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Cercasi pizzaiolo a piedi nudi in un resort di lusso alle Maldive

Soneva Fushi, il celebre resort maldiviano, dopo un bibliotecario a piedi nudi, cerca un pizzaiolo a piedi nudi. E, ovviamente, lo cerca in Italia. Il pizzaiolo dovrebbe lavorare in uno dei ristoranti di Soneva, il Mihiree Mithaa, e dovrebbe anche insegnare, agli ospiti che lo desiderino, come preparare una pizza. Un compito “stimolante” in un angolo di Paradiso.
Dovrebbe essere in grado di produrre pizze tradizionali e innovative e di ottenere la massima soddisfazione degli ospiti.
Requisiti: Esperienza da pizzaiolo per 4-5 anni, familiarità con il forno in mattoni e pietra, conoscere gli standard HACCP, esperienza di lavoro con diverse nazionalità, Flessibilità nel lavoro a turni, anche serali.
Responsabilità: Preparare l’impasto, la salsa e i condimenti per tutti i ristoranti, compresa la pizzeria ospitante, insegnare agli ospiti a raggiungere lo standard richiesto con ricette standard, fare le pizze durante il pranzo a buffet nel nostro forno a legna al Mihiree Mithaa, se necessario fare le pizze nel forno a gas all’Out of the Blue, supervisionare e fare pizze presso la pizzeria ospitante e Malafaiy (ristorante ospitante), raccomandare le ricette adatte per i menu à la carte, fare ricette Vegan e senza glutine, se richiesto, ridurre al minimo gli sprechi e ottimizzare i costi mantenendo gli standard.
(ITALPRESS).

Alla scoperta del gusto nel Salisburghese

MILANO (ITALPRESS) – L’arrivo dell’autunno trasforma il paesaggio del Salisburghese in un tripudio di colori: i laghi incastonati tra le rocce e le foreste a diverse altitudini diventano uno spettacolo per tutti gli amanti del foliage e della natura. Il Salisburghese è la destinazione ideale dove scoprire i sapori della Cucina Alpina ammirando i paesaggi più belli e assistendo alla natura che cambia i suoi colori preparandosi ad accogliere la stagione autunnale. Le Alpi che incorniciano questo territorio hanno dato vita a una tradizione culinaria che porta in tavola quello che la natura produce. Il progetto della Cucina Alpina nasce da un gruppo di cuochi attenti ai valori della tradizione con lo scopo di diffondere l’eredità gastronomica della propria terra.
Nelle malghe alpine, dislocate in un sentiero di 350 chilometri tra i monti del Salisburghese, si utilizzano da secoli le stesse tecniche per produrre formaggio, burro e ricotta. Sono questi gli ingredienti semplici alla base del dolce “Bauernkrapfen” o del tradizione “Muas” che con farina e strutto era il dolce consumato a colazione dai boscaioli. Proprio questo piatto è stato recentemente rivisitato da Andreas Do¨llerer, chef premiato dalla guida Gault & Millau, proprietario del ristorante Geniesserrestauant del villaggio di Golling, uno dei migliorid’Austria. Insieme a Do¨llerer tanti altri cuochi sono impegnati nel portare la filosofia dellacucina alpina nell’universo dell’alta ristorazione. Tra i tanti spicca Vitus Winkler chef del ristorante Sonnhof nella zona del Pongau, specializzato in cucina regionale anche vegana e vegetariana; e Josef Steffner, anche lui premiato dei celebri “cappelli” dalla guidaGault & Millau, chef del ristorante Mesnerhaus di Mauterndorf.
Uno dei piatti caratteristici di Andreas Do¨llerer è la sella di cervo con funghi, scalogno, timo e aceto balsamico, il tutto insaporito dal pepe di montagna macinato grossolanamente, e da una delicata vinaigrette di crème fraiche. Una ricetta che è contenuta nel suo libro dedicato alla Cucina Alpina e che unisce i sapori delle sue montagne riproponendoli nel menù del suo ristorante. La preparazione di questo piatto prevede due fasi: la cottura della carne con funghi, burro,scalogno e timo con l’aggiunta di una glassa preparata con aceto balsamico, mentre la seconda fase prevede la preparazione della vinaigrette con cui far marinare la lattuga che fungerà da contorno.
