Home Sport Pagina 1905

Sport

TROPHY KINDER+SPORT SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE

0

E’ stata presentata la tredicesima edizione del “Tennis Trophy FIT Kinder + Sport”, a cui parteciperanno i ragazzi di eta’ compresa fra i 9 ed i 16 anni, selezionati da 133 tornei in 19 regioni italiane. Alla conferenza stampa di presentazione, tenutasi presso la sala stampa del Campo centrale degli Internazionali di Tennis di Roma, sono state esposte le novita’ del Master finale, in programma dal 21 al 30 agosto al Foro Italico. Rita Grande, ideatrice dell’iniziativa e ambassador di Kinder + Sport, ha fatto il punto su quest’edizione sempre piu’ internazionale: “Mi diverto tantissimo con l’entusiasmo dei ragazzini. Lo vedo in tutte le tappe, quest’entusiasmo ci permette di andare avanti e di trovare nuovi stimoli e suggerimenti. Ecco perche’ siamo andati all’estero, abbiamo esportato questo format. Stiamo migliorando e speriamo di fare sempre meglio, ma non siamo stanchi. Possiamo allargare questo progetto a piu’ paesi. C’e’ un lavoro di squadra che funziona”. I 12 vincitori del Master Italiano delle categorie 9-14 anni riceveranno il premio Uca Kinder +Sport di una completa ospitalita’ per partecipare al Master Internazionale, che si svolgera’ presso l’accademia di Mouratoglou dall’11 al 14 ottobre. Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis, ha risaltato gli obiettivi raggiunti grazie alla partnership fra pubblico e privato. “Il circuito Kinder e’ il miglior prodotto pubblico e privato. Quest’anno sono stati 133 i tornei che si sono svolti in 19 regioni d’Italia, con 1300 bambini che hanno partecipato. Siamo soddisfatti di questo circuito che e’ la base dell’attivita’ sulla quale si sviluppa il nostro settore giovanile. Le aziende in generale vedono nel tennis un valore che probabilmente non c’e’ in nessun altro sport in Italia”.
Al Master Internazionale parteciperanno i vincitori e i finalisti dei 10 paesi organizzatori (Austria, Bulgaria, Germania, Irlanda, Israele, Lussemburgo, Malta, Monaco, Polonia e Ungheria). Massimo Castiglia, responsabile sponsorizzazioni Ferrero Italia, ha ricordato la valenza extra-sportiva del progetto, che, sia in Italia che all’estero, promuove momenti di condivisione e rispetto: “Lo spirito di questo progetto rimane immutato nel tempo e continua a riscuotere molto successo perche’ ha nel Dna l’aspetto promozionale, avvicinando questa disciplina sportiva con gioco e divertimento ai tanti ragazzi. Questo progetto e’ anche all’estero in 10 paesi. Da quest’anno si sono aggiunte due nazioni”. Il Tennis Trophy comincia a essere modello anche per altre federazioni, come, ad esempio, quella tedesca che si e’ interessata allo svolgimento: “C’e’ un grandissimo apprezzamento per questo progetto, hanno trovato nel sistema Italia qualcosa di veramente innovativo. Un’innovazione che nasce in Italia e viene esportata all’estero”, ha concluso Castiglia. Gli organizzatori hanno anche parlato della possibilita’ che il progetto diventi intercontinentale, ma hanno ammesso che al momento e’ necessario “procedere per gradi”, poiche’ l’obiettivo e’ “mantenere l’alta qualita’ che contraddistingue il torneo in Italia”.
(ITALPRESS).

AL VIA TRICOLORI ESTIVI JRS KINDER+SPORT SINCRO

0

La migliore gioventù del nuoto sincronizzato italiano darà spettacolo e regalerà emozioni a Civitavecchia, dal 16 al 20 maggio. La piscina “Pala Galli” ospiterà per cinque giorni i tricolori estivi juniores “Kinder+Sport” che contano in gara 206 atlete, in rappresentanza di 33 società. Partecipano al Solo 43 atlete, al Duo 34 coppie, all’esercizio di Squadra 15 formazioni, altrettante al Libero Combinato e in 206 agli Obbligatori. Si comincia mercoledì 14 maggio alle 14.30 con la routine tecnica del Solo e alle 18 con quella del Duo. Il Progetto Kinder + Sport è quello di responsabilità sociale di Ferrero che promuove stili di vita attivi incoraggiando la pratica sportiva tra le giovani generazioni di tutto il mondo. Il progetto nasce dalla consapevolezza che sport e movimento sono fondamentali per la crescita dei ragazzi, perchè favoriscono lo sviluppo armonico del corpo e contribuiscono alla formazione emotiva e sociale.
(ITALPRESS).

