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ITALIA BATTUTA A NIZZA, VITTORIA FRANCIA PER 3-1

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Vincono i “bleus”, ma gli azzurri non sono da bocciare. Se la Francia è in rampa di lancio per un Mondiale che può giocare da protagonista, l’Italia è in fase di costruzione. Le basi, però, sembrano esserci e, al di là del 3-1 finale, la seconda Italia di Mancini sembra aver già fatto progressi e davanti ai “bleus” non ha sfigurato. Sblocca subito Umtiti, raddoppia Griezmann su rigore, accorcia Bonucci poi, nella ripresa, il gioiello di Dembele che chiude il match.
Mancini dimostra che il coraggio non gli manca. Alla sua seconda gara da ct, manda in campo dal primo minuto (e contro una delle favorite per il titolo iridato) ben tre esordionti: il difensore Mattia Caldara, il centrocampista Rolando Mandragora e l’attaccante Domenico Berardi. Tra i pali torna Sirigu dopo una lunga assenza, in difesa Bonucci che indossa la fascia da capitano, D’Ambrosio (2^ presenza) e De Sciglio esterni, a centrocampo Jorginho in regia, mentre Pellegrini è l’altro interno. Oltre a Berardi nel tridente ci sono Chiesa e il beniamino di casa: il centravanti del Nizza, Mario Balotelli. Stesso modulo per Deschamps che è già in clima Mondiale e schiera un 11 pieno di qualità e forza atletica, basta pensare al trio di centrocampo Tolisso-Kantè-Pogba e al tridente Mbappè-Griezmann-Dembelè. Eppure a sbloccare il risultato è Umtiti, dopo appena 8 minuti, con un facile tap-in dopo la parata di Chiesa sulla conclusione di Dembelè, colpevolmente dimenticato dalla difesa azzurra. Si mette subito male, anche se l’Italia prova a reagire. Al 16° l’esterno destro dalla distanza di Balotelli non trova la porta, poi in un minuto (dal 20° al 21°), i “bleus” sfiorano il raddoppio due volte: su Kantè è il palo a salvarci, su Mbappè (dribbling secco su Bonucci e gran destro) è bravissimo Sirigu. Passano i minuti e il divario tecnico e fisico viene fuori in maniera evidente. Mbappè va ancora vicino al gol, poi Mandragora atterra Lucas Hernandez in area e, al 29°, Griezmann realizza il rigore del 2-0. Sembra una mazzata, il colpo del ko e invece i ragazzi del “Mancio” non ci stanno. Balotelli viene atterrato al limite dell’area (per arbitro e Var non si tratta di rigore), è lui stesso a calciare la punizione, destro forte e centrale che LLoris respinge tra i piedi di Bonucci che da due passi mette dentro il 2-1 con cui gli azzurri riaprono un match che sembrava chiuso. Si va negli spogliatoi con una Francia che ha espresso il suo calcio e la giovane Italia che ha sofferto e rischiato l’imbarcata di gol, ma che è rimasta in partita.
Nessun cambio e partenza a mille nella ripresa. Un minuto e Balotelli costringe LLoris in angolo, due corner consecutivi e difesa francese che balla (centrale l’incornata di Bonucci), ma in contropiede “galletti” micidiali con Dembelè che sembra Bolt, ne salta due e centra la traversa. Spazi ampi, ne approfitta due volte Chiesa che impegna due volte il portiere del Tottenham, ma dall’altra parte è Tolisso, di destro, a sfiorare il gol dopo un’azione di Mbappè. In otto minuti scarsi 5-6 palle-gol. La rete arriva al 63° ed è bellissima. Perfetto il destro a girare sotto l’incrocio di Dembelè che conclude un’azione nata su un errore a centrocampo di Jorginho. Anche questa volta l’Italia ha il merito di non mollare e va vicina al gol prima con Balotelli (colpo di testa appena alto) e poi con il neoentrato Cristante (destro al volo che sfiora il palo). Ritmi in calo anche per le continue sostituzioni (dentro Florenzi, Insigne, Bonaventura), Balotelli ha un bel guizzo al 76° ma conclude male. All’85° sul tiro al volo di Thauvin, Sirigu regala una parata da applausi.
Finisce 3-1, Italia giovane e che dà comunque segnali positivi sul piano del carattere e anche del gioco, ma la Francia è più forte e infatti ai Mondiali andrà e, per Australia, Perù e Danimarca, sarà un problema, ma lo sarà anche per le altre, favorite comprese.
(ITALPRESS).

