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Sinner batte Medvedev e vola in semifinale a Shanghai

ROMA (ITALPRESS) – Jannik Sinner in semifinale al “Rolex Shanghai
Masters”, il torneo Atp 1000 in scena sul duro della capitale
economica della Cina (con montepremi complessivo pari a 10.298.535 dollari). Il tennista azzurro, numero uno del mondo e del seeding, ha sconfitto ai quarti di finale Daniil Medvedev, numero 5 del mondo e del seeding, in due set e un’ora e 24 minuti di gioco, con il punteggio di 6-1 6-4. “Sono molto contento di come ho giocato oggi, a volte dipende anche da dove giochiamo. Lui non ha potuto colpire bene il diritto come avrebbe voluto per il problema alla spalla, mi auguro che recuperi il più velocemente possibile. Se guardo dalla mia parte è stato un grande match, avevo preparato la partita davvero molto bene, e ora vediamo cosa saprò fare in semifinale”, ha commentato Sinner, alla sua decima semifinale in un Masters 1000. “Quando sei giovane non sai cosa può succedere, si può sempre migliorare ma va bene già questo risultato. E’ chiaro che io cercherò di andare avanti e fare meglio, per me oggi è stato davvero un’ottima partita e sono contento di essere in semifinale”, ha aggiunto Sinner che in semifinale affronterà il vincente della sfida tra Carlos Alcaraz e Tomas Machac.
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Spalletti “Con il Belgio partita spartiacque”

ROMA (ITALPRESS) – Quella contro il Belgio sarà una “partita spartiacque, perchè per noi vincerla vorrebbe dire molte cose. Ci permetterebbe di consolidare quello che abbiamo visto fino a questo momento e di fare tutte le cose un pò più tranquillamente”. Così Luciano Spalletti a Vivo Azzurro TV, alla vigilia della sfida dell’Olimpico contro il Belgio. Dall’alto del primo posto del girone, frutto dei sei punti conquistati nelle prime due trasferte di Parigi e Budapest con i vicecampioni del mondo della Francia e Israele, domani sera la Nazionale andrà a caccia della terza vittoria consecutiva in Nations League. Un altro successo spianerebbe la strada verso i quarti di finale, permettendo all’Italia di presentarsi da testa di serie al sorteggio per il prossimo Mondiale. Stavolta gli azzurri, che stamattina a Coverciano hanno sostenuto l’allenamento di rifinitura, avranno dalla loro anche il fattore casalingo, con lo Stadio Olimpico di Roma pronto a rispolverare il vestito delle grandi serate, emessi sinora 35.000 biglietti. Il ct in questi primi tre giorni di raduno ha constatato che l’atteggiamento della squadra non è cambiato rispetto a un mese fa: “Ho ritrovato le stesse cose, anzi ancor di più con questi quattro nuovi giovani che ho chiamato: hanno mostrato grandissima disponibilità, energia e voglia di far vedere la loro prontezza”.
Intanto l’età media del gruppo continua a scendere, dai 24 anni e 9 mesi di settembre a 24 anni e 5 mesi. All’Europeo, in occasione dell’ultimo match con la Svizzera, era di 28 anni: “Vedo questi giovanotti pronti per fare il salto di livello – ha spiegato il Ct al microfono della piattaforma OTT della Figc – durante gli allenamenti, avendoci a che fare direttamente, ce lo dimostrano di volta in volta”. Contro il Belgio di Domenico Tedesco, orfano delle stelle De Bruyne e Lukaku, bisognerà stare attenti all’estro e alla velocità dei suoi giovani talenti, dall’atalantino De Ketelaere a Doku. “Mancheranno dei calciatori forti, ma ne hanno altri in previsione futura ancora più forti. Hanno velocità, a campo aperto sono devastanti e sugli esterni hanno giocatori bravi a dribblare, sono tra quelli che dribblano più di tutta Europa. – ha concluso Spalletti – Hanno qualità da tutte le parti, hanno calciatori che giocano nelle migliori squadre a livello europeo e sono al sesto posto del Ranking Fifa mentre noi siamo al decimo”.
