ROMA (ITALPRESS) – Un altro importante riconoscimento si aggiunge alla collezione di Giusy Versace. Questa volta è il Centro Sportivo Italiano di Teramo a conferirle il premio “San Gabriele per lo Sport”. Questa la motivazione: “Alla luce della perseveranza dimostrata e dell’esempio fornito nei confronti delle giovani generazioni e delle persone di ogni età”, nel corso della 16^ Convention Csi di San Gabriele a Isola del Gran Sasso che si è svolta venerdì 4 ottobre nella sala convegni Stauros del Santuario ai piedi del Gran Sasso. La consegna del premio, istituito da CSI e Padri Passionisti nel 2022, è avvenuta per mano del Presidente della giuria Angelo De Marcellis e nell’albo d’oro Giusy Versace succede a Stefano Baldini e Massimiliano Rosolino. Intervistata dalla presentatrice Francesca Martinelli, l’intervento di Giusy Versace si è focalizzato sul binomio fede e sport, sottolineando come la fede sia stata illuminante e abbia dato un vero senso al suo profondo dolore. “Continuavo a chiedermi: perchè è successo proprio a me, perchè proprio io ho dovuto perdere le gambe, io che sono sempre stata una brava persona? E poi, all’improvviso ho sentito come una voce dirmi: gira la domanda, perchè non a te? Cosa hai più degli altri? Da lì ho capito che era tempo di reagire, di lasciarmi alle spalle i rimpianti e iniziare una nuova vita e lo sport è stato fondamentale per la mia rinascita, insieme alla famiglia e agli affetti”, ha spiegato Giusy Versace. La cerimonia di premiazione è stata l’apice di una giornata iniziata in mattinata presso il Liceo Artistico ‘Gruè di Castelli, in un incontro svolto nell’ambito del Progetto ADSU PRO TER, nella quale Giusy si è raccontata con il suo solito trasporto e coinvolgimento emotivo davanti ad un’aula Magna gremita di studenti e alla presenza del sindaco di Castelli Rinaldo Seca. Nel pomeriggio, Giusy ha anche visitato il borgo di Castelli e il laboratorio delle ceramiche di Antonio Di Francesco e, infine, il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, a Isola del Gran Sasso, dove si è imbattuta nella storia del santo, definito ‘Santo dei Giovanì. “In Abruzzo ho vissuto diverse esperienze straordinarie – racconta Giusy Versace – è stato emozionante leggere e approfondire pagine del mio libro ‘Con la testa e con il cuore si va ovunquè con gli studenti e i dirigenti del Liceo Artistico Grue di Castelli, che ringrazio per le due ore di attenzione non scontata. Ringrazio anche il sindaco che mi ha guidato alla scoperta di questo Borgo ai piedi del Gran Sasso, deliziato il palato con prodotti tipici e mostrato l’eccellenza degli artigiani ceramisti, come il laboratorio di Antonio Di Francesco che ci ha dedicato un pò del suo tempo facendoci fare un viaggio nella sua arte: dobbiamo lavorare tutti uniti per valorizzare il Made in Italy e queste eccellenze dei piccoli borghi italiani. Infine la visita al Santuario del Santo patrono d’Abruzzo, con la guida dei Padri Passionisti che mi hanno aiutato a conoscere meglio la storia di San Gabriele, il Santo dei giovani. Ringrazio di vero cuore gli amici del Csi Teramo non solo per il premio che mi hanno conferito, ma per l’affetto e l’accoglienza”, ha concluso Giusy Versace.
