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MESSI “CONTRO LA ROMA ABBIAMO DORMITO”

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Due mesi non sono ancora bastati per digerire l’eliminazione in Champions da parte della Roma. Dopo il 4-1 dell’andata al Camp Nou, la squadra di Valverde ha subito il 3-0 all’Olimpico e la successiva clamorosa uscita dalla competizione. Lionel Messi, dal ritiro con l’Argentina in vista dei Mondiali, nel corso di un’intervista al Mundo Deportivo, torna su quella gara dell’Olimpico. “Non c’e’ spiegazione, eravamo sicuri, abbiamo dormito… Abbiamo preso un gol stupido nato da un rimbalzo, loro hanno acquisito sicurezza, mentre noi non riuscivamo ad attaccare e tutto e’ diventato molto difficile” l’analisi del capitano della Seleccion che con il Barcellona non vince la Champions ormai da tre anni di dominio Real. “Veniamo da tre anni consecutivi in cui usciamo ai quarti e questo non puo’ succedere piu’. Vogliamo vincere tutte le gare, ma certamente non possiamo stare un altro anno senza vincere la Champions”.
(ITALPRESS).

ITALIA AVANZA NEL RANKING FIFA, ORA 19^

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I primi sette posti del ranking Fifa, a pochi giorni dall’inizio del Mondiale, rimangono invariati mentre guadagna una posizione l’Italia, che dopo le tre amichevoli degli ultimi giorni passa dalla 20esima alla 19esima posizione. In testa rimane la Germania che precede Brasile e Belgio, poi Portogallo, Argentina, Svizzera e Francia. All’ottavo posto adesso c’è la Polonia, che guadagna due posizioni, le stesse che ha perso la Spagna, adesso decima. Il Cile era e rimane al nono posto. Perù 11esimo, Danimarca e Inghilterra (che avanza di un gradino) sono al 12esimo ex aequo, quindi l’Uruguay 14esimo con 3 posizioni scalate. L’Olanda sale al 17esimo posto scalando 2 posizioni, ne scala 3 il Galles che adesso occupa la 18esima, quindi l’Italia di Roberto Mancini che da 20esima passa a 19esima dopo una vittoria, un pareggio ed una sconfitta contro Arabia Saudita, Olanda e Francia. Da segnalare le 7 posizioni perse dalla Tunisia (ora 21), le 6 scalate dal Venezuela (33), le 8 perse dalla Scozia (42). Questo il ranking del mese di giugno, mentre il prossimo verra’ pubblicato il 18 luglio al termine dei Mondiali:

 1. Germania        1558 punti (–)
 2. Brasile         1431 punti (–)
 3. Belgio          1298 punti (–)
 4. Portogallo      1274 punti (–)
 5. Argentina       1241 punti (–)
 6. Svizzera        1199 punti (–)
 7. Francia         1198 punti (–)
 8. Polonia         1183 punti (+2)
 9. Cile            1135 punti (–)
10. Spagna          1126 punti (-2)

