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San Marino, Cipriani pronto a investire nel “Nido del Falco”

SAN MARINO (ITALPRESS) – La Cipriani Group International ha presentato al Congresso di Stato della Repubblica di San Marino una lettera di intenti che preannuncia la volontà da parte dell’azienda di investire nella ristrutturazione e nella gestione del Nido del Falco.
Il Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati e l’imprenditore italiano Giuseppe Cipriani hanno incontrato la stampa per comunicarlo ufficialmente.
La lettera di intenti ha dato il via alla procedura che potrebbe portare, entro pochi mesi, al semaforo verde per la concessione della struttura Nido del Falco al Cipriani Group International, una multinazionale della ristorazione e dell’ospitalità nata a Venezia dall’intuizione del grande Giuseppe, padre del celebre Arrigo, e nonno dell’attuale CEO Giuseppe, che oggi è presente in dieci Paesi con oltre 37 strutture fra ristoranti, lounge, discoteche ed hotel.
Se il percorso formalmente avviato andrà a buon fine, come auspicano le istituzioni sammarinesi e lo stesso imprenditore, il Nido del Falco sarà il prossimo Cipriani Restaurant.
Il Segretario di Stato per il Turismo ha ricordato come il marchio “Cipriani” sia sinonimo d’eccellenza, stile, eleganza, lusso e qualità: “La nostra terra – ha spiegato Pedini Amati- è da sempre nota per l’ospitalità, l’accoglienza, il rispetto per turisti e visitatori, per la sua storia e la sua tradizione e contemporaneamente per la propensione all’innovazione ma negli ultimi anni non è riuscita ad essere attrattiva per aziende con vocazione internazionale e non è riuscita a sviluppare le necessarie sinergie per attrarre marchi e imprenditori globalmente riconosciuti e in grado di elevarne la notorietà. Questo momento storico -ha proseguito- ci dice che servono investimenti veri, fatti da persone serie, da imprenditori di alta caratura morale e di inconfutabile competenza. Come Giuseppe Cipriani. Il nostro Centro Storico, nonostante il durissimo colpo inferto al turismo mondiale dall’emergenza pandemica, oggi torna ad accogliere turisti e visitatori italiani e stranieri, milioni di persone che raggiungono San Marino e verso i quali abbiamo l’obbligo di garantire strutture sempre nuove, un’accoglienza sempre più al passo con i tempi e nuove esperienze da vivere. L’enogastronomia e la ristorazione -ha concluso il Segretario di Stato Federico Pedini Amati- sono oggi un asset fondamentale del turismo e noi abbiamo la grande opportunità di svilupparlo affidandoci ai migliori e affidando loro il locale più bello e prestigioso del nostro territorio, una struttura che nel suo massimo splendore era nota in tutta Italia, che ha ospitato Capi di Stato, imprenditori, sportivi, politici, attori e artisti e le cui vicissitudini però, note a tutti, lo hanno portato negli anni a perdere l’appeal conquistato. Il Nido del Falco era e tornerà ad essere celebre alla stregua dei nostri monumenti”.
“La nostra azienda -ha spiegato invece Giuseppe Cipriani- vanta sedi in tutto il mondo e i nostri investimenti principali sono proprio quelli nel settore dell’accoglienza, dell’ospitalità e più nello specifico, della ristorazione. Valori e asset che condividiamo con la Repubblica di San Marino, una piccola Nazione per la quale, la stima mia e della mia famiglia cresce giorno dopo giorno, di pari passo con la frequentazione di questo meraviglioso territorio, delle sue istituzioni e dei suoi abitanti che lo rendono ospitale e accogliente. Il nostro gruppo nasce dall’intuizione di un uomo, Giuseppe, mio nonno e anche oggi che è una realtà globale i valori che guidarono il nostro pioniere guidano le nostre scelte. Oggi ci siamo fatti guidare qui. Nella Repubblica di San Marino dove, ormai non possiamo più negarlo, la nostra azienda è pronta ad investire. Il rispetto e l’attenzione con cui le istituzioni sammarinesi hanno accolto la nostra azienda -ha concluso Cipriani- e l’entusiasmo con cui siamo stati coinvolti in progetti di grande importanza dal Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati ci fanno supporre che il cammino verso una nuova sfida imprenditoriale, qui a San Marino, sia particolarmente agevole. Da parte nostra grande disponibilità, rispetto e massima collaborazione”.
La conferenza stampa era stata preceduta da un sopralluogo alla struttura durante il quale Giuseppe Cipriani è stato accompagnato dall’Architetto Bonan e dai suoi consulenti, al termine della Conferenza invece, presentato dal Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati, l’imprenditore è stato ricevuto in udienza privata dai Capitani Reggenti S.E. Giancarlo Venturini e S.E. Marco Nicolini.