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Tedesco “Azzurri in un buon momento, con Lukaku tutto ok”

ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia ha cambiato sistema, sa giocare in verticale e riesce a cambiare gioco trovando il quinto sul lato opposto, che spesso riempie l’area. E’ una squadra che sta facendo bene e penso che sia in un momento abbastanza positivo”. Lo ha detto il ct del Belgio, Domenico Tedesco nella conferenza stampa della vigilia del match contro l’Italia, valido per la terza giornata del girone 2 di Lega A di Nations League. Sarà il venticinquesimo confronto diretto tra le due nazionali: finora sono arrivate 16 vittorie per gli azzurri, con 4 pareggi e 4 sconfitte. Una partita non banale per il tecnico nativo di Rossano che per la prima volta affronterà l’Italia. “Un futuro in Serie A? Non è il momento giusto per parlare di me e dei miei sogni – ha detto l’allenatore -. Sapete che sono sempre concentrato sul prossimo obiettivo e il nostro è molto difficile. Stiamo preparando questa partita da settimane e ora è arrivato il momento di giocarla, sarà un grande match non solo per me ma per tutti noi. Ma non posso nascondere il mio amore e la mia passione per l’Italia”.
Al momento il Belgio è fermo a 3 punti in classifica e in questa finestra nazionali Tedesco dovrà fare a meno di De Bruyne, Lukaku e Onana: “Ci mancano alcuni giocatori, abbiamo dovuto chiamare calciatori giovani. Romelu ha deciso di non essere con noi per queste due partite, ma c’è la possibilità che possa rientrare già a novembre. Capisco pienamente le sue ragioni, sappiamo che il suo trasferimento a Napoli è arrivato in ritardo e non ha potuto fare la preparazione come gli altri, quindi non è ancora al top della condizione. Ma non c’è nessun problema”. Belle parole e chance in arrivo per De Ketelaere: “Penso che meriti di essere in campo, sta facendo bene con l’Atalanta”. Anche l’esterno della Roma, Saelemaekers – attualmente ai box per una frattura composta del malleolo mediale – incassa la fiducia di Tedesco: “Dopo l’operazione ci siamo sentiti. Gli ho subito mandato un messaggio. E’ un ragazzo che ha un carattere top, sul campo ci può dare una mano in molte posizioni perchè può giocare più ruoli e sicuramente rientrerà nei nostri piani”.
Al fianco di Tedesco in sala stampa c’è Youri Tielemans che domani sera erediterà la fascia da capitano di De Bruyne. Il centrocampista del Manchester City dopo la sconfitta con la Francia aveva strigliato i compagni, ma Tielemans taglia corto: “Kevin ha detto cose vere, dobbiamo giocare l’uno per l’altro. Non penso fosse un messaggio negativo, puntava a farci migliorare come squadra”.
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Vanessa Ferrari si ritira “Deciso già prima di Parigi”

ROMA (ITALPRESS) – “Sto annunciando il ritiro ora. L’avevo già deciso prima di Parigi: questa Olimpiade sarebbe stata l’ultimo atto della mia vicenda agonistica. Desideravo fosse il finale della mia carriera. Mi spiace non sia stato così. Ma è arrivato il momento di dire basta e, credetemi, sono serena. Fisicamente gli infortuni si stanno facendo sentire”. In un’intervista a ‘BresciaOggì, Vanessa Ferrari ha ufficializzato il ritiro dell’attività agonostica, di fatto quasi scontato dopo l’ennesimo infortunio che le è costato la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi. Nata ad Orzinuovi il 10 novembre 1990, la fuoriclasse lombarda è stata campionessa del mondo nel 2006, campionessa europea nel 2007 e vice-campionessa al corpo libero ai Giochi olimpici di Tokyo 2020. Prima atleta azzurra a laurearsi iridata di ginnastica artistica, prestazione realizzata ad Aarhus (Danimarca) nel 2006, nello stesso anno fu insignita del collare d’oro al merito sportivo del Coni e, a inizio 2007, ricevette l’onorificenza presidenziale di cavaliere al merito della Repubblica. Vanta nel palmares internazionale, oltre al titolo del 2006, un argento olimpico, un argento e tre bronzi mondiali, otto medaglie ai campionati europei tra il 2006 e il 2021 (di cui quattro ori), cinque vittorie in Coppa del Mondo tra il 2007 e il 2021 ed otto ori in due edizioni dei Giochi del Mediterraneo, che ne fanno la sportiva italiana più vincente nella storia di questa rassegna. Ha preso parte a quattro edizioni dei Giochi Olimpici, prima ginnasta italiana a riuscire in tale impresa. Dal 2009 gareggiava per il gruppo sportivo dell’Esercito Italiano, forza armata nella quale riveste il grado di Caporal maggiore scelto. A livello nazionale detiene 22 titoli (7 nel concorso generale) ai campionati assoluti, di cui il primo vinto nel 2004, e 11 scudetti conquistati con la squadra Brixia nel Campionato di Serie A1. Soprannominata la ‘Farfallà di Orzinuovi e la ‘Cannibalè, è stata anche la prima ginnasta italiana ad avere eseguito lo Tsukahara avvitato “Silivas”, un doppio salto indietro raccolto con doppio avvitamento.
