ROMA (ITALPRESS) – Lorenzo Sonego avanza al “Winston-Salem Open”, torneo Atp 250 organizzato dal 2011 all’interno del Wake Forest Tennis Complex, l’ultimo torneo del circuito in preparazione degli Us Open. Il tennista torinese, numero 58 Atp e decima forza del tabellone, ha battuto 6-4 6-1 il 22enne svizzero Dominic Stricker conquistando gli ottavi, ma avanza già ai quarti a causa del ritiro del suo prossimo avversario, il cinese Juncheng Shang. Si ferma, invece, Luciano Darderi, numero 38 del mondo, quinto favorito del seeding, battuto in due set dal belga David Goffin, numero 90 Atp, con il punteggio di 6-2 6-4.
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Torneo Winston-Salem: Sonego ai quarti, si ferma Darderi
Sinner positivo al Clostebol ma è innocente, nessuna squalifica
ROMA (ITALPRESS) – Solo 400 punti decurtati in classifica, e con essi il montepremi di Indian Wells, ma nessuna squalifica. E’ la sentenza del tribunale indipendente resa nota oggi dall’Itia, la International Tennis Integrity Agency, per la positività di Jannik Sinner a un controllo antidoping effettuato durante il torneo di Indian Wells e a un ulteriore test svolto otto giorni dopo. Il 23enne altoatesino, numero 1 del ranking mondiale, è risultato positivo al Clostebol in bassa concentrazione, tanto che la stessa Itia lo ha assolto da ogni colpa o negligenza. “La leggerezza della sentenza fa comprendere l’insussistenza della colpa di Jannik, positivo a una sostanza contenuta in uno spray da banco utilizzato per trattare una piccola ferita – si legge su SuperTennis -. Lo è per la bassissima concentrazione e per l’inesistenza di effetti migliorativi delle prestazioni: fattori che la stessa Itia ha accertato. Altrimenti in caso di colpa provata e di assunzione in concentrazioni elevate di sostanze migliorative della prestazione sarebbe arrivata una sospensione”. “Questo è dimostrato, per esempio, dal precedente di Maria Sharapova, squalificata per quattro anni poi ridotti a due per aver continuato a utilizzare il Meldonium non essendo per sua leggerezza consapevole del fatto che era stata nel frattempo inserita nella lista delle sostanze proibite”, si legga ancora su Supertennis. La decisione però è soggetta ad appello da parte della Wada e dell’Agenzia Antidoping Italiana (Nado Italia); l’Itia ha invece già fatto sapere che non presenterà ricorso. La sanzione lascia Sinner, reduce dal trionfo a Cincinnati, numero 1 del mondo e non intacca in alcun modo la sua partecipazione agli Us Open nè la certezza di restare in vetta alla classifica Atp fino a Pechino e di superare le settimane di permanenza in cima al ranking di grandi icone di questo sport come Boris Becker. “A seguito di un’indagine approfondita e dettagliata, l’Itia e Jannik hanno scoperto che la contaminazione involontaria da Clostebol è avvenuta attraverso il trattamento ricevuto dal suo fisioterapista. Il suo preparatore atletico ha acquistato un prodotto, facilmente reperibile in farmacia in Italia, che ha dato al fisioterapista di Jannik per trattare un taglio sul dito del fisioterapista stesso. Jannik non sapeva nulla di ciò, e il suo fisioterapista non sapeva che stava utilizzando un prodotto contenente Clostebol”, si legge in una nota del team di Sinner.
“Il fisioterapista ha trattato Jannik senza guanti e questo, assieme a varie lesioni cutanee sul corpo di Jannik, ha causato la contaminazione involontaria. Jannik ha collaborato pienamente con l’indagine dell’Itia sin dall’inizio”, precisano dallo staff del giocatore.
“Metterò ora alle spalle questo periodo difficile e profondamente sfortunato. Continuerò a fare tutto il possibile per garantire di continuare a rispettare il programma anti-doping dell’Itia, ho un team intorno a me che è meticoloso nella propria conformità”, ha dichiarato poi Sinner.
