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Unione Pro Loco, assemblea telematica per l’elezione del presidente

ROMA (ITALPRESS) – Il 7 e 8 novembre si svolgerà la prima assemblea nazionale telematica dell’Unione Nazionale delle Pro Loco (Unpli). All’ordine del giorno l’elezione del presidente.
Il programma dell’assemblea è arricchito da nove tavoli tematici e da numerosi interventi di rappresentanti del mondo delle istituzioni e del Terzo Settore che saranno coordinati da Claudia Vigano. L’assemblea era stata fissata a Padova, che resta la sede virtuale, e ha ottenuto i patrocini dell’assessorato alla Cultura del Comune di Padova e della Regione del Veneto.
Sono due i candidati alla presidenza dell’Unpli: il presidente uscente, Antonino La Spina, e Roberto Prescendi, già segretario generale dell’Unpli. L’assemblea eleggerà anche i probiviri e l’organo di controllo: i programmi di mandato dei due candidati alla presidenza e l’elenco dei canditati ai due organismi sono disponibili anche nel portale Unpli.
Sono 288 i delegati delle regioni chiamati ad esprimere il proprio voto, il presidente Unpli viene eletto con la maggioranza semplice. I delegati parteciperanno all’assemblea tramite un software per la gestione delle videoconferenze, mentre la procedura delle elezioni sarà espletata attraverso una piattaforma di voto on line che ha valenza legale e verificata dal Garante delle Privacy. L’assemblea sarà trasmessa in streaming in una pagina ad hoc del sito Unpli.
Domani i lavori inizieranno con l’accredito dei delegati, cui seguiranno i saluti istituzionali e l’avvio delle procedure con l’elezione dell’ufficio di presidenza e del seggio elettorale, la presentazione dei candidati, le operazioni di voto e di scrutinio. La proclamazione degli eletti è prevista alle 13. La mattina sarà aperta dai saluti di: Antonino La Spina, presidente Unpli; Giovanni Follador, presidente Unpli Veneto; Andrea Colasio, assessore alla Cultura del Comune di Padova; Fabio Bui, presidente della Provincia di Padova; Emanuele Alecci, presidente Padova Capitale Europea del Volontariato 2020; Fernando Tomasello, vicepresidente Unpli.
I lavori pomeridiani si apriranno con i saluti istituzionali, attesi gli interventi di: Luca Zaia, presidente regione Veneto; on. Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il parlamento; Sen. Antonio De Poli, Questore anziano Senato della Repubblica; Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini e delegato politico al Turismo e Demanio Marittimo, Anci; Angelo Borrelli, Capo Dipartimento Protezione Civile; Maurizio Gardini, presidente Confcooperative;
La seconda parte del pomeriggio è interamente dedicata ai primi quattro focus tematici in programma nella due giorni: “Presentazione tessera del Socio Unpli 2021”, “Servizio Civile”, “Cultura” e “Sociale”.
Domenica mattina dopo i saluti istituzionali sarà la volta dei focus su “Riforma del Terzo Settore”, “Memorandum sul diritto d’Autore”, “Turismo e Territorio”, “Cammini”e “Reti territoriali”.
La chiusura dei lavori assembleari è fissata per le 12.30.