NATIONS LEAGUE AMARA, AZZURRI CEDONO A CANADA

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L’Italia cede 3-1 al Canada in un match valido per la Nations League. Si tratta della prima sconfitta per gli azzurri di Blengini (22-25, 27-25, 25-23, 25-16 i parziali), al termine di una prova certamente non brillante. Giannelli e compagni hanno sempre dato la sensazione di soffrire un po’ l’atteggiamento dei canadesi che da parte loro hanno messo in mostra delle gran difese e hanno saputo sfruttare i numerosi errori concessi proprio dagli azzurri, mai davvero particolarmente brillanti. Con il passare dei minuti la formazione tricolore, non riuscendo a esprimersi sui consueti livelli, si è via via innervosita fino a concedere campo e punteggio ai nordamericani. “Ci dispiace molto, la gara non è stata proprio brillante; venivamo da un buon week end ma questo non significava molto” le parole del ct azzurro  Gianlorenzo Blengini dopo la sconfitta. “Abbiamo trovato una squadra che ci ha messo in grande difficoltà proprio dal punto di vista dell’approccio. Loro hanno difeso molto bene, hanno sbagliato pochissimo ma noi questo lo sapevamo già. I ragazzi sono stati bravi a resistere nel primo set, ma poi via via non hanno avuto la pazienza di risolvere le varie situazioni e invece hanno cercato di farlo con la forza e questo via via non ha pagato. Sapevamo che in questo lungo cammino qualche difficoltà sarebbe arrivata e così è successo” l’analisi del ct. “Avevamo iniziato bene, con una buona intensità, anche se loro ci hanno comunque subito messo in difficoltà con il cambio palla; ma lo sapevamo, conosciamo le loro caratteristiche” ha detto l’azzurro Massimo Colaci.” Sono stati più bravi e precisi di noi nel mettere giù il pallone, noi invece eravamo meno brillanti del solito. Mano mano ci siamo un po’ innervositi e non siamo mai riusciti a riprendere il nostro gioco. Noi ci abbiamo messo del nostro mostrando poco coraggio in qualche situazione e mostrando delle incertezze che invece non devono esserci. Peccato”. Infine Simone Parodi:”Abbiamo sicuramente sofferto la loro battuta in salto flot, noi in attacco non siamo stati precisi come sempre, anche al servizio siamo stati poco incisivi. Sapevamo che sono una squadra organizzata e che difende molto bene, ma nonostante questo non siamo riusciti a trovare le contromosse adeguate. Noi dobbiamo imparare ad essere più pazienti. Credo che questa sia la chiave per migliorarci e continuare a far bene”.
(ITALPRESS).

