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In Austria sprint di David Alonso nella Moto3

SPIELBERG (AUSTRIA) (ITALPRESS) – David Alonso (CF Moto) ha vinto il Gran Premio D’Austria di Moto3, nell’undicesimo appuntamento in calendario del Motomondiale. Il colombiano ha preceduto, in volata, gli spagnoli David Munoz (+0″121), secondo, Daniel Holgado (GasGas, +0″126), terzo per 5 millesimi ed Angel Piqueras (Honda, +0″211). Quinto l’olandese Collin Veijer (Husqvarna) a 3 decimi. Sesto e settimo posto appannaggio di altri due iberici, Adrian Fernandez (Honda, +2″726) e Josè Antonio Rueda (Ktm, +2″790). Chiudono la top ten Joel Kelso (Ktm, +2″886), Ivan Ortola (Ktm, +7″542) e Taiyo Furusato (Honda, 7″842). E’ caduto Nepa, 11° Rossi, 12° Bertelle, 16° Carraro, 17° Lunetta. Gara equilibratissima con continui sorpassi in testa e con i primi 5 piloti che sono arrivati insieme allo sprint finale. In classifica Alonso incrementa il proprio vantaggio con 224 punti, davanti a Ortola a quota 153.

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Zverev contro Sinner in semifinale a Cincinnati

ROMA (ITALPRESS) – Jannik Sinner affronterà Alexander Zverev in semifinali del “Cincinnati Open”, settimo Atp Masters 1000 della stagione, dotato di un montepremi totale pari a 6.795.555 dollari, in scena al Lindner Family Tennis Center della metropoli dell’Ohio (combined con un Wta 1000). Il tedesco ha battuto
lo statunitense Ben Shelton in rimonta, in un match che è stato interrotto due volte a causa della pioggia. Dopo aver perso il primo set 3-6, Zverev si è imposto nel secondo al tie-break 7-6 (3) e nel terzo per 7-5.

– Foto: Ipa Agency –

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Morata e Okafor nel finale, il Milan rimonta il Toro

MILANO (ITALPRESS) – Per 88 minuti il Milan ha balbettato. Poi, approffitando di tutto l’organico a disposizione e di un calo fisico del Torino, i rossoneri sono riusciti a rimediare un punto d’oro. I granata stavano facendo festa a San Siro, nonostante il sold out, la presentazione di Fofana (avvenuta durante l’intervallo) e un pubblico, quello rossonero, che ha sostenuto la squadra sino al triplice fischio: 2-2 il risultato finale, maturato con l’autogol di Thiaw, la rete di Zapata e i gol rossoneri dei neo entrati Morata e Okafor. Qualcosa non va nel sistema di Fonseca, a cominciare dalla scelta di schierare Saelemaekers terzino con Theo Hernandez out, con Bellanova che affonda quando e come vuole nella burrosa fascia rossonera. A dire la verità nemmeno la goal line funziona in maniera limpida ma il Var copre le mancanze e il gol, anzi autogol, dello 0-1 è salvo.
Si comincia e al 5′ Leao dapprima guadagna un angolo poi, sul corner, conclude alto dopo un rimpallo in area. Risposta del Toro al 14′ con Zapata che fa tutto da solo e tira dal limite dell’area: sfera a lato. Un tiro di Leao centrale (21′) anticipa il gol granata. Scambio Sanabria-Zapata, testa di Bellanova, palo, poi nè Tomori e nè Thiaw (autore dell’autorete) riescono a evitare che la palla entri in rete. Lazaro calcia un angolo (37′), girata superba di Zapata e ottima risposta di Maignan che salva i rossoneri. Leao vola verso la porta di Milinkovic-Savic ma il portiere del Torino è bravissimo a opporsi nell’uno contro uno. La risposta di Bellanova per il velo di Zapata, Ilic tira ma Maignan vola a deviare in angolo. Un tiro di Chukwueze chiude il primo tempo. Nella ripresa Pulisic non approfitta di un errore di Lazaro e, dopo aver evitato il portiere avversario, la mette sull’esterno della rete. Fonseca ne cambia tre tutti insieme, Morata dà nuova linfa al Milan, cerca un rigore che il Var gli nega (20′). Al 22′, però, Lazaro, da sinistra, scova la testa di Zapata, che mette dentro il 2-0. San Siro ammutolisce.
Pulisic ha una chance (27′) ma spara alto. Poi il Torino sembra governare la situazione finchè Reijnders tira, Morata ci mette il piede e, all’89°, dimezza le distanze. Finale arrembante con i rossoneri all’assalto: Okafor è quindi bravissimo, al 95°, a trovare la deviazione vincente al volo che vale il 2-2 conclusivo.
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L’Inter stecca la prima, 2-2 sul campo del Genoa