Soddisfatta, infine, l’Atp, l’Associazione mondiale dei tennisti professionisti, che ha reso noto di essere “incoraggiata dal fatto che non sia stata riscontrata alcuna colpa o negligenza da parte di Jannik Sinner”.
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Numeri record e sostenibilità, Euro2024 già nella storia
ROMA (ITALPRESS) – Dopo un Euro2020 caratterizzato dalla pandemia, la rassegna continentale tedesca da poco andata in archivio con il trionfo della Spagna ha fatto registrare stadi pieni di tifosi e numeri da record. Oltre ai 2,7 milioni di persone che hanno assistito alle partite in Germania, ci sono stati altri 6,2 milioni di visitatori nelle 18 fan zone in tutto il paese, dove gli appassionati non solo hanno vissuto l’atmosfera dell’Europeo, ma hanno anche preso parte a un addestramento di rianimazione cardiopolmonare (RCP) potenzialmente salvavita. Oltre 190 nazionalità erano rappresentate tra i tifosi a Euro2024, e questo senza considerare l’incredibile pubblico televisivo globale in diretta di 5,2 miliardi di spettatori. L’eccellenza in campo ha avuto un sapore decisamente spagnolo, visto che il ‘giocatore del torneò è stato Rodri e il miglior giovane Lamine Yamal, due delle pedine fondamentali per il trionfo delle Furie Rosse. Yamal, poi, è stato il più giovane marcatore di sempre agli Europei, ma anche la vecchia guardia ha dimostrato il suo valore: il talismano croato Luka Modric è diventato il realizzatore più anziano nella storia degli Europei all’età di 38 anni e 289 giorni. L’indomito difensore portoghese Pepe è invece diventato il giocatore più anziano ad apparire in una rassegna continentale; aveva 41 anni e 130 giorni quando il Portogallo ha perso contro la Francia nei quarti di finale. Fin dall’inizio, la Uefa era determinata a rendere la sostenibilità fondamentale per l’organizzazione di Euro2024. I programmi di trasporto pubblico scontati e gratuiti hanno aiutato l’81% degli spettatori a utilizzare trasporti ecologici per raggiungere gli stadi, ognuno dei quali era impegnato nei principi dell’economia circolare: riutilizzo, riduzione, riciclaggio e recupero dei rifiuti. Complessivamente, la Uefa ha investito 32 milioni di euro nell’implementazione della strategia ambientale, sociale e di governance (ESG) del torneo, incluso il reclutamento di un team di 500 volontari e responsabili della sostenibilità in ciascuna delle dieci sedi ospitanti. Un rapporto ESG completo verrà pubblicato a ottobre per valutare le prestazioni di sostenibilità di Euro2024. Organizzare una competizione di queste dimensioni ha richiesto un enorme sforzo logistico e l’Uefa ha contribuito a rendere le cose il più agevoli possibile per le squadre in gara, servendo i 24 campi base con 168 veicoli, 2.400 pettorine e 180.000 bevande. Nelle sedi, i consulenti di campo della Uefa hanno lavorato a stretto contatto con il personale di terra per garantire la sicurezza dei giocatori e la uniformità delle superfici di gioco, mentre ogni stadio di Euro2024 aveva a disposizione un team medico Uefa. Questi sforzi non avrebbero potuto essere realizzati senza il contributo dei 16.000 volontari e della forza lavoro di 800 persone, un gruppo responsabile degli aspetti logistici dell’organizzazione del torneo. Il successo di Euro2024, però, sarà misurato anche dal suo impatto percepito in Germania e altrove. Nei prossimi quattro anni, un record di 935 milioni di euro di entrate derivanti dal torneo sarà ridistribuito tra le 55 associazioni affiliate alla Uefa attraverso il programma HatTrick. Inoltre, 331 milioni di euro sono stati assegnati alle associazioni in premi in denaro e altri 240 milioni sono stati dati ai club nazionali che hanno rilasciato giocatori per il torneo. In Germania, gli sviluppi infrastrutturali degli stadi continueranno a produrre benefici, mentre 190 club amatoriali e 21 associazioni regionali hanno ricevuto 7 milioni di euro di sostegno finanziario per progetti di sostenibilità attraverso il fondo per il clima di Euro2024.