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Il Natale delle Meraviglie, confermata l’edizione 2020 a San Marino

SAN MARINO (ITALPRESS) – Confermato l’appuntamento con l’edizione 2020 del Natale delle Meraviglie nella Repubblica di San Marino. Al termine di un anno notoriamente complicato il Congresso di Stato e la Segreteria di Stato per il Turismo hanno scelto di non rinunciare agli eventi legati alle celebrazioni natalizie seppur con un’attenzione estrema alla sicurezza e alle misure di contenimento della pandemia e con il taglio necessario a spettacoli e attrazioni. Ci saranno i mercatini e gli allestimenti scenici, l’atmosfera sarà garantita da proiezioni e luminarie. Il Natale delle Meraviglie 2020 sarà presentato in conferenza stampa e in diretta Facebook giovedì 19 novembre alle 16 (c/o Palazzo del Turismo). “Sarà un’edizione certamente meno spettacolare di quanto avremmo voluto – dice Federico Pedini Amati, segretario di Stato per il Turismo – ma che ci permetterà comunque di vivere l’atmosfera del Natale. Non voglio svelare ulteriori dettagli ma posso anticipare che saranno confermati mercatini e allestimenti mentre per ovvii motivi abbiamo dovuto rinunciare a spettacoli, giochi e attrazioni. L’obiettivo è quello di riuscire a garantire, sempre con massima attenzione per la sicurezza, un pò di serenità ai nostri concittadini e contemporaneamente garantire la possibilità di lavorare a commercianti e ristoranti del Centro Storico oltre che ai numerosi fornitori sammarinesi che partecipano all’allestimento dell’evento”. Proprio “per contrastare il buio di questo periodo – aggiunge – abbiamo confermato anche l’installazione delle luminarie. E’ stata una scelta difficile ma ci sembrava corretto andare in questa direzione. Vorrei comunque essere chiaro: non siamo degli sprovveduti e ogni scelta che prenderemo sarà ponderata nel rispetto dell’andamento quotidiano dell’emergenza sanitaria”. Relativamente ai costi dell’evento la Segreteria di Stato per il Turismo intende precisare come la delibera del Congresso di Stato preveda una spesa massima (fino al raggiungimento di) pari a 309.500 euro dei quali 100.000 destinati all’installazione delle luminarie, 192.000 a copertura delle attrazioni, dei mercatini, degli allestimenti, delle videoproiezioni e delle scenografie e 17.500 a favore di AASS per l’energia elettrica e il servizio idrico.
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Franceschini “9 miliardi per sostegno a cultura e turismo”

ROMA (ITALPRESS) – “Per fronteggiare la crisi della pandemia, solo quest’anno siamo arrivati a 9 miliardi di euro per i settori della cultura e del turismo”. Lo ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, nel corso del suo intervento alla presentazione del rapporto annuale Federculture, svoltosi oggi in modalità remota.
“Questa crisi – ha detto ancora il Ministro – ha fatto capire fino in fondo quanto in Italia sia cruciale l’investimento in cultura, quanto siano più tristi le città con i teatri, i cinema, le librerie e i luoghi della cultura chiusi. Questo ci ha consentito di avere risorse importanti per fronteggiare l’emergenza e di introdurre ammortizzatori sociali che questi settori non avevano mai avuto, come la cassa integrazione e le indennità speciali da 600 euro prima e 1.000 euro poi per i lavoratori intermittenti e stagionali”.
“In questa maniera – ha aggiunto Franceschini – è stato possibile mappare accuratamente le professionalità dei diversi settori della cultura e dello spettacolo, facendone emergere l’enormità. La scoperta della rilevante potenzialità dell’offerta culturale on line – ha detto ancora il Ministro – va colta poi come opportunità. Sinora è stata intelligentemente proposta in maniera gratuita per favorire la permanenza del contatto del pubblico con il patrimonio culturale, ma in futuro essa potrà integrare l’offerta culturale in presenza a tutto vantaggio di una fruizione più ampia di un prodotto culturale. Ora – ha concluso il Ministro – dobbiamo aiutare le imprese culturali ad attraversare il deserto. E’ importante lavorare per governare la crescita di consumi culturali che tornerà più forte di prima al termine della pandemia, come si coglie già da alcuni segnali tra i quali la ripresa del libro registrata negli ultimi mesi”.
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Italia e San Marino insieme per il turismo

SAN MARINO (ITALPRESS) – Otto anni dopo l’ultima volta (era il 22 maggio 2012) è tornata a riunirsi la Commissione Mista Italia-San Marino per lo sviluppo del Turismo prevista dall’accordo bilaterale in materia di turismo del 2004.
In videoconferenza si sono riuniti 16 funzionari, otto per ciascuna parte, ai quali si sono aggiunti gli ambasciatori Sergio Mercuri (Italia a San Marino) e Daniela Rotondaro (San Marino in Italia) coordinati dal Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati e dal Sottosegretario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Lorenza Bonaccorsi.
Per parte sammarinese presenti il Direttore di dipartimento Filippo Francini, il Direttore dell’Ufficio del Turismo Nicoletta Corbelli, il Commissario di San Marino all’Expo 2020 Mauro Maiani, il Segretario particolare per il Turismo Luca Lazzari, il consulente Massimo Feruzzi e i funzionari Paolo Crescentini, Loretta Zafferani e Franca Rastelli. Per parte italiana al tavolo il Presidente dell’Agenzia Nazionale per il Turismo ENIT Giorgio Palmucci, il Direttore Generale Turismo Flaminia Santarelli, il dirigente delle relazioni internazionali Rosanna Binacchi, Maria Elena Rossi Direttore Marketing e Promozione Enit, il Capo Segreteria del Sottosegretario per il Turismo Marco Paccione, il Consigliere diplomatico per il Turismo Marco Ricci e i funzionari Maddalena Scalzini e Maria Elisabetta Locchi.
