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Piastri conquista il Gp di Azerbaijan, Leclerc secondo

BAKU (AZERBAIJAN) (ITALPRESS) – Oscar Piastri porta a casa la vittoria del Gran Premio dell’Azerbaijan, con il pilota della McLaren che tra le curve della città vecchia di Baku conquista il secondo successo della stagione e della sua carriera. Niente da fare per Charles Leclerc, che nonostante la pole position conquistata al termine delle qualifiche del sabato non riesce – per la quarta volta su questo tracciato – a trasformare la prima posizione in griglia in vittoria. Solo secondo, dunque, il monegasco della Ferrari, che dopo aver subito il sorpasso da parte di Piastri al ventesimo giro ha lottato fino alla fine, arrendendosi poi solo al cedere delle sue gomme. Chiude terzo, invece, il britannico George Russell (Mercedes), che finisce sul podio a causa dell’incidente occorso durante il penultimo giro alla Ferrari dello spagnolo Carlos Sainz e alla Red Bull di Sergio Perez. Impatto contro le barriere per le due monoposto e virtual safety car che congela dunque le posizioni, con la rimonta dell’altra McLaren del britannico Lando Norris che partendo quindicesimo chiude quarto, mettendosi dietro proprio il rivale mondiale, l’olandese Max Verstappen su Red Bull. Sesta l’Aston Martin di Fernando Alonso, seguita dalle ottime Williams di Alexander Albon e Franco Colapinto – quest’ultimo ai primi punti in Formula Uno -, con la Mercedes di Lewis Hamilton e la Haas di Oliver Bearman a completare la top ten.
– Foto Ipa Agency –
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Beffa finale per la Roma, col Genoa finisce 1-1

GENOVA (ITALPRESS) – Beffa nel finale per la Roma, che al Ferraris viene ripresa sull’1-1 dal Genoa nel match valevole per la quarta giornata di Serie A: un gol nel recupero di Koni De Winter risponde all’iniziale vantaggio di Artem Dovbyk. Dopo la passerella dedicata al campione di tennis Stefanos Tsitsipas, grande tifoso rossoblù, la sfida inizia subito con dei ritmi abbastanza elevati. Al 12′ si verifica un episodio dubbio nell’area di rigore dei liguri con Dybala che resta a terra, ma per il direttore di gara Giua non c’è nulla e lascia proseguire. La compagine giallorossa ha un maggiore spirito di iniziativa, ma quando arriva alla conclusione non riesce mai ad impensierire seriamente Gollini. Al 32′ Dovbyk, solo davanti al portiere avversario, si divora una colossale chance per portare in vantaggio i suoi facendosi ipnotizzare dall’estremo difensore. La Roma continua a spingere e i tempi sembrano maturi per il gol del vantaggio che arriva al 37′ con Artem Dovbyk, abile a ribadire in rete una corta respinta di Gollini. La rete viene inizialmente annullata per un presunto fuorigioco di Ndicka, ma dopo un lungo check del Var Giua convalida la marcatura che manda i capitolini a riposo sul parziale di 1-0. Nei primi minuti della ripresa De Rossi è costretto a sostituire Saelemaekers, vittima di problemi fisici: al suo posto entra Mario Hermoso, al suo esordio con la maglia giallorossa. A condurre la gara sono sempre gli ospiti, ma il Genoa prova a scuotersi intorno al 60′ con delle azioni che non creano particolari problemi dalle parti di Svilar. Al 79′ Malinovskyi ci prova con un bolide dalla distanza, su cui Svilar dimostra di essere attento: sulla respinta si avventa Vitinha, che viene arginato da Angelino. In pieno recupero De Rossi viene espulso per proteste e i liguri riescono ad agguantare il pareggio grazie ad un colpo di testa in mischia di Koni De Winter, che fissa il punteggio sul definitivo 1-1. In virtù di questo risultato, la Roma manca ancora l’appuntamento con la vittoria e va a 3 punti in classifica, mentre il Genoa sale a quota 5.
– Foto Ipa Agency –
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Casasco confermato presidente della Fmsi