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Bonacina e Menditto campioni mondiali di triathlon cross
TWONSVILLE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Risveglio d’oro con gli azzurri del triathlon off road. Michele Bonacina (Valdigne Triathlon) e Marta Menditto (Sai Frecce Bianche) sono i nuovi campioni mondiali di triathlon cross. I due azzurri nella notte italiana hanno vinto i titoli iridati nel World Triathlon Multisport Championships in corso di svolgimento a Townsville, in Australia. Federico Spinazzè della società K3Cremona, l’altro azzurro impegnato nella trasferta australiana, ha tagliato il traguardo in sesta posizione. Marta Menditto ha vinto la sua gara con il tempo di 1:40:59 davanti a Romy Spoelder (Ned) e a Maeve Kennedy (Aus). L’azzurra ha conquistato il suo primo titolo mondiale con un’ottima prova in MTB. Uscita sesta dall’acqua dopo il chilometro di nuoto ha preso il comando della testa nei venti km della frazione di mtb e ha gestito il vantaggio di circa quaranta secondi sulla Spoelder, dopo la seconda transizione, nei 6 km di corsa finali arrivando la traguardo in solitaria con una ventina di secondi di vantaggio. Primo titolo mondiale assoluto per l’azzurra dopo il titolo europeo 2023 a Riva del Garda in Trentino e il secondo posto assoluto e titolo under23 a Targu Mures nel 2022. “Difficile la frazione di nuoto – spiega Menditto a fine gara – Sono uscita attardata dalle prime e dopo ho spinto sulla mtb, la mia frazione migliore, per recuperare il divario dalla testa della gara e ci sono riuscita. Andata al comando ho difeso il vantaggio nella corsa. Sono felice”. Michele Bonacina ha dominato la gara maschile. Uscito dal nuoto in testa con Allen (Aus), Bosscher (Ned) e Osborne (Nzl) e circa trenta secondi sul primo inseguitore e cinquanta su Spinazzè, ha preso il comando nei venti km di ciclismo mtb dove Lukas Kocar (CZE), in recupero, è stato rallentato da una foratura. L’azzurro con il miglior parziale di frazione di corsa ha conquistato il suo primo titolo mondiale dopo il titolo europeo 2023 vinto lo scorso anno in Italia in Trentino a Riva de Garda. Alle spalle del nuovo iridato Bonacina (1:26:23) si è classificato il neozelandese Sam Osborne, in terza posizione l’australiano Benjamin Forbes. “Sono felice della mia prestazione – il commento a caldo di Bonacina – Il nuoto non è la mia frazione ma sono riuscito a rimanere nel primo gruppo. Eravamo in tre all’inizio della bici, poi sono andato via e ho cercato di guadagnare un buon divario dagli altri. Ho visto che Lukas Kocar ha avuto una foratura, sono rimasto solo al comando e ho gestito il vantaggio nella corsa”. Gli azzurri torneranno in gara la notte italiana del 22 agosto per i titoli mondiali di duathlon cross.
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Sinner trionfa a Cincinnati “Obiettivo Us Open”
ROMA (ITALPRESS) – Inarrestabile Jannik Sinner. Il 23enne fuoriclasse di San Candido fa valere il suo status di numero uno del ranking mondiale e del tabellone e si aggiudica nella notte italiana il “Cincinnati Open”, settimo Atp Masters 1000 della stagione, dotato di un montepremi totale pari a 6.795.555 dollari, andato in scena al Lindner Family Tennis Center della metropoli dell’Ohio (combined con un Wta 1000). Nulla o quasi ha potuto il ‘padrone di casà Frances Tiafoe: lo statunitense, numero 20 del mondo, lotta nel primo parziale ma poi è costretto alla resa in due set, messo al tappeto dalla ‘furià dell’altoatesino con il punteggio di 7-6(4) 6-2 dopo un’ora e 36 minuti di gioco. Per Sinner si tratta così del quinto titolo stagionale, in un 2024 che gli ha portato in dote il trionfo all’Australian Open e la semifinale al Roland Garros con complessivi 48 match vinti. Non solo: l’azzurro blinda la leadership della classifica Atp e sarà al via dell’Us Open, l’ultimo Slam stagionale, da super favorito. “Sono felice, è stata una settimana dura – le parole del campione altoatesino dopo la vittoria nell’Ohio, la sua terza in un Masters 1000 – Questa partita è stata mentalmente difficile. entrambi venivamo da semifinali lunghe, con tanta tensione. Sono felice della mia prestazione, di come ho gestito la partita e tutta la settimana”. A Cincinnati Sinner è diventato il vincitore più giovane nella storia del torneo dai tempi di Andy Murray nel 2008: “Ho avuto tanti alti e bassi questa settimana, ora è importante recuperare ed essere pronto per New York, per lo US Open – conclude – E’ il nostro obiettivo principale per questa parte di stagione in Nord America, spero di poter mostrare del bel tennis a Flushing Meadows”.