VALENTINO ROSSI DA RECORD, POLE POSITION AL MUGELLO

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Valentino Rossi conquista la pole position del Gran Premio d’Italia, sesto round del Mondiale MotoGp in programma domani sul circuito del Mugello. Il Dottore, in sella alla sua Yamaha, ferma il cronometro a 1’46″208. Per Rossi anche record della pista e 65esima pole in carriera, la prima da Motegi 2016, anno in cui centrò anche l’ultima pole nel circuito di casa. Il centauro di Tavullia partirà così domani in prima fila affiancato dalla Ducati di Jorge Lorenzo, beffato per appena 35 millesimi, e dal compagno di squadra Maverick Vinales, più lento di 96 millesimi e passato dal Q1. Seconda fila per Andrea Iannone su Suzuki e Danilo Petrucci con la Ducati del team Alma Pramac, Marc Marquez sesto a quasi due decimi e mezzo da Rossi, mentre Andrea Dovizioso non riesce a far meglio del settimo tempo con l’altra Desmosedici ufficiale. Male Dani Pedrosa: costretto a passare dal Q1, lo spagnolo della Repsol Honda è solo decimo e domani partirà addirittura dall’ottava fila.
“Sono contentissimo, è una sorpresa – commenta Rossi – Nelle ultime libere abbiamo provato le gomme più dure, da gara, ma rimettendo le morbide la moto si guidava bene, con un buon bilanciamento. Già nel primo giro ero veloce, poi ho visto 1’46″2… Una grande emozione, mi sono goduto il pubblico, tutto il tifo. Domani sarà un po’ più dura ma mi godo il momento”.
(ITALPRESS).

QATAR SOGNA ZIDANE CT, PRONTA MAXI-OFFERTA

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Il Qatar pronto a fare follie per Zinedine Zidane. La stampa spagnola riferisce di un’offerta faraonica presentata all’ormai ex allenatore del Real Madrid per guidare la nazionale qatariota nei prossimi 4 anni, fino al Mondiale 2022 che si giocherà nel Paese mediorientale: 50 milioni di euro a stagione. L’indiscrezione arriva da Naguib Sawiris, magnate egiziano delle telecomunicazioni, che su Twitter ha scritto: “Zidane allenerà il Qatar al Mondiale 2022. 50 milioni per ciascuno dei 4 anni”. Il tecnico francese, nel lasciare la Casa Blanca, ha detto di volersi prendere un anno sabbatico ma una proposta del genere potrebbe convincerlo a cambiare i piani.
(ITALPRESS).

PERIN “PRONTI A RIPARTIRE, MANCINI CI DÀ FIDUCIA”

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“Oggettivamente tra noi e la Francia c’è un livello di differenza. Della partita di ieri ci sono diverse cose salvare, siamo all’anno zero, ma stiamo ripartendo nel modo giusto. Abbiamo analizzando i dati e ci danno coraggio. Mettere in difficoltà squadre come la Francia è quello che ci serve adesso. In futuro potremo alzare l’asticella e magari tra due anni ce la giocheremo alla pari con loro”. Così Mattia Perin, in conferenza a Vinovo prima dell’allenamento della Nazionale, analizza la sconfitta di ieri sera. Nonostante il risultato negativo, la gente segue ancora gli azzurri: “Avvertiamo questo amore, dopo il fallimento Mondiale ne abbiamo bisogno. Ci servono stadi pieni. Balotelli? Non vedevo Mario da 4 anni. E’ cambiato, do un giudizio positivo. Ha un talento che puo’ farci fare un salto di qualità. Condividiamo le parole di Bonucci, non fa più i casini di una volta. Bisogna dargli pace”.
Lunedì toccherà a lui difendere la porta della Nazionale. “Non so se giochero’, ma mi farò trovare pronto. La maglia azzurra non ce la giochiamo solo io, Sirigu e Donnarumma, ma anche altri” come capita in ogni grande squadra “dove ci sono sempre due ottimi portieri, ci si gioca il posto ovunque si va, la cosa non mi spaventa”, dice il portiere del Genoa che sembra destinato a trasferirsi proprio a Vinovo, quartier generale della Juventus, nella prossima stagione. “Quello che succede fuori lo lascio fare ad altri, lascio fuori le voci di mercato. In questi giorni penso alla Nazionale”, assicura Perin che in merito al possibile trasferimento in bianconero aggiunge: “Non e’ ancora fatto nulla”, sottolineando come nel centro di Vinovo si respiri “aria di vittoria, fa bene”. Perin parla anche del nuovo commissario tecnico. “Mancini ha dimostrato fiducia nei giocatori che ha convocato fin dall’inizio e questo ti fa rendere al 110%. E’ molto importante, oltre alle doti tecniche e tattiche èenso che sia anche un abile gestore del gruppo, si fa voler bene e quando giocatori vogliono bene all’allenatore danno di più”. Contento dell’entusiasmo con cui i tifosi continuano a seguire la Nazionale nonostante la mancata qualificazione al Mondiale, Perin parla anche di Gigi Buffon che ha chiuso con la Juventus e, almeno per il momento, anche con la Nazionale: “E’ uno dei migliori portieri al mondo, ha sempre risposto sul campo a chi gli diceva che stava finendo di giocare. Con Gigi ci sentiamo, lo stimo come persona, da lui ho molto da imparare, soprattutto fuori dal campo. E’ un punto di riferimento per tutti i portieri, non solo per quelli italiani”.
(ITALPRESS).

