MILANO (ITALPRESS) – Adesso è ufficiale: Lautaro Martinez e l’Inter insieme per altri 5 anni. Il club nerazzurro ha reso noto “di aver raggiunto un accordo per il prolungamento di contratto del giocatore Lautaro Martinez: l’attaccante classe 1997 sarà nerazzurro fino al 30 giugno 2029”. Campione del mondo nel 2022 e vincitore della Coppa America quest’estate con l’Albiceleste, il Toro (“Esta es la historia de un toro y una serpiente”, scrive in spagnolo il club nerazzurro nel post dell’annuncio ufficiale) è arrivato all’Inter nella stagione 2018-2019, per poi diventarne capitano oltre bomber principe. “Il prolungamento del rapporto – scrive l’Inter – è una conseguenza naturale delle sei stagioni in nerazzurro dell’attaccante argentino che ha collezionato complessivamente 282 presenze, condite da 129 reti”. Nato a Bahia Blanca il 22 agosto 1997, gioca per 4 stagioni al Racing “ed è lì che inizia la sua favola interista, un segno del destino inequivocabile: nel giorno del suo esordio in prima squadra con il Racing a dargli il cambio è Diego Milito, il Principe nerazzurro”. “Dopo gli anni in Argentina approda all’Inter e nella sua prima stagione -2018/19-, colleziona 35 presenze, segnando 9 reti”, un buon inizio. Poi nel secondo anno “realizza 21 gol ed è protagonista nella cavalcata fino alla finale di Europa League. Nella stagione 2020-21 arriva il primo importantissimo titolo, quello più sognato: il 19° Scudetto conquistato da protagonista con 17 gol in campionato e un’importante e determinante firma sul tricolore. La sua – scrive l’Inter – è una crescita costante, abbinata alla capacità innata di ribaltare calcisticamente il significato delle parole sacrificio e sofferenza, nobilitandole e facendole diventare i suoi più importanti valori umani. Al suo quarto anno colleziona 49 presenze e mette a segno 25 reti importantissime nella conquista della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana. La stagione 2022/23 è un’annata entusiasmante, vissuta con passione gara dopo gara, chiusa con altri due trofei e la finale di Champions League a Istanbul. Saranno tanti i gol pesanti. Da quello nella finalissima di Supercoppa Italiana contro il Milan a quello nell’euroderby sempre contro i rossoneri, fino alla decisiva doppietta nella finale di Coppa Italia contro la Fiorentina che gli permette di raggiungere e superare il traguardo delle 100 reti in nerazzurro.
Termina la stagione con 28 gol in 57 gare, stabilendo il suo primato personale di gol in una singola annata”.
“Sempre pronto a lottare, sempre pronto a difendere il gruppo, la squadra e i compagni. Caratteristiche che sposano bene la responsabilità e l’onore di indossare la fascia di capitano al braccio, con un piglio da leader e tanta generosità – prosegue la società campione d’Italia -. Lautaro Martinez nell’anno della storica Seconda Stella ha scritto una pagina importante della storia nerazzurra, entrando nella top 10 dei cannonieri all time dell’Inter, -in cui occupa attualmente l’ottava posizione-, e ha dato assoluto spettacolo con alcune reti straordinarie. Dal destro a giro contro l’Atalanta al gol contro la Juventus, fino al capolavoro contro il Bologna. In questo torneo ha raggiunto il traguardo delle 100 reti, arrivato nella gara vinta contro il Lecce ed ha trionfato nella classifica cannonieri con 24 centri.
Il Toro in maglia nerazzurra ha conquistato 2 Scudetti, 2 Coppe Italia e 3 Supercoppe Italiane. Vittorie che nascono anche dal coraggio di un capitano che ha per sempre lasciato un solco profondo nella storia di questo club, con cui ha raggiunto le 250 presenze. E la storia continua”.
