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Intesa Sanpaolo, a Napoli la mostra “Sir William e Lady Hamilton”

NAPOLI (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo apre al pubblico alle Gallerie d’Italia – Napoli, dal 25 ottobre 2024 al 2 marzo 2025, la mostra “Sir William e Lady Hamilton” a cura di Francesco Leone e Fernando Mazzocca, dedicata a uno straordinario protagonista del mondo culturale napoletano del XVIII secolo, William Hamilton, ambasciatore inglese alla corte di Ferdinando IV di Borbone, e alla figura a tratti leggendaria di Lady Emma Hamilton.
L’esposizione, realizzata con il sostegno dell’Ambasciata britannica a Roma e dell’Ambasciata d’Italia a Londra e con il patrocinio del Comune di Napoli e dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, presenta settantotto opere tra dipinti, ceramiche, sculture e manifatture provenienti da importanti musei nazionali e internazionali, come la Reggia di Caserta, Certosa e Museo di San Martino, National Portrait Gallery di Londra, Victoria & Albert Museum, Tate di Londra, The British Museum, Thyssen-Bornemisza di Madrid, la National Gallery of Art di Washington, oltre che da collezioni private e gallerie.
“I racconti che nascono dall’immenso patrimonio culturale di Napoli sono sempre appassionanti e legati a vicende umane eccezionali, proprio come quanto realizziamo oggi alle Gallerie d’Italia di via Toledo – afferma Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale delle Gallerie d’Italia -. Raccontare il collezionista Hamilton è un nuovo omaggio alla città, frutto dello straordinario dialogo con importanti istituzioni in Italia e all’estero. Questo nuovo progetto originale conferma ancora una volta il contributo culturale, civile e sociale dato da Intesa Sanpaolo grazie alla vitalità della propria sede museale, che si inserisce a pieno titolo tra i più attivi musei europei”.
Sulla scia dei fondamentali studi di Carlo Knight – recentemente scomparso – e della grande mostra del 1996 del British Museum, l’esposizione riconsidera e valorizza la vicenda umana, politica e intellettuale di Hamilton, diplomatico, antiquario e vulcanologo, che con la sua poliedrica personalità, trovò nella Napoli “illuminata” della seconda metà del Settecento terreno fertile per affermare e sviluppare le sue grandi passioni: l’antichità e la scienza.
Le sezioni attraverso cui si sviluppa il percorso espositivo mettono in risalto il suo grande interesse per la vulcanologia, la pittura di paesaggio, la musica, il collezionismo, nonchè il ruolo ricoperto nella società e nella mondanità napoletana dell’epoca, amplificato dalla figura di Lady Emma Hamilton.
La passione di William Hamilton per l’antico si concretizzò nella costituzione di una propria originale raccolta di straordinari vasi greci dipinti, alcuni dei quali presenti in mostra, provenienti da Ercolano, da Pompei, dall’Italia Meridionale e dalla Grecia. La vendita di una parte di questa raccolta al British Museum, nel 1772, ebbe un ruolo decisivo sul collezionismo antiquario e sul gusto britannici.
La mostra illustra la sua originale iniziativa di realizzare e pubblicare uno dei libri illustrati più belli e famosi di tutti i tempi, le magnifiche Antiquitès etrusques, grecques et romaines. Si trattava di un eccezionale insieme di cinquecento tavole incise e decorate, acquerellate a mano in rosso e nero con ritocchi in bianco e azzurro, che riproducevano le pitture presenti nei vasi.
I testi dei volumi furono redatti dal grande e bizzarro erudito Pierre-François Hugues d’Hancarville che si avvalse, in un primo momento, del contributo di Johann Joachim Winckelmann. Con questa pubblicazione Hamilton intendeva anche offrire dei modelli agli artisti contemporanei, facendo della pittura vascolare la fonte principale di ispirazione per il cosiddetto “stile lineare” che caratterizzò gli artisti più sperimentali e originali del Neoclassicismo, come il celebre scultore e illustratore John Flaxman e Josiah Wedgwood, titolare delle omonime manifatture.
Una parte consistente dell’esposizione è dedicata alla figura di Lady Hamilton. Dopo la scomparsa nel 1782 della prima moglie, Hamilton divenne un protagonista della mondanità più esclusiva grazie al secondo matrimonio con Emily Lyon, più nota come Emma Hart (Neston, 1765 – Calais, 1815), la celebre avventuriera che ebbe una grande influenza anche a livello politico per i suoi legami con la regina Maria Carolina e per la scandalosa relazione con il celebre ammiraglio Horatio Nelson. I magnifici ritratti in mostra dell’inglese George Romney e del tedesco Johann Heinrich Wilhelm Tischbein restituiscono il fascino di Emma, che fu rappresentata anche da altri pittori dell’epoca nelle vesti di figure della classicità e del mito. Venne così alimentata l’immagine di una donna destinata a entrare nella leggenda per la sua smagliante bellezza, per il suo spirito e per la spregiudicata libertà dei suoi costumi. Divenne poi celebre per le sue “attitudini”, ovvero le suggestive pose che assumeva rappresentando per i suoi ospiti dei tableaux vivants dove evocava le divinità e le eroine del mondo classico.
In mostra anche la proiezione di un video realizzato dalla Fondazione Cineteca Italiana che raccoglie le immagini cinematografiche che meglio raccontano la storia e il mito di Lady Hamilton.
Altra parte importante del percorso espositivo affronta il tema del viaggio. Un momento decisivo della vita di Hamilton fu la visita che gli fece nel 1787 Johann Wolfgang Goethe durante il suo famoso Viaggio in Italia. Anche l’ambasciatore fu un grande viaggiatore: si avventurò nei territori allora poco praticati e poco sicuri della Calabria e della Sicilia, animato dalla sua curiosità e dalla passione scientifica per fenomeni naturali eccezionali come i vulcani e i movimenti tellurici. Di questi interessi rimane un’eccezionale testimonianza in un’altra celebre impresa editoriale da lui promossa, la pubblicazione dei volumi intitolati Campi Phlegraei editi a Napoli nel 1776, cui si aggiungerà nel 1779 un supplemento con un Account of the Great Eruption of Mount Vesuvius, opera illustrata da un’èquipe guidata dal pittore Pietro Fabris, che fu il suo accompagnatore nelle escursioni sulle falde del Vesuvio e dell’Etna.
Le illustrazioni di questi volumi, colorate a mano, documentano la competenza di Hamilton nella vulcanologia, indagata in tutti i suoi aspetti, dai fenomeni eruttivi a tutte le particolarità morfologiche dei territori da lui esplorati. Questa vocazione scientifica e l’interesse per la natura lo porterà a farsi promotore e collezionista della pittura di paesaggio.
La mostra privilegia il suo particolare rapporto con il grande vedutista romano Giovanni Battista Lusieri e con i pittori inglesi più sperimentali e moderni come Joseph Wright of Derby, Thomas Jones, John Robert Cozens, da lui ospitati e incoraggiati. Fu anche grazie a questo suo impegno che Napoli divenne una delle maggiori officine della creazione del paesaggio moderno.
Il catalogo della mostra è realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira.
Il museo di Napoli, insieme a quelli di Milano, Torino e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca e Direttore Generale delle Gallerie d’Italia.

– Foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

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Musei del Vino tra cultura e promozione territoriale, il 25 ottobre esperti a confronto a Verona

VERONA (ITALPRESS) – Una giornata di dibattito e condivisione di buone pratiche tra i massimi esperti del settore, per disegnare il futuro del vino e dei suoi musei come patrimonio culturale globale. Una rete di scambi e sinergie, per sostenere la realizzazione del Museo Internazionale del Vino di Verona.
La Fondazione Museo del Vino MUVIN è l’organizzatrice della seconda edizione dell’International Conference on Wine Museums, con il convegno I Musei del Vino tra Cultura, Innovazione e Promozione Territoriale, che si terrà il 25 ottobre nell’Auditorium Riccardo Borghero della Camera di Commercio di Verona, in Corso Porta Nuova 96, a partire dalle 9.30 e per tutta la giornata.
Il convegno riunirà esperti del settore, accademici e imprenditori, per discutere il ruolo chiave dei musei e degli hub del vino nel panorama culturale, economico e territoriale. Un’occasione unica nel suo genere, che esplorerà le sinergie tra tradizione e innovazione nel mondo del vino, con l’obiettivo anche di concentrare l‘attenzione sullo sviluppo del MUVIN di Verona, destinato a diventare un riferimento internazionale per l‘intero settore. Nel corso del convegno, saranno illustrati gli avanzamenti del progetto e verrà svelato il nuovo brand di questo hub culturale di nuova generazione, per il quale è stato messo in campo un team internazionale di architetti, curatori scientifici ed esperti di tecnologie museali e multimediali. Sarà presentata anche un‘analisi, condotta dall’Università di Verona, sull’impatto che il nuovo centro culturale avrà sul territorio.
Molto ricco il panel degli ospiti che animeranno la giornata, tra i quali la Citè du Vin di Bordeaux, i siti UNESCO delle Cantine della Moldavia e delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, il Tempio del Brunello di Montalcino e il Museo e Archivio Storico della Birra Peroni. A coordinare i dibattiti scientifici, esperti del calibro di Steve Charters (Burgundy School of Business di Digione), Roberta Garibaldi (Università di Bergamo), Maurizio Ugliano (Università di Verona). A moderare la sessione del mattino sarà il giornalista Mario Puliero.
Il Convegno si colloca al termine della settimana che vede Verona accogliere e ospitare l’evento annuale di Great Wine Capitals, che consolida il ruolo del capoluogo scaligero tra le capitali del vino nel mondo. L’evento è stato finanziato grazie al contributo della Regione Veneto, a seguito dell’approvazione di una proposta di legge presentata dal consigliere Enrico Corsi, che ha autorizzato la giunta regionale a concorrere alle iniziative assunte dalla Fondazione per realizzare il Museo Internazionale del Vino.
– foto ufficio stampa Capitale Cultura Group –
(ITALPRESS).