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Buona la prima per Thiago Motta, 3-0 al Como
TORINO (ITALPRESS) – La nuova Juventus di Thiago Motta parte bene
in campionato. All’Allianz Stadium la squadra bianconera batte 3-0 il Como con i gol di Mbangula, Weah e Cambiaso e rovina il ritorno in Serie A dopo 21 anni della società lariana. L’ex allenatore del Bologna apre il suo primo campionato juventino con una scelta forte di formazione: Douglas Luiz in panchina, dentro Mbangula, classe 2004 della Next Gen. “Se lo merita”, ha spiegato il tecnico nel pre partita e l’attaccante belga impiega ventitrè minuti per ripagare la fiducia. Engelhardt (appena entrato al posto dell’infortunato Baselli) non intercetta un cambio di gioco di Weah e regala campo a Mbangula, che percorre un corridoio interno e con il destro dal limite dell’area indovina l’angolo alle spalle di Pepe Reina. L’1-0 bianconero non scuote il Como, che fatica a rifornire Belotti e Cutrone e non riesce a trovare pulizia nel primo possesso. Al 43′ il palo nega il 2-0 alla Juventus: Yildiz pesca Vlahovic che col mancino batte Reina, ma non Barba che in spaccata sporca la palla sul legno. Il raddoppio è comunque nell’aria e coinvolge quasi tutti gli uomini d’attacco. Nel recupero della prima frazione Yildiz crossa in area, Vlahovic fa velo e Weah calcia col mancino di prima intenzione: il pallone sbatte sulla traversa e poi oltrepassa la linea. E’ l’ultima giocata di Weah che all’intervallo lascia il posto al classe 2003 Savona. Cambiano alcune posizioni in campo, ma non il copione della sfortunata serata di Vlahovic che, dopo essersi visto annullare un gol per un fuorigioco ad inizio azione, colpisce il secondo palo della sua gara con un colpo di testa successivo ad una parata di Reina. Un boato al 78′ accoglie in campo Douglas Luiz. L’ex Aston Villa regala ancora più ordine ad una Juventus che al 91′ trova il tris: la firma è di Cambiaso che si porta la palla sul mancino e da fuori area lascia partire un tiro imprendibile per Reina. L’assist è di Mbangula, che entra prepotentemente nelle gerarchie offensive di Thiago Motta. L’allenatore può sorridere in vista della trasferta di Verona.
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Brescianini e Retegui trascinano l’Atalanta, Lecce travolto 4-0
LECCE (ITALPRESS) – Esordio spumeggiante per l’Atalanta di Gian
Piero Gasperini, che batte per 4-0 il Lecce di Luca Gotti nella
prima apparizione della sua Serie A 2024/2025. Dopo un avvio non
semplice per merito di un Lecce aggressivo, De Roon e compagni
accrescono la loro intensità e ipotecano il match grazie alle
doppiette dei neo acquisti Brescianini e Retegui. Inizio di
partita intenso, come detto, da parte del Lecce, che nei primi
venti minuti prende di sorpresa l’Atalanta con un pressing ben
coordinato. Difficoltà dunque per la squadra di Gasperini
nell’impostare con pulizia la propria manovra, ben contrastata
dall’aggressività della linea difensiva giallorossa. I bergamaschi col passare dei minuti alzano però i giri del motore, creando il primo pericolo al 24′, grazie al servizio di Ederson per il taglio di De Ketelaere che di testa impegna Falcone in tuffo. Passano tuttavia dieci minuti e saranno proprio i nerazzurri a trovare il gol, con il cross dalla destra di Zappacosta a cercare Retegui, che di testa si fa murare ancora da Falcone ma è Brescianini il più pronto a ribattere in rete.
