MILANO (ITALPRESS) – Nel Parco Nazionale dello Stelvio sorge Santa Caterina Valfurva, stazione di sport invernali dal 1961. Ha ospitato i Campionati del Mondo di sci alpino femminile, numerose gare di Coppa del Mondo di sci alpino e nordico e la Coppa del Mondo di sci alpino maschile di discesa libera.
Per gli amanti degli sport invernali, la stazione turistica è dotata di impianti di risalita che raggiungono quota 2700 metri e garantisce da fine novembre a maggio neve sicura, sia naturale che programmata. Presenta 40 chilometri di piste per la discesa con tracciati di diverso grado di difficoltà (piste blu, rosse e nere) e 15 chilometri di pista per il fondo con due tracciati, uno agonistico e uno turistico. A 50 metri a piedi dagli impianti di risalita, l’Hotel Sport, raffinato albergo di storica tradizione, totalmente rinnovato, offre una serie di promozioni allettanti per una vacanza invernale in sicurezza.
Dal 16 al 23 gennaio Settimana Bianca, domenica-domenica, 7 giorni di mezza pensione 490 euro a persona; bambini fino a 8 anni alloggiati in camera con i genitori, soggiorno gratuito; dal 21 al 23 (fine settimana, venenerdi’ -domenica), 2 giorni di mezza pensione 150 euro a persona; dal 23 al 30 minimo 3 giorni, mezza pensione 72 euro al giorno e persona (216,00)
Per ogni prenotazione in questi periodi in “Offertissima gennaio 2022”: una escursione gratuita in Fat Bike (02 ore) riservata ad adulti.
Speciale febbraio: dal 28/01 al 05/02/22: 7 giorni di mezza pensione 525 euro a persona, dal 5 al 12, 7 giorni di mezza pensione 560 euro a persona, dal 18 al 20 (fine settimana, venerdi’-domenica), 2 giorni di mezza pensione 180 euro a persona, dal 20 al 27, 7 giorni di mezza pensione 595 euro a persona.
Speciale marzo: dal 4 al 6 (fine settimana, venerdi’-domenica), 2 giorni di mezza pensione 190 euro a persona; dal 5 al 10 (5 giorni, sabato-giovedì): 5 giorni di mezza pensione 400 euro a persona; dal 12 al 19 (Settimana Bianca, sabato-sabato), 7 giorni di mezza pensione 595 euro a persona, dal 26/03 al 02/04 (Neve di primavera, sabato-sabato), 7 giorni di mezza pensione 525 euro a persona.
L’Hotel Sport presenta un nuovissimo dehors nella zona frontale, un servizio bar/aperitivo con musica e fuoco vivo.
La cucina è eccellente e offre una ricca prima colazione a buffet, menù a scelta ogni sera con buffet di insalate e una “wine cellar” con una preziosa collezione di vini d’epoca, vini locali e birre deliziose.
Noto tanto per gli amanti dello sci quanto per gli appassionati di ogni forma di ciclismo in ogni stagione, dispone di un ampio servizio mountain bike e fat bike con 15 biciclette elettriche e 10 fat bike, di un deposito bici ben custodito nel seminterrato, di una piccola officina per le riparazioni e pezzi di ricambio.
Le moderne tecnologie, in linea con le più severe normative europee, si fondono perfettamente con il “gusto per la tradizione”. Dalla reception alle camere, i legni e la pietra richiamano la tradizione alpina, alle pareti le riproduzioni di antiche cartoline testimoniano il fervore che da oltre un secolo anima la Valfurva.
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Parco Nazionale dello Stelvio, vacanze sicure sulla neve a Santa Caterina Valfurva
Pro Loco, 17/1 decima edizione “Giornata nazionale del dialetto”
ROMA (ITALPRESS) – Letture di poesie e frasi celebri, presentazioni di libri, testimonianze video e audio proverbi, dirette social e contest: sono alcune delle iniziative promosse dalle Pro Loco in occasione della decima edizione della “Giornata Nazionale del dialetto e delle lingue locali” che si celebra lunedì 17 gennaio.
L’evento è stato istituito dall’Unione Nazionale delle Pro Loco (Unpli) nel 2013 con il preciso intento di sensibilizzare istituzioni e comunità locali alla tutela e valorizzazione di questi patrimoni culturali; attività espletata in piena armonia con le direttive dell’UNESCO presso cui Unpli è accreditata dal 2012, nell’ambito della Convenzione per la salvaguardia dei patrimoni culturali immateriali.