Il segreto della Cucina Alpina sta nel riuscire a combinare ricette antiche insieme a moderni metodi di preparazione utilizzando rigorosamente ingredienti del territorio. Per fare un esempio: i migliori ristoranti del Salisburghese cancellano i frutti di mare dai menù per sostituirli con pesci pescati nei torrenti e nei laghi come trote, salmerini e temoli. Alla base della cucina alpina vi sono quindi materie prime a chilometro zero coltivate secondi i criteri dell’agricoltura biologica o biodinamica. In fatto di agricoltura biologica, il Salisburghese ha sempre svolto un ruolo d’avanguardia: infatti in nessun’altra regione d’Europa si registra una concentrazione di produttori e agricoltori biologici così elevata come in questa regione dell’Austria meridionale.
E’ grazie alla passione di cuochi e chef che si riesce a mantenere in vita la tradizione della Cucina Alpina. Chef Josef Steffner per esempio si reca di persona nel bosco a raccogliere funghi, finferli, germogli, licheni, così come erbe alpine, achillea, acetosella, germogli d’abete e bacche di sambuco, che lentamente stanno ricomparendo tra gli ingredienti dei menù dei più rinomati ristoranti salisburghesi. Dello stesso parere è Chef Vitus Winkler: “La nostra cucina è un incanto, una storia che noi vogliamo raccontare nel piatto”. La storia della Cucina Alpina quindi è fatta di accostamenti, sperimentazione e soluzioni ardite, di ritorno ai prodotti del bosco e dei prati: per questo motivo il sale viene aromatizzato con foglie di pippo,l’imperatoria finisce nella ganache al cioccolato e le pigne d’abete creano nuove sinfonie di sapori con le albicocche.
Questo luogo è facilmente raggiungibile dai turisti italiani, grazie ai treni O¨BB “Nightjet”, che da Roma, Firenze, Bologna, Milano, Brescia e Verona permettono di raggiungere l’Austria in totale relax. Grazie alle comode sistemazioni, infatti, i viaggiatori, a bordo dei treni, potranno concedersi il lusso di addormentarsi in Italia e svegliarsi nel cuore del Land austriaco, sognando l’itinerario perfetto alla scoperta del Salisburghese anche per il weekend.
(ITALPRESS).

Arriva la mostra virtuale in 3D sull’Italia ritrovata

E’ la prima volta che viene collegato un archivio ad uno spazio espositivo digitale in 3D senza la collocazione fisica di una mostra. Lo fa Enit-Agenzia Nazionale del Turismo aprendo virtualmente le porte del proprio archivio storico con migliaia di ritrovamenti in un’esposizione universale totalmente digitale intitolata “Enit e l’Italia. Una gran bella storia”. Ad aprirla Alberto Angela che ricorda come “l’Italia abbia la maggiore biodiversità culturale presente sul Pianeta, 3mila anni di civiltà ininterrotti, cosa che gli altri Paesi non hanno. Ed è nostro dovere conservare questo patrimonio affinchè arrivi integro alle generazioni future, ancora non nate e che potranno sentirsi stimolate da questi collegamenti storici. Custodire questo patrimonio vuol dire anche mettere in luce le meraviglie che lo costituiscono. Attraverso le opere del passato riceviamo valori che ci aiutano a vivere il presente per indirizzare il futuro. La missione di Enit è fondamentale per rimanere sulla stessa lunghezza d’onda delle generazioni passate” dichiara il divulgatore scientifico, conduttore televisivo Alberto Angela nel corso del lancio delle Mostre Virtuali Enit.
