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ANCHE QUEST’ANNO FIV E KINDER+SPORT PER VELA DAY

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Anche quest’anno la Federazione Italiana Vela in collaborazione con Kinder+Sport, Assomarinas e le società affiliate promuove la cultura del mare e lo sport della vela attraverso l’appuntamento del 2 giugno: il Vela Day. Un evento dedicato a tutti coloro che, dai sei anni compiuti, vogliono avvicinarsi e scoprire più da vicino quanto sia affascinante il mondo della vela. La presenza capillare sul territorio (i Circoli affiliati che hanno aderito all’iniziativa sono presenti sulla pagina http://www.federvela.it/veladay) permetterà facilmente a tutti gli amanti del mare e del lago di poter passare un giorno a diretto contatto con questo sport. La FIV, d’intesa con il MIUR (il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e con il supporto di Kinder + Sport, promuove la cultura velica nelle scuole attraverso il progetto VelaScuola, e accoglie quanti vogliano intraprendere l’esperienza di andare per mare con le oltre 600 scuole di vela organizzate dai circoli affiliati e presenti in tutta Italia. Nella vela la classe di riferimento per le prime competizioni è l’Optimist e la Coppa Primavela e i Campionati Nazionali Giovanili sono i primi grandi eventi giovanili organizzati dalla Federazione, a cui si affiancano il progetto “VelaScuola” realizzato con il MIUR, i Meeting Scuola Vela, organizzati su tutto il territorio (fasi provinciali, zonali e meeting nazionale finale) con l’intento di fidelizzare i ragazzi all’attività velica e, infine, il Vela Day, una giornata di festa su tutto il territorio organizzata dalla Federazione per promuovere la cultura del mare e lo sport della vela.
(ITALPRESS).

PAOLINI-MERTENS APRE ITALIA-BELGIO DI FED CUP

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Saranno Jasmine Paolini ed Elise Mertens ad aprire domani, sabato, alle 13.30 a Genova la sfida di Fed Cup tra Italia e Belgio, valida per i play-off promozione per il World Group 2019, in programma nel week-end sulla terra rossa di Valletta Cambiaso. A seguire Sara Errani ed Alison Van Uytvanck.  Questo l’esito del sorteggio ufficiale. Domenica dalle ore 12.00 la sfida tra le due numero uno dei rispettivi team, Errani e Mertens; a seguire quella tra le due numero due, Paolini e Van Uytvanck e in chiusura il doppio tra la coppia azzurra Deborah Chiesa/Jessica Pieri e quella belga Kirsten Flipkens/Elise Mertens. Per la sfida, che potrebbe permettere all’Italia di rientrare nel Gruppo Mondiale dal quale manca dal 2016, il capitano azzurro Tathiana Garbin ha convocato Sara Errani (n. 94 Wta), Jasmine Paolini (145), Deborah Chiesa (172) e Jessica Pieri (214); il “collega” belga Ivo Van Aken ha invece scelto di affidarsi a Elise Mertens (n. 17 Wta), Alison Van Uytvanck (50), Kirsten Flipkens (70) e Ysaline Bonaventure (133).
(ITALPRESS).

DI FRANCESCO “TESTA A SPAL, POI PENSEREMO A LIVERPOOL”

