Ultima giornata dei campionati italiani estivi juniores “Kinder+Sport”, in svolgimento alla piscina “Pala Galli” di Civitavecchia. Nel solo titolo alla favorita Francesca Zunino (RN Savona) che ottiene 85.767 punti nel libero (25.800 esecuzione, 43.267 impressione artistica, 25.700 elementi) che si sommano agli 82.210 del tecnico per un totale di 167.977. Alle spalle della 18enne ligure, Isotta Sportelli (Unicusano Aurelia Nuoto) seconda con 160.499 punti e Lucrezia Ruggiero (Unicusano Aurelia Nuoto) bronzo con 159.405. Nella gara a squadre vittoria per la RN Savona (Marta Murru, Carmen Rocchino, Alice Trolese, Vittoria Meucci, Aurora Savi, Francesca Zunino, Beatrice Pulinas, Sofia Mastroianni) con 160.039 punti, che precede l’Unicusano Aurelia Nuoto d’argento con 159.182. Classifica generale per società vinta dalla Rari Nantes Savona con 1.092 punti.
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TERMINATI GLI ESTIVI JRS DI SINCRO KINDER+SPORT
FROSINONE FA HARAKIRI, PARMA RITORNA IN SERIE A
Il colpo di scena arriva proprio all’ultima giornata di una ‘stagione regolare’ della Serie B che termina col botto. Per il Frosinone sembrava una formalità battere in casa il Foggia, che invece ferma sul 2-2 i laziali e regala su un piatto d’argento la promozione diretta, la terza cosecutiva (record in Italia) al Parma, che va a far compagnia all’Empoli. I ciociari approcciano con il ‘braccetto’ la gara della vita ed allora i rossoneri li puniscono con Mazzeo al 36′. Ciano al 43′ colpisce la traversa, poi nella ripresa, dopo qualche incertezza iniziale, è quasi un leit-motiv ‘canarino’: al 23′ impatta Paganini, al 28′ Rubin realizza il più classico degli autogol. Sembra fatta per i padroni di casa e invece Floriano, a un minuto dal novantesimo, gela il ‘Benito Stirpe’. E da il la alla festa del Parma, che batte in trasferta lo Spezia per 2-0 ritrovando così la massima serie. Match subito nervoso, con i ducali avanti all’11’ con Ceravolo. Il quale, al 20′, fa gridare i liguri al penalty per un fallo di mano: gusto non assegnarlo. Al 29′ Gilardino fallisce un rigore ma, al 16′ del secondo tempo, è Ciciretti a fissare il 2-0 per gli emiliani. Da Frosinone arriva la notizia che non ti aspetti e così la festa può cominciare. L’Empoli non fa sconti e si aggiudica anche l’ultima al ‘Castellani’ con il Perugia appena affidato a Nesta. Dopo solo 2′ gli ospite passano in vantaggio con Di Carmine, Pasqual colpisce un legno ma al 42′ infila Leali con un cross su cui nessuno interviene. Nella ripresa, al 18′, Donnarumma completa la rimonta con la rete del 2-1. Perugia che dovrà affrontare il Venezia, bloccato sullo 0-0 dall’Entella, nel turno preliminare dei play-off; nell’altro, di fronte Bari e Cittadella: i pugliesi superano il Carpi per 2-0 con le reti di Galano al 27′ e Brienza al 45′; i veneti si impongono sempre per 2-0 sulla già retrocessa Pro Vercelli in una sfida che si risolve nella ripresa, quando i piemontesi restano in dieci per l’espulsione di Alcibiade, subendo poi al 27′ un rigore di Kouame e il raddoppio, sei minuti dopo, di Bartolomei. Il Frosinone, che chiude terzo, va direttamente in semifinale con il Palermo, che fa il suo andando ad espugnare il campo della Salernitana con una perla di Chochev (poi uscito per infortunio) nel primo recupero e il bis di La Gumina a 4′ dal termine. A salvarsi è invece l’Entella, che aggiudicandosi per 1-0 lo scontro diretto con il Novara (gol di Crimi al 13′ della ripresa), spedisce in C proprio i piemontesi, che raggiungono così Pro Vercelli e Ternana, superata un casa per 2-1 dall’Avellino (padroni di casa sull’1-0 al 9′ con Signori, campani capaci di rimontare agganciando i rivali al 39′ con Ardemagni e superandoli al 45′ con Castaldo). L’Entella si giocherà il play-out con l’Ascoli, che non è andato oltre lo 0-0 con il Brescia. Successo casalingo, infine, per il Cesena, che batte 1-0 la Cremonese con un’autogol di Renzetti.