Ci si potrà muovere a 360 gradi e lanciare approfondimenti in audio guida e utilizzare materiali multimediali che interagiscono tra loro a celebrare il genio italiano e l’evoluzione sociale della Penisola, influenzata dallo sviluppo turistico. Tra le opere che si incontreranno anche i manifesti storici e le foto con estratti dei lavori documentaristici cinematografici commissionati da Enit al celebre regista italiano Luciano Emmer, che raccontavano le bellezze dell’Italia attraverso lo storytelling dei sentimenti. E poi le campagne pubblicitarie firmate dai migliori designer degli anni ’30-’40-’50, che hanno indirizzato l’Italia verso la ripresa post bellica e ora post Covid e siglato alleanze strategiche con importanti enti statali del comparto turistico, promosso concorsi e campagne fotografiche per documentare lo stato d’essere delle risorse italiane. La mostra è visibile sulla piattaforma www.mostrevirtuali.enit.it. L’evento celebra anche l’ente più antico d’Italia con il ruolo fondamentale svolto in oltre cento anni di storia di promozione turistica. Fondato nel 1919 con il compito di far conoscere e appassionare l’estero all’Italia come destinazione turistica d’eccellenza, Enit continua a lavorare per elevare la quantità e la qualità dei flussi di visita nel nostro Paese e raccontarne e influenzarne la storia.
La mostra si strutturata in quattro sezioni tematiche con sei stanze in un viaggio virtuale lungo l’Italia e una panoramica fotografica tratta dall’Archivio che ripercorre la Penisola dal Nord a Sud.
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Astoi “Basta perdere tempo, servono interventi concreti e veloci”

ROMA (ITALPRESS) – Nell’attuale scenario, che vede allontanarsi una ripresa delle attività per Tour Operator e Agenzie di Viaggi, Pier Ezhaya, Presidente di ASTOI Confindustria Viaggi, fotografa lo stato dell’arte.
“Abbiamo trascorso mesi molto duri – spiega – e ne abbiamo di fronte altri ancor più complessi, nei quali sarà a rischio la stessa sopravvivenza delle nostre imprese. Tracciando un breve riepilogo delle misure e dei provvedimenti adottati per il comparto, la sensazione è che, nonostante sia di tutta evidenza che il turismo è il settore più colpito per antonomasia, ci sia ancora un’ampia sottovalutazione del problema da parte delle Istituzioni”.
Di fatto, prosegue la nota, “ancora nessun aiuto economico è arrivato nelle “casse” delle imprese che attendono l’erogazione delle risorse a Fondo Perduto stanziate lo scorso maggio dal Decreto Rilancio prima (25 milioni) e dal decreto agosto poi (ulteriori 240 milioni). Temiamo fortemente che i tempi per l’erogazione di tali contributi non siano brevi: teoricamente, come riportato nell’Avviso, dal 9 ottobre, il Ministero avrebbe 30 giorni lavorativi per procedere all’erogazione, ma sappiamo che non si tratta di un termine perentorio e che si dovrà attendere anche l’autorizzazione da parte della Commissione Europea sulla deroga al c.d “Temporary Framework”, che fissa la soglia sugli aiuti di stato a 800.000 euro. Le imprese del comparto si trovano in una situazione di estrema sofferenza e non potranno resistere a lungo. Immaginare che gli aiuti, per via delle varie complicazioni burocratiche, arrivino nei primi mesi del 2021 è impensabile e non vorremmo certamente dover dire che ‘ormai è troppo tardì”.
Situazione analoga è quella sulla cassa in deroga che “per le imprese del turismo, dovrebbe essere prolungata ben oltre il 2020. Anche in tal caso, le imprese hanno potuto resistere finora soprattutto grazie all’utilizzo degli ammortizzatori sociali e pensare che la proroga possa arrivare “last minute”, come quella giunta con il decreto agosto, non aiuta”.
Altro tema è poi “l’avanzo di quanto stanziato (2,4 miliardi) per il cosiddetto Bonus Vacanze, per il quale – in base a quanto riportato sul sito io.italia.it – ad oggi sono stati generati un numero di bonus pari ad un valore economico di 706.139.850, ma su questo importo ne sono stati spesi -quindi fruiti-finora solo meno della metà e c’è da considerare che il Bonus avrà validità fino al 31.12.2020. Il trend quindi non è affatto positivo e, pur nelle più ottimistiche previsioni, rimarrà inutilizzata una somma superiore a 1,5 miliardi.