Cambiano così gli equilibri della sfida, con l’undici di Gotti in debito di energie e l’Atalanta che continua a crescere, chiudendo il primo tempo con la rete del raddoppio: stavolta è di Ruggeri il traversone da sinistra che trova la testa di Retegui, bravo a staccare su Baschirotto e lasciare Falcone senza possibilità di intervento. Nel secondo tempo l’Atalanta spinge ancora per provare ad ampliare il distacco, cosa che accade al 57′, con il calcio di rigore conquistato da Retegui sul pestone di Coulibaly e realizzato dallo stesso italo-argentino. Triplo vantaggio che nemmeno dieci minuti dopo diventa quadruplo, con un’altra doppietta, quella di Brescianini, bravo sull’imbucata di Pasalic a siglare il quarto gol per la Dea. Moto d’orgoglio del Lecce che al 75′ riesce a crearsi un’occasione pericolosa per merito del neo entrato Pierotti, che si ritaglia lo spazio per il destro parato senza difficoltà da Musso. Gara che si avvia così alla sua conclusione, con un finale di gestione da parte dell’Atalanta segnato anche dall’esordio di qualche giovane per gli ultimi minuti che mandano ai titoli di coda la sfida del Via del Mare.
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Al Golden Gala di Roma 100 metri stellari, Iapichino out
ROMA (ITALPRESS) – Il 30 agosto si accenderanno le luci su una sfida entusiasmante nei 100 metri del Golden Gala Pietro Mennea. Nella tappa italiana della Wanda Diamond League, in scena allo stadio Olimpico di Roma, si ritroveranno quattro sprinter che hanno partecipato alla finale delle Olimpiadi di Parigi: la medaglia d’argento Kishane Thompson (Giamaica), il bronzo Fred Kerley (Stati Uniti), il quinto classificato Marcell Jacobs, che è stato oro olimpico a Tokyo tre anni fa, e il sesto di Parigi Letsile Tebogo (Botswana), campione olimpico dei 200 metri allo Stade de France. Con loro anche altre superstar della velocità mondiale come lo statunitense Christian Coleman e il keniano Ferdinand Omanyala. A completare il cast saranno il giapponese Abdul Hakim Sani Brown, il giamaicano Ackeem Blake e l’azzurro Chituru Ali.
La mente tornerà alla serata di domenica 4 agosto, quando a Parigi si è di sputata la straordinaria finale dei 100. Il leader mondiale stagionale Thompson (9.77 in giugno) ha perso per soli cinque millesimi contro lo statunitense Noah Lyles, correndo in 9.79, soli due centesimi meglio del bronzo Kerley (9.81); mentre Jacobs è sfrecciato in 9.85 e Tebogo in 9.86. Omanyala ha mancato la finale olimpica ma quest’anno è stato in grado di correre in 9.79, Coleman in 9.86. In sostanza, la gara di Roma vedrà la presenza di sei uomini con primati stagionali da 9.86 in giù.
Per Fred Kerley sarà un ritorno al Golden Gala dopo le vittorie delle ultime due stagioni: lo statunitense ha trionfato nel 2022 all’Olimpico di Roma con 9.92 e nel 2023 allo stadio Ridolfi di Firenze con 9.94. Marcell Jacobs tornerà invece a Roma a meno di tre mesi dalla medaglia d’oro degli Europei, conquistata con il tempo di 10.02 davanti all’altro azzurro Chituru Ali (10.05).
Infine, per quanto riguarda la gara di salto in lungo femminile, che vedrà la partecipazione dell’intero podio delle Olimpiadi di Parigi (Davis-Woodhall oro, Mihambo argento, Moore bronzo) c’è da segnalare la rinuncia della saltatrice azzurra Larissa Iapichino.
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