe costituire un’occasione di ripensamento anche per Jorginho, fortemente corteggiato dal Manchester City. “Credo che l’arrivo di Ancelotti sia stato un gran colpo e una sorpresa per tutti – spiega il centrocampista -. Essendo un allenatore che ha vinto tutto, Ancelotti può dare sempre qualcosa in più, offrendo un contributo importante per fare bene a una squadra che ha già fatto bene. Dobbiamo dare anche merito a Sarri per quello che ha fatto, in primis per me che venivo da una stagione abbastanza difficile con Benitez. Al mercato non ci sto pensando, adesso mi concentro su queste due partite con la Nazionale. Se resterò a Napoli? Con l’arrivo di Ancelotti, di cui ho sentito dire solo grandi cose, è naturale che il pensiero passa per la testa, e non solo a me”.
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QUINTA TAPPA A PESARO DEL TROFEO KINDER+SPORT
Torna il trofeo “Kinder+Sport” con la quinta tappa a Pesaro, da venerdì 1° a domenica 3 giugno, dedicata al salvamento e al nuoto e aperta alle categorie giovanissimi, allievi, ragazzi, juniores, cadetti, seniores e amatori. In gara 935 atleti, di età compresa tra i dieci e i venticinque anni, in rappresentanza di 49 società. Nell’ambito della sinergia in atto con la Federazione Italiana Nuoto, Kinder+Sport sostiene il “Trofeo tutti in piscina” attraverso il progetto di responsabilità sociale che Ferrero sta attuando per diffondere stili di vita attivi e incoraggiare la pratica sportiva tra le giovani generazioni di tutto il mondo. Il progetto nasce dalla consapevolezza che sport e movimento sono fondamentali per la crescita dei ragazzi, perchè favoriscono lo sviluppo armonico del corpo e contribuiscono alla loro formazione emotiva e sociale. Prossime tappe di “Tutti in piscina 2018 – Trofeo Kinder+Sport”: 8-10 giugno Civitavecchia – Sincronizzato; 8-9 giugno Scanzano Jonico – Pallanuoto; 15-17 giugno Trieste – Sincronizzato; 22-24 giugno Genova – Sincronizzato.
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BERRETTINI, CECCHINATO E GIORGI AVANTI TUTTA
In attesa di conoscere i destini di Fabio Fognini e Thomas Fabbiano, sono tre gli azzurri che tagliano il traguardo del terzo turno al Roland Garros, secondo Slam stagionale in corso sulla terra rossa parigina. E’ una ‘prima volta’, in campo maschile, per Matteo Berrettini e Marco Cecchinato. Il 22enne romano, numero 96 Atp, all’esordio nel main draw parigino, dopo aver sconfitto il qualificato tedesco Oscar Otte, ha concesso il bis vincente superando in quattro set il lettone Ernests Gulbis, numero 160 Atp: 6-2 3-6 6-4 6-3, in due ore e tre quarti di gioco, lo score con cui il giovane capitolino ha sconfitto il 29enne di Riga, ex numero 10 del mondo (nel giugno di 4 anni fa) e alla 12esima partecipazione al Roland Garros, dove ha raggiunto le semifinali nel 2014 e i quarti nel 2008, sempre fermato da Novak Djokovic. Dal canto suo il 25enne di Palermo, numero 72 del ranking mondiale, alla seconda presenza nel tabellone principale di Parigi (quinta complessiva nei Major), dopo aver piegato in rimonta il rumeno Marius Copil, ha superato in modo autoritario l’argentino Marco Trungelliti, numero 190 del ranking Atp, ripescato come lucky loser dopo il forfait di Nick Kyrgios: 6-1 7-6(1) 6-1 il punteggio, in un’ora e 58 minuti, in favore del siciliano, che a fine aprile a Budapest ha conquistato il suo primo titolo Atp. Cecchinato si giocherà un posto negli ottavi con lo spagnolo Pablo Carreno Busta, numero 11 del ranking mondiale e decima testa di serie. Missione compiuta, tra le donne, anche per Camila Giorgi. La 26enne di Macerata, numero 57 Wta, in precedenza mai oltre il secondo turno nello Slam francese, dopo aver sconfitto all’esordio la qualificata statunitense Grace Min, si è ripetuta ai danni della colombiana Mariana-Duque Marino, numero 112 Wta, anche lei passata attraverso le qualificazioni. Punteggio netto, 6-0 6-3, in un’ora e 29 minuti, con cui Giorgi, unica azzurra rimasta in corsa nel singolare, si è sbarazzata della 28enne di Bogotà, confermando l’esito dell’unico precedente disputato proprio a Parigi, al primo turno delle qualificazioni del 2012. La Giorgi, che nella stagione sulla terra vanta i quarti a Lugano e la semifinale a Praga, sfiderà per un posto negli ottavi la statunitense Madison Keys, numero 10 della classifica mondiale e del tabellone: la maceratese è in vantaggio per 2 a 1 nel bilancio dei testa a testa con la campionessa degli ultimi US Open (miglior risultato al Roland Garros gli ottavi nel 2016), essendosi aggiudicata i confronti al primo turno di Sydney quest’anno e a Montreal nel 2016, dopo aver perso nel 2012 a Cincinnati, sempre sul cemento. Italiani a parte, la giornata non ha riservato particolari sorprese. Nel tabellone maschile non tradiscono le attese Djokovic, A.Zverev, Dimitrov e Goffin, mentre tra le donne debutta con una vittoria la numero uno Halep e superano il secondo round Wozniacki, Svitolina e Kvitova.
