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A Palermo riapre Villa Igiea, Rocco Forte “Icona di eleganza e stile”

PALERMO (ITALPRESS) – Rocco Forte Hotels annuncia l’inaugurazione di Villa Igiea, la cui apertura restituisce alla città di Palermo e ai suoi ospiti un meraviglioso gioiello, capolavoro dello stile Liberty. Lo splendido cinque stelle lusso emblema del capoluogo siciliano, progettato dall’architetto Ernesto Basile per volere della famiglia Florio, rappresenta la sesta destinazione del Gruppo in Italia. “Villa Igiea è un palazzo straordinario, un’icona di eleganza e stile proprio come lo è stata la sua proprietaria originale, Franca Florio: una dama di grande fascino con uno spiccato senso dell’ospitalità – commenta Sir Rocco Forte, presidente di Rocco Forte Hotels -. L’Hotel è stato il luogo simbolo della città di Palermo per oltre 100 anni ospitando artisti, imperatori e l’èlite hollywoodiana, rapita dalle meraviglie della Sicilia. Sono molto orgoglioso di far parte della storia di questo straordinario hotel e di aver avuto la possibilità di riportarlo al suo originario splendore”.
Completamente ristrutturata da Olga Polizzi, Deputy Chairman & Design Director di Rocco Forte Hotels, in collaborazione con gli architetti Paolo Moschino e Philip Vergeylen di Nicholas Haslam Studios, Villa Igiea rappresenta il punto di partenza ideale per scoprire il patrimonio culturale inestimabile della destinazione grazie alla sua posizione strategica affacciata sul golfo di Palermo, che regala agli ospiti scorci incantevoli ed esperienze irripetibili.
L’importante progetto di ristrutturazione durato due anni esalta il fascino dell’hotel e consacra l’atmosfera da Belle E’poque del palazzo, coniugando le esigenze di comfort di oggi e il design Rocco Forte con la grandezza architettonica di ieri, in un unicum di eccezionale bellezza.
Il Ristorante Florio, la Terrazza Bar Igiea e Alicetta Pool Bar sono guidati dallo Chef Fulvio Pierangelini e dal suo team che portano in tavola l’eccellenza della cucina siciliana valorizzando la ricchezza di prodotti autoctoni della regione.
Ciascun luogo racconta la storia sfiziosa di “una cucina semplice ma non semplicistica, vera, sincera e libera; il rispetto per i piccoli gesti quotidiani che perfezionano l’arte culinaria millenaria dell’isola realizzando meraviglie au gout du jour; una cucina che profuma di famiglia, generosa e femminile”, racconta Fulvio Pierangelini, Creative Director of Food di Rocco Forte Hotels.
Il ristorante accoglie gli ospiti in un’atmosfera elegante e leggera, raffinata e divertente tipica di un Grand Hotel sul mare.
I colori sobri degli interni e le ampie finestre cielo terra, che svelano meravigliose viste sul Mar Tirreno, richiamano l’era aurea di un tempo. Prodotti locali e stagionali raccolti direttamente dal frutteto di Villa Igiea e dall’orto del Verdura Resort, insieme a pesce fresco e crostacei, pasta, fritti e arancini sono ingredienti immancabili di una cucina spiccatamente naturale.
La Terrazza Bar Igiea – sospesa tra il giardino botanico e il Mediterraneo – e la sala interna impreziosita da soffitti a volta in pietra e meravigliosi affreschi dell’artista palermitano Eugenio (Geno) Morici offrono uno spazio eclettico destinato a imporsi come punto di incontro di culture locali e internazionali.
La proposta enogastronomica intrigante è concepita per soddisfare i gusti più sofisticati a tutte le ore. Aperto dall’ora di pranzo in poi, il bar servirà una proposta di snack stuzzicanti, piatti di portata e il menu “Leggero by Fulvio Pierangelini” ricco di proposte sane e gustose.
Come accompagnamento, è possibile scegliere tra una ricca selezione di liquori Florio e la carta dei cocktail “Spirit of Igiea” ideata dal Maestro Salvatore Calabrese, uno dei più quotati bartender del mondo, ispirata alle fragranze siciliane e agli ospiti illustri che hanno onorato l’hotel.