– Foto Ufficio Stampa Giusy Versace –
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A Giusy Versace il Premio Nazionale “San Gabriele per lo Sport”
Spalletti “La parola d’ordine ora è dare continuità”
FIRENZE (ITALPRESS) – “All’inizio c’era da cambiare qualcosa, ora la parola d’ordine è dare continuità. I campioni hanno capito che sfruttare queste giornate azzurre può fare loro bene anche dentro la propria squadra”. Sono le parole di Luciano Spalletti, in conferenza stampa a Coverciano dove la Nazionale sta iniziando a preparare la prossima gara di Nations League, giovedì contro il Belgio all’Olimpico. “Il nostro campionato dà continuamente soluzioni e alternative, ci ha dato qualche soluzione in questo periodo – ha aggiunto il ct azzurro – C’è da gestire qualche infortunio, infortuni che secondo me dipendono soprattutto dalla testa dei calciatori più che dall’aspetto muscolare. Ma mi fa piacere aver visto anche questa mattina i calciatori entusiasti di ritrovarsi, quell’entusiasmo visto nelle ultime due partite”. Fra le novità di questo giro c’è Daniel Maldini. “A noi mancano certi giocatori. Lui ha tante qualità: ha la giocata bella ed incantevole, e poi ha fisicità, regge botta ai contrasti, si fa strada mettendo il naso davanti e poi è difficile riprenderlo perchè ha corsa – lo elogia Spalletti – Alcune volte si assenta dal gioco, ma vedendolo giocare con continuità l’ho visto crescere in maniera importante. Vediamo che effetto gli fa stare con noi questa settimana, magari gli fa un bell’effetto, e magari possono esplodere in lui giocate d’arte”. Per quanto riguarda l’altro volto nuovo, Pisilli, “mi sono detto vedendolo dalla tribuna: “Guarda che bel centrocampista”. E’ bi-fasico, e De Rossi mi ha detto che nelle partitine fa sempre gol, ha frequenza e energia di passo, sa fare un pò tutto. Pensavo meritasse di venire qui con noi”. Ma Spalletti ha affrontato anche altre tematiche non strettamente legate all’azzurro, come i calendari intasati e l’aumento degli infortuni. “Per me non si gioca molto, bisogna essere attrezzati per giocare molto. Bisogna far giocare chi c’è dietro, far giocare i giovani. Quando una squadra non vince non bisogna parlare di titolari o riserve, ci sono squadre che hanno 25 giocatori all’altezza. Ci sono squadre che non sono attrezzate, che non hanno 25 giocatori come altre, ma ci sono squadre che li hanno e gli viene permesso di giocare frequentemente per tutti i calciatori che hanno. Si gioca troppo? I discorsi finiscono sempre lì, cioè si dice che le seconde linee, le riserve, non hanno fatto bene come i titolari. Non bisogna creare alibi. Inter, Milan e Juventus hanno a disposizione rose per giocare più partite. Poi alcune prestazioni dipendono dalla fisicità o meno di certi calciatori”. In merito invece alle polemiche sui “rigorini”, ieri Spalletti era a vedere Fiorentina-Milan al fianco del designatore Rocchi, “lui è stato impegnato tutto il tempo nel suo lavoro, che fa bene. A me riesce difficile entrare nel lavoro degli altri. Ma per me vedere dare continuità al gioco è la cosa migliore, accettare qualche contrasto. Sarei curioso di fare l’arbitro perchè io lascerei giocare molto”. Poi una battuta sugli impianti in Italia: “Lo stadio dell’Atalanta rappresenta al meglio il nostro Paese, è bello che ci si giochi la Champions League. Vedere le partite in certi stadi invece mette tristezza. Bisogna mettersi al passo con i tempi e rifare gli stadi”.
– foto Ipa Agency –
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Inzaghi “In A tante squadre forti. Thuram? Spero rientri presto”
ROMA (ITALPRESS) – E’ stato Simone Inzaghi il grande protagonista del Premio Manlio Scopigno. Al Salone d’Onore del Coni, a Roma, è andata in scena la cerimonia di consegna del riconoscimento dedicato all’allenatore che guidò il Cagliari alla conquista dello scudetto del 1970. Il tecnico dell’Inter ha trionfato come miglior allenatore della Serie A 2023/24. “La nostra rosa è all’altezza per competere su ogni fronte, poi abbiamo una società forte con dirigenti capaci – le dichiarazioni a margine di Inzaghi -. Ci sono tante squadre che si sono rinforzate e vorranno contendere all’Inter il campionato. La pressione ce l’abbiamo tutti. Le prime sette giornate ci hanno dimostrato che tutte le gare sono insidiose, cercheremo di fare del nostro meglio”. Dominanti la scorsa stagione, tanto da aver chiuso il campionato al primo posto con 19 punti di vantaggio sul Milan secondo classificato (titolo nazionale numero 20 che è valso la seconda stella sulla maglia), i nerazzurri hanno raccolto in questo inizio di stagione 14 punti in 7 giornate di Serie A e si trovano al momento a due lunghezze dal Napoli capolista. In Champions League, invece, l’Inter ha pareggiato a Manchester 0-0 contro il City e ha poi spazzato via la Stella Rossa a San Siro con un perentorio 4-0. “Vincere è sempre difficile, ma lo è ancora di più confermarsi. Noi ci stiamo attrezzando e stiamo lavorando bene” ha aggiunto Inzaghi. Senza sbilanciarsi troppo, il tecnico piacentino ha risposto anche alla domanda sulle condizioni di Marcus Thuram, uscito malconcio dalla sfida vinta 3-2 contro il Torino (in cui ha realizzato una tripletta) a causa della brutta entrata sulla caviglia destra che è costata l’espulsione a Guillermo Maripàn. Gli esami strumentali hanno escluso lesioni. “Un pò di apprensione c’è – ha detto Inzaghi -, ma sembra che Marcus stia meglio”. In chiusura una riflessione sulla classe arbitrale, ancora una volta sotto la lente di ingrandimento di tifosi e addetti ai lavori dopo una giornata di Serie A ricca di polemiche ed episodi dubbi: “Gli arbitri? Dobbiamo tutti quanti aiutarli, tanti episodi non sono semplici da giudicare”.