GENOVA (ITALPRESS) – Partenza in sordina per l’Inter. I campioni in carica non vanno oltre il pareggio, 2-2 il finale, sul campo del Genoa. Due reti nel primo tempo, con Thuram che risponde al vantaggio iniziale dei padroni di casa, firmato da Vogliacco. Poi, a cinque minuti dalla fine, altro colpo dell’attaccante francese, figlio d’arte. Infine il definitivo pari di Messias in pieno recupero.
Moduli speculari per il Genoa e l’Inter in avvio di gara. Gilardino ha “perso” durante il calciomercato Retegui e Gudmundsson, oltre al portiere Josep Martinez, passato proprio ai nerazzurri. In più deve fare a meno di Ekuban e del neo arrivato Pinamonti. Così nel 3-5-2 iniziale dei liguri spazio a Vogliacco, Bani e De Winter, schierati a protezione di Gollini; con Zanoli, Frendrup, Badelj, Malinovskyi e Martin lungo la linea mediana e con il tandem offensivo composto da Vitinha e da Messias. L’Inter ha risposto con Sommer confermatissimo fra i pali; con Bisseck, Acerbi e Bastoni in difesa; con Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dimarco nella zona nevralgica e con Lautaro Martinez e Thuram in avanti.
La prima occasione del match capita sui piedi di Thuram ma il suo destro debole è intercettato da Gollini (con Mkhitaryan che era comunque in offside). Allo scoccare del 14′ poi ci prova Calhanoglu da fuori: destro di poco al lato. Al 18′ Vitinha si presenta tutto solo davanti a Sommer ma tentenna, facendosi anticipare dal portiere nerazzurro e fallendo di fatto una ghiotta occasione. E’ un chiaro campanello d’allarme. Passano altri due minuti e i rossoblù segnano. Punizione dalla trequarti battuta da Martin, colpo di testa di Bani, a dire il vero morbido, Sommer appare in ritardo e lascia sbattere il pallone sulla traversa. Le sfera torna al centro dell’area, dove Bisseck è ancora in letargo, al pari del portiere nerazzurro, e permette a Vogliacco un facile tap in per l’1-0. Immediata la reazione dell’Inter. Alla mezzora arriva l’1-1: cross da destra di Barella e rete di testa di Thuram, bravo ad anticipare Bani e a insaccare con una perfetta rotazione. Lo stesso attaccante francese un minuto più tardi impensierisce Gollini. Al 37′ rigore in favore dell’Inter (per un contatto Badelj-Thuram) prima assegnato e poi cancellato, dopo revisione al Var. Al 40′ Martin perde un pallone sanguinoso nell’area di rigore del Genoa, quindi Gollini si supera in uscita su Lautaro, infine Badelj salva i suoi compagni deviando in angolo il colpo a botta sicura di Dimarco.
La ripresa si è apre quindi, al 4′, con una clamorosa occasione sui piedi di Badelj, con pallone spedito al cielo da ottima posizione. Al 7′ gol di Dimarco, annullato giustamente per fuorigioco di Darmian. Al 14′ Gollini salva di piede su tiro ravvicinato ma debole di Thuram. Poi una girandola di sostituzioni hanno cambiato il volto della gara. Al 40′ i cambi dell’Inter e Thuram (nettamente il migliore in campo) hanno fatto la differenza. Sponda di Taremi, assist di Frattesi (entrambi neo entrati) poi tocco morbido vincente della punta transalpina. Sembrava pronta la festa dell’Inter ma un fallo di mani in area di Bisseck ha pregiudicato tutto. Rigore per il Genoa, concesso dopo Var review. Dal dischetto si presenta Messias: para Sommer ma sulla respinta lo stesso Messias deposita in rete. Termina così 2-2: liguri contenti, nerazzurri rimandati.
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Nessun gol al Castellani, Empoli-Monza finisce 0-0

EMPOLI (ITALPRESS) – Un punto a testa. Empoli e Monza iniziano così il campionato, non andando oltre lo 0-0 nel match del Castellani valido per la prima giornata di Serie A. Due squadre che, ancora in piena fase di costruzione e col cartello ‘lavori in corsò appeso di fronte alla porta dei rispettivi spogliatoi, preferiscono farsi poco male e mostrano tutti i limiti, in particolare di una fase offensiva ancora da amalgamare e rendere incisiva. La partita inoltre non è stata di alto tasso tecnico in virtù soprattutto di un terreno di gioco ai limiti della praticabilità. I due allenatori, Roberto D’Aversa ed Alessandro Nesta, entrambi squalificati, hanno scelto moduli speculari, 3-4-2-1, in una gara che anche per questo è stato spesso maggiormente tattica che spettacolare. Più Empoli che Monza in generale con in particolare il giovane estremo difensore ospite, Pizzignacco, classe 2001, che si è messo in luce con buoni interventi, ma nessun vero e proprio miracolo. Serata no per Pessina, da cui ci si attende sempre quella luce nei brianzoli che però già nella passata stagione ha brillato a intermittenza.
Tra i toscani nè Pezzella, nè Maleh, quest’ultimo arrivato poco più di 48 ore fa, hanno saputo costruire trame di gioco pericolose per il proprio reparto d’attacco, con Colombo che pure non segnando è sembrato più vivo dell’altro ex Milan, Maldini, col figlio d’arte non a caso sostituito dopo un’ora di gioco.
La migliore chance per il Monza a 16′ dalla fine quando Caldirola, ad altezza dischetto, ha messo sopra la traversa. Sessanta secondi dopo la risposta di Colombo che ha aperto male il piatto destro dopo aver saltato Izzo. Buono l’ingresso di Solbakken che ha impensierito Pizzignacco con un’incursione davvero pericolosa a 5′ dalla fine. Buona la direzione di Fabbri, Empoli-Monza finisce 0-0.
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Biraghi risponde a Man, Parma-Fiorentina 1-1