Alicetta Pool Bar, da sempre uno dei locali all’aperto più rinomati di Palermo, è ospitato in un padiglione il cui design richiama quello di Palazzo Butera e propone un menu giornaliero a base di specialità siciliane, crudi, sashimi, frutti di mare, pesce fresco e crostacei cucinati alla griglia.
Completano l’offerta piatti di verdure coltivate nell’orto dell’hotel e cotte al vapore o grigliate; ricche insalate miste; invitanti pizze e focacce preparate nel forno all’aperto del bar e un goloso carrello dei dolci che include una selezione di frutta fresca e gelati fatti in casa.
Con i suoi 8 siti patrimonio dell’Unesco e i colori e i profumi intensi dei mercati rionali, Palermo offre innumerevoli spunti per piacevoli percorsi alla scoperta delle bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche che la caratterizzano.
In occasione dell’apertura di Villa Igiea, il team Concierge ha messo a punto una serie di itinerari capaci di regalare emozioni indimenticabili e permettere di scoprire le mille sfaccettature della città. Gli ospiti possono scegliere tra la “Palermo Ebraica”, il “Tour del Gattopardo”, il “Tour dei mercati tipici e lezione di cucina”, decidere di ripercorrere le “Tracce dei Florio”, esplorare le strade costiere dell’isola a bordo di una Porsche cabriolet in piena libertà e tanto altro ancora.
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Turismo organizzato “Risorse inadeguate nel dl Sostegni bis”

ROMA (ITALPRESS) – Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Sostegni Bis, le Associazioni del comparto del Turismo Organizzato, AIDiT Federturismo Confindustria, ASSOVIAGGI Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, FIAVET e FTO-Federazione Turismo Organizzato Confcommercio fanno il punto della situazione sui ristori introdotti dal Decreto, tra soglie di sbarramento e inadeguatezza delle risorse.
La specifica misura di rifinanziamento del Fondo – ora dedicato a Tour Operator, Agenzie di Viaggio, Guide, Accompagnatori, Bus turistici e Imprese turistico-ricettive – con un incremento introdotto dal Sostegni Bis di soli 150 milioni di euro per il 2021 si rivela decisamente irrisorio, considerato che la platea dei beneficiari stimata è di circa 80.000 imprese. “Le somme stanziate sono assolutamente inadeguate per ristorare migliaia di imprese, che mediamente hanno perso quasi il 90% del proprio fatturato – si legge in una nota -. Va ricordato che solo il comparto del Turismo Organizzato nei primi 5 mesi del 2021 ha registrato una perdita di fatturato superiore a 5,5 miliardi di euro che si somma ai 12,5 miliardi persi nel 2020 e va evidenziato che tale perdita non solo è dovuta ad un inevitabile calo della domanda durante la pandemia, ma a decreti e provvedimenti governativi che hanno di fatto tenuto chiusi interi settori, tra i quali il turismo”.
“E’ stata scelta legittimamente la strada delle chiusure, ma se un Governo chiude un settore per decreto, lo deve indennizzare. Ciò che la politica sembra non capire è che Agenzie di Viaggio e Tour Operator sono rimasti a fatturato zero per oltre un anno e mezzo e che la ripartenza – che tutti gli operatori attendono con ansia – non è dietro l’angolo, visto che la maggior parte delle mete estere sono ancora interdette. Per essere chiari, Agenzie di Viaggio e Tour Operator, anche quando hanno riaperto, non hanno generato fatturato a causa della mancanza di prodotto da vendere – proseguono le associazioni di categoria -. Analogamente, il contributo a fondo perduto di cui all’art. 1, dedicato alle imprese in generale, nel Decreto Sostegni Bis ha ricalcato lo schema utilizzato in precedenza, consentendo l’accesso a chi abbia subito almeno il 30% delle perdite e ponendo il limite di 10 milioni di fatturato. Questo Decreto ha rinnovato, di fatto, l’iniquità del ristoro che non si concentra, come invece dovrebbe, sulle imprese che hanno subito perdite straordinariamente ingenti, quali i Tour Operator e le Agenzie di Viaggio che hanno registrato cali del 90% del proprio fatturato”.