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ALLAN “CON MISTER SARRI E QUESTO GRUPPO VINCEREMO”
“Ci tenevamo tanto per i tifosi che meritavano di vincere lo scudetto”. In queste parole, rilasciate ai microfoni di Sky Sport, l’amarezza di Allan per il sogno tricolore che il Napoli ha inseguito fino all’ultimo per poi arrendersi alla Juventus. “Non finisce qui, ho ancora 5 anni di contratto e darò tutto me stesso per far felice questa gente”, aggiunge il centrocamnpista brasiliano che spera di continuare a lavorare con Maurizio Sarri e con i compagni di questi anni. “Il presidente ha dimostrato la voglia di tenere il mister, secondo me è giusto perchè ha fatto crescere tanti giocatori e il valore della nostra rosa, è importante continuare con questo allenatore che ci fa giocare bene, anche noi in campo ci divertiamo, dispiace che non abbiamo ancora vinto, ma se manteniamo questo gruppo con questo allenatore ci prenderemo belle soddisfazioni”, assicura Allan.
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BOCCE: A ROMA I CAMPIONATI DI SOCIETA’ 2018
Bocce protagoniste nel weekend. Un weekend all’insegna della Raffa che ha visto le migliori squadre di prima, seconda e terza categoria delle società dell’intera penisola, contendersi il titolo nelle finali del Campionato Italiano di società. Dopo il sorteggio e la prova campi, si sono svolte al Centro Tecnico Federale di Roma Eur, uno dei più grandi bocciodromi esistenti al mondo, i quarti di finale, le semifinali e infine le finali. I quarti si sono svolti, oltre che sulle corsie del Centro Tecnico Federale, anche presso gli impianti di Boville, Leonardo da Vinci e Spinaceto. “Il centro federale è la casa dello sport delle bocce, uno dei più grandi bocciodromi esistenti al mondo – ha detto il presidente FIB, Marco Giunio De Sanctis – in cui si disputano la finale dei campionati di prima, seconda e terza categoria, che questo altro anno riguardano l’attività prettamente promozionale, quindi contraddistinta dall’attività di alto livello. Noi abbiamo le due gambe nella Federazione – ha aggiunto il presidente – fondamentali e importanti entrambe che sono appunto quelle dell’alto livello dei campioni rispetto a tutto lo “sport per tutti” che rappresenta l’altra gamba e rappresentata degnamente da questi campionati”.
Si è tenuta inoltre la “Parata Elite Maschile” (organizzata dalla Rubierese di Reggio Emilia), che ha fatto da anteprima al “Trofeo Arag” (promosso sempre dalla società emiliana). Quest’ultima competizione ha coinvolto 55 coppie di Categoria A1A. A dirigere entrambe le manifestazioni Claudio Vittore Angeretti di Bergamo.
