PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – A poche ore dalla cerimonia di
apertura dei Giochi Olimpici, la SNCF (Sociètè Nationale des
Chemins de fer Français) ha dichiarato di essere stata vittima di
“un massiccio attacco volto a paralizzare la rete TGV” e chiede
oggi “a tutti i viaggiatori di rinviare il viaggio e di non
recarsi in stazione”. La SNCF è stata “vittima di numerosi atti
dolosi la scorsa notte”, ha precisato il gruppo ferroviario, “sono stati appiccati incendi intenzionali per danneggiare gli
impianti”. In particolare, presa di mira la rete elettrica. Il
ministro dei Trasporti francese Patrice Vergriete ha condannato
fermamente le “azioni criminali” e ha parlato di “atti dolosi
coordinati”. Il traffico TGV sugli assi Atlantico, Nord ed Est è
molto perturbato. “Stiamo deviando alcuni treni sulle linee
tradizionali ma dovremo eliminarne un gran numero”, ha precisato
la SNCF nel suo comunicato stampa. La linea TGV Sud-Est, invece
non è stata attaccata direttamente, ha chiarito la compagnia
ferroviaria. Si prevede che i disagi dureranno almeno
per tutto il fine settimana. Le squadre di SNCF Rèseau “sono già
sul posto per effettuare la diagnosi e iniziare le riparazioni”,
ma questa “situazione dovrebbe durare almeno tutto il fine
settimana, il tempo di effettuare le riparazioni”, ha precisato
l’operatore.
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(ITALPRESS).
Attacco nella notte alle rete ferroviaria francese
Musetti batte Lajovic e vola in semifinale a Umago
UMAGO (CROAZIA) (ITALPRESS) – Lorenzo Musetti è approdato alle semifinali del “Plava Laguna Croatia Open”, l’Atp 250 in corso sulla terra battuta di Umago, in Croazia, con montepremi totale pari a 579.320 euro. Il tennista toscano, numero 17 del mondo e seconda forza del seeding, ha battuto ai quarti di finale il serbo Dusan Lajovic in rimonta. L’azzurro si è imposto col punteggio di 5-7 6-3 6-0. Oggi, in semifinale, affronterà il 18enne ceco Jakub Mensik, numero 81 del ranking Atp, vincitore al secondo turno contro Luciano Darderi.
Nell’altra semifinale invece si sfideranno il russo Andrey Rublev e l’argentino Francisco Cerundolo, che ai quarti ha superato Lorenzo Sonego al tie break del terzo set.
– foto Ipa Agency –
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Berrettini vola in semifinale a Kitzbuhel
KITZBUHEL (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Matteo Berrettini si è qualificato per le semifinali del “Generali Open”, torneo Atp 250 con montepremi complessivo pari a 579.320 euro in scena sui campi in terra rossa del Tennis Club di Kitzbuhel, in Austria. Il 28enne romano, numero 50 del mondo, reduce dal successo di Gstaad (il secondo in stagione dopo Marrakech, sempre sul “rosso”, il nono in carriera), si è imposto ai quarti di finale sullo statunitense Nicolas Moreno De Alboran, 143 del ranking Atp, proveniente dalle qualificazioni, col punteggio di 7-6 (5) 6-3.
In semifinale il romano sfiderà il tedesco Yannick Hanfmann, oggi vincitore sul brasiliano Thiago Seyboth Wild con lo score di 7-6 (2) 6-4.
Incredibili i numeri di Berrettini nelle ultime due settimane. Dopo aver perso contro Jannik Sinner a Wimbledon in quattro set, cedendo tre parziali al tie break, il romano ha sempre vinto. Fra Gstaad e Kitzbuhel per Berrettini sono arrivate otto vittorie di fila, tutte in due set. Incredibile anche una particolare statistica: su sedici set vinti consecutivamente ben nove li ha conquistati al tie break. Qui in Austria ben 5 i tie break vinti nei 6 set portati a casa. Dal match contro Sinner in poi, quindi, ha giocato ben nove tie break e li ha vinti tutti.
“Sono molto contento della mia prestazione. Sono felice che il mio tennis stia tornando ad alti livelli. Anche oggi ho vinto un tie-brek, con un pò fortuna, al primo set; poi, invece, ho giocato un gran tennis nella seconda frazione. Mi mancavano un pò questa energia e questi match. Sono felice. Ho visto qui tanti italiani: ci seguono ovunque e sono speciali. Oggi ho sentito il loro amore e anche quello del pubblico non italiano”, ha detto l’azzurro al termine della sfida vinta contro Nicolas Moreno De Alboran.