E’ uno di quei casi in cui non avresti mai voluto avere ragione, ma questa è – purtroppo – la cronaca di un disastro annunciato. A questo proposito, ci auguriamo vivamente che il MIBACT redistribuisca l’avanzo del Bonus a beneficio di tutta la filiera del turismo ivi compreso il Turismo Organizzato fatto da T.O. e Agenzie di Viaggio. Torniamo a ribadire che uno stanziamento così importante, a beneficio di una sola componente della filiera turistica, denota una scarsa visione di insieme e penalizza il comparto del turismo organizzato”.
Ad oggi i flussi turistici possono muoversi all’interno dei Paesi dell’Unione, mentre sono escluse tutte le mete turistiche extra Schengen, che sono di fatto quelle programmate dai Tour Operator. Questa situazione non consente alle imprese di “salvarsi da sole”. Per questa ragione ASTOI ha avviato “un fluido e costruttivo canale di comunicazione con il Ministero degli Affari Esteri, volto ad esaminare la possibilità di riaprire alcuni corridoi turistici, tenendo conto della situazione attuale e di tutte le limitazioni imposte dall’emergenza. Senza la riapertura di almeno alcune destinazioni – sia lato outgoing che lato incoming – per gli operatori del settore sarà il tracollo. La nostra proposta è di adottare il “modello crociere” che prevede l’effettuazione di un tampone veloce prima di partire, e quello di un tampone veloce al rientro in Italia. Il paradosso è che sono aperti paesi europei che hanno più di 15 mila contagi al giorno e sono chiusi paesi extra europei che ne hanno 200. E questo avviene solo per un tema di Paese “Schengen/non Schengen”. Non è arrivato il momento di superare questa barriera? Confidiamo quindi che si possa giungere ad una soluzione che da un lato garantisca la massima sicurezza per i viaggiatori, dall’altra permetta alle imprese turistiche di provare a salvarsi con le proprie forze e il proprio lavoro. Quello però che deve essere chiaro al Governo, al Parlamento e alle istituzioni è che non si può più perdere tempo. Servono interventi concreti, veloci ed efficaci”.
(ITALPRESS).

San Marino, Pedini Amati “Lavoro di squadra per salvare il turismo”

SAN MARINO (ITALPRESS) – ‘Non sono qui per chiedere applausi, sono qui per spiegare quello che è stato fatto e per ringraziare il personale della Segreteria, dell’Ufficio per il Turismo, i collaboratori, le associazioni e le aziende che hanno lavorato duramente per riprogrammare la stagione turistica dopo la fine dell’emergenza Covid-19’. Lo dice Federico Pedini Amati, Segretario di Stato per il Turismo di San Marino che oggi ha tenuto una conferenza stampa per tracciare un bilancio al termine della stagione estiva e lanciare alcune idee per il futuro.
‘Oggi – dice – al termine di 3 mesi di eventi e manifestazioni, possiamo ritenerci soddisfatti di quanto siamo riusciti a organizzare. Certo, i dati sulle affluenze sono inevitabilmente negativi, ma 100 giorni di lockdown, il blocco dei voli, l’impossibilità di viaggiare in pullman e tutte le altre criticità derivanti dalla pandemia, non possiamo trascurarli. Ci siamo impegnati giorno e notte per ricostruire il palinsesto di eventi spazzato via dal Covid-19 e oggi possiamo dire con certezza che gli sforzi fatti hanno portato risultati quantomeno soddisfacentì.
Dal 18 luglio ad oggi sono state organizzate due rassegne da 16 giorni ciascuna, Copertina e Ace jazz festival, la prima ha messo in campo forze totalmente sammarinesi ed è stata ideata insieme alla Segreteria di Stato per la Cultura e agli Istituti Culturali, la seconda ha riportato a San Marino il Jazz dislocando concerti ‘minì negli angoli più belli del Centro Storico.
Tre i ‘main event’: SMIAF Extreme, Visionnaire e San Marino Comics.
