Home Sport Pagina 58

Sport

Italia record a Parigi con 20 ori, adesso obiettivo Tokyo

di Sonia Arpaia
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Dallo Stade de France a La Defense, passando per la South Paris Arena: i Giochi Paralimpici di Parigi si sono tinti di azzurro, in contemporanea e in più parti della capitale francese, grazie a quattro splendidi ori che portano l’Italia a quota 20 alle Paralimpiadi. Già questa mattina, con Assunta Legnante che ha trionfato nel lancio del peso, con 17 medaglie d’oro era stato battuto il record di Seul 1988 (16), nel pomeriggio grazie alle storiche vittorie del tennistavolo e di Simone Barlaam nel nuoto, le medaglie più preziose sono arrivare a 20, mentre il totale dell’Italia a Parigi, a due giorni dalla fine delle gare, segna 63. Adesso il record di Tokyo (69) è davvero vicino, domani sono attese le Charliès Angels Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto, ma per ora si può guardare ai record già battuti. Come quello di Assunta Legnante che con l’oro nel getto del peso F12 entra, ancora una volta, nella storia. Non solo per il titolo paralimpico riconquistato dopo otto anni, ma anche perchè con il podio di oggi, che si aggiunge all’argento già portato a casa tre giorni fa nel lancio del disco F11, è diventata l’atleta italiana più medagliata nella storia dell’atletica leggera.
Con la sua maschera con lo sguardo della Monna Lisa “per portare qui un pò d’Italia”, la 46enne napoletana è riuscita a riprendersi il titolo paralimpico e non vuole fermarsi. “Mi hanno detto che sono l’atleta paralimpica italiana più medagliata nell’atletica, e speriamo che questo curriculum a Los Angeles possa servire per coronare tutta questa carriera con un premio da parte del Comitato paralimpico”. Nel 2028, ha sottolineato, “avrò 50 anni e sarà forse, e dico forse, la mia ultima Paralimpiade: ecco, una bandiera la porterei volentieri alla cerimonia d’apertura…”. Dalla veterana dell’atletica al giovanissimo Matteo Parenzan, un concentrato di grinta e determinazione, che regala all’Italia il primo storico oro nel tennistavolo. Ventuno anni, triestino, portabandiera dell’Italia nella cerimonia di chiusura di Tokyo e adesso campione paralimpico del singolare maschile MS6. Dopo quattro incontri dominati per 3 set a zero, l’azzurro si è imposto in finale sul 37enne tailandese Rungroj Thainiyom. La delusione di Tokyo è, adesso, solo un brutto ricordo per Parenzan. “Avere il presidente Luca Pancaldi anche oggi qui dopo che è venuto anche ieri, il ministro Abodi che mi aveva scritto poco prima personalmente è stato un onore incredibile e un motivo in più per dimostrare anche a loro quanto sono allenato, quanto sono forte”, ha detto l’azzurro.
A centrare uno storico bis ci ha pensato, pochi minuti dopo, Giada Rossi oro nel singolare femminile WS1-2 dopo aver sconfitto per 3-0 in finale la fortissima cinese Jing Liu, vincitrice degli ultimi quattro titoli paralimpici nel singolare e degli ultimi cinque a squadre, con l’oro in team di pochi giorni fa. “Sono veramente tanto felice e orgogliosa per me e per tutte le persone che hanno lavorato con me negli anni. Vincerla così, vincerla qua, secondo me era destino. Era il mio anno, il ’24: io sono nata il 24 agosto del ’94 e quindi il 24 agosto ho fatto i 30. Tutto doveva andare così, forse”. A completare l’impresa del tennistavolo azzurro, il bronzo di Carlotta Ragazzini. Il quarto oro di giornata, invece, lo regala il nuoto, che non perde le buone abitudini e svetta nel medagliere azzurro. E lo porta un immenso Simone Barlaam, oro nei 100 farfalla S9, dominando in 57.99 la gara con nuovo record europeo. Terza medaglia per il nuotatore azzurro a Parigi, seconda del metallo più prezioso con il solo rammarico di non aver potuto condividere il podio con Federico Morlacchi che ha chiuso al quarto posto. “Questa è la performance che rispecchia il lavoro che abbiamo fatto nell’ultimo anno, peccato per il quarto posto di Federico, averlo sul podio sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Sono contentissimo di quello che ho fatto, è incredibile”, ha detto Barlaam.
La giornata azzurra del nuoto è stata poi impreziosita dai due argenti di Stefano Raimondi nei 100 dorso S10, quarta medaglia per lui e numero 60 per l’Italia, e di Antonio Fantin nei 400 stile libero S6, per poi chiudere la giornata con il bronzo di un felicissimo Alberto Amodeo nei 100 stile libero S8 in 58.30, vicinissimo all’australiano Callum Simpson oro in 58.23 e allo statunitense Noah Jaffe argento in 58.25. Un risultato “assurdo, incredibile” per l’azzurro, che già considerava una vittoria essere in finale. In mezzo è arrivata anche la prima e storica medaglia per la pesistica italiana, grazie a una splendida gara di Donato Telesca nel sollevamento pesi 72kg. E domani, nella penultima giornata di gare a Parigi, ancora nuoto, ciclismo, scherma con la spada a squadre, equitazione, e allo Stade de France quei 100 metri T63. Il record di Tokyo, ora, è davvero nel mirino.
– Foto CIP/Andrea Alegni –
(ITALPRESS).