“Se analizziamo la situazione dei ristori previsti per il comparto dei Tour Operator e delle Agenzie di Viaggio, dall’inizio della pandemia ad oggi, dobbiamo purtroppo evidenziare dati sconfortanti, poichè solo la metà delle risorse stanziate sono arrivate nelle casse delle imprese. E’ davvero inconcepibile che ad oggi si sia ancora in attesa di queste risorse; le imprese sono stremate e questi gravissimi ritardi mettono in ginocchio molte aziende e famiglie – prosegue la nota -. Le associazioni del turismo organizzato richiedono pertanto un rifinanziamento del Fondo di almeno 500 milioni di euro da destinare in via esclusiva alla parziale copertura delle perdite registrate dalle agenzie di viaggio e tour operator nel secondo semestre del 2020 e nei primi sei mesi del 2021. E’ necessario ribadire che programmare l’estero non è una colpa. La catena di valore che genera questa programmazione include molte imprese e molti lavoratori: oltre a Tour Operator e Agenzie di Viaggio (che sono aziende italiane, che occupano personale italiano e pagano le tasse in Italia) sono coinvolti ad esempio gli aeroporti e i vettori aerei, ovvero imprese che sono state anch’esse letteralmente devastate dal fermo dovuto alla pandemia. Gli operatori che programmano le mete di lungo raggio sono destinati quindi a rimanere fermi ancora per molto tempo e quelli che saranno in grado di iniziare a lavorare sull’estate potranno proporre un’offerta molto limitata: oltre all’Italia, sostanzialmente Nord Europa, Grecia, Spagna e poco altro”.
“Per far decollare il Turismo Organizzato è necessario riaprire le frontiere anche dei Paesi extra Schengen, almeno attraverso corridoi turistici con destinazioni come Stati Uniti, Maldive, Egitto, Tunisia, Seychelles ed Emirati Arabi che hanno attuato un programma vaccinale molto intenso. Le frontiere aperte possono senz’altro favorire anche il nostro Paese, dato che il 51% delle presenze alberghiere in Italia viene garantito dai turisti stranieri. E’ indispensabile la bilateralità delle riaperture delle destinazioni sia per il turismo incoming sia per quello outgoing”, concludono AIDiT Federturismo Confindustria, ASSOVIAGGI Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, FIAVET e FTO-Federazione Turismo Organizzato Confcommercio, che chiedono quindi al Governo “di adottare interventi su misura e di tenere in seria considerazione le specificità di questo comparto e del settore in generale. La devastante crisi che ha colpito il turismo più di qualsiasi altro settore non può essere risolta con misure inadeguate che rischiano di apparire come inutili palliativi”.
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Airbnb si aggiorna, oltre cento novità per la piattaforma

MILANO (ITALPRESS) – Airbnb ha introdotto oltre 100 aggiornamenti per migliorare il servizio, dal sito web all’app, dal supporto per la community alle policy. L’aggiornamento 2021 di Airbnb è stato pensato per aggiungere funzionalità in modo da offrire agli ospiti una maggiore flessibilità nella pianificazione dei viaggi e per semplificare il processo per diventare host.
La flessibilità è al centro di una nuova e migliore esperienza di navigazione e prenotazione introdotta, attraverso tre nuovi modi di ricercare su Airbnb: Date flessibili, Abbinamenti flessibili e Destinazioni flessibili.
Lo strumento “Date flessibili” rende più facile la ricerca di alloggi per chi non ha ancora stabilito esattamente le date del viaggio. Invece di effettuare la ricerca con date fisse, è possibile cercare un weekend, una settimana di vacanza o anche un mese di soggiorno.
Il “Flexible Matching” offre maggiori risultati nella ricerca di un alloggio, mostrando anche case che non rientrerebbero nei filtri impostati e nei parametri di ricerca. In questo modo, non si rischia di lasciarsi scappare un ottimo alloggio che non corrisponde perfettamente alla propria ricerca – per esempio, una casa ideale sulla spiaggia che costa 260 euro a notte, anzichè i 250 euro massimi impostati nella ricerca.
“Destinazioni Flessibili” è un nuovo modo di pianificare i viaggi quando la scelta dell’alloggio in cui si soggiornerà è più importante della destinazione. Adattandosi alla posizione del viaggiatore. La piattaforma suggerirà ryokan in Giappone, trulli in Italia o castelli in Spagna.
