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Expo Dubai, prima visita di uno sceicco al Padiglione San Marino

DUBAI (ITALPRESS) – A sottolineare l’importanza della partecipazione dei piccoli paesi come San Marino a Expo 2020 Dubai oggi è stato lo sceicco Ammar bin Humaid Al Nuaimi principe ereditario di Ajman, una delle 7 città che compongono gli Emirati Arabi Uniti.
Lo sceicco, arrivato in mattinata al Padiglione San Marino, è stato accolto dal direttore Letizia Cardelli, le tre manager Ilaria Brizi, Elisabetta Bucci e Sara Conti e dai volontari che con il loro entusiasmo e impeccabile preparazione hanno presentato allo sceicco e alla sua delegazione ufficiale l’intero spazio espositivo. Una visita guidata di circa 15 minuti in cui il principe si è mostrato molto incuriosito dal Tesoro di Domagnano e stupito dalla speciale connessione che lega San Marino e gli Emirati grazie alla preziosa fibula a forma di aquila esposta al Louvre Abu Dhabi. La visita è proseguita con un’altra lunga tappa alla balestra simbolo di difesa e libertà sammarinese, così come al tavolo interattivo dove è stato illustrato il sistema paese, e allo shop dove i volontari hanno mostrato e descritto i prodotti artigianali in vendita.
La visita si è conclusa con un saluto caloroso in italiano da parte di Ammar Bin Humaid Al Nuaimi che ha espresso un sentito ringraziamento e l’augurio di visitare presto il Titano.
Il direttore del Padiglione Letizia Cardelli commenta la visita dello sceicco: “Si tratta della prima visita da parte di un membro della famiglia reale di uno dei sette Emirati. Questo ci dimostra come questa Expo sia unica e differente rispetto alle altre e quanto il suo respiro sia internazionale.
Oltretutto questo ci permette di realizzare il nostro macro obiettivo che è stato fin dall’inizio quello di portare la presentazione della Repubblica di San Marino al resto del mondo, soprattutto in un’area in cui non è conosciuta”.
Un riconoscimento importante per San Marino a dimostrazione di un reale interesse per il paese che si aggiunge al successo di pubblico di questi ultimi giorni. Lo scorso weekend infatti il Padiglione ha accolto 5mila visitatori in una sola giornata e 30 mila dall’inizio della manifestazione il 1 di ottobre.
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Pro Loco, da 140 anni custodi cultura e tradizioni

ROMA (ITALPRESS) – Valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale immateriale, animazione territoriale, promozione dei prodotti tipici ed anche punto di riferimento delle comunità, con un crescente ruolo di collante sociale: è il manifesto dell’attività delle Pro Loco attive da 140 in Italia e che oggi contano circa 6300 associazioni.
Una generosa azione che prende il via nel 1881 con la nascita della prima Pro Loco d’Italia a Pieve Tesino (Trentino), anniversario festeggiato dall’Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia con la cerimonia di celebrazione ospitata oggi in Senato, su iniziativa del senatore De Poli.
“Tutto ebbe inizio in un Colle, a San Sebastiano, un luogo simbolico, dove nacque la “società dell’abbellimento” che poi successivamente prese il nome di Pro Loco. Sarebbe un bel traguardo, direi uno straordinario regalo alle centinaia di migliaia di volontari che, da Nord a Sud, operano gratuitamente portando avanti le attività nei territori, se riuscissimo a tagliare il traguardo del disegno di legge” ha affermato il senatore De Poli che, in Senato, è promotore di un ddl sul riconoscimento delle Pro Loco e sulla disciplina delle manifestazioni temporanee. “Le Pro Loco sono diventate ‘grandì in questi 140 anni. E’ arrivato il momento che le istituzioni, anche a livello normativo, possano riconoscere il valore e il patrimonio del volontariato. Lancio un appello a tutte le forze politiche: approviamo entro la fine della legislatura il ddl sulle Pro Loco. E’ una battaglia che non ha colori politici”, ha concluso De Poli.
“Pieve Tesino ha tracciato la strada dimostrando che la passione e la generosità profusa per promuovere i territori possono fare la differenza, rappresentando un vero e proprio valore aggiunto” ha afferma il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina.
“Da lì inizia lo sviluppo capillare delle nostre associazioni, un’ascesa – ha proseguito – che fa bene ai territori di cui le Pro Loco sono le prime ambasciatrici: valorizzando le risorse, promuovendone i patrimoni immateriali, amplificando il valore dei prodotti tipici, rappresentando, vere e proprie spinte propulsive”.