19. ITALIA           951 punti (+1)
(ITALPRESS).

INTER IN CHAMPIONS, LAZIO EUROPA LEAGUE, CROTONE B

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L’Inter va in Champions, la Lazio deve accontentarsi dell’Europa League: incredibile quanto successo all’Olimpico, dove i nerazzurri vanno due volte sotto (autogol di Perisic e contropiede di Anderson) e recuperano con D’Ambrosio e Icardi (rigore) prima della zuccata vincente di Vecino. Spalletti batte Inzaghi 3-2 e conquista il quarto posto necessario per approdare in Champions. La Roma, da parte sua, chiude la stagione al terzo posto con 77 punti e con la vittoria in casa del Sassuolo grazie ad un’autorete di Pegolo. Il Milan vince e chiude al sesto posto accedendo direttamente ai gironi di Europa League, l’Atalanta al settimo dovendo dunque passare attraverso i preliminari, infine il Crotone perde a Napoli e retrocede in serie B. In Milan-Fiorentina, sono i viola a passare in vantaggio con Simeone, ma la reazione rossonera è veemente e permette alla squadra di Gattuso di ribaltare il risultato in pochi minuti. Calhanoglu su punizione beffa Sportiello e segna l’1-1, poi lo stesso numero 10 milanista si rende protagonista del cross che Cutrone di testa quasi da terra gira con successo verso la porta gigliata per il 2-1. Nell’intervallo, Pioli fa qualche cambio ma è il Milan a dilagare con l’ex Kalinic, con Cutrone e con Bonaventura per un 5-1 che blinda il sesto posto. Ed all’Atalanta rimane così il settimo posto e il conseguente passaggio attraverso i preliminari di Europa League. In casa del Cagliari, comunque, gli orobici perdono nel finale grazie alla rete segnata da Ceppitelli con i sardi che festeggiano la salvezza grazie ai 6 punti nelle ultime due gare. Caldara, all’ultima gara con la maglia atalantina, spreca al 47′ della ripresa il rigore del possibile pareggio calciandolo sopra la traversa.  Il Napoli fa valere il fattore campo e condanna il Crotone alla retrocessione in serie B dopo due anni nella massima serie. Milik e Callejon segnano nel primo tempo le reti della vittoria partenopea che consente alla squadra di Sarri di chiudere con 91 punti come mai nella storia. Nella ripresa, i calabresi sembrano più determinati ma non hanno la forza di riaprire l’incontro. Una rete di Inglese nella ripresa, complice una corta respinta di Puggioni, permette al Chievo di vincere la terza gara di fila (con D’Anna in panchina) e garantirsi ancora la massima categoria. Il cambio alla guida tecnica deve aver dunque rivitalizzato la squadra veronese. Idem per l’Udinese che con Tudor ha totalizzato 7 punti in 4 gare dopo le 11 sconfitte di file (con Oddo in panchina) e che nell’ultima ha battuto il Bologna grazie alla rete di Fofana. Infine Spal-Sampdoria, con la formazione di Semplici che non vuole correre pericoli e dopo 4′ passa in vantaggio grazie ad un penalty trasformato da Antenucci per fallo di mano su Caprari. Quest’ultimo si fa ammonire ancora  al 33′ chiudendo anzitempo il match e lasciando agli emiliani la gioia di poter festeggiare la salvezza. Nella ripresa arriva la goleada spallina firmata Grassi ed ancora Antenucci (Kownacki firma il 3-1 finale) e la salvezza diventa un’impresa. Infine, grazie ai gol di Iago Falque (30′) e Baselli (58′), il Torino vince 2-1 in casa del Genoa (a segno Pandev nel finale) e chiude la stagione a quota 54. Per i rossoblu’, fermi a 41 punti, e’ il quarto ko consecutivo. All’83’ espulso Ansaldi.

(ITALPRESS).

CURRY SUPER, GOLDEN STATE A VALANGA CONTRO HOUSTON

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Un’autentica lezione di basket quella impartita da Golden State a Houston in gara-3 della finale di Western Conference. Nella notte italiana dell’Nba, i Warriors si portano sul 2-1 nella serie con i Rockets vincendo sul parquet della Oracle Arena con un netto 126-85: 35 i punti realizzati da Stephen Curry, top-scorer dell’incontro, e 25 di Kevin Durant; nel quintetto texano, 20 di James Harden e 13 a testa di Chris Paul e Clint Capela. Questa notte è in programma gara-4 della finale di Eastern Conference tra Cleveland Cavaliers e Boston Celtic (1-2).
(ITALPRESS).

FASSONE “NESSUNA OFFERTA PER DONNARUMMA E SUSO”

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“Con Donnarumma c’è un discorso aperto da tantissimo tempo, noi speriamo che alla fine resti e viva con noi questo progetto. Poi, nel calcio le strade sono tante e nessuno deve restare a dispetto dei santi: il Milan non si opporrebbe solo in caso di offerta congrua e volontà del giocatore. Reina? Abbiamo un gruppo di portieri di valore per affrontare la prossima stagione”. Lo ha detto l’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, ai microfoni di “Radio Anch’io Sport” su RadioUno parlando del portiere Gianluigi Donnarumma. “Suso? Ha una clausola con cui potrebbe essere riscattato a un prezzo stabilito e questo potrebbe succedere a prescindere dalla volontà del Milan. Non c’è però alcuna offerta, a oggi sono entrambi dei giocatori del Milan”. Fassone, che assicura come il Milan “non farà una seconda rivoluzione”, spiega anche che l’attacco sarà rafforzato ma non con l’arrivo di uno tra Mandzukic e Benzema: “Non c’è niente di vero, si fanno dei nomi per individuare il centravanti ideale ma al momento siamo fermi. In questo giorni faremo il punto della situazione con Li, Gattuso e Mirabelli per capire la strada da seguire prima di scatenarci. Mirabelli rimane? Certo. Avrei potuto dire sì, ho detto certo…”. “Se risaliamo all’estate scorsa, le nostre aspettative erano fare qualche punto in più – ammette Fassone parlando del campionato appena concluso – Con l’organico a disposizione pensavamo di poter entrare tra le prime quattro e raggiungere quota 72 punti, che di solito assicurano questo obiettivo. Se guardiamo il bicchiere sotto questo aspetto è mezzo vuoto, ma diventa mezzo pieno se guardiamo come è evoluta la stagione. Avevamo 39 punti all’andata, con il senno di poi ho rivisto tutte le squadre di Serie A nell’anno di una nuova proprietà e tutte si sono piazzate tra il quinto e l’ottavo posto. L’ottimismo ci deve essere ma con più cautela: il primo anno è di ricostruzione, dal secondo si comincia a riscuotere”. “L’Uefa ha allargato a quattro le posizioni la partecipazione alla Champions, che è imprescindibile – prosegue Fassone – Bisogna esserci non solo per i ricavi ma anche per una visibilità internazionale. La squadra ha un trend ascendente, con un innesto di 2-3 pedine giuste, senza fare follie, si spera di essere ancora più competitivi l’anno prossimo. Recriminazioni? Senza farne, calcolando che con con Benevento e Verona fatto 4 dei 12 punti in palio, solo con quegli 8 punti in più avremmo potuto giocarcela lassù…”. Il lavoro di Gattuso è stato comunque fondamentale: “Ha avuto una grande importanza all’interno nello spogliatoio, motivando i giocatori uno ad uno. Quando è arrivato c’era un po’ di depressione che serpeggiava e ha ricostruito velocemente un ambiente e l’armonia, con la Fiorentina ha poi cominciato una galoppata che consideriamo ottima che si è conclusa con i 44 punti nella sua gestione. Anche in Europa League ha dimostrato di essere un allenatore che conosce l’Europa: peccato per errore arbitrale nel ritorno con l’Arsenal, forse ce la saremmo giocata anche lì”. Fassone conclude dicendosi certo di “una sanzione economica e sportiva” da parte dell’Uefa: “La Fininvest è coinvolta con noi, sa tutto l’iter e parteciperà in qualche modo. Ci sarà poi una discussione interna fra noi e loro per gestire la sanzione. Quando arriverà? La Uefa ha atteso la chiusura dei campionati e nelle prossime settimane saremo contattati”.
(ITALPRESS).

