Home Sport Pagina 3

Sport

Comuzzo, Savona e Rovella tra i 23 azzurri di Spalletti

ROMA (ITALPRESS) – Ultimi due impegni nel girone di Nations League per la Nazionale, che giovedì 14 novembre allo Stadio ‘Re Baldovinò di Bruxelles affronterà il Belgio per poi ospitare domenica 17 la Francia allo Stadio ‘Giuseppe Meazzà di Milano. In testa alla classifica del Gruppo 2 della Lega A con una lunghezza di vantaggio sui Bleus e sei sui Diavoli Rossi, all’Italia basterà raccogliere un punto in due gare per qualificarsi ai quarti di finale del torneo. Il ct Luciano Spalletti, che lunedì pomeriggio sarà tra i premiati della ‘Hall of Fame del Calcio Italianò, ha convocato 23 calciatori: prima chiamata in Nazionale maggiore per il difensore della Fiorentina Pietro Comuzzo, per il difensore della Juventus Nicolò Savona e per il centrocampista della Lazio Nicolò Rovella. Torna a vestire la maglia azzurra Nicolò Barella, assente dall’Europeo. La Nazionale si radunerà nella serata di domenica 10 novembre a Coverciano, dove si allenerà fino alla mattinata di mercoledì 13 per raggiungere nel pomeriggio Bruxelles. All’indomani dell’incontro con il Belgio, gli azzurri si trasferiranno a Milano e prepareranno la sfida con la Francia ad Appiano Gentile, presso il Centro Sportivo Angelo Moratti. L’elenco dei convocati: Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint-Germain), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Tottenham). Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Alessandro Buongiorno (Napoli), Andrea Cambiaso (Juventus), Pietro Comuzzo (Fiorentina), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Federico Gatti (Juventus), Caleb Okoli (Leicester), Nicolò Savona (Juventus), Destiny Udogie (Tottenham). Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Davide Frattesi (Inter), Niccolò Pisilli (Roma), Samuele Ricci (Torino), Nicolò Rovella (Lazio), Sandro Tonali (Newcastle). Attaccanti: Moise Kean (Fiorentina), Daniel Maldini (Monza), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Atalanta).
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Fonseca “Concentrati sul Cagliari, Leao e Camarda titolari”

MILANO (ITALPRESS) – Un Paulo Fonseca decisamente più rilassato si è presentato oggi in conferenza stampa, alla vigilia della gara di campionato contro il Cagliari, in trasferta, che segue il bel successo ottenuto in Champions League contro il Real Madrid. “Sarà una gara completamente diversa quella di domani”, ha spiegato il tecnico del Milan, precisando che “Leao sarà titolare” e che al posto dell’indisponibile Morata giocherà dal primo minuto il 16enne Francesco Camarda. “E’ importante confermare le cose buone viste in Champions e giocare con lo stesso spirito e lo stesso coraggio. Dovremo avere l’atteggiamento giusto però per vincere in Sardegna. Tutte le partite sono importanti. Dobbiamo tornare concentrati sul campionato e fare le cose corrette per ottenere un buon risultato”, ha affermato Fonseca. “Morata ha avuto uno scontro con Pavlovic: sta bene, ma non è pronto per giocare domani. Leao sarà in campo dal primo minuto. Ha fatto una buona partita contro il Real. Io ho detto che poteva fare anche meglio e fare alcune scelte migliori. Dobbiamo capire tutti che a Cagliari sarà una partita totalmente diversa per Rafa, con una marcatura individuale, senza lo spazio avuto a Madrid. Mi aspetto che Rafa possa confermarsi allo stesso livello visto in Champions”, ha spiegato ancora il tecnico portoghese. Infine, la notizia a sorpresa: “Domani giocherà Camarda, che ha grandi qualità. Lavora tutti i giorni bene con noi. Nel club crediamo tanto in lui. Io ho fiducia totale in lui. L’età non conta. Morata in questo momento ha un ruolo molto specifico: non è sempre un attaccante, ma tante volte è un giocatore che sblocca le linee di passaggio. Penso che Camarda in questo momento è più pronto di Abraham per fare questo ruolo. E devo dire che Abraham non è al meglio. Jovic? E’ dentro il progetto. Il problema è che non sta bene fisicamente. Non sarà con noi domani”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Conte “Inter la più forte ma il Napoli vuole restare primo”