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Con la doppia sfida di semifinale di Champions League contro il Liverpool ormai alla porte, la Roma ha l’obbligo di non distrarsi in campionato, dove è impegnata nel lungo sprint per un posto nell’Europa che conta con Lazio e Inter. Impossibile, dunque, prendere sotto gamba l’anticipo di domani a Ferrara contro la matricola Spal, a caccia di punti pesanti per la salvezza. Il tecnico dei giallorossi, Eusebio Di Francesco, conosce le insidie del match e dunque chiede ai suoi la massima attenzione: “La Spal è una squadra molto organizzata, che concede pochissimo – spiega l’allenatore dei capitolini in conferenza stampa – Noi dovremo essere bravi a capitalizzare al meglio le occasioni, migliorando quello che di solito facciamo. Non sarà facile, anche perché disputeremo una delle prime partite con il caldo. Mi auguro di affrontarla al meglio, sarà una sfida delicata sotto tutti i punti di vista”. La Roma che scenderà in campo domani attuerà un po’ di turn-over, dettato anche dalle condizioni dei singoli: “Perotti è prontissimo. Dovrò valutare se farlo partire dall’inizio o meno, ma è a disposizione. L’unico che ha un fastidio muscolare è Kolarov e non sarà nemmeno nella lista di quelli che partiranno: al suo posto è in vantaggio Jonathan Silva su Luca Pellegrini, farò giocare un mancino a sinistra. Dzeko? Lo vedo molto carico, valuterò assieme a lui se farlo giocare tra stasera o domani. C’è la possibilità che giochi o lui o Schick lì davanti. Fare una partita dietro l’altra non è facile”. E’ possibile che, a centrocampo, tocchi ancora a Gonalons, che in questa stagione non ha mai convinto in pieno: “Maxime può essere sempre schierato, è un giocatore della Roma e tutti devono essere pronti a giocare. Lui nella partita c’è sempre, magari può commettere qualche errore di palleggio come tutti. Nel gol preso (quello di Lapadula contro il Genoa, ndr) la palla è partita da lui: secondo me non è stato solo un suo errore, anche se poteva fare qualcosa di meglio in quel caso. Andiamo a rivederci i palloni conquistati, i duelli aerei vinti, una palla importantissima a Florenzi che se l’avesse capitalizzata diversamente avremmo parlato di una grande partita di Gonalons. A lui manca il guizzo, ma servirebbe anche l’apprezzamento per quello che fa: è sempre a disposizione degli altri e per un allenatore questo è un dettaglio importante”. Lo sprint per un posto in Champions potrebbe risolversi addirittura all’ultima giornata: “Ci sono cinque partite fondamentali, non bisogna sbagliare le prime e avere massima attenzione domani, cercando di portare a casa più punti possibile. La Lazio ha dimostrato di avere grande carattere, ha ribaltato la partita con la Fiorentina in un campo difficile. Lo stesso vale per l’Inter, che è in crescita. Sarà un bel finale per la corsa alla Champions”. I  tifosi giallorossi sembrano però ‘distratti’ dalla semifinale di Champions League con il Liverpool, come hanno dimostrato le lunghe code per accaparrarsi i biglietti: “Si vede che abbiamo fatto qualcosa di straordinario e non dobbiamo fermarci qui, mi auguro che questo desiderio continui anche in futuro. La mia testa però è a Ferrara e poi prenderemo in considerazione questo aspetto dei nostri tifosi – conclude Di Francesco – che per noi deve essere di grande stimolo”.
(ITALPRESS).

IANNONE SOFFIA IL MIGLIOR TEMPO A MARQUEZ

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Andrea Iannone soffia sotto la bandiera a scacchi il miglior tempo di giornata nel Gran Premio degli Stati Uniti. Sulla pista del COTA di Austin, il pilota di vasto è velocissimo con la sua Suzuki e con 2’04″599 migliora il tempo ottenuto da Marc Marquez che chiude al secondo posto a 56 millesimi dall’abruzzese. In una giornata difficile per lo scarso grip creato dal raschiamento dell’asfalto fatto dagli organizzatori per livellare alcuni dossi presenti sul circuito texano, il grande protagonista è sempre il campione del mondo della Repsol Honda Hrc che, è sì secondo ma utilizzando per i suoi giri la gomma dura, mentre tutti gli altri hanno usato la morbida. Con la possibilità che sabato per la FP3 potrebbe fare la sua comparsa la pioggia, era importante rientrare nei primi dieci posti. Alle spalle di Suzuki e Honda le due Movistar Yamaha, con Maverick Vinales che, a tempo scaduto si piazza a 264 millesimi da Iannone, facendo scivolare di una posizione Valentino Rossi. Il “Dottore” conclude la sua giornata a tre decimi e mezzo dalla migliore prestazione di giornata. Quinto e primo dei piloti non ufficiali, Cal Crutchlow. Il britannico della Honda Lcr si ferma a 0″489, davanti all’altra Suzuki dell’ottimo Alex Rins, che però è più lento di otto decimi e mezzo del compagno di team.
Settimo ed ottavo tempo per le due Ducati GP18. Jorge Lorenzo a 888 millesimi da Iannone e di circa due decimi più veloce di Andrea Iannone. Il pilota di Forlì ha girato sempre alla ricerca del miglio assetto e delle gomme da usare in corso. Per lui un ritardo di poco superire al secondo rispetto all’ex compagno di team. Al momento tra i qualificati direttamente per la Q2 delle qualifiche c’è anche la Aprilia di Aleix Espargarò con il nono tempo a 1″140. Dani Pedrosa ha stretto i denti per il dolore lancinante al polso operato nei giorni scorsi, tanto da rientrare ai box della Repsol Honda Hrc con il viso trasfigurato da una smorfia sotto il casco. Ma alla fine il pilota di Sabadell è riuscito a strappare il decimo tempo a 1″162.
(ITALPRESS).