“Dialetto e lingue solo portano con sè un immutabile senso di identità e comunità rappresentando il cordone ombelicale che ci lega ai luoghi d’origine. Elementi indispensabili alla trasmissione di patrimoni culturali che l’Unpli e le Pro Loco si impegnano a custodire e divulgare, in sintonia con le direttive Unesco, profondendo il massimo impegno con una serie di azioni, fra le quali rientra la Giornata Nazionale del dialetto e delle lingue locali” afferma il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina.
“Rivolgono un sincero ringraziamento ai presidenti e ai volontari delle Pro Loco, ai comitati regionali e provinciali e a tutte le associazioni e istituzioni che con le loro attività forniscono un concreto e validissimo contributo non semplicemente per la diffusione della Giornata, ma soprattutto per la tutela e diffusione di dialetti e lingue locali” conclude La Spina.
Alla luce dell’attuale situazione, anche in questa edizione gran parte delle attività si svolgeranno sui social. Il cartellone di eventi promosso dalle Pro Loco, con il coordinamento dell’Unpli e in alcuni casi con la collaborazione di associazioni, centri studio, Comuni, istituzioni scolastiche, è in costante aggiornamento ed è disponibile sul portale Unpli.info.
E’ possibile partecipare alla “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali” anche solo scrivendo un post su social network (Facebook e Instagram) inserendo gli hashtag #giornatadeldialetto e #dilloindialetto.
L’azione dell’Unpli a difesa dei dialetti e delle lingue locali si concreta anche con la realizzazione di progetti, che in alcuni casi coinvolgono i ragazzi del “Servizio Civile Universale” e con l’organizzazione di “Salva la tua lingua locale”: il più importante e autorevole premio nazionale dedicato ai dialetti (sette le diverse categorie previste) di cui appena un mese addietro si è celebrata la premiazione della nona edizione.
Altra importante e consolidata attività avviata dall’Unpli è il canale youtube “Memoria Immateriale”, il primo inventario online delle tradizioni italiane che nel corso dei 10 anni dall’attivazione ha raccolto oltre 1700 video e interviste sui temi della Convenzione UNESCO del 2003 (saperi, tradizioni, artigianato, oralità, riti, conoscenze, pratiche sociali, ecc.), con oltre 6 milioni di minuti visualizzati in Italia e non solo.
Un risultato reso possibile grazie ai contributi raccolti dallo staff Unpli e dalla capillare rete delle 6300 Pro Loco associate, rappresentando un vero e proprio progetto di successo nel panorama internazionale.
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Consumi, +5,1% nel 2021 ma preoccupa il turismo
ROMA (ITALPRESS) – Il 2021 chiuderà con una crescita del Pil del 6,2% e dei consumi del 5,1%. E’ quanto emerge dal consuntivo 2021 elaborato dall’Ufficio Studi di Confcommercio.
Risultati che, nonostante siano in larga parte “rimbalzi statistici”, testimoniano comunque una grande vitalità del tessuto produttivo del Paese le cui performance non erano affatto scontate. Quello che, invece, ora preoccupa maggiormente è che ci sono alcuni settori, a cominciare dalla filiera turistica e dall’area della cultura e del tempo libero, che non hanno mai partecipato pienamente a questa ripresa e che sono ancora molto distanti dai livelli del 2019: ristorazione e alberghi, infatti, registrano una perdita di consumi, rispettivamente, del 27,3% e di quasi il 35%, i servizi culturali e ricreativi del 21,5%; e ci sono anche altri comparti con cali a doppia cifra, come i trasporti (-16%) e l’abbigliamento e le calzature (-10,5%). E’ evidente che il recupero prosegue più lentamente del previsto e per i consumi, in calo del 7,3% rispetto al 2019, il completo ritorno ai livelli pre-pandemici non avverrà prima del 2023. Per una ripresa più robusta bisognerà, dunque, attendere condizioni macroeconomiche più favorevoli, anche perchè la nuova ondata pandemica, con le conseguenti restrizioni e, soprattutto, l’accelerazione inflazionistica innescata dai prezzi delle materie prime, rischiano di bloccare l’ampio potenziale di consumo delle famiglie italiane: l’eccesso di risparmio forzoso e precauzionale accumulato negli ultimi due anni difficilmente troverà sbocchi favorevoli in condizioni di nuova incertezza pandemica e inflazionistica.
