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Paralimpiadi, prima medaglia nel nuoto con Barlaam davanti a Mattarella

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Argento per Simone Barlaam (4.14.16) alle Paralimpiadi. L’azzurro è arrivato dietro al francese Didier (4.12.55) nei 400 sl S9. Bronzo per l’australiano Hall (4.15.61). Si tratta della quinta medaglia paralimpica per
Barlaam, la terza d’argento. Alla gara di Simone Barlaam ha assistito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
– fotp Cip/Pagliaricci –
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Chiesa saluta e va al Liverpool, alla Juve 12 milioni più bonus

LIVERPOOL (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – “Siamo lieti di annunciare che abbiamo raggiunto un accordo con la Juventus per il trasferimento di Federico Chiesa, soggetto all’autorizzazione internazionale. Benvenuto Federico”. Così il Liverpool, sui social, ha ufficializzato l’intesa con il club bianconero per il passaggio del jolly offensivo azzurro ai Reds. “L’attaccante 26enne ha completato con successo le visite mediche e finalizzato i termini di un accordo a lungo termine, e ora è pronto a unirsi alla squadra dei Reds”, si legge poi nella nota del club, senza specificare la durata del contratto. Chiesa, che ha collezionato 51 presenze con la Nazionale italiana e ha fatto parte della squadra azzurra di Euro2024, si trasferisce in Inghilterra dopo quattro stagioni e 131 presenze con la maglia della Juventus. Anche il club bianconero ha ufficializzato la cessione a titolo definitivo, “a fronte di un corrispettivo di 12 milioni di euro, pagabili in quattro esercizi, oltre a premi variabili fino a un massimo di 3 milioni. Tale operazione genera un impatto economico negativo sull’esercizio 2023/2024, pari a 3 milioni, per effetto dell’adeguamento del valore netto contabile dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore”. Chiesa su Instagram ci ha tenuto a salutare tutti: “E’ giunto il momento di concludere questo percorso assieme a voi tifosi bianconeri. Vorrei dedicare qualche parola per ringraziarvi del grande affetto che mi avete sempre dimostrato, affetto che porterò per sempre nel cuore”. Poi l’addio: “Ora, nel salutarvi, vorrei fare chiarezza sulla questione del rinnovo – puntualizza il classe 1997 -. Non ho mai ricevuto alcuna offerta di rinnovo da parte della Juventus e, di conseguenza, non c’è mai stata una richiesta da parte mia o del mio entourage riguardo a un aumento o a una riduzione del mio ingaggio. Mi è stato comunicato che non avrei fatto parte del progetto ancora prima dell’inizio degli allenamenti con la squadra. Vi ringrazio ancora una volta per il vostro costante supporto. Grazie, Juventus. Fino alla fine”, ha concluso Chiesa. Per lui adesso una nuova avventura: “Sono felice di essere un giocatore del Liverpool – ha detto al sito ufficiale della società inglese -. Quando Richard Hughes (ds dei Reds, ndr) mi ha chiamato e mi ha detto, ‘Vuoi unirti al Liverpool?’ – e anche l’allenatore mi ha chiamato – ho detto di sì immediatamente, perchè conosco la storia di questo club, so cosa rappresenta per i tifosi. Sono felice e non vedo l’ora di iniziare”.