Un percorso sviluppato con immutato senso di appartenenza e ferreo rispetto dei valori fondanti, adeguandosi, allo stesso tempo, all’evolversi dei tempi e alle esigenze dei territori, come accaduto nel corso dell’attuale emergenza pandemica che ha visto le Pro Loco scendere in campo a sostegno delle comunità (il 65% delle Pro Loco si è attivato per iniziative sociali, il 50% ha avviato raccolta fondi, 70mila i volontari mobilitati).
“Dalla Pro Loco di Pieve Tesino, che nei suoi 140 anni di storia ha attraversato ben tre secoli, prendiamo le energie per le sfide a cui siamo chiamati come mondo Pro Loco: nelle nostre comunità c’è da ricostruire un tessuto sociale sfilacciato dalla pandemia, tutti insieme facendo rete” ha sottolineato, Valter Pezzarini, responsabile del dipartimento “Eventi nazionali” dell’Unpli e presidente Comitato regionale del Friuli-Venezia Giulia.
Il costante riferimento alle origini e la capacità di modellare la propria azione all’esigenza del contesto storico sono punti cardine dell’attività delle Pro Loco, sottolineati da Monica Viola, presidente Federazione trentina, (“le Pro Loco sono “consapevoli della loro lunghissima storia, da cui trovano ulteriore motivo di orgoglio e stimolo per continuare a dare il loro prezioso contributo alla nostra società”), Lucrezia Sordelli, presidente della Pro Loco Pieve Tesino, (“a quasi un secolo e mezzo di distanza i cambiamento sono stati molti e repentini, ma lo spirito di comunità, l’amore per il territorio e la voglia di mantener vive usanze e tradizioni sono rimasti immutati”), dall’on. Martina Loss (“celebriamo il primo esempio in Italia di gruppo costituito dedicato al miglioramento e alla promozione del proprio territorio. Onore al gruppo di giovani che coordina oggi la Pro Loco di Pieve Tesino e onore a tutte le Pro Loco d’Italia che grazie al lavoro di moltissimi volontari sono l’anello di congiunzione tra enti e comunità”) e dalla senatrice Donatella Conzatti (“plaudo ai primi 140 di importante attività della Pro Loco di Pieve Tesino e sottolineo i grandissimi valori che la rete delle Pro Loco diffonde”).
L’universo Pro Loco, oggi oltre 600mila volontari, nasce a Pieve Tesino e si dirama in tutt’Italia grazie a quell’intuizione messa in pratica nel 1881, aspetti quest’ultimi evidenziati da Ivo Povinelli, direttore Federazione Trentina Pro Loco (“Quella delle Pro Loco di Pieve Tesino è la storia e l’evoluzione di un’idea di cittadinanza attiva che diventa un fenomeno nazionale”) e Oscar Nervo, sindaco Pieve Tesino (“L’innovazione è stata la chiave per lo sviluppo oggi come lo è stato 140 anni fa, quando l’idea di istituire una Pro Loco nel nostro piccolo paese era cosa inaudita. Da noi le persone hanno deciso di fare questo esperimento, e il risultato è sotto i nostri occhi”).
Un modello virtuoso che si conferma ogni giorno più attuale, con la consapevolezza di costituire una risorsa per i territori, cui garantisce anche un concreto ritorno socio-economico; a partire dai 110mila eventi organizzati del 2018, cui hanno preso parti 88 mln di visitatori e proseguendo con le 20 mila sagre fiere, dello stesso anno, che a fronte delle spesa complessiva di 700 milioni di euro sostenuta della Pro Loco, hanno prodotto, fra effetto diretto, indiretto e indotto, un valore economico e sociale di 2,1 miliardi di euro, dal quale, tra l’altro, sono scaturiti anche 10.500 occupati.
Le Pro Loco rappresentano valori che in questi centoquaranta anni di storia non sono mutati: passione, impegno e dedizione volti allo sviluppo, sostegno e promozione delle singole comunità.
Nel corso della cerimonia, infine, è stato consegnato un riconoscimento per l’attività svolta a favore delle Pro Loco d’Italia a Mario Barone, consigliere onorario Unpli.