ACCORDO ICS-FIT PER IMPIANTI E ATTREZZATURE

0

Finanziamenti a tasso agevolato per la ricostruzione e la riqualificazione degli impianti e l’acquisto delle attrezzature. Questo l’obiettivo dell’accordo tra Istituto per il credito sportivo e Federazione italiana tennis, firmato questa mattina presso la sala conferenze del Central del tennis, al Foro Italico. Grazie al plafond di 30 milioni di euro messo a disposizione dall’Ics per Coni, Cip e federazioni sportive nazionali, anche la Fit potrà ottenere finanziamenti a tasso zero restituibili in quindici anni per la realizzazione di centri federali e per l’acquisto di attrezzature sportive di alto livello per la pratica sportiva. “Oggi siamo in un luogo che personalmente è pieno di ricordi e questo è per me un motivo di soddisfazione ed emozione – ha affermato il presidente dell’Istituto per il credito sportivo Andrea Abodi – Gli Internazionali sono una opportunità straordinaria e rappresentano per noi l’emblema e il simbolo di un contesto sportivo che ha voglia di migliorarsi e svilupparsi”.

Contestualmente al protocollo d’intesa, Fit e Ics hanno sottoscritto anche un contratto di sponsorizzazione che vedrà l’Istituto per il credito sportivo partner istituzionale della Federtennis e sponsor ufficiale del padel: “La Federazione italiana tennis ha riscoperto l’esistenza del credito sportivo – ha osservato il presidente della Fit Angelo Binaghi – Complimenti ad Abodi che ci ha spiegato come non sia così difficile ottenere da parte delle federazioni un finanziamento dal credito sportivo: questo accordo è un volano per le nostre società”. Nell’ambito dell’accordo potrà rientrare anche il finanziamento dell’Ics per una nuova sede della Federtennis: “C’è grande fiducia, vogliamo superare l’attuale situazione di emergenza (al momento la Fit è ubicata all’interno dello stadio Olimpico, ndr) e dotarci di una nostra sede. Il credito sportivo ci ha garantito qualche milione di euro a tasso zero, un grande passo per far crescere il tennis in Italia”.
(ITALPRESS).