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DI FRANCESCO “CHIUDERE STAGIONE CON UNA VITTORIA”
Vincere anche l’ultima per mettere in archivio il terzo posto, anche se la Champions League è già stata conquistata. La Roma chiude la sua stagione al ‘Mapei Stadium’ contro il Sassuolo e proprio il grande ex dell’incontro, Eusebio Di Francesco, invita i suoi a non abbassare la guardia. “Approcciare bene tutte le partite, compresa quella di domani, è importante per crescere in mentalità – sottolinea il mister giallorosso in conferenza stampa – Il Sassuolo è in salute e vorrà fare bene, così come la Roma”. A Reggio Emilia ‘DiFra’ riabbraccerà una piazza alla quale è ancora affezionato: “Sono felice di rivedere tanti amici e ragazzi con cui ho condiviso storie importanti, lì ho vissuto emozioni vere, non solo professionali, in un ambiente familiare unico”. Tanti i giocatori a cui è legato, a cominciare da due pedine che in futuro potrebbero sbarcare a Trigoria, e cioè Politano e Berardi: “Non parlo di giocatori che non sono della Roma. A Domenico (Berardi, ndr) sono davvero affezionato, sono due giocatori di talento. Però io porterei dovunque il ‘mio’ capitano, Magnanelli, un simbolo di dedizione e mentalità”. Se è vero che di mercato preferisce non parlare, Di Francesco è quasi sicuro che il portiere brasiliano Alisson, nonostante le offerte di grandi club europei, alla fine rimarrà in giallorosso: “De Sanctis e Monchi possono sostituirlo alla grande… Scherzi a parte, ho la sensazione che resterà con noi e questo, oltre a rendermi felice, sarà importante anche per la nostra crescita”. Domani, però, Alisson non ci sarà: “Non sarà convocato e tra i pali giocherà Lukasz (Skorupski, ndr). Under verrà a Reggio Emilia anche se oggi non si è allenato: stiamo valutando sia lui che Fazio, sono ancora in dubbio”. Tracciando un primo bilancio della stagione della Roma, l’allenatore abruzzese ammette che “in Champions meritiamo un ottimo voto, anche se potevamo fare di più, mentre in campionato, al di là della classifica, mi dispiace del distacco dalle prime. Però è stato comunque positivo, avendo raggiunto l’obiettivo della Champions”. Il dato più importante di questa stagione in vista della prossima è evidente: “La consapevolezza. Abbiamo riavvicinato la gente, questo desiderio di appartenere a qualcosa. Siamo cresciuti ma non basta. Deve essere un punto di partenza anche affrontare quest’ultima gara. Dobbiamo avere la massima attenzione sia in sede di mercato che nel preparare la stagione. Bisogna migliorare – conclude Di Francesco – ma la bellezza di aver visto entusiasmo devo dire che è una partenza importante”.
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ZARCO IN POLE A LE MANS, DOVIZIOSO 5^, ROSSI 9^
C’è una Yamaha davanti a tutti a Le Mans ma non è quella ufficiale di Valentino Rossi o Maverick Vinales. Johann Zarco infila il giro perfetto davanti al suo pubblico e per poco più di un decimo beffa Marc Marquez andandosi a prendere la seconda pole stagionale dopo quella di Losail, la quinta della carriera nella classe regina. Il pilota francese della Monster Tech 3 si conferma animale da qualifica – quest’anno ha sempre centrato la prima fila – e su una pista in cui tutti si aspettavano la rinascita di Rossi e Vinales è lui a portare la Yamaha sulla prima posizione della griglia. “Volevo la pole, ma soprattutto volevo andare bene in moto e non pensavo di poter andare così bene – confessa Zarco – Devo approfittare di questo momento”. A fargli compagnia in prima fila, come detto, Marquez e un sorprendente Danilo Petrucci. Il 27enne ternano passa il Q1 assieme a Pedrosa e con un crono di poco meno di due decimi inferiore a quello della pole si mette dietro un sorprendente Iannone e le due Ducati ufficiali di Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo, col forlivese che avrebbe preferito festeggiare in altro modo il rinnovo di contratto, specie dopo quanto messo in mostra nelle libere. Se la passa peggio Rossi, solo nono: il Dottore si era mostrato ottimista ieri e anche stamane era riuscito a stare con i migliori. Alla fine, però, deve accontentarsi della terza fila, preceduto dall’altra Desmosedici della Alma Pramac Racing con Jack Miller in sella e dal compagno di squadra Vinales, di certo pure lui deluso dal risultato delle qualifiche. Ma per domani la musica potrebbe cambiare. Il passo delle Yamaha è temuto da tutti anche se Marquez indica in Dovizioso il rivale più insidioso per domani.