In questo contesto è indispensabile sostenere in particolare le componenti della filiera turistica e le sue estensioni alla convivialità e alla cultura adottando misure sugli ammortizzatori sociali, senza aggravi di costo per le imprese, e sull’accesso al credito, ma anche interventi fiscali e contributi a fondo perduto parametrati alle perdite subite. Per il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli “la nuova ondata pandemica, insieme a inflazione e caro energia, sta raffreddando consumi e ripresa economica. Una ripresa che per migliaia di imprese- come quelle del turismo – non è mai arrivata pienamente. In un contesto ancora così grave e allarmante chiediamo al Governo di procedere subito con i sostegni ai settori più colpiti, a cominciare dal rinnovo della cassa Covid e delle moratorie fiscali e creditizie”.
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Casi Covid alle Maldive, Astoi “I corridoi turistici funzionano”
ROMA (ITALPRESS) – “I corridoi turistici funzionano”. Lo sottolinea in una nota Astoi Confindustria viaggi “con riferimento all’articolo pubblicato dalla testata Corriere della Sera on line (corriere.it) dal titolo: ‘Covid-19, focolaio alle Maldive: turisti italiani positivi, il virus ha violato il corridoio sicurò”. “Dall’inizio della programmazione da parte degli operatori turistici – scrive Astoi – a seguito dell’ordinanza sui ‘Corridoi Turistici Covid Freè emanata dal Ministero della Salute di concerto con le Associazioni del comparto, le sei destinazioni interessate – Aruba, Egitto (Sharm El Sheikh e Marsa Alam), Repubblica Dominicana, Mauritius, Maldive, Seychelles – hanno registrato cumulativamente l’arrivo di 26.606 turisti di cui 67 – ovvero lo 0,25% – risultati positivi. Per quanto riguarda in modo specifico le Maldive, registriamo 7.022 turisti di cui 42 – ovvero lo 0,60% – risultati positivi in loco prima del rientro in Italia”.
“E’ di tutta evidenza – prosegue Astoi – come questi numeri facciano pensare ad una buona riuscita della sperimentazione che ha avuto una bassa incidenza dei contagi. E’ bene specificare che questi dati si riferiscono ai ‘veri corridoi turisticì, ossia ai viaggi effettuati attraverso operatori che rispettano tutte le norme contenute nei protocolli inseriti nell’ordinanza, mentre è d’obbligo sottolineare che, per l’assenza dei necessari controlli da parte delle autorità competenti – ad esempio sul cosiddetto ‘Travel Pass’, documento necessario rilasciato solo da operatori professionali – ancora si assiste ad una importante quota di viaggiatori ‘fai da tè”.
Andando nello specifico di quanto pubblicato, “l’articolo in questione a nostro parere, propone un ‘mix di notiziè evidentemente non verificate. In primis si fa riferimento all’isola di Alimathà ove è presente il solo resort di un noto operatore turistico che programma i corridoi nella piena osservanza di quanto previsto dalla normativa e si dice che vi sono alcuni italiani positivi in struttura (fonte della notizia Facebook). A seguire viene riportato il commento del titolare di GoMaldive che, da quanto risulta a seguito di nostro approfondimento, si riferiva ad una ospite di una Guest House ubicata in un’altra isola, che nulla ha a che vedere con la struttura di Alimathà. Peraltro, il titolare di GoMaldive afferma di non essere un tour operator, di non organizzare viaggi e di fornire solo informazioni sulle strutture ricettive senza intervenire sulle prenotazioni “fatte in autonomia”.
Aggiungiamo infine che, da quando sono stati avviati i corridoi turistici, in particolare l’isola di Alimathà ha ospitato 2.950 clienti di cui solo 14 sono risultati positivi al virus (0,45%).
Ciò a comprova del pieno funzionamento del protocollo sui Corridoi Turistici che non possono, e non potevano sin dall’inizio, escludere la possibilità di qualche contagio. Lo scopo del protocollo era ridurre i rischi e, una volta verificata l’eventuale esistenza di contagi, adottare tutte le misure necessarie per bloccare il suo diffondersi. Ci sembra di poter affermare che entrambi gli obiettivi siano stati centrati, almeno sino ad oggi, sulle destinazioni oggetto di questa sperimentazione. Chiaramente nessun Paese al mondo è totalmente indenne dalla variante Omicron ed anche in Italia assistiamo a turisti sottoposti ai necessari periodi di quarantena nei luoghi di vacanza – come ad esempio in montagna o in altre località turistiche – ma non per questo riteniamo che si possa sostenere che siano stati ‘violatì i corridoi turistici e sicuramente il taglio dell’articolo e il suo allarmismo non riflettono l’oggettività della situazione”.