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Arte, natura, cibo. Il “West of Sicily” nuova destinazione turistica

PALERMO (ITALPRESS) – Il Distretto Turistico Sicilia Occidentale lancia il progetto di destinazione turistica “West of Sicily”: emozioni che si esprimono attraverso i colori, i sapori, i profumi che questa terra regala. Arte, mare, natura, cibo, sono gli elementi che muovono le emozioni dei turisti, creano esperienze e sensazioni indimenticabili, riempiono i ricordi e generano sorpresa e meraviglia.
Due aspetti gli aspetti del progetto: una campagna di comunicazione e il lancio del brand della destinazione turistica.
La campagna di comunicazione prevede il lancio del nuovo portale web www.westofsicily.com che permette di conoscere ed esplorare il territorio e personalizzare vacanze ed esperienze in base a diverse esigenze e desideri: viaggi per famiglie, per gruppi di amici, esperienze rilassanti e sport estremi. Il progetto di destinazione turistica nasce per valorizzare un territorio vasto nelle sue unicità e peculiarità, così da restituire un’offerta ricca di contenuti, forte ed efficace rivolta a diverse tipologie di target: la Sicilia Occidentale è composta da località, centri, borghi e luoghi i cui rilievi storico-architettonici e naturalistici lasciano un’impronta indelebile nella memoria.
Il piano di comunicazione online si sviluppa parallelamente sui social network, dove troverà valorizzazione l’offerta turistica attraverso la condivisione di opportunità, luoghi, attrazioni (su Facebook hiips://www.facebook.com/westofsicily, su Instagram hiips://www.instagram.com/ west_of_sicily/) e con attività di e-mail marketing, che permette agli utenti di ricevere contenuti personalizzati sulla base delle proprie preferenze e dei propri interessi.
Tutto questo si fonde in un progetto di promozione che si sviluppa in una nuova campagna pubblicitaria declinata attraverso il web, i mezzi stampa tradizionali e la produzione di spot video; il messaggio della campagna è incentrato sulla promessa di emozioni forti che la Sicilia Occidentale offre a chi vorrà viverla in tutti i suoi aspetti.
Il logo presenta un sole dalle tonalità calde che si tuffa in un mare azzurro. Un simbolo di tutto il territorio, rappresentazione della forza e meraviglia dei suoi tramonti.
I Comuni che hanno aderito al progetto sono Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Mazara del Vallo, Paceco, Salemi, San Vito lo Capo, Trapani e Valderice.
«Quello di oggi è un seme, un nuovo inizio», dice Rosalia d’Alì, presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale. «Nella Sicilia Occidentale abbiamo tutto: mare, monti, colline, cultura, arte, storia ed enogastronomia di qualità. Adesso, con un ragionamento che abbandona il campanilismo, ci presentiamo come un’unica meta turistica, abbracciando le enormi potenzialità della nostra terra».
«Questo lavoro è appena iniziato – commenta Marco Perniciaro, destination manager del Distretto Turistico Sicilia Occidentale – e porterà visibilità al territorio valorizzandone tutte le caratteristiche. Fino a oggi chi cercava informazioni sulla Sicilia Occidentale trovava contenuti poco attrattivi per i turisti. Oggi abbiamo creato, sotto un brand univoco per identità, un ecosistema digitale che permette al turista di gestire il percorso completo di definizione del suo soggiorno in Sicilia Occidentale. L’utente parte dalla considerazione iniziale della Destinazione, ricerca informazioni, passa per la costruzione e definizione delle esperienze che vuole vivere e arriva all’acquisto della vacanza”.
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Giornata nazionale delle Pro Loco, oltre 800 eventi in tutta Italia

ROMA (ITALPRESS) – Numeri da record per la quarta edizione della “Giornata delle Pro Loco d’Italia” che si è celebrata ieri; con le adesioni arrivate negli ultimi giorni è stato sfondato il muro degli 800 eventi: sono 843 le iniziative realizzate in tutte le regioni d’Italia.
Un gioioso inno ai patrimoni ed ai tesori custoditi da ogni singola comunità; una festa che ha animato l’intera penisola, da un estremo all’altro, facendo da preludio al grande successo conquistato dalla nazionale italiana di calcio a Euro2020.
Un variegato calendario di iniziative, dall’alba al tramonto, con sagre, passeggiate organizzate, rievocazioni storiche ed ancora mostre d’arte, presentazioni di libri, seminari e convegni; mercatini, manifestazioni sportive, attività di salvaguardia dell’ambiente, eventi musicali, rassegne cinematografiche e teatrali.
“E’ stata una grande festa che ha sancito la voglia di associazioni e volontari di tornare in piazza e animare i territori, esaltandone le peculiarità e dando nuova spinta all’economia locale. Un grandioso calendario di eventi ed iniziative legate dall’amore viscerale per le comunità, cui hanno preso parte circa 15 mila volontari”, commenta il presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, Antonino La Spina.