“Vediamo come possiamo gestire la gara – avverte lo spagnolo, vincitore delle ultime due gare e leader del Mondiale davanti a Zarco – Ci sono tanti piloti forti, specialmente Dovi, che per me è il più forte. Ci manca qualcosa per avere il passo di altre piste, stiamo facendo meno fatica che negli altri anni ma per noi è ancora più difficile che per gli altri. Domani sarà importante scegliere bene la gomma posteriore”. Lo stesso Dovizioso non si nasconde e ammette che “siamo messi abbastanza bene per domani. In tanti hanno un buon passo, la gara è lunga e sarà una bella lotta”. Vola più basso Rossi: “Il passo non è niente di speciale ma non è neanche male. Ci sono 3-4 piloti con un passo simile, sarà importante partire forte, essere veloci nei primi giri e fare il massimo. La qualifica? Mi aspettavo di partire più avanti ma questo è”. Paura nella prima manche delle qualifiche per Cal Crutchlow, volato in aria alla curva 8 dopo aver perso il controllo della moto: bandiera rossa e pilota trasportato via in ambulanza per gli accertamenti del caso. Francesco Bagnaia conquista la sua prima pole in Moto2 davanti a Xavi Vierge mentre completa la prima fila Lorenzo Baldassarri. In Moto3 terza pole di fila per Jorge Martin, con Enea Bastianini terzo, sesto Bezzecchi e terza fila tutta tricolore con Antonelli, Di Giannantonio e Migno.
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BUFFON SALUTA LA JUVE, ULTIMA GARA IN BIANCONERO
Cucitasi sul petto il settimo scudetto consecutivo già domenica scorsa allo Stadio Olimpico di Roma, la Juventus ha superato l’Hellas Verona per 2-1 nella 38esima e ultima giornata di campionato andata in scena oggi all’Allianz Stadium di Torino. Nella giornata dell’addio a Buffon è stato proprio il capitano bianconero a mettersi in mostra per primo al 16′ quando, dopo un azione personale di Fares che è penetrato in area da sinistra e ha lasciato partire un destro a giro, ha respinto distendendosi sulla sinistra. In una gara dove le due squadre hanno badato molto meno del solito alla tattica esponendosi con regolarità alle offensive rivali, anche il portiere gialloblù Nicolas è stato a lungo impegnato e al 32′ ha miracolosamente salvato mettendo in corner su Mandzukic che, servito con un assist delizioso da Dybala, ha provato la volée di destro. A cinque minuti dal riposo a salvare la porta dell’Hellas Verona ci ha invece pensato la traversa: splendido pallonetto con il mancino di Dybala e palla respinta dal legno. A due minuti dal riposo è stato invece Mandzukic a divorarsi il vantaggio calciando male e alto di sinistro all’altezza del dischetto del rigore. A nulla è valso, invece, l’intervento dell’estremo difensore scaligero al 4′ della ripresa perché sulla conclusione di Douglas Costa il pallone deviato è finito sui piedi di Rugani che non ha dovuto far altro che depositare in rete. Tre minuti e la Juve ha raddoppiato con una punizione di Pjanic che ha scavalcato la barriera e si è infilata alla destra di un immobile Nicolas. Al quarto d’ora, invece, il Verona ha chiesto il calcio di rigore per un intervento di Buffon su Matos ma l’arbitro ha giudicato diversamente e ha lasciato proseguire. Tre minuti più tardi, poi, l’attenzione dello stadio è stata tutta ancora una volta per Buffon, sostituito per lasciar spazio al terzo portiere Pinsoglio. Il numero uno bianconero uscendo dal campo ha salutato ad uno ad uno compagni e avversari e ha poi continuato con tutti i componenti di squadra e staff presenti in panchina che con tutto lo stadio gli hanno tributato una standing ovation. Al 31′ c’è stata gloria anche per Cerci che, imbeccato da destra dall’ex Romulo, ha anticipato Rugani e infilato la porta juventina. Nulla da fare infine per Lichtsteiner, anche lui all’ultima partita con la maglia della Juventus: all’85’ l’arbitro ha fischiato un rigore per fallo di mano di Bearzotti su colpo di testa di Manduzkic, sul dischetto si è presentato il difensore svizzero ma a negargli la gioia personale è stato il portiere Nicolas che si è allungato sulla sua sinistra respingendo. Allegri lo ha poi fatto uscire due minuti prima – senza ovviamente poter fare altri cambi – per fargli ricevere gli ultimi appalusi.