PACERS SUL 2-1, WIZARDS E BUCKS VINCONO GARA-3

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Nulla si chiude, tutto resta aperto. Dicono questo i verdetti di Gara-3 delle tre gare dei play-off Nba disputate nella notte italiana. E mentre Indiana si porta sul 2-1, Washington e Milwaukee si sono imposte scacciando via il possibile 0-3 e portandosi sull’1-2. Spettacolare il finale di Pacers-Cavaliers con i padroni di casa che battono i vice-campioni 92-90 dopo una grande rimonta e ultimi secondi mozzafiato. Indiana, dunque, conduce 2-1 e lo fa al termine di un match casalingo molto tirato che all’intervallo vedeva Cleveland in vantaggio di 17 punti. Protagonista del match Bojan Bogdanovic che mette a referto 30 punti e che trascina i suoi alla rimonta, reggendo il confronto con LeBron James, il migliore dei Cavs con 28 punti, 12 rimbalzi e 8 assist. Per gli ospiti in doppia cifra anche Love (19) e Hill (13), mentre dall’altra parte vanno Oladipo (18) e Young (12).
Netta vittoria per Milkwaukee che batte 116-92 Boston dimezzando lo svantaggio e portandosi sull’1-2. Un successo mai messo in discussione e che ha in Middleton e Antetokounmpo l’ago della bilancia del match. Il primo fa registrare al suo attivo 23 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, il secondo 19, 5 e 6. Ma è importante anche il contributo di Bledsoe (17) e, dalla panchina, di Parker (17) e Maker (14). Per i Celtics non una grande serata con Al Horford che si rivela il più prolifico con 16 punti e con Greg Monroe che ne fa uno in meno, ma si distingue anche per i 12 rimbalzi.
E poi c’è Washington che si regala il primo, fondamentale brindisi in una serie che vedeva Toronto sul 2-0. I padroni di casa vincono 122-103 con Bradley Beal e John Wall che infiammano il pubblico con 28 punti a testa e con il secondo che fa registrare al suo attivo anche 14 assist. In doppia cifra anche Gortat (16), Scott (12) e Oubre (12). I Raptors, dopo aver vinto le prime due gare in casa, cedono nonostante i 23 punti di DeMar DeRozan e i 19 di Lowry. I canadesi conducono la serie 2-1, ma i Wizards ci sono.
(ITALPRESS).

ABODI “PER IL FLAMINIO SERVE CORAGGIO”

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“La riqualificazione dell’area del Flaminio e’ un’impresa significativa: bisogna essere intraprendenti, perseveranti, determinati e coraggiosi. Oggi vediamo l’effetto di anni e anni di incuria e abbandono, situazioni protratte nel tempo, ma c’e’ la volonta’ di dare un contributo e un sostegno da parte di alcune realta’ pubbliche e private: non e’ piu’ il tempo della denuncia e dello sdegno, ma dell’assunzione di responsabilita’ e della collaborazione”. Queste le parole del presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, Andrea Abodi, presente questa mattina allo stadio Flaminio di Roma per #wakeupflaminio, iniziativa promossa proprio da Ics e Retake Roma per la riqualificazione ambientale delle aree circostanti l’impianto.

“Il messaggio che manda una giornata come questa e’ importante dal punto di vista civico: oggi i cittadini stanno cercando di recuperare quello che altri cittadini hanno provocato, ma prima di pulire bisogna non sporcare – ha sottolineato Abodi – Ognuno puo’ fare la sua parte e il nostro rapporto con Roma Capitale e’ di grande collaborazione. L’amministrazione comunale sta elaborando un piano per capire cosa poter fare per recuperare lo stadio Flaminio. Per quanto abbia significati molto forti, una struttura da sola serve a poco. Bisogna vedere come interagisce con il territorio: a poche decine di metri c’e’ l’Auditorium Parco della Musica, un’eccellenza culturale, e c’e’ anche il Maxxi”.