Numerosi gli eventi enogastronomici con MiGusto e la Festa Bavarese che hanno chiuso il programma nelle prime settimane di settembre. La tradizione non è mai mancata: Banda Militare, Concert Band, Balestrieri e Lunghi Archi sono riusciti ad organizzare in sicurezza eventi, parate, concerti e pali.
Numerosi gli eventi musicali ad abbracciare tutti i generi, da San Marino Goodbye per il folk alla musica 80/90 di Fun4All, dai concerti emozionanti di Alba sul Monte (curati dalla Segreteria per la Cultura) alle cover band, da Musica & Motori ai dj-set organizzati da attività private e associazioni.
E poi la MotoGP con la sua portata internazionale e il suo enorme impatto mediatico e i numerosi altri eventi portati avanti in collaborazione con la Segreteria di Stato per lo Sport e con la Segreteria di Stato per la Cultura per sinergie che non possono che portare ad ottimi risultati.
Non si possono poi dimenticare gli eventi dislocati sul territorio e organizzati con l’impegno di Giunte di Castello, Parrocchie, associazioni sportive e culturali.
‘Tutto organizzato in massima sicurezza -prosegue Pedini Amati- perchè la sicurezza è stata sempre al centro di ogni evento. Questo ci ha portato molte volte a limitare la portata dei nostri appuntamenti, abbiamo dovuto escludere pubblico e spettatori ma abbiamo sempre fatto tutto in grande sicurezzà. Contemporaneamente al calendario eventi la Segreteria di Stato per il Turismo sta portando avanti anche macro progetti di crescita e sviluppo con l’obiettivo di ampliare l’offerta e intercettare target differenti. A tal proposito è stata creata una campagna che vada a presentare un’offerta totalmente differente da quella degli anni passati ma assolutamente coerente con quello che è il territorio sammarinese: quella dell’outdoor, della vacanza attiva e dell’escursionismo con l’aggregazione sotto il coordinamento dell’ufficio del turismo di una serie di associazioni già esistenti per una proposta di buon livello per gli appassionati del genere.
Prosegue il lavoro sul TTT, tavolo territoriale per il turismo, un progetto di grande prestigio con Patrocinio di UNWTO e MIBACT e il coinvolgimento di due regioni, 107 comuni e il nostro Stato a tirarne le fila.
Vincente il progetto di concessione di spazi pubblici agli operatori di bar e ristoranti per l’allargamento sull’esterno delle loro attività. Una scelta che ha portato anche numerosi sammarinesi a riscoprire la bellezza di una cena in centro storico rivitalizzando le nostre contrade.
La Segreteria di Stato che è al lavoro, insieme alla Diocesi, per il completamento di progetti legati al turismo religioso e dei pellegrinaggi con la creazione di speciali percorsi e la valorizzazione dei luoghi di culto. Dai prossimi mesi inoltre i turisti che raggiungeranno San Marino troveranno un nuovo sistema per la gestione dei parcheggi e il pagamento della sosta, è infatti in fase di ultimazione il progetto Parkit per il miglioramento della gestione dei parcheggi di superficie.
‘Di fatto lo stiamo già facendo -spiega Pedini Amati- ma questo è il momento di cominciare a lavorare per il futuro. Auspicando che la situazione mondiale migliori dobbiamo impegnarci perchè la prossima stagione turistica sia programmata con maggior serenità per migliorare ulteriormente l’offerta ed essere più funzionali all’attività delle nostre strutture commerciali e ricettive. A tal proposito, oltre all’ organizzazione e studio degli eventi stiamo programmando una serie di appuntamenti con tour operator specializzati che muovono annualmente centinaia di migliaia di turisti nelle nostre zone. Contemporaneamente lavoriamo sui media, quest’anno abbiamo avuto la visibilità di Donnavventura, Sky, Rai e quotidiani nazionali, primo fra tutti la Gazzetta dello Sport che si è interessata alla nostra proposta sulla vacanza attivà.