La Giornata è stata scandita dalla maratona live (mattina e pomeriggio) trasmessa sulla pagina Facebook dell’Unpli e trasmessa dal borgo di Rolle di Cison di Valmarino (TV), nello spettacolare palcoscenico de “Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
La prima parte della diretta è stata arricchita dai numerosi interventi, in presenza e in streaming, e dai messaggi dei rappresentanti del mondo delle istituzioni e del Terzo Settore, fra i quali il senatore questore Antonio De Poli, i presidenti delle Regioni Veneto (Luca Zaia), Piemonte (Alberto Cirio), Liguria (Giovanni Toti), Marche (Francesco Acquaroli); il vice presidente della Regione Emilia-Romagna (Elly Schlein), gli assessori regionali al Turismo delle Regioni Lombardia (Lara Magoni), Liguria (Giovanni Berrino), Campania (Felice Casucci), Veneto (Federico Caner) e Friuli Venezia Giulia (Sergio Bini); gli assessori regionali all’Ambiente e alla Cultura della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin e Cristiano Corazzari, il presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Loredana Capone, il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, e il deputato nazionale Angela Colmellere.
Al centro dello streaming nel pomeriggio, invece, i collegamenti video, un’ampia rassegna degli eventi e le testimonianze dei dirigenti Unpli e dei presidenti delle Pro Loco.
“La vicinanza dai numerosi rappresentanti del mondo delle istituzioni e del Terzo Settore testimonia che si è ben compreso lo sforzo e l’azione quotidianamente compiuta dalle oltre 6200 Pro Loco che quotidianamente si spendono per esaltare l’Italia delle tradizioni, della cultura, del volontariato. Ci auguriamo di poter tornare al numero delle manifestazioni organizzate prima dell’emergenza pandemica, come le 110mila del 2018, così da a far girare a pieno regime il volano per i territori rappresentato dalle nostre associazioni”, prosegue La Spina.
“Nella fase più dura della pandemia le Pro Loco hanno svolto, allo stesso tempo, un insostituibile ruolo di coesione sociale: il 73% ha collaborato con le amministrazioni comunali, il 38% ha operato a fianco delle altre associazioni presenti nei territori, il 37% ha operato ha collaborato con la Protezione Civile. Non mi stancherò mai, pertanto, di ringraziare i nostri 600mila volontari che nel corso dei periodi più difficili sono stati anche vicini alle proprie comunità”, conclude La Spina.
“Abbiamo raggiunto un grandissimo risultato, con un numero di eventi superiore al doppio dell’ultima edizione della “Giornata Nazionale delle Pro Loco d’Italia”, realizzata in un periodo ben diverso dalla situazione attuale. E’ il risultato frutto di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto il dipartimento, la giunta nazionale, i comitati regionali e provinciali dell’Unpli, i presidenti di Pro Loco e la grande passione dei nostri volontari. E’ la Giornata che segna la ripartenza, la ripresa delle attività dell’Italia vera e autentica”, sottolinea Massimiliano Falerni, responsabile del Dipartimento-Unpli “Giornata nazionale delle Pro Loco”.
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Nell’estate 2020 presenze turistiche dimezzate in Sicilia, persi 8 mln

PALERMO (ITALPRESS) – Alle porte della nuova stagione estiva targata 2021 si fa la conta dei danni della prima estate colpita dal Covid: la Sicilia nel 2020 ha dimezzato (-56,2%) le presenze turistiche sull’isola rispetto all’anno pre-pandemia, determinato per lo più dal crollo dei turisti stranieri (-80,9% vs -31,0% delle presenze di turisti italiani). Flessione, quest’ultima, superiore rispetto a quella rilevata a livello medio nazionale del -70,3%. E’ quanto evidenzia uno studio dell’osservatorio economico regionale di Confartigianato Sicilia, nello studio “Artigianato, Turismo e Beni Culturali – Opportunità per la ripartenza post Covid-19 della Sicilia”. Uno studio che evidenzia anche come azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale potranno essere realizzate dalle 22.651 imprese dell’Isola, di cui 12.564 pari al 55,5% artigiane.
Lo studio è stato presentato venerdì scorso nella sede di Confartigianato Sicilia, in via Emerico Amari a Palermo all’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità Siciliana, Alberto Samonà e all’assessore regionale Manlio Messina (collegato in webinar).
In Sicilia negli ultimi 3 anni sono state mediamente oltre 5 milioni le presenze straniere, si tratta del 3% dei turisti non italiani che mediamente visitano la nostra penisola. Nell’estate 2020, però, le restrizioni alle attività praticabili durante le vacanze hanno causato, secondo quanto indicato da Istat, una forte contrazione dei flussi vacanzieri, soprattutto di quelli finalizzati a visite al patrimonio culturale, alla partecipazione a eventi e spettacoli, al turismo enogastronomico, penalizzando in maggior misura regioni come la nostra.