La piattaforma migliora in maniera significativa le capacità di ricerca per aiutare le persone a trovare il loro luogo ideale in cui soggiornare. I nuovi filtri si adatteranno alla stagione o alla posizione dell’utente e permetteranno alle persone di cercare case vicino ai loro punti di interesse, come i parchi nazionali, o con caratteristiche specifiche, come la vista sull’oceano o con un camino.
Diventare host è ancora più facile, grazie a un nuovo processo di soli 10 passi. I modelli di visione computerizzata di deep-learning organizzano automaticamente le foto in base all’interesse degli ospiti, mentre i suggerimenti di testo intelligenti aiutano gli host a creare il titolo e la descrizione migliori per il proprio annuncio. Razionalizzare e semplificare il processo aiuterà chiunque voglia ospitare approfittando della ripartenza del turismo a salire a bordo e ottenere la sua prima prenotazione. Tra i nuovi annunci attivati e prenotati nel primo trimestre del 2021, il 50% ha ricevuto una richiesta di prenotazione entro quattro giorni dall’attivazione.
Delle oltre 100 novità, ce ne sono alcune pensate appositamente per i guest e gli host della piattaforma. Tra queste, sono stati ridotti i passaggi necessari ai nuovi guest per confermare la loro prima prenotazione, gli ospiti avranno accesso in maniera semplice a tutte le informazioni di cui possono avere bisogno (indicazioni stradali, codici di apertura porte, WiFi e l’opzione “contatta l’host”) prima del check-in. Una schermata completamente nuova permetterà agli host di gestire con più facilità le prenotazioni e le attività della giornata. Inoltre ci sarà un nuovo centro pensato per i nuovi host, con articoli utili e testimonianze, ma anche uno strumento per calcolare i potenziali guadagni, basato sul costo a notte e il tasso di occupazione nella loro zona.
Molti di questi aggiornamenti sono stati ispirati proprio da un’analisi complessiva dei dati Airbnb provenienti dalle prenotazioni e dalle ricerche sulla piattaforma. Con 4 milioni di host in oltre 220 paesi e regioni, e oltre 900 milioni di arrivi, Airbnb ha potuto osservare dall’interno come la pandemia abbia cambiato il mondo dei viaggi. Dall’analisi sono emerse alcune tendenze.
Il turismo rurale ha registrato su Airbnb una crescita costante negli ultimi cinque anni: è passato da un 10% di notti prenotate nelle aree rurali nel 2015 ad un 22% nel 2021. In Italia, si è passati da un 21% di prenotazioni nel 2019 riferibili a località rurali al 37% di quest’anno.
Parlando più nello specifico delle prenotazioni estive, storicamente il tipo di viaggio estivo più comune su Airbnb era all’insegna di 1 o 2 viaggiatori verso le grandi città, mentre per l’estate 2021 assistiamo ad un grande cambiamento: il tipo di viaggio più prenotato su Airbnb vede oggi al centro la famiglia, che si sposta dalla grande città verso una destinazione più piccola. Non è un caso quindi che le prenotazioni di alloggi che possono ospitare dalle cinque persone in su siano globalmente aumentate dal 35% nell’estate 2019 al 54% per quella 2021, incremento visibile anche per l’Italia, che passa dal 33% al 53%.
Oggi le persone possono contare su una maggiore flessibilità: possono viaggiare ovunque e in qualsiasi momento, ma la vera chiave per conciliare viaggio e vita quotidiana sembra stare nei soggiorni a lungo termine. Nelle prenotazioni effettuate sulla nostra piattaforma, vediamo come i viaggi si stiano complessivamente allungando, e come i soggiorni di almeno 28 giorni siano sempre più richiesti: infatti, la percentuale di soggiorni a lungo termine (di minimo 28 notti) su Airbnb è quasi raddoppiata dal 2019 (14% delle notti prenotate nel primo quadrimestre) al 2021 (24%, dato che sale al 28% per l’Italia).