– Foto: Ipa Agency –
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Conte abbraccia Lukaku “La ricostruzione del Napoli continua”

NAPOLI (ITALPRESS) – “Lukaku? Prima di parlare di un giocatore attendo l’ufficialità”. Antonio Conte, tecnico del Napoli, aveva provato a smarcarsi dalla domanda sull’arrivo in città dell’attaccante belga (e anche di McTominay), ma prima del termine della conferenza stampa in vista della sfida con il Parma, in programma al Maradona sabato alle 20.45, è arrivato l’annuncio di De Laurentiis a conferma che l’ex Inter vestirà la maglia azzurra. “Mi auguro di averlo a disposizione già domani, in maniera tale che inizi ad entrare in sintonia con la squadra – ha sottolineato Conte -. Verrà con noi con il Parma se non c’è nulla di particolare. E’ un centravanti atipico, unisce fisicità e velocità. Da questo punto di vista lo considero unico. Sa la responsabilità che ha nei miei confronti e nei confronti dei tifosi napoletani. Ma non dimentichiamo Simeone e Raspadori”. La vittoria convincente col il Bologna ha fatto tornare l’entusiasmo: “La partecipazione in allenamento deve essere sempre ottimale a prescindere dai risultati da cui si proviene – ha detto l’allenatore azzurro -. Per me è una pretesa d’obbligo. Poi sappiamo bene quanto un risultato positivo cambi gli umori e l’approccio, c’è più entusiasmo. Ma come ho detto questo gruppo di lavoro non è mai mancato in qualsiasi cosa che abbiamo fatto, sono molto soddisfatto di questa rosa di calciatori perchè mi danno tutto, questo è fuori dubbio”. Sul calore della piazza: “E’ sempre stato il mio Napoli, dal punto di vista tecnico. E’ una cosa che ho sentito subito mia. Sto imparando un pò a conoscere l’ambiente e dobbiamo trovare il giusto equilibrio su tutto. Il tifoso napoletano deve andare in profondità, è iniziato un lavoro di ricostruzione su una base importante e pian piano stiamo aggiungendo degli elementi. C’è un progetto e una visione per creare delle fondamenta solide e riportare il Napoli ad essere un’antagonista delle solite note”. Conte, però, non si fida del Parma: “I miei giocatori sanno già cosa penso, gli ho fatto drizzare le antenne. E’ una squadra in salute, non fai quattro punti con Fiorentina e Milan per caso. Hanno energia, giocatori forti e se gli lasci spazio nelle ripartenze ti fanno male. Dovremo avere l’intelligenza di attaccare nella maniera giusta. Sarà una gara molto difficile, ma la stiamo preparando. In ogni gara dobbiamo sapere che musica suonare”. Al momento nessun confronto particolare con De Laurentiis: “Non c’è bisogno di sentirmi col presidente o qualcun altro. Quello che doveva essere sul tavolo sta lì da tempo. Adesso aspettiamo che finisca il mercato, io devo concentrarmi sul campo e sui calciatori. La società sa di cosa abbiamo bisogno. Manca poco alla chiusura, vedremo cosa accadrà”. Infine, il tecnico dei partenopei ha concluso parlando delle sue sensazioni dopo la visita al Murales di Maradona di ieri sera: “Evidentemente qualcuno ci ha visti (ride, ndr). C’è un’aria e un’energia particolare lì, ci tenevo. E’ un luogo di culto. Sono contento di esserci andato, ero con la mia famiglia e mio fratello”.
– Foto: Ipa Agency –
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Formula 1 a Monza, Leclerc “Non voglio alimentare aspettative”

MONZA (ITALPRESS) – “Non voglio che gli ultimi due podi cambino troppo le nostre aspettative. Siamo in un momento in cui fatichiamo ma abbiamo capito delle cose dopo Zandvoort. Magari lotteremo per il podio ma non so se lotteremo per la vittoria. Portiamo aggiornamenti che dovrebbero spingerci nella direzione giusta, una volta messo tutto insieme. Questo aggiornamento dovrebbe aiutarci a migliorare un aspetto preciso della macchina. In verità Monza non è la pista migliore per portare gli aggiornamenti, Baku e Singapore dovrebbero essere le piste giuste per un test, ma magari già qui vedremo se saremo nelle direzione giusta”. Lo ha affermato Charles Leclerc (Ferrari) nella conferenza stampa di presentazione del GP d’Italia, in scena questo weekend a Monza. “Hamilton? Non credo che Lewis abbia bisogno di consigli di qualsiasi tipo. Non ha bisogno di avere indicazioni ma gli dico che guidare a Monza per la Ferrari è speciale. Noi ne abbiamo ovunque di fan ma in Italia è qualcosa di speciale. C’è un tifo che ci motiva al massimo e l’anno prossimo lo vivremo insieme. Ora noi dobbiamo sfruttare al massimo le potenzialità attuali”, ha aggiunto Leclerc.