CASTEL VOLTURNO (CASERTA) (ITALPRESS) – “Il ritorno a San Siro da capolista? Sicuramente fa sempre un certo effetto tornare dove si è lavorato duramente. E’ un carico di emozioni perchè comunque torni indietro nel tempo e quindi è inevitabile che ti riaffiorano alla mente tanti episodi. E’ un bell’effetto. Sono stati due anni felici. Nel primo siamo arrivati secondi perdendo la finale di Europa League. Nel secondo abbiamo vinto lo scudetto. E’ stata una bellissima esperienza che porto dentro di me”. Sono le parole di Antonio Conte nella conferenza stampa di presentazione di Inter-Napoli in programma domenica sera al Meazza. “Le parole di De Laurentiis che effetto hanno sull’ambiente? Non le ho lette. Poi qualsiasi cosa dice un presidente un allenatore non le deve mai commentare. Bisogna ascoltare e andare avanti. L’ho visto la settimana scorsa e non mi ha detto niente. Sono al di sotto del presidente”, ha detto ancora Conte che tornando sul posticipo di domenica si è soffermato sul valore della squadra campione d’Italia. “Sono tre punti importanti per noi e per l’Inter. E’ inevitabile che affrontiamo una squadra che oggi, per tutto quello che ha dimostrato negli ultimi anni, è la più forte. Hanno lavorato benissimo. Sono in una posizione più alta rispetto a tutte le altre antagoniste. Sono cresciuti tutti in maniera esponenziale. Ma ci sarà da giocare una partita. Non andiamo a sventolare la bandiera bianca. Ci giocheremo le nostre carte. Stiamo preparando la gara in maniera importante come facciamo con tutte le altre. Non lasciamo i tre punti prima ancora di giocare. Ci misureremo con la migliore del campionato. Ci arriviamo da primi in classifica. L’obiettivo è quello di rimanerci”. Sarà una partita particolare anche per Lukaku, grande ex che non sta vivendo il suo miglior momento. “Preoccupato per il suo rendimento? Ogni santa conferenza pre e post c’è sempre la domanda su Romelu. La crescita di Lukaku dipende dalla squadra, ma non vale solo per lui. Il singolo non è mai così determinante per spostare dei valori. Poi ci sono i singoli che devono essere esaltati. Il connubio di queste due cose ci deve portare lontano”, ha chiarito Conte che, a proposito di giocatori importanti per l’economia della squadra, ha parlato di Lobotka. “Conosciamo tutti la qualità e il valore di Lobo. Detto questo noi dobbiamo essere bravi a creare qualcosa che possa sopperire alle singole assenze. Penso che Gilmour abbia fatto molto bene. Come dico sempre non mi sentirete mai lamentarmi del fatto che manca questo o quello. Abbiamo cercato di fare una rosa ampia per sopperire a qualche infortunio. Lobotka lo abbiamo gestito. Sta bene, ha recuperato ed è a disposizione. Che poi possa partire dall’inizio è da valutare”. Il Napoli si presenta al Meazza dopo la sconfitta casalinga contro l’Atalanta. “E’ stata una settimana normale di lavoro. Non solo da un punto di vista tattico o fisico ma anche dal punto di vista dei video. Analizziamo le cose dopo una vittoria figurarsi dopo la sconfitta. Ci sono tante cose da valutare e capire perchè c’è stato questo inciampo. I ragazzi hanno voglia di lavorare e allenarsi”, ha concluso Conte.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Primo derby della Mole per Thiago Motta “Sensazioni buone”