ATALANTA-MILAN 1-1, ROSSONERI IN EUROPA LEAGUE

0

Masiello risponde a Kessie in pieno recupero e il Milan si assicura la qualificazione in Europa League, dovendo però battere la Fiorentina per il sesto posto che vale la qualificazione diretta. Al termine di una partita dall’altissimo tasso agonistico (dieci ammoniti e due espulsi, Toloi e Montolivo) giocata sotto una pioggia battente, l’1-1 finale è il risultato più giusto: il pareggio permette all’Atalanta di fare un passo avanti deciso verso la settima piazza, ogni calcolo va però rimandato a dopo Sampdoria-Napoli.
Dopo l’innocuo tentativo di Suso, ci provano Gomez e Bonaventura (evidenti difetti di mira). Gasperini – in tribuna dopo la polemica squalifica, in panca c’è Gritti – ha preferito di nuovo Barrow a Ilicic, e il gambiano avrebbe la prima vera chance sull’assist di Gomez: il ‘buco’ di Bonucci forse deconcentra il giovane attaccante nerazzurro, che spreca davanti a Donnarumma. Reduce dalla scoppola nella finale di Coppa Italia, il Milan ha iniziato meglio la gara, latitando però al momento del dunque: Gattuso ha affidato a Kalinic il centro dell’attacco, confermati Suso e Calhanoglu così come Kessie e Bonaventura: si rivede Biglia in regia. Da fermo i maggiori brividi per Berisha: Toloi determinante prima sulla punizione di Calhanoglu, poi nell’anticipare Kalinic. Sotto il diluvio, l’Atalanta accentua i ritmi: murati in extremis Cristante e Freuler, Donnarumma resta inoperoso.
Montolivo per l’acciaccato Biglia al rientro dall’intervallo è la mossa di Gattuso. Romagnoli salva su Barrow, Donnarumma ci mette i guantoni sul tirocross di Cristante deviato da Rodriguez. Ancora Cristante al tiro: solo esterno della rete dopo il tocco di Bonucci.
L’Atalanta spinge: spizzata del ‘solito’ Cristante, Donnarumma la smanaccia e Caldara spreca da due passi. In ripartenza Montolivo trova il corridoio per Calhanoglu, ancora Toloi decisivo. E’ solo una parentesi, perchè la squadra di Gasperini torna avanti: Ilicic, appena entrato per Barrow, innesca ancora Cristante, che spara alto dal limite. L’Atalanta sembra poter colpire da un momento all’altro, ma in realtà passa il Milan: percussione centrale del duo Montolivo-Kessie, l’intervento di Toloi libera il destro dell’ivoriano che realizza, con un gran destro, il classico gol dell’ex (che non esulta). L’Atalanta non fa neanche in tempo a riorganizzarsi che resta in 10: Guida ammonisce Toloi per un fallo su Bonaventura, il brasiliano reagisce con un applauso ironico e paga con l’espulsione. Ingenuità clamorosa del difensore nerazzurro, fin lì tra i migliori. L’Atalanta non si dà per vinta, ma su una nuova respinta centrale di Donnarumma (su Gomez) è Cristante – subito dopo sostituito da Haas – a fallire l’1-1. Al 75′ torna la parità numerica: durissimo Montolivo su Gomez, anche qui Guida opta per l’espulsione (sacrosanta). Assedio orobico: de Roon per Gomez, centrale; poi il Papu innesca Gosens, fuori di un soffio. Il Milan sembra averla spuntata (avrebbe con i tre punti la certezza del sesto posto) ma quasi all’ultimo respiro l’Atalanta trova il giusto pareggio: cross di Ilicic, Masiello schiaccia di testa, Donnarumma non trattiene. Finisce 1-1, giusto così. Per i verdetti definitivi bisognerà aspettare gli ultimi 90′.
(ITALPRESS).