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PRIMA LISTA PER MANCINI, BALOTELLI TORNA IN AZZURRO
La Nazionale è pronta a riprendere il suo cammino e lo fa con il neo ct Roberto Mancini in panchina e con tre amichevoli a chiusura della stagione: lunedì 28 maggio a San Gallo contro l’Arabia Saudita, venerdì 1° giugno a Nizza contro la Francia e lunedì 4 giugno a Torino contro l’Olanda.
Per l’occasione il ct ha convocato 30 calciatori, che si raduneranno nella tarda serata di mercoledì 23 a Coverciano e il giorno dopo inizieranno la preparazione. Prima chiamata in azzurro per cinque di loro: per il difensore del Chelsea Emerson Palmieri Dos Santos; per il centrocampista del Torino Daniele Baselli (che ha partecipato ad uno stage della Nazionale sotto la gestione Prandelli); per il centrocampista del Crotone Rolando Mandragora (convocato nel 2017 in occasione di un raduno stagionale per calciatori emergenti); per l’attaccante del Sassuolo Domenico Berardi, già chiamato da Conte per le ultime due gare di qualificazione all’Europeo 2016 contro Azerbaigian e Norvegia, ma costretto a lasciare il ritiro per infortunio, e successivamente da Ventura per lo stage riservato a calciatori emergenti; per il difensore dell’Atalanta Mattia Caldara, anche lui convocato per uno stage. Nel gruppo dei trenta azzurri l’attaccante del Nizza Mario Balotelli, al suo rientro dopo l’ultima chiamata da parte del ct Antonio Conte a novembre 2014 in occasione della gara di qualificazione contro la Croazia alla quale non partecipa, costretto a lasciare il ritiro per infortunio.
Questo l’elenco dei convocati: Portieri: Gianluigi Donnarumma (Milan), Mattia Perin (Genoa), Salvatore Sirigu (Torino); difensori: Leonardo Bonucci (Milan), Mattia Caldara (Atalanta), Domenico Criscito (Zenit San Pietroburgo), Danilo D’Ambrosio (Inter), Mattia De Sciglio (Juventus), Emerson Palmieri Dos Santos (Chelsea), Alessio Romagnoli (Milan), Daniele Rugani (Juventus), Davide Zappacosta (Chelsea); centrocampisti: Daniele Baselli (Torino), Giacomo Bonaventura (Milan), Bryan Cristante (Atalanta), Alessandro Florenzi (Roma), Frello Filho Jorge Luiz Jorginho (Napoli), Rolando Mandragora (Crotone), Claudio Marchisio (Juventus), Lorenzo Pellegrini (Roma); attaccanti: Mario Balotelli (Nizza), Andrea Belotti (Torino), Domenico Berardi (Sassuolo), Federico Bernardeschi (Juventus), Federico Chiesa (Fiorentina), Ciro Immobile (Lazio), Lorenzo Insigne (Napoli), Matteo Politano (Sassuolo), Simone Verdi (Bologna), Simone Zaza (Valencia).
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