TORINO (ITALPRESS) – “Le sensazioni sono buone perchè vedo la squadra bene, con l’atteggiamento giusto in allenamento. Nei derby c’è sempre un’atmosfera speciale, domani daremo il massimo per fare una grande partita e portarla dalla nostra parte”. Thiago Motta mostra grande serenità alla vigilia del suo primo derby della Mole. “Ho fiducia nell’impegno di tutti, che giochi dall’inizio o a partita in corso. Entrerà al 200% in partita sia chi inizierà che chi subentrerà per dare un contributo alla squadra”, garantisce il tecnico bianconero, che però dovrà fare a meno di alcune pedine. “Douglas Luiz? Su mia richiesta è venuto con noi a Lille ma anche ieri in allenamento non si è ancora sentito al 100% e ho deciso di non rischiarlo domani. Non ci saranno nemmeno Nico Gonzalez che avrà bisogno di un pò più tempo, e Adzic che ha avuto un piccolo problema”. La Juve non perde un derby dal 2015 “ma il passato conta pochissimo, conta domani quando l’arbitro fischierà l’inizio della partita. Dovremo competere al massimo e cercare di imporre il nostro gioco contro una squadra pericolosa nelle ripartenze. Serve una grande partita per ottenere il risultato che vogliamo”. Nessun indizio su quale braccio andrà stavolta la fascia di capitano. “Cosa deve avere per me un capitano? Tutto. La fascia è qualcosa di straordinario, che va a chi sa trasmettere quello che vogliamo, a chi sa dare l’esempio e chi l’ha indossata aveva queste caratteristiche”, ha ribattuto Motta, che alla Juve sente di essere nel posto giusto al momento giusto. “Se ho accettato un impegno così è perchè non voglio essere di passaggio, anzi, voglio rimanere tanti anni. Ma penso solo al quotidiano, a quello che devo fare, a provare a fare le cose giuste cercando di fare del mio meglio e anche qualcosa in più. Tutto il resto arriverà e sarò comunque soddisfatto perchè avrò fatto quello che devo fare. E’ quello che chiedo anche ai miei ragazzi e quando vedo in loro questo atteggiamento sono contento, significa che siamo nella direzione giusta”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

De Laurentiis “L’obiettivo non è lo scudetto ma mai dire mai”

NAPOLI (ITALPRESS) – L’obiettivo principale è tornare in Europa, meglio non parlare di scudetto ma chi vivrà vedrà. Aurelio De Laurentiis, con una lunga thread su X, si rivolge ai tifosi del Napoli invitandoli a non fare troppi voli pindarici dopo un primo scorcio di campionato che vede la squadra di Antonio Conte in testa alla classifica. “Cari tifosi del Napoli, sto partendo per Los Angeles e rientrerò in tempo per Napoli-Roma. Vorrei rassicurarvi sul fatto che il verbo ‘ricostruirè, da me pronunciato la scorsa estate, ha un significato preciso: è un percorso appena iniziato e ci vorrà calma e pazienza per arrivare a meta, anche se siamo partiti molto bene – sottolinea De Laurentiis – Ho visto troppe reazioni improprie, anche perchè non siamo al Fantacalcio. Ricostruire significa gettare le basi per un futuro duraturo sul piano dei risultati, come è stato per 14 anni di fila. Ci vuole tempo, pazienza, lavoro e soprattutto l’appoggio e l’abbraccio di tutti voi tifosi, perchè il Napoli è diventato non solo una squadra importante ma anche la bandiera di una città che sta vivendo una fase straordinaria di Rinascimento”. Ecco perchè per De Laurentiis “pensare oggi allo scudetto è un errore ingannevole che può diventare un atto di presunzione che dobbiamo evitare. L’obiettivo di tutti noi è ritornare in Europa, consapevoli che dovremo batterci con squadre del calibro dell’Inter, della Juve, del Milan, dell’Atalanta, della Lazio, della Roma, della Fiorentina e di tante altre ancora. Quindi, godiamoci questo splendido inizio di stagione e ricordiamoci che siamo una squadra in “costruzione”. Poi comunque…mai dire mai… Forza Napoli Sempre e a presto!”, la chiosa di ADL che lascia la porta aperta al sogno tricolore.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Il Genoa si salva nel recupero, Como beffato: 1-1 a Marassi