– foto Ipa Agency –
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Presentato “Boxing for Change”, D’Ambrosi “Favorisce integrazione”
ROMA (ITALPRESS) – Favorire la partecipazione allo sport, l’integrazione e l’inclusione sociale attraverso i valori del pugilato, coinvolgendo gli istituti scolastici, le realtà più svantaggiate e periferiche, considerate a rischio, e gli istituti penitenziari. E’ questo l’obiettivo di “Boxing for Change – With boxing you learn”, progetto promosso dalla Federazione Pugilistica Italiana e dai partner Scholas Occurrentes e la Federazione Pugilistica Romena, in collaborazione con il partner associato Sport Senza Frontiere e la Federazione Pugilistica Spagnola e che è stato selezionato dalla Commissione Europea nell’ambito del Bando Erasmus “Cooperation Partnership – Sport”. Il presidente della FPI, Flavio D’Ambrosi, intervenuto con un videomessaggio alla conferenza di presentazione, ha spiegato come il progetto “includa e implementi la formazione dei nostri giovani, con Italia, Spagna e Romania che lavoreranno in sinergia per dare formazione all’interno di istituti scolastici e penitenziari, diretta a includere e far crescere i ragazzi”. Il segretario generale della federazione, Alberto Tappa, ha aggiunto che “il valore assoluto del progetto è legato all’integrazione e a tutte le politiche di prevenzione alla violenza”, rappresentando “un messaggio di pace”. Saranno 2000 ragazzi (1750 studenti e 250 giovani detenuti), tra i 13 e i 16 anni, a partecipare al progetto, che è iniziato con una formazione specifica per tecnici sportivi e insegnanti. Nel dettaglio, tra i tre Paesi, saranno coinvolti 80 tecnici e 40 insegnanti, per un progetto che coinvolge 35 scuole e 5 istituti penitenziari minorili.
Alla conferenza sono intervenuti anche gli altri protagonisti del progetto, a partire da Daniel Ion, segretario generale della federazione romena, che ha dichiarato: “Forse da questa iniziativa non usciranno centinaia di campioni ma, se il risultato sarà avere dei modelli per il futuro, allora sarà un successo pieno”. “E’ un progetto incredibile che trasmette valori importanti unendo tre Paesi, non potevamo mancare”, ha aggiunto Felipe Martinez, presidente della federazione spagnola. Infine, Josè Maria Del Corral, presidente di Scholas Occurrentes, ha ricordato come l’associazione sia stata fondata da Papa Francesco, che “era convinto che il cambiamento dovesse passare dall’educazione, e che tutto dovesse partire dal basso”, ringraziando poi le federazioni “che ci accompagnano e rendono questo possibile”, usando questa occasione come manifesto per la pace. Il progetto, che si chiuderà in occasione del Joy Summer Camp 2025, presentato dal Presidente di SSF Alessandro Tappa, vedrà anche il coinvolgimento di alcuni Ambassador/Campioni provenienti dai Paesi coinvolti, ovvero Michael Magnesi, Emanuele Blandamura, Pamela Malvina Noutcho Sawa, Emmanuel Reyes, Ayoub Ghadfa e Robert Euseblu Jitaru.