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FIB FESTEGGIA 120 ANNI A CASTEL SANT’ANGELO
Giornata ricca di appuntamenti per gli appassionati di bocce di Roma. La FIB, Federazione Italiana Bocce, ha celebrato oggi i suoi 120 anni con due iniziative presso Castel Sant’Angelo. La mattinata è stata dedicata ad eventi, lezioni e dimostrazioni di professionisti alle scuole del territorio, mentre nel pomeriggio, presso la Sala Apollo di Castel Sant’Angelo, è stato presentato il volume «120 anni di passato valgono un grande futuro». Nel corso della mattinata, una delegazione federale, guidata dal Presidente Marco Giunio De Sanctis, è stata inoltre ricevuta da Papa Francesco. «Gli consegneremo oggetti di grande rilievo della nostra federazione e lui ci darà la benedizione per questa manifestazione», ha spiegato il presidente poco prima di incontrare il Santo Padre. La mattinata di sport e musica è stata presentata da Massimo Giletti, che, per il prossimo anno, ha lanciato l’idea di un grande evento sul ponte dinnanzi a Castel Sant’Angelo. «Le bocce sono una festa, una gioia per tutti. Questi 120 anni sono il suggello del cammino sportivo che la federazione vuole intraprendere. Per far conoscere il Mondo (delle bocce) a tutti per com’è realmente, non per quello che la gente immagina che sia», ha detto De Sanctis, ricordando che «dopo il battesimo di Roma, andremo il primo giugno a Norcia, il 4 a Torino, il 5 a Genova, il 7 a Salerno, terminando con i campionati assoluti a Macerata».
Roberto Tavani della segreteria politica della Regione Lazio ha manifestato il suo supporto alla Fib per gli eventi futuri: «La giornata di oggi è un segnale di riappropriazione degli spazi della città. Questo sport è la quintessenza della promozione sociale, pur avendo in sé importanti elementi dell’attività agonistica. Faccio un complimento di cuore alla federazione, augurandogli successi agonistici e di promozione sociale, perché porta una carica di innovazione. Ha l’obiettivo di far praticare questo sport al maggior numero di giovani e su questo la Regione Lazio farà la sua parte». Alla presentazione del volume, curato da Giusi De Angelis e Daniele Di Chiara, il presidente federale ha ripercorso le tappe della sua gestione, promettendo il massimo impegno sul fronte paralimpico per Tokyo2020. Il libro fotografico, nel capitolo «Dall’unificazione alla svolta di Verona», si sofferma con attenzione sul programma della nuova squadra di presidenza che sarà in carica fino al 2020. Nelle 45 pagine del volume, suddivise in 7 capitoli, si ricorda la storia delle bocce azzurre in oltre un secolo di vita.
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NAINGGOLAN “GIOCO, NON FACCIO L’INSEGNANTE”
Mandare giù il rospo è difficile. Radja Nainggolan ci prova ma non ci riesce e lo ammette in un’intervista rilasciata durante il programma Vier della tv belga “Gert Late Night”. “Non andare al Mondiale è qualcosa che sto ancora elaborando, non è facile anche perchè mi rivedo negli spot pubblicitari – ha dichiarato il centropcampista della Roma – e fa male, però cerco di prenderla positivamente, mi sforzo di pensare che avrò tre settimane di vacanze in più”. Non basta, soprattutto non è sufficiente per ridurre la rabbia nei confronti del ct del Belgio, Roberto Martinez. “Quando è venuto a Roma per incontrarmi ho capito che cercava una scusa per non convocarmi, mi diceva che sono un giocatore fantastico, ma che non mi avrebbe potuto dare il ruolo che ho nella mia squadra di club, sosteneva di non avere ancora deciso, ma per me era chiaro che non mi avrebbe convocato”, spiega Nainggolan che non vuole sentir parlare di esclusione per motivi tattici. “Gioco in Italia da anni, il campionato più tattico d’Europa e anche in Nazionale ho fatto il mio, eppure dopo l’amichevole con la Spagna sono stato escluso”, le parole del centrocampista giallorosso che ne ha anche per chi ritiene che la sua sia un’esclusione per motivi comportamentali. “Capisco che bisogna essere un esempio per i giovani, ma faccio il calciatore, non l’educatore o l’insegnante, secondo me bisognerebbe valutare le prestazioni, il verdetto del campo, non quello che succede all’esterno”.