GENOVA (ITALPRESS) – In un insolito giovedì di campionato, Genoa e Como pareggiano per 1-1 al Ferraris, al termine di una partita piuttosto tesa. Alla rete di Da Cunha nel primo tempo ha risposto Vogliacco nel finale. Un punto prezioso per il Genoa, ma che ha il sapore della beffa per la squadra di Fabregas, dominante per lunghi tratti. E’ proprio il Como, infatti, a partire subito forte, macinando occasioni da gol per tutto il primo tempo e imponendo il proprio possesso palla. Al 17′ a sbloccare la partita ci pensa Da Cunha, alla prima gioia in Serie A. Nasce tutto da un’ingenuità di Pinamonti che si fa scippare il pallone sulla trequarti: Paz appoggia così per il trequartista francese, che con un destro ad incrociare batte Leali. Dopo l’1-0 i lariani sfiorano il raddoppio in più occasioni, peccando di precisione. La manovra del Genoa, invece, è troppo lenta e macchinosa: nonostante la tanta sofferenza, però, i ragazzi di Gilardino riescono comunque ad impensierire la non irreprensibile retroguardia del Como. Al 35′, dopo la parata di Leali su Fadera, su azione di contropiede Ekhator si ritrova solo davanti a Reina: il portiere spagnolo legge il tentativo di pallonetto dell’avversario, rimanendo in piedi e parando senza problemi. Successivamente Pinamonti di testa va a centimetri dal pareggio. Nella ripresa Gilardino inserisce Miretti e ridisegna la squadra con la difesa a quattro. Poco prima del sessantesimo il match viene momentaneamente interrotto per circa due minuti, a causa dell’intemperanza di alcuni tifosi del Genoa, contrariati da qualche decisione arbitrale: su uno degli assistenti di Rapuano piovono degli oggetti dalle tribune. In generale il secondo tempo viene giocato su ritmi più bassi e i contrattacchi dei rossoblù si rivelano inconsistenti. Il Como prova in più occasioni a colpire in contropiede e al 67′ viene annullato un gol a Cutrone per fuorigioco: sono tante le palle gol buttate alle ortiche dai ragazzi di Fabregas, poco lucidi nel cercare il 2-0. A venti minuti dalla fine Gilardino si gioca anche la carta Balotelli, ma la produzione offensiva del Grifone rimane sterile. Serve allora una palla inattiva per regalare un punto ai padroni di casa. Nel corso del secondo minuto di recupero, da corner, dopo la spizzata di Pinamonti, ci pensa Vogliacco a siglare l’1-1. Il Como alla fine paga i tanti errori sottoporta e non riesce a rialzarsi dai tre ko consecutivi.
– foto Image –
(ITALPRESS).