ROMA (ITALPRESS) – L’Assemblea Ordinaria Elettiva della Federazione Medico Sportiva Italiana ha confermato oggi a Roma presidente Maurizio Casasco con il 98% delle preferenze espresse a scrutinio segreto dai 100 delegati presenti su 101 aventi diritto al voto. Casasco, presidente anche della Federazione europea (EFSMA) e componente del board della Federazione mondiale (FIMS), ha visto approvata con una lunga standing ovation dell’Assemblea la sua relazione programmatica per il quadriennio 2025 2028, nella quale è sottolineato come sia necessario “valorizzare sempre più la FMSI, unica società scientifica di Medicina dello Sport riconosciuta in Italia dal ministero della Salute, quale realtà di eccellenza in risposta ai bisogni della collettività e delle istituzioni”. Forte dell’avvenuto riconoscimento a livello Ue della specialità in Medicina dello Sport sotto la sua presidenza, Casasco ha richiamato l’importanza di proseguire nel rafforzamento dei temi su cui la FMSI si è distinta in questi anni, a cominciare dal ruolo degli specialisti in Medicina dello Sport nella società per la prevenzione e il contrasto alle malattie non trasmissibili, che uccidono 41 milioni di persone ogni anno, rappresentando il 74% di tutti i decessi a livello globale, come già messo in evidenza nella sua audizione all’Onu. E poi, l’ampliamento degli ambiti di intervento dello specialista in Medicina dello Sport nel mondo del lavoro attraverso programmi di prevenzione primaria e secondaria basati sull’esercizio fisico come strumento medico essenziale e costo-beneficio, per affermare ulteriormente il tema federale “età biologica, età anagrafica” nei vari contesti di produttività, assicurazioni ed età pensionabile; la prescrizione dell’esercizio fisico nella giusta dose, al pari di un farmaco, per il miglioramento dello stato di salute e della qualità della vita delle persone e, di conseguenza, per il risparmio da parte del Sistema Sanitario Nazionale: un tema che appartiene al know-how della FMSI, tanto più perchè proprio in Italia è nata, prima nel mondo nel 1957, la scuola di specializzazione universitaria post-laurea di Medicina dello Sport; la lotta al doping, grazie anche a un nuovo Laboratorio Antidoping di Roma, già eccellenza riconosciuta a livello mondiale, unico in Italia accreditato dall’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), su soli 30 laboratori attualmente attivi nel mondo, e ora ulteriormente potenziato con un investimento di 18 milioni di euro stanziati nell’ultima legge di bilancio. Nel proprio intervento il presidente Casasco ha inoltre rimarcato quanto sia fondamentale, nel prossimo quadriennio, “investire in un rinnovato progetto di formazione e ricerca attraverso un processo di scambio e diffusione delle conoscenze a livello internazionale”. E ha anche evidenziato l’importanza di investire sui giovani: “Penso – ha dichiarato Casasco – a una sorta di progetto Erasmus della Medicina dello Sport in Europa, al cui sviluppo può indubbiamente contribuire il mio ruolo di presidente EFSMA”, oltre al consolidamento dei rapporti con gli specializzandi e le scuole di specializzazione.
– Foto Ufficio Stampa Fmsi –
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Malagò “Resterei altri quattro anni per spirito di servizio”

ROMA (ITALPRESS) – “Perchè dovrei restare altri quattro anni su questa poltrona? Per completare il percorso che ci porterà alle Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026 e ai Giochi del Mediterraneo di Taranto. Ci ho messo lavoro, impegno e, se posso aggiungere, la faccia. Quindi parlerei di ‘spirito di serviziò. E’ un concetto un pò debole? No, non lo è. E comunque: io non chiedo che qualcuno mi confermi per un ulteriore mandato, sarebbe sbagliato. Io, semplicemente, alla Presidente Giorgia Meloni chiedo di far esprimere il mondo dello sport sulla mia riconferma”. Così, in un’intervista a ‘Il Corriere della Serà, il presidente del Coni Giovanni Malagò. “Non ho nessuna certezza: ma penso che la maggior parte dei ‘grandi elettorì, dai membri del Cio ai presidenti di numerose federazioni, dagli atleti agli allenatori, avrebbero desiderio di vedermi ancora al mio posto”, aggiunge il numero uno dello sport italiano. Ad impedire la riconferma di Malagò esiste però una legge: il Coni è un ente pubblico e ha il limite dei tre mandati. “Infatti io ritengo che il governo possa modificarla, quella legge, equiparando anche il Coni agli altri organismi sportivi: e consentire quindi un mandato supplementare. Ovviamente, con l’obbligo di ottenere la maggioranza qualificata dei due terzi al primo turno elettorale”. “Perchè la premier Meloni dovrebbe prendere in considerazione questa ipotesi? Perchè, per anni, lei per prima ha con forza invocato la necessità di dare voce al consenso della gente, ha chiesto di far votare i cittadini. Ecco: io le chiedo solo di far esprimere i tesserati dello sport. Credo non possa che essere d’accordo”. Rigido sulla normativa sembra invece il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi: “Mi rattrista molto prendere atto di questa sua posizione, dato anche il nostro storico rapporto… Nemmeno il ministro Giancarlo Giorgetti è un mio sponsor? Questo no, non lo penso più. Ho avuto modo di confrontarmi con lui sul tema dei mandati e su altri argomenti di politica sportiva, e penso ci sia una piena condivisione di vedute”, termina Malagò.
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Il Milan rompe il ghiaccio, poker di reti al Venezia