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Valorizzazione turismo e cultura nei borghi, associazioni siglano intesa

ROMA (ITALPRESS) – Un tavolo di lavoro nazionale per la valorizzazione di turismo e cultura nei borghi promosso da ANCI, Borghi più belli d’Italia, Legambiente, Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e Touring Club Italiano, per unire i soggetti che da sempre si occupano di territorio e di promuovere politiche e azioni a favore dei borghi e dei piccoli comuni italiani.
La piattaforma, attivata con un protocollo di intesa nato dal lavoro svolto in sinergia su molti temi inerenti borghi e piccoli comuni, nasce per rafforzare la collaborazione condividendo esperienze e conoscenze da mettere al servizio di una strategia e di progettazioni che rispondano alle esigenze che emergono dai territori, in un momento di forte sollecitazione di orientamento di fondi e policy che mancano di azioni di governance chiare e delineate.
Il protocollo firmato dalle associazioni di riferimento è stato presentato in conferenza stampa a Roma oggi giovedì 21 ottobre, presso la Sala Nassirya del Senato della Repubblica, alla presenza, tra gli altri del Sen. Questore Antonio De Poli, del Vice Presidente di ANCI, Roberto Pella, Luca Pastorino, Presidente della Commissione Turismo di ANCI, del Presidente di Borghi più Belli di Italia, Fiorello Primi, del Direttore Generale di Legambiente Giorgio Zampetti, del Presidente di Unpli Antonino La Spina e di Giuseppe Roma, Vice Presidente Touring Club Italiano.
Le organizzazioni firmatarie intendono collaborare, ognuna secondo le sue competenze e specificità, per la creazione di un coordinamento sul tema dei borghi, dandosi come missione istituzionale di favorire politiche e azioni tese allo sviluppo economico e sociale delle comunità che vivono e lavorano nei borghi e nei piccoli comuni, direttamente o con specifici programmi.
Tra i principali obiettivi: l’elaborazione di proposte e progetti in favore dello sviluppo sostenibile, durevole e solidale dei borghi, la valorizzazione delle risorse paesaggistiche, ambientali ,culturali, storiche, comunitarie, anche a fini turistici. Inoltre molto importante sarà il ruolo di mediazione tra le istituzioni nazionali che operano sul tema e le comunità territoriali, intercettando i bisogni dei territori e delle comunità per effettuare analisi ed elaborare proposte.
I soggetti firmatari sono infine al lavoro per la preparazione di un evento nazionale di mobilitazione sul tema dei borghi che coinvolgerà tutta Italia attraverso le proprie reti associative.
ANCI, Borghi più belli d’Italia, Legambiente, Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e Touring Club Italiano, hanno operato fino alla fine del 2018 nell’ambito ministeriale e, successivamente in autonomia, formulando proposte d’ intervento al fine di salvaguardare e valorizzare i borghi italiani. In tale ambito è nata una “Carta dei Borghi” contenente una serie di linee programmatiche che costituiscono la base di partenza per la costituzione di questa piattaforma di lavoro.
Da parte dei soggetti firmatari è già stata avviata una interlocuzione su questi temi con i Ministeri della Cultura e del Turismo è ed è stata data la disponibilità a contribuire, in maniera positiva, all’elaborazione di proposte e strategie unitarie che puntino alla valorizzazione turistico-culturale, e più in generale alla salvaguardia dei valori e delle tradizioni, dei borghi e delle comunità che vivono in questi contesti.
Una occasione di straordinaria importanza per intervenire in maniera concreta e significativa sui territori è rappresentata dal programma sull'”Attrattività nei Borghi” previsto dal PNRR (per 1.020 milioni di euro). Su questo punto, le organizzazioni firmatarie, esprimendo preoccupazione per i tempi di implementazione che sembrano prolungarsi più del dovuto e per lo scarso coinvolgimento reale dei soggetti principali del settore nella definizione di tali misure, dichiarano la loro contrarietà ad ogni ipotesi di concentrare una parte significativa delle risorse disponibili su pochi Borghi – uno per regione – con progetti spot di cui non si comprenderebbero nemmeno i criteri di scelta.
Si chiede dunque al Governo e al Mic di procedere nel più breve tempo possibile nel definire l’utilizzo del complesso delle risorse disponibili attraverso un bando che selezioni gli interventi da realizzare sui Borghi con criteri che premino la qualità delle proposte, la capacità di coinvolgimento delle comunità e dei soggetti che lavorano sul territorio e le concrete ricadute occupazionali.