FOGNINI AGLI OTTAVI A PARIGI, GIORGI ELIMINATA

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Era dal 1976 che due italiani non sbarcavano negli ottavi di finale del Roland Garros, secondo Slam stagionale in corso sulla terra battuta parigina. Allora ci riuscirono Adriano Panatta, che poi trionfò, e Corrado Barazzutti, stavolta, dopo 42 anni, ci riescono Marco Cecchinato e Fabio Fognini. Proprio il 31enne ligure, numero 18 Atp e 18esima testa di serie, raggiunge il palermitano: alla sua undicesima partecipazione a Parigi, con i quarti nel 2011 contro Djokovic non disputati per infortunio, supera in cinque set il britannico Kyle Edmund, numero 17 Atp e 16esima forza del seeding. Lo score: 6-3 4-6 3-6 6-4 6-4, in tre ore e 34 minuti, per il Davisman azzurro, che alla vigilia dello Slam francese aveva raggiunto i quarti agli Internazionali d’Italia e le semifinali a Ginevra. “Sono felicissimo e mi sento molto stanco –  le prime parole, a caldo, di Fognini – Sono felice per essere di nuovo agli ottavi in quello che è sicuramente il mio Slam preferit. Spero ora di riuscire a recuperare, è fondamentale: farò tutto il possibile per farmi trovare pronto”. Nel match che varrà un posto nei quarti di finale l’azzurro sfiderà il croato Marin Cilic, numero 4 del mondo e terzo favorito del seeding, che ha eliminato lo statunitense Steve Johnson con un perentorio 6-3 6-2 6-4. Sulla strada di Cecchinato, invece, c’è David Goffin: il belga, testa di serie numero 8, salva quattro match point e supera con il punteggio di 6-7(6) 6-3 4-6 7-5 6-3 il francese Gael Monfils, 32esima forza del seeding. Avanza spedito Rafael Nadal, numero uno del ranking e del tabellone, che domina il francese Richard Gasquet con il punteggio di 6-3 6-2 6-2. Il fuoriclasse spagnolo raggiunge così Connors per numero di vittorie (233) negli Slam e si pone al terzo posto della speciale classifica dietro Federer (332) e Djokovic (243). In campo femminile, nulla da fare invece per Camila Giorgi, impegnata nel terzo turno. La 26enne di Macerata, numero 57 Wta, mai cosi’ avanti nello Slam francese, ha ceduto per 4-6 6-1 8-6, dopo due ore e 26 minuti di battaglia, alla statunitense Sloane Stephens, numero 10 del ranking e del seeding, campionessa in carica degli Us Open. Agli ottavi la numero uno Halep e, soprattutto, Muguruza e Sharapova, che regalano tennis di ottima fattura e la certezza di poter arrivare sino in fondo.
(ITALPRESS).

NATIONS LEAGUE, RISCATTO ITALVOLLEY CONTRO IRAN

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Pronto riscatto per la Nazionale Italiana che nel secondo match di questo raggruppamento in Argentina ha battuto l’Iran con il punteggio di 3-0 (25-23, 25-18, 25-20) rimettendosi così immediatamente in carreggiata. Gli azzurri sono scesi in campo con un piglio molto diverso rispetto a quello di ieri, mostrando progressi e miglioramenti nella fase difensiva e soprattutto una maggiore capacità di gestione in termini di lucidità e freddezza dei momenti clou riuscendo a tenere ben salde le redini della gara per lunghissimi tratti.

