Home Sport Pagina 88

Sport

Roncadelle d’oro con De Gennaro-Bellandi, Sindaco “Grande emozione”

BRESCIA (ITALPRESS) – “Vedere due atleti come Giovanni e Alice
conquistare due ori in 19 minuti è stata un’emozione fortissima.
Ora puntiamo al terzo!”. A poco più di 12 ore dalle vittorie
olimpiche di Giovanni De Gennaro e Alice Bellandi, Roberto
Groppelli, sindaco di Roncadelle, è ancora emozionato. Ieri, poco
dopo le 18, il paese di 9.400 abitanti alle porte di Brescia, è
diventato la capitale dello sport italiano. Il campione olimpico
nella slalom k1 e la campionessa olimpica nel judo (-78 kg) sono,
infatti, entrambi di Roncadelle. “Sono stati due ori
meritatissimi. – racconta Groppelli all’Italpress – Con Giovanni
ci eravamo detti, prima di partire, che questa era la volta buona. Un oro straordinario ma atteso”. De Gennaro, 32 anni appena compiuti, è cresciuto e vive a Roncadelle. Alice Bellandi, 25 anni, è originaria e ha ancora parte della famiglia nel paese
bresciano. “Conosco meglio Giovanni che è cresciuto e vive qui. Ma ieri una delle prime persone con cui abbiamo festeggiato è stata la nonna 96enne di Alice, qui in paese. Domani sera allestiremo un maxischermo al Parco delle Montagnette e rivivremo le imprese dei nostri ori olimpici, ritrovandoci per un momento conviviale. Poi appena ci sarà occasione festeggeremo assieme a loro. Senza dimenticare che anche la pallavolista Anna Danesi, impegnata con la Nazionale azzurra a Parigi, è di Roncadelle”.
Un piccolo paese che sforna grandi campioni insomma. “Il segreto? L’impegno delle amministrazioni passate e di quella attuale per lo sport, con grandi investimenti. Prima di diventare Sindaco sono stato, assessore allo Sport, e abbiamo sempre investito per lo sviluppo dello sport sul territorio. Con un intervento da 3 milioni di euro abbiamo riqualificato il palazzetto che, a detta di chi lo frequenta, è una struttura all’avanguardia che ci invidiano tutti – prosegue il primo cittadino – Io non sono uno sportivo, ho soltanto praticato corsa a livello amatoriale da ragazzo, ma credo che investire per lo sport sia fondamentale. Questi ragazzi lo dimostrano. Sono grandi atleti e danno un grande esempio perchè sono persone stupende sia umanamente che professionalmente”. In paese, intanto, si prepara la festa e si guarda con ottimismo alla rassegna a cinque cerchi. “Siamo fiduciosi che arriverà un’altra medaglia. Abbiamo gli stessi ori della Germania ma possiamo superarla. Ci sono tutti i presupposti”, conclude Groppelli.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Musetti nella storia, batte Zverev e vola in semifinale

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Impresa di Lorenzo Musetti, che ha battuto Alexander Zverev ed è approdato alle semifinali del singolare maschile dei Giochi di Parigi2024. Il toscano, 22enne, numero 16 del mondo e 11 del seeding, è il primo azzurro a raggiungere le semifinali in singolo in un torneo olimpico “vero” a distanza di 100 anni dalla medaglia di bronzo vinta, sempre a Parigi, nel 1924 da Uberto De Morpurgo. Poi hanno vinto medaglie ma soltanto “dimostrative” Nicola Pietrangeli, Paolo Canè e Raffaella Reggi. Oggi l’azzurro ha sconfitto nei quarti di finale il più quotato tedesco, numero 4 del ranking internazionale e terza forza del tabellone, col punteggio di 7-5 7-5.
In semifinale Musetti affronterà Novak Djokovic. Il serbo, numero due al mondo e primo favorito del torneo, ha sconfitto ai quarti il greco Stefanos Tsitsipas, 11 del ranking Atp e ottava testa di serie, in due set con il punteggio di 6-3 7-6 (3).
In semifinale anche Sara Errani e Jasmine Paolini nel doppio femminile. Le due azzurre, terze favorite del seeding, hanno vinto contro le britanniche Katie Boulter ed Heather Watson col punteggio di 6-3, 6-1.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Vincono gli Usa, fiorettiste azzurre d’argento

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – L’Italia del fioretto femminile ha vinto la medaglia d’argento nel torneo a squadre dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Le azzurre Arianna Errigo, Alice Volpi, Martina Favaretto e Francesca Palumbo sono state battute dagli Stati Uniti 45-39: nonostante il mancato oro le ragazze del fioretto hanno cancellato la delusione nella prova individuale. Quarta medaglia per la scherma in terra francese dopo il bronzo di Samele (sciabola), l’argento di Macchi (fioretto) e l’oro delle ragazze della spada. Terzo classificato il Giappone che ha battuto il Canada 33-32.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Oro Biles nell’All Around, Alice D’Amato quarta