“Bisogna dialogare con il resto del territorio e il piano di valorizzazione che stiamo sviluppando insieme ad altri soggetti va esattamente in questa direzione: rendere il Flaminio connesso con  il resto del villaggio olimpico – ha aggiunto Abodi -. Risorse finanziarie? Il piano di sviluppo del villaggio ha bisogno di investimenti per circa cinquanta milioni di euro, ma il problema piu’ importante sono le volonta’”.

 

Presente anche all’iniziativa anche l’olimpionico Aldo Montano. “Io iniziai qui al Flaminio la mia vita sportiva a Roma, c’era un club di scherma e mossi i primi passi sotto questa gradinata. In parte ho contribuito a costruire la tradizione schermistica romana e oggi mi dispiace vedere questa struttura meravigliosa in simili condizioni: spero possa tornare a splendere tra qualche anno anche per mia figlia che oggi e’ qui con me” le parole del campione livornese. “E’ un dramma forte delle nostre citta’ – ha sottolineato Montano – Questo degrado in pieno centro, in un posto meraviglioso, verde, con uno stadio ormai totalmente in abbandono, e’ qualcosa di tremendo. Ma e’ positivo vedere tanta gente che si sta dando da fare in pieno volontariato: questo spirito di iniziativa, la volonta’ di dare luce a questi luoghi e’ qualcosa di bello. Mi auguro che si possa anche scavalcare il cancello per poter ridare lustro a una struttura che ci potrebbe invidiare gran parte del mondo: uno stadio con annesse tutta una serie di societa’ sportive, come era in passato, per dare alla citta’ un’offerta di sport, e’ qualcosa di importante”.
(ITALPRESS).

ALLEGRI “DYBALA E HIGUAIN OK, DECISIVA PER NAPOLI”