TTG di Rimini, il turismo in Sicilia continua a crescere

RIMINI (ITALPRESS) – Si è tenuta presso lo stand della Regione Siciliana alla fiera TTG Travel Experience di Rimini, la conferenza stampa dell’assessore per il Turismo, lo Sport e lo Spettacolo, Elvira Amata. In uno stand dalla scenografia cinematografica, di quasi mille metri quadrati, l’Assessore ha presentato i dati relativi all’andamento del turismo in Sicilia nella prima parte del 2024, unitamente alle strategie attuate per un sempre più armonioso e proficuo allungamento dell’alta stagione e un conseguente contenimento del fenomeno dell’overtourism.
Nel corso del primo semestre 2024, le strutture ricettive della Sicilia, hanno contabilizzato oltre 6 milioni 294 mila presenze (+3,2% rispetto allo stesso periodo del 2023). Tale dato non contempla le presenze registrate nelle strutture appartenenti alla tipologia “affitti brevi”, in continua forte espansione sull’Isola, che nei primi sei mesi del 2024, hanno registrato oltre 1 milione 834 mila presenze (+50,7% sul dato 2023).
La componente straniera tradizionalmente traina il comparto: se si escludono gli affitti brevi, le presenze straniere, nel periodo di riferimento dei dati (gennaio-giugno) ammontano, nel 2024, a 3.374.541 (+6,7% rispetto al 2023) mentre la componente interna subisce un decremento quantificabile nello 0,5%.
Guardando ai soli affitti brevi, nel 2024, le presenze straniere coprono circa il 72% delle presenze complessive di categoria con un incremento del 45,7% rispetto ai primi sei mesi del 2023. In termini assoluti, tra il 2023 e il 2024 le presenze stranire sono passate da 904.986 a 1.318.546 (+413.560 unità, pari al +45,7%). Contrariamente a quanto rilevato per le strutture ricettive classificate (alberghiere ed extra-alberghiere) per gli affitti brevi si registrano incrementi anche nelle presenze italiane che nel periodo in esame registrano una crescita di poco superiore al 50%, passando da 342.635 a 516.308 unità.
Ciò a dimostrazione di una crescente domanda di alloggi temporanei che si pone in forte competizione rispetto alle forme tradizionali di alloggio (hotel e altre tipologie ricettive tradizionali).
Considerando, dunque, l’intera offerta ricettiva dell’isola (strutture tradizionali ed affitti brevi) le presenze complessivamente registrate in Sicilia nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2024 ammontano a circa 8 milioni 183 mila e rilevano una crescita dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Se consideriamo i soli mesi estivi, e al netto degli affitti brevi, i dati provvisori rilevati nel periodo giugno-agosto fanno registrare, per il 2024, decrementi nel numero complessivo di pernottamenti nelle strutture ricettive dell’Isola. In termini percentuali tali contrazioni sono dell’ordine del -3,6%. Disgregando il dato in base alla nazionalità dei clienti il periodo estivo sembrerebbe caratterizzarsi per un incremento delle presenze degli stranieri (+2,7% rispetto allo stesso periodo del 2023) e una netta contrazione degli italiani che, in pari tempo, fanno registrare una perdita di 8,2 punti percentuali in termini di pernottamenti. Di contro per gli affitti brevi si registrano, nel complesso, incrementi a due cifre, intorno al 20%, sia per gli arrivi che le presenze.
Al riguardo l’Assessore Elvira Amata sottolinea: “Riteniamo tale dato indicativo di un cambiamento strutturale nella composizione dei flussi turistici che interessano la Regione ma, piuttosto, frutto di un problema “frizionale” legato alla mancata tempestività delle strutture ricettive nell’adempiere alla trasmissione dei dati e dunque, come detto in precedenza, a un tasso di risposta non ancora ottimale”.
Altro aspetto interessante che emerge dall’analisi dei dati più recenti è quello che risponde ad uno degli obiettivi generali della programmazione regionale, ossia l’allungamento della stagione turistica e la diversificazione dell’offerta turistica. In tal senso, i dati provvisori dei primi sei mesi del 2024 sembrano confermare una tendenza già rilevata negli anni post pandemici: i flussi turistici che interessano la regione non sono più concentrati esclusivamente nei mesi tipicamente estivi ma sono meglio distribuiti nei vari mesi dell’anno e si caratterizzano per incrementi percentuali ragguardevoli specie nei mesi di bassa stagione – e in modo macroscopico da gennaio a marzo – con la componente straniera delle presenze che fa rilevare incrementi che superano il 20% rispetto al dato degli stessi mesi dell’anno precedente.
Con 4 milioni 663 mila presenze (+5,5% sul I semestre 2023, di cui oltre la metà straniere, +9,8% sul dato 2023) nei primi sei mesi del 2024, il comparto alberghiero domina il panorama regionale della ricettività trainando di fatto l’intero comparto ricettivo per via di una sofferenza dell’extra-alberghiero che, nel periodo di riferimento dei dati, fa rilevare lievi contrazioni complessive sia negli arrivi che nelle presenze.
Altro aspetto interessante che emerge dall’analisi dei dati più recenti, è quello che risponde a uno degli obiettivi generali della programmazione regionale, ossia l’allungamento della stagione turistica e la diversificazione dell’offerta turistica. In tal senso, i dati provvisori dei primi otto mesi del 2024 sembrano confermare una tendenza già rilevata negli anni post pandemici: i flussi turistici che interessano la Regione non sono più concentrati esclusivamente nei mesi tipicamente estivi ma sono meglio distribuiti nei vari mesi dell’anno e si caratterizzano per incrementi percentuali ragguardevoli specie nei mesi di bassa stagione – e in modo macroscopico da gennaio a marzo – con la componente straniera delle presenze che fa rilevare incrementi sempre a due cifre, con punte che superano il 24%. È il caso del mese di marzo 2024 per il quale i dati provvisori in nostro possesso rilevano un incremento di presenze straniere del 24,5% rispetto a marzo 2023. Analoga tendenza si registra per gli italiani seppur con tassi di crescita inferiori. Conferma, quindi, l’assessore Amata: “Questo è un dato che rileviamo con sempre maggiore evidenza negli ultimi anni e dimostra che stiamo lavorando nella giusta direzione rispetto agli obiettivi programmatici fissati”.
La destagionalizzazione è un obiettivo strategico della programmazione regionale su cui l’Amministrazione continua a investire energie e risorse. Si rileva, grazie alle azioni programmate, un flusso turistico non più concentrato esclusivamente nei mesi tipicamente estivi, come in passato, ma meglio distribuito nei vari mesi dell’anno e caratterizzato da incrementi percentuali ragguardevoli specie nei mesi di bassa stagione – e in modo macroscopico da gennaio a marzo – soprattutto per la componente straniera che fa rilevare incrementi che superano il 20% rispetto al dato degli stessi mesi dell’anno precedente. Un’offerta turistica sempre più estesa a tutti i mesi dell’anno rispetto ad una destinazione che si presta per sua natura e per le particolari condizioni climatiche favorevoli, a concorrere a tale obiettivo. Un approccio che ha già dato i suoi risultati positivi grazie a specifiche azioni declinate, come rilevato in occasione di manifestazioni e/o eventi appositamente programmati in alcuni periodi di bassa stagionalità, che hanno fatto registrare un oggettivo aumento delle presenze turistiche. A questo proposito citiamo: Sicilia Jazz Festival, Coppa degli Assi, Settimana di Musica Sacra, Celebrazioni Belliniane, Treni Storici, etc. Un approccio metodologico che accompagna costantemente l’azione dell’Assessorato anche rispetto ad altri ambiti di competenza.
La programmazione della Regione è quanto mai inclusiva e completa con una visione fortemente orientata a profilare un’offerta turistica il più possibile integrata all’interno della quale ogni segmento turistico risponde alle diverse esigenze del turista e, in particolare, il segmento enogastronomico e quello culturale rivestono carattere strategico rispetto sia alle azioni definite che quelle in corso di definizione.
L’enogastronomia è parte integrante del patrimonio culturale immateriale dell’Isola che, trasmesso di generazione in generazione, rafforza il senso di appartenenza culturale e sociale, e consente ai viaggiatori di entrare in contatto con la cultura dei luoghi attraverso le loro tradizioni culinarie e vitivinicole.
È sempre costante la promozione dei prodotti tipici enogastronomici in occasione di iniziative programmate nel territorio con il coinvolgimento delle Amministrazioni locali e della filiera turistica e delle Borse e Fiere di settore programmate all’interno dello stand istituzionale dell’Assessorato di volta in volta allestito.
Interessante il progetto pilota intitolato “Le Vie della Lava e i Sapori dei Nebrodi”, in corso di realizzazione, con il quale l’Assessorato ha presentato e ottenuto un finanziamento di € 1.470.000 dal Ministero del Turismo per questo progetto innovativo che mira a valorizzare i prodotti locali e le tradizioni territoriali siciliane, ricomponendo il legame tra cibo, vino e paesaggio. L’obiettivo è promuovere il turismo esperienziale, puntando sulla riscoperta di sapori e saperi tradizionali, contestualizzandoli all’interno delle ricchezze storiche e culturali di due aree simbolo della Sicilia: i Nebrodi e l’Etna. Questi territori, ricchi di bellezze paesaggistiche e di una straordinaria biodiversità, sono il palcoscenico ideale per un viaggio sensoriale alla scoperta delle eccellenze della Dieta Mediterranea. Il progetto prevede 7 giornate dedicate alla scoperta dei Nebrodi e altrettante alle pendici dell’Etna, attraverso percorsi enogastronomici che celebrano le peculiarità locali. L’iniziativa include visite guidate, convegni, degustazioni, e workshop che coinvolgeranno esperti, chef e imprenditori. Saranno organizzati eventi itineranti in agriturismi, cantine e musei del vino, per immergere i visitatori nel cuore delle tradizioni culinarie e vinicole siciliane.
Un focus particolare sarà riservato al Salone dell’Enoturismo e al Salone Travel & Taste, due manifestazioni internazionali che promuoveranno l’autenticità del territorio siciliano coinvolgendo strutture ricettive, cantine e ristoranti, in un’ampia rete di eventi. Tra gli appuntamenti più attesi, gli show cooking con chef di fama internazionale, workshop con sommelier, e press tour per giornalisti italiani e internazionali.
Grazie alla partecipazione di oltre 250 strutture e alla realizzazione di 30 eventi in diverse location, questo progetto non solo incentiva il turismo destagionalizzato, ma conferma la Sicilia come meta ideale per il turismo enogastronomico. Un’opportunità unica per conoscere e vivere da vicino la cultura e l’identità locali.
Di una terra ricca di storia e sapori, attraverso un viaggio tra vigneti, cantine, tradizioni e bellezze naturali. Un progetto pilota che porrà le basi per concretizzare ulteriori iniziative sempre in questa direzione che verranno definite con la nuova programmazione, anche in relazione all’interesse suscitato dai territori limitrofi che hanno già manifestato l’interesse ad aderire ad altre iniziative.
Per quanto riguarda il turismo culturale, si tratta di un segmento di particolare rilevo al quale l’Assessorato sta riservando significativa attenzione attraverso specifiche azioni.
Sono inoltre numerose le azioni in collaborazione con l’assessorato Regionale Beni Culturali e Identità Siciliana che hanno dato frutto ad azioni quale ad esempio “Anfiteatro Sicilia”, un accordo interassessoriale, ormai consolidato nel tempo, finalizzato a favorire la circuitazione di spettacoli ed eventi all’interno dei siti di maggiore interesse turistico e culturale.
Forte il sostegno allo sviluppo delle attività teatrali in favore di Enti a partecipazione pubblica (Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania e Ente Autonomo regionale Teatro “Vittorio Emanuele” di Messina, Fondazione Teatro Massimo Palermo, Fondazione Taormina Arte, Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Fondazione The Brass Group, Fondazione Istituto di Alta Cultura Orestiadi, Fondazione Teatro Pirandello e INDA; Teatro Stabile Città di Catania e Teatro Biondo Stabile di Palermo. Non manca, inoltre, il supporto alle attività delle musicali e teatrali degli Enti e delle Associazioni di natura privatistica e tutto questo ha l’obiettivo di arricchire l’offerta culturale e musicale da destinare alla grande platea di spettatori e ai tanti turisti presenti nel territorio.
Per la prima volta è stato predisposto un calendario degli eventi di grande richiamo turistico su base biennale con l’obiettivo di promuovere le iniziative con il giusto anticipo.
È, infine, in corso di predisposizione un avviso pubblico finalizzato a rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell’inclusione sociale e nell’innovazione sociale.
Tale avviso riguarderà sia interventi per migliorare l’accesso e la fruibilità dei siti e degli itinerari anche a vantaggio dei soggetti svantaggiati che iniziative di promozione del turismo esperienziale.
Saranno ammissibili interventi relativi a dotazioni infrastrutturali leggere e/o servizi per migliorare l’accesso e la fruizione di itinerari turistici fruibili tutto l’anno; l’ideazione, la realizzazione e la promozione di percorsi turistici innovativi; la creazione, lo sviluppo e il potenziamento dei servizi turistici ecosostenibili. Saranno infine beneficiari sia gli enti pubblici territoriali che le istituzioni e organismi di diritto pubblico così come le associazioni, le cooperative e le organizzazioni quali ONG e ONLUS.
Un elemento sempre più presente all’interno delle azioni declinate dall’Assessorato è la sinergia finalizzata a favorire ulteriormente un approccio fortemente condiviso sul territorio all’interno dell’intera filiera turistica. Tale elemento viene allargato anche ai rami dell’Amministrazione interessati (Infrastrutture, Agricoltura, Territorio ed Ambiente, Beni Culturali e Identità Siciliana) e alle Amministrazioni locali che devono costituire riferimenti territoriali privilegiati per l’individuazione delle specificità e peculiarità che ciascun territorio offre all’interno della dimensione regionale verso nuovi prodotti fortemente legati a modelli di turismo sostenibile ed esperienziale maggiormente coerenti con le nuove tendenze e scelte del turista.
Presenti allo stand della Regione Siciliana anche le DMO e gli aeroporti dell’isola, oltre che ad organizzazioni come la Strada delle Ceramiche, il Gal Terra Barocca Modica e il Consorzio Messina Tourism Bureau, sempre con l’obiettivo di rafforzare un approccio già consolidato in occasione di altre Borse e Fiere di settore per cercare di assicurare una sempre maggiore copertura del territorio dell’isola promuovendo in maniera più coordinata il brand Sicilia e garantendo una rappresentanza il più possibile estesa dei diversi territori.
– foto ufficio stampa Open Mind Consulting –
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Dal 2022 80mila passeggeri su volo diretto Neos Malpensa-Almaty