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Thiago Motta promuove la Juve “Stiamo lavorando bene”
TORINO (ITALPRESS) – “Mi è piaciuto tutto di quanto fatto qui, il lavoro sta andando bene. Sono contento”. E’ questo il bilancio di Thiago Motta, tecnico della Juventus, a poche ore dalla chiusura del ritiro di Herzogenaurach in Germania. I bianconeri hanno svolto degli allenamenti intensi per prepararsi alla nuova stagione e assimilare i dettami tattici del nuovo allenatore. Il tutto con un occhio sempre al mercato, anche se Motta prova a dribblare ogni domanda che riguarda la campagna trasferimenti: “Sono sempre in costante dialogo con i dirigenti Giuntoli e Scanavino per trovare le migliori soluzioni per la nostra squadra. Facciamo così tutti i giorni. Il gruppo è unito e ha l’ambizione di fare cose importanti. I giovani? Stanno facendo bene, sono arrivati con entusiasmo e qualità, hanno alzato livello degli allenamenti”. Tra gli elementi da cui ci si aspetta molto c’è sicuramente Vlahovic, la sensazione è quella che con lo stile di gioco di Motta possa tornare al suo massimo splendore, anche in termini realizzativi: “Se è una pressione il fatto che alcuni dicono che può fare 30 gol? Non esiste pressione, ma solo una bella responsabilità”.
“Il lavoro di Dusan, come quello di tutti gli altri, non si può fermare solo a vedere i gol. Ci sono tante cose nel calcio da fare, lui lo sa molto bene e lui lo sa fare – ha aggiunto l’ex tecnico del Bologna -. E’ un giocatore importante per la squadra, ma l’ho detto anche nella prima conferenza che ho fatto: il grande talento ha sempre bisogno della squadra”. A tenere banco ci sono le uscite, con il futuro di Chiesa e Soulè che non è ancora ben definito: “Federico fa parte della Juve in questo momento, vedremo. Matias si sta allenando bene”. E sta lavorando sodo anche Khèphren Thuram, che si è integrato molto bene: “E’ un ragazzo che è arrivato dopo aver fatto tanti allenamenti con la sua Nazionale – ha sottolineato Thiago Motta -. E’ arrivato in forma e siamo contenti di averlo”. Domani per la Juve la prima uscita della pre-season in Germania: l’amichevole con i padroni di casa del Norimberga, al Max-Morlock Stadion, alle ore 17, gara che chiuderà ufficialmente il Training Camp andato in scena a Herzogenaurach all’adidas HQ: “Cosa mi aspetto? Tutto quello che abbiamo allenato e fatto in questi giorni – ha affermato il tecnico bianconero -. Sono sicuro che non mancherà l’impegno di questi ragazzi”. Infine, sulla possibilità che arrivino Koopmeiners e Todibo: “Non parlo dei giocatori che non sono miei. Parlo dei miei, lavoro con i miei e sono contento così”.
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Sainz “Il mio futuro? Mi sto dando del tempo”
SPA-FRANCORCHAMPS (BELGIO) (ITALPRESS) – “Sapere che Binotto sia tornato nell’ambiente è positivo perchè ha l’esperienza necessaria per un top team e sono convinto che sarà una grande risorsa per loro. Per questo lo avranno ingaggiato”. Lo ha affermato il pilota della Ferrari, Carlos Sainz, durante la conferenza stampa di presentazione del GP del Belgio. “Il mio futuro? E’ oggetto di discussione e di analisi, questi cambiamenti vanno valutati con attenzione così come i vari team che sto considerando per l’anno prossimo. Mi sto dando del tempo per analizzare questi cambiamenti”, ha proseguito Sainz. In merito alla McLaren, poi, lo spagnolo ha detto: “Nell’ultimo anno e mezzo, ha raggiunto risultati incredibili. Se vinceranno il campionato non lo so ma il loro lavoro non riguarda solo lo scambio di posizioni in Ungheria. Ammiro tanto Andrea Stella per come sta gestendo il team in ogni situazione. Per loro penso a una tendenza positiva, sono il dente forte della F1”. E sugli ordini di scuderia ha aggiunto: “Per quanto possa farti male, avrei lasciato passare Oscar”. Tornando alla sua situazione, Sainz ha spiegato: “Dal mio punto di vista ho avuto alti e bassi in questa stagione, con tanti alti nella prima fase della stagione quando la macchina era competitiva e ci ha permesso di lottare per tanti podi. A livello personale non era semplice, oltre la gara saltata ci sono state discussioni sul mio futuro. Vorrei continuare ad esprimermi al massimo livello, certo il fatto di non sapere dove andare non depone a mio favore. Ma penso, comunque, di essermi espresso a buon livello finora. Guido in ogni gara come fosse l’ultima e per il futuro l’opzione migliore sarebbe avere una macchina ideale per vincere il titolo: questa sarebbe la priorità. Ma la probabilità che si verifichi è piccola. Se non si dovesse concretizzare sceglierò il progetto migliore”. Infine sul Gp belga, Sainz ha concluso: “Il circuito di Spa ci riporta verso Silverstone, dove per noi non è stata facile. Vediamo come andrà per capire se riusciremo ad avvicinarci a Red Bull e McLaren che quando volano hanno 3-4 decimi più di noi”.