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Malta raggiunge l’immunità di gregge

ROMA (ITALPRESS) – Malta ottiene un altro primato e dopo essere stata la prima nazione ad aver iniziato a somministrare le vaccinazioni ai giovanissimi a partire dai 16 anni, oggi è la prima nazione europea a raggiungere l’immunità di gregge, con il 70% della popolazione adulta vaccinata con almeno una dose del vaccino COVID-19 e con il 42% della popolazione completamente vaccinata.
Il piano nazionale maltese di lotta al COVID-19 ha portato già ad una forte diminuzione dei nuovi casi registrati quotidianamente, con un numero di decessi giornalieri che si è arrestato da oltre due settimane e, successivamente, registrando anche una diminuzione giornaliera dei casi attivi.
“Il fatto che Malta abbia raggiunto l’immunità di gregge dal COVID-19 è di fondamentale importanza per l’economia locale, in particolare per il settore del turismo. Il governo maltese ha scelto di investire fortemente sul piano vaccinale affiancandolo ad un calendario di misure restrittive che si stanno gradualmente, ma velocemente allentando. Il nostro paese rimarrà vigile nella lotta contro il virus, investendo con vigore nelle misure adottate dall’industria del turismo e assicurandosi al contempo che questa diventi veramente sostenibile nell’era post-pandemica”, ha sottolineato il ministro del Turismo e della tutela dei consumatori Clayton Bartolo.
“L’annuncio ci dà la giusta dose di motivazione di cui tutti abbiamo bisogno, poichè siamo pronti a dare il benvenuto a Malta ai turisti a partire dal 1° giugno. Questo traguardo servirà sicuramente come ulteriore incentivo per i viaggiatori alla ricerca di una vacanza rilassante e, soprattutto, sicura”, ha aggiunto Johann Buttigieg, CEO della Malta Tourism Authority.
“Con questo traguardo ci sentiamo di ribadire una volta di più che la sede italiana di Malta Tourism Authority è pronta a riportare l’operatività agli standard del passato, offrendo totale assistenza sia al trade che al consumatore finale. L’arcipelago maltese è una destinazione amica che oggi più che mai ha le caratteristiche giuste per supportare la ripartenza ed il rilancio dei viaggi all’estero: tanti collegamenti diretti, vicinanza all’Italia e la forte collaborazione dimostrata dagli operatori locali, saranno aspetti fondamentali per ridare fiducia al comparto turistico e ripartire insieme”, conclude infine Ester Tamasi, direttore della Malta Tourism Authority Italia.
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Pro Loco risorsa per il territorio, libro ne fotografa impatto economico

ROMA (ITALPRESS) – Dal ruolo di pioniere dell’accoglienza e della promozione turistica di fine Ottocento, al generoso sostegno fornito alle comunità durante l’emergenza Covid-19. Dai 110mila eventi organizzati nel 2018 (cui hanno preso parte 88 mln di visitatori) al ruolo, conquistato sul campo, di protagoniste indiscusse della valorizzazione del patrimonio culturale immateriale. Sono solo alcune delle tappe del percorso di crescita delle Pro Loco aderenti all’Unpli Aps, riportate dal volume “Pro Loco risorsa per il territorio”, edito da Marsilio e presentato oggi nella sala “Caduti di Nassirya” del Senato della Repubblica, su iniziativa del senatore Antonio De Poli; alla presentazione sono intervenuti anche i senatori Stefano Collina, Paola Binetti, Luigi Vitali, Stefano Candiani e Manuel Vescovi.
Il libro dà conto dello studio compiuto dalla Cgia di Mestre-Centro Studi Sintesi fornendo un’esclusiva visione d’insieme sull’impatto economico e sociale dell’azione delle Pro Loco italiane; in Italia sono 6300, in media 0,79 per ogni Comune, e contano 300mila volontari attivi. “Il valore della produzione generato dal sistema delle sagre e delle fiere Pro Loco è pari a 2,1 miliardi di euro in un anno, considerando anche l’indotto” ha evidenziato De Poli, autore in Senato di un disegno di legge sul riconoscimento delle attività di queste realtà associative. “Il sistema delle Pro Loco, dunque, genera ricchezza e stimola le economie locali (secondo lo studio della Cgia di Mestre, sono 122 mln di euro i consumi e 10.500 i posti di lavoro attivati dal sistema di sagre e fiere organizzate nei vari territori, da Nord a Sud). Ma il valore aggiunto è il contributo essenziale delle Pro Loco in termini di coesione sociale e di crescita delle nostre comunità. Ecco perchè oggi, più che mai, diventa importante approvare un ddl che riconosca a livello normativo le Pro Loco. Il volontariato – che è il pilastro essenziale di questa realtà – è un patrimonio di solidarietà che le istituzioni devono valorizzare intervenendo anche a livello legislativo” ha concluso il senatore De Poli. Diffuse in tutta la nazione, ben tre Pro Loco su quattro (4700) sono impegnate nella valorizzazione e gestione del patrimonio locale materiale, 5500 svolgono attività di comunicazione e promozione delle attività locali e il 57% cura l’ufficio di informazioni turistiche.