“Non è un weekend normale, c’è attenzione da inizio settimana e questo carica. A livello emotivo è speciale ed è estremamente importante fare bene. Abbiamo sempre sfruttato bene, qui, il nostro pacchetto a basso carico e speriamo sia un buon weekend”, ha detto ancora il pilota della scuderia di Maranello. “Qui vedi la passione di chi arriva qui per vedere la Ferrari, la loro gioia, il loro supporto nei confronti di ogni membro del team. E’ una settimana stancante, ma arriva anche una grande energia positiva. Penso che 24 gare, in un mondiale, siano il massimo possibile. Noi siamo in Hotel a 5 stelle ma dobbiamo pensare anche al lavoro dei meccanici”, ha concluso Leclerc.
– foto Ipa Agency –
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Paralimpiadi, Mattarella agli azzurri “Grazie per rappresentare Italia”

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Vi ringrazio per la vostra
presenza numerosa e qualificata che è già un traguardo raggiunto. Essere qui a rappresentare l’Italia è una cosa per cui vi ringrazio”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, dopo aver assistito alla cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici di Parigi, ha incontrato gli atleti azzurri al Villaggio Paralimpico. Ad accoglierlo il Presidente del Cip Luca Pancalli, che ha sottolineato: “Voi siete qui, appartenete alla più ampia delegazione italiana che abbia mai preso parte a una Paralimpiade di tutti i tempi con 141 atleti, 70 atlete e 71 atleti e saremo presenti per la prima volta nel maggior numero delle discipline previste dai giochi Paralimpici, ben 17. Già esserci è un grande risultato dal punto di vista sportivo ed umano, perchè qualsiasi atleta abbia fatto sport a livello agonistico, e qualcosina ho fatto, sa perfettamente che il sogno più grande di un atleta è quello di riuscire ad essere lì un giorno sul palcoscenico più importante dove si vuole recitare, che si chiamino Olimpiadi o Paralimpiadi. E voi questo lo avete fatto. Io vi auguro solo una cosa: è la prima volta che il Capo di Stato, il Presidente della Repubblica Italiana, è presente ai Giochi Paralimpici al villaggio. Io vi invito solamente a mettere in quelle valigie al vostro ritorno il fatto che siete parte di un’unica grande famiglia sportiva italiana e lo sport italiano di questo vi è riconoscente ma da ultimo ricordate di mettere tutte quelle emozioni che avete provato e aggiungete il poter dire che quel giorno c’era il Presidente della Repubblica ed era lì per noi”. Il presidente Mattarella, che si è fermato a pranzo con gli azzurri al Villaggio, e ha incontrato il presidente tedesco Steinmeier anche lui nella mensa-atleti, ha poi aggiunto: “Ogni quattro anni gli atleti di tutto il mondo offrono all’umanità uno dei momenti più particolari, preziosi e indispensabili. Un’occasione di incontro, dialogo, conoscenza con atleti e atlete venuti da ogni parte del mondo. Sarà entusiasmante per voi vivere e dialogare con altri ragazzi. Questa occasione è un momento che, in questo particolare periodo storico, è di accresciuta importanza. Per sottolineare quanto sia importante far prevalere il dialogo, e non la contrapposizione o addirittura gli scontri e le guerre. Quindi è molto importante quello che fate. E’ anche un messaggio al mondo”.”E’ stato molto bello vedere durante la cerimonia di inaugurazione tante delegazioni anche di Paesi precedentemente non presenti alle Olimpiadi. – ha