ROMA (ITALPRESS) – Quattro novità nel gruppo di Luciano Spalletti: si tratta del classe 2004 della Roma, Niccolò Pisilli, dell’attaccante del Monza, Daniel Maldini che dopo Cesare e Paolo riporta un altro Maldini in azzurro, del difensore del Milan Matteo Gabbia e del portiere della Juventus Michele Di Gregorio.
Dopo i successi in trasferta contro i vicecampioni del mondo della Francia e Israele, la Nazionale riprende il cammino in Nations League con le prime due gare casalinghe della stagione: giovedì 10 ottobre (ore 20.45, diretta su Rai 1) allo Stadio Olimpico di Roma affronterà il Belgio, mentre lunedì 14 ottobre (ore 20.45, diretta su Rai 1) lo Stadio ‘Friulì di Udine farà da cornice al secondo confronto con Israele. L’obiettivo è confermarsi in testa alla classifica e ipotecare con altre due vittorie la qualificazione ai quarti di finale.
Il Ct Luciano Spalletti ha convocato 23 calciatori, quattro alla prima chiamata in Nazionale: il portiere della Juventus Michele Di Gregorio, il difensore del Milan Matteo Gabbia, il centrocampista della Roma Niccolò Pisilli e l’attaccante del Monza Daniel Maldini. A oltre 22 anni di distanza dall’ultima presenza di papà Paolo (18 giugno 2022) e 61 anni dopo nonno Cesare, un Maldini torna quindi a indossare la maglia azzurra.
La Nazionale si radunerà domenica a Coverciano e nel pomeriggio di mercoledì 9 ottobre si trasferirà a Roma per rientrare nella notte di giovedì al Centro Tecnico Federale. Domenica il trasferimento a Udine, alla vigilia della gara con Israele. Per Spalletti, un viaggio al contrario rispetto a quello fatto nel 2005, quando si trasferì dall’Udinese alla Roma, due esperienze intense nella sua carriera da allenatore.
L’elenco dei convocati: Portieri: Michele Di Gregorio (Juventus), Gianluigi Donnarumma (Paris Saint-Germain), Guglielmo Vicario (Tottenham). Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Atalanta), Alessandro Buongiorno (Napoli), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Matteo Gabbia (Milan), Caleb Okoli (Leicester), Destiny Udogie (Tottenham).
Centrocampisti: Nicolò Fagioli (Juventus), Davide Frattesi (Inter), Lorenzo Pellegrini (Roma), Niccolò Pisilli (Roma), Samuele Ricci (Torino), Sandro Tonali (Newcastle). Attaccanti: Moise Kean (Fiorentina), Daniel Maldini (Monza), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Atalanta).
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Quattro novità tra i 23 di Spalletti per Belgio e Israele
Sfumano i sogni di Luna Rossa, Ineos vola in Coppa America
BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – I sogni di gloria di Luna Rossa sono sfumati nelle acque antistanti a Barcellona. La barca italiana, griffata Prada e Pirelli, ha perso la finale di Louis Vuitton Cup contro Ineos Britannia per 7-4. Saranno quindi gli inglesi, con team principal e timoniere Ben Ainslie, a gareggiare nella 37esima Americàs Cup, come sfidanti, contro il defender, ovvero l’Emirates Team New Zealand.
Il punto decisivo in favore dell’AC 75 britannica è arrivato oggi, al termine dell’undicesimo round del confronto con la barca con il guidone del Circolo della Vela Sicilia, con al timone, come sempre, il palermitano Francesco Bruni e l’australiano Jimmy Spithill. Ancora una volta la partenza è stata praticamente pari; poi gli inglesi hanno chiuso il primo degli otto lati della regata odierna con 10 secondi di vantaggio. Un vantaggio poi conservato e addirittura aumentato fino all’arrivo.
Nulla da fare per Luna Rossa, voluta dall’imprenditore Patrizio Bertelli nel 1997 e varata nel 1999, che era alla sua quinta finale del torneo riservato agli sfidanti. Il team ora diretto dallo skipper Max Sirena in passato ha centrato il pass per la Americàs Cup (mai vinta) due volte, nel 2000 e nel 2021, perdendo in entrambe le occasioni contro New Zealand. Questa di oggi è quindi la terza finale di Vuitton Cup persa dagli italiani. Approdano invece in Coppa America gli inglesi che dal 1851, anno della prima coppa delle 100 ghinee, hanno disputato già 17 volte la sfida per il prestigioso trofeo velico, senza vincerla mai. Torna quindi protagonista una barca del Regno Unito a distanza di 60 anni. L’ultima volta che gli inglesi hanno disputato la Americàs Cup è stata nel 1964. Si gareggerà, sempre nel mare catalano, da sabato 12 a lunedì 21 ottobre. Anche in questo caso, come nella finale di Vuitton Cup, la sfida sarà al meglio delle 13 regate: trionfa chi ottiene prima sette vittorie.