MILANO (ITALPRESS) – Il forum “Kazakistan – Italia: Trade Investment opportunities on the Road to Kazakhstan”, tenutosi ieri a Palazzo Lombardia a Milano, è parte di tre giorni (7, 8 e 9 settembre) di conferenze, dibattiti e incontri B2B per rafforzare le relazioni tra l’Italia e il Kazakistan.
Nato con l’idea di dare seguito al recente vertice con il governo italiano in cui è stato messo in evidenza il ruolo strategico dell’Asia Centrale per gli interessi dell’Italia, è stato inoltre l’occasione per Neos di fare un bilancio del primo anno e mezzo di collegamento tra i due paesi. Il volo diretto Milano Malpensa – Almaty, operato da un Boeing 787-9 Dreamliner da 355 posti con due frequenze settimanali (il giovedì e la domenica dallo scalo milanese e il venerdì e il lunedì dall’aeroporto kazako, con una percorrenza di 7 ore), si è rivelato una grande opportunità di interscambio business e leisure tra l’Italia e il Kazakistan. “Dal giugno 2022, abbiamo portato circa 80mila persone su questa direttrice, con due frequenze settimanali operate per tutto l’anno, senza nessuna interruzione – ha sottolineato Carlo Stradiotti, amministratore delegato di Neos – . Normalmente, operiamo in inverno con un volo da 186 posti e da 355 in estate. Questa tratta nasce grazie alla sollecitazione dell’ambasciata italiana ad Astana. Abbiamo visto che questa destinazione aveva delle caratteristiche per noi importanti, proprio per una focalizzazione sul traffico turistico e una vocazione incoming che ci vede servire questo tipo di flusso verso l’Italia già da altri punti nel mondo. Quindi, nel 2021, abbiamo deciso di organizzare una sorta di volo di rappresentanza, invitando degli operatori economici. In Kazakistan, abbiamo conosciuto tutte le autorità e la compagnia di bandiera con cui oggi abbiamo degli accordi commerciali”.
La tratta è stata in primis istituita per il trasporto di merci e per assecondare la forte domanda di viaggi verso l’Italia da parte dei turisti kazaki, prima sfavoriti nel ranking degli arrivi per la mancanza di un volo diretto. Nel tempo la programmazione si è ampliata, arrivando a schedulare voli in coincidenza con quello da Almaty, per dare maggiori possibilità ai turisti che volano su Milano: l’Italia può rappresentare infatti la destinazione finale, può essere la porta di ingresso per l’Europa, oppure anche uno scalo verso mete più lontane, sfruttando la programmazione di Neos verso la Repubblica Dominicana, New York e L’Avana. Il Kazakistan è una terra con una natura ancora incontaminata, da vivere 365 giorni l’anno, grazie anche al fitto calendario di eventi, e con un enorme potenziale economico, vista la grande disponibilità di carbone, uranio, cotone, rame e petrolio. Sede di molteplici aziende italiane in campo energetico, e non solo, il Kazakistan sta vivendo, infatti, un momento decisivo per il suo sviluppo, a seguito anche delle importanti riforme che sta apportando in campo politico, sociale e istituzionale. Soffermandosi sui futuri progetti di sviluppo della compagnia, Stradiotti ha precisato che “la flotta, che conta oggi 16 aeroplani, crescerà nei prossimi mesi con l’arrivo di altri tre aeromobili di nuova fabbricazione. Inoltre, partiremo a breve con un collegamento tra Milano e Lagos”.
Il 9 ottobre alle ore 11:00 durante TTG Travel Experience (presso la sala Abete) si terrà un ulteriore incontro in cui Neos, Francorosso, Visit Almaty e Kazakh Tourism presenteranno le meraviglie e le attrazioni del Kazakistan, illustrando le straordinarie esperienze di viaggio che questo paese ha da offrire.
-foto xm4 Italpress-
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Arrivato a Belgrado il terzo aereo per il lungo raggio di Air Serbia