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“Qui nessuno ha mai pressioni, allora è giusto che vinca la Juventus”. Le parole sono quelle di Massimiliano Allegri che in conferenza stampa ,al Media Center di Vinovo ,ha risposto indirettamente a Maurizio Sarri che ha parlato di un Napoli senza pressioni nella supersfida di domani sera a Torino che può valere un pezzo di scudetto. Lo stesso Allegri, però, ha tolto pressione ai suoi dicendo che “domani inizia un mini campionato di 5 partite, abbiamo 4 punti di vantaggio e la partita non risulta decisiva. Ci sono altri punti da conquistare per vincere il campionato, sarà una bella partita ma non sarà decisiva”. È la prima volta nelle ultime stagioni in cui la Juve, a questo punto del torneo, non ha ancora chiuso la pratica, ma per Allegri non ci sono preoccupazioni bensì “fiducia – ha aggiunto -. La Juventus sta facendo un campionato importante, dalla sua c’è un Napoli che sta facendo altrettanto un campionato importante, è una partita di calcio, va giocata con tutta serenità, sappiamo di affrontare una squadra che ha puntato tutto sul campionato e per loro sarà una serata molto più decisiva rispetto a noi che abbiamo 4 punti di vantaggio”. Il tecnico bianconero ha poi aggiunto che “Non è tanto la partita di domani, ma è questo finale di stagione. Abbiamo da affrontare Napoli, Roma, Inter e Milan: tre valgono per lo scudetto e uno per la Coppa Italia. Un finale di stagione bellissimo da giocare in serenità e grande entusiasmo. Poi se saranno più bravi il 20 maggio gli faremo i complimenti”.
Allegri, molto pratico in tutte le situazioni e sempre molto equilibrato nelle sue dichiarazioni, ha aggiunto: “In questo momento qui la cosa da fare è solo fare. C’è solo da giocare delle partite, domani abbiamo questo scontro diretto e quando era uscito il calendario avevo guardato le ultime 6 partite e avevo detto che quest’anno il campionato si sarebbe deciso nelle ultime partite”. Ma Allegri sa che non vincere domani sera potrebbe risultare complicato nell’economia della stagione bianconera, e se dopo Crotone aveva detto che avrebbe firmato per arrivare a questo punto del torneo con il +4 sui campani, oggi la firma per restare con lo stesso divario dopo la sfida dell’Allianz Stadium non la mette: “Troppe firme non vanno bene, la Juventus ha i punti che merita. Dopo Madrid la Juve ha fatto uno sforzo ed era normale che qualcosa a Crotone si poteva lasciare. Ma domani abbiamo la possibilità di rifarci”. A bocce ferme si parla di potenziale della Juventus più alto di quello del Napoli: “Io parlo di cose oggettive e oggi la Juventus ha 85 punti mentre il Napoli ne ha 81 – ha risposto il tecnico juventino -. Per essere superiori al Napoli bisognerà fare 93-94 punti. Io poi sento parlare tanto gli altri, ascolto e mi diverto. La mia opinione? Meglio che non la dica, me la tengono per me. Anzi, se la volete sapere, andate a Livorno, dai miei amici al bar, che loro la sanno. Così vi divertite e vi fanno anche qualche battuta”.
Allegri ha poi tessuto le lodi di Sarri: “Ha fatto un lavoro straordinario, ha modificato una cosa della squadra ereditata da Benitez: ha messo Hamsik a fare la mezzala. Poi è stato molto bravo, costruisce le partite sulla fase difensiva. Ha creato una squadra bella da vedere e ci ha messo dei risultati importanti in questi anni che ha lavorato. È migliorato molto da quando allenava in Lega Pro e sta dimostrando il suo valore. Il Napoli in cinque anni credo abbia cambiato occhio e croce un giocatore, questo è un vantaggio. La Juventus negli ultimi quattro anni credo abbia cambiato diversi giocatori, la società ha lavorato molto bene perché ha fatto un lavoro straordinario sul mercato. E ci siamo anche un po’ divertiti. Quella di domani è una partita bella, nel calcio vivi per queste cose, per giocare la partita di domani, quella di Madrid, la finale di Coppa Italia, le finali di Champions, giochi per queste cose”. Si parla spesso di ‘Sarrismo’ per il tipo di gioco che producono le sue squadre e non di ‘Allegrismo’: “Non sono geloso, mi fa molto piacere perché credo che Sarri dopo tanti anni di gavetta sia arrivato dove meritava – ha risposto l’allenatore livornese -. Ogni allenatore deve sfruttare al massimo le proprie qualità e le caratteristiche dei giocatori. La Juventus non potrà mai sviluppare un gioco come quello del Napoli, noi siamo alti tutti 185 cm e loro sono tutti piccolini. Noi abbiamo un impatto fisico più forte e conta anche questo. Però l’obiettivo è quello di arrivare in fondo e vincere perché quello che rimane è quello che si scrive”.
Per Allegri va dato un giudizio sul Napoli molto positivo indipendentemente dal risultato finale: “La stagione del Napoli è straordinaria e negli ultimi anni sono state tutte straordinarie. Ha fatto dei passi da gigante, è diventata una realtà sia a livello italiano sia a livello europeo e l’Italia deve andarne fiera”. Poche infine le indicazioni di formazione in vista di domani: “La formazione non l’ho ancora decisa, deciderò domani mattina. Quando mi sveglio, come sempre, decido la formazione. Ho uno-due dubbi, ma la partita è lunga, dura 95 minuti e i cambi saranno importanti. Ora ho delle idee e magari domani mattina mi sveglio e ne avrò delle altre. Dybala? Ha giocato mercoledì a Crotone, sta bene come stanno bene tutti gli altri. Se Higuain sta patendo la mancanza di gol? Higuain ha questi alti e bassi ma è in ottima condizione e domani sarà importante e decisivo per la partita”. In difesa: “Due giocano e gli altri due vediamo domani. Devo vedere come sta Barzagli, però tutti sono a disposizione e speriamo di scegliere quelli giusti. Howedes? Può essere una soluzione”. Pjanic, invece “è recuperato. Se sta bene gioca”.
(ITALPRESS).

