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Tre ori e pioggia di medaglie azzurre a Parigi, Italia vola a 28

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – In circa 24 ore il medagliere segna più 10. Tante sono le medaglie azzurre arrivate nella quinta giornata ai Giochi Paralimpici 2024. L’Italia continua ad essere protagonista a Parigi e lo fa prendendosi ancora una volta la scena nel nuoto, ma anche con importanti conferme da triathlon, atletica e tiro con l’arco. Ad aprire la giornata, direttamente dai bordi della Senna, è stato proprio il triathlon PTS2 con l’argento di Veronica Yoko Plebani. L’azzurra, già bronzo nella specialità a Tokyo, ha chiuso la gara alle spalle dell’americana Haley Danz. “Con un percorso così duro non pensavo fosse possibile arrivare a questo risultato. A Tokyo l’ho realizzato nel momento in cui l’ho fatto, adesso non ci posso credere di aver preso una medaglia così. Sono emozionatissima”, ha detto l’azzurra. E poco dopo ci hanno pensato Francesca Tarantello e la guida Silvia Visaggi a centrate il bis nel PTVI. Tarantello, al suo esordio in una Paralimpiade, ha chiuso alle spalle della sola spagnola Susana Rodriguez. “Queste tre ragazze ci hanno emozionato, appassionato e resi orgogliosi”, ha detto il presidente del Cip Luca Pancalli, al Pont Alexandre III per festeggiare le azzurre.
Poco distante, a Les Invalides, è arrivata anche la prima medaglia del tiro con l’arco, grazie al mixed team nel W1. Un bronzo importante quello di Daila Dameno e Paolo Tonon, protagonisti di una finale per il terzo posto storica per l’arco azzurro, al termine di una rimonta clamorosa che ha portato alla medaglia numero 32. Oro alla Cina con Chen Minyi e Zhang Tianxin, argento per i cechi Musilova e David Drahoninsky. Una mattinata intensa che ha aperto le porte a una quinta giornata memorabile per i colori azzurri. E’ stata ancora la Paris La Defense Arena a portare in alto il medagliere azzurro, questa volta con sei medaglie, di cui tre d’oro. Al capolavoro di Simone Barlaam che si prende oro e record del mondo (23.90) nei suoi 50 stile libero S9, confermandosi campione paralimpico dopo Tokyo, si aggiungono i due ori cercati e conquistati da Federico Bicelli nei 400 stile libero S7 maschili e Giulia Ghiretti nei 100m rana SB4. Per il 24enne bresciano si tratta della prima medaglia individuale a una Paralimpiade, sognata e voluta. “Abbiamo lavorato veramente tanto e duramente su questa gara, e sapevo di doverla fare così. In questi giorni mi sentivo davvero bene sinceramente, e al 300 mi sono detto: ‘Adesso posso farcela davverò e ho dato tutto”. Per la 30enne di Parma, invece, arriva la terza in questa disciplina, dopo i due argenti di Rio e Tokyo. Un oro tra le lacrime di gioia e commozione. “Sapevo che l’oro era a portata di mano, e sono riuscita a cogliere l’occasione. E’ qualcosa di unico, perchè vincere una medaglia alle Paralimpiadi è bellissimo!”, ha detto. Questa sera tre volte l’Inno di Mameli ha fatto alzare in piedi l’arena parigina, che ancora una volta non si è smentita, accompagnando con gli applausi le premiazioni degli azzurri. Particolarmente emozionante quella di Barlaam, che dopo l’impresa