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Errigo eliminata “Dispiaciuta ma non triste, sono portabandiera”

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – La portabandiera azzurra Arianna Errigo è stata eliminata ai quarti di finale del tabellone olimpico di fioretto femminile. L’azzurra aveva agilmente superato i primi due turni, poi ha ceduto all’americana Scruggs 15-14 con un’ultima stoccata contestata. “E’ ovvio che non era il risultato che speravo, è stata una giornata complicata come tutte, alle Olimpiadi non è mai una giornata semplice, nei momento decisivi l’ho sempre rincorsa, per la decisione nell’ultima stoccata non sono d’accordo, ma il mio sport è anche questo, ho sbagliato ad arrivare 14-14, con la decisione in mano all’arbitro può accadere questo, purtroppo non è andata bene” ha detto in zona mista, non prima di aver consolato la compagna di squadra Martina Favaretto, eliminata anche lei ai quarti di finale e per questo in lacrime. “Non voglio essere triste, sono dispiaciuta, però sono alla mia quarta Olimpiade, so quanta fatica ho fatto per essere qui dopo un anno e quattro mesi che sono nati i miei figli (si emoziona, ndr), non posso essere triste perchè sono qui da portabandiera, è la cosa più bella a cui un atleta possa aspirare, sono emozionata, è bellissimo che a 36 anni posso provare ancora queste emozioni”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Firmato a Parigi protocollo Sport e Sostenibilità Mase-Coni-EPS

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – E’ stato firmato a Casa Italia a Parigi il Protocollo di Parigi 2024 – Sport Sostenibile, un accordo a suo modo storico tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e gli Enti di Promozione Sportiva ENDAS, OPES e ACSI. Parola d’ordine: promuovere la sostenibilità ambientale nello sport italiano. L’iniziativa denominata “RispettiAMO lo SPORT e l’AMBIENTE” mira a integrare pratiche sostenibili nelle attività sportive in Italia, con particolare attenzione allo sport di base. Saranno coinvolti nella filiera della “transizione culturale verso la sostenibilità” dirigenti, allenatori, atleti e operatori del settore. La firma ufficiale del protocollo a Casa Italia Parigi 2024 – tra il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Claudio Barbaro, il Presidente del Coni Giovanni Malagò e i Presidenti Antonino Viti (ACSI), Paolo Serapiglia (ENDAS) e Juri Morico (OPES aps), rappresenta uno snodo tanto iconico quanto sostanziale della convergenza del comparto verso l’uso sostenibile delle risorse favorendo le energie rinnovabili e riducendo il consumo energetico. Ancona, riduzione dei rifiuti: promuovendo il riciclo e la raccolta differenziata. Cultura della Sostenibilità: educando il comparto a pratiche economiche, sociali e ambientali sostenibili. Da novembre 2024 a febbraio 2025 il protocollo entrerà nel vivo con campagne di sensibilizzazione, convegni, eventi sostenibili, incontri nelle scuole e negli impianti sportivi afferenti agli EPS e diffusione delle best practice.
Il Protocollo di Parigi 2024 segna l’inizio di un percorso che vede ogni singola componente del mondo dello sport protagonista nella promozione di un futuro sostenibile. Grazie alla collaborazione tra il MASE, il CONI e gli Enti di Promozione Sportiva ENDAS, OPES e ACSI il varco verso l’integrazione della cultura della sostenibilità nella quotidianità e nella vita di tutti i cittadini italiani stimolati al movimento e al benessere è irreversibilmente aperto.
– foto Italpress –
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Allara e Agavriloaie campioni europei u.19 staffetta mista

ROMA (ITALPRESS) – Arriva la prima medaglia italiana agli Europei Under 19 di pentathlon moderno in corso a Sant Boi de Llobregat – Barcellona, in Spagna. Dopo essersi distinti nelle prove individuali, chiudendo al quarto e al settimo posto, Annachiara Allara (Junior Asti) e Denis Agavriloaie (Esercito) hanno conquistato l’oro in staffetta mista. La coppia azzurra è stata protagonista di una gara in crescendo conclusa con un’ottima prova di laser run e chiusa con 1501 punti. Argento all’Ungheria con 1496, bronzo alla Gran Bretagna con 1460. Oggi la competizione continentale si chiuderà con la staffetta femminile e maschile. In gara per l’Italia: Ginevra Cassone (Area 51) e Alessia Canto (Avia Pervia), Matteo Gozzoli (Sweet Team Modena) e Federico Visco (Farapentathlon).
– Foto Ufficio Stampa Fipm –
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Milan-ManCity 3-2, gol di Colombo e Nasti, Florenzi ko

