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Barbaro “Manila Esposito cresciuta nella famiglia Asi”

ROMA (ITALPRESS) – “La caparbietà, la determinazione, l’estrema forza emotiva ha sempre contraddistinto Manila sin da quando muoveva i primi passi sotto le mani di Camilla Ugolini e Pierluigi Miranda nell’associazione Ginnastica Civitavecchia, affiliata Asi e nella quale si è distinto anche Marco Lodadio.
Due anni fa Asi la premiò come stella nascente: oggi Manila si è comportata da veterana, nonostante i suoi 17 anni. Da parte di tutta la famiglia Asi giungano i complimenti alla giovanissima campionessa, alla Ginnastica Civitavecchia e ad Alfonso Rossi responsabile del Settore Ginnastica di Asi”. Così Claudio Barbaro, presidente di Asi, Associazioni Sportive e Sociali Italiane, dopo la medaglia di bronzo vinta oggi dalla ginnasta azzurra alle Olimpiadi di Parigi.
– Foto Ipa Agency –
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L’Italia fa la storia alla trave: D’Amato oro ed Esposito bronzo

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – L’Italia festeggia una storica giornata alla trave, in una gara costellata da errori e cadute. Rebeca Andrade delude, Sunisa Lee e Simone Biles perdono l’equilibrio. Alice D’Amato, con uno strepitoso esercizio da 14.366 punti, conquista così un’incredibile medaglia d’oro alle Olimpiadi. L’azzurra consegna la prima vittoria all’Italia nella ginnastica femminile, dopo tre medaglie d’argento, precedendo la cinese Zhou Yaqin (14.100). E non è finita qui, visto che gli errori di Andrade consegnano anche il bronzo a Manila Esposito: la 18enne è terza con 14.000. Salgono così a 24 le medaglie azzurre, otto delle quali del metallo più prezioso in attesa della finale dello skeet a squadre misto.
– foto Image –
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Mixed Relay 6^, mai Italia del triathlon così bene ai Giochi

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Mai fino ad oggi l’Italia del triathlon era riuscita a ottenere un risultato così prestigioso ai Giochi Estivi: Gianluca Pozzatti, Alice Betto, Alessio Crociani e Verena Steinhauser hanno conquistato un sesto posto nella Mixed Relay disputata a Parigi che vale come miglior piazzamento in una rassegna olimpica. A Tokyo 2020, edizione dei Giochi Olimpici vinta dalla Gran Bretagna, il team azzurro composto da Steinhauser, Pozzatti, Betto e Stateff si era classificato ottavo in 1:26:23. La gara è stata avvincente sin dai primi minuti: per l’Italia il primo frazionista è stato Pozzatti che ha eseguito una prova di grande maturità lanciando la staffetta al quarto posto. A seguire Betto che, dopo la frazione a nuoto, si è portata in terza posizione tentando la fuga con la tedesca Lisa Tertsch nella frazione di bici. Putroppo nell’ultimo giro di ciclismo l’alteta delle Fiamme Oro è stata raggiunta dal gruppo inseguitore vanificando così il tentativo di fuga. Poco prima della penultima frazione l’Italia era scivolata al nono posto ma un ottimo nuoto di Crociani ha permesso il recupero di una decina di secondi sulla Gran Bretagna dominatrice della gara riportando così gli Azzurri in quarta posizione. Dopo qualche chilometro di bici l’atleta delle Fiamme Azzurre si è ritrovato terzo nel gruppo con Portogallo, Svizzera e Stati Uniti. Quando è iniziato il turno di Steinhauser, ultima frazionista, l’Italia era terza: nel nuoto l’altoatesina è uscita sesta per poi proseguire con una buona prova di bici e di corsa.Al fotofinish la Germania è diventata campione olimpica, seguita da Gran Bretagna e Stati Uniti. Quarta la Francia e sesta l’ltalia che è sempre stata nel gruppo di testa giocandosela fino all’ultima frazione. La giornata di oggi è stata dunque la dimostrazione di come siano stati creati i presupposti per competere a una medaglia olimpica, frutto di un cambiamento culturale che la Fitri ha voluto imprimere negli ultimi tre anni puntando su un accurato lavoro di selezione e supporto dei ragazzi più giovani. Non è un caso che il 22enne Crociani sia stato l’atleta determinante per la conquista di questo splendido risultato che proietta l’Italia verso un grande futuro: “Penso di non essere mai riuscito a realizzare una prestazione del genere, sono felice e quello che abbiamo perso oggi ci darà ancora più grinta per la prossima volta”, le sue parole a caldo. Una grande visione che ha permesso di tenere accesa fino alla fine la possibilità di conquistare le primissime posizioni, come poi è stato, con scelte tecniche che hanno premiato l’impegno e il lavoro di squadra. “La Squadra Italia oggi ci ha davvero emozionati in una gara intensa dall’inizio alla fine – il commento soddisfatto del presidente della Federazione Italiana Triathlon Riccardo Giubilei – Sapevamo di poter vedere gli Azzurri protagonisti e le aspettattive sono state rispettate. E’ stata una prestazione solida che ci ha visti lottare fino alla conquista del sesto posto, il nostro miglior risultato di sempre. Un grande ringraziamento alla prova maiuscola di tutti gli Azzurri, al lavoro dei tecnici e dell’area tecnica nazionale in grado di selezionare una squadra che ci ha emozionato dalla prima bracciata all’ultimo metro. Ci vediamo a Los Angeles”.
– Foto Ufficio Stampa Fitri –
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Sfogo Khelif “Basta bullismo, distrugge le persone”