ROMA (ITALPRESS) – Il terzo Airbus A330-200 wide-body di Air Serbia, registrato come YU-ARD e brandizzato EXPO 2027, è stato accolto all’aeroporto Nikola Tesla di Belgrado. L’aereomobile è destinato ai voli a lungo raggio operati dalla compagnia aerea nazionale serba e il suo aspetto unico promuove la prossima fiera EXPO 2027 che si terrà a Belgrado tra il 15 maggio e il 15 agosto 2027.
“L’espansione del network di destinazioni a lungo raggio è strettamente legata allo sviluppo di una flotta di aerei in grado di operare questi voli – afferma Jiri Marek, CEO di Air Serbia -. Abbiamo operato collegamenti verso il Nord America e la Repubblica Popolare Cinese con due Airbus A330-200 e ora un nuovo aereo della stessa tipologia rafforza la nostra flotta. In previsione della prossima fiera EXPO 2027 e con il desiderio di contribuire alla promozione di questo evento importante per la Repubblica di Serbia e per l’intera regione, abbiamo deciso di presentare l’identità visiva di questa mostra attraverso il terzo aereo wide-body di Air Serbia. Ci aspettiamo che un altro aereomobile simile si unisca alla nostra flotta entro la fine del 2024, marchiato allo stesso modo. Da Chicago e New York, in Occidente, a Tianjin e Guangzhou, in Oriente, gli aerei della compagnia aerea nazionale presenteranno la Serbia ed EXPO 2027 al pubblico mondiale”.
Il terzo aereo wide-body di Air Serbia è stato prodotto nel 2014 e dispone di 22 posti in business class e 240 in economy class, motori Rolls-Royce con una spinta di 71.100 N, un’apertura alare di 60 metri e una lunghezza di circa 59 metri. Può volare a un’altitudine massima di 41.450 piedi. L’identità visiva di EXPO 2027 è stata applicata all’aereo a Lisbona utilizzando 270 decalcomanie speciali.
L’aereomobile Airbus A330-200, registrato come YU-ARB e riportante il nome e l’immagine di Nikola Tesla, si è unito alla flotta di Air Serbia nell’aprile 2021. L’altro Airbus A330-200, registrato come YU-ARC, è stato introdotto nella flotta della compagnia nazionale serba nel novembre 2022. Quest’ultimo prende il nome e presenta l’immagine del famoso scienziato e inventore serbo Mihajlo Pupin.

– foto ufficio stampa Air Serbia –
(ITALPRESS).