Una grande Italia illumina Parigi, Francia battuta 3-1

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Brilla l’Italia nella prima partita post-Europeo: al Parco dei Principi di Parigi arriva una vittoria di grande prestigio contro i padroni di casa della Francia nel debutto in Nations League. Luciano Spalletti propone Ricci dall’inizio e rilancia Tonali, rientrato dalla squalifica, con Retegui unica punta supportato da Pellegrini. Pronti-via e la Francia passa in vantaggio dopo appena 14″ con Barcola, che ruba palla a un distratto Di Lorenzo e si invola per battere Donnarumma. Ma la risposta degli Azzurri dopo l’avvio-shock è immediata, con la traversa di Frattesi al 6′. L’Italia cresce minuto dopo minuto con un gioco fatto di frequenti cambi di gioco, come quello di Cambiaso che trova Dimarco, scambio con Tonali che con un colpo di tacco restituisce palla all’interista, capace di scaricare un sinistro al volo all’angolino: è 1-1 alla mezz’ora. Al rientro dall’intervallo, Spalletti propone subito Raspadori al posto di Pellegrini, e la scelta si rivela azzeccata. Al 51′ Frattesi recupera palla su Fofana, Raspadori allarga poi per Retegui, l’atalantino mette in mezzo una palla tesa per l’inserimento vincente proprio di Frattesi per il vantaggio azzurro. Il centrocampista è protagonista poco dopo con un colpo di testa su cui è pronto Maignan, prima di lasciare spazio a Udogie per un fastidio fisico. L’Italia perde anche Calafiori, sfortunato in un contrasto con Dembelè: al suo posto Buongiorno. Al 74′ il punto esclamativo sull’ottima partita giocata dagli uomini di Spalletti: ennesimo cambio di campo perfetto di Cambiaso a pescare Udogie, l’ex Udinese si accentra e serve Raspadori, che con il primo controllo salta Saliba e poi apre il piattone per battere per la terza volta Maignan. La Francia prova a creare qualcosa nel finale con Mbappè ma senza successo, mentre Kean e l’inesauribile Tonali sono preziosissimi nel tenere la palla lontana dall’area azzurra.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Alla Vuelta Roglic vince la 19^ tappa, torna in maglia roja

MADRID (SPAGNA) (ITALPRESS) – Vittoria di tappa e primato in classifica generale per Primoz Roglic alla Vuelta a Espana 2024. Nella diciannovesima frazione, la Logrono – Alto de Moncalvillo, di 173.5 chilometri, lo sloveno ha vinto in solitaria grazie al lavoro straordinario del suo team, la Red Bull Bora-Hansgrohe: secondo a 46″ David Gaudu (Groupama-FDJ), terzo Mattias Skjelmose (Lidl-Trek). Niente da fare per Ben O’Connor; a due giorni dal termine Roglic conquista di nuovo il primato.
Domani la penultima tappa, la Villarcayo – Picon Blanco, di 172 chilometri, con 7 GPM nei quali può accadere ancora di tutto. Ma ora sarà complicato strappare la maglia roja al leader della corsa.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Bagnaia il più veloce nella Practice a Misano