Al di là di qualche piccola sbavatura che comunque c’è stata, il grande merito della formazione tricolore è stato quello di buttarsi alle spalle la negativa parentesi di ieri contro il Canada dimostrando da subito di voler riprendere il più che positivo cammino di questo inizio di torneo.

Blengini ha dovuto fare a meno di Oleg Antonov a causa di un infortunio al ginocchio sinistro occorso ieri durante la gara. Il giocatore rientrerà in Italia al termine di questo week end di gare dove effettuerà ulteriori accertamenti per programmare il percorso di recupero.

L’Italia è stata dunque schierata con Randazzo in campo; per il resto tutto confermato con la diagonale Giannelli-Zaytsev, Anzani e Cester coppia di centrali, Juantorena altro martello e Colaci libero.

Kolakovic ha proposto Marouf in palleggio, Ghafour opposto, Seyed e Shafiei al centro, Ebadipour e Mirzajanpour schiacciatori con Marandi libero.

Nel primo set l’Italia è partita molto bene dando la sensazione di poter gestire la situazione; tuttavia con il passare dei minuti gli attacchi degli azzurri si sono fatti meno incisivi complice il muro degli iraniani che spesso ha messo in difficoltà le trame offensive tricolori. Nonostante questo Giannelli e compagni hanno continuato a essere costantemente in vantaggio fino a portarsi sul 24-21. Tuttavia due delle tre palle set sono state annullate dagli iraniani che però, complice un servizio in rete di Seyed, hanno consegnato il parziale all’Italia con il punteggio di 25-23.

Nel secondo l’atteggiamento degli azzurri è apparso sempre più convinto e deciso. Il servizio è stato molto più efficace rispetto a ieri, così come la fase difensiva è stata determinante in alcuni momenti del parziale che è trascorso abbastanza tranquillamente fino al 25-18, risultato che ha decretato il doppio vantaggio per la Nazionale Italiana.
Terzo e ultimo parziale ancora di marca azzurra con tutti i ragazzi di Blengini apparsi ben decisi a non concedere campo agli avversari che per la verità hanno avuto un piccolo sussulto nella parte centrale del set avvicinandosi nel punteggio. Il tentativo è stato però immediatamente respinto da Juantorena e compagni che hanno così chiuso le ostilità grazie al 25-20 che ha decretato il 3-0 finale.

15^ GIORNATA NAZIONALE SPORT CON I DRAGON BOAT

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“Vivi lo sport che vuoi”. I ragazzi casertani, ma anche moltissimi altri giunti dalle province campane, hanno preso alla lettera l’hastag che ha scandito la XV Giornata Nazionale dello sport ed hanno gioiosamente invaso il parco della Reggia vanvitelliana arricchito dal villaggio montato dalla Kinder+Sport, in vista dell’inizio della settimana internazionale di canottaggio che culminerà domenica 10 con l’attesissima sfida tra gli “otto” di Oxford e Cambridge, che stanno per tornare a Caserta con tutti i loro migliori canottieri, tra i quali una medaglia d’oro a Rio e altri due medagliati. La sfida in pratica è iniziata oggi e proseguirà nei prossimi giorni con stage didattici e un programma agonistico al quale parteciperanno i principali team remieri italiani. Tanto canottaggio nel nutrito programma allestito dal CONI, in sinergia con Davide Tizzano. Una straordinaria festa di sport, di allegria e di vita all’aria aperta nel rispetto dello slogan “lo sport difende la natura”. Il momento culminante della giornata è venuto con l’ingresso in scena, nello specchio d’acqua della Fontana dei Delfini, dei “dragon boat” a venti rematori, che hanno consentito a centinaia di ragazzi di avvicinarsi per la prima volta al canottaggio. Da oggi, poi, i “dragon boat” verranno messi a disposizione degli alunni delle scuole casertane, napoletane e laziali, come previsto dal calendario della Reggia Challenge Cup.
(ITALPRESS).