PARI CON LA ROMA, JUVE CAMPIONE D’ITALIA

0

La Juve lascia sfogare la Roma per un tempo, prova a vincerla nel secondo o almeno fino al secondo giallo a Nainggolan, dopo il quale i ritmi si abbassano vertiginosamente: all’Olimpico finisce 0-0 ed è il punto che serve ai bianconeri per far scattare la festa per il settimo scudetto di fila. Come qualche anno fa Allegri esulta all’Olimpico – allora il primo tricolore della sua carriera ma sulla panchina del Milan – ma può essere soddisfatta anche la Roma, che anche il prossimo anno giocherà nell’Europa che conta. In realtà la certezza della Champions era arrivata già ieri sera con la sconfitta dell’Inter, tanto che la Roma gioca da subito libera di testa, con Under ed El Shaarawy a svariare ai lati di Dzeko. Pellegrini, preferito a Strootman – Juan Jesus per l’acciaccato Manolas l’altra principale novità nell’undici giallorosso – crea al 7′ la prima chance della gara, approfittando di un’incertezza di Rugani, partner di Barzagli al posto dell’eroe di coppa Benatia, ma Dzeko calcia male da ottima posizione. Il pressing giallorosso infastidisce i bianconeri dove un paio di minuti dopo è Pjanic a perdere un pallone sanguinoso ma Nainggolan, come il bosniaco, non inquadra la porta. Il 4-2-3-1 riesumato da Allegri, con Bernardeschi, Dybala e Mandzukic alle spalle di Higuain e Matuidi in mezzo visto che Khedira è costretto a dare forfait dopo il riscaldamento, va in sofferenza. La Juve non riesce a proporsi e quando lo fa si espone alle terribili ripartenze giallorosse, con Alex Sandro che fatica a contenere Under. Solo dopo la mezz’ora si registrano un paio di tentativi bianconeri, ma la conclusione di Dybala finisce sul fondo, quella di Bernardeschi è deviata in angolo.
Nel finale una punizione di Kolarov illude i tifosi della Roma, finendo sull’esterno della rete. La formazione di Allegri prova a essere più propositiva in avvio di ripresa, trova anche il gol con Dybala che però è di poco in fuorigioco sull’assist di Alex Sandro mentre Bernardeschi cerca di accendere la luce. Anche dietro la Juve sale di livello, concedendo meno spazi e meno sbocchi alla manovra degli uomini di Di Francesco, alla 50esima panchina giallorossa. Solo un errore di Bernardeschi permette alla Roma di tornare al tiro (deviata in angolo da Pjanic la conclusione di Kolarov) e poco dopo l’ex viola lascia il posto a Douglas Costa. Ma al 22′ Nainggolan, già ammonito, entra da dietro su Dybala e rimedia il secondo giallo. Di Francesco non rinuncia a giocarsela anche se Fazio rimedia a una leggerezza di De Rossi che quasi manda in porta Higuain. Ma in realtà la partita è già finita: la Juve si limita ad amministrare, la Roma non ne ha più e lo 0-0 finale è la logica conseguenza. Lo scudetto, per la 34esima volta nella storia, si tinge ancora di bianconero.
Nella notte in cui vola ufficialmente via il sogno scudetto, il Napoli si consola tornando alla vittoria e battendo il record di punti che era stato registrato lo scorso anno: Milik e Albiol, nella ripresa, mettono la firma sul 2-0 di Marassi contro una Samp che, a sua volta, dice definitivamente addio all’Europa. Una prestazione d’alto livello quella messa in mostra dagli uomini di Sarri sotto la pioggia di Genova e nel corso di una partita interrotta per 4-5 minuti in seguito ai soliti, vergognosi cori all’indirizzo della citta’ partenopea; persino Ferrero e’ sceso in campo per placare gli animi.

(ITALPRESS).

ALLEGRI VUOLE SCUDETTO “CHIUDIAMO DISCORSO”

0

“È sempre Roma-Juventus, giocheremo davanti a uno stadio pieno. Loro hanno da raggiungere la Champions League e noi lo Scudetto. Ai ragazzi l’ho detto: ‘se volete una settimana in più di vacanza, dovete vincere lo scudetto domani’”. Per Massimiliano Allegri è arrivato il momento di blindare anche aritmeticamente il tricolore tanto che, alla vigilia della trasferta dell’Olimpico, si rifiuta di fare bilanci. “Ora si può parlare solo della Coppa Italia, una quarta Coppa Italia vinta con merito in una gara in cui per 60 minuti c’è stato equilibrio anche se la sensazione era che la squadra fosse centrata. La Juventus non ha subito gol per 5 partite, una cosa che era capitata solo al Torino nel 1942/43. Sono contento di quello che hanno fatto i ragazzi, hanno conquistato il trofeo, hanno regalato una serata meravigliosa a loro stessi e poi alla società, ai tifosi, a tutti”. Allegri ha mandato anche un messaggio al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis che ha detto che se il Napoli farà gli ultimi 6 punti sarà stato privato dello scudetto: “Non rispondo a quello che ha detto perché lui è presidente e può dire ciò che vuole. Indipendentemente da questo, in tutte le cose ci vuole equilibrio se vogliamo iniziare un cammino di civilizzazione di tutto l’ambiente perché noi siamo responsabili di ciò che avviene fuori. Noi siamo responsabili di milioni di bambini che approcciano allo sport e credo sia un passo importante che dobbiamo fare perché altrimenti parliamo sempre e poi facciamo sempre poco, una cosa sbagliata per il Paese”. Tornando a domani, ci sarà spazio tra i titolari per Higuain, rimasto in panchina nella finale di Coppa Italia, insieme a Dybala.