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Inter e Lautaro Martinez insieme fino al 2029
De Gea “Fiorentina club storico, voglio lasciare un’impronta”
FIRENZE (ITALPRESS) – “Sono molto contento di essere qui, è per me un orgoglio vestire la maglia viola e rappresentare Firenze, darò tutto per la Fiorentina e i tifosi”. Lo ha detto il portiere David De Gea aprendo con queste parole pronunciate in italiano la sua presentazione come nuovo giocatore della Fiorentina avvenuta quest’oggi al Viola Park a Bagno a Ripoli. L’ex Manchester United
ha sottoscritto un contratto annuale con il club di proprietà di Rocco Commisso, con opzione per una seconda stagione, una firma che permetterà allo spagnolo di tornare in campo dopo un anno di riposo. “Ho avuto tante offerte ma avevo molta voglia di giocare in serie A, la Fiorentina si era messa in contatto con me e i dirigenti viola Daniele Pradè e Alessandro Ferrari hanno reso tutto facile, ho subito pensato che questa fosse la migliore opzione possibile. Quando due parti vogliono che le cose vadano in porto la trattativa diventa velocissima e credo che entrambe le parti siano contente”. De Gea prima di firmare con la Fiorentina era svincolato.
Quello appena trascorso “è stato un anno molto diverso per me – ha raccontato l’estremo difensore spagnolo -. Ho preso la decisione di non giocare ma avevo chiara l’idea che non volevo ritirarmi, quindi mi sono allenato in tutto questo periodo da solo e non è facile, poi quando è arrivata l’opportunità della Fiorentina ho avuto le idee molto chiare. So che è una squadra con una bellissima storia, molto speciale, che Firenze è una città meravigliosa e ha dei tifosi veramente ottimi. Ci sono stati grandi portieri in questo club, ma anche grandi giocatori, importantissimi, quindi spero di fare la storia della Fiorentina e di dare tutto, cercando con la mia esperienza di aiutare i più giovani e di portare una mentalità vincente, aiutando anche la squadra ad arrivare nei posti più in alto della classifica e lasciare un’impronta in questa società”. “Ho già passato tanti anni nel calcio ma vengo qui per dare il 100%, e prometto di allenarmi sempre duramente” perchè “questo è importantissimo”, ha aggiunto De Gea che poi parlando delle sfide che si troverà ad affrontare nel campionato italiano, ha puntualizzato: “La serie A è uno dei tornei migliori del mondo e quindi non vedo l’ora di mettermi la maglia, entrare in campo ed affrontare chiunque”.
Fra i sogni del club viola c’è anche quello che De Gea possa contribuire a far vincere alla Fiorentina la Conference League che ha visto due volte consecutivamente i gigliati perdere in finale. “In Spagna c’è un detto che al terzo tentativo si riesce a ottenere una cosa, quindi speriamo che vada così – ha sottolineato il classe ’90 di Madrid -. La cosa più importante ritengo sia non pensare troppo a lungo termine” ma “alla prossima gara, quella di Parma in campionato, ad iniziare bene, cercare di vincere e andare avanti partita dopo partita e poi sognare di vincere qualche trofeo, Coppa Italia o Conference League, consapevoli però che sarà molto difficile”. De Gea ha anche voluto ‘pararè lo scetticismo sul suo ritorno al calcio giocato visto che la scorsa stagione non ha disputato gare ufficiali. “Non ho giocato ma non sono rimasto fermo, sono stato un anno a Manchester ad allenarmi e poi sono andato a Madrid continuando a fare lo stesso perchè sapevo che sarei tornato un giorno e volevo competere ancora ai massimi livelli. Ho passato dodici anni in un grandissimo club come lo United, è stata la mia casa, il mio cuore sarà sempre a Manchester, ho ricevuto tante offerte ma non avevo la giusta motivazione e ho smesso di giocare”.