detto ancora Mattarella – Rappresenta quanto sia sempre più ampio l’ambito delle Paralimpiadi e delle Olimpiadi. Questo appuntamento quadriennale, infatti, ha due tempi: le Olimpiadi e le Paralimpiadi. Il primo tempo è quello che avvia e alimenta l’entusiasmo, il secondo tempo è quello della raccolta, delle riflessioni, delle conclusioni e dei risultati. Questi due tempi sottolineano la capacità di espressione sportiva del nostro Paese”. “Ma il vero risultato, che questo tipo di incontro ci fa ricordare, che che questa competizione non è contro gli altri ma per superare insieme i limiti che tutti abbiamo. Sapete tutti che che quelli che chiamiamo avversari sono quelli che aiutano a trovare la spinta per superarci e migliorare”, ha aggiunto Mattarella, che ha ricevuto dalla delegazione azzurra in dono una fiaccola olimpica. “Nell’incontro che avremo al Quirinale – ha ricordato infine il Capo dello Stato – l’obiettivo è ringraziare tutti voi per quanto fatto in questi due tempi. La presenza anche dei quarti posti rappresenta tutti quelli che hanno partecipato, e ricorda che chi conquista una medaglia non rappresenta un momento isolato, ma un intero movimento sportivo. Per questo vi ringrazio, seguirò con molta attenzione le vostre gare e ripeto, vi ringrazio per essere qui, per i sacrifici fatti e per quello che farete in questi giorni”.
– Foto Quirinale/Paolo Giandotti –
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Agli Us Open Musetti avanza, Berrettini ko contro Fritz

ROMA (ITALPRESS) – Lorenzo Musetti soffre ma avanza; Matteo Berrettini cede e saluta New York. Questo è successo in chiave azzurra nella notte degli Us Open, quarta e ultima priva del Grande Slam del 2024 in scena sui campi in cemento di Flushing Meadows. Il tennista di Carrara, 22enne, numero 18 del mondo e del seeding, ha vinto al quinto set, dopo 3 ore e 45 minuti di battaglia contro Miomir Kecmanovic, 54 del ranking internazionale, approdando così al terzo turno. L’azzurro si è imposto col punteggio di 3-6 6-4 6-4 2-6 7-5, annullando all’avversario al quinto set due match point sul 5-4 in favore del serbo. Poi, sul 5 pari ha vinto un game interminabile, strappando il servizio a Kecmanovic con un paio di recuperi incredibili, mostrando una grande condizione atletica. Il serbo a ruota, invece, ha “pagato” il conto con i crampi, crollando nell’ultimo gioco. Ai sedicesimi di finale Musetti affronterà lo statunitense Brandon Nakashima, 50 del ranking Atp, vincitore in tre set contro il francese Cazaux e prima ancora, sempre in tre frazioni contro il danese Rune.
“Mi sono rimboccato le maniche, ho lottato e ho sofferto. E’ stato un match straordinario. Lui a metà quinto set stava giocando molto bene e meritava di essere avanti. Ma io ho trovato in qualche modo una strada per uscirne. Sono felicissimo di aver vinto una grande battaglia contro un ottimo giocatore e un grande amico”, ha detto a fine match l’azzurro. “Nakashima? E’ on fire, ha battuto due ottimi giocatori e non ha ancora perso un set. E’ in un gran periodo di forma ed evidentemente qui le condizioni gli piacciono. L’ho affrontato al Queen’s ed è stata una battaglia. E’ un giocatore solido e aggressivo, ha colpi molto puliti da fondo, un ottimo rovescio e un gran servizio. Non è un giocatore dissimile da Kecmanovic, è un gran colpitore ed è migliorato moltissimo”, ha aggiunto Musetti, pensando già al prossimo ostacolo.