MILANO (ITALPRESS) – Il Milan travolge il Venezia per 4-0 e trova la prima vittoria del suo campionato. Gli uomini di Fonseca archiviano la pratica in meno di mezz’ora, mostrando un volto diverso rispetto alle prime tre uscite stagionali. I rossoneri partono forte e dopo 90 secondi passano subito in vantaggio. Hernandez recupera palla, duetta con Leao, entra in area e scaglia un rasoterra sul primo palo sul quale Joronen si fa sorprendere, con la palla che finisce in fondo al sacco dopo essere passata sotto le gambe del portiere. Il raddoppio arriva al 16′. Pulisic calcia un corner stretto, Fofana tocca il pallone di testa e la palla sfila alle spalle di Joronen, con Gabbia che sembra toccare la sfera senza però riuscirci. La rete verrà attribuita in un secondo momento al francese, alla sua prima marcatura stagionale. Gli ospiti sono in seria difficoltà e al 22′ Reijnders va al tiro, trovando il portiere incerto sulla respinta sulla quale si avventa Abraham, che subisce fallo da Joronen. L’arbitro assegna il rigore e dal dischetto si presenta Pulisic, il quale non sbaglia e cala il tris. Passano pochi istanti e Leao riceve palla, entra in area e cade a terra dopo un contrasto con Schingtienne. Il direttore di gara, dopo la revisione al Var, concede un nuovo penalty. Questa volta tocca ad Abraham prendere la rincorsa dagli 11 metri e segnare il primo gol con la nuova maglia, che vale il 4-0 con cui le due squadre vanno al riposo. Al 4′ della ripresa, serve un intervento in tuffo di Joronen per fermare un destro ravvicinato di Leao. I lagunari siglano il gol della bandiera al 26′ con Zampano, ma viene annullato dopo la revisione al Var per un fallo di Nicolussi Caviglia su Loftus-Cheek a inizio azione che gli costa pure il secondo giallo e il cartellino rosso. Nel finale, i padroni di casa amministrano senza affondare ulteriormente il colpo, trascinando il match fino al triplice fischio di Di Marco. La classifica vede ora il Milan salire all’ottavo posto a quota 5, mentre il Venezia resta ultimo con un solo punto all’attivo. Hernandez e compagni sono ora attesi, nella serata di martedì, dall’esame Liverpool nel debutto stagionale casalingo in Champions League.
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L’Empoli ferma la Juventus, al Castellani finisce 0-0

EMPOLI (ITALPRESS) – Secondo pareggio consecutivo per la Juventus di Thiago Motta: al Castellani contro l’Empoli finisce 0-0, lo stesso risultato maturato prima della sosta nel match casalingo contro la Roma. Bianconeri momentaneamente in testa alla classifica a quota 8 punti, in attesa di Inter e Torino. Sei punti per i toscani, al terzo pareggio in campionato e fin qui imbattuti: buon inizio da parte degli uomini di D’Aversa (oggi squalificato) che dopo aver vinto all’Olimpico sono riusciti a strappare un punto coi bianconeri. L’Empoli ha confermato la solidità mostrata nelle prime tre partite mettendo in difficoltà una Juventus propositiva nei primi istanti, meno brillante col passare dei minuti soprattutto in fase di costruzione. La prima vera occasione ce l’ha avuta Gyasi, ma il taglio sul secondo palo è stato intercettato dall’ottima lettura da parte di Kalulu. I bianconeri hanno fatto fatica a inventare gioco, merito anche dei padroni di casa in grado di intasare tutti gli spazi: il primo pericolo è arrivato da calcio d’angolo, col cross di Koopmeiners per Gatti, Vasquez però è riuscito a deviare in angolo la conclusione di testa del centrale. I toscani hanno invece impegnato Perin con una bordata di Maleh dalla distanza: il numero 1 bianconero, scelto al posto di Di Gregorio, è riuscito a bloccare la sfera senza ulteriori difficoltà. Nella ripresa gli ospiti hanno premuto immediatamente sull’acceleratore, decisiva la parata dello stesso Vasquez di piede sul diagonale di Vlahovic (da evidenziare anche il salvataggio sul tocco d’esterno di Koopmeiners). Per dare una scossa Thiago Motta, a metà secondo tempo, ha effettuato quattro cambi, ma i toscani hanno contenuto bene una squadra in difficoltà soprattutto negli ultimi sedici metri. Maleh nel finale ha scaricato un mancino velenosissimo uscito per questione di centimetri, mentre Gyasi si è divorato in pieno recupero la palla dell’1-0 grazie alla scivolata di Gatti. Inutili gli assalti finali da parte di Fagioli e compagni. Nel prossimo turno l’Empoli affronterà il Cagliari mentre la Juventus accoglierà il Napoli: prima però ci sarà il match di Champions League contro il Psv.
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Balsamo conquista l’argento tra le Elite agli Europei