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Sinner batte Shelton e vola ai quarti a Shanghai

ROMA (ITALPRESS) – Jannik Sinner continua a vincere e a sorridere. L’altoatesino ha battuto Ben Shelton ed è approdato ai quarti di finale del “Rolex Shanghai Masters”, il torneo Atp 1000 in scena sul duro della capitale economica della Cina (con montepremi complessivo pari a 10.298.535 dollari). Il tennista azzurro, numero uno del mondo e del seeding, ha sconfitto negli ottavi di finale lo statunitense, numero 16 del ranking internazionale e 14esimo favorito del tabellone, con il punteggio di 6-4 7-6 (1).
Un solo break nel primo set, ottenuto nel nono e decisivo game da Sinner, che nel quarto gioco ha annullato due palle break all’avversario. Nessun servizio perso invece nella seconda frazione, dove l’altoatesino ha dovuto fronteggiare cinque palle break: due nel sesto gioco e tre nell’ottavo game, nel quale era sotto 0-40. Poi l’italiano ha mostrato il solito strapotere nei momenti decisivi e ha dominato il tie-break, giocato in maniera impeccabile e vinto per 7-1.
Così Sinner si è preso la rivincita su Shelton, il quale lo scorso anno lo aveva battuto proprio a Shanghai, sempre negli ottavi di finale, imponendosi al tie-break del terzo set.
Adesso, nei quarti, l’azzurro affronterà il russo Daniil Medvedev, 5 del mondo e del seeding, vincente negli ottavi contro il greco Stefanos Tsitsipas, 12 del ranking Atp e decima forza del tabellone, con lo score di 7-6 (3) 6-3. Quella in programma domani sarà la 14esima sfida fra Sinner e Medvedev. Al momento, nei confronti diretti, conduce il russo per 7-6.
Soddisfatto l’azzurro al termine della gara odierna: “E’ stata una partita difficilissima: lui ha servito molto bene. Io ho trovato soltanto in alcuni punti un piccolo modo per rispondere e per difendermi al meglio. Sono molto contento per come ho gestito soprattutto le fasi importanti del match. Domani si gioca di nuovo, speriamo di alzare ancora un pò il livello del mio tennis”.
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Di Gregorio “Nazionale gioia immensa, sogno il Mondiale”

FIRENZE (ITALPRESS) – Gigio Donnarumma numero 1, poi il vice Vicario e adesso, tra Meret, Provedel, Carnesecchi e via così, il gruppo azzurro accoglie anche Michele Di Gregorio. Il portiere della Juventus è stato convocato da Luciano Spalletti per le gare di Nations League contro Belgio e Israele. Il giusto premio dopo una lunga gavetta, ma sarà difficile farsi spazio tra tanti numeri 1. “Ho sempre detto che il gruppo portieri italiani è pazzesco, sono veramente contentissimo per questa prima convocazione, non vedo l’ora di essere d’aiuto, di mettermi a disposizione del mister e della squadra”, dice Di Gregorio ai microfoni di RaiSport dal ritiro di Coverciano. “Sono partito in C a 19 anni, ho fatto due anni in questa categoria, poi tre in B, ho vissuto anni splendidi a Monza con la promozione in A, poi è arrivata la Juventus. Qualcuno ha creduto in me più di me, direi che il mio è stato un continuo percorso di crescita, il voler dimostrare sempre di poter andare allo step successivo”, ha spiegato Di Gregorio che adesso è arrivato ai vertici del calcio nazionale e internazionale.