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Cine-turismo, Pedini Amati incontra a Roma Franceschini

ROMA (ITALPRESS) – Il Segretario di Stato per il Turismo di San Marino Federico Pedini Amati ha incontrato oggi a Roma il Ministro per la Cultura Dario Franceschini. Franceschini, che nella penultima legislatura italiana presentava tra le sue deleghe anche quella al turismo, era stato il primo interlocutore sammarinese per il progetto TTT, Tavolo Turistico Territoriale. Un progetto oggi decollato con il marchio “The lovely places” e pronto a concorrere per ricevere fondi comunitari dall’Unione Europea per un’ancor più ampia attuazione.
Il Segretario di Stato sammarinese e il Ministro italiano hanno così avuto l’occasione per parlare di TTT e dei suoi sviluppi, ma anche per affrontare i numerosi temi di attualità che coinvolgono i due Paesi. Al centro del colloquio odierno al Ministero della Cultura di Roma è stata la possibilità di ampliare il progetto TTT al cine-turismo e alla creazione di prodotti cinematografici di promozione territoriale.
Un settore che la Segreteria di Stato per il Turismo vuole esplorare e sviluppare, come testimoniano le recenti visite del Segretario Federico Pedini Amati al Festival del Cinema di Venezia e a Estimar, Festival del Cinema italo-spagnolo di Palma di Maiorca.
Ampia disponibilità a collaborare è stata espressa da Franceschini che ha fornito importanti suggerimenti sul tema all’omologo sammarinese.
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Repubblica di San Marino protagonista alla prima giornata del TTG 2021

RIMINI (ITALPRESS) – Il Direttore di Dipartimento Filippo Francini e il Direttore dell’Ufficio Turismo Nicoletta Corbelli hanno partecipato alla Opening Ceremony e ricevuto la visita all’interno dell’area espositiva di San Marino del Ministro del Turismo Italiano Massimo Garavaglia, dell’Assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini e del neo-eletto Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad.
Ha aperto i battenti questa mattina all’interno della Fiera di Rimini il TTG Travel Experience, l’evento fieristico di riferimento internazionale e punto d’incontro strategico per tutte le imprese e le istituzioni che trattano il prodotto turistico. All’Opening Ceremony di questa mattina hanno preso parte per la Repubblica di San Marino il Direttore del Dipartimento Cultura e Turismo Filippo Francini e il Direttore dell’Ufficio del Turismo Nicoletta Corbelli.
“Il pil del turismo italiano sta ricominciando a crescere, per un valore stimabile del 13%-14%, come era prima della pandemia. Ma se pensiamo che in Emilia Romagna vale oltre il 15%, senz’altro può crescere molto di più anche a livello nazionale”, ha dichiarato nel suo discorso di apertura Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo italiano.
A seguito della cerimonia d’apertura, la delegazione della Repubblica di San Marino ha ricevuto presso la propria area espositiva la visita dello stesso Ministro Garavaglia, che ha ricordato quanto sia strategico il rapporto tra San Marino e le regioni confinanti per la crescita dell’intero comparto territoriale. “Proprio per questo sostengo apertamente il TTT – Tavolo Turistico Territoriale, progetto che riunisce sotto la propria sigla lo Stato di San Marino, due Regioni italiane (Marche ed Emilia-Romagna), 116 Comuni limitrofi e i nove Castelli sammarinesi – e ho anche discusso negli passati incontri con il Segretario Federico Pedini Amati di un piccolo sogno, cioè quello di riattivare il trenino bianco-azzurro, fosse anche per un breve tratto del suo percorso storico del passato”.
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A seguito di questo incontro hanno visitato l’area espositiva della Repubblica di San Marino l’Assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini e il neo-eletto Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, confermando di voler intensificare quanto prima i rapporti di collaborazione turistica con la Repubblica.
La delegazione sammarinese sì è poi spostata presso la sede espositiva di Visit-Greece, per incontrare il Vice Segretario Generale dell’Ente per il Turismo ellenico Konstantinos Zikos e la dott.ssa Kyriaki Boulasidou, Direttore di Visit-Greece. L’occasione è stata propizia per rendere esecutivo l’accordo di cooperazione in ambito turistico firmato lo scorso giugno con l’ex-Ministro del Turismo greco Haris Theoharis. In particolare, durante i primi mesi del 2022, è stata valutata la possibilità di organizzare in entrambi i territori due eventi volti alla promozione congiunta delle destinazioni turistiche.