“Le iniziative delle Pro Loco costituiscono veri e propri volani per i singoli centri in virtù del valore specifico dell’attività compiuta e dei risultati prodotti in termini di promozione e animazione” ha affermato Antonino La Spina, presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco Aps. “L’emergenza Covid-19 ha spazzato via la stragrande maggioranza degli eventi, compresi una grande parte di quelli in programma per l’estate 2021. Di fronte ad una situazione difficile le Pro Loco, però, ancora una volta si sono messe a disposizione delle comunità, supportando le strutture e gli enti impegnati in prima linea ed assicurando, allo stesso tempo, sostegno diretto e concreto, sotto varie forme, alle comunità locali” ha concluso La Spina. Nel 2018 i volontari delle Pro Loco hanno fornito l’equivalente di ben 25milioni di ore di lavoro volontario nelle forme più disparate (7ml sagre e fiere, 8 milioni altri eventi, 10 milioni altre attività). “I numeri e le informazioni che abbiamo raccolto e sistematizzato provano ampiamente che le Pro Loco non sono solo sagre e fiere, ma anche eventi che toccano tutti gli aspetti della vita sociale e culturale del Paese oltre che impegno nella gestione di una molteplicità di servizi capaci di rendere fruibile l’immane patrimonio italiano di bellezze materiali e immateriali” ha sottolineato Renato Mason, segretario della Cgia di Mestre. “E’ un libro che mette in luce la missione fondamentale svolta dall’Unpli, la valorizzazione del ricco e variegato patrimonio culturale italiano, con le sue ricadute a livello sociale ed economico; un lavoro e un compito, quello dell’Ente, affine al mestiere editoriale: accordare, promuovere e diffondere una polifonia di voci, interessi, passioni, professionalità, punti di vista capaci di raccontare le eccellenze di un Paese sfaccettato” ha dichiarato Luca De Michelis, Ad Marsilio Editori. Il 57% delle Pro Loco, inoltre, realizza interventi di sostegno o di solidarietà sociale, l’81% collabora con le amministrazioni pubbliche. “Le Pro Loco costituiscono una delle più importanti e radicate reti culturali italiane, svolgendo un ruolo fondamentale di presidio territoriale in relazione al patrimonio culturale materiale e immateriale, in particolare nei Comuni medi e piccoli e nei territori diversi dalle aree metropolitane. Per queste ragioni sono dei preziosi alleati per i Comuni, con cui sono in costante e attiva collaborazione” ha affermato Vincenzo Santoro, responsabile del dipartimento Cultura e Turismo dell’Anci.
“Attraverso la salvaguardia e la valorizzazione dei patrimoni culturali quali, per citarne alcuni, dialetti, lingue locali e tradizioni, le Pro Loco mettono al centro le persone e per il tramite di esse promuovono i territori, di cui sono diretta espressione” ha sottolineato Fernando Tomasello, vicepresidente dell’Unpli e responsabile del dipartimento Cultura e Unesco.
“In un momento come questo, il ruolo delle Pro Loco rappresenta una forza per i territori molto utile per la ripartenza. I dati elaborati dalla Cgia di Mestre permettono di capire il valore che le Pro Loco possono rappresentare per il Paese: l’Enit le ritiene di grande rilievo nel panorama nazionale per la promozione turistica italiana” ha evidenziato Sandro Pappalardo, consigliere Enit.