Ai saluti istituzionali e agli interventi di indirizzo del Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati e del sottosegretario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Lorenza Bonaccorsi è seguita una discussione tecnica per lo sviluppo di alcuni punti estremamente interessanti per la cooperazione e le relazioni bilaterali. L’obiettivo è quello di creare un nuovo documento che preveda la condivisione di strumenti promozionali, un’ampia collaborazione sui canali digitali, l’inserimento di San Marino nelle azioni di marketing italiane e la possibilità di partecipazione alle azioni di promozione della destinazione turistica di Enit da parte della Repubblica di San Marino. Inoltre, al fine di garantire una migliore esecuzione dell’accordo e un raggiungimento rapido degli obiettivi le parti hanno convenuto di indicare referenti e procedure operative in maniera chiara e diretta.
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Per turismo organizzato causa covid settore praticamente fermo

ROMA (ITALPRESS) – Secondo Aidit Federturismo Confindustria, Astoi Confindustria Viaggi, Assoviaggi Confesercenti, Fiavet e Fto Confcommercio il lockdown delle aziende del turismo organizzato non si è mai concluso e per questo tornano a chiedere al Governo interventi urgenti. “Sebbene le nostre imprese non siano state destinatarie di specifiche misure di limitazione degli orari di apertura al pubblico, tutti i segmenti che compongono il comparto sono stati travolti fin dallo scorso mese di febbraio dalle misure restrittive per il contrasto della diffusione del Covid-19 e più recentemente, per quel poco che era ancora attivo, dal Dpcm del 24 ottobre e del 3 novembre scorso, insieme alla decisione del 26 ottobre della Farnesina di sconsigliare anche i viaggi in Europa. Il lockdown è nei fatti: non c’è la domanda e non ci sono prodotti da offrire. Questa situazione purtroppo non terminerà prima della fine dell’emergenza pandemica e le imprese del comparto sono, di fatto, a fatturato zero”, spiegano. “L’attenzione dimostrata dal Governo nei confronti del settore è un fatto di grande importanza; consentirà alle imprese di ottenere un parziale ristoro delle ingenti perdite patite da marzo a luglio di questo terribile anno. Questo sforzo non è tuttavia sufficiente ad evitare il collasso di un settore strategico per il turismo del nostro Paese”, spiegano le associazioni di settore, per le quali è necessario “provvedere ad un rifinanziamento del fondo perduto per assicurare alle imprese un parziale ristoro delle perdite registrate anche per il periodo agosto-dicembre 2020; ottenere dall’Ue l’autorizzazione allo sforamento del ‘Temporary Framework’ per consentire anche alle aziende del settore di maggiori dimensioni di avere accesso a forme di sostegno senza incorrere nell’aiuto di stato; includere le agenzie di viaggi e i tour operator tra i beneficiari delle misure in materia di tax credit affitti, sospensione del versamento dei contributi previdenziali, seconda rata Imu previste nel Dl 28 ottobre e in eventuali ulteriori provvedimenti di ristoro delle imprese a fronte di nuove misure restrittive”. E ancora, “incrementare il fondo di soli 5 milioni istituito per l’indennizzo dei consumatori titolari di voucher non utilizzati alla scadenza di validità e non rimborsati a causa dell’insolvenza o del fallimento degli operatori turistici o dei vettori. Si consideri che, secondo una stima approssimativa, i voucher emessi dal comparto del turismo organizzato e da quello alberghiero, senza considerare i vettori, ammontano almeno a 500 milioni. Tale misura si rivela indispensabile anche in considerazione del fatto che i Fondi privati non sono stati pensati o previsti dal legislatore comunitario o da quello nazionale per sopportare eventuali crisi finanziarie determinate da situazioni straordinarie di blocco dell’ordinaria attività di impresa, come ad esempio l’emergenza da Covid19. Estendere gli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori del settore fino almeno al mese di giugno 2021”. Aidit, Astoi, Assoviaggi, Fiavet e Fto ricordano che “in assenza di interventi concreti e tempestivi a sostegno del comparto il rischio è di consegnare le leve strategiche della gestione e dell’indirizzamento dei flussi turistici da e per il nostro Paese nelle mani di pochi grandi operatori stranieri, perdendone definitivamente ogni controllo”.