Ora però “qui alla Fiorentina ho molta voglia di farlo. Sto molto bene, mi sono allenato anche nell’ultimo week-end al Viola Park, forse nelle prime partite mi ci vorrà un pò di tempo” per essere al top, “ma ho giocato per tanti anni e quindi mi basterà entrare in porta e sarò già apposto. Voglio passare del tempo con i miei nuovi compagni, allenarmi durante con loro e conoscere la squadra. Palladino? Conosco il suo modo di giocare, so cosa chiede ad un portiere, credo che il suo sia un calcio molto bello, è un mister coraggioso” ha concluso De Gea.
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Taekwondo, Cito “Quadriennio straordinario,ora Paralimpiade”
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Il taekwondo italiano è nuovamente sul podio olimpico grazie a Simone Alessio che è stato bravissimo. Siamo molto dispiaciuti per l’infortunio di Vito Dell’Aquila che ha fermato la sua corsa per podio. Purtroppo sono imprevisti che nello sport capitano e non resta che accettarli. Per il taekwondo italiano questo è un quadriennio straordinario dove abbiamo vinto tutto ciò che si poteva vincere, senza dimenticare solidarietà e inclusione in favore della Pace. Ora godiamoci il bronzo di Simone, pensando alle prossime Paralimpiade. Un grazie a tutti gli italiani per il loro affetto e continuo sostegno”. Lo ha dichiarato il presidente della Federazione italiana taekwondo Angelo Cito, all’indomani della conclusione dei Giochi di Parigi. “Abbiamo vissuto una bellissima Olimpiade come atmosfera, con delle location suggestive che Parigi ha utilizzato per fare gareggiare gli atleti – ha detto all’Italpress -. Alcuni problemi ci sono stati, ma succede in tutte le Olimpiadi. Tuttavia, se pensiamo alla situazione iniziale, con le tante paure legate alla guerra e al terrorismo
direi che è una scommessa vinta dalla Francia”.
Il dirigente italiano commenta anche la spedizione azzurra, culminata con le 40 medaglie complessive. “Direi che siamo andati molto bene. C’è stata qualche medaglia attesa che non è arrivata, ma altre inaspettate che alla fine sono le più belle” ha detto ancora Cito all’Italpress, aggiungendo cosa poter ancora migliorare a livello di preparazione. “Penso ci sia un’eccessiva pressione sugli atleti in vista delle Olimpiadi, complici anche i social, e questa andrebbe attenuata perchè porta ad una perdita di serenità soprattutto negli atleti che caricano molto in termini di tensione. Un’Olimpiade in fondo è come un Mondiale, ma è tutto il contorno a farla diventare speciale emotivamente. In fase di programmazione e preparazione, va corretto e migliorato l’approccio degli atleti in questo senso, ridimensionando il tutto dal punto di vista della pressione e delle aspettative”.
– foto ufficio stampa Fita
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A Montreal Arnaldi si ferma in semifinale contro Rublev
MONTREAL (CANADA) (ITALPRESS) – Termina in semifinale la corsa di Matteo Arnaldi sul cemento di Montreal. Il tennista ligure, numero 46 del mondo, si è arreso di fronte ad Andrey Rublev, già vincitore ai quarti di finale contro Jannik Sinner, nell'”Omnium Banque National”, sesto Atp Masters 1000 stagionale, con montepremi totale pari a 6.795.555 dollari, che si sta disputando all’IGA Stadium, in Canada. Il russo, numero 8 del mondo e quinta forza del tabellone, si è imposto col punteggio di 6-4 6-2. Lottata la prima frazione, con break decisivo in favore del russo al terzo gioco. Meno combattuta la seconda frazione, interrotta all’inizio per pioggia e caratterizzata da due servizi persi dall’azzurro. Rublev, di contro, non ha mai ceduto la battuta nel corso del match.
Grande torneo comunque per il 23enne sanremese, che ha centrato la prima semifinale della carriera in un 1000 e che ora ritoccherà il proprio best ranking, salendo nei primi 30 della classifica mondiale.