MILANO (ITALPRESS) – Sarà anche calcio d’agosto, ma battere il Manchester City fa comunque notizia. E morale. Lo sa bene il Milan, che a New York ha superato 3-2 la squadra campione d’Inghilterra (largamente rimaneggiata, è bene dirlo), mettendo in mostra alcune novità, ma anche vecchi difetti. Una vittoria griffata dai centravanti giovani, Colombo (autore di una doppietta) e Nasti, ma con qualche sbavatura di troppo in difesa, dove certi errori dello scorso anno non sono ancora stati superati.
Nel primo tempo il Milan si è fatto notare per una serie di ripartenze rapide e l’atteggiamento propositivo, con l’idea di tenere la palla, non sprecarla e cercare sempre la giocata per innescare le ali e favorire l’inserimento da dietro. Dopo un paio di buone occasioni capitate a Loftus-Cheek e Calabria, però, è stato il City a passare in vantaggio con il solito Haaland, bravo a girare di sinistro in rete un assist dalla destra (19′). Il Milan ha saputo reagire, ribaltando il risultato nello spazio di quattro minuti (30′ e 34′) con due azioni simili: cross dalla destra di Chukwueze e gol di Lorenzo Colombo, il primo di testa e il secondo al volo di sinistro.
Un Milan che ha cercato di contenere la facilità di palleggio verticale del City, ma che sul finire della prima frazione ha dovuto fare a meno di Florenzi, uscito con le mani sul viso dopo una torsione del ginocchio destro a centro area (il giocatore verrà valutato nei prossimi giorni).
Nel secondo tempo il Milan si è presentato con una novità “cromatica”: la maglia rossonera utilizzata nei primi 45 minuti, infatti, è stata sostituita dalla nuova seconda maglia di colore bianco, presentata ufficialmente per l’occasione davanti al pubblico dello Yankee Stadium. Dopo 10 minuti è arrivato il pareggio del City, con McAtee, dimenticato da Tomori, che di testa ha battuto Torriani (il giovane portiere ha giocato al posto di Sportiello che in mattinata aveva riportato accidentalmente un trauma alla mano sinistra in albergo). Fonseca ha poi dato spazio alla panchina (dentro Liberali, Thiaw, Kalulu, Jimenez e Nasti al posto di Colombo, Chukwueze, Gabbia, Tomori e Bennacer), ma il ritmo del Milan è sensibilmente calato e la squadra di Guardiola ha preso campo. Al 78′, però, i rossoneri hanno trovato il nuovo vantaggio: ennesima corsa di Saelemaekers sulla fascia (il belga è stato il migliore tra i rossoneri e prima di metterlo nella lista dei partenti il Milan dovrebbe pensarci bene), palla al centro e bella girata dal limite dell’area di prima intenzione di Nasti.
Quella contro il City è stata una gara che, se non fosse stato per l’infortunio a Florenzi, avrebbe lasciato il sorriso, considerando il lavoro appena iniziato e l’enorme qualità dell’avversario: “Abbiamo delle buone sensazioni – ha detto Fonseca al termine della gara a Milan TV -. La cosa più importante è che abbiamo messo in campo quello su cui abbiamo lavorato in settimana. I giocatori hanno fatto quello che gli ho chiesto: giocare con coraggio, mantenere la palla, trovare gli spazi. Abbiamo tanto da imparare e penso che la partita che abbiamo fatto oggi sia stata positiva. Era importante vincere per acquisire fiducia. Stiamo cominciando a vedere le nostre intenzioni, dobbiamo migliorare il timing nel fare le cose e su questo sto lavorando: fare arrivare i giocatori con i tempi e nelle posizioni giuste. C’è tanto da migliorare difensivamente e offensivamente”.
– Foto Ipa Agency –
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Spezia campione nel 1944, festa a 80 anni dall’impresa