AUSILIO “ICARDI? NESSUN TASSELLO DA SISTEMARE”

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“Non c’è alcun tassello da mettere a posto”. Il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, assicura che non esiste un ‘caso’ attorno al contratto del capitano Mauro Icardi. “C’è un contratto di tre anni per accontentarsi e restare così come è – spiega il dirigente nerazzurro ai microfoni di “Radio Anch’io Sport” su RadioUno – Oggi non c’è emotività del risultato, due mesi fa avevamo detto che ci saremmo seduti tutti insieme per dare una maggiore gratificazione al ragazzo per quanto ha dato alla squadra in generale”. “La Champions League porta entusiasamo e soddisfazione e qualche decina di milioni in più, ma il progetto dell’Inter è partito e vogliamo dargli continuità. L’annata e ed il lavoro di Spalletti sono stati positivi, cercheremo di costruire un’Inter migliore – aggiunge Ausilio – Tanti giocatori dell’Est? Io parlerei di qualità, c’è un gruppo storico, uno zoccolo duro di italiani che ha sofferto ed inizia ad avere delle soddisfazioni. Cancelo e Rafinha? In pochi credevano in Rafinha per il suo periodo di inattività e in pochi conoscevano Cancelo. Faremo delle valutazioni economiche, non tecniche: la Champions ci darà una mano ma non risolverà il problema del bilancio. Cercheremo di raggiungere i nostri obiettivi economici: non è facile ma sono fiducioso”. Detto che avrebbe fatto giocare ieri sera De Vrji (“La storia è piena di calciatori che sapevano di cambiare maglia”), il ds dell’Inter smentisce “l’interesse di Spalletti per Bruno Peres e Florenzi” e parla del futuro di Brozovic e Perisic: “Dopo ieri sera dico che resteranno tutti, poi c’è la razionalità. Vorremmo ripartire tenendo quelli forti per aggiungerne altri, e loro sono forti”. Sulla stagione dell’Inter: “Con le grandi abbiamo sempre fatto bene, perdendo invece qualche punto di troppo con le piccole. Forse la mentalità deve essere diversa in quelle partite. Non ho visto crolli particolari ma momenti difficoltà: abbiamo perso solo sei partite mai meritando sul campo queste sconfitte”.
(ITALPRESS).

DI BIAGIO “TORNATO IN U.21 CON LO STESSO SPIRITO”