I dati riferiti al 2020 indicano che in Sicilia le presenze turistiche nell’anno della pandemia si sono più che dimezzate (-56,2%), contando oltre 8 milioni di presenze in meno rispetto al 2019. Le province che hanno registrato la flessione più ampia in termini percentuali sono Catania (-63,2%) e Siracusa (-58,9%). A contribuire al 72,7% del calo è l’accentuata riduzione delle presenze straniere. Presenze queste ultime che nel 2020 hanno rappresentato il 22,0% dei turisti presenti sull’Isola, diversamente dall’anno precovid-19 quando la quota di turisti stranieri era pari al doppio (50,5%). Il calo percentuale delle presenze straniere nel 2020 si attesta al -80,9% mentre quello degli italiani al -31,0%. Tra i principali paesi esteri di provenienza dei turisti (primi 10) si rilevano cali sopra la media (- 80,9%) per Stati Uniti, Spagna e Francia.
Rispetto all’offerta degli esercizi ricettivi presenti sul territorio per accogliere i turisti si rileva, diversamente dai trend riferiti ai flussi turistici, una dinamica positiva: dai 7.473 esercizi del 2019 si raggiungono i 7.729 del 2020. Tale incremento trova principale spiegazione nell’aumento sull’Isola di strutture extra alberghiere: agriturismi (+61,8%), case per ferie (+14,7%) e case in affitto gestite in forma imprenditoriale (+11,9%). La crescita di questa tipologia di alloggi trova ampio consenso nei “vacanzieri post Covid-19”, poichè secondo quanto indicato da Istat1 a seguito della pandemia si è riscontrato un maggior ricorso da parte dei turisti ad alloggi privati. Le località siciliane (comuni) dove si conta un maggior numero di presenze turistiche si confermano Palermo, Taormina e Catania. Il tasso di turisticità – presente turistiche per numero di abitanti – più alto lo si rileva invece per i comuni di San Vito Lo Capo (113,1 pres./ab.), Letojanni (108,8 pres./ab.) e Taormina (103,4 pres./ab.).
Nel 2020 attive nella filiera di offerta del turismo, oltre a ristoranti e alberghi, figurano anche le 16.094 imprese artigiane interessate dalla domanda turistica che operano principalmente nel settore dell’Agroalimentare (33,1%), delle altre attività manifatturiere e dei servizi (21,7%) e di Ristoranti e pizzerie (18,6%). La nostra Isola si posiziona prima nella classifica nazionale per più alta incidenza di queste imprese sul totale artigiano (22,4%), valore superiore di 6,5 punti rispetto alla quota nazionale del 15,9%. Tra le prime 5 province italiane dove l’artigianato della filiera d’offerta del turismo rappresenta una fetta rilevante del tessuto produttivo artigiano ne troviamo due siciliane: Palermo con 3.542 imprese pari al 25,2% del totale artigianato e Agrigento con 1.365 imprese pari al 23,9% del totale artigianato. Il fatturato legato ad alberghi e ristoranti, due settori cardine del turismo, ammonta in Sicilia a 4,1 miliardi di euro, si tratta del 4,2% del fatturato complessivamente realizzato dalle attività del territorio. Senza dubbio due fattori chiave per l’attrattività del territorio sono il suo patrimonio culturale – che si compone di 8.133 beni culturali architettonici, monumentali e archeologici, di 241 musei e istituti similari e di 7 siti Patrimonio UNESCO (il Palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina, la Zisa, La Cattedrale di Palermo, La Cattedrale di Monreale e la Cattedrale di Cefalù, la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, la Chiesa di Santa aria dell’Ammiraglio, la Chiesa di San Cataldo e il Ponte dell’Ammiraglio) – e l’ampia offerta enogastronomica, che comprende 35 prodotti D.O.P. e I.G.P. e 264 prodotti agroalimentari tradizionali. Proprio sul patrimonio culturale, artistico e storico interviene il PNRR ponendo l’accento, anche in termini di sostenibilità, sull’importanza della sua valorizzazione e tutela. Due azioni che vanno sostenute ancor più a fronte dei mancati investimenti degli ultimi anni, in modo particolare nella nostra regione: nel 2018 – ultimo dato disponibile – la spesa sostenuta per cultura e servizi ricreativi dalla P.A. allargata scende del 37,7%, riduzione più ampia rilevata tra le regioni italiane.
Azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale potranno essere realizzate dalle 22.651 imprese dell’Isola, di cui 12.564 pari al 55,5% artigiane, che nel dettaglio si occupano di: 9.957 di installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzione e installazione (57,4% artigiane), 8.502 di attività di completamento e finitura di edifici (63,2% artigiane), 4.053 di attività di servizi per edifici e paesaggio (34,4% artigiane) e 139 di attività di conservazione e restauro di opere pubbliche, di cui oltre la metà artigiane (62,1%). Il loro diretto coinvolgimento potrà attivare un circolo virtuoso con ricadute positive sul tessuto produttivo e sul mercato del lavoro siciliano. Queste oltre 22 mila imprese, insieme alle 40.529 dell’Edilizia, di cui 15.127 artigiane (37,3%), potranno ricoprire un ruolo da protagoniste anche per la realizzazione di interventi preventivi antisismici per ridurre i rischi che riguardano il patrimonio culturale, al fine di evitare più ingenti investimenti per il loro ripristino o la perdita definitiva del bene. Ciò diventa rilevante soprattutto in una realtà come la nostra, dove il 91,3% dei comuni rientra nella classe sismica elevata e molto elevata. Anche a fronte di quanto accaduto a causa della pandemia diviene fondamentale non solo valorizzare i gioielli a cielo aperto dislocati in ogni angolo della Sicilia, ma anche migliorare la capacità attrattiva del territorio, l’accessibilità e la sua sicurezza.
Nel fare ciò, sempre con riferimento ai punti trattati nel PNRR, sono previste azioni volte alla ‘rigenerazione socialè che passa anche dal rilancio di piccoli centri spesso dislocati nelle aree interne del territorio – in Sicilia sono 291 i comuni in queste aree (74,6% dei 390 comuni totali) – spesso coincidenti con le aree rurali e periferiche, per favorire la nascita di nuove esperienze turistiche/culturali dando vita ad un turismo sostenibile alternativo che riserva un contatto maggiore con la natura e volto a rilanciare la cultura, insieme alle arti, alle tradizioni che li caratterizzano e alle attività del luogo che sono in misura maggiore piccole realtà e imprese artigiane: il 25,8% delle imprese che operano nei luoghi delle aree interne sono artigiane, quota più alta del peso dell’artigianato totale sull’intero sistema impresa (20,9%) ; il 91,2% degli occupati nelle aree interne lavorano in micro piccole imprese, quota più elevata rispetto all’82,7% registrato a livello complessivo.
L’assessore regionale ai Beni Culturali, nel suo intervento, ha sottolineato la necessità di avviare un tavolo tecnico dell’artigianato che coinvolga non solo i restauratori ma tutti gli artigiani coinvolti nei processi di restauro, recupero e valorizzazione dei beni, “affinchè – ha detto – le problematiche vengano discusse, se emergono delle criticità, vengano affrontate e le eventuali soluzioni, pensate insieme”. Samonà ha posto l’attenzione sull’importanza del contributo degli artigiani, delle piccole e medie imprese, “di coloro che vivono quotidianamente il mondo del fare come mestiere, come vocazione. Ho preso quindi l’impegno – ha assicurato – di istituire un tavolo permanente tra assessorato e mondo dei restauratori, un comparto in sofferenza, in grande crisi. Persone qualificate, formate, professionisti con cui lavoriamo per far tornare più bello il nostro patrimonio culturale e artistico. Sono loro i nostri interlocutori principali”. L’assessore ha anche annunciato che la Regione si affiancherà alle amministrazioni comunali in difficoltà con gli uffici tecnici in termini di progettazione di lavori di restauro. ‘E’ importante – ha concluso – sburocratizzare i processi amministrativi. Se non ci si rende conto che i tempi della burocrazia non sono quelli del cittadino, allora non andiamo da nessuna parte”.
A fare gli onori di casa, questa mattina, il presidente e il segretario di Confartigianato Sicilia, Giuseppe Pezzati ed Andrea Di Vincenzo. Non poteva mancare il vice presidente nazionale di Confartigianato, Filippo Ribisi. Presenti, anche in webinar, imprese siciliane e i vertici delle associazioni territoriali.
“E’ il momento di raccogliere le nuove indicazioni che vengono dal mercato – ha detto Pezzati – e pensare ad azioni da costruire insieme, organizzazioni e istituzioni, per accompagnare le imprese al cambiamento inevitabile imposto da uno scenario ormai profondamente mutato. A partire dal piccolo, come indica già da tempo lo Small businnes act. Beni culturali e turismo, muovendo numeri importanti della nostra economia regionale, rappresentano assets strategici sui quali intervenire per generare lavoro e occupazione”. “Il tema dei Beni culturali – ha sottolineato il vice presidente nazionale Ribisi – è sempre stato per Confartigianto centrale, perchè sia direttamente che indirettamente, è collegato con il mondo e con i mestieri che rappresentiamo. Spero, che il Governo regionale accolga la disponibilità data dalla Confartigianato, per lavorare insieme ed in sinergia, ognuno nel proprio ruolo e con le proprie prerogative, ma con un unico obiettivo comune, fare il bene per lo sviluppo della Sicilia e delle imprese siciliane, perchè quello che va bene per le nostre imprese, va bene per la nostra Regionè.