PARMA (ITALPRESS) – Inizia con un punto il campionato di Parma e Fiorentina, che hanno aperto la Serie A 2024-2025, insieme al match del Ferraris tra Genoa e Inter. I gialloblù di Pecchia – davanti ai loro tifosi – erano partiti fortissimo con un gol di Man, poi nella ripresa la risposta dei viola di Palladino con una punizione di Biraghi. Pronti via e la gara è subito avvincente con occasioni da una parte e dall’altra e con entrambe le squadre che giocano a viso aperto. Grandi protagonisti i portieri che con interventi importanti tengono il risultato sullo 0-0, ma al 22′ non può nulla Terracciano sul perfetto mancino di Man, che trasforma in gol un ottimo assist di Bonny. I viola sentono il colpo e rischiano il tracollo quattro minuti dopo con i gialloblù ad un passo dal raddoppio con Sohm, ma il suo tentativo che si infrange sulla parte interna della traversa e torna in campo. I padroni di casa sembrano in controllo, con la Fiorentina che non riesce a trovare varchi. Poco prima della fine del primo tempo uno lo trova Kouamè: tiro a botta sicura dell’attaccante e ribattuta di Bernabè in angolo.
Nella ripresa il match segue la stessa falsariga del primo, con il Parma pericolosissimo con un sinistro di Bonny, ma Terracciano è attento e blocca. Con il passare dei minuti cala il Parma e inizia a venire fuori la Fiorentina: Dodò ci prova con un tiro dalla lunga distanza, palla alta. Al 29′ altro episodio chiave: ingenuità di Suzuki che calcola male il tempo dell’uscita e finisce con la palla in mano fuori dall’area di rigore, punizione per la Viola. Sul punto di battuta va Biraghi che con una incredibile parabola sorprende il portiere giapponese regalando ai suoi l’1-1. Pochi minuti dopo viola in dieci per l’espulsione per doppio giallo di Pongracic che atterra Cancellieri. Pochi giri di orologio dal 90′ ghiottissima occasione per il Parma, ma Cyprien tutto solo non centra lo specchio della porta da due passi. Pareggio giusto, 1-1 tra Parma e Fiorentina.
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Bagnaia vince la Sprint in Austria e affianca Martin in vetta

SPIELBERG (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Pecco Bagnaia (Ducati), con il tempo di 20’59″768, ha vinto la gara Sprint in Austria, precedendo Jorge Martin (Ducati Prima Pramac, +4″673). Terzo posto per Aleix Espargarò (Aprilia, +7″584), quarto Enea Bastianini (Ducati, +9″685), quindi la Ktm di Jack Miller (quinto a 10″421). Sesto posto per Franco Morbidelli (Ducati Gresini, +10″523), settimo il sudafricano Brad Binder (Ktm, +10″941). Ottava posizione per l’italiano Marco Bezzecchi (Ducati VR46, +11″982), nono Pol Espargarò (Ktm, +15″101) e decimo Pedro Acosta (Ktm, +16″611), a chiudere la Top Ten. E’ caduto, a pochi giri dalla fine, Marc Marquez che si è dovuto ritirare.
Con questa vittoria Bagnaia raggiunge Martin in vetta alla classifica piloti, con 250 punti. Domani tutti di nuovo in pista per la gara sul circuito di Spielberg.
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De Rossi “Dybala con noi, niente più importante della Roma”

ROMA (ITALPRESS) – “Sappiamo che ci sono voci ma Dybala sta con noi ed è convocato”. Queste le parole dell’allenatore della Roma, Daniele De Rossi, in conferenza stampa alla vigilia della prima gara di campionato contro il Cagliari, a proposito del futuro dell’attaccante argentino Paulo Dybala, attratto dalle sirene arabe. “Io cerco di trattare con delicatezza la situazione – ha proseguito il mister dei capitolini in merito alla situazione dell’ex Juve – Da allenatore non posso commentare delle voci. Paulo spiegherà quello che è successo in questi giorni”. “Niente e nessuno è più importante della Roma – ha assicurato l’ex capitano e centrocampista giallorosso – Io non ho interesse o obbligo di silenzio. Io voglio una squadra forte e risultati buoni. Sono qui per fare una grande stagione con la Roma, sono qui per lasciare la Roma in una posizione di classifica superiore a quella che ho trovato”. “Dovbyk? Le sue caratteristiche non sono così tanto distanti da quelle di Lukaku. C’è qualche anno di esperienza in più per Romelu ma sono simili. Abbiamo preso un finalizzatore che attacca benissimo lo spazio, molto veloce, forte, abbastanza pulito nel controllo e decisivo dentro l’area. Stiamo cercando di fargli capire cosa vogliamo ma senza dargli troppe indicazioni”, ha concluso De Rossi.
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