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Turismo, accordo Mibact e Repubblica di San Marino per nuova ripartenza

SAN MARINO (ITALPRESS) – Favorire la cooperazione in tema di turismo e promuovere iniziative comuni nel settore. Sono gli obiettivi emersi nel corso del bilaterale tra il ministro per i beni, le attività culturali e il turismo, Dario Franceschini, e il segretario di Stato per il Turismo di San Marino, Federico Pedini Amati. Nel corso dell’incontro, tenutosi online, è stata sottoscritta una dichiarazione congiunta che prevede obiettivi e iniziative per il rilancio del turismo, anche alla luce dell’emergenza coronavirus.
“Dopo la parentesi Covid, il turismo ripartirà più potente di prima”, ha detto Franceschini nel corso dell’incontro. “Come Italia – ha spiegato – abbiamo il problema di decongestionare i grandi attrattori del turismo internazionale, che avevano già problemi di sovraffollamento, e di distribuire la crescita in tutto il territorio. L’Italia è un paese di borghi, bellezze naturali e città d’arte. Penso che – ha continuato Franceschini – insieme a San Marino ci sia questa strategia che punta a un turismo intelligente, rispettoso dell’ambiente, della fragilità del nostro patrimonio artistico, non il turismo low cost ma di alta qualità. Questa è la grande sfida del futuro che condurremo insieme perchè gli obiettivi sono comuni”. Secondo Pedini Amati, dopo l’emergenza coronavirus, “inevitabilmente ripartirà un turismo probabilmente diverso e più attento. Dobbiamo farci trovare pronti – ha aggiunto – anche attraverso il tavolo territoriale sul turismo, in una proposta turistica innovativa che abbraccia due Stati in contesti anche internazionali. Tra Italia e San Marino abbiamo potenzialità incredibili, dobbiamo solo metterle in campo”.
La dichiarazione congiunta “tratta svariati punti ripartendo – ha spiegato all’Italpress Pedini Amati – dall’accordo firmato a Roma in campo turistico tra Italia e San Marino nel 2004. Il documento – ha evidenziato – tratta in particolar modo la ridefinizione dell’accordo tecnico tra Ufficio del turismo della Repubblica di San Marino e l’Agenzia nazionale del turismo che è stato siglato nel 2013; favorisce la creazione di un modello di governance tra i due Stati, due regioni, l’Organizzazione mondiale del turismo e 107 comuni per la creazione del tavolo territoriale che dovrà lavorare e portare una proposta turistica sull’intero territorio”.
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Traffico aereo a livelli 1995, marzo-settembre -83% passeggeri

ROMA (ITALPRESS) – Gli aeroporti italiani registrano un nuovo pesante crollo e, dopo la timida ripresa dei mesi estivi, chiudono settembre con soli 5.738.268 passeggeri, il 69,7% in meno rispetto al 2019, cifre che riportano il settore indietro di 25 anni, ai livelli registrati nel 1995. In particolare, il dato relativo ai voli Extra UE registra un drammatico calo del 91% riconducibile soprattutto alle quarantene e alle restrizioni imposte dai singoli Stati ai viaggi aerei. Altrettanto marcata la contrazione del traffico UE, pari al -78%, mentre più contenuta, ma comunque significativa, quella dei voli nazionali, -46%. Lo scenario, critico, emerge anche dai dati relativi al periodo marzo-settembre 2020: dal lockdown ad oggi il sistema aeroportuale nazionale ha perso l’83% dei passeggeri, il 68% dei movimenti aerei e il 33% delle merci. A fronte di questi dati, Assaeroporti stima che l’anno potrebbe chiudersi con 58 milioni di passeggeri, il 70% in meno rispetto ai 193 milioni registrati nel 2019 e con una contrazione del fatturato per i gestori aeroportuali pari a 2 miliardi di euro. “I dati che abbiamo registrato sono drammatici – sottolinea Fabrizio Palenzona, Presidente di Assaeroporti – Gli aeroporti stanno affrontando una difficilissima crisi finanziaria e senza immediati interventi di sostegno diretto sono a rischio migliaia di posti di lavoro e la realizzazione di investimenti e progetti di modernizzazione e sviluppo. Senza un piano di rilancio il comparto rischia di non risollevarsi con gravissime conseguenze per cittadini e imprese. Il Governo non deve abbandonare il sistema aeroportuale anzi deve investire su di esso perchè strategico per le attività del Paese e per la ripresa dell’economia. Senza aeroporti il Paese si ferma”. “E’ quindi necessario – continua Fabrizio Palenzona – che il Governo sostenga gli aeroporti attraverso l’istituzione di un apposito Fondo, con una dotazione di almeno 800 milioni di euro, a compensazione dei danni subiti dai gestori. Un Fondo analogo a quello già approvato dalla Commissione europea in favore degli aeroporti tedeschi che deve assolutamente rientrare nella Legge di Bilancio. Sono indispensabili anche specifiche misure in materia di ammortizzatori sociali che prevedano la proroga della CIGS senza soluzione di continuità per ulteriori 12 mesi”.