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Aeroviaggi lancia il nuovo brand “MANGIA’S” Sea View Resorts & Clubs

PALERMO (ITALPRESS) – Aeroviaggi S.p.A. annuncia il lancio del nuovo brand globale MANGIA’S Sea View Resorts & Clubs. Il nuovo marchio, che porta il cognome della famiglia ed è un chiaro contributo al fondatore emerito Antonio Mangia, celebra e rafforza il legame con la storia aziendale del Gruppo, imperniata, dal 1973, sui valori dell’accoglienza familiare Made in Italy e sull’innovazione tecnologica. Il progetto di rebranding rappresenta un momento storico per l’azienda e un passaggio cruciale nell’ambito dell’ambizioso percorso di riposizionamento nella fascia premium del segmento Hospitality Resort, intrapreso dalla famiglia Mangia e segnato da numerosi investimenti di restyling e ampliamento compiuti in Sicilia e Sardegna, oltrechè dalla recente acquisizione, a marzo 2021, del Favignana Premium Resort & Villas, situato in una delle destinazioni più esotiche del Mediterraneo, che ha portato a 14 le strutture facenti capo al Gruppo.
L’annuncio della nascita di MANGIA’S è stato dato in occasione di “Reborn, our Heritage, our Future”, l’esclusivo evento inaugurale organizzato da Aeroviaggi nella cornice del Pollina Premium Resort, uno dei resort più iconici della Collection MANGIA’S e della Sicilia, immersi nella bellezza delle panoramiche di Terrazza Narciso e Terrazza di Eolo. REBORN vuole essere più di un evento corporate: un’occasione speciale in cui condividere sui canali digitali un messaggio corale di rinascita e prospettiva verso il futuro.
“Siamo orgogliosi di annunciare la nascita di MANGIA’S, un brand che nel nome condensa tutta l’ispirazione imprenditoriale, l’ambizione e la competenza illuminata che mio padre, Antonio Mangia, ha saputo infondere con capacità e lungimiranza nella sua impresa” – ha dichiarato Marcello Mangia, Presidente di MANGIA’S – “La nascita di MANGIA’S è un passo decisivo per la nostra Famiglia, in particolare per il contesto complesso in cui viviamo e da cui speriamo di uscire più forti di prima”. “Capita molto raramente che un cognome diventi brand. E che un’azienda – così solida – decida di rimettersi in gioco e rifondarsi traendo ispirazione dalla propria storia. Ma abbiamo capito, e deciso, in questi mesi, che il cognome Mangia fosse proprio l’elemento di maggiore reputazione di questa azienda. Una reputazione costruita in quasi cinquant’anni di attività che andava tirata fuori e messa in primo piano. Così è nato il progetto di rebranding: mettendo insieme visione, coraggio, eredità e innovazione. Tutta la strategia di marketing, vendite e revenue sarà a trazione integrale digitale, per onorare concretamente lo spirito innovativo del founder Antonio Mangia, un vero luminare” ha commentato Luca Di Persio, Global CMO & Revenue di MANGIA’S. “L’iniziativa di rebranding ha un alto valore strategico in quanto contribuisce a valorizzare e a rafforzare la competitività dei prodotti MANGIA’S sul mercato nazionale potenziandone l’attrattività e riconoscibilità a livello internazionale. In questo senso possiamo certamente affermare come la nascita di MANGIA’S avvenga in continuità e stretta sinergia con i nostri partner storici che beneficeranno di un forte imprinting sull’innovazione e il rinnovamento dell’offerta prodotto, nello spirito di collaborazione e efficienza che da sempre caratterizza l’universo di Aeroviaggi” ha dichiarato Marco Mangia, Direttore della Divisione Turismo di MANGIA’S.
(ITALPRESS).

L’11 luglio la quarta Giornata Nazionale delle Pro Loco d’Italia

ROMA (ITALPRESS) – Oltre 700 eventi salutano la quarta edizione della “Giornata Nazionale delle Pro Loco d’Italia” che si celebra domenica 11 luglio. Una grande festa che animerà l’intera penisola, dalla mattina al tramonto. Al centro delle iniziative organizzate in tutte le regioni d’Italia la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale e della cultura eno-gastronomica, la riscoperta delle tradizioni, l’esaltazione dell’identità locale e l’animazione dei borghi.
I numeri e i dettagli dell’appuntamento sono stati svelati nel corso di una diretta trasmessa nella pagina Facebook dell’Unpli e condotta dal giornalista Luca Pinzi. L’elenco completo degli eventi, diviso anche per regione, è disponibile sul portale Unpli.info.
“Sarà la festa dell’Italia delle tradizioni, dell’Italia della cultura, dell’Italia del volontariato: è un’occasione per dare concretezza al senso di rinascita che anima i cuori di tutti noi. La Giornata sarà anche il festoso preludio alla finale degli Europei che vedrà in campo la nazionale italiana” sottolinea il presidente dell’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), Antonino La Spina.