Amata “In Sicilia +3,5% turisti nel primo semestre, trainano stranieri”

PALERMO (ITALPRESS) – “I dati, rispetto alla stagione estiva, sono sicuramente positivi, ancora non definiti ma possiamo dire che, per quanto riguarda il primo semestre 2024, facendo un confronto con il 2023, sicuramente c’è stato un trend di crescita intorno al +3,5% se non consideriamo gli affitti brevi. Rispetto agli affitti brevi, infatti, abbiamo avuto addirittura un aumento del 50% sul dato dello scorso anno. Abbiamo avuto un totale di presenze che hanno superato gli 8 milioni”. Così l’assessore del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione siciliana, Elvira Amata, in un’intervista all’Italpress. “Gli stranieri continuano a trainare la nostra stagione estiva e non solo – prosegue -, sono in continuo aumento e rispetto al 2023 abbiamo avuto una presenza in crescita del 45%. Se andiamo a valutare invece i dati di luglio e agosto, che non sono definitivi, sicuramente sono più bassi: abbiamo avuto un decremento del 3,4% nel mese di luglio e del 4,3% nel mese di agosto ma, considerato il numero delle strutture ricettive e l’andamento che c’è stato – prosegue -, quasi certamente arriveremo non solo a pareggiare ma certamente a riportare il ‘menò in ‘più'”.
“Un altro dato che abbiamo valutato e che può essere ricollegato al calo di luglio e agosto – sottolinea -, è che abbiamo una presenza importante di turisti stranieri in periodi non di alta stagione. Mi riferisco a gennaio-marzo dove c’è una crescita molto importante rispetto al 2023 e al 2022, questo fa capire che gli stranieri preferiscono visitare la Sicilia in periodi più tranquilli, probabilmente perchè sono più indirizzati ad un turismo esperienziale, a una visita dei nostri borghi, a una immersione nel paesaggio, nella storia, tradizione e cultura siciliana. Per avere un’idea complessiva dobbiamo aspettare la fine dell’anno per capire come è andata in termini assoluti la stagione. Possiamo dirci soddisfatti perchè il primo obiettivo dell’assessorato che abbiamo stabilito con il presidente della Regione, Renato Schifani, era quello di avviare realmente la destagionalizzazione – evidenzia – penso che le azioni che abbiamo messo in campo, e lo dicono i numeri, ci stanno portando in questa direzione, e abbiamo già dei risultati concreti”.
L’obiettivo dell’assessorato è “una programmazione unitaria, ogni azione che io metto in campo lo faccio pensando alla destagionalizzazione, al nuovo modo di viaggiare post pandemia; ovviamente in Sicilia abbiamo diversi segmenti che possiamo mettere in risalto, l’offerta turistica che può dare la Sicilia è unica al mondo ed è dettata dalle condizioni climatiche, dal patrimonio artistico e culturale che abbiamo, all’enogastronomia, dai nostri paesaggi. E’ chiaro che, se pensiamo alla destagionalizzazione sono importanti anche gli eventi che si organizzano, quindi sto bene attenta a farlo fuori stagione. Un esempio sono i treni storici – racconta -, un’iniziativa che va avanti da parecchi anni e che sta riscontrando un successo incredibile, nel 2023 abbiamo dovuto integrare dei servizi in corso d’opera proprio perchè la richiesta è stata oltre la nostra immaginazione. Nel mettere in campo questa iniziativa, ho voluto associare le fermate di questi treni non solo scegliendo la località, ma anche se fossero presenti degli eventi organizzati in quelle date. Così noi associamo turismo esperienziale, visite e siti importanti e nello stesso tempo cibo, un’offerta completa”.
Infine, l’assessore parla anche del Trofeo Coni che vede la Regione siciliana tra i big sponsor della manifestazione con un finanziamento di 1,2 milioni di euro: “Si tratta di un evento molto importante – spiega -, il finanziamento è stato erogato dall’assessorato al Turismo, sarà inaugurato domani a Catania alla presenza del Presidente della Repubblica, e si concluderà a Palermo. Tantissime le discipline sportive in campo e soprattutto moltissimi giovani, la cosa fondamentale è riuscire a coinvolgere, soprattutto quando parliamo di sport, i giovani che educa e che porta ad affrontare nel modo giusto le sfide della vita”, conclude.

– Foto gtr/Italpress –

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Turismo e agricoltura, da Intesa Sanpaolo 1 mld alle imprese pugliesi