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Stop al bullismo. Imane Khelif rompe il silenzio e si sfoga. In un’intervista a SNTV, la pugile algerina parla di quanto accaduto in questi giorni in cui è stata presa di mira: tutto nasce dalla squalifica ai Mondiali del 2023 per un elevato tasso di testosterone che ha fatto gridare allo scandalo sulla sua presenza a Parigi ma il Cio l’ha difesa a più riprese, sottolineando che avesse tutto il diritto di partecipare ai Giochi nel torneo femminile di boxe. “Invio un messaggio a tutte le persone del mondo per sostenere i principi olimpici e la Carta Olimpica, per astenersi dal bullizzare tutti gli atleti, perchè questo ha delle conseguenze, delle enormi conseguenze – le sue parole riportate dai principali media internazionali – Può distruggere le persone, può ucciderne i pensieri, lo spirito e la mente. Può dividere le persone. Per questo chiedo di mettere fine al bullismo”. La 25enne algerina racconta di essere in contatto con la sua famiglia, “sono preoccupati per me ma se Dio vuole tutto questo culminerà in una medaglia d’oro e sarebbe la risposta migliore”. Dalla Khelif anche parole di ringraziamento per il Cio: “mi ha reso giustizia, ha mostrato la verità”.
– foto Ipa Agency –
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Lyles nuovo re dei 100 metri, Jacobs chiude quinto

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Marcell Jacobs cede lo scettro a Noah Lyles. Il 27enne statunitense campione del mondo in carica vince la finale dei 100 metri allo Stade de France in 9″79 che gli vale anche il personale. Beffato al fotofinish il giamaicano Kishane Thompson, che taglia il traguardo con lo stesso crono ma deve accontentarsi dell’argento. Completa il podio l’altro statunitense Fred Kerley in 9″81. Per Jacobs, partito bene – più reattivo rispetto ai primi due nello scatto dai blocchi – arriva solo un quinto posto, nonostante il primato stagionale di 9″85. “Non posso essere troppo contento, avevo preso un tempo di reazione molto buono, poi c’è stata una fase dove dovevo continuare a spingere e non sono riuscito – ammette a Rai Sport – Però dispiace, credevo veramente di poter prendere questa medaglia. Fa parte del gioco, mi dà soddisfazione dopo un anno e mezzo difficile, ma non troppo perchè sapevo che potevo salire sul podio”. Per Jacobs, che ha scelto di andare ad allenarsi negli Usa con Rana Reider, “cambiare tutto non è stato facile, si è spostata tutta la mia famiglia. E’ stata un’annata complicata. Sono un pò amareggiato, volevo essere il primo a festeggiare un altro oro olimpico. Ma la mia carriera non finisce qui, ci sono altri quattro anni da affrontare insieme”. Poi sulla fasciatura alla coscia: “Un crampo, non ero molto ben idratato, siamo pronti a scendere in campo per la staffetta. Io volevo dimostrare che nonostante le difficoltà ci si può rialzare, non sono arrivato in fondo ma è uno step per progredire: 9″85 è un tempo importante, nella scorsa Olimpiade sarebbe arrivata una medaglia, ma gli altri sono stati più bravi”.
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Errani-Paolini nella storia, oro a Parigi nel doppio femminile