“L’iniziativa risponde anche al desiderio di dare voce all’operosa e variegata attività svolta quotidianamente dalle Pro Loco che con le loro iniziative costituiscono veri e propri volani dei territori, basti pensare ai 110mila eventi, organizzati nel 2018, cui hanno preso parte 88 milioni di visitatori”, continua La Spina, citando i dati riportati dal report realizzato dalla Cgia di Mestre-Centro Studi Sintesi, dai quali emerge anche che tre Pro Loco su quattro (4700) sono impegnate nella valorizzazione e gestione del patrimonio locale materiale, 5500 svolgono attività di comunicazione e promozione delle attività locali e il 57% cura l’ufficio di informazioni turistiche.
La Spina prosegue evidenziando il ruolo del volontariato nella gestione delle fasi più dure dell’emergenza pandemica. “I volontari delle Pro Loco sono rimasti al fianco delle comunità collaborando anche con le associazioni di Protezione Civile: il 65% delle Pro Loco ha avviato iniziative sociali per fronteggiare la pandemia e il 50% ha fatto donazioni. Senza l’impegno profuso dall’intero mondo del volontariato e del Terzo Settore – conclude – avremmo pagato un prezzo ancora più pesante”.
“Rispetto all’edizione del 2019 gli eventi sono raddoppiati. Sarà un grande gemellaggio virtuale dalla Puglia alla Valle d’Aosta, dalla Sicilia al Friuli-Venezia Giulia. La giornata rappresenterà anche la piena ripartenza delle attività delle Pro Loco”, evidenzia Massimiliano Falerni, responsabile del Dipartimento-Unpli “Giornata nazionale delle Pro Loco”
“L’appuntamento di domenica fotografa l’incessante impegno profuso dai volontari tutti i giorni, in ogni angolo d’Italia, per animare i territori, promuovere i prodotti tipici, tutelare le tradizioni. Daremo un segnale molto forte dell’amore amore viscerale dei volontari Pro Loco per la propria terra. Stimiamo che saranno circa 15mila i volontari che forniranno un contributo attivo e 70mila i visitatori alle iniziative organizzate”, puntualizza Maurizio Signorelli, responsabile Comunicazione e Marketing dell’Unpli.
Una doppia diretta (mattina e pomeriggio) sulla pagina Facebook dell’Unpli andrà in onda domenica dal palcoscenico de “Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” Patrimonio dell’Umanità UNESCO, immagine che quest’anno identifica la tessera unica del Socio Pro Loco.
Dal borgo di Rolle di Cison di Valmarino (TV), cuore della “core zone” del Patrimonio dell’Umanità, la maratona live racconterà la “Giornata Nazionale delle Pro Loco” con contributi video dagli eventi in corso nelle varie regioni e con gli interventi di rappresentanti del mondo delle istituzioni e del Terzo Settore.
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San Marino, Pedini Amati “The Vibe Is On evento riuscito perfettamente”

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SAN MARINO (ITALPRESS) – La Segreteria di Stato per il Turismo ha fatto il punto in conferenza stampa, sul tema degli eventi di ballo con un riferimento sui positivi riscontri avuti successivamente all’organizzazione di “The vibe is On”. Al termine dell’incontro, al quale ha partecipato anche Tito Pinton di Musica Riccione l’annuncio di una nuova serata in concomitanza con il Gran Premio di San Marino di MotoGp.
Zero contagiati su 2700 paganti per “The Vibe is on”, il risultato è quello auspicato da tutti, ottenuto, come spiegato dal Segretario di Stato Federico Pedini Amati, grazie allo scrupoloso rispetto del protocollo sugli eventi messo a punto da San Marino, voluto dal Congresso di Stato e al quale hanno lavorato Protezione Civile e ISS. Le regole d’accesso, del tutto simili a quelle che regolano il “green pass” prevedevano, come noto, la necessità di presentarsi con certificato vaccinale, certificato di avvenuta guarigione o tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti all’evento. “Sarà così anche in futuro -ha ribadito Pedini Amati- anche se oggi permettetemi di festeggiare la guarigione dell’ultimo paziente sammarinese ammalato di Covid e l’ufficialità del Covid-Free per la nostra Repubblica”.
Primo evento di questo genere nella penisola italiana, tra i primi in Europa, “The Vibe is On” è stato riconosciuto come test valido dalle istituzioni di molti paesi e ancora oggi viene portato ad esempio da locali e organizzazioni: “Non siamo eroi ma non ci piace nemmeno passare per irresponsabili. Come ho spiegato mille volte l’evento si è fatto perché c’erano le condizioni per farlo e oggi abbiamo la riprova di aver fatto la scelta giusta”.