La barca italiana ha pagato a caro prezzo qualche problema legato all’affidabilità della barca. Di contro Ineos ha fatto grandi progressi dalle prime regate dei Round Robin a oggi, meritando il successo fra gli sfidanti. Continuano dunque i sogni di Ineos Britannia; quelli di Luna Rossa, invece, sono rimandati alle prossime sfide.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
In Giappone volano le Ktm: Binder davanti, settimo Bagnaia
MOTEGI (GIAPPONE) (ITALPRESS) – A Motegi il protagonista che non
ti aspetti è Brad Binder che, in sella alla Ktm, chiude il venerdì giapponese davanti a tutti i rivali. Il pilota sudafricano piazza nel finale di Practice la zampata vincente, firmando il primo crono in 1’43″436. Segue Marc Marquez (+0″033), al secondo posto. Più attardati nella classifica dei tempi, invece, Martin (+0″132) e Bagnaia (+0″318), rispettivamente terzo e settimo. Quarto tempo per Pedro Acosta (+0″147), mentre chiude quinto Enea Bastianini (+0″169). In generale, la prima giornata sul circuito di Motegi ha riservato alcune insidie a livello di setup per tutti i piloti. Nel corso delle FP1 qualche goccia di pioggia ha scombussolato il lavoro dei team. Le condizioni miste poi sono via via scomparse col passare delle ore e nella Practice la pista era di fatto quasi del tutto asciutta. Il meteo, però, non è una variabile da trascurare e nelle qualifiche e nella Sprint di domani il rischio pioggia sarà piuttosto elevato. A livello di performance, come raccontato, ha sorpreso la Ktm, apparsa molto convincente sia con Binder che con Acosta.
Buona prestazione anche per Pecco Bagnaia, che già ieri in conferenza stampa aveva raccontato di considerare Motegi una pista più nelle su corde. Il settimo posto nella Practice non deve trarre in inganno, anche perchè Pecco è andato lungo alla curva 11 nel corso dell’ultimo time attack: pertanto, il tempo di Binder era assolutamente alla portata. “Il mio giudizio sulla giornata di oggi è positivo. Sin da subito mi sono trovato a mio agio in moto. Stiamo lavorando nella giusta direzione”, ha dichiarato il pilota di Chivasso. Qualche patema in
più, invece, sia per Martin che per Marquez, nonostante il buon
piazzamento. “Le Ktm sono molto in forma, ma nel passo gara non
vedo tanti piloti al mio livello. Sto comunque faticando un pò
con l’anteriore”, ha confessato Martin. Marquez, invece, ha
raccontato di aver dovuto cambiare più volte l’assetto della moto, a causa di alcuni dettagli fuori posto: “La gomma usata è la mia personale incognita: non ci ho fatto dei giri di qualità. E’ stata una giornata molto strana: sono migliorato solo nelle ultime due uscite”. Guardando anche le altre posizioni, Maverick Vinales chiude sesto ed è l’unica Aprilia ad accedere al Q2 diretto. Ottavo, invece, Alex Marquez (Ducati Gresini). Gli ultimi posti disponibili in top ten vengono occupati dalle Ducati Pertamina di Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi, rispettivamente nono e decimo. Tra gli altri, Quartararo, Miller, Espargaro e Morbidelli saranno costretti a passare dal Q1. Non solo questioni di pista, ma anche ufficialità e notizie di mercato. La situazione dei piloti per il 2025 è ormai delineata, ma occhio anche agli spostamenti di tecnici e ingegneri. Nella mattinata è arrivata, infatti, l’ufficialità di Fabiano Sterlacchini come nuovo direttore tecnico di Aprilia, al posto di Romano Albesiano: quest’ultimo, invece, si accaserà in Honda. Per quanto riguarda gli orari della giornata di domani, le qualifiche di MotoGp sono in programma nella notte italiana, alle 3.45. L’appuntamento con la Sprint Race, invece, è fissato per domani mattina alle 8.00.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Addio a Lea Pericoli, la signora del tennis italiano