– foto ufficio stampa Fpi –
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U.21, Nunziata “Gara fondamentale contro l’Irlanda”
ROMA (ITALPRESS) – La Nazionale Italiana Under 21 si prepara a compiere l’ultimo passo per la qualificazione agli Europei 2025 di categoria. Gli azzurrini guidati dal commissario tecnico Carmine Nunziata, dopo le vittorie conquistate lo scorso mese contro San Marino e Norvegia, potranno staccare il pass per la rassegna continentale ottenendo un solo punto nell’ultima giornata del girone A. Dopo un test contro il Livorno, in programma giovedì, la selezione italiana scenderà in campo martedì 15 ottobre alle ore 18:30 al Nereo Rocco di Trieste per affrontare l’Irlanda. La certezza aritmetica della qualificazione degli azzurrini, però, potrebbe arrivare già venerdì 11 ottobre in caso di successo della Norvegia contro l’Irlanda, che renderebbe la sfida successiva soltanto una passerella per i ragazzi di Carmine Nunziata. Nel giorno del raduno il commissario tecnico ha parlato nella consueta conferenza stampa, sottolineando la grande importanza dell’imminente appuntamento: “Sicuramente ci fa piacere avere qualche giorno in più per preparare la partita, così possiamo recuperare qualche giocatore. E’ il modo migliore per arrivare ad una gara fondamentale. Sarà una partita difficile, l’Irlanda è una buona squadra. Giochiamo in casa e vogliamo cercare di raggiungere il nostro obiettivo, pensiamo solo a questo. Cercheremo di migliorare ciò che facciamo già da un anno, ma la vera differenza la farà la voglia di raggiungere l’obiettivo”.
Nunziata ha elogiato la rosa a sua disposizione, evidenziandone le qualità poichè più di qualche giocatore è già stato chiamato in Nazionale maggiore da Luciano Spalletti: “I ragazzi sono contenti di vedere qualche compagno che va a giocare in Nazionale A, è un gruppo che ha dei valori. E’ una cosa che devono prendere come stimolo per una loro crescita personale”. Tra i volti nuovi c’è anche il giovane difensore dell’Atalanta Marco Palestra: “E’ nuovo per l’Under 21, ma non per la Nazionale. Ha fatto tutta la trafila, è stato in Under 20. Ha doti interessanti e può sostituire Ruggeri che è infortunato”, spiega il tecnico.
– foto Ipa Agency –
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Arriva la conferma del Tas, squalifica Pogba ridotta a 18 mesi
LOSANNA (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Dopo i rumors dei giorni scorsi ecco la conferma ufficiale: il Tribunale arbitrale sportivo di Losanna ha ridotto da 4 anni a 18 mesi la squalifica per doping inflitta al centrocampista della Juventus, Paul Pogba.
Il giocatore era stato sanzionato lo scorso 28 febbraio dal Tribunale nazionale antidoping per la positività al testosterone in un controllo effettuato dopo la partita vinta in trasferta dalla Juventus contro l’Udinese il 20 agosto 2023, in occasione della prima giornata di campionato. La squalifica di 4 anni – retrodatata all’11 settembre 2023, quando era scattata la sospensione provvisoria, e accompagnata da una multa di 5 mila euro – è stata ora ridotta a 18 mesi (cancellata l’ammenda), per cui Pogba potrebbe tornare in campo dal prossimo 11 marzo, alla soglia del suo 32esimo compleanno. Il Tas, in attesa delle motivazioni complete, ha di fatto preso atto che la positività di Pogba nasce dall’assunzione non intenzionale di un integratore che gli era stato prescritto da un medico in Florida che aveva curato diversi atleti di alto livello. Dall’altro lato, però, il calciatore non è stato ritenuto del tutto esente da colpe e che, “in quanto professionista, avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione”. Resta il fatto che per Pogba l’incubo sta per finire e presto potrà tornare a giocare. Resta da capire con quale maglia visto che nella Juventus attuale non sembra esserci più spazio per lui e le parti potrebbero presto ad arrivare a un accordo per la risoluzione anticipata del contratto.
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Selvaggi “Per lo scudetto prevedo un duello Inter-Napoli”
ROMA (ITALPRESS) – “Alla fine credo che il pareggio sia un risultato giusto. La Juventus ha fatto meglio ma deve rivedere qualcosa: una squadra che vuole competere per vincere lo scudetto non può farsi rimontare dopo esser passata in vantaggio”. Così Franco Selvaggi, ex attaccante di Cagliari, Roma, Torino, Udinese e Inter e campione del mondo nel 1982, ospite di “Radio Anch’io Sport”, su Rai Radio 1, sul punto conquistato dalla squadra sarda sul campo della Juventus.