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Simone Biles non tradisce le attese e conquista il quinto oro olimpico della sua carriera, il secondo a Parigi. La 27enne statunitense, dopo il successo nella prova a squadre, mette tutte in fila nell’all around (59.131) tornando sul gradino più alto del podio olimpico in questa specialità dopo Rio. Alle spalle della Biles – alla nona medaglia a cinque cerchi – si piazza la brasiliana Rebeca Andrade, argento con 57.932, mentre il bronzo va a un’altra statunitense, Sunisa Lee, con 56.465. Ai piedi del podio per un soffio una bravissima Alice D’Amato, quarta con 56.333, mentre l’altra azzurra in gara, Manila Esposito, chiude 14esima con 53.599.
Alice D’Amato va ad un passo dalla storia ottenendo comunque il miglior piazzamento femminile mai visto nell’artistica italiana ai Giochi Olimpici. Il poliziotto di Genova mette un piede fuori pedana al corpo libero, nell’ultima rotazione, e con un decimo di penalità vede svanire un bronzo che si era meritatamente costruita a volteggio, parallele e trave.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Meloni “In disaccordo con il Cio sul caso Khelif-Carini”

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Non sono d’accordo con la scelta del Cio, ma da anni. Quando nel 2021 il Cio cambiò il regolamento presentammo una mozione per presentare le conseguenze che poteva avere”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite a Casa Italia a Parigi, sul caso della pugile algerina Imane Khelif contro la quale oggi Angela Carini si è ritirata dopo 46 secondi. “E’ un fatto che con i livelli di testosterone presenti nel sangue dell’atleta algerina la gara in partenza non sembra equa – ha aggiunto la premier – C’erano anche profili legati alla sicurezza e penso anche che dobbiamo fare attenzione, nel tentativo di non discriminare, a discriminare. Io sono anni che tento di spiegare che alcune tesi, portate all’estremo, rischiano di impattare sui diritti delle donne. Io penso che atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili non debbano essere ammesse alle gare femminili ma non perchè si voglia discriminare qualcuno ma per tutelare il diritto delle atlete di poter competere ad armi pare. Non ero d’accordo con la scelta del 2021, non sono d’accordo con la scelta oggi, ringrazio Angela Carini per come si è battuta anche se non siamo riusciti a vederla salvo piccoli flash. Si è ritirata? Mi dispiace ancora di più, mi ero emozionata ieri quando ha scritto “combatterò” perchè in queste cose sicuramente conta anche la dedizione, la testa e il carattere. Però poi conta anche il poter competere ad armi pari e
questa, dal mio punto di vista, non era una gara pari”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Capolavoro De Gennaro nel K1 slalom, oro Italia nella canoa

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Una strepitosa rimonta dall’ottava posizione delle semifinali per regalare all’Italia l’oro nel K1 slalom alle Olimpiadi. L’ultimo risaliva a Londra 2012, quando Daniele Molmenti (attuale direttore tecnico della Nazionale) salì sul gradino più alto del podio a cinque cerchi con una prova straordinaria. Un epilogo simile a quello ottenuto da Giovanni De Gennaro, tra i pochi a fare percorso netto sul tortuoso tracciato disegnato a Vaires-sur-Marne. Il 32enne carabiniere bresciano, vicecampione del mondo ad Augsburg nel 2022 e oro europeo a Tacen due anni più tardi, alla sua terza Olimpiade, ha sopravanzato lo spagnolo Echaniz, che aveva fatto una grande prova, per poi resistere ai vari assalti dei rivali. Il suo tempo di 88″22, esente da penalità, si è rivelato imbattibile. Ecco dunque il quarto oro per l’Italia, con De Gennaro a precedere il francese Castryck di 20 centesimi e il già menzionato Echaniz di 0″65.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Judo d’oro a Parigi, Alice Bellandi campionessa nei -78 kg

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Si corona finalmente il sogno dell’Italia del judo, che conquista la tanto attesa medaglia d’oro. Sotto gli occhi della premier Giorgia Meloni, che aveva al suo fianco il presidente del Coni Giovanni Malagò e il ministro dello Sport Andrea Abodi, Alice Bellandi festeggia la vittoria nella categoria -78 kg. Una medaglia attesa e fortemente voluta dalla numero uno del ranking mondiale, che si trovava già in vantaggio per un waza-ari quando l’israeliana Inbar Lanir ha ottenuto la terza sanzione, con annesso ko a tavolino. Salgono così a cinque gli ori per l’Italia, che raggiunge quota 15 medaglie.
Nella stessa categoria, i bronzi sono andati alla cinese Ma Zhenzhao e alla portoghese Patricia Sampaio.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Carini si ritira contro l’algerina Khelif “Ma nessuna pressione”