A concludere l’intensa giornata di incontri la visita al padiglione espositivo di una delle eccellenze industriali del territorio sammarinese, Colombini Group. Insieme al Direttore dell’Area Marketing Alessandro Menghi, si è discusso di come creare iniziative comuni che possano valorizzare e riqualificare le strutture ricettive sammarinesi e così migliorare l’offerta turistica.
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Turismo, buona ripresa estiva ma 2021 sconta effetti pandemia

RIMINI (ITALPRESS) – Secondo i dati dell’Osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio italiane, elaborati da Isnart-Unioncamere, i buoni risultati del periodo estivo non compensano le perdite subite da tutta la filiera del turismo a causa del sostanziale blocco delle attività di tutta la prima parte dell’anno. I primi nove mesi hanno infatti registrato una flessione di 40 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019 e il 2021 si chiuderà con una crescita limitata al +2%. Per alcune regioni ha pesato in particolare l’andamento delle grandi città d’arte le quali, anche nel periodo estivo, assorbono una quota importante dei flussi turistici (in media oltre un quarto delle presenze totali). In queste destinazioni, per quanto il miglioramento nei mesi estivi del 2021 sia stato notevole in termini di pernottamenti (+35% rispetto al 2020), le perdite subite in media annua sono ancora consistenti (-23%), collocando queste località ancora 60 punti percentuali al di sotto del livello del 2019. L’estate 2021 è stata ancora notevolmente condizionata dagli effetti della pandemia sulle scelte di viaggio e turismo, con decisioni di vacanza concretizzatesi sempre più a ridosso delle partenze. Nel complesso la stagione ha fatto segnare un recupero significativo con un incremento medio dei pernottamenti di circa il 30% rispetto allo stesso periodo del 2020. Significativo, all’interno del dato stagionale, l’andamento di giugno e luglio che ha fatto registrare una crescita molto sostenuta (+40%), per poi stabilizzarsi nel mese di agosto (+22%) e segnare una crescita più contenuta in settembre (+6%). La domanda turistica è stata ben superiore a quella media nazionale in quasi tutte le regioni del Mezzogiorno e in alcune aree del settentrione. Tra giugno e settembre le imprese ricettive italiane hanno venduto in media il 58% delle camere disponibili, con un picco nel mese di agosto in cui si è raggiunto in media un tasso di occupazione dell’84%.
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VRetreats inaugura il nuovo luxury hotel Ca’ di Dio a Venezia

VENEZIA (ITALPRESS) – Venezia accoglie un nuovo hotel tra le sue intime calli, nel sestiere Castello lungo la Riva degli Schiavoni, indirizzo di stile ed eleganza, con una lunga tradizione di ospitalità, che affonda le radici nel 1200. Si tratta di Ca’ di Dio, antico rifugio per pellegrini e donne in difficoltà che, dopo cinquecento anni dall’intervento di Jacopo Sansovino, oggi diviene teatro di una rinascita firmata da Patricia Urquiola, architetto e interior designer di caratura internazionale. L’hotel fa parte della collezione VRetreats, un atelier di dimore esclusive dalla forte personalità e con uno stretto legame con il territorio, strutture percorse da arte e cultura, in un continuum con lo spazio circostante grazie a terrazze, chiostri e giardini. L’edificio è stato preso in gestione da Alpitour World nel 2019 e per donargli nuova linfa e luce è stato realizzato un investimento di 25 milioni di euro.
“E’ un progetto in cui Alpitour World ha creduto fortemente” afferma Gabriele Burgio, Presidente e AD del Gruppo. “Un investimento che abbiamo portato avanti, senza rallentare, nonostante il difficile periodo. Come prima realtà italiana nel mondo dei viaggi e dell’ospitalità, abbiamo il dovere morale di sostenere il turismo e spenderci in prima battuta per il nostro Paese. Questa giornata è per noi un nuovo inizio, un simbolo che vogliamo condividere e che racchiude in sè il valore della memoria e l’energia del futuro”.
Il progetto è un inno a Venezia e al suo passato, gli ambienti e i dettagli celebrano i materiali, le cromie e le suggestioni di una città che vive sull’acqua: la palette è sobria e tenue, con gradazioni e trasparenze leggere, che ricordano i riflessi della laguna. Gli ambienti sono raccolti e ogni elemento di design si accosta alle linee preesistenti, valorizzandole, senza stravolgerle: ne nasce un’armonica unione tra il rigore della struttura iniziale e la raffinatezza dei palazzi nobiliari, le due anime di Ca’ di Dio, le stesse che percorrono Venezia.