OSTUNI (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo incentiva e accompagna lo sviluppo integrato delle filiere agroalimentari e del turismo che in Puglia esprimono peculiarità capaci di tradursi in un esempio di successo potenzialmente replicabile su scala nazionale. In un incontro con gli imprenditori locali che si è svolto oggi ad Ostuni sono state presentate le peculiarità del “modello Puglia”, basato sull’integrazione di un’offerta turistica rinnovata e sostenibile con le numerose realtà enogastronomiche, culturali e naturalistiche di un territorio che in pochi anni ha visto una crescita intensa e consistente dell’attrattività nazionale ed internazionale, passando da un approccio esclusivamente balneare a quello di meta turistica poliedrica.
Proprio la connessione con l’industria turistica ha permesso al settore agroalimentare di cogliere nuove opportunità di business legate a prodotti identitari e facilmente coniugabili alla proposta ricettiva.
In Puglia, infatti, per le circa 190.000 piccole e medie imprese del comparto, che impiegano 148.000 dipendenti (prima regione italiana del settore per numero di addetti), si stima una crescita del fatturato nettamente superiore alla media italiana, con un aumento delle esportazioni del 130% nel periodo 2008-2023, trainato dalle filiere di eccellenza del territorio (olio, vino e prodotti a base di grano).
La Puglia è la quarta meta italiana per turismo enogastronomico e ciò ha consentito la realizzazione di un nuovo anno da record in termini di presenze turistiche, meglio della media italiana e dell’intero Mezzogiorno, con un dato ancora superiore rispetto a quello registrato nel 2023. Intesa Sanpaolo ha sostenuto questa crescita, finanziando gli investimenti regionali ai settori agroalimentare e turistico per quasi 2 miliardi di euro nel periodo 2020 – giugno 2024.
Per valorizzare ulteriormente le sinergie tra turismo e agricoltura in Puglia, la banca ha predisposto un plafond di 1 miliardo di euro per incentivare processi di riqualificazione delle strutture alberghiere e agricole, digitalizzazione, sviluppo filiere e indipendenza energetica. Un intervento che rientra nell’ambito del programma “Il tuo futuro è la nostra impresa”, che destina 120 miliardi di euro fino al 2026 per investimenti, e che conferma l’impegno preso dal Gruppo nel mese di luglio a Taormina in occasione del lancio di strumenti ad hoc per il turismo, tra cui 10 miliardi di euro di nuovo credito, di cui 3 miliardi destinati alle aziende meridionali.
Le misure messe in campo dalla banca sono state illustrate nella splendida cornice della Masseria Santa Lucia nel corso di un convegno in cui, per Intesa Sanpaolo, sono intervenuti Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori (nella foto), Gregorio De Felice, chief economist, Massimo Deandreis, direttore generale di SRM, Massimiliano Cattozzi, direttore Agribusiness, e Alessandra Modenese, direttrice regionale Basilicata, Puglia e Molise, che ha aperto l’incontro. Le testimonianze dei rappresentanti locali del mondo agroalimentare e di quello turistico-ricettivo hanno animato la tavola rotonda, a cui hanno partecipato Pasquale Casillo, presidente Casillo Partecipazioni, Marisa Lisi Melpignano, socio e manager Gruppo Melpignano, Savino Muraglia, managing director Frantoio Muraglia, e Fioravante Totisco, ceo CDS Hotels.
‘Grazie all’interazione tra turismo e agricoltura la Puglia esprime un modello che può avere un impatto positivo per altri territori e favorire lo sviluppo socio-economico in termini anche occupazionali – ha dettp Stefano Barrese,responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo -. Intesa Sanpaolo con un miliardo di nuovo credito potrà incentivare gli investimenti delle imprese orientati allo sviluppo sostenibile, l’attrazione della domanda di beni e servizi, nuovi accordi di filiera fra i settori produttivi interconnessi. Ci rivolgiamo alle oltre 216.000 aziende che operano nel settore agricolo, di trasformazione alimentare e turistico-ricettivo con l’obiettivo, in linea con le direttrici del Pnrr, di supportare i processi di crescita imprenditoriale legati a transizioni digitale e ambientale, assistendone i passaggi generazionali e favorendone così anche in futuro la crescita sostenibilè.
Dall’analisi della Direzione Research di Intesa Sanpaolo emerge che in Puglia il settore agroalimentare ha prodotto un valore aggiunto di 4,2 miliardi di euro nel 2021 (+5,4% rispetto al 2020). Nell’economia regionale, il peso del settore agroalimentare è del 5,9% sul valore aggiunto totale, un’incidenza maggiore rispetto alla media nazionale del 4%. In termini di occupazione, la Puglia è la prima regione italiana per numero di addetti, nella misura di 117.000 nell’agricoltura e 31.000 nell’industria alimentare e delle bevande, con un peso sull’occupazione totale regionale dell’11%. Ottimi i risultati ottenuti sui mercati internazionali negli ultimi anni (+130% tra il 2008 ed il 2023) che sono proseguiti anche nei primi sei mesi del 2024, con un incremento a valori correnti delle esportazioni del settore agroalimentare pugliese del 15% rispetto allo stesso semestre del 2023: in particolare si sono distinti il settore degli oli e grassi(+62% tendenziale nel primo semestre del 2024), quello dei latticini e formaggi (+22%), e le carni e salumi, le cui vendite all’estero sono triplicate (39 milioni di euro in più rispetto allo stesso semestre del 2023, di cui 34 milioni verso la Turchia).
Dal rapporto di SRM-Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo si evincono diverse caratteristiche della filiera turistica della Puglia: anche il 2023 è stato un anno positivo in cui la domanda ha raggiunto i 16,8 milioni di presenze (+4,4% rispetto al 2022). In termini di valore aggiunto, si stima che la filiera turistica abbia conseguito nel 2023 un valore di 4,8 miliardi di euro, il 6,3% del totale. Per quanto riguarda il 2024, sarà un anno di nuovi record per la regione, le stime di preconsuntivo vedono un aumento di circa il 2,2% rispetto al 2023, con quasi 17,2 milioni di presenze, al disopra del valore registrato nel 2019. Continua poi l’aumento delle presenze turistiche internazionali che, con una crescita del 4,1% rispetto al 2023, rappresentano il 138,3% del dato del 2019. Il valore aggiunto della filiera turistica stimato arriverebbe nel 2024 a 4,9 miliardi di euro (Italia 103,6miliardi, Sud 24,9 miliardi), con un effetto diretto sul totale dell’economia dell’area del 6,4% che salirebbe all’11,6% se si considera anche l’impatto indiretto ed indotto, superiore peraltro al dato nazionale (10,8%).
Intesa Sanpaolo punta sulla sostenibilità come leva di crescita strategica e la declina nei territori in cui opera attraverso i Laboratori ESG presenti nelle principali città italiane, tra cui Bari. Grazie a servizi e prodotti specificamente pensati per i vari bisogni di investimento, la banca incentiva le imprese a finalizzare obiettivi in chiave di sostenibilità, nella crescente consapevolezza che l’adozione di politiche ESG – impatto ambientale, responsabilità sociale, gestione aziendale – siano essenziali alla competitività ed alla creazione di valore per le aziende. Il Gruppo dedica inoltre particolare attenzione sia alla gestione dell’acqua, vera e propria risorsa per il cui efficientamento Intesa Sanpaolo ha previsto 20 miliardi di euro per investimenti per l’adozione di misure per il risparmio idrico e il riutilizzo, sia alla transizione energetica delle piccole e medie imprese italiane, attraverso prodotti e plafond dedicati e soprattutto supportando gli investimenti nella logica del Piano Transizione 5.0, che mira a promuovere il risparmio energetico e la digitalizzazione delle imprese.
Dal 2021 Intesa Sanpaolo dedica all’Agribusiness una rete commerciale specialistica in grado di seguire l’intera catena produttiva, dalla produzione alla trasformazione. Una struttura con oltre 1.000 professionisti che ha consentito di supportare il settore con erogazioni su scala nazionale per oltre 10 miliardi di euro e il sostegno a oltre 170 filiere. Tra i prodotti specifici per le imprese agroalimentari, Cresci Agri è la linea di finanziamenti con durata fino a 30 anni dedicata allo sviluppo della produzione modulabile sul ciclo produttivo della filiera di appartenenza, oltre a prodotti per la copertura dai rischi sulle materie prime e a soluzioni ad hoc per l’efficientamento energetico e la crescita internazionale.
Per il turismo Intesa Sanpaolo ha attivato desk specialistici a supporto delle imprese del settore, oltre ad iniziative dedicate attraverso specifici interventi finanziari, in proprio o in collaborazione con prestigiosi partner, costituendo una rete di supporto che accompagna l’impresa turistica in tutte le fasi del business. Tra le misure destinate al comparto, le soluzioni di finanziamento S-Loan che prevedono un meccanismo di incentivi economici alle aziende che investono e realizzano obiettivi ESG. La banca ha inoltre aderito al fondo tematico per il turismo tramite Equiter, con risorse amministrate dalla BEI per conto del MEF e indirizzate alle aziende. Per le realtà turistiche sono inoltre disponibili soluzioni di noleggio operativo per avviare programmi di ammodernamento delle strutture preservando l’equilibrio finanziario delle PMI.

– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
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Semestrale positiva per ITA Airways, in arrivo investimenti su Milano

MILANO (ITALPRESS) – Il Cda di Ita Airways ha approvato il bilancio semestrale consolidato al 30 giugno 2024, che ha registrato, tra i principali indicatori, ricavi per 1,4 miliardi di euro (+300 milioni rispetto al primo semestre 2023), EBITDA +62 milioni di euro (migliore di 130 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e cassa per 393 milioni di euro (+31 milioni a confronto con il risultato al 30 giugno 2023). La presentazione della semestrale si è svolta presso i nuovi uffici milanesi destinati allo staff di Volare e alla forza vendite Ita Airways – 540 metri quadrati e 58 postazioni – alla presenza del Presidente Antonino Turicchi, del Direttore Generale Andrea Benassi, del Chief Financial Officer Claudio Faggiani e del Chief Commercial Officer e CEO Volare Emiliana Limosani. Nei primi sei mesi del 2024 si conferma il trend positivo della compagnia iniziato nel 2023, con un load factor medio che si è attestato al 79%, 2 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Ita Airways ha trasportato oltre 8,3 milioni di passeggeri, migliorando del 26% i dati registrati nei primi sei mesi dello scorso anno e riuscendo così a generare ricavi maggiori del 33% rispetto al 2023. Nei primi sei mesi dell’anno si registrano inoltre il 99,84% di regolarità e il 78,1% di puntualità.
“Sulla base del piano concordato tra Mef e Lufthansa, confermiamo che il ritorno all’utile è previsto per il 2025 – ha spiegato Turicchi -. Infatti, il 2025 sarà un anno un pò particolare perchè c’è il Giubileo, un elemento importante. Noi stiamo registrando un traffico estremamente importante su Fiumicino e riteniamo che il trend continui. Il 2025 sarà l’anno in cui i risultati previsti saranno confermati”.
I vertici della compagnia hanno poi annunciato che, entro la fine del 2024, su alcuni touchpoint strategici, al logo Ita Airways sarà affiancato quello di Alitalia con la scritta: ITA Airways, “inspired by Alitalia”. Il brand Alitalia, importante asset di proprietà della compagnia, “viene così valorizzato”. Questo perchè “ha ispirato, con la sua eccellenza pionieristica nel trasporto aereo e il ruolo di straordinario ambasciatore del Made in Italy nel mondo, i valori di Ita Airways”. Durante la presentazione, è stata anche ribadita l’importanza di Milano e dell’aeroporto di Linate nella strategia della compagnia. “Per noi Milano è un mercato fondamentale e strategico e Linate è il secondo aeroporto di riferimento del piano industriale della compagnia. Continuiamo a investire e continueremo a farlo, non solo con questa nuova sede milanese”, ha spiegato Benassi.
Per questo, l’intenzione è quella di rinnovare la sala lounge di Linate per “renderla più bella, più grande ed elegante. Sarà di 480 metri quadri, con la capacità di accogliere 400 accessi giornalieri e sarà aperta dalle 6 alle 2”.
Nei primi otto mesi del 2024, su Linate “abbiamo garantito 150 voli giornalieri e coperto 28 destinazioni, 12 nazionali e 17 internazionali. Tutte le rotte nel periodo di luglio-agosto hanno avuto un risultato eccezionale. Il fatturato di Linate è stato di circa 370 milioni, +20%”.
Secondo Benassi, Linate “sta conquistando in Europa un posto di prestigio, grazie anche allo sforzo che ha fatto l’amministrazione comunale con la metropolitana M4. Credo che in Europa non ci sia un collegamento così rapido e comodo con il centro città”.
Per quanto riguarda, invece, il closing dell’operazione con Lufthansa, Turicchi ha precisato che “la Commissione europea ha dato delle condizioni e si sta lavorando affinchè queste condizioni siano tutte rispettate per la scadenza prevista. Parliamo del 4 novembre e siamo fiduciosi di poter completare tutto il lavoro prima dell’insediamento della nuova Commissione. Con l’attuale commissaria Vestager continuiamo a lavorare con tutto il team e riteniamo di essere perfettamente in linea e di fare i ‘compiti a casà in ordine e in tempo con la scadenza che è stata data”.
“Il numero di slot richiesto dalla Commissione europea che dovremmo lasciare a Linate” per chiudere l’operazione con Lufthansa, “sono 30, abbiamo fatto una rapida valutazione e pesano per l’1% del fatturato della compagnia – ha precisato poi Benassi -. Quindi non avranno un impatto significativo sulle nostre performance e l’ingresso nel gruppo Lufthansa lo compenserà. L’allungamento delle negoziazioni della Commissione è stato un elemento di penalizzazione, ci aspettavamo di chiudere nella seconda parte dell’anno”.
Secondo il direttore generale, i risultati che porta la compagnia “avvengono in uno scenario del tutto penalizzante. Noi stiamo operando negli Usa senza un vettore partner americano e questo per una compagnia giovane come la nostra in un mercato competitivo è motivo di ulteriore orgoglio. Stiamo ottenendo risultati in un momento di penalizzazione”.
Tra gli altri fattori di difficoltà, ha precisato Benassi, “l’attuale crisi in Medio Oriente incide in maniera significativa. Quando per motivi di sicurezza cancelliamo i voli su Tel Aviv noi soffriamo perchè Tel Aviv alimenta tutti e tre i settori di rete, domestico, intercontinentale e internazionale. Questa crisi ha dovuto stravolgere il nostro piano perchè avevamo previsto due nuove rotte, Beirut e Amman. Purtroppo la situazione ci ha costretto a ripensare i piani e questo sta impattando”.
Tuttavia, “l’apertura di altri mercati che abbiamo fatto sta più che compensando questa situazione”.

– Foto ufficio stampa ITA Airways –

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