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Alpitour e Antirion, partnership per il Tanka Village in Sardegna

TORINO (ITALPRESS) – Il Gruppo Alpitour e Antirion hanno firmato un accordo per la gestione del Tanka Village. Il primo contratto di gestione era stato siglato nel marzo del 2018 e dopo tre anni si trasforma in una partnership di lunga durata, con piani d’investimento condivisi.
L’accordo ha una durata superiore ai venti anni e prevede investimenti complessivi per oltre 75 milioni di euro. In particolare, saranno oggetto di intervento gli spazi comuni, le camere degli ospiti e del personale e la zona sportiva. Sarà inoltre edificato un centro congressi di ultima generazione, in grado di ospitare oltre 1.000 ospiti, che permetterà di estendere la stagione turistica, attraverso un’utenza business di natura congressuale.
Il Tanka Village è una struttura storica della Sardegna, a pochi chilometri da Villasimius, che si estende per oltre 40 ettari, conta su quasi mille camere ed è caratterizzata da soluzioni di grande pregio. Il Tanka Village è proprietà del fondo Antirion Global, Comparto Hotel, che oltre al Tanka Village conta altre 7 strutture alberghiere in Italia, tanto da essere il primo fondo immobiliare italiano dedicato all’ospitalità, con quotista unico Fondazione Enpam.
Il Tanka Village impiega oltre 500 addetti e genera un indotto diretto di oltre 100 persone, principalmente nel Sud della Sardegna.
“Siamo estremamente soddisfatti di questo accordo con Antirion SGR che avvia una nuova stagione per il Tanka Village e la Sardegna. Una visione comune che riposizionerà l’hotel più noto dell’isola, ampliando il suo bacino di utenza e il suo potenziale attrattivo – spiega Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato di Alpitour World -. Da tempo, il nostro Gruppo sta investendo sull’Italia per promuovere il nostro Paese sia sul territorio nazionale, sia all’estero. Siamo felici che Antirion abbia voluto proseguire e consolidare il percorso avviato insieme tre anni fa. Siamo certi che produrrà vantaggi per l’isola, le istituzioni locali e i lavoratori”.
“Abbiamo sviluppato un nuovo e virtuoso modello di relazione con i gestori, condividendo strategie, obiettivi e investimenti. Con l’attiva collaborazione dell’amministrazione locale, abbiamo creato anche un rapporto fiduciario con il territorio, anche con l’obbiettivo di creare lavoro e opportunità – sottolinea Ofer Arbib, amministratore delegato di Antirion SGR -. Crediamo che queste siano modalità che possano portare a una rapida ripresa del settore turistico italiano. Sarà necessario innovare e fare crescere le strutture alberghiere, adeguandole ai migliori standard internazionali, ma siamo certi che l’industria turistica italiana sia pronta a queste sfide e noi con lei, come dimostra questa partnership”.
Colliers Italia ha agito come advisor della proprietà.
(ITALPRESS).

San Marino, il Tavolo Turistico Territoriale prende il volo

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SAN MARINO (ITALPRESS) – Si è riunito oggi il Tavolo di Coordinamento del Tavolo Turistico Territoriale al quale ha presenziato il Segretario di Stato per il Turismo di San Marino Federico Pedini Amati, il Segretario Generale del Ministero del Turismo Lorenzo Quinzi, il Direttore di Dipartimento Turismo e Cultura Filippo Francini, il Direttore dell’Ufficio del Turismo Nicoletta Corbelli, Loretta Zafferani per la Segreteria di Stato per il Turismo, il consulente per il progetto TTT Massimo Ferruzzi, il Capitano di Castello Tomaso Rossini in rappresentanza dei Capitani, Isabella Amaduzzi di Apt Servizi Emilia Romagna in rappresentanza della Regione, Elia Rossi, Sindaco di Montegrimano in rappresentanza della Regione Marche e, in rappresentanza delle differenti aree del territorio i Sindaci e amministratori locali Mirco Ruggeri (Carpegna), Luca Bernardi (Mercatello), Davide Dellonti (San Lorenzo in Campo), Valentina Guerra (San Leo), Marianna Tonellato (Castrocaro Terme) e Benedetta Diamanti (Romagna Faentina), Stefania Presti (San Mauro), Nadia Carboni (Unione Comuni Bassa Romagna), Marisa Girolomoni (Gabicce).