Nel mirino della Segreteria oggi c’è anche la stagione invernale con il tradizionale Natale delle Meraviglie, prima tre grandi appuntamenti turismo/sport: Mille Miglia, Giro E, Rallylegend. Prevista anche una festa ed un evento spettacolare per halloween poi, si ragionerà sul futuro con il ritorno di una grande manifestazione di rievocazione storica e, a maggio, il raduno degli alpini rinviato quest’anno. Senza dimenticare che il 2021 sarà anche l’anno di Expo la cui organizzazione, per delega, spetta alla stessa Segreteria di Stato.
Inevitabile un’analisi dei dati che Pedini Amati ha condiviso con il Direttore dell’Ufficio del Turismo Nicoletta Corbelli: ‘Il turismo e i trasporti sono i due settori che nel mondo più hanno sofferto la crisi-Covid nel 2020 -spiega Pedini Amati- e sono collegati strettamente fra loro. Il valore del 2019, quando San Marino registrava quasi 2 milioni di turisti dovrà essere tarato in considerazione della crisi mondiale per cui è impossibile fare confronti. Inutile parlare della stagione primaverile con oltre 100 giorni di chiusura totale. Possiamo cominciare a ragionare dal mese di luglio quando però il timore e la paura di uscire di casa erano ancora alti. Agosto è un mese che a nostro avviso è andato benissimo, i numeri dicono che siamo di poco sotto lo scorso anno, è stupendo. Consideriamo poi che, tuttora, non ci sono pullman che raggiungono San Marino e di fatto non ci sono turisti stranieri che volano sull’Italia. Se è vero come è vero che il 40% dei visitatori che arrivano a San Marino sono stranieri dovremo purtroppo tagliare ancora sulle nostre aspettative totali. Il danno mondiale al turismo supera i 100 miliardi e il crollo universale raggiunge percentuali terrificanti. San Marino e i territori limitrofi in qualche senso hanno tenuto duro e oggi guardiamo con un pò più di serenità certi dati che ci arrivanò.
‘I numeri relativi ai mesi estivi non sono certamente positivi se li confrontiamo con quelli del 2019- spiega il Direttore dell’Ufficio del Turismo Nicoletta Corbelli- ma ad esempio sul fronte dell’afflusso turistico è significativa la ripresa del mese di agosto rispetto all’andamento di luglio: 317.000 circa i visitatori in agosto contro i 374.000 dello scorso anno e quindi ci attestiamo su un -15% che, alla luce del contesto internazionale, ci permette di affermare una tenuta della nostra Repubblica come destinazione per l’escursione giornaliera. Interessante anche l’analisi dell’afflusso serale – prosegue Corbelli – se guardiamo ad esempio ai passaggi della funivia in fascia serale, notiamo che in alcune serate caratterizzate da eventi significativi, c’è stato un afflusso quasi raddoppiato rispetto allo scorso anno, segno che l’innovativa offerta di animazione e intrattenimento ha attirato un buon pubblico caratterizzato anche da cittadini sammarinesì.
Sabato e domenica il Segretario di Stato Federico Pedini Amati sarà impegnato negli appuntamenti organizzati per le Giornate Europee del Patrimonio del Consiglio d’Europa e per la Giornata Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, due giornate di appuntamenti turistico culturali che valorizzano il territorio sammarinese e offrono opportunità uniche per scoprirne le peculiarità (programma completo su www.visitsanmarino.com).
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Turismo, nasce il Fondo nazionale Cdp

MILANO (ITALPRESS) – Con una dotazione di 2 miliardi di euro, Cassa Depositi e Prestiti lancia il Fondo Nazionale del Turismo destinato a sostenere gli alberghi storici e iconici italiani. Il Fondo si inserisce nella strategia del Gruppo CDP a supporto del turismo, settore chiave per l’economia italiana, visto che rappresenta il 13% del Pil e il 15% dell’occupazione. “Il momento di forte difficoltà che sta vivendo questo settore può rappresentare un’opportunità per accelerarne la transizione verso un’offerta più professionale, competitiva e innovativa, favorendo la riqualificazione dei gioielli dell’ospitalità italiana e contribuendo così all’evoluzione del business model delle imprese turistico alberghiere – ha detto l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo, nel corso del lancio del Fondo Nazionale del Turismo -. Ci approcciamo a questo settore lungo 4 direttrici: formazione, innovazione, consolidamento dei gestori e valorizzazione degli asset immobiliari”.