MISANO ADRIATICO (ITALPRESS) – Francesco Bagnaia, in sella alla Ducati Lenovo, è stato il più veloce nel corso della Practice di MotoGP del Gran Premio di San Marino. Sul circuito di Misano, nonostante gli acciacchi fisici, il pilota piemontese ha siglato il miglior tempo in 1’30″685. Il podio di giornata viene completato dagli spagnoli Marc Marquez (Ducati Gresini, +0″185), al secondo posto, e Jorge Martin (Ducati Prima Pramac, +0″281), al terzo. Bene anche Franco Morbidelli (Ducati Prima Pramac, +0″282) con il quarto crono; quinto, invece, Enea Bastianini (Ducati Lenovo, +0″382). Nell’ordine, completano la top ten e accedono direttamente al Q2 anche Pedro Acosta (caduto durante il turno), Marco Bezzecchi, Maverick Vinales, Fabio Quartararo e Jack Miller. Out, invece, tra gli altri, Binder, Espargaro, Di Giannantonio e Alex Marquez. La classe regina tornerà in pista domani mattina alle ore 10:10, in vista della seconda sessione di prove libere.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Intesa Mase-Cip, Barbaro “Sport ambasciatore sostenibilità”

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Crediamo che le attività ambientali, soprattutto dal punto di vista educativo, possano essere divulgate attraverso le gesta dei campioni ma anche, e perchè no, delle società sportive, dei dirigenti che vogliono essere formati per rendere un evento sostenibile, un impianto sostenibile. Ci sono, quindi, tante cose da fare. Il nostro progetto parte dalle Olimpiadi, si ripete alle Paralimpiadi e vuole andare anche oltre nel tempo, perchè vogliamo che lo sport diventi un ambasciatore costante nel tempo del ministero dell’Ambiente”. Lo ha detto Claudio Barbaro, sottosegretario al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica con delega allo sport, a Casa Italia a Parigi, in merito all’iniziativa del ministero, iniziata con i Giochi Olimpici, a sostegno della sostenibilità ambientale. Grazie all’intesa tra MASE e CIP, infatti, anche gli atleti paralimpici sono protagonisti di iniziative che contribuiranno a promuovere comportamenti attenti alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente.

“Lo sport è stato individuato dall’Onu come l’unico comparto che intercetta tutti i punti dell’Agenda 2030 che sappiamo per definizione è il protocollo al quale si riferiscono tutte le nazioni del mondo per quello che riguarda la difesa dell’ambiente – ha proseguito Barbaro – Noi stiamo declinando questo connubio attraverso tutte le pratiche sportive che possano permetterci di individuare con precisione cosa significa sostenibilità in campo sportivo”. L’iniziativa “Sostenibilità nel mondo dello sport”, ha ricordato infine Barbaro, “per la prima volta è stata inserita all’interno delle attività ufficiali del ministero con la creazione di un’apposita divisione che si occuperà soltanto di sostenibilità in campo sportivo”.
– Foto Ufficio Stampa Asi –
(ITALPRESS).

Legnante trionfa a Parigi, è oro nel lancio del peso

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Assunta Legnante è medaglia d’oro nel getto del peso F12 ai Giochi paralimpici di Parigi 2024. Con un best di 14.54 metri l’azzurra ha chiuso al primo posto la finale allo Stade de France, davanti all’uzbeka Safiya Burkhanova, argento con 14.12, e alla cinese Yuping Zhao, bronzo con 12.21. Per Legnante si tratta della seconda medaglia francese dopo l’argento nel disco, sesta medaglia alle Paralimpiadi, per la terza volta campionessa paralimpica del peso dopo Londra 2012 e Rio 2016, con nel mezzo l’argento di Tokyo 2020.
– Foto CIP/Eva Pavia –
(ITALPRESS).

Pronostico confermato, Sabalenka-Pegula finale Us Open donne

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Tutto come da pronostico: a sfidarsi per il titolo degli Us Open femminili, ultimo Slam stagionale alle battute conclusive sul cemento newyorkese di Flushing Meadows, saranno Aryna Sabalenka e Jessica Pegula. La bielorussa, testa di serie numero 2, ha superato per 6-3 7-6(2) la statunitense Emma Navarro, 13esima forza del tabellone, mentre l’altra ‘padrona di casà, sesta favorita del seeding, ha battuto in rimonta per 1-6 6-4 6-2 la ceca Karolina Muchova. Due ottime semifinali giocate a viso aperto e con il cuore dalle quattro protagoniste. Nella prima Navarro è stata brava a tenere in vita le speranze di poter ribaltare lo scontato esito di una sfida tutta in salita. Le poderose leve della bielorussa non si sono fermate un secondo nell’intento di stoppare le velleità di un’avversaria a tratti maestosa. Sabalenka è una furia fin dalle prime battute, si muove benissimo, picchia la pallina che è una meraviglia e ottiene subito il break in apertura. Lo conferma per il 2-0, poi all’improvviso si trova il fiato di Navarro sul collo, la quale sfrutta la seconda occasione utile per rientrare in partita. L’equilibrio regge fino al sesto game, poi Sabalenka si avventa su alcune seconde di servizio deboli di Navarro e fa il break per il 4-2 che poi conferma fino a chiudere il set per 6-3. Nel secondo parziale c’è ancora una accelerata di Sabalenka che vola sul 4-2 arrivando per due volte la palla del 5-2. La partita sembra finita e invece il coraggio e la determinazione di Navarro riportano nuovamente la sfida sui binari dell’equilibrio. Ma non è finita, sul 5-4 Sabalenka va a servire per chiudere ma si imballa, va sotto 15-40 e poi perde la battuta. Il pubblico dell’Arthur Ashe sogna l’impossibile, che ovviamente non si avvera. E al tie-break la bielorussa chiude in scioltezza dominando il gioco decisivo per 7-2. Match differente invece e molto più palpitante tra Pegula e Muchova. Le ceca domina la prima parte del match con un tennis sublime, d’attacco, fatto di magie, poi all’improvviso la sua fiammella si spegne e Pegula coglie l’attimo svegliandosi sul più bello. La ceca domina l’inizio del match, conquista 8 dei primi 9 game, arriva alla palla del doppio break a inizio di secondo set (palla del 6-1 3-0), ma sbaglia una volee decisamente facile. E’ il punto che cambia la partita, che inverte le forze in campo. Muchova smarrisce il suo tennis, subisce due break consecutivi, rimane a galla con un inaspettato contro break per il 4-3, ma pare non crederci più nel miracolo. Nel momento decisivo della seconda frazione Pegula alza ancora il livello del suo tennis, fa il break per il 6-4 e poi dilaga nel terzo chiudendo per 6-2 al secondo match point utile conservando con i denti il break maturato nel secondo game e difeso con le tre palle break annullate sul 2-0, 3-1 e 4-2. Per Sabalenka, che lunedì si confermerà numero 2 del ranking Wta, è la seconda finale consecutiva a Flushing Meadows dopo quella persa lo scorso anno contro Gauff, la quarta in carriera negli Slam dopo i due successi centrati nel 2023 e 2024 all’Open d’Australia (lo scorso anno contro Rybakina e quest’anno contro Zheng). Per Pegula, che in classifica sarà n.3 qualunque sia il risultato della finale, invece sarà la prima in assoluto.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Errani e Vavassori nella storia, vincono il misto agli Us Open

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Sara Errani e Andrea Vavassori fanno la storia nel doppio misto. La romagnola e il piemontese sono infatti la prima coppia tutta azzurra di sempre a vincere una prova del Grande Slam. Errani e Vavassori hanno vinto questa sera il torneo misto degli Us Open, quarta e ultima prova stagionale del Grande Slam, in corso sui campi in cemento di Flushing Meadows, a New York. Il duo italiano, nella finale giocata all’Arthur Ashe Stadium, hanno sconfitto gli statunitensi Taylor Townsend e Donald Young con il punteggio di 7-6 (0) 7-5.
Quanto mai felici e soddisfatti gli azzurri a fine match. Errani in carriera ha già vinto 5 prove Slam e una medaglia d’oro nel doppio femminile; per Vavassori è il primo titolo in un Major. Il piemontese aveva perso due finali (al Roland Garros e agli Australian Open), giocate entrambe in questo 2024.
Stanotte andranno in scena invece le semifinali del singolo femminile. In campo prima la bielorussa Aryna Sabalenka, opposta alla statunitense Emma Navarro poi l’altra giocatrice a stelle e strisce Jessica Pegula, che affronta la ceca Karolina Muchova.
Cresce intanto l’attesa per le semifinali del singolare maschile del Major di New York. Il match della parta alta del tabellone, ovvero quello fra l’azzurro Jannik Sinner e il britannico Jack Draper, è in programma domani sera, alle 21 italiane, sul cemento dell’Arthur Ashe Stadium. Fra l’altoatesino e il tennista di Sutton un solo precedente, datato 2021, vinto dopo due tie-break dall’inglese sull’erba del Queen’s. In scena in serale, e quindi nella notte italiana, invece, l’altra semifinale, che è il derby statunitense fra Taylor Fritz e Frances Tiafoe, in programma sempre sull’Arthur Ashe Stadium non prima dell’una di notte in Italia. Qui il conto dei precedenti vede in netto vantaggio, per 6-1, Fritz.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).