“Sono felice di essere alla Juventus, di aver trovato il mister, lo staff e una società così, ma adesso sono in Nazionale e voglio godermi questa settimana al massimo, perchè ho desiderato tanto essere qui”, sottolinea l’ex Monza che sul lavoro in bianconero con Thiago Motta dice: “Il mister vuole un gruppo che lo segua, indipendentemente dall’età e noi lo seguiamo. Pretende una determinata mentalità e questo ci spinge ad andare sempre forte e a non abbassare mai l’attenzione, credo sia giusto così”. E’ uno dei pochi tecnici che spesso alterna i portieri, lo faceva al Bologna, lo fa alla Juve dove Perin è sceso in campo da titolare in diverse gare. “Io lavoro sempre e mi metto a disposizione
dell’allenatore, poi è lui che fa le sue scelte, Mattia è un
portiere di grandissime qualità, una grande persona, è giusto che
anche lui trovi il suo spazio, noi ci spingiamo a vicenda giorno
per giorno, per migliorarci”, dice Di Gregorio orgoglioso “dei piccoli obiettivi e dei sogni che si stanno realizzando. Sono felice di aver trovato un gruppo bellissimo sia in bianconero che in azzurro”. A Coverciano ha riabbracciato Daniel Maldini, sono stati compagni di squadra al Monza, sono alla prima convocazione in Nazionale A.
“Sono molto contento per Daniel, lui ha qualità importanti, è un ragazzo serio che si impegna, sono contento e spero che per lui sia la prima di tante chiamate”, dice Di Gregorio che ovviamente si augura altrettanto per sè. “Spero che si ripeta una settimana come questa e che poi arriverò al Mondiale – dice -. Sono contento, perchè sono stato qui 10 anni fa in Under 17, ora mi ritrovo qui, consapevole che in tutti questi anni ho avuto un aiuto fondamentale da parte della mia famiglia, ecco perchè ogni cosa bella che mi succede la dedico a loro e a mio papà. In me c’è tanta felicità e tanto orgoglio, vivo un qualcosa che ho desiderato per molto tempo, la convocazione è stata una gioia immensa”. Un pensiero anche per il mondo Inter dove è cresciuto: “Ho fatto tutto il percorso nel settore giovanile, ho trovato belle persone, mi sono stati vicini quando mi ha lasciato mio papà, li sento ancora, a livello umano sono molto legato alle persone che ho conosciuto lì”. Si chiude con una delle sue specialità: i rigori. “Un aspetto che ho sempre curato da quando ho iniziato, già in C si studiavano gli avversari. Si lavora sui video, poi sul campo, si cerca di capire le caratteristiche di chi calcia, poi ci si comporta di conseguenza, a volte stando immobili, altre muovendo un ginocchio o l’altro”.
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U.21, Palestra “Bella emozione, non vedevo l’ora”

ROMA (ITALPRESS) – Manca sempre meno al grande appuntamento per la Nazionale Italiana Under 21 che, nella sfida contro l’Irlanda in programma martedì 15 ottobre alle 18:30 allo stadio Nereo Rocco di Trieste, avrà la possibilità di staccare il pass per gli Europei 2025 di categoria. La certezza aritmetica, però, potrebbe arrivare già nella serata di venerdì 11 ottobre, qualora la Norvegia, ormai fuori dalla lotta per il primo posto in classifica nel girone A, riuscisse a battere l’Irlanda. Gli azzurrini, prima di dedicarsi completamente alla gara di martedì, dovranno affrontare prima un’amichevole contro il Livorno, in calendario giovedì 10 ottobre alle 15:00. Il commissario tecnico Carmine Nunziata punta molto sui più giovani e, tra i volti nuovi, c’è il giovane Marco Palestra, che è intervenuto in conferenza stampa: “E’ stata una bella emozione, essere in Under 21 significa tanto. Lo prendo come un punto di partenza, un primo step per andare sempre a migliorare. Spero che ci possano essere sempre soddisfazioni in Nazionale. Quando l’ho saputo sono stato super contento, non vedevo l’ora di arrivare qui. Ho visto un gruppo molto unito e forte, sono tutti ragazzi umili e che hanno voglia di migliorarsi. Tra le persone che mi hanno aiutato ci sono Bonfanti, Sassi ed Esposito, gli altri li sto conoscendo e sono contento. Mi fanno sentire parte di questo gruppo”.