Particolare attenzione è stata dedicata agli spazi comuni, luoghi dove le persone si incontrano e nascono relazioni. Lo spiccato senso di accoglienza si percepisce sin dall’ingresso, nella Lobby, in origine la chiesa e uno degli ambienti più rappresentativi dell’intero albergo, dove diventano protagonisti, dal soffitto a doppia altezza, i 14.000 cristalli in vetro di Murano che danno vita alle tre vele del prezioso lampadario. La poetica di Ca’ di Dio prosegue poi nella Sala Lettura, al bar Alchemia e nei due ristoranti dell’hotel, Essentia e Vero, quest’ultimo aperto anche agli ospiti esterni.
Ogni spazio presenta una ricercatezza materica caratterizzata da tessuti, vetri, pietre e marmi, lavorati nel rispetto delle tradizioni delle maestranze locali. A completare la narrazione di quella che appare come una “casa veneziana” dall’intima ospitalità, le due altane, da cui ammirare tutta Venezia, e i tre giardini ricavati dalle corti e oasi di pace in cui riconnettersi a sè stessi e all’ambiente circostante.
Cà di Dio dispone di 66 camere, di cui 57 Suite e 9 Deluxe: la maggior parte affacciano sulla laguna, con vista sull’isola di San Giorgio e sul Rio Ca’ di Dio. Presentano boiserie tessili e cornici in legno, che riquadrano le finestre, quasi a sottolineare la relazione fra interno ed esterno, lampade disegnate su misura, soffiate dai maestri dell’arte vetraia: anche nelle camere, ogni dettaglio si inserisce delicatamente nel contesto e viene riscritto in chiave contemporanea.
“Come progettista, lavoro sempre verso una poetica inclusiva, rendendo il committente parte attiva del progetto, così da dare un carattere unico a ogni hotel – spiega l’architetto e interior designer, Patricia Urquiola. “La visione con VRetreats è stata fin da subito concorde sul risultato finale: Venezia doveva essere il nucleo da cui tutto avrebbe avuto origine. L’attenzione nella scelta dei materiali, l’importanza del genius loci sono elementi fondamentali per me. Abbiamo fatto un grande lavoro di ricerca per esaltare la personalità di Cà di Dio, senza stravolgerne il passato, ma reinterpretandolo in chiave contemporanea”.
Dopo Roma e Taormina, Ca’ di Dio rappresenta l’ultimo luxury hotel della collezione VRetreats, brand di VOIhotels: ogni struttura ha la sua personalità, intessuta di storia, arte e cultura italiana. Presenta elementi differenzianti che rendono l’hotel unico rispetto agli altri: non c’è lusso fine a sè stesso, ma un’identità forte e chiara, la volontà di celebrare la bellezza della destinazione attraverso le atmosfere, le esperienze e in ogni gesto di accoglienza.
“E’ questa la filosofia che orienta VRetreats”, commenta Paolo Terrinoni, Amministratore Delegato di VOIhotels. “Un racconto che accompagni i nostri ospiti alla scoperta del mondo e delle sue bellezze. Abbiamo grandi ambizioni per i prossimi anni: oggi offriamo 4 strutture esclusive in alcune delle più suggestive città italiane, ma l’obiettivo è arrivare a 12 nei prossimi tre anni. Stiamo valutando attentamente ogni acquisizione perchè ciò che ci interessa è la personalità distintiva che deve caratterizzare ogni nostro hotel. Ancor prima degli ospiti, dobbiamo innamorarci noi del progetto: Ca’ di Dio è esattamente questo, una storia che ameranno vivere tutti.”
L’ospitalità è intima, innovativa e impeccabile, ogni spazio è una scoperta di suoni, odori e sapori. I due ristoranti propongono piatti gourmet, realizzati con ingredienti locali e prodotti dell’orto interno, oltre a un’attenta selezione di vini e alcolici sapientemente bilanciati per incontrare il piacere di ogni palato.