in vasca, è stato premiato direttamente dal presidente del Cip Luca Pancalli. “Per me era questo il modo giusto, fare questo record qui, così, davanti alla mia famiglia, a tutte le persone che sono venute a vedermi, a questo pubblico. L’atmosfera è completamente diversa ovviamente rispetto a tre anni fa, è incredibile”, ha detto l’azzurro. A fine giornata il bottino finale dal nuoto segnerà quota sei, grazie anche ai tre bronzi conquistati dalla super Carlotta Gilli nei 50m stile libero S13, quarta medaglia in quattro gare per lei, da Giulia Terzi nei 400 stile libero S7, e da Manuel Bortuzzo nei 100m rana maschili SB4. Il nuotatore azzurro si lascia alle spalle il passato e racconta: “Ero qui per questo. Questo bronzo è come un oro, un punto di partenza. Sono felice di aver ricordato a tutti di essere prima di tutto un atleta, perchè questo può dare una ventata di aria nuova alla mia immagine. Ho dimostrato che posso valere come atleta”. L’ultima emozione di una giornata molto lunga la regala l’atletica con Maxcel Amo Manu che vince l’argento nei 100m T64. Anche se con un pizzico di amarezza per la gara, l’azzurro è chiaro: “Dedico questa medaglia a tutte le persone di difficoltà, non solo a disabili. Invito il pubblico, non solo quello italiano, ma di tutto il mondo a cercare di seguire questo mondo perchè porta tante emozioni e fa capire un pò di più sulla vita”. Sempre allo Stade de France non conquista la finale nei 400m T12, nonostante il personal best (57.58), Valentina Petrillo. “Essere qui per me è la realizzazione di un sogno. Oggi 2 settembre 2024 per me è una data storica – ha spiegato l’azzurra questa mattina, e dopo la semifinale ha aggiunto – Devo essere contenta anche se sono un pò giù, ma spero che mio figlio sia orgoglioso di me. Questo per me è importante, perchè ha un papà trans e magari non è quello che sognano tutti, ma spero che sia orgoglioso di me lo stesso”.
– Foto CIP/Simone Ferraro –
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Agli Us Open Paolini ko agli ottavi contro Muchova

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Brusco stop nella corsa di Jasmine Paolini sul cemento di New York. La 28enne toscana, quest’anno finalista al Roland Garros e a Wimbledon, è uscita di scena agli ottavi di finale degli Us Open femminili, quarta e ultima prova stagionale del Grande Slam, in corso sui campi in cemento di Flushing Meadows. L’azzurra, numero 5 del mondo e del seeding, si è arresa di fronte alla ceca Karolina Muchova, numero 52 del ranking Wta e semifinalista a New York lo scorso anno, col punteggio di 6-3 6-3. Nel primo set Paolini era avanti nello score per 3-1, poi ha subito il ritorno dell’avversaria, vincitrice di 5 game consecutivi. A ruota, nella seconda frazione, equilibrio fino al 3 pari, spezzato col break nel settimo gioco in favore della tennista ceca. La giocatrice nata a Castelnuovo di Garfagnana ha commesso errori non da lei, dimostrando di accusare la stanchezza accumulata in questo lungo e per lei splendido 2024, nel quale ha anche vinto l’oro nel doppio ai Giochi olimpici di Parigi e ha pure raggiunto la finale, sempre in coppia con Sara Errani, nel doppio dell’Open di Francia.