Saluta invece New York, mostrando una condizione fisica non ottimale, Berrettini. Il romano, 28enne, 44 del mondo, ha perso contro lo statunitense Taylor Fritz, numero 12 della classifica internazionale e 12esima forza del tabellone, con lo score di 6-3 7-6 (1) 6-1. Quasi mai in partita l’azzurro, meno incisivo del solito al servizio, dominato per lunghi tratti del match dall’avversario. “Bisogna fare i complimenti a Fritz. Ha giocato una partita pazzesca e semplicemente è stato più bravo di me. Vorrei riguardare il match ma non ricordo due errori gratuiti di fila da parte sua. Mi ha messo tanta pressione, sia quando serviva lui, sia in risposta. Secondo me in queste condizioni è più avanti rispetto alla classifica che ha: è un giocatore sempre da evitare. Inoltre, quando ho visto che chiudevano il tetto ho capito che sarebbe stata ancora più complessa: le condizioni cambiano moltissimo, con l’umidità la palla si muove meno nell’aria e paradossalmente le condizioni diventano più lente. Io ho lottato con tutto quello che avevo ma quando uno gioca meglio, gioca meglio”, ha detto a fine partita il romano.
A ruota Berrettini ha svelato i problemi fisici che lo hanno tormentato alla vigilia del Major statunitense. “Adesso sto bene ma è stato un peccato non esser riuscito ad allenarmi e a giocare qualche torneo prima di arrivare qui. Ho avuto una flebite a una vena del polpaccio. Questa mancava nella lista”, ha spiegato l’azzurro, “colpito” più volte negli ultimi anni dalla “sfortuna”. “Non sapevo neanche cosa fosse, mi si è indurito il polpaccio e pensavo fosse il muscolo. Ora sta migliorando, non mi ha disturbato più di tanto nel torneo ma mi ha ‘turbatò nella preparazione al torneo. Avrei voluto allenarmi di più e giocare di più ma non è stato possibile. Sono orgoglioso di essere riuscito a giocare e ad andare oltre i dolori e il fastidio. Vista la mia storia c’è sempre la paura di poter peggiorare le cose, invece è stata una prova mentale importante. Ovviamente non ho perso per questo motivo ma allenarsi poco in vista di uno Slam non è mai la cosa ideale”, ha concluso Berrettini.
In chiave “big”, avanzano Djokovic, Ruud, Rublev e Shelton.
– foto Ipa Agency –
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Al via le Paralimpiadi, Parigi città di uguaglianza e inclusione

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Con l’accensione del braciere ai Giardini delle Tuileries hanno preso ufficialmente il via i XVII Giochi Paralimpici. Proprio come accaduto per i Giochi Olimpici, la cerimonia di apertura si è svolta all’esterno, questa volta con il favore del meteo, con il tiepido sole del pomeriggio che ha lasciato lo spazio a uno splendido tramonto e a una serata serena. Di fronte a 35.000 spettatori, gli atleti delle 168 delegazioni hanno sfilato sugli Champs-E’lysèes fino a raggiungere la piazza più grande e bella di Parigi: Place de la Concorde. Un luogo simbolo della storia francese, ambientazione ideale per evocare il paradosso di una società. Teatro degli eventi più significativi della Rivoluzione francese, simboleggia la transizione dalla discordia rivoluzionaria alla ricerca della concordia nazionale. E la cerimonia ha messo in scena proprio il paradosso di una società che si dichiara inclusiva ma che rimane piena di pregiudizi nei confronti delle persone con disabilità. Un paradosso ancora più evidente per gli atleti paralimpici, le cui performance li vedono proclamati eroi, in contrasto con una realtà quotidiana in cui affrontano numerosi ostacoli in società e città che non sono adatte alle loro esigenze. Da “Discord a Concord”, dalla discordia alla concordia, la cerimonia si è aperta con una coreografia che ha rappresentato questo paradosso, due gruppi inizialmente lontani usano la creatività per colmare la distanza che li separa e che provano a confrontarsi fino a ritrovarsi faccia a faccia sulle