ROMA (ITALPRESS) – E’ morta a 89 anni Lea Pericoli, la signora del tennis italiano. Signora in campo, regina in campo e maestra di eleganza, è stata una delle prime donne a raccontare il tennis su giornali e in tv dopo averlo giocato ai massimi livelli. Classe e stile hanno caratterizzato tutta la sua storia, quella della campionessa da record del tennis italiano, con 27 titoli all’attivo nei campionati nazionali in singolare, doppio e doppio misto. Nata a Milano il 22 marzo 1935, nei tornei del Grand Slam, ha raggiunto quattro volte gli ottavi al Roland Garros (1955, 1960, 1964 e 1971) e tre volte sull’erba di Wimbledon (1965, 1967 e 1970). Numero 1 d’Italia per 14 anni tra il 1959 e il 1976, record assoluto, e per altre quattro volte numero 2 (1960, 1961, 1962 e 1973). Ha giocato 29 incontri in nazionale, con un record di otto vittorie in singolare e sei in doppio. Agli Internazionali d’Italia è stata semifinalista nel 1967, ha raggiunto 4 volte i quarti di finale (1959, 1962, 1969 e 1971) e 8 volte gli ottavi (1953, 1955, 1960, 1963, 1964, 1965, 1970 e 1972). Ha giocato cinque finali in doppio a fianco di Silvana Lazzarino (dal 1962 al 1965 e nel 1967). Con lei, ha tenuto a battesimo la formazione azzurra a Londra nel 1963. La sua vita è stata un’avventura, iniziata ad Addis Abeba, dove il padre trasferisce la famiglia in seguito alla Guerra d’Etiopia. E’ lui a darle la prima racchetta. E’ iniziato un lungo amore con il tennis continuato in Kenya, dove viene mandata a studiare, e poi in giro per il mondo. A 17 anni, mentre è in vacanza in Versiglia dove insegnava il padre di Paolo Bertolucci, capisce che quel suo amore può diventare qualcosa di più e sceglie il tennis come carriera. Con lo stesso spirito ha sfidato i pregiudizi, affrontato e sconfitto due tumori: un carcinoma all’utero nel 1973 e un cancro al seno nel 2012. “Il Presidente Angelo Binaghi e tutto il movimento del tennis italiano si stringono con affetto alla sua famiglia in questo momento di grande dolore”, si legge in una nota della Federtennis.
– Foto Image –
(ITALPRESS).
La Fiorentina fatica, ma piega 2-0 i campioni del Galles
FIRENZE (ITALPRESS) – Massimo sforzo, minimo risultato. La Fiorentina vince la propria gara di esordio nel girone unico di Conference battendo i gallesi dei The New Saints per 2-0. Servono però un possesso palla superiore al 70%, dodici angoli e soprattutto l’inserimento di alcuni titolarissimi, fra cui Kean e Gudmundsson, per avere la meglio sui modesti campioni di Galles. Proprio l’ex Juve trova di nuovo il gol personale che serve per rimpinguare il punteggio dopo che Adli al 70′ aveva sbloccato la gara. Prestazione complessivamente opaca però per Biraghi e compagni che soprattutto nella ora iniziale di gioco mostrano tantissimi limiti. Il primo tempo viola soprattutto è vicino all’essere sconcertante. I gigliati schierati da Palladino con il 4-2-3-1, con Biraghi adattato a centrale difensivo vista l’assenza contemporanea di Martinez Quarta, Comuzzo e Luca Ranieri, offrono una prestazione altamente deludente. Su tutti spicca la prova di Ikonè, insufficiente in ogni iniziativa. Non è un caso che all’intervallo i tifosi di casa fischino i propri beniamini. Le uniche occasioni sono estemporanee e quasi sempre firmate da Kouame, mentre Mandragora centra un incrocio dei pali prima di farsi male al ginocchio sinistro e lasciare spazio a Richardson.
La formazione gallese si chiude e prova a ripartire ma senza mai troppa convinzione. Al 13′ della ripresa Palladino stravolge la sua Fiorentina: fuori Kayode, Beltran e Sottil, quest’ultimo pesantemente fischiato, dentro Dodo, Kean e Gudmunsson. Passano 8′ e i padroni di casa passano grazie ad Adli su assist di Kouame. Tre minuti e Kean raddoppia, chiudendo di fatto la gara e tornando a far cantare il Franchi. Proprio il numero 20 viola con sufficienza fallisce il tap-in per il raddoppio personale al 78′. Il risultato non cambia più fino al triplice fischio finale, per i gigliati una piccola boccata d’ossigeno in campo europeo.
– Foto Image –
(ITALPRESS).