“Non scordiamoci che Higuain, indipendentemente dalla mia scelta di tenerlo in panchina, era insieme a Bernardeschi un cambio importante. Gonzalo quest’anno come l’anno scorso è stato determinante nelle due partite chiave della stagione: a Napoli quando eravamo sotto di quattro punti e a Milano quando stavamo facendo 2-2 e si sarebbe complicato il campionato”. Sugli altri, Allegri ha spiegato: “Buffon non gioca, gioca Szczesny. Douglas Costa dovrò valutare, Howedes e Chiellini sono fuori, Cuadrado è squalificato ma tutti gli altri stanno bene. Devono avere tutti voglia di giocare contro una squadra che ha fatto una grandissima Champions, in campionato ha fatto un po’ meno rispetto all’anno scorso ma è comunque una squadra forte e ben allenata”. Elogi al tecnico giallorosso Di Francesco: “Per Eusebio non era semplice dopo Spalletti e dopo un’annata importante come quella scorsa e non era semplice soprattutto arrivare in una semifinale di Champions. Credo che abbia mostrato tutto il suo valore ed è uno degli allenatori giovani più bravi in circolazione”. Se sarà scudetto, sarà un’ulteriore rivincita per Allegri tacciato di aver dato un brutto gioco alla Juventus: “Il giocar bene o giocar male è relativo perché la cosa più difficile nel calcio è coniugare il giocar bene con le vittorie – è stata la risposta dell’allenatore toscano -. A volte vengo frainteso perché magari non ho questo modo elegante di spigare le cose ma la stagione è fatta di tanti momenti, gestione della squadra, gestione del singolo e bisogna lavorare in funzione del risultato. Questo non vuol dire giocare meno bene, però bisogna sfruttare al massimo le caratteristiche dei giocatori perché quando alleni una grande squadra devi vincere”. Positiva per Allegri l’introduzione delle seconde squadre dalla prossima stagione: “Sono favorevole perché è un punto di ripartenza per cercare di rifar crescere i giocatori italiani giovani perché credo che in Italia giocatori ce ne siano ancora, vanno fatti crescere e fatti giocare e questa è una bellissima cosa. Andrà strutturato il tutto e sceglieranno il modo migliore per far si che i campionati di Serie B e Lega Pro rimangano sempre dei bei campionati”.

Poi parole di elogio anche per il Napoli, scomparso dai radar dopo la vittoria di Torino con la Juventus: “Il Napoli non è scomparso ma la Juventus ha avuto la bravura di rimanere calma dopo la partita con il Napoli – ha risposto -. Se noi perdiamo due partite, il Napoli può arrivare a pari punti quindi ha fatto una grande stagione. Il Napoli è molto piacevole da veder giocare e quest’anno sono migliorati su alcune cose, sul fatto di rimanere attaccati alle partite, credo che loro siano soddisfatti, poi hanno trovato una Juventus che ha fatto numeri importanti però c’è da fargli i complimenti per quello che hanno fatto”. La scelta di Roberto Mancini come ct della Nazionale è condivisa anche da Allegri che però ha voluto sottolineare come il lavoro di recupero del calcio italiano non dovrà essere fatto solo dal tecnico di Jesi: “Mancini ha vinto molto dove è stato, credo che sia l’uomo giusto ma come sapranno bene quelli che sono ai posti di comando ci sono altre cose da fare e il ct da solo non può risolverle in un giorno, un mese o un anno. Bisogna trovare delle soluzioni per far sì che il mondo del calcio ritorni ad essere quello di una volta, il calcio va ristrutturato dalle basi”. Infine una parola su Mario Mandzukic: “Quando entra dalla panchina è un disastro quindi o lo faccio giocare dall’inizio o gli faccio vedere tutta la partita”.
(ITALPRESS).

DI FRANCESCO “OBIETTIVO MANTENERE IL TERZO POSTO”