LA SPEZIA (ITALPRESS) – Un’impresa che festeggia l’80esimo anniversario. “Spezia 80 anni da una storica vittoria” è l’evento organizzato dalla Provincia per raccontare il trionfo nel campionato di calcio del 1944. In tanti hanno affollato la sala consiliare del palazzo di via Veneto per ascoltare la conferenza “La lunga linea bianca”. A raccontare la storia delle “aquile”,
Italo Cucci, scrittore e direttore editoriale dell’agenzia Italpress, lo scrittore e giornalista Armando Napoletano, accompagnati dalle letture di Riccardo Monopoli.
Ad aprire la cerimonia le parole del presidente della Provincia Pierluigi Perracchini, con il delegato del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco della Spezia, Pietro Muscinesi. “Ancora oggi quella vittoria e quella squadra le sentiamo nostre. Uno scudetto conquistato da un gruppo di ragazzi che hanno vestito la gloriosa divisa dei Vigili del fuoco, partecipando ad un campionato atipico, ma sempre regolare, nei giorni in cui l’Italia viveva uno dei momenti più tragici della storia più recente. E’ importante rivivere un’esperienza che 80 anni dopo continua a regalarci emozioni e la mostra che abbiamo allestito ha permesso di ricordare aspetti storici e umani che non tutti conoscevano. Quella vittoria, in un momento di grande crisi, seppe unire gli spezzini in un sentimento di speranza come solo lo sport può dare”, ha spiegato il presidente Peracchini.
Con l’arrivo della coppa originale vinta nel 1944 e portata in trionfo da una rappresentanza dei Vigili del Fuoco, il presidente Peracchini ha consegnato una maglia commemorativa ad alcuni storici giocatori dello Spezia. Premiato anche un giovane spezzino, Mirko Scamardella, che ha raccontato la storia del 1944 nella sua tesina di diploma intitolata “lo sport che vinse la guerra”. Il giornalista Italo Cucci, arrivato a La Spezia da Pantelleria, ha raccontato il calcio come fenomeno non solo sportivo ma anche culturale, ed è stato premiato dai consiglieri Provinciali, Gabriella Crovara e Marco Tarabugi. La mostra resterà aperta anche oggi fino alle 23.
– Foto Provincia di La Spezia –
(ITALPRESS).