Per la Roma di Juric primo ko in Svezia, l’Elfsborg vince 1-0
BORAS (SVEZIA) (ITALPRESS) – La Roma subisce in Svezia la prima sconfitta dell’era Ivan Juric. Alla Boras Arena l’Elfsborg vince 1-0 con un rigore di Baidoo e complica il percorso in Europa League dei giallorossi, che hanno un solo punto in classifica, ottenuto all’Olimpico con l’Athletic Bilbao alla prima giornata. Rispetto alla partita contro il Venezia, Juric ne cambia sei. Nel primo tempo della Roma c’è tanto possesso palla (67%), ma poche soluzioni offensive in area. Undici le conclusioni dei giallorossi, tre delle quali di Soulè, ma di fatto la Roma non è mai pericolosa dalle parti di Pettersson nei quarantacinque minuti d’apertura. L’Elfsborg tiene meno palla (109 i passaggi completati contro i 371 della Roma), ma è più concreto. Al 17′ si accendono i fratelli Zeneli: Arber innesca Besfort, che scappa a Ndicka e calcia col destro trovando l’opposizione di Svilar. Il portiere della Roma si ripete al 19′ su un colpo di testa di Henriksson e al 43′ su un tiro al volo del solito Besfort Zeneli, ma in questo caso l’azione parte da un tocco di mano in area di Baldanzi che sfugge all’arbitro Tohver ma non al Var: Baidoo si prende l’incarico del rigore e dagli undici metri non sbaglia.
Per i primi cambi di Ivan Juric bisogna aspettare il 65′: Shomurodov, Abdulhamid e Soulè lasciano il posto a Dovbyk, El Shaarawy e Dybala. La scossa è immediata. El Shaarawy crossa dalla destra, Pisilli calcia a botta sicura a centro area ma Pettersson d’istinto nega il gol al prodotto del vivaio giallorosso. Al 72′ il tecnico romanista si gioca la carta Pellegrini al posto di Baldanzi. Quattro minuti dopo il numero 7 ha la palla dell’1-1: duetta con Dovbyk, si libera nello stretto in area ma calcia sull’esterno della rete. All’83’ Pellegrini ci riprova e aggiusta la mira, ma stavolta è la traversa a negargli la rete. La Roma torna a casa con una sconfitta e vede complicarsi il percorso europeo.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
La Lazio travolge il Nizza, all’Olimpico finisce 4-1
ROMA (ITALPRESS) – Brilla ancora la Lazio nel segno del “Taty” Castellanos che, nel giorno del suo 26° compleanno, sigla una doppietta e confeziona diverse giocate di qualità nel 4-1 con cui i biancocelesti superano il Nizza nella seconda giornata di Europa League, bissando il successo all’esordio contro la Dinamo Kiev. Baroni lancia tra i pali Mandas, alla prima presenza stagionale, e conferma titolari “di coppa” Pedro e Dele-Bashiru. Dopo una prima fase di studio, la Lazio comincia a macinare gioco e si rende pericolosa con Vecino e Pedro, anticipato ad un difensore avversario su un cross un pò troppo arretrato di Marusic. Dal calcio d’angolo Castellanos trova lo spazio per un colpo di testa poderoso, respinto dall’incrocio dei pali. I biancocelesti colpiscono anche la parte alta della traversa con un tiro di Vecino deviato da un difensore. E’ il preludio al gol, che arriva al 20′: angolo battuto da Pedro con colpo di testa di Patric salvato sulla linea da Clauss; ancora Pedro arriva sulla palla vagante e scarica in rete un tiro a giro perfetto. Con il passare dei minuti il Nizza sembra prendere il controllo del gioco, ma la Lazio colpisce nuovamente al 35′ con Castellanos, che supera Bulka con un pallonetto dopo un intervento difensivo impreciso di Ndayishimiye.
Al 41′ gli ospiti accorciano con l’ex Sassuolo Boga, che completa una bella triangolazione con Moukoko e batte Mandas col mancino. Nel secondo tempo aumenta ancora di più l’intensità della pioggia e il campo diventa davvero molto pesante, ma al 53′ Castellanos trova un’altra grande giocata partendo in profondità sull’assist di Rovella e calciando all’incrocio dopo un’ottima sterzata a superare la pressione di Rosario: inizialmente annullato per fuorigioco, il gol viene convalidato dopo il check del Var. L’asse Rovella-Castellanos si ripete pochi minuti dopo e porta al rigore conquistato dallo spagnolo per fallo di Bulka: dal dischetto Zaccagni non sbaglia: 4-1. Le condizioni del campo peggiorano sempre di più, tanto che alcune zone sono al limite della praticabilità. Il Nizza trova comunque alcuni spunti interessanti con Guessand e Moukoko, con Mandas che risponde presente in entrambe le occasioni, blindando il risultato.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
“Boxing for change”, il pugilato a scuola e in carcere
ROMA (ITALPRESS) – Dopo mesi di preparazione e formazione degli 80 Tecnici Federali e 40 insegnanti di scuola coinvolti, prende il via “Boxing For Change – #WithBoxingYouLearn!”, il progetto a carattere internazionale e a titolo gratuito, ideato e promosso dalla Federazione Pugilistica Italiana (Italia) insieme ai partner Scholas Occurrentes – Fondazione di Papa Francesco (Spagna) e alla Federazione Pugilistica Romena (Romania), con partner associato Sport Senza Frontiere e in collaborazione con la Federazione Pugilistica Spagnola, Eurocube e BlancDeNoir.