Dal punto di vista della formazione, CDP ha avviato, in collaborazione con l’Università Cà Foscari di Venezia, la Scuola Italiana di ospitalità, per formare la nuova classe manageriale nel settore del turismo. Per quanto riguarda l’innovazione, Cassa Depositi e Prestiti ha avviato il Fondo Nazionale Innovazione per il sostegno, attraverso il Venture Capital, alle imprese del settore, che ha già finanziato 11 startup del comparto. Per quanto riguarda il consolidamento dei gestori, si punta alla creazione di campioni nazionali nella gestione di strutture alberghiere, anche attraverso la leva dell’equity. Il Gruppo è già azionista di Th Resorts e Rocco Forte Hotels e ha contribuito in maniera decisiva alla loro crescita nel corso degli ultimi anni, portandoli oggi ad un livello di oltre 13.000 occupati diretti e indiretti, con importanti interventi nel Sud Italia. Infine, Cdp punta alla valorizzazione degli asset immobiliari, ovvero all’acquisto e ammodernamento delle strutture alberghiere, promuovendo la separazione tra proprietà immobiliare e gestione alberghiera, per garantire adeguati investimenti ed elevati standard qualitativi. Nel corso degli ultimi anni CDP ha già acquisito 7 strutture ricettive per un investimento complessivo di 160 milioni di euro. Questa leva sarà rafforzata proprio grazie al Fondo Nazionale del Turismo, con particolare riferimento agli alberghi storici e iconici su tutto il territorio nazionale. Saranno mobilitati fino a 2 miliardi di euro, a valere sulle risorse di CDP, per un totale di 750 milioni di euro, e su ulteriori fondi di investitori terzi.
“Con la creazione del Fondo Nazionale del Turismo, Cassa Depositi e Prestiti rafforza il suo ruolo a tutela del patrimonio turistico e culturale nazionale, puntando sull’eccellenza della tradizione italiana dell’ospitalità. Si tratta di un impegno di lungo periodo, – in linea con la propria natura di investitore paziente per la crescita sostenibile del Paese – che mette a disposizione la propria esperienza e capacità di fare sistema e sostenere lo sviluppo dei territori e la competitività del sistema ricettivo italiano. Il turismo è uno dei settori trainanti della nostra economia, coerentemente con la storia del Paese. Di conseguenza, investire sul turismo è una scommessa per il futuro dell’Italia”, ha spiegato il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini.
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Pier Ezhaya eletto presidente di Astoi Confindustria Viaggi

ROMA (ITALPRESS) – L’Assemblea che si è tenuta oggi a Roma, presso la Sala Pininfarina di Confindustria, ha eletto, per acclamazione, Pier Ezhaya – Chief Operating Officer di Alpitour World – presidente di ASTOI Confindustria Viaggi e del Fondo ASTOI a Tutela dei Viaggiatori per il mandato 2020-2022.
Ezhaya ha ricoperto la carica di vice-presidente vicario dal 2014 al 2018.
Il presidente, come da Statuto, ha nominato Andrea Mele in qualità di vice-presidente vicario, mentre l’Assemblea ha eletto Marco Peci in qualità di vice-presidente.
“Assumo questo incarico con grande senso di responsabilità conscio che porta con sè l’onore di rappresentare un’associazione così prestigiosa ed importante ma anche l’onere di difenderla nel momento più difficile che sta attraversando il turismo. L’incertezza sulla ripresa e le incognite che abbiamo davanti sono impegnative ma questo settore ha dimostrato una capacità di reazione straordinaria e nei momenti più difficili ha sempre saputo uscire dalle crisi con coraggio e determinazione”, afferma Pier Ezhaya.