Samele vince il bronzo olimpico nella sciabola

di Giorgio La Bruzzo
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Da Parigi a Parigi, ma sempre con una medaglia al collo. Nel 2010 un giovane Luigi Samele conquistava l’argento mondiale col quartetto azzurro di sciabola e lo faceva sulla pedana del Grand Palais. Quattordici anni dopo eccolo ancora lì, più forte degli infortuni e delle vicissitudini, a conquistarsi un bronzo olimpico che si aggiunge alle due medaglie – entrambe d’argento, individuale e a squadre – prese a Tokyo. “Non so se si è chiuso il cerchio ma c’e un senso in tutto questo – le parole del 37enne foggiano delle Fiamme Gialle – Lì non avevo preso la medaglia individuale ed ero molto dispiaciuto, dovevo tornare qui e prendermela”. Missione compiuta. Battuto all’esordio il canadese Gordon e vinto poi un tiratissimo derby con Luca Curatoli (15-12, fuori invece subito il fresco campione europeo Michele Gallo), Samele era riuscito a guadagnarsi la semifinale dopo un’altra battaglia con l’egiziano Amer ma a due passi dal sogno aveva sbattuto contro il gigante coreano Sanguk Oh (5-15) dopo una partenza convincente. Ma davanti a Ziad Elsissy, bronzo iridato a Milano, non trema: 15-12 e quarta medaglia olimpica della carriera considerando anche il terzo posto al fianco del suo mito Aldo Montano a Londra 2012. “Mi sono sempre difeso bene alle Olimpiadi, ci sono momenti difficili, stagioni che vanno bene o meno bene, ma lottiamo per questo. Sognavo la medaglia, con tutto il mio cuore. Non è arrivata quella più bella, più prestigiosa ma ce ne sono 37 che oggi non hanno preso niente che si avvicini a un metallo. Non è questo il momento per pensare ai “se” o ai “come sarebbe stato”. Io mi sono gasato come quando avevo 18 anni, il dispiacere è che non sia sempre così”. Non ci sono rimpianti nelle parole di Samele, che dopo Tokyo aveva anche pensato di smettere. “Anche negli ultimi due mesi non ho vissuto un periodo facilissimo, temevo di non riuscire ad arrivare qui, per una questione di focus mentale. Molte persone mi hanno aiutato e mi sono fatto un bel regalo, è un bel modo per essere felici. Ho vinto un’altra medaglia olimpica, non ci avrei mai pensato. Vuol dire che non bisogna mai smettere di sognare”. E la dedica è per sé e per “tutti quelli che mi hanno aiutato. Una dedica speciale la faccio anche al mio gruppo sportivo della Guardia di Finanza che mi ha supportato. Da quando ho 18 anni non mi ha mai voltato le spalle, mi ha spinto a fare il meglio”. E poi, nella bolgia del Grand Palais, c’era anche un tifoso speciale: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Mi sembra di essere a un parco giochi. C’era un boato incredibile e noi non ci siamo abituati, ho cercato di fare la mia gara, poi prima delle semifinali è venuto Mattarella a salutarmi. Sono diventato bordeaux, poi ho pensato che era venuto per me, che dovevo fare qualcosa di importante e l’ho fatto. Alla fine l’ho abbracciato, ho abbracciato Malagò, li ho visti genuinamente felici per me, per la medaglia data all’Italia. È pazzesco”. Fatica a trattenere l’emozione anche il ct Nicola Zanotti. “L’ha proprio voluta, ha gestito fino all’ultima goccia di sudore e non solo oggi ma durante tutta la preparazione. Non è stato facile, ha affrontato tanti momenti di difficoltà, li ha condivisi col suo staff, complimenti a lui perchè ha trovato le energie. Ha qualità fuori dal comune”. E non è ancora finita: mercoledì c’è la gara a squadre, primo ostacolo l’Ungheria.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Bronzo per la staffetta azzurra 4×100

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – L’ultima gara di giornata è quella
giusta: la staffetta 4×100 stile libero uomini centra la prima
medaglia del nuoto ai Giochi di Parigi 2024. Gli azzurri delle Fiamme Oro Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Paolo Conte Bonin e Manuel Frigo conquistano il bronzo (3’10″70) alle spalle di Stati Uniti (3’09″28) e Australia (3’10″35). Gara vibrante con gli Stati Uniti che mettono il turbo sin da subito mentre l’Italia è
costretta a inseguire perchè Miressi e solo settimo (48″04) al
termine della prima frazione. Uno strepitoso Ceccon guida la
rimonta tricolore con un 47″44 grazie al quale addirittura si
passa in seconda posizione. Conte Bonin, preferito a un Lorenzo
Zazzeri apparso stamattina non nella migliore condizione, riesce a tenere botta (48″16) respingendo gli assalti degli inseguitori
mentre tocca a Manuel Frigo, perfetto come in batteria, completare l’opera: 47″06 l’ottimo crono dell’azzurro che però non basta per difendere l’argento conquistato a Tokyo 2021 perchè l’australiano Kyle Chalmers nuota uno strepitoso 46″59, decisivo nel sorpasso dei canguri sull’Italia.
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Musetti cede in finale contro Cerundolo a Umago

UMAGO (CROAZIA) (ITALPRESS) – Sfumano i sogni di gloria per Lorenzo Musetti a Umago. Il toscano, numero due del seeding e 17 del mondo, ha ceduto nella finale del “Plava Laguna Croatia Open”, l’Atp 250 disputato sulla terra battuta croata con montepremi totale pari a 579.320 euro. Sul “Campo Goran Ivanisevic” l’azzurro ha perso contro l’argentino Francisco Cerundolo, numero 37 del ranking Atp e quarto favorito del tabellone, col punteggio di 2-6 6-4 7-6 (5).
Per l’argentino è il primo titolo del 2024; il terzo della carriera.
Per Musetti, invece, era la quarta finale, la seconda dell’anno. Ha vinto fino a qui ad Amburgo e a Napoli nel 2022; mentre ha perso all’ultimo atto nel 2024 sia al Queen’s che oggi. Adesso l’azzurro vola a Parigi per i Giochi olimpici.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).