In finale Rublev sfiderà Alexei Popyrin. L’australiano, numero 62 del ranking Atp, ha vinto nella notte la seconda semifinale del torneo, piegando per 7-6 (0) 6-3 lo statunitense Sebastian Korda.
– foto Ipa Agency –
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Chiusi i Giochi di Parigi, arrivederci a Los Angeles 2028
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Lo spegnimento del calderone olimpico, lo Stade de France che si trasforma in un teatro e l’arrivederci alla prossima edizione. Si chiudono così, con una cerimonia che mescola tradizione e spettacolarità, le Olimpiadi di Parigi 2024. Tutto ha iniziato al Jardin de Tuileries: è qui che Leon Marchand va a spegnere il particolare braciere olimpico fluttuante di questi Giochi, prendendo con sè quella fiamma che sarà consegnata agli omologhi di Los Angeles. Dopo un breve spettacolo musicale, con tanto di orchestra a suonare dal vivo, ecco l’ingresso dei portabandiera. Per l’Italia Gregorio Paltrinieri e Rossella Fiamingo, coppia nello sport e nella vita, che vanno a disporsi in cerchio insieme a tutti gli omologhi delle altre nazioni. Qui ha iniziato la sfilata degli atleti, che vede l’Italia presentare una sparuta delegazione: non molti i protagonisti rimasti fino al termine dei Giochi, decisamente ampia invece la presenza degli Stati Uniti. La premiazione della maratona femminile, che ha consegnato l’oro a Sifan Hassan, gli omaggi ai nuovi membri del CIO (tra cui figura Allyson Felix) e ai volontari sono il preludio a un breve viaggio verso le radici dell’olimpismo.
Un viaggio che viene fatto insieme al cosiddetto “Golden Voyager”. Quest’ultimo assiste alla lettura del primo regolamento dei Giochi, incontra lo spirito olimpico (sotto forma della Nike alata) e vede nascere i cinque cerchi, simbolo dell’inclusione. Dopo l’esecuzione dell’inno ad Apollo, i cerchi vengono issati all’interno dello Stade de France: immagini che sono il simbolo di un evento, quello olimpico, che ha radici nel profondo passato e ha saputo mantenerle nella modernità. Sono gli highlights di queste Olimpiadi a dare il via al cambio di scenario. Come da programma, gli atleti invadono il palco e diventano parte integrante dello show, riprendendo possesso del mondo. Questi ultimi assistono in prima fila allo show musicale, monopolizzato dalla band locale Phoenix, con un ruolo decisamente più centrale rispetto all’apertura.
E’ da qui che ha inizio il reale passaggio di mano verso Los Angeles 2028, con le immagini della prossima sede olimpica a precedere i discorsi del presidente del comitato organizzatore Tony Estanguet e del presidente del CIO Thomas Bach. Questi ultimi vengono accompagnati sul palco da sei medagliati, uno per continente, e pronunciano un esaustivo bilancio dell’edizione francese dei Giochi.
Siamo pronti al passaggio di mano. La bandiera olimpica viene consegnata al sindaco di Los Angeles, che a sua volta la passa a Simone Biles, rappresentante degli atleti del prossimo paese ospitante. Suona l’inno statunitense e, al termine, Tom Cruise atterra sul palco dopo essersi lanciato dalla vetta dello Stade de France, fa sua la bandiera olimpica e sfreccia (in moto) con lei per le strade di Parigi, prima di paracadutarsi su L.A. e dare il via al breve viaggio della bandiera a cinque cerchi per la prossima sede delle Olimpiadi: da Hollywood agli iconici monumenti cittadini, con Michael Johnson tra i portatori del vessillo olimpico.
Risuonano dagli States le note dei Red Hot Chili Peppers e di Billie Eilish, ospiti attesi (anche se da remoto). Poi le fasi finali: lo spegnimento della fiamma olimpica (portata da Leon Marchand) e la chiusura ufficiale dei Giochi. Ora la palla passa agli Stati Uniti e a Los Angeles. Appuntamento tra quattro anni, dal 14 al 30 luglio 2028.