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L’Adler sbarca in Sicilia con un resort eco-sostenibile
AGRIGENTO (ITALPRESS) – Vedrà la luce il 7 luglio 2022 il nuovo Resort Adler di Torre Salsa, al confine tra i territori di Siculiana e Montallegro, nell’agrigentino. L’Adler Spa Resort Sicilia avrà 210 posti letto e, a regime, darà lavoro a 150 persone. La struttura, vicino alla riserva di Torre Salsa, sarà aperta almeno nove mesi l’anno (da marzo a novembre) e l’ambizione futura è quella di allungare la stagione a undici mesi.
L’Adler Spa Resort Sicila della famiglia Sanoner farà parte di un numero ristretto di alberghi di alta qualità situati in contesti unici di grande pregio paesaggistico.
La filosofia Adler è da sempre quella di promuovere i territori in cui si inseriscono le strutture, valorizzando le risorse naturali e socio-culturali del contesto.
Questo si traduce in: un’architettura ecosostenibile volta a minimizzare l’impatto sull’ambiente, utilizzando materiali naturali e locali e inserendo le strutture perfettamente
nel paesaggio (per esempio sono previsti edifici monopiano con tetti a verde ed un progetto a verde con piante autoctone); un’offerta eno-gastronomica all’insegna dei valori della regionalità e dell’agricoltura biologica e biodinamica. Nell’approvvigionamento saranno privilegiati i produttori locali.
Sarà garantita un’offerta esperienziale autentica per i clienti, che ha al centro attività volte a fare conoscere in modo rispettoso le risorse naturali.
La politica del personale è volta a offrire ai collaboratori un lavoro stabile e a farli crescere insieme all’azienda.
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Agriturismo, strutture in aumento anche nel 2020
ROMA (ITALPRESS) – La crisi sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 non ha prodotto effetti negativi sul numero delle aziende agrituristiche, che nel 2020, rispetto al 2019, aumentano di 484 unità. Si conferma in tal modo la crescita che dal 2007 caratterizza questo settore: negli ultimi 13 anni è stata in media nazionale del +41,4%, con un saldo attivo di 7.340 strutture e raggiunge +61,3% nel Nord-ovest, +45,6% nel Centro, +41,9% nelle Isole, +36,2% nel Sud e +30,2% nel Nord-est. E’ quanto emerge da un report dell’Istat.
Il tasso medio annuo di crescita tra il 2007 e il 2020 è del 2,5% e sale a 3,5% nel Nord-ovest. Nelle altre ripartizioni varia tra il 2,2% del Sud e il 2,7% del Centro, con il Nord-est attestato a +1,9%. Sembra, quindi, che la crescita media sia maggiore nelle aree dove nel 2007 il numero di agriturismi era più basso, a testimonianza di un processo di convergenza territoriale tra le diverse aree del Paese.
La dinamica positiva caratterizza questo settore nel medio-lungo termine, oltre che sotto l’aspetto quantitativo anche sotto quello della diffusione. Nel 2020 i comuni con almeno un agriturismo sono 4.979 (+21 rispetto allo scorso anno) e rappresentano il 63% del totale dei comuni italiani (58% nel 2011).
Nel Centro oltre l’84% dei comuni ospita almeno un agriturismo; seguono i comuni del Nord-est (78,6%), delle Isole (62,6%), del Sud (56,9%) e quelli del Nord-ovest (52,5%).
Le regioni a maggior diffusione di comuni con almeno un agriturismo sono la Toscana (97,8%), l’Umbria (96,7%), le Marche (88,2%), il Trentino-Alto Adige (83,7%) e l’Emilia-Romagna (83,5%).
Rispetto al 2011 diminuisce la percentuale di Comuni con un solo agriturismo (dal 37,2% al 35,9%) e di quelli che ne contano tra 6 e 10 (da 12,3% a 10,1%). Al contrario, aumentano quelli con 2-5 agriturismi (dal 41,7% al 44,5%) e, in modo più contenuto, quelli con 11-50 agriturismi. Infine, sono sostanzialmente stabili (intorno all’1%) i Comuni con oltre 50 agriturismi.