Sulle polemiche legate al Var, anche in questa giornata tanti episodi hanno fatto arrabbiare diversi allenatori e dirigenti: “Ormai basta un piccolo tocco, anche un dito sfiorato, il Var amplifica tutto ed è rigore. Se fossi un allenatore, direi ai miei calciatori: non cercate il cross vincente per il compagno, ma il braccio degli avversari”.
Sulla tripletta di Retegui, capocannoniere del campionato, invece, Selvaggi ha detto: “E’ il classico bomber, che sa giocare sia dentro che fuori dall’area. Credo che Retegui sia l’attaccante giusto per questa Nazionale. La partita contro il Belgio? Difficile, ma la vittoria contro la Francia fa ben sperare. Dopo un inizio stentato, speriamo che questa Nazionale ci possa portare ai fasti di una volta”.
Sulla lotta per lo scudetto, l’ex attaccante ha le idee chiare “Non dovendosi preoccupare delle coppe, il Napoli è avvantaggiato. Credo sarà un duello tra Inter e Napoli, sono le squadre più solide e competitive. Per ora escludo la Juve, è una squadra zeppa di giovani, che hanno bisogno di maturare attraverso l’esperienza del campo. Siamo ancora all’inizio, ma a mio avviso Inter e Napoli potrebbero arrivare sino alla fine”.
“Il Milan sta pagando un pò il cambio di giocatori e di allenatore. Deve ancora trovare un assetto stabile. Manca l’amalgama, si diceva un tempo. Fa delle belle partite e poi ricade negli stessi errori. E’ un percorso di maturazione, ci vorrà ancora del tempo. Non si inventa niente nel calcio, però il Milan è una buona squadra e potrà dire la sua in un campionato molto equilibrato”, ha concluso Selvaggi.
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Fiorentina-Milan 2-1: brillano De Gea, Adli e Gudmundsson
FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina batte 2-1 il Milan nel posticipo dell’ottava giornata della Serie A. Decide Gudmunsson nella parte finale di una gara che ha avuto continue sorprese e che vede la formazione di Fonseca colpevole soprattutto di aver fallito due calci di rigore. Sugli scudi De Gea, che ha parato due penalty e Adli, autore del primo gol della serata. Inutile, ai fini del risultato il gol di Pulisic e la parata di Maignan sul rigore calciato da Kean.
Il primo tempo è subito ricco di colpi di scena con la Fiorentina più quadrata rispetto ad altre esibizioni e il Milan che di contro appare la copia delle prime giornate di campionato. I padroni di casa potrebbero passare in vantaggio già al 20′ su calcio di rigore assegnato per fallo di Theo Hernandez su Dodo ma Kean tira male rendendo facile l’intervento di Maignan. La serata nera dell’esterno sinistro difensivo rossonero si completa a fine frazione quando restituisce il favore facendosi ipnotizzare da De Gea dopo che il direttore di gara, Pairetto, aveva fischiato un penalty per fallo di Ranieri su Morata. L’uno a zero gigliato arriva al 35′ e lo firma Adli che trova uno splendido destro a giro imparabile per l’ex compagno di squadra Maignan. I viola vanno al riposo meritatamente avanti.
Le cose non vanno meglio per il Milan a inizio ripresa quando l’arbitro concede a loro un secondo rigore per fallo di Kean su Gabbia ma anche questa volta ci pensa De Gea e dice di no ad Abraham. Ci pensa Pulic a trovare poco dopo il pareggio per gli ospiti sfuggendo ad Adli. La Fiorentina al 70′ reclama per un rigore che nè l’arbitro, nè il var assegnano per un fallo che è sembrato in realtà esserci di Rejnders su Colpani. Per fortuna dei gigliati arriva il gol di Gudmunsson con l’islandese che finalizza un contropiede perfetto. Nel finale il Milan tenta l’assalto con Okafor prima e Chukwueze poi ma il fortino viola resiste, anzi Kean centra anche una clamorosa traversa, e così al triplice fischio finale Firenze può esultare e soprattutto ringraziare De Gea.
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