La Fiorentina si ferma a Cipro, l’Apoel vince 2-1

NICOSIA (CIPRO) (ITALPRESS) – Ko inatteso per la Fiorentina che interrompe la sua striscia positiva perdendo 2-1 a Cipro contro l’Apoel Nicosia. Palladino fa turnover ed effettua anche delle mosse sorprendenti, con Adli trequartista e Parisi esterno alto nel 4-2-3-1. In attacco c’è Kouamè, che è il primo capace di impensierire l’ex Inter Vid Belec. Una conclusione debole e un tiro alto che spaventano l’Apoel, ma non lo piegano.
La Fiorentina controlla il gioco e non sfonda, rischiando grosso alla mezz’ora: El Arabi avvisa Terracciano, che risponde presente. La chance creata risveglia i ciprioti che, dopo tanta difesa, fanno malissimo al 37′: El Arabi apparecchia per Donis, che insacca con un destro morbido. Richardson e Mandragora provano a pareggiare, ma tutto si mette male per la Fiorentina al 46′. Merito ancora di El Arabi, che fa da sponda per Abagna, bravo a crederci dopo due rimpalli.
Si va dunque al riposo sul 2-0 per l’Apoel e Palladino osa, inserendo Beltran per Adli. Le mosse offensive del tecnico, che schiera anche Bove e Gosens, danno relativamente i loro frutti.
Per mezz’ora i ciprioti resistono e non soffrono contro la Fiorentina, prima di subire il 2-1 al 74′: Kouamè e Ikonè scambiano, la difesa di casa va in tilt ed ecco la rete della speranza dell’ex Lille. Passano due minuti ed ecco il nuovo brivido per i viola, visto che Chebake ed El Arabi sprecano un clamoroso contropiede che sarebbe valso il terzo gol.
Jimenez si copre nel finale, togliendo l’ex juventino Donis, e riesce a contenere i rivali. Il tentativo di rimonta della Fiorentina si chiude qui e, anzi, è Chebake a sfiorare ancora il gol. Nulla da fare per i viola e per mister Palladino, che subisce la prima sconfitta in Conference e interrompe la sua striscia positiva. I toscani non perdevano dal 15 settembre ed erano reduci da sette successivi consecutivi, otto nelle ultime nove gare tra Serie A e Conference League, ma si fermano a quota 6 punti.
Con questo risultato, a metà della League Phase, i viola sarebbero ottavi (e agli ottavi). Sale a quota 4 punti l’Apoel, che entra nella zona-playoff in una classifica unica che vede sei squadre a punteggio pieno: Chelsea, Legia Varsavia, Jagiellonia Bialystok, Rapid Vienna, Vitoria Guimaraes ed Heidenheim.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Lazio in testa in Europa League, il Porto cade all’Olimpico

ROMA (ITALPRESS) – La Lazio batte anche il Porto e in beata solitudine guarda tutti dall’alto in Europa League. All’Olimpico finisce 2-1 grazie alle reti di Romagnoli (45+5′) e del solito Pedro (92′) che permettono ai biancocelesti di conservare il punteggio pieno (12 punti), con 11 gol fatti e 2 subiti. Ennesima prova di forza per gli uomini di Marco Baroni che infliggono una sconfitta ad una squadra che nell’Olimpico biancoceleste non aveva mai perso (due pareggi in due gare) e che in questa stagione non finiva ko dallo scorso 25 settembre. Il Porto però non sfigura. Anzi, prima del vantaggio laziale, i ragazzi di Vitor Bruno sfiorano il gol con l’occasione più nitida del primo tempo. Al 33′ Omorodion (4 reti fin qui in Europa) guida il contropiede e serve Fabio Vieira che, in area, si sposta la palla sul mancino e con una conclusione a giro colpisce sia il legno sia la traversa all’incrocio dei pali. La Lazio (che si è vista annullare un gol per fuorigioco di Castellanos) sblocca il risultato nell’ultimo minuto di recupero. Sugli sviluppi di un corner dalla sinistra, Castellanos fa da torre per Romagnoli che sfrutta l’uscita incerta di Diogo Costa per depositare in rete di testa. Triplo cambio del Porto al 61′: fuori Fernandes, Namaso e Varela; dentro Joao Mario, Pepe e Nico Gonzalez. Al 66′ gli ospiti pareggiano: Fabio Vieira verticalizza per Galeno che sfonda sulla sinistra e scarica per Eustaquio che a centro area apre il piattone e con un rasoterra batte Mandas. Baroni corre subito ai ripari: fuori Tchaouna, Castellanos e Gigot; dentro Rovella, Gila e Dia. Il 37enne Pedro rimane in campo fino all’ultimo ed è lui a segnare il gol vittoria: lo spagnolo controlla un pallone sul cross di Isaksen e da due passi non sbaglia. La Lazio tornerà in campo in Europa League giovedì 28 novembre per sfidare all’Olimpico il Ludogorets. Lo farà da capolista e con un Pedro sempre più decisivo.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).