“L’inizio del mio mandato sarà caratterizzato da una forte relazione con le istituzioni politiche. La nostra Associazione si è battuta alacremente per l’ottenimento di fondi a sostegno del settore e quanto ottenuto fino ad oggi dal Governo è qualcosa ma, purtroppo, non basta; nessun comparto può sopravvivere a un così lungo periodo a fatturato zero – aggiunge -. E’ perciò fondamentale continuare ad avere il supporto e il sostegno da parte delle istituzioni. Anche in queste settimane sono in essere importanti interlocuzioni con il Ministero degli Affari Esteri volte a studiare modalità di ripresa progressiva e graduale per far ripartire i viaggi in sicurezza e con le necessarie tutele sanitarie. Considero inoltre fondamentale fare squadra non solo in Associazione ma nel mercato e in particolare nella filiera. Per avere maggiori tutele, relazioni stabili e forti con le istituzioni e il Governo, la filiera dovrà mostrarsi compatta e superare schemi di parte a favore del bene comune. Dobbiamo avere una voce forte e univoca, che possa essere ascoltata con l’attenzione che merita”.
Per Ezhaya “è importante altresì intensificare le relazioni e il confronto con le Associazioni del turismo dei diversi Paesi Europei. Vivendo in un mercato sempre più allargato, il confronto con gli Stati dell’Unione è un inderogabile obiettivo, finalizzato a rendere ASTOI visibile e connessa sul piano europeo. Pur nelle difficoltà in cui versa il settore dobbiamo guardare al futuro con speranza e con fiducia, forti dei nostri ineguagliabili valori, della nostra passione e del nostro spirito di abnegazione. Sento il dovere infine di ringraziare il presidente uscente Nardo Filippetti per quanto ha saputo dare a questa Associazione nel corso di tre mandati in cui si è battuto con vigore a difesa del nostro comparto”.
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San Marino, proseguono gli incontri del Tavolo Territoriale Turismo

SAN MARINO (ITALPRESS) – Nato durante uno dei più complicati periodi della storia moderna da un’idea della Segreteria di Stato per il Turismo della Repubblica di San Marino, con l’endorsement dell’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) e il sostegno del ministero italiano per i Beni e le attività culturali e per il Turismo, il Tavolo Territoriale per il Turismo (TTT) è un progetto per una rete di sviluppo turistico in collaborazione con le Regioni Emilia Romagna e Marche e con 107 sindaci di comuni limitrofi. Presentata a tutte le componenti, agli stakeholder e alla stampa lo scorso 29 luglio, l’iniziativa, di cui la Repubblica di San Marino è capofila, si propone di aprire una nuova fase di sviluppo sinergico del turismo di San Marino e dei territori che la circondano, creando una rete in grado di coordinare un’offerta turistica ampia e strutturata.
Il segretario di Stato per il Turismo della Repubblica di San Marino Federico Pedini Amati ha così iniziato, per promuoverne lo sviluppo, un giro di visite che, solo questa settimana, lo hanno visto ospite dei sindaci e degli amministratori dei comuni di Mombaroccio, Frontone, Isola del Piano, Cagli, Acqualagna, Fossombrone, Montefelcino, Pergola e, ieri infine, del Comune di Monte Grimano Terme dove è stato accolto e ricevuto dal sindaco Elia Rossi.
Nel corso dell’incontro Rossi ha rinnovato al segretario Pedini Amati la volontà di sostenere il progetto e partecipare alla sua crescita. Al termine della visita ha avuto luogo uno scambio di doni.
“Il Sindaco Rossi è molto attivo e presente sul territorio; ha da subito appoggiato l’iniziativa del Tavolo Territoriale per il Turismo, offrendo la sua disponibilità e la sua collaborazione per cui lo ringrazio oltre che per l’affetto e l’accoglienza che mi ha riservato ieri – ha detto Pedini Amati -. Ho già in agenda un appuntamento con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo a Roma ai primi di ottobre; seguirà, come primo obiettivo, la costituzione del Comitato di Coordinamento per il tavolo del TTT”.
“Sono molto soddisfatto della collaborazione con il Segretario Pedini Amati che, fin dal suo insediamento – ha detto Rossi -, si è dimostrata funzionale per i territori confinanti, tra cui naturalmente quello che amministro io. Condividiamo un percorso, la direzione è quella giusta”.
(ITALPRESS).