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Oro per le azzurre di Velasco, l’Italia chiude con 40 medaglie e 12 ori
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – L’Italvolley femminile vince la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi. Nella finale, la squadra di Julio Velasco batte nettamente gli Stati Uniti con il punteggio di 3-0 (parziali 25-18 , 25-20, 25-17).
Decisiva la prestazione di Paola Egonu con 22 punti messi a segno. Si tratta del primo oro olimpico nella storia per la pallavolo italiana.
L’Italia chiude le Olimpiadi di Parigi al nono posto del medagliere e con 40 medaglie complessive: 12 ori, 13 argenti e 15 bronzi.
Migliorata l’edizione di Tokyo: a parità di numero complessivo di medaglie, ci sono due ori in più.
La prima medaglia è stata l’argento di Filippo Ganna nella crono individuale di ciclismo; l’ultima medaglia, un oro, è quella storica conquistata dall’Italvolley femminile.
Da 36 giorni consecutivi di gare, attraversando tre Olimpiadi (Rio, Tokyo, Parigi), l’Italia vince almeno una medaglia.
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Malagò “Grande Olimpiade con 40 medaglie e due ori in più”
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “E’ stata una grande Olimpiade. Siamo riusciti a vincere 40 medaglie con due ori in più. Siamo passati da 67 a 79 finali, siamo diventati un Paese fortemente multidisciplinare”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nella conferenza stampa di fine Olimpiadi a Casa Italia a Parigi. “Abbiamo avuto la conferma di un ruolo da protagonisti nello scenario dello sport mondiale. Ero convinto che avvenisse perchè sapevamo benissismo quante possibilità di medaglia avevamo. Abbiamo vinto la classifica dei quarti posti, sono
stati 20 e 5 assimilabili. I quinti posti sono stati 27. Questo ti fa capire quanto è stata qualitativa questa spedizione. Sono 80 i medagliati. Una cosa di cui sono molto orgoglioso è che rispetto a qualche edizione fa siamo un Paese fortissimamente
multidisciplinare e non eravamo così” ha proseguito Malagò, che ha reso nota la chiamata del Presidente Mattarella. “Mi ha pregato di fare i complimenti a tutta la squadra femminile di volley e di estendere i complimenti a tutta la Federazione, al presidente Manfredi, al ct Velasco. Non si è perso nemmeno una partita ed è molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto. Ha allargato i complimenti a tutta la spedizione, a tutti gli atleti e atlete per i risultati ottenuti. Ci ha dato poi appuntamento per il 23 settembre alle 11 al Quirinale per la riconsegna del tricolore” ha aggiunto Malagò che mandato un abbraccio simbolico a Tamberi, Dell’Aquila e Sinner. La scelta di Paltrinieri portabandiera per la cerimonia di chiusura era “doverosa per quello che ha fatto, sta facendo e sono convinto che farà. Ha tutti i presupposti per fare il portabandiera a Los Angeles nel 2028”.
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Vannacci “Oro memorabile, contentissimo per azzurre volley”
ROMA (ITALPRESS) – “Sono estremamente contento che la squadra femminile di pallavolo abbia vinto questo oro: è un oro memorabile, complimenti a tutte le nostre atlete, a tutte le donne che ci hanno portato sul podio”. Così Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega, commenta a Italpress il successo delle ragazze azzurre del ct Velasco ai Giochi Olimpici di Parigi2024. “Egonu? Sono contentissimo, non ho mai messo in dubbio le sue capacità prestazionali o la sua italianità, ho solo sostenuto che ha origini non italiane ben visibili – ha aggiunto Vannacci, tornando sulle polemiche nate da alcuni passaggi del suo libro ‘Il mondo al contrariò – Rinnovo i miei complimenti a tutta la squadra”.
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