Durante l’incontro, aperto con il saluto del Segretario di Stato Federico Pedini Amati è stata mostrata in anteprima la presentazione dei loghi, dei video promozionali, del naming e del portale web del progetto e una prima divisione in cluster delle eccellenze rilevate sul territorio.
Le proposte dei tecnici e le scelte del Tavolo di Coordinamento verranno presentate prossimamente in un evento che lanci definitivamente il progetto.
I partecipanti, che hanno apprezzato il lavoro eseguito, hanno affrontato l’incontro in maniera costruttiva facendo valutazioni sui temi e dimostrando la volontà di rinnovare il loro impegno verso un progetto che, meno di un anno dopo la sua ideazione è già concretizzato e che il prossimo 29 luglio, proprio ad un anno esatto dalla presentazione, verrà definitivamente fatto decollare.
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L’Unione delle Pro Loco Aps aderisce alla Rotta dei Fenici

ROMA (ITALPRESS) – L’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia Aps (Unpli Aps) ha aderito in questi giorni alla Rotta dei Fenici, Itinerario Culturale ammesso e certificato dal 2003 nell’omonimo programma del Consiglio d’Europa; complessivamente sono 40 gli itinerari riconosciuti e, di questi, sei hanno base principale in Italia. Dal 2016 inoltre, a supporto della Rotta dei Fenici, UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) ha avviato un Core Working Group, sul modello della Via della Seta.
La Rotta dei Fenici è composta da 104 soci (Regioni, Province, Comuni, Camere di Commercio, Unioni di Comuni ma anche Fondazioni, Associazioni e Reti di Imprese) operanti all’ interno di 11 reti nazionali (Libano, Palestina, Cipro, Grecia, Tunisia, Albania, Croazia, Malta, Italia, Francia e Spagna) e 3 Reti trasversali (Organizzazione Internazionale di Turismo Sociale e Turismo Responsabile (ISTO-OITS); Osservatorio Turistico delle Isole Europee (OTIE); Gruppi Archeologici d’Italia (GAI) cui si aggiunge adesso l’Unpli, a supporto della Rete Italiana.
“La Rotta dei Fenici è lieta dell’adesione dell’Unpli sia per dare risposte ai territori italiani a vocazione turistica ed anche per meglio diffondere conoscenze e competenze specifiche in materia su scala locale. Occorre divulgare in tutta Italia il concetto e i modelli delle Cultural Routes del Consiglio d’Europa visto che nel nostro Paese si hanno informazioni spesso insufficienti e poco corrette, ad iniziare dalla distinzione tra Cammini ed Itinerari. Siamo certi che invece questi possono diventare strumenti operativi a vantaggio delle comunità e dei territori. Ciò sarà possibile grazie all’adesione dell’Unpli al nostro itinerario”, sottolinea il direttore de La Rotta dei Fenici, Antonio Barone.
“L’adesione alla Rotta dei Fenici è motivata dalla condivisione di idee, modelli di promozione turistica fondati sulle comunità locali e progettualità, anche a seguito dei cambiamenti in corso nel settore della promozione turistica causati dal Covid19. Si tratta di un ulteriore tassello nel mosaico delle importanti intese siglate nel corso di questi anni dall’Unpli; un accordo che consentirà di mettere al frutto anche le esperienze di valorizzazione maturate da Unpli e Rotta dei Fenici esaltando il percorso avviato da tempo e votato alla valorizzazione del patrimonio immateriale dei nostri territori” commenta il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina.
Con 6.300 Pro Loco iscritte, l’Unpli Aps costituisce l’unico punto di riferimento a livello nazionale di queste associazioni e conta un totale di circa 600mila soci. L’Unpli Aps è iscritta nel Registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale, nell’Albo nazionale del Servizio Civile Universale ed accreditata dal 2013 quale consulente del Comitato Intergovernativo, di cui alla Convenzione UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, oltre ad avere un ruolo di primo piano nel nuovo sistema di governo del Terzo Settore, essendo componente del Consiglio Nazionale del Terzo Settore; di recente è entrata a far parte del Consiglio Direttivo dell’Organizzazione Internazionale per il Turismo Sociale (Isto).
(ITALPRESS).