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – L’atteso incontro fra Imane Khelif e Angela Carini negli ottavi del torneo femminile di boxe, categoria 66 kg, è durato appena 46 secondi. Dopo un paio di colpi ricevuti, l’azzurra ha deciso di ritirarsi. Dopo che l’arbitro ha proclamato l’algerina come vincitrice, la Carini si è inginocchiata al centro del ring fra le lacrime. La presenza a Parigi della Khelif è stata oggetto di dibattito nelle scorse ore visto che nel marzo dello scorso anno era stata squalificata alla vigilia della finale per il titolo per gli alti livelli di testosterone. “Io non sono nessuno per giudicare o prendere una decisione, se questa ragazza è qui ci sarà un motivo – ha il commento dell’azzurra – Io ho combattuto e sono salita sul ring nonostante le mille polemiche che ci sono state, io non sono nessuno per giudicare. Ho sentito dei colpi molto forti, ho preso colpi, sono una combattente e la mia nazionale lo sa, sono una che anche davanti al dolore non si ferma mai. Se mi sono fermata l’ho fatto solo per la mia famiglia. E’ stato un incontro irregolare? Non sono nessuno per giudicare”. Angela spiega di non essersela “più sentita di combattere dopo il primo minuto. Ho iniziato a sentire un dolore forte al naso, non è da me arrendermi, è proprio perchè non ci riuscivo, ho detto basta e messo fine al match. Io sono salita sul ring per mio padre, la scorsa Olimpiade mio padre era in fin di vita, questa era la mia Olimpiade e volevo percorrere l’ultimo chilometro. Se ho avuto paura di farmi male? Non ho mai avuto paura di farmi male, quando scavalchi il ring sei consapevole di poter andare al tappeto ma non ce la facevo a portare al termine il match. Ho sentito un dolore forte forte al naso. Perchè mi sono inginocchiata? L’ho fatto per mio padre”. “La volontà dell’atleta è principe, va sempre rispettata – ha commentato all’Agenzia Italpress il presidente della Federboxe, Flavio D’Ambrosi – Anche in questo caso l’atleta ha scelto liberamente e la sua volontà va rispettata. Più in generale, mi preme evidenziare che in futuro, ovvero nei prossimi Giochi olimpici, sarà necessario che il movimento pugilistico internazionale ritrovi una Federazione, riconosciuta dal Cio, che si occupi di attuare e far rispettare le regole tecniche della competizione agonistica del pugilato. In questa maniera, ritroveremo quella giusta separazione di competenze tra il Cio, deputato allo sviluppo, coordinamento e alla vigilanza del movimento olimpico e dei suoi valori, e la Federazione internazionale impegnata nella diretta organizzazione logistica delle gare e nell’attuazione delle regole tecniche. Per questo spero che nei prossimi mesi il pugilato ritrovi il suo punto di riferimento internazionale e a Los Angeles 2028 ci sia nuovamente una Federazione che gestisca la competizione olimpica”. “Nessuna pressione politica – aggiunge il direttore tecnico Emanuele Renzini sul ritiro di Angela Carini nel match contro l’algerina Imane Khelif – Lei ha provato ancora dieci secondi, poi ha detto basta, si è girata verso di me, voleva smettere. Forse ha preso un pugno, quando senti un impatto diverso dal solito lì si innescano meccanismi di auotodifesa. Credo sia una decisione presa di impulso sul momento. Sono arrivati centinaia di messaggi che la invitavano a non salire, sarebbe stato più facile dire “no, non salgo” ma invece ha voluto combattere”.
Del caso Khelif ha parlato anche la premier Giorgia Meloni da Casa Italia a Parigi. “Non sono d’accordo con la scelta del Cio, ma da anni. Quando nel 2021 il Cio cambiò il regolamento presentammo una mozione per presentare le conseguenze che poteva avere. Ringrazio Angela Carini per come si è battuta anche se non siamo riusciti a vederla salvo piccoli flash. Si è ritirata? Mi dispiace ancora di più, mi ero emozionata ieri quando ha scritto “combatterò” perchè in queste cose sicuramente conta anche la dedizione, la testa e il carattere. Però poi conta anche il poter competere ad armi pari e questa, dal mio punto di vista, non era una gara pari”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).