Il 56% dei Comuni conta fino a nove agriturismi per 100 km2. In questi comuni, complessivamente si localizza oltre il 26% di queste strutture.
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Vacanze, nel 2021 120 milioni di presenze in meno rispetto al 2019
ROMA (ITALPRESS) – Secondo un’indagine di Confcommercio realizzata in collaborazione con SWG e su dati Istat e Bankitalia, l’anno in corso si chiuderà con dati disastrosi per il turismo italiano con almeno 60 milioni di arrivi e 120 milioni di presenze che mancheranno all’appello rispetto al 2019 e 13 milioni in meno di viaggi degli italiani all’estero; solo per le vacanze tra Natale, Capodanno ed Epifania, rispetto ai 25 milioni di partenze programmate dagli italiani appena pochi mesi fa, 5 milioni sono state già cancellate e 5,3 milioni modificate riducendo i giorni di vacanza o scegliendo una destinazione più vicina, ma ci sono anche 7 milioni di viaggi che restano in sospeso. Senza dimenticare la crescita esponenziale negli ultimi giorni delle disdette nella ristorazione e la drammatica situazione del settore dell’intrattenimento con la chiusura delle attività. “In questa situazione – sottolinea Confcommercio – è evidente che il Governo deve sostenere in particolare queste componenti della filiera turistica adottando misure sugli ammortizzatori sociali, senza aggravi di costo per le imprese, e sull’accesso al credito, ma anche interventi fiscali e di contributi a fondo perduto parametrati alle perdite subite”.
A Natale 6 intervistati su 10 sono stati fuori casa al massimo per 2 giorni senza uscire dalla propria regione, mentre solo il 5% è andato all’estero. Dati in linea per quanto riguarda la lunghezza della vacanza anche a Capodanno, quando però chi farà vacanze di quattro giorni o più – 4 su 10 – andrà anche fuori regione. Resta comunque basso il dato sulla previsione dei viaggi all’estero: 8% tra Capodanno e Epifania, contro valori che normalmente, in questo periodo, andavano oltre il 20%. In questa situazione, la possibile ripresa del turismo si sposta all’estate 2022, tra più di 6 mesi e a quasi 30 dall’inizio della crisi.
Commentando l’indagine sul turismo, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha sottolineato che “la crisi Covid sta impattando sempre di più sull’intera filiera turistica con migliaia di imprese che rischiano realmente la chiusura soprattutto alberghi, tour operator e agenzie di viaggio. Le risorse messe in campo finora dal Governo non sono sufficienti, sono necessari e urgenti più sostegni, la proroga della cassa integrazione e adeguate moratorie fiscali. Non è pensabile un’economia italiana senza il traino fondamentale del turismo”.
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Covid, associazioni del turismo organizzato chiedono aiuti al settore
ROMA (ITALPRESS) – “Solo relativamente alle agenzie di viaggio e tour operator, in assenza di urgenti interventi economici e finanziari si stimano chiusure pari ad oltre il 50% delle imprese attive e la perdita di oltre 40.000 posti di lavoro”. Sono i numeri allarmanti contenuti in una lettera-appello congiunta inviata al premier Mario Draghi e ai ministri Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti, Andrea Orlando e Massimo Garavaglia da Fto – Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, Aidit Federturismo Confindustria, Astoi Confindustria Viaggi, Assoviaggi Confesercenti, Fiavet Confcommercio e Maavi Conflavoro. Le sigle chiedono di convocare urgentemente “un tavolo di confronto interministeriale, da istituirsi presso la Presidenza del Consiglio dei ministri”, prosegue la missiva, per “poter illustrare al meglio le proposte avanzate” e “individuare soluzioni idonee a scongiurare la chiusura di migliaia di aziende italiane ed i conseguenti licenziamenti della stragrande maggioranza del personale in forza”.
Il tavolo interministeriale viene considerato dalle Associazioni indispensabile per individuare le apposite misure che consentano di superare questo nuovo blocco ai viaggi internazionali, in entrata e in uscita, causato dalle ulteriori misure restrittive introdotte a seguito della nuova variante Omicron.
(ITALPRESS).