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Coronavirus, associazioni del turismo “Subito indennizzi”

ROMA (ITALPRESS) – Gli operatori del settore del turismo organizzato dal 23 febbraio ad oggi non hanno percepito alcun indennizzo per la chiusura delle attività. Dopo aver perso un anno di lavoro, le prospettive per il 2021 sono altrettanto negative; la situazione per le imprese non è più sostenibile.
La chiusura dei confini con tutti i Paesi extra-Ue, il tampone obbligatorio o la quarantena per le più importanti destinazioni turistiche europee, il blocco dei viaggi di istruzione hanno provocato in media riduzioni del fatturato delle imprese del 90% e stanno generando fallimenti e chiusure delle attività con conseguente perdita di posti di lavoro. Le associazioni di categoria del Turismo Organizzato, Assoviaggi – Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi ed Fto – Confcommercio chiedono che vengano accelerate tutte le procedure legate agli indennizzi già stanziati e che anche il comparto del turismo organizzato sia incluso tra i settori oggetto dell’emanando “Decreto Ristoro”.
Chiedono inoltre con urgenza un incontro al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia e delle Finanze per la presa in carico della situazione, così come fatto per le attività che subiranno limitazioni con il nuovo DPCM.
Assoviaggi – Confesercenti, Astoi Confindustria Viaggi ed Fto – Confcommercio pretendono il rispetto del diritto costituzionale al lavoro e la parità di trattamento con gli altri settori economici ed invocano che anche agenzie di viaggi e tour operator siano prontamente indennizzati per i danni subiti dal 23 febbraio ad oggi, a fronte delle restrizioni imposte da provvedimenti delle istituzioni italiane ed europee. Per prevenire l’imminente collasso della filiera, per agenzie di viaggi e tour operator devono essere previsti, il pagamento entro il 15 novembre del contributo a fondo perduto per tour operator e agenzie di viaggi già stanziato (perdita di fatturato marzo/luglio) con superamento delle soglie europee del “Temporary Framework”. Rifinanziamento per le perdite di fatturato da agosto a dicembre 2020. Azzeramento tasse, imposte e contributi per tutto il 2020 e fino a giugno 2021. Ammortizzatori sociali fino a giugno 2021. Incremento della dotazione del fondo a copertura dei rimborsi ai viaggiatori per i voucher emessi da operatori insolventi o falliti: ad oggi sono stati stanziati solo 5 milioni di euro a fronte di un valore di centinaia di milioni di voucher emessi dagli operatori.
In parallelo, così come fatto da diversi paesi esteri tra i quali Francia, Germania, Regno Unito, si deve autorizzare la riapertura di corridoi turistici con alcune destinazioni estere a fronte di protocolli condivisi, in grado di garantire la sicurezza degli spostamenti. La forte raccomandazione contenuta nell’ultimo DPCM di evitare spostamenti, la sospensione di convegni, congressi ed altri eventi e la chiusura dei parchi di divertimento e delle attività di ristorazione alle ore 18 sono di fatto un ulteriore colpo di grazia alle residue possibilità di lavorare. In assenza di queste misure si prevede la chiusura di migliaia di imprese e la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro. A fronte di questi danni incalcolabili verranno prese in considerazione azioni di responsabilità individuali e una richiesta di danni allo Stato.
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