ITALIA IN SVANTAGGIO 2-0 CONTRO IL BELGIO IN FED CUP

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Adesso è davvero dura, se non impossibile. La prima giornata di singolari è stata implacabile: Belgio in vantaggio per 2-0 sull’Italia a Genova al termine della prima giornata della sfida di Fed Cup valida per i play-off promozione per il World Group 2019, in corso sulla terra rossa di Valletta Cambiaso (live su SuperTennis). Nel singolare di apertura Elise Mertens ha superato l’azzurra Jasmine Paolini per 6-1 7-5, in un’ora e 35 minuti, poi nel secondo incontro Alison Van Uytvanck si è imposta con il punteggio di 6-4 6-7(6) 6-2 su Sara Errani dopo due ore e 42 minuti. Contro la Mertens, Paolini cede mancando tre set pount nel secondo set, dato statistico che lascia l’amaro in bocca all’azzurra. La belga parte forte e Paolini, dopo aver annullato una chance dello 0-3, rompe il ghiaccio (1-2). La 22enne di Leuven, fresca vincitrice a Lugano del suo terzo titolo Wta, il secondo stagionale dopo quello conquistato ad Hobart, senza trascurare la semifinale agli Australian Open, comanda gli scambi con continuità e precisione e vola sul 4-1 “pesante”. E dopo aver fronteggiato due palle per il 2-5, la numero 17 Wta incamera la prima frazione (6-1) dopo 33 minuti. Mertens comincia il secondo set con un gioco orribile: due doppi falli e un errore di diritto, cedendo il servizio a zero. Con il cuore, salvando una palla dell’immediato contro-break, Paolini si issa sul 2-0 ma la reazione dell’avversaria, che mette in cascina tre games di fila, non si fa attendere. E’ però più in partita ora la 22enne di Castelnuovo Garfagnana, numero 145 del ranking Wta, al quinto incontro in Fed Cup, e sale sul 4-3 con un secondo break. Due errori di rovescio le costano il 4-4, poi break azzurro e Mertens che, al servizio, si porta 0-40: i primi due set point sono annullati con merito dalla belga, sul terzo l’azzurra non chiude una volée di diritto mettendo poi lunga quella di rovescio. Un momento chiave che pesa sul piano psicologico: scoraggiata, l’italiana si fa riagganciare sul 5-5, incassando un parziale di nove punti a zero. Passato il momento di difficoltà, invece, la belga riprende a spingere sull’acceleratore, cogliendo il quinto successo in sei singolari in Fed Cup. Sicuramente più equilibrato il secondo singolare. Errani per prima strappa la battuta alla rivale, facendosi poi recuperare immediatamente, complici troppi errori, in particolare nel quarto gioco con 5 doppi falli (uno lo aveva commesso anche nel turno precedente). Van Uytvanck si porta poi sul 4-2 e ‘Sarita’, dopo aver mancato una chance per il 4-4, cede nuovamente il servizio. La regola dei break prosegue, ma il nono su dieci game disputati è quello fatale alla romagnola, incappata nel decimo doppio fallo e con un diritto in rete costretta a cedere 6-4 il parziale dopo 52 minuti. Il vantaggio da’ fiducia alla 24enne di Vilvoorde, che con un bel recupero su una smorzata strappato la battuta all’italiana nel secondo game, per poi volare sul 3-0. Dopo essere riuscita a tenere due turni di servizio (1-3 e 2-4), Errani ottiene l’agognato contro-break per il 3-4 e completa la rimonta sul 4-4. La ‘rossa’, numero 50 Wta, sfrutta la potenza alla battuta per salire 5-4, l’azzurra nonostante due doppi falli l’aggancia sul 5-5 approfittando di due risposte lunghe e un paio di errori della rivale. Che cancella 3 palle break (due consecutive) con altrettante prime a oltre 180 all’ora, prima di portarsi sul 6-5, con replica dell’italiana ed epilogo di set affidato al “gioco decisivo”: Errani sale 5 a 2, ma Van Uytvanck si issa 6 a 5, sprecando però il match point con un rovescio lungo, e altri due errori con lo stesso fondamentale che consentono all’italiana di pareggiare la situazione (8 a 6). Il terzo set si apre con tre break consecutivi, due in favore della belga che ha il merito di non accusare il contraccolpo psicologico, per poi portarsi a condurre 3-1. Al cambio campo (2-3) medical time out chiesto dalla capitana Tathiana Garbin per un trattamento al polpaccio destro dell’azzurra, che dopo non aver chiuso nel settimo game un diritto da posizione vantaggiosa perde il filo del gioco ritrovandosi sotto 5-2. Van Uytvanck stavolta non trema andando a centrare la 12esima vittoria su 17 singolari disputati in Fed Cup. Domani dalle ore 12.00 il confronto tra le numero uno dei rispettivi team, Errani e Mertens; a seguire quella tra le due numero due, Paolini e Van Uytvanck: in chiusura il doppio tra la coppia azzurra Deborah Chiesa/Jessica Pieri e quella belga Kirsten Flipkens/Elise Mertens.
(ITALPRESS).