0

“E’ una partita molto delicata, importantissima: noi abbiamo l’obiettivo di mantenere il terzo posto in classifica, a cui teniamo tantissimo”. Così il tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco, alla vigilia del posticipo di lusso dell’Olimpico tra i giallorossi e la Juventus. Il mister abruzzese domani festeggerà le 50 panchine con la Roma: “Mi auguro di farne tante altre ancora, è un piccolo obiettivo ma mai accontentarsi. Ma, al di là delle quantità delle panchine, mi auguro che quelle che verranno saranno di maggiore qualità”. “La Juventus ha continuità e abitudine a vincere, la Roma è sempre stata dietro e non è che arrivo io e trovo la medicina per risolvere il problema. Dovremo rinforzarci dove siamo deficitari ma qualche passo avanti l’abbiamo fatto – ha aggiunto l’allenatore della Roma – Chi giocherà domani? Sicuramente Dzeko, Alisson, Florenzi, Kolarov, De Rossi ed El Shaarawy. La differenza in casa tra campionato e Champions? In casa abbiamo subito troppe sconfitte, l’Olimpico deve tornare ad essere un fortino. La Juve costruisce tantissimo in casa e spero che in futuro, e anche domani, miglioreremo il rendimento interno. Fuori casa ha fatto la differenza il rendimento della difesa”. Il tecnico giallorosso, infine, si dice “nettamente favorevole” all’introduzione delle squadre B: “Per le grandi squadre è un grandissimo vantaggio ma questo può essere un valore aggiunto anche per la Lega Pro, facendo conoscere i nostri giovani ma mettendone in mostra anche altri. Sono per il cambiamento e per l’innovazione e la prova si è avuta in Spagna, dove così facendo arriva in prima squadra qualcosa in più”.
(ITALPRESS).

REA DOMINA ANCHE A IMOLA, MELANDRI SUL PODIO

0

Il Mondiale Superbike è sempre più in mano a Jonathan Rea. Il pilota nordirlandese del Kawasaki Racing Team WorldSBK conquista la sua prima vittoria ad Imola dal 2015, controllando la gara dalla partenza e non lasciando nulla agli avversari. Tom Sykes permette alla Kawasaki di centrare la seconda doppietta consecutiva della stagione, mentre Marco Melandri (Aruba.it Racing – Ducati) rivede il podio.
I due piloti Kawasaki sono scappati da subito, aprendo un gap di 3-4 secondi che ha consentito loro di condurre una gara solitaria fino alla fine e Rea ora è ad una sola vittoria dal record di tutti i tempi fatto registrare nella storia del Mondiale. Anche Sykes non ha lasciato margine al resto del gruppo, mostrando che il passo di Assen non è stato un fuoco di paglia e quando è davanti, la sua ZX-10RR è quasi impareggiabile. Sarà interessante vedere come il pilota dello Yorkshire si comporterà partendo dall’ottava casella in Gara 2, dati i problemi sorti in passato. Intanto sale fino alla quarta posizione in classifica generale, a 63 punti dal leader. I primi due giri sono stati un incubo per Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati), che qui cercava la sua quinta vittoria consecutiva. Dopo la caduta in Superpole 2, il pilota gallese ha avuto difficoltà in partenza finendo da terzo a settimo. Dopo aver rimontato fino alla quarta posizione, Davies ha tagliato la chicane della Variante Bassa perdendo varie posizioni ed anche ogni opportunità di vittoria. Si è poi ripreso con due splendidi sorpassi alla curva 21, ma il podio era già fuori portata, grazie al fantastico ritmo mostrato da Melandri. Il pilota italiano ha ottenuto il suo miglior risultato qui nel Mondiale mentre il quarto posto è per Davies, che domani partirà dalla prima posizione in griglia, una magra consolazione: ora è a -42 da Rea.

Alle spalle dei due team che hanno dominato durante tutto il weekend, Xavi Fores (Barni Racing Team) ha ripetuto il risultato del 2017 con un quinto posto e trovando il passo per tenere dietro Michael van der Mark (Pata Yamaha Official WorldSBK Team), sesto. Il pilota olandese sarà comunque contento della sua prestazione, dopo essere partito dalla dodicesima posizione. Michael Ruben Rinaldi (Aruba.it Racing – Junior Team) ha avuto un inizio di Gara 1 straordinario, diventando terzo al primo giro. È finito indietro man mano che la gara andava avanti, ma il suo settimo posto finale rappresenta il suo miglior risultato nel Mondiale. Proprio dietro di lui, Lorenzo Savadori (Milwaukee Aprilia) ha completato la gara in ottava posizione, il suo miglior risultato stagionale. Leon Haslam (Kawasaki Puccetti Racing) ha concluso un ritorno di successo nel paddock con la nona posizione, finendo davanti al connazionale Alex Lowes (Pata Yamaha Official WorldSBK Team). Domani gara 2 alle 13.
(ITALPRESS).