Il progetto di ristrutturazione ha posto l’accento anche sulla sostenibilità, con investimenti per dotare la struttura di sistemi ed infrastrutture in grado di limitare l’impatto ambientale. Grazie anche all’utilizzo dell’acqua della laguna per la climatizzazione sarà, infatti, possibile ridurre i consumi energetici del 20%, oltre a ridurre di circa 110t le emissioni di CO2 ogni anno . Un valore che si unisce ai molti dettagli che rendono Cà di Dio un hotel unico sul panorama veneziano.
“Ca’ di Dio racchiude quello che io chiamo ‘venessentià – spiega Christophe Mercier, Direttore dell’hotel – ossia il fascino, l’atmosfera e l’essenza più intima di Venezia. Vorrei che ogni ospite si sentisse come a casa, nel cuore della città, ma in una zona protetta dai flussi turistici più frenetici: siamo accanto alla Biennale, con una vista incredibile su San Giorgio e un plateatico generoso. Più di 400 finestre, due altane e tre giardini: Ca’ di Dio è davvero una porta sulla bellezza e in costante dialogo con una delle città più belle del mondo”.
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Per Wizz Air nuova base a Venezia e destinazioni inedite

MILANO (ITALPRESS) – La compagnia aerea Wizz Air rinnova la sua scommessa sul mercato italiano e aprirà nel 2022 una nuova base a Venezia con numerose destinazioni inedite.
“Siamo in Italia dal 2004, abbiamo trasportato più di 40 milioni di passeggeri – ha spiegato all’agenzia Italpress il presidente Robert Carey -. Abbiamo notato che c’è una vasta parte di mercato poco servito o non servito affatto nel Paese e c’è spazio per crescere, dunque abbiamo pensato che ci fosse un vero potenziale per un nuovo mercato in cui espanderci. Inoltre, quando la pandemia ha colpito, molte compagnie aeree hanno iniziato a ridurre i servizi e questo ha creato nuove opportunità per noi. Abbiamo pensato che l’Italia potesse diventare molto attraente per entrare e aiutare a ricostruire il servizio o addirittura costruirne di nuovi in uscita. Avevamo servito le rotte dall’Italia verso est ma ora abbiamo aggiunto il flusso interno nazionale e anche verso ovest: sentiamo che ci sono molti nuovi mercati potenziali in cui possiamo entrare e crescere. Siamo molto entusiasti delle sette basi che abbiamo in tutta Italia e che abbiamo aggiunto negli ultimi 18 mesi per servire il mercato”.
La nuova base conterà “dodici nuove rotte, di cui tre completamente inedite, che non sono mai state servite prima da Venezia. Siamo molto entusiasti di tutto questo”, continua Carey, assicurando “circa 80 nuovi posti di lavoro a Venezia in Wizz Air. Più in generale, con la creazione di un turismo più sostenibile e di viaggi più sostenibili da e verso l’area, ci aspettiamo di creare circa 800 nuovi posti di lavoro in tutta la regione”.
Il presidente di Wizz Air parla anche dei piani della compagnia per il futuro: “Oggi abbiamo circa 140 aerei, entro la prossima estate ne avremo 30 nuovi in arrivo, l’Italia è uno dei mercati principali su cui stiamo investendo per costruire ulteriormente: continueremo ad aggiungere altri servizi il prossimo anno e poi in tutta Europa”, spiega Carey.
Wizz Air è impegnata sui temi della responsabilità sociale e della sostenibilità, qualcosa che “ovviamente che prendiamo molto sul serio e penso che sia una questione sempre più grande per il settore”, commenta Carey. “Vogliamo fare tutto il possibile con la tecnologia disponibile oggi. Voliamo con l’A321neo, per esempio, che è l’aereo più efficiente che esiste sul mercato, con emissioni inferiori. Se il resto d’Europa operasse con la stessa efficienza di Wizz, le emissioni scenderebbero già del 30% da un giorno all’altro. Siamo la compagnia aerea più sostenibile d’Europa e ci piacerebbe vedere il resto del continente unirsi a noi. Ma non ci fermeremo qui: abbiamo un obiettivo strategico di ridurre ulteriormente le emissioni del 20% entro il 2030 e abbiamo più di 60 iniziative che abbiamo lanciato per farlo. In aggiunta, stiamo lavorando per raggiungere operazioni Net zero entro il 2050, ma riteniamo che per arrivarci davvero ci dovrà essere un investimento significativo in termini di combustibili e di nuove tecnologie in arrivo, il che richiederà un ecosistema di fornitori per mettere in atto la tecnologia necessaria per raggiungerlo”, conclude il manager.
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