Il difensore dell’Atalanta potrebbe avere spazio giovedì in amichevole, ma il focus è completamente rivolto alla sfida contro l’Irlanda di martedì: “Siamo molto concentrati fin da quando siamo arrivati, è una partita decisiva. Ci stiamo allenando bene, il mister ci chiede di andare forte. Se ti alleni bene, fai bene anche in campo”.
Palestra ha poi commentato il suo impatto con la prima squadra e le prospettive con la maglia dell’Atalanta: “Ci sono grandi differenze tra Under 23 e prima squadra, come l’intensità delle partite e gli aspetti di livello fisico. Il fatto di essere sempre in casa ti permette di essere valorizzato. Esordire con il Real Madrid non è da tutti, non succede tutti i giorni. Sono molto contento di essere rimasto all’Atalanta, cercherò di avere il mio spazio e di giocarmi le mie carte, anche se non sarà semplice”, ha spiegato il difensore.
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Pallanuoto al via, Barelli “Fin punta sui due campionati”

ROMA (ITALPRESS) – “Inizia l’ennesima stagione molto importante, con campionati su cui la federazione punta molto anche dal punto di vista della copertura mediatica, oltre a una serie di iniziative a sostegno delle società, e prosegue anche la nostra attività di sensibilizzazione delle autorità statali per avere sostegni fondamentali sia dal punto di vista normativo che impiantistico”. Queste le parole presidente della Fin, Paolo Barelli, in occasione della conferenza di presentazione dei campionati maschile e femminile di pallanuoto, al via rispettivamente il 12 e il 19 ottobre. “Sarà un campionato bellissimo perchè ci sono grandi allenatori, che vengono da una scuola importante e che sono in prima fila per far crescere i giovani. Il Settebello è già competitivo, ma abbiamo anche una generazione giovane molto forte. Siamo in buone mani, sono fiducioso che a Los Angeles 2028 saremo competitivi, non ci tireremo indietro”, ha spiegato il ct del Settebello, Alessandro Campagna, presso la Sala Convegni delle Piscine del Foro Italico. Presente anche Carlo Silipo, che si è concentrato sul campionato femminile. Il ct del Setterosa ha dato “il benvenuto alle neopromosse Lazio e Ancona”, stilando poi la sua lista delle favorite per il titolo: “A lottare per il titolo saranno Catania, Sis Roma e Padova, ma bisogna inserire anche Trieste e Rapallo, che hanno operato molto bene nella campagna acquisti. Sarà un anno molto importante, quello post Olimpiade, perchè dovremmo trarre le migliori indicazioni possibili per formare il gruppo che affronterà il prossimo quadriennio”. La presentazione dei due campionati è stata anche l’occasione per celebrare la leggenda di Ratko Rudic, unico tecnico capace di vincere quattro ori olimpici con quattro Nazionali diverse, tra cui l’Italia, con la quale, tra il 1992 e il 1996, ha completato un Grand Slam che nessuna squadra ha ancora mai replicato. Una celebrazione avvenuta tramite il docu-film “Dogodio se”, traducibile in “E’ successo”, trasmesso al termine della conferenza. “Non è solo un film sui successi di alcune Nazionali, ma è un documento su 50 anni di pallanuoto mondiale. Sono emozionato di rivedere i miei giocatori e orgoglioso di quello che abbiamo fatto”, ha ammesso Rudic.
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