Un arresto e una segnalazione per droga ma nessun accesso al pronto soccorso “segnale inequivocabile che i controlli hanno funzionato” secondo il Segretario di Stato.
Qualche problema sul rumore udito in tutta la Repubblica “colpa mia -sorride Pinton- avremmo dovuto girare il palco verso le barriere fonoassorbenti del tiro a volo ma ci piaceva che i nostri artisti vedessero il profilo del Monte Titano quando suonavano”.
Il prossimo evento potrebbe però essere fatto in una location ancora diversa: “stiamo valutando -spiega Pedini Amati- il tiro a volo adesso lo lasciamo agli atleti, il Centro Storico ci crea qualche problema di troppo, dobbiamo valutare un’alternativa per il prossimo appuntamento che, al momento è fissato per settembre, in concomitanza con la MotoGP. Ho portato la proposta in Congresso ed è stata accettata. Ovvio che valuteremo prima le condizioni di quel preciso momento”.
“Devo ringraziare il Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati -ha chiuso Pinton- per aver creduto in noi e per aver portato il nostro progetto anche al Ministro del Turismo Massimo Garavaglia. L’investimento di Musica su San Marino non è solo per questo periodo nel quale siamo alla ricerca di spazi covid free, il nostro gruppo imprenditoriale tornerà ad investire qui. Per l’evento di settembre, anche se spero se ne possa fare un altro anche prima, la grande novità sarà che i tamponi a tutti coloro che accederanno all’evento li regalerà la nostra azienda. Non importa quale sarà la location -ha spiegato Pinton- ormai si riesce a costruire una bella arena in qualsiasi spazio. Quello che conta è che i ragazzi trovino un’area dove divertirsi in sicurezza, ballare e stare insieme e che contemporaneamente l’economia possa benificiarne, che ne beneficino aziende, operatori turistici, negozi e strutture ricettive. Sappiamo per certo che gran parte dei 2700 ragazzi hanno consumato a San Marino, in molti hanno soggiornato qua e tanti si sono fermati anche per più giorni”.
La chiusura su una breve analisi dei costi: “Musica è costato a San Marino 5000 euro -spiega Federico Pedini Amati- 3000 euro sono serviti per pagare la certificazione ISO9001, 2000 sono la valorizzazione della fornitura dell’energia elettrica e delle casette in legno per i controlli sanitari”.
(ITALPRESS).

Cresce a Lerici Grandi Giardini Italiani e ne sostiene ruolo culturale

LA SPEZIA (ITALPRESS) – Marco Barotti, Maria Chiara Pozzana e Judith Wade, Ceo Grandi Giardini Italiani, la rete di oltre 140 giardini visitabili, hanno costituito l’associazione Amici di Villa Marigola.
Sia Villa Marigola, di proprietà di Credit Agricol che Villa Rezzola, donata al FAI dalla Contessa Pupa Miniati Carnevale, fanno parte della rete Grandi Giardini Italiani. Ambedue le ville si trovano a Lerici.
L’associazione Amici di Villa Marigola ha il fine di organizzare una serie di eventi culturali e di aprire lo storico parco. Ne è presidente Judith Wade, fondatrice dei Grandi Giardini Italiani e socio fondatore l’architetto Maria Chiara Pozzana, nota esperta di architettura di giardini.
Verranno organizzati convegni sull’arte dei giardini nelle sue varie sfaccettature ed accezioni, letture di testi poetici in associazioni con Lerici Pea, e il giardino verrà aperto al pubblico.
Fra gli scopi della nuova associazione e di Grandi Giardini Italiani c’è quello di contribuire ad allungare la stagione turistica lericina a 9 mesi.
Data la sua posizione geografica, il clima e la storia letteraria, “Lerici – dice Judith Wade – ha tutti i numeri per essere un centro turistico culturale di primo piano con una stagione da marzo a novembre”.
Lerici ha un’antica storia culturale, i tre grandi della letteratura italiana del Trecento, Dante, Petrarca e Boccaccio citano Lerici nelle loro opere, ma il fascino esercitato da Lerici, San Terenzo e Tellaro su letterati e artisti raggiunge il suo culmine tra il XIX e il XX secolo, quando poeti, romanzieri, pittori, giornalisti da tutta Europa scelgono questi borghi come luogo privilegiato di soggiorno e fonte di ispirazione. Citiamo: Percy B. Shelley con la moglie Mary Shelley, George Byron, Sem Benelli, David H. Lawrence, Virginia Woolf, Giosuè Carducci, Gabriele D’Annunzio, Filippo Tommaso Marinetti, Mario Soldati, Attilio Bertolucci, Indro Montanelli. In tempi più recenti l’editore Valentino Bompiani, lo scrittore Ottiero Ottieri e Mario Spagnol. L’Associazione Amici di Villa Marigola si inserisce in questa tradizione e ha la volontà di rinnovarla.
(ITALPRESS).