note di una nuova versione dell’iconica canzone di E’dith Piaf “Non, je ne regrette rien”, eseguita dall’artista francese Christine and the Queens. Poi i colori della bandiera francese hanno solcato il cielo, fino a dare il via alla sfilata delle delegazioni, al via con l’Afghanistan e chiusa, come tradizione, dal Paese ospitante, la Francia. Grande entusiasmo per la delegazione azzurra, la numero 74 a sfilare, guidata dai portabandiera Luca Mazzone e Ambra Sabatini. “E’ un onore incredibile interpretare questo ruolo quest’anno in una Paralimpiade che sto vivendo in modo diverso rispetto a Tokyo. Le porte saranno aperte al pubblico, al Villaggio si respira un’atmosfera completamente diversa, e non oso nemmeno immaginare cosa sarà allo stadio che finalmente sarà pieno”, ha detto Sabatini prima di iniziare la sfilata. Ad applaudirli in prima fila il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, il presidente del Coni Giovanni Malagò assieme al presidente del Cip Luca Pancalli. “Mentre ci prepariamo ad aprire al massimo i Giochi, apriamo al massimo le nostre menti. Gli atleti paralimpici vi faranno conoscere abilità e competenze che vi sorprenderanno, livelli di tenacia e determinazione che vi daranno energia. Gli atleti paralimpici sono qui per competere, vincere e battere i record del mondo, e anche per raggiungere qualcosa di molto più grande della gloria personale. Chiedono uguaglianza e inclusione, per se stessi e per gli 1,3 miliardi di persone con disabilità in tutto il mondo. Attraverso le loro performance, gli atleti paralimpici sfideranno lo stigma, cambieranno atteggiamenti e ridefiniranno i confini di ciò che pensi sia possibile”, ha detto il Presidente dell’International Paralympic Committee Andrew Parsons, prima di dare la parola al presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato aperte ufficialmente le Paralimpiadi di Parigi 2024. Con la notte parigina cala anche il sipario sulla cerimonia di apertura. Ora spazio agli atleti, pronti a gareggiare e illuminare le giornate francesi.
– Foto Cip/Ferraro –
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Palladino scuote la Fiorentina “Vogliamo passare il turno”

FIRENZE (ITALPRESS) – “Noi siamo venuti per passare il turno e vincere la partita. Sappiamo che affrontiamo una squadra che proverà in tutti i modi a metterci in difficoltà e che per loro è una partita storica, il passaggio del turno sarebbe qualcosa di unico, ma lo è anche per noi. Ci siamo preparati bene a questa gara e domani voglio vedere una squadra che scende in campo con un atteggiamento feroce ed una aggressività importante, voglio vedere che chi giocherà lo faccia con tanta personalità perchè vogliamo passare il turno e giocare in Conference”. Così il tecnico viola Raffaele Palladino alla vigilia della gara di ritorno dei play-off di Conference League fra Puskas Akademia e Fiorentina. All’andata finì 3-3. L’allentore dei toscani ha poi parlato della scelta di convocare Amrabat, al centro di una trattativa di mercato con il Fenerbahce: “Il mercato può disturbare questo momento, ma non ci deve toccare perchè i miei calciatori sono dei grandi professionisti, io li amo tutti, dal primo all’ultimo, ho un grande rapporto con loro. Amrabat è un grande professionista, fino a quando è qui con noi lui darà tutto per la maglia della Fiorentina”, ha concluso Palladino. Insieme al tecnico ha parlato il difensore Martinez Quarta: “La prima cosa che non dobbiamo sbagliare domani è l’approccio. L’atteggiamento con cui siamo scesi in campo nella partita di andata non è stato giusto, quindi la prima cosa domani è farlo nel modo giusto, con la voglia di vincere non solo la partita ma anche i duelli e le seconde palle. Non sarà una gara facile, può succedere di tutto, ci siamo preparati bene e siamo pronti a tutto”.
– Foto: Ipa Agency –
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