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Mattarella fa visita agli azzurri “Per voi l’affetto dell’Italia”
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Avete intorno a voi l’affetto di tutta l’Italia. Un affetto sincero che non dovete interpretare come una pressione. Sono convinto che gareggerete con grande impegno”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando agli azzurri al villaggio olimpico dove si è recato una volta atterrato a Parigi, dove domani assisterà alla cerimonia di apertura dei Giochi. Per la prima volta nella storia, i corazzieri hanno accolto il presidente della Repubblica al Villaggio Olimpico all’estero. “Le medaglie che arriveranno saranno benvenute – ha detto Mattarella -. Abbiamo sentito l’inno, è meglio sentirlo tante volte ma grazie a voi. Le medaglie saranno importanti, ma lo sarà di più il senso dello sport che voi avrete”. Alla fine del discorso, i portabandiera azzurri Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo lo hanno omaggiato con una felpa dell’Italia Team. “Mi sento vagamente fuori età” la battuta di Mattarella, che ha raccolto applausi scroscianti di tutti. Presente anche il numero uno del Coni, Giovanni Malagò: “Ci siamo, è arrivato il momento. Dopo anni di sacrifici da parte di tutti: atlete, atleti, tecnici. Sappiamo benissimo quanto sia stato complicato arrivare qui, sappiamo quanto si siano realizzati i sogni di ognuno di voi. Siamo una delegazione bellissima, molto importante. Bisogna fare risultato anche per chi non c’è, dobbiamo assolutamente confermare quanto di straordinario abbiamo fatto a Tokyo: le aspettative sono altissime. Sono molto orgoglioso di ognuno di voi: tecnici, allenatori, presidenti, tutte le persone dello staff della squadra olimpica di Carlo Mornati. Il mondo vi guarda, vi guardano 60 milioni di italiani. Presidente, le voglio dire grazie: è una parola a volte inflazionata, ma è l’unica che rende perfettamente l’idea del pensiero, del sentimento, della riconoscenza che hanno queste persone nei suoi confronti. Mi sono permesso di raccontare questa mattina agli amici della Rai che lei è un presidente straordinario: non è arrivato qui oggi come qualcun altro è capitato per una grande occasione come i Giochi Olimpici. E’ stato un presidente straordinario dal 1° gennaio ad oggi, ma non del 2024: di ogni giorno della sua presidenza. I ragazzi lo sanno, lo sentono e le sono grati. Sono molto orgogliosi di lei, lo sono tutti gli italiani. Come siamo orgogliosi dell’Italia Team”.
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Mei presenta candidati al consiglio Fidal “L’Atletica ci premierà”
ROMA (ITALPRESS) – Altri quattro anni per dare una dimensione ancora migliore all’atletica italiana. E’ l’obiettivo di Stefano Mei, che ha presentato la propria squadra di candidati al Consiglio Federale della Fidal per il quadriennio olimpico 2025/2028, con l’Assemblea nazionale elettiva che è convocata per il prossimo 8 settembre. “Sono convinto che l’atletica italiana ci premierà in quello che abbiamo fatto e proporremo di fare nei quattro anni che ci aspettano”, ha spiegato Mei alla presentazione avvenuta alla Terrazza Bar del Tennis a Roma. Il movimento dell’atletica arriva da un triennio di risultati straordinari, che però “rappresentano solo la punta dell’iceberg, sarebbe riduttivo parlare solo di quello. Abbiamo cercato di ammodernare una concezione dell’atletica che secondo noi era antica. Siamo partiti da zero ma ci stiamo riuscendo, offrendo a società, atleti e giudici un’atletica più vivibile con meno ostacoli burocratici”. Ora, oltre a continuare su questa crescita, un obiettivo importante è anche quello di “arrivare a 400mila iscritti e a un budget di 500 milioni di euro, perchè abbiamo un tessuto di società che lavorano alacremente”.