Selezionato dalla Commissione Europea nell’ambito del Bando Erasmus “Cooperation Partnership – Sport”, il progetto è destinato alle Scuole Secondarie di I Grado e II Grado, con coinvolgimento specifico delle realtà più svantaggiate e periferiche, considerate a rischio, e agli Istituti Penitenziari.
Obiettivo primario: incoraggiare la partecipazione allo sport e all’attività fisica e favorire l’integrazione, l’inclusione sociale e le pari opportunità attraverso le regole e i valori del pugilato, valorizzando la dimensione sociale, relazionale, etica e preventiva (devianza e violenza). Finalità condivisa dai paesi partner e dai destinatari che il 7 ottobre prenderanno parte alla Press Conference Online di presentazione delle sette attività programmate nel biennio 2024-2025, con inizio ad ottobre.
Il progetto si rivolge a 1750 studenti, di età compresa tra i 13 ei 16 anni, e 250 giovani attualmente detenuti nelle carceri minorili. Ognuna delle 37 scuole e dei 5 carceri partecipanti ha coinvolto due classi di studenti. Il format prevede un percorso educativo, con l’ausilio della didattica digitale, di un sito web e di un App dedicati, incentrato sulla formazione sportiva e valoriale dei giovani coinvolti, con collegamenti interdisciplinari. Studenti e insegnanti potranno vivere una boxing experience a trecentosessanta gradi, articolata in tre momenti formativi: il corso pratico di pugilato amatoriale e giovanile, previsto negli istituti in orario curriculare, in cui i ragazzi potranno indossare i guantoni guidati dai Tecnici Sportivi delle Federazioni Pugilistiche Italiana, Romena e Spagnola, con l’ausilio degli Insegnanti di Educazione Fisica; il corso teorico di boxe e comportamento etico-sociale che insegnanti e studenti potranno visionare sulla piattaforma e-learning B4C, con video-lezioni e tutorial a cura di docenti qualificati; l’ “Incontro con il Campione”, in cui i Campioni/Ambassador dei tre paesi, guidati da Scholas, si confronteranno con gli studenti sull’esperienza vissuta, condividendo la loro storia, quali esempi di uno stile di vita sano, corretto e motivante. Per l’Italia saliranno in cattedra gli Ambassador Emanuele Blandamura (Campione Europeo Pesi Medi), Michael Magnesi (Campione Mondiale IBO Pesi Superpiuma) e Pamela Malvina Noutcho Sawa (Campionessa EBU Silver Pesi Leggeri); per la Spagna Emmanuel Reyes (Medaglia di Bronzo Parigi 2024 Pesi Massimi) e Ayoub Ghadfa (Medaglia d’Argento Parigi 2024 Pesi Super Massimi); per la Romania Robert Eusebiu Jitaru (Campione Europeo Elite 2017-2018). Il progetto si si concluderà per tutti in occasione del Summer Camp B4C di Sport Senza Frontiere che si svolgerà in Italia ed a cui parteciperanno i ragazzi degli istituti scolastici selezionati in base al contest #WithBoxingYouLearn, con l’obiettivo di educare all’impegno ed al raggiungimento di obiettivi attraverso la sana competizione. Il contest darà spazio alla creatività e vedrà impegnati gli studenti nella realizzazione di un video sul tema dei valori e degli insegnamenti della boxe. I vincitori saranno decretati in base ai primi 20 video della classifica stilata dalla Giuria designata, composta dai Docenti e Ambassador. Un allenamento sui banchi di scuola e in palestra che diventerà un racconto, attraverso il docu che verrà prodotto e diffuso sulle piattaforme Web e Tv per disseminare e dare continuità all’esperienza vissuta.
– foto ufficio stampa Fpi –
(ITALPRESS).