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Sara Errani e Jasmine Paolini conquistano l’oro olimpico nel doppio femminile ai Giochi Olimpici di Parigi2024. Nella finale per il titolo l’emiliana e la toscana, teste di serie numero 3, si sono imposte sulle russe Mirra Andreeva e Diana Shnaider al super tie-break con il punteggio di 2-6 6-1 10-7.
Per l’Italtennis si tratta di uno storico oro, del secondo podio olimpico a Parigi dopo il bronzo vinto ieri da Lorenzo Musetti in singolare e del terzo complessivo a cinque cerchi (nel 1924, sempre a Parigi, Uberto De Morpurgo si aggiudicò il bronzo).

“Questa finale è pazzesca per come è andata: abbiamo iniziato malissimo il primo set poi siamo state lì e in qualche modo l’abbiamo tirata su. È stata dura ma siamo proprio felici”: così Sara Errani, ai microfoni di discovery+, “È stato difficilissimo – ha ammesso Paolini -. Io ero entrata molto tesa e facevo fatica, poi un pochino la tensione è andata via e abbiamo iniziato a giocare meglio. È stata dura ma siamo contentissime. Veramente un’emozione unica”.
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Argento per gli azzurri del fioretto

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Dopo l’argento del fioretto a squadre femminile, arriva il bis al maschile. Tommaso Marini, Guillaume Bianchi, Filippo Macchi e la riserva Alessio Foconi non riescono a piegare il Giappone in un match dai continui ribaltamenti di fronte, che si chiude sul punteggio di 45-36 consegnando l’oro ai nipponici. La sfida inizia subito nel peggiore dei modi per gli azzurri, sotto 10-7 e bravi a reagire con Macchi e Bianchi (20-18) prima di subire la rimonta rivale. Iimura firma il sorpasso e a nulla serve il tentativo di dare la scossa da parte di Cerioni: Foconi entra e, nei fatti, subisce il parziale decisivo (0-5). Vano l’assalto finale di Marini, che va solo a certificare il secondo posto. Salgono a 22 le medaglie azzurre: sette d’oro, dieci d’argento, cinque di bronzo.
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Paltrinieri non tradisce, argento olimpico nei 1500 sl

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Uno strepitoso Gregorio Paltrinieri è medaglia d’argento nei 1500 stile libero ai Giochi di Parigi 2024. Dopo il bronzo negli 800, il capitano dell’Italnuoto fa due podi su due nelle gare del mezzofondo arrendendosi soltanto a un’irreale prestazione dell’americano Bobby Finke (14’30″67) che fa crollare il record del mondo del cinese Sun Yang (14’31″02). Per Super Greg il secondo posto arriva in 14’35″55 al termine di una gara condotta con grande autorità, anche se sempre ad inseguire lo statunitense che scappa via all’inizio e non si ferma più. Solo bronzo per l’irlandese Daniel Wiffen (14’39″63), oro olimpico negli 800 che si era presentato in finale con il migliore tempo d’accesso. “Sono contentissimo perchè essere a podio nei 1500, che è la sfida che sento più mia, è stupendo – commenta Paltrinieri a Rai Sport – Credo di aver fatto lo stesso tempo con cui avevo vinto a Rio. E’ incredibile. Ho visto partire Bobby (Finke, ndr) così forte e ho cercato di stare al suo ritmo. Ma sono veramente felice. E’ la quinta medaglia olimpica, non ci avrei mai scommesso. Ogni volta che finisce un’Olimpiade penso che alla successiva non ci sarò, ma sono stato molto costante. Ho sempre continuato a credere in me stesso anche nei periodi difficili. Adesso mi prendo qualche giorno di riposo, devo un attimo riprendermi – chiosa Super Greg, atteso dal nuoto di fondo – Ho avuto per tre giorni la febbre, forse per lo stress di tutte queste gare e l’ho misurata fino a pochi minuti prima della gara di oggi. Ma ora sono felicissimo”.
– foto Ipa Agency –
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