Tornando a parlare di risultati, Mei ha spiegato: “Ho trovato ragazzi straordinari che prima faticavano ad esprimersi. Abbiamo investito sul materiale umano, è stata la chiave della rivoluzione di risultati che si è verificata. Abbiamo investito cinque milioni di euro in progetti anche grazie a Sport e Salute: quello che preferisco riguarda i giovani, in cui, ad esempio, abbiamo consegnato tanta strumentazione tecnologica per la misurazione delle performance. Nei prossimi anni garantiremo questo su tutto il territorio: la tecnologia serve assolutamente nella valutazione dei ragazzi”.
La squadra scelta da Mei prevede le riconferme di Carlo Cantales, Domenico Di Molfetta e Alessio Piscini, e viene completata da Ester Baldassini, Zahra Bani, Manuela Levorato, Maurizio Affò, Totò Gebbia, Alberto Milardi, Alessandra Palombo, Simone Rocchetti e Matteo Redolfi. Una squadra che “sa qual è l’obiettivo e qual è il percorso per raggiungerlo”, ha concluso Mei.
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Team Usa punta l’oro, Curry e Durant “Affronteremo i migliori”
di Giorgio La Bruzzo
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Rilassati e sorridenti, ma consapevoli di essere obbligati a vincere. Stephen Curry e Kevin Durant, dopo le vittorie condivise ai Warriors, sono ai Giochi di Parigi per guidare assieme al portabandiera LeBron James il Team Usa al quinto oro olimpico consecutivo. Un traguardo a metà fra la missione e l’obbligo ma senza snobbare nessuno: la marcia di avvicinamento al torneo ha visto arrivare cinque vittorie su cinque ma le ultime due con Sud Sudan e Germania sono state faticosissime. “Siamo felici di essere qui, non vediamo l’ora di affrontare alcuni dei giocatori migliori al mondo”, assicura l’ala dei Phoenix Suns, già tre ori al collo e top scorer All Time della nazionale a stelle e strisce. Prima Olimpiade invece per Curry (“l’atmosfera è elettrica”), che si gode l’opportunità di ritrovare come compagno di squadra Durant dopo i due Anelli vinti a San Francisco (“c’è rispetto fra di noi, so quanto lavora duro e il fatto di conoscerci ci è di aiuto”) e soprattutto l’occasione di scendere in campo insieme a LeBron James, fin qui sempre rivale per il titolo: “E’ un’esperienza unica, il suo modo di giocare parla per lui”. Nè Curry nè Durant sono preoccupati dalla differenza, anche a livello normativo, fra basket Nba e basket Fiba, che è quello che si giocherà a Parigi (“quando la partita inizia, è sempre pallacanestro”, concordano) ma quello che cambia è il percorso. “Qui non sono 82 partite come in regular season – sottolinea il play dei Warriors – ma è più uno sprint, come nella March Madness. Bisogna approfittare di ogni giorno, di ogni allenamento”. E guai a sottovalutare le avversarie perchè “sono tutte delle contender – avverte ancora Curry – Se sono qui è per una ragione. Se noi siamo le stelle dei Giochi? Non saprei, siamo atleti che rappresentano il proprio Paese”. “Ci sono anche Antentokounmpo, Jokic, ci sono qui i migliori giocatori al mondo”, gli fa eco Durant, più che felice di avere stavolta LeBron dalla sua parte (“Non salta come quando aveva 25 anni ma salta ancora abbastanza alto…”, sorride) nella rincorsa al titolo olimpico. “Chi vorremmo affrontare? Chiunque giochi la finale”, sentenzia Curry. Perchè alla fine, per gli Usa, conta solo quello: arrivare fino in fondo e prolungare la striscia iniziata a Pechino 2008 dal Redeem Team.
– foto Glb/Italpress –
(ITALPRESS).