HASSELT (BELGIO) (ITALPRESS) – Elisa Balsamo ha conquistato la medaglia d’argento nella prova in linea riservata alle donne Elite agli Europei di ciclismo, in scena nel Limburgo belga. Al termine dei 162 chilometri del percorso con partenza da Zolder e arrivo ad Hasselt, la 26enne di Cuneo si è arresa in volata soltanto all’olandese Lorena Wiebes, che ha così messo in bacheca il titolo continentale del 2024. Bronzo per la polacca Daria Pikulik. Per Wiebes, che lo scorso anno si aggiudicò l’argento a Drenthe 2023, alle spalle della connazionale Mischa Bredewold, si tratta del terzo oro europeo, dopo quello juniores a Herning 2017 e quello Elite a Monaco di Baviera 2022. Balsamo, del Gruppo Sportivo Fiamme Oro e del team Lidl-Trek, nel 2020 ha vinto il titolo europeo in linea Under 23 e nel 2021 si è laureata campionessa iridata Elite nei Mondiali disputati nelle Fiandre. Per l’Italbici si tratta del quinto podio agli Europei 2024 dopo gli ori di Edoardo Affini (crono) e della staffetta mista, l’argento di Mattia Cattaneo (crono) e il bronzo di Eleonora Gasparrini (prova in linea Under 23).
Domani il gran finale con la gara in linea donne Juniores (alle 9) e quella in linea uomini Elite (alle 12.30).
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Il Bologna non si arrende, rimonta e pareggia 2-2 a Como

COMO (ITALPRESS) – Un’autentica resurrezione dagli inferi, per acciuffare un punto preziosissimo. Alla vigilia del debutto in Champions League, il Bologna di Vincenzo Italiano rimonta e pareggia 2-2 col Como nel segno di Santiago Castro: gol e assist per l’argentino in mezz’ora di gioco (è entrato in campo nella ripresa). Cesc Fabregas passa al 4-2-3-1, inserendo Nico Paz e lanciando Audero, e i risultati si vedono. Spingono sin da subito i lariani, nella giornata che riporta la Serie A al “Sinigaglia”, e passano dopo soli cinque minuti: triangolo tra Fadera e Cutrone, l’ex Milan calcia e trova la sfortunata deviazione di Casale. Un’autorete scaturisce dunque il vantaggio del Como al 5′, col Bologna che rischia grosso, limitandosi a un paio di folate offensive generate da Orsolini. La difesa dei felsinei è fragile, in particolar modo con Beukema, che soffre gli inserimenti dei rivali, e i padroni di casa hanno buon gioco nella pressione alta e nelle ripartenze. Strefezza e Cutrone impensieriscono i rossoblù, mentre Nico Paz dipinge calcio sulla trequarti: l’ex Real Madrid serve un pallone d’oro per l’attaccante, murato da Beukema, mentre pochi istanti dopo Dossena colpisce out di poco. Continua a spingere il Como, che va nuovamente vicino al gol con Cutrone e trema solo nel recupero: Piccinini inizialmente assegna un (dubbio) rigore, venendo poi corretto dal Var che lo tramuta in punizione dal limite.
Il Como regge e va al riposo sull’1-0, che spinge Italiano a cambiare: dentro Fabbian per uno stanchissimo Aebischer. Il Bologna prova a spingere, ma viene punito al 53′: assist di Strefezza e azione personale di Cutrone, che salta Juan Miranda e batte sul secondo palo Skorupski. Una rete che viene convalidata dopo sei minuti, per problemi al collegamento Var, e che sembra indirizzare la gara. Il Como inizia a ripartire con efficacia e sfiora il tris con Strefezza e Fadera, mentre il Bologna rischia di affondare. Italiano si gioca quindi le certe Castro e Iling-Junior, che riescono a svegliare gli ospiti con freschezza e personalità. I rossoblù colpiscono un palo con Pobega, prima del fortunoso 2-1: un rimpallo tra Odgaard e Goldaniga aziona Castro, che batte Audero da distanza ravvicinata al 76′. Belotti spreca clamorosamente il tris, dopo aver saltato Skorupski, mentre il Bologna non sbaglia: assist di Castro e tiro a giro di Iling-Junior per il definitivo 2-2 al 91′. La partita è completamente cambiata e, nel finale, il Bologna prova anche a vincerla senza esito. Arriva così un pari che non soddisfa nessuna delle due squadre: il Bologna sale a 3 punti e il Como a quota 2, vedendo sfumare in extremis la prima vittoria in Serie A dopo ventuno anni.
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