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Tra una settimana si chiude la stagione dell’Under 21, il tempo di giocare le ultime due amichevoli in programma venerdì in casa del Portogallo (stadio ‘A. Coimbra Da Mota’ di Estoril, ore 17.30 locali, le 18.30 italiane) e martedì 29 allo stadio ‘Léo Lagrange’ di Besancon (ore 21) contro la Francia. Di Biagio ha ripreso il suo posto alla guida degli Azzurrini, dopo aver ricoperto il ruolo di Commissario Tecnico della Nazionale maggiore in occasione delle amichevoli di marzo con Argentina e Inghilterra. E lo ha fatto con l’entusiasmo di sempre: “Lo spirito – dichiara nella conferenza stampa odierna che ha aperto il ritiro della squadra – non è cambiato, anzi se possibile cercherò anche di dare qualcosa in più a questi ragazzi e prepararli ad una possibile convocazione in Nazionale A. Il mio modo di lavorare non cambia, non ripartiamo da zero, mi sono sempre confrontato con Evani e con tutti gli altri allenatori delle nazionali giovanili, quindi è una continuazione di quello che lasciato qualche mese fa. E anche le prossime partite le vivrò come sempre, preparandole nel modo migliore”.
Il suo futuro immediato si chiama Under 21: “Tante cose sono state dette e si continuano a scrivere sul mio futuro, ma il mio obiettivo è di preparare bene queste due gare e soprattutto i ragazzi in funzione dell’Europeo del 2019, poi non si sa mai cosa può succedere nella vita. Per quello che riguarda Mancini, ci siamo confrontati e mi sono subito messo a disposizione per dargli tutto il mio supporto per quanto riguarda la squadra, le dinamiche federali, l’organizzazione delle Nazionali”. Dopo il forfait di Pinamonti sostituito dall’attaccante della Cremonese Gianluca Scamacca, oggi Di Biagio ha dovuto rinunciare ad Orsolini e ha chiamato l’attaccante del Pescara Christian Capone, alla prima convocazione con l’Under 21.
(ITALPRESS).

YATES SEMPRE PIU’ PADRONE DEL GIRO D’ITALIA N.101

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Il Giro d’Italia numero 101 ha un suo padrone in Simon Yates. Alla vigilia del terzo ed ultimo giorno di riposo, il britannico della Mitchelton-Scott va a prendersi di forza, e in maglia rosa, anche la 15esima tappa, la Tolmezzo-Sappada di 176 chilometri, frazione dolomitica in cui mette in mostra, ancora una volta, classe cristallinea e tanta voglia di arrivare sino in fondo. La sua cavalcata verso il terzo centro nella corsa Rcs è una lezione di tattica e di gestione delle forze, tanto che il suo arrivo in solitaria rispedisce Chris Froome nell’anominato dopo lo Zoncolan, allunga la forbice dal secondo della generale, il campione uscente Tom Dumoulin, e fa sprofondare in una crisi nera Fabio Aru, ora definitivamente fuori dalla lotta per il podio. Dopo vari tentativi di allungo al pronti e via, si forma un drappello di attaccanti troppo folto per avere il via libera dal gruppo e dagli uomini di classifica. Tra questi il più pimpante è Giulio Ciccone, che passa per primo sul Tre Croci e che, in discesa, perde terreno sulle strade bagnate dal tedesco Nico Denz, che prende un po’ di vantaggio. Dietro però i big hanno voglia di fare la corsa e Lopez da’ una bella trainata, mettendo in crisi un Fabio Aru irriconoscibile e in difficoltà finanche Chris Froome, l’eroe del Mortirolo. Simon Yates, invece, ha una marcia in più: uno scatto, un altro e Lopez, Pozzovivo, Pinot, Carapaz e Dumoulin pagano dazio alla ‘gamba’ della maglia rosa. Che non conosce sosta e approfitta anche dell’indecisione di chi lo insegue per mettere in bacheca un’altra impresa. “Ho dato tutto, avevo pianificato l’attacco nel finale se avessi avuto la gamba, altrimenti avrei aspettato. Sono felice e stanco – spiega Simon Yates, fratello di Adam – Dumuolin e’ secondo a 2’11? Tom me li puo’ prendere in 35 chilometri a cronometro, non e’ ancora finita”. Il gruppetto dei più immediati inseguitori giunge con un gap di 41″ ed è regolato dalla maglia bianca del colombiano Miguel Angel Lopez (Astana), secondo davanti a Tom Dumoulin (Sunweb), bravo a rientrare dopo aver rischiato di perdere ulteriore terreno. “Chi è il favorito per la vittoria finale? Direi Yates”, è il pronostico lapidario, ma anche un po’ scaramantico, dell’olandese e campione in carica. Quarto Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida), che mantiene la terza piazza nella generale, mentre Fabio Aru, crollato e sostenuto da quasi tutta la Uae Emirates, chiude 69esimo a 19’31”. Una debacle che ha dell’inspiegabile per il campione d’Italia, che aveva nel Giro il suo obiettivo stagionale. Domani terzo ed ultimo giorno di riposo, la corsa Rcs riprenderà martedì con la 16esima frazione, una cronometro individuale di 34,2 chilometri da Trento a Rovereto. Un tracciato che dovrebbe favorire Dumoulin, affatto incline a sventolare la bandiera bianca, e potrebbe rilanciare Froome. Tutti però dovranno ancora fare i conti con Yates, un prospetto di campione che ha scelto le strade italiane per diventare un fuoriclasse.
(ITALPRESS).