Dopo la comunicazione ufficiale della lista dei convocati, Nainggolan ha annunciato che per lui il discorso “red devils” si era chiuso lì. A distanza di qualche giorno, il centrocampista conferma il suo ritiro dalla Nazionale anche se un giorno dovesse cambiare il ct. “Martinez o no, ho preso la mia decisione, non giocherò più per il Belgio, non intendo ricominciare. Ci sono tanti giocatori, io ho già 30 anni e sono un uomo di parola”. Nainggolan parla anche di un calcio che lo ha stancato “per tutto quello che gira intorno, continuo ad amare questo sport e mi diverto sempre quando sono in campo, ma vedo anche un mondo pieno di menzogne, è diventato tutto e solo un business”.
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VENTURA “DELUSO E TRADITO, ORA VOGLIO RIPARTIRE”
“Deluso, arrabbiato e tradito, ma guardo avanti: ho voglia di far parlare il campo”. Questo lo stato d’animo di Gian Piero Ventura, ex commissario tecnico della Nazionale azzurra, licenziato dopo la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia. Dopo la prima intervista rilasciata a “Che tempo che fa”, l’ex ct torna a parlare e ai microfoni di Radio Crc torna sul fallimento della sua avventura sulla panchina dell’Italia. “Deluso, arrabbiato o tradito? La mia figura la associo a tutti e tre gli aggettivi, ma non voglio argomentare per non scendere nei dettagli. Al momento vorrei evitare, poi ci sarà tempo e modo, ma il mio obiettivo è riprendermi quello che ho lasciato – spiega Ventura -. Ho vissuto 30 anni di calcio in maniera corretta e professionale raggiungendo risultati sportivi ed economici per cui vorrei semplicemente riprendere a fare ciò che so fare. Ho tanta voglia di tornare ad allenare, ma non allenerò mai più una Nazionale. Non vivere la squadra tutti i giorni non è il mio lavoro: io devo stare sul campo, prendere giovani e farli diventare importanti, lavorare giorno per giorno con tutto il gruppo, è questo il mio lavoro”. Ventura nei giorni scorsdi ha ammesso le sue responsabilità, sa di aver sbagliato qualcosa ma sottolinea: “In uno sport di squadra non c’è mai una persona che da sola riesce a vincere e se non vince da sola, non può neppure perdere da sola. Però, non entro in questi discorsi, dico solo che spero di far parte del prossimo campionato. Con mia grande sorpresa, ho avuto più di un contatto con squadre di Serie A, ma non mi posso permettere di sbagliare. Dico però che ho una grande voglia di rimettermi in gioco e rispondere non a parole, ma sul campo”.
“Spero che la mia vacanza finisca presto”, ha aggiunto Ventura che commenta anche la stagione appena conclusa. “Questo campionato mi è piaciuto perché per la prima volta la lotta è stata aperta fino alla fine per lo scudetto, per la Champions, per l’Europa League e per la retrocessione. La serie A è stata di una competitività incredibile e per questo il campionato più affascinante dell’ultimo decennio”. Intanto il Napoli ha riportato in Italia un grande allenatore. “Prendendo Ancelotti, De Laurentiis ha voluto dare uno scossone al campionato. Ha lanciato un messaggio dicendo che non si accontenta più di giocare bene e arrivare secondo, adesso vuole vincere. Poi però, dopo i messaggi lanciati devono esserci i fatti e quindi una campagna acquisti importante che permetta all’allenatore di vincere lo scudetto. L’obiettivo del Napoli non deve essere più entrare in Champions, ma vincere lo scudetto. Quando si dice che bisogna abituarsi a vincere, in realtà c’è un fondo di verità. Il Napoli quest’anno ha perso due partite dovute alle vittorie della Juventus: contro la Roma e contro la Fiorentina. Il risultato della Juve ha inciso sull’aspetto psicologico della squadra ed è qui che il Napoli deve fare un altro piccolo passo avanti”. Lui l’ambiente partenopeo lo conosce bene. “Quando allenavo il Napoli eravamo all’inizio della costruzione della squadra, ma in breve tempo il club ha fatto una crescita esponenziale e vanno fatti i complimenti alla società. Ora, manca la ciliegina: vincere qualcosa per raccogliere tutto quanto seminato in questi anni.
Con Ancelotti, De Laurentiis ha lanciato un messaggio alla squadra, alla città, al campionato e vanno fatti i complimenti al presidente del Napoli che è diventato importante nel panorama calcistico”.
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