– foto Ipa Agency –
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Spalletti “Europei? Colpa mia, ma sento fiducia di Gravina”

FIRENZE (ITALPRESS) – Si riparte guardando avanti ma senza dimenticare quello che è successo. La Nazionale ricomincia da Coverciano in vista dei primi impegni di Nations League, a partire da quello di venerdì contro la Francia, ma la ferita di Euro2024 è ancora viva e nella sua tradizionale conferenza stampa di inizio ritiro il ct Luciano Spalletti riparte da lì, dall’eliminazione per mano della Svizzera negli ottavi, una gara “bruttissima soprattutto per il nostro atteggiamento, non abbiamo onorato la nostra forza e storia. Mi sento responsabile di quello che è successo. Le percentuali sono 98% mie, 1% Baldini e 1% Domenichini, i giocatori sono totalmente sollevati da queste responsabilità, anche quelli rimasti a casa. Gli ho messo troppa pressione addosso e non gli ho fatto gustare la bellezza di vestire la maglia dell’Italia”. Spalletti ammette di aver passato “una brutta, bruttissima estate perchè poi i discorsi andavano sempre lì. Quando si parla di fallimento Europeo il riferimento va a quella partita lì. Anche contro la Spagna abbiamo fatto una partita altrettanto brutta, poi però il successo della Spagna ridimensiona la brutta partita che abbiamo fatto perchè ci sono grandi meriti da parte degli altri”. C’era chi ne invocava le dimissioni ma il tecnico di Certaldo ha deciso di rimanere perchè “non era cambiata la considerazione del presidente della Federazione nei miei confronti. Questa fiducia mi ha permesso di mettermi subito al lavoro per andare a trovare delle soluzioni alternative, per rimettermi in pari rispetto agli sbagli che hanno causato questa brutta sconfitta. Mi fa piacere quando chi hai intorno ti riabbraccia col sorriso sulle labbra come è successo oggi e ha fiducia nel tuo lavoro. Gravina (il presidente Figc, ndr), sin dal primo giorno, si è presentato come una persona competente, preparata e sincera ed è sempre rimasto così con me, è una persona perbene. Uno dei principali motivi che mi ha spinto ad accettare questo incarico è stata la fiducia che mi ha fatto sentire. Oggi è un giorno bello per me e per i giocatori perchè ci si ritrova qui a far parte della Nazionale, abbiamo tutte le caratteristiche per poter far bene. Abbiamo giocatori in questa convocazione che hanno un illustre passato, che hanno avuto momenti importantissimi nella loro carriera e che possono trasferire a tutti gli altri il fatto di essere un calciatore che poi raggiunge dei risultati. Abbiamo una squadra che ha grande qualità e possibilità di livellamento alto. Tenteremo di lasciare più liberi i calciatori di esprimere le loro qualità perchè di qualità ne hanno”. Ci sono però assenze importanti, come quelle di Chiesa e Barella. Col primo “ci siamo sentiti e abbiamo fatto una valutazione penso equilibrata. Lo avrei portato come giocatore in più non facendolo partecipare poi alle due partite, lui mi ha detto di aver parlato con il Liverpool, che aveva bisogno di fare una nuova preparazione e di adeguarsi ai nuovi metodi di lavoro. Ma farà parte del gruppo su cui noi vogliamo puntare per qualificarci ai prossimi Mondiali”. Per quanto riguarda l’interista, che ha scelto di operarsi al naso durante questa sosta, “ho parlato con il ragazzo perchè mi ha chiamato e mi ha messo a conoscenza della sua decisione. A lui voglio bene, è un professionista serio e un grande calciatore, non posso andare a cambiare la direzione di questa decisione della società, posso solo adeguare un pò le vele alla direzione del vento. Aspetto Barella per la prossima convocazione. Non so se la decisione di operarsi sia stata presa da lui o dalla società”. In gruppo, invece, resta per il momento Bastoni, uscito acciaccato dalla gara con l’Atalanta. “Abbiamo visto quello che gli è successo durante l’ultima partita, il primo che lo ha chiamato è stato Buffon, poi l’ho chiamato anche io. I dottori erano pessimisti, lui è invece sempre stato ottimista circa il suo recupero. Oggi ci ho riparlato, ha l’idea di mettersi apposto velocemente dal problema che ha, lo valuteremo giorno per giorno”. Infine una battuta sul ritorno in azzurro di Tonali: “Si è allenato bene con la squadra, è un giocatore nel quale nutriamo molta fiducia. E’ uno di quelli che ho sentito di più nell’ultimo periodo, mi sembra abbia riflettuto molto (il riferimento è alla squalifica per il caso scommesse, ndr) e viene subito con noi”.
– foto Ipa Agency –
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Bettella bis a Parigi “Ora dottorato, poi penserò a Los Angeles”

di Sonia Arpaia
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Sono assolutamente soddisfatto di queste due medaglie. Prima della partenza per Parigi non l’avrei detto, se ne fosse arrivata una sarei stato super contento. Sono arrivate due di cui una d’argento, per cui più di così non potevo sperare”. Francesco Bettella è stato tra i primi ad aprire la grande cavalcata del nuoto azzurro nella vasca della Paris La Defanse Arena ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Il 35enne azzurro, alla sua terza edizione personale, ha conquistato il bronzo nei 100 rana S1 nella giornata di apertura e l’argento nei 50 due giorni dopo. “Riconfermarsi è sempre più difficile. Sono state gare molto impegnative e tutte e due con l’arrivo in volata. Nei 100 ho perso l’argento, ma nei 50 non volevo ripetere la stessa cosa quindi ho messo tutto me stesso”, ha aggiunto l’azzurro all’Agenzia Italpress. Padovano, tesserato per il Gruppo Sportivo Fiamme Oro, nato con una neuropatia e in acqua già a 3 anni come forma di riabilitazione, Bettella aveva conquistato due bronzi a Tokyo, e due argenti a Rio nelle stesse gare. “Ogni Paralimpiade ha un pò un gusto a sè. Rio è stata la mia prima, e c’era un misto di emozione incredibile. A Tokyo purtroppo non ho potuto condividere la festa con nessun altro perchè non c’erano tifosi, e nessuno a vederci. Entrare in questa piscina a Parigi è stato veramente qualcosa di magico, con le persone davvero molto vicine agli atleti sul piano vasca, davvero molto emozionante”, ha aggiunto a margine delle celebrazioni per le sue vittorie a Casa Italia. I Giochi Paralimpici, ci tiene a ricordare Bettella, “sono importantissimi perchè al di là della soddisfazione e delle medaglie che vinciamo noi atleti singoli, sono fondamentali per la visibilità che danno al movimento paralimpico, e fanno vedere che gli atleti anche con disabilità molto importanti come può essere la mia, con l’impegno, la dedizione e il sacrificio possono raggiungere obiettivi molto importanti e, anche se non si dovessero raggiungere, porsi un obiettivo, avere un sogno concreto su cui lavorare, ti cambia la vita come lo è stato per me”. Non solo il nuoto e lo sport, però, nel presente e nel futuro di Francesco. “Adesso devo concludere il mio Dottorato in Neuroscienze all’Università di Padova che è durato tre anni, quindi quasi come una Paralimpiade, e poi mi prenderò un pò di tempo per riprendermi dalle fatiche di questo periodo e deciderò quello che sarà il mio futuro – ha concluso – Non mi precludo niente, Los Angeles 2028 è molto affascinante. Quattro anni sono lunghi da guardare adesso, il prossimo anno abbiamo i Mondiali a Singapore che sono altrettanto affascinanti. Intanto finisco il Dottorato, mi riprendo un pò e poi deciderò con calma”.
– foto Italpress –
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Popyrin battuto da Tiafoe agli Us Open, ok Zverev e Navarro

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La fatidica prova del nove condanna Alexei Popyrin battuto, 48 ore dopo la roboante vittoria su Novak Djokovic, dall’idolo locale Frances Tiafoe. Ai quarti di finale dell’Open degli Stati Uniti ci va l’americano, vittorioso sull’australiano per 6-4 7-6 2-6 6-3 in 3 ore e 2 minuti di battaglia. “Ho sempre sognato – ha raccontato Tiafoe a fine incontro – di giocare sull’Arthur Ashe fin da quando ero bambino. Ero solito colpire un muro, ripetutamente all’infinito. Vedere le sorelle Williams alzare il trofeo al cielo, vedere Roger vincere qui un milione di volte, ha fatto sempre crescere in me la voglia di giocare su questo meraviglioso campo. E’ iconico e alla fine penso che riesca a tirare fuori il meglio di me”. L’avversario di Tiafoe ai quarti sarà Grigor Dimitrov che ha chiuso superando il russo Andrey Rublev in 5 set (6-3 7-6 1-6 3-6 6-3 lo score, in 4 ore e 39 minuti). Partita vinta dal bulgaro che però ha fatto meno vincenti (41 a 47), più errori gratuiti (67 a 59), meno ace (17 a 21) e più doppi falli (12 a 10). L’altro quarto di finale confezionato nella parte bassa del tabellone è quello che giocheranno Taylor Fritz e Alexander Zverev. Lo statunitense ha superato Casper Ruud in rimonta per 3-6 6-4 6-3 6-2, stessa sorte per il tedesco che ha lasciato il primo set a Brandon Nakashima prima di risucchiarlo nel suo vortice e chiudere per 3-6 6-2 6-2 6-2. L’impresa del torneo porta la firma della statunitense Emma Navarro, numero 12 del mondo, che agli ottavi di finale del tabellone femminile è riuscita a estromettere la campionessa uscente Coco Gauff per 6-3 4-6 6-4. Un risultato a sorpresa ma che ha lo stesso esito dell’ottavo di finale giocato due mesi fa a Wimbledon, quando anche in quel caso la Navarro riuscì a superare la connazionale per 6-4 6-3. Con questo successo Navarro entra virtualmente tra le prime 10 giocatrici del ranking e raggiunge per la prima volta i quarti all’Open degli Stati Uniti (seconda volta dopo Wimbledon di quest’anno in cui fu superata dall’azzurra Jasmine Paolini). La sua avversaria nei quarti di domani, martedì, sarà la spagnolo Paula Badosa che ha lasciato appena 3 game alla cinese Yafan Wang. L’altro quarto di finale della parte bassa lo giocheranno la bielorussa e n.2 del torneo Aryna Sabalenka (6-2 6-4 alla belga Elise Mertens) e la cinese Zheng Qinwen (7-6 4-6 6-2 alla croata Donna Vekic). Soddisfazioni azzurre dal doppio misto: Sara Errani e Andrea Vavassori centrano i quarti dopo l’eliminazione agli ottavi del piemontese nel doppio maschile in coppia con Simone Bolelli.
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Gravina “Nations League prima tappa verso Mondiali”

ROMA (ITALPRESS) – “Ripartiamo da un torneo importante, dobbiamo essere coscienti che l’Italia deve essere teste di serie al Mondiale e la Nations League è la prima tappa di un percorso di due anni”. Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina, ospite di ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1, in merito al ritorno della Nazionale di Luciano Spalletti in Nations League dopo il flop agli Europei. “Spalletti deve ripartire dal gruppo e dalla consapevolezza di aver sbagliato una prestazione deludente contro la Svizzera – ha aggiunto il numero uno della Federcalcio – Abbiamo ammesso ed analizzato gli errori, bisogna migliorarsi ma tutti insieme, e questo si ottiene essendo umili e uniti, essendo davvero una squadra e ricostruendo la fiducia all’interno del gruppo e con i tifosi”. “Spalletti? Valutare la qualità di un tecnico sulla base di un risultato a breve termine è un errore strategico. Quando lo abbiamo scelto era il migliore allenatore sul mercato. Darei fiducia assoluta a Luciano, avendo visto come lavora e dandogli il tempo necessario per ottenere i risultati, sapendo che i giocatori selezionabili, per una serie di ragioni, sono limitati rispetto ad altre nazioni”, ha puntualizzato Gravina in merito all’ipotesi di un addio al ct Luciano Spalletti in caso di risultati deludenti della Nazionale in Nations League. Per quanto concerne invece le vicende del campionato, “la Var a chiamata eliminerebbe polemiche legate a valutazioni non sempre corrette da parte del giudice di gara, anche se riteniamo debba essere conservata l’oggettività del fuorigioco e della tecnologia del gol-line. Bisogna innovare ma senza togliere quella incertezza del risultato, bellezza e spettacolarità del calcio trovano la sua massima realizzazione nel gol. Ma il calcio è diventato anche industria: dobbiamo preoccuparci di trovare col buon senso il giusto equilibrio tra evento e tutela della competizione”, conclude Gravina.
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Pareggio a reti bianche tra Juventus e Roma

TORINO (ITALPRESS) – Juventus e Roma non vanno oltre un pareggio a reti bianche nel match dell’Allianz Stadium, valevole per la terza giornata del campionato di Serie A 2024/2025. I bianconeri salgono a 7 punti e sono al comando della classifica insieme ad Inter, Torino ed Udinese, mentre i giallorossi sono a quota 2. Dopo appena due minuti Fagioli viene ammonito per un intervento in ritardo ai danni di Pellegrini che, qualche minuto più tardi si rende molto pericoloso con una conclusione deviata in corner da Bremer. Al 16′ prova ad accendersi anche uno dei grandi ex di turno, Matias Soulè, il quale lascia partire un mancino impreciso che termina lontano dalla porta di Di Gregorio. I bianconeri non restano a guardare e al 21′ costruiscono una buona trama offensiva sull’asse Yildiz-Vlahovic, con il serbo che appoggia per Cambiaso: quest’ultimo lascia partire un cross pericoloso che viene allontanato da Angelino. I ritmi della gara restano alti, ma mancano le occasioni concrete da rete almeno fino al 42′, quando Vlahovic con il sinistro anticipa Ndicka e costringe Svilar ad un grande intervento. Le due formazioni vanno a riposo sul punteggio iniziale.
Ad inizio ripresa nella Juventus arriva subito il momento dei nuovi acquisti Conceicao e Koopmeiners, che danno maggiore vivacità alla manovra offensiva dei piemontesi. Al 70′ Yildiz tenta il rito da buona posizione, ma trova l’opposizione del suo connazionale Celik. Nel finale gli uomini di Thiago Motta decidono di cambiare marcia e danno vita ad un importante forcing, che costringe i ragazzi di Daniele De Rossi a rifugiarsi nella propria metà campo. All’83’ scende in campo anche Nico Gonzalez, ma in pochi minuti non riesce ad incidere. Il risultato non si sblocca, così Juventus e Roma devono accontentarsi di un punto per parte.
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Udinese batte Como 1-0, decide Brenner

UDINE (ITALPRESS) – Una rete di Brenner sul finire del primo tempo e un rigore fallito da Cutrone in pieno recupero consegnano all’Udinese una preziosa vittoria casalinga per 1-0 ai danni del Como. In una partita non particolarmente ricca di emozioni, i friulani sono bravi a capitalizzare uno dei pochi pericoli creati nell’arco dei 90 minuti. Al 17′, la prima occasione è per gli ospiti, con Da Cunha che calcia a lato con il sinistro una conclusione ravvicinata dopo la respinta di Okoye su cross di Iovine dalla destra. Al 32′ è Belotti a provarci di testa, saltando in anticipo su Bijol, ma la sua incornata esce fuori di poco. Nel momento migliore per la neopromossa, sono invece i padroni di casa a passare in vantaggio. Ehizibue fugge sulla destra e crossa al centro per Brenner, che grazie a una conclusione sporca con il destro trova prima il palo e poi il fondo della rete, ingannando un Reina rimasto immobile. E’ l’1-0 con cui le due squadre vanno al riposo, nonostante una nuova chance per gli uomini di Fabregas allo scadere del recupero quando Strefezza sibila il palo con un bel destro dalla distanza.
Nella ripresa, dopo una girandola di cambi, la prima opportunità si materializza al 26′ ed è per i lariani, quando il neo entrato Paz calcia a lato di poco al suo primo tiro in porta. Al 43′ ci vuole un intervento difensivo con il petto da parte di Ehizibue a fermare un colpo di testa da corner di Kempf, che sembrava indirizzato nell’angolino. In avvio di recupero, la possibile svolta. Il neo entrato Payero colpisce la palla in area con le mani e l’arbitro, richiamato al monitor dal Var, assegna il calcio di rigore ai lombardi. Dal dischetto si presenta Cutrone, che calcia però fuori. La partita si chiude così sull’1-0. Dopo tre giornate, i bianconeri volano a 7 punti mentre il Como resta